68° BERLINALE – ISLE OF DOGS di Wes Anderson

isle-of-dogs-1200-1200-675-675-crop-000000TITOLO: ISLE OF DOGS; REGIA: Wes Anderson; genere: animazione; paese: USA; anno: 2017; durata: 101′

Presentato in anteprima come film d’apertura – ed in concorso per l’Orso d’Oro – alla 68° edizione del Festival di Berlino, Isle of Dogs è l’ultimo, interessante lavoro del cineasta statunitense Wes Anderson, nonché suo secondo film d’animazione dopo Fantastic Mr. Fox (2009).

Un elegante stop motion – misto ad immagini che tanto stanno a ricordare le litografie di Hokusai e di Eisen – viene scelto dal regista per raccontarci una vicenda che, apparentemente, può apparirci quasi surreale, ma che, analizzata a fondo, è molto più concreta di quanto possa inizialmente sembrare. Ci troviamo in Giappone, precisamente nel 2037, nella città di Megasaki. Misteriosamente, tutti i cani della città si sono ammalati di un morbo sconosciuto. Il sindaco Kabayashi, un uomo privo di scrupoli, affiancato da un inquietante consigliere che tanto sta a ricordarci il Nosferatu di Friedrich W. Murnau, ha deciso di confinare tutte le bestia in un’isola piuttosto lontana dalla città. Suo nipote – un coraggioso ragazzino di dodici anni di nome Atari – riuscirà, tuttavia a raggiungere l’isola, al fine di ritrovare il suo amato cane Spots. Qui il giovane incontrerà un’altra banda di coraggiosi cagnolini – capeggiata dal burbero ma generoso Chief – che lo aiuteranno nel suo intento.

Non si tratta soltanto di una storia di amicizia tra uomo e animale. O meglio, non solo. Da bravo cineasta continuamente in maturazione qual è, Anderson ha dato vita ad un prodotto molto più complesso e stratificato di quanto inizialmente possa sembrare. E quindi non è solo l’importanza dei nostri amici a quattro zampe ad essere messa in scena, bensì soprattutto sono i danni dell’uomo – con non troppo velati riferimenti al disastro di Fukushima – a fare da filo conduttore in Isle of Dogs. L’uomo, la macchina, le fabbriche, l’inquinamento sono tutti fattori che non hanno fatto altro che danneggiare ciò che di prezioso in natura avevamo. Una storia dal respiro universale, che, anche se ambientata in un ipotetico futuro, potrebbe funzionare perfettamente in qualsiasi periodo storico. Una storia che, a tratti, si ispira persino ad Antoine de Saint-Exupéry e dove sono i sentimenti più puri a trionfare, evitando, però, ogni pericolosa retorica.

Ad arricchire una già di per sé soddisfacente messa in scena, vi sono suggestivi momenti di rappresentazioni di teatro Kabuki, i quali non fanno altro che completare una fedelissima ricostruzione del Giappone, con atmosfere rese ancora più vive da un commento musicale firmato Alexandre Desplat (il quale, fortunatamente, questa volta ha evitato di “strafare”, mantenendosi sì moderato, ma anche incredibilmente incisivo, con un leit motiv essenziale di tamburi che quasi vogliono stare a scandire i movimenti di ogni singolo personaggio).

Con un vero e proprio crescendo qualitativo della sua filmografia, Wes Anderson, dunque, riesce nuovamente a stupire, rivelandosi capace di gestire ogni singolo aspetto della messa in scena, senza mai rivelarsi scontato. Insieme all’ottimo Moonrise Kingdom (2012), probabilmente Isle of Dogs può classificarsi di diritto come uno dei suoi lavori maggiormente riusciti. Che sia proprio l’animazione il campo in cui Anderson riesce a dare il meglio di sé?

VOTO: 9/10

Marina Pavido

VENEZIA 71: PERSOL TRIBUTE TO VISIONARY TALENT AWARD A FRANCES MCDORMAND

Ricevo e volentieri pubblico

 

Ieri, lunedì 1 settembre, alle ore 16.30 in Sala Grande Frances McDormand è stata premiata con il Persol Tribute to Visionary Talent Award

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La cerimonia di premiazione del Persol Tribute Visionary Talent Award a Frances McDormand ha avuto luogo ieri, lunedì 1 settembre, alle ore 16.30 in Sala Grande. A seguire sono stati proiettati i primi due episodi di Olive Kitteridge diretto da Lisa Cholodenko (Usa) con Frances McDormand, Richard Jenkins, Bill Murray, John Gallagher Jr., Zoe Kazan, una serie della HBO in quattro puntate che nasce dall’adattamento dell’omonimo romanzo di Elizabeth Strout, vincitore del Premio Pulitzer.

 

Frances McDormand ha ricevuto quattro nomination agli Academy Awards, con Mississippi Burning – Le radici dell’odio (1988), Quasi famosi (2000), North Country – Storia di Josey (2005) e Fargo (1996), per il quale ha vinto l’Oscar grazie alla sua interpretazione di Marge Gunderson. Tra gli altri suoi film ricordiamo Promised Land, Moonrise Kingdom, This Must Be The Place, Madagascar 3: Ricercati in Europa, Burn After Reading – A prova di spia, Un giorno di Gloria per Miss Pettigrew, Friends With Money, Laurel Canyon – Dritto in fondo al cuore, Tutto può succedere – Something’s Gotta Give, Wonder Boys, Colpevole d’omicidio, Madeline – Il diavoletto della scuola, Schegge di paura, Stella solitaria, Palookaville, Chattahoochee, Darkman, L’agenda nascosta, America oggi, Oltre Rangoon, Paradise Road, L’uomo che non c’era, Arizona Junior e Blood Simple – Sangue facile. Oltre a Olive Kitteridge, ha prodotto il film che uscirà prossimamente Every Secret Thing, nel quale recitano Diane Lane, Elizabeth Banks e Dakota Fanning.

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Il Direttore della Mostra, Alberto Barbera, a proposito di questo riconoscimento ha dichiarato: “L’originalità e la grandezza del talento di Frances McDormand sono ben rappresentate da Olive Kitteridge, un progetto che lei stessa ha iniziato, opzionando i diritti del romanzo di Elizabeth Strout, e di cui è anche produttore esecutivo. Un’altra grande incarnazione della sua visione, alla quale rendiamo omaggio con questo premio. Dalla lunga esperienza in teatro, al cinema e alla televisione, condotta sempre all’insegna della ricerca della verità, la carriera di Frances McDormand non è solo il percorso di una straordinaria attrice, ma riflette una visione coerente dell’arte e del mondo, spesso in un felice e consapevole contrasto con  il sistema di valori oggi dominante”.

 

Fabio d’Angelantonio, President Sunglass Hut e Chief Marketing Officer Luxottica Group, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di continuare la nostra collaborazione con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, giunta quest’anno alla decima edizione consecutiva. PERSOL TRIBUTE TO VISIONARY TALENT AWARD celebrerà quest’anno un’artista unica nel suo genere. È un onore per noi premiare Frances McDormand, un talento che rispecchia perfettamente le caratteristiche che rendono Persol un riferimento intramontabile negli accessori di prestigio: arte, autenticità, passione e unicità”.

Persol è per il decimo anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

VENEZIA 71: PERSOL TRIBUTE TO VISIONARY TALENT AWARD A FRANCES MCDORMAND

Ricevo e volentieri pubblico

 

Ieri, lunedì 1 settembre, alle ore 16.30 in Sala Grande Frances McDormand è stata premiata con il Persol Tribute to Visionary Talent Award

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La cerimonia di premiazione del Persol Tribute Visionary Talent Award a Frances McDormand ha avuto luogo ieri, lunedì 1 settembre, alle ore 16.30 in Sala Grande. A seguire sono stati proiettati i primi due episodi di Olive Kitteridge diretto da Lisa Cholodenko (Usa) con Frances McDormand, Richard Jenkins, Bill Murray, John Gallagher Jr., Zoe Kazan, una serie della HBO in quattro puntate che nasce dall’adattamento dell’omonimo romanzo di Elizabeth Strout, vincitore del Premio Pulitzer.

 

Frances McDormand ha ricevuto quattro nomination agli Academy Awards, con Mississippi Burning – Le radici dell’odio (1988), Quasi famosi (2000), North Country – Storia di Josey (2005) e Fargo (1996), per il quale ha vinto l’Oscar grazie alla sua interpretazione di Marge Gunderson. Tra gli altri suoi film ricordiamo Promised Land, Moonrise Kingdom, This Must Be The Place, Madagascar 3: Ricercati in Europa, Burn After Reading – A prova di spia, Un giorno di Gloria per Miss Pettigrew, Friends With Money, Laurel Canyon – Dritto in fondo al cuore, Tutto può succedere – Something’s Gotta Give, Wonder Boys, Colpevole d’omicidio, Madeline – Il diavoletto della scuola, Schegge di paura, Stella solitaria, Palookaville, Chattahoochee, Darkman, L’agenda nascosta, America oggi, Oltre Rangoon, Paradise Road, L’uomo che non c’era, Arizona Junior e Blood Simple – Sangue facile. Oltre a Olive Kitteridge, ha prodotto il film che uscirà prossimamente Every Secret Thing, nel quale recitano Diane Lane, Elizabeth Banks e Dakota Fanning.

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Il Direttore della Mostra, Alberto Barbera, a proposito di questo riconoscimento ha dichiarato: “L’originalità e la grandezza del talento di Frances McDormand sono ben rappresentate da Olive Kitteridge, un progetto che lei stessa ha iniziato, opzionando i diritti del romanzo di Elizabeth Strout, e di cui è anche produttore esecutivo. Un’altra grande incarnazione della sua visione, alla quale rendiamo omaggio con questo premio. Dalla lunga esperienza in teatro, al cinema e alla televisione, condotta sempre all’insegna della ricerca della verità, la carriera di Frances McDormand non è solo il percorso di una straordinaria attrice, ma riflette una visione coerente dell’arte e del mondo, spesso in un felice e consapevole contrasto con  il sistema di valori oggi dominante”.

 

Fabio d’Angelantonio, President Sunglass Hut e Chief Marketing Officer Luxottica Group, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di continuare la nostra collaborazione con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, giunta quest’anno alla decima edizione consecutiva. PERSOL TRIBUTE TO VISIONARY TALENT AWARD celebrerà quest’anno un’artista unica nel suo genere. È un onore per noi premiare Frances McDormand, un talento che rispecchia perfettamente le caratteristiche che rendono Persol un riferimento intramontabile negli accessori di prestigio: arte, autenticità, passione e unicità”.

Persol è per il decimo anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.