LA RECENSIONE – L’AMORE SECONDO ISABELLE di Claire Denis

isabelleTITOLO: L’AMORE SECONDO ISABELLE; REGIA: Claire Denis; genere: drammatico; paese: Francia; anno: 2017; cast: Juliette Binoche, Gerard Dépardieu; Valeria Bruni Tedeschi; durata: 94′

Nelle sale italiane dal 19 aprile, L’amore secondo Isabelle è l’ultimo lungometraggio diretto dall’attrice e regista francese Claire Denis, presentato in concorso all’ultima edizione del Torino Film Festival.

Isabelle è una pittrice di successo, divorziata e con una figlia di dieci anni. Cercando incessantemente l’amore, passa da una storia all’altra incontrando solo uomini privi di scrupoli. Solo un veggente saprà aiutarla a capire che l’importante è innanzitutto amare sé stessi, prima di riuscire ad amare qualcun altro.

Con una sempre ottima Juliette Binoche, Claire Denis è riuscita sapientemente a mettere in scena il dramma di una donna non più giovanissima che non riesce a stare da sola, raccontando una storia universale e scandagliando ogni aspetto dell’animo umano con garbo e anche una giusta dose di ironia.

Sono i lunghi dialoghi, alternati a grandi silenzi, i veri protagonisti della pellicola, in cui la regista non ha paura di scadere in banali stereotipi, ma, dimostrando sempre una grande padronanza della messa in scena, ha saputo creare un ritratto della società contemporanea in cui non c’è più tempo per le relazioni e in cui nessuno (o quasi) ha più voglia di impegnarsi.

La Binoche, dal canto suo, con intensi primi piani e repentini cambi di registro, ha dato vita a una Isabelle vera e sincera, nella quale chiunque, prima o poi, ha avuto modo di rispecchiarsi.

Ultima considerazione: il lungo monologo di Gerard Dépardieu in veste di veggente/guru/guida spirituale alla fine del lungometraggio è un vero e proprio valore aggiunto all’intero lavoro.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

LUCIANO TOVOLI AL BIF&ST

Ricevo e volentieri pubblico

 

Luciano Tovoli: “Io regista grazie a Ferreri e a Marcello”

Bari: le Masterclass del Bif&st 2016

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Il grande direttore della fotografia Luciano Tovoli è stato protagonista della Masterclass di stamattina al Teatro Petruzzelli dove è stato proiettato il suo unico film da regista, “Il generale dell’armata morta” (o “L’armata ritorna”) interpretato da Marcello Mastroianni, prima dell’incontro moderato da Marco Spagnoli.

 

“Il cinema, e in particolare la regia, mi interessavano fin da giovanissimo ma quando fui preso al Centro Sperimentale di Cinematografia scelsi il corso di direttore della fotografia per tranquillizzare mia madre, dopo che si rese conto che avrei dovuto lasciare gli studi universitari che stavo facendo a Pisa. Pensava che magari avrei avuto più occasioni di lavoro, alla peggio potevo aprire un negozio di fotografia!”

Luciano Tovoli, l’autore della fotografia di tanti capolavori del cinema italiano e non solo, collaboratore di Antonioni, Ferreri, Scola, Argento e Barbet Schroeder, ha rievocato nella Masterclass al Teatro Petruzzelli di stamattina la sua prima e unica esperienza di regista per Il generale dell’armata morta, interpretato da Marcello Mastroianni, rispondendo alle domande di Marco Spagnoli.

“Un giorno stavamo girando L’ultima donna di Marco Ferreri quando, durante le riprese di un primo piano di Gérard Depardieu, ebbi l’impudenza di dire ‘Stop!’ che è una prerogativa del solo regista. Alle proteste di Ferreri, ribattei che avevo predisposto le luci per una scena in cui Depardieu avrebbe dovuto gridare una battuta, anziché mormorarla come aveva fatto. E che se avesse dovuto pronunciare la sua battuta così, era necessario cambiare illuminazione, cosa che feci. Dopodiché Ferreri mi disse: ‘ho capito, adesso finiamo questo film, poi magari ne facciamo un altro e poi te ne produco uno io, del quale dovrai essere il regista”.

“In cerca di un’idea o meglio di un testo da trasferire sullo schermo, ne parlai con Marcello Mastroianni che mandò un suo assistente a casa per portarmi un libro dalla sua biblioteca. Era “Il generale dell’armata morta”, il primo romanzo dello scrittore albanese Ismail Kadare, allora inedito in Italia ma che aveva avuto buone critiche in Francia. Me ne innamorai subito e chiesi a Mastroianni se voleva interpretare il film. Lui prese un pezzo di carta e vi scrisse: ‘non solo io farò questo film con Tovoli regista ma ne farò altri due che individueremo in seguito’. È il ricordo più bello che ho di lui insieme alla sua semplicità, alla capacità di ascolto, alla sua generosità e al suo rispetto per le persone”.

Sullo schermo, accanto a Marcello Mastroianni, c’era Michel Piccoli: “Lo adoravo, avevo già fatto un film in Francia con lui e quindi volevo proporgli il ruolo del cappellano militare. Piccoli conosceva il romanzo di Kadare, lo trovava meraviglioso, disse subito di sì e anzi manifestò l’intenzione di produrlo lui. Ma c’era un problema: qualche tempo prima Ferreri e Piccoli avevano litigato. Mi rivolsi ancora una volta a Marcello che mi invitò a cena per parlarne con calma. Dopo un po’ arrivò anche Ferreri che ci disse che si sarebbe ritirato lui dalla produzione per altri impegni sopraggiunti. In seguito, Piccoli e Ferreri sarebbero tornati a lavorare insieme”.

Sul titolo del film, che è stato proiettato al teatro Petruzzelli come L’armata ritorna, Tovoli ha chiarito che “fu girato con il titolo del romanzo, senonché a riprese ultimate la Rai, che era entrata in produzione, volle cambiarlo perché sosteneva che la parola ‘morte’ avrebbe spaventato gli spettatori televisivi. Solo in seguito avrebbe recuperato il titolo originale”.

Sulle riprese: “Iniziammo a girare in Albania, nei luoghi del romanzo ma dopo qualche giorno fummo cacciati dal Paese e ripiegammo sulle montagne dell’Abruzzo, che peraltro mi sembravano più adatte”.

Luciano Tovoli ha deliziato la platea del Teatro Petruzzelli con tanti altri aneddoti legati al film, alla sua carriera di direttore della fotografia e sui suoi rapporti non solo con gli attori (in Il generale dell’armata morta c’era anche un giovanissimo Sergio Castellitto, praticamente agli esordi) ma anche con il produttore Mario Cecchi Gori, con Ferreri, Scola con cui fece tre film, con Zurlini che è stato il suo modello per la regia dopo l’esperienza in Il deserto dei tartari. Per chiudere con un rimpianto: “Vorrei che la parola post-produzione fosse bandita dal cinema così come i nuovi monitor con i quali si osservano le riprese come se fosse un controllo notarile. Non sono un passatista, voglio ricordare che nel 1981 feci con Michelangelo Antonioni Il mistero di Oberwald, il primo film realizzato in elettronica. Però tutti questi nuovi procedimenti cancellano il concetto di fiducia che prima dominava nel cinema e che reputo fondamentale.”

RENDE ZVOUS CON IL NUOVO CINEMA FRANCESE

Ricevo e volentieri pubblico

 

VI Edizione

6-11 aprile | ROMA

Cinema Fiamma, Casa del Cinema, Institut français Centre Saint-Louis, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

7 aprile – 8 maggio

Bologna | Palermo | Torino | Napoli | Bergamo| Firenze | Lecce | Milano

mister_chocolat_1.jpgTorna a Roma, dal 6 all’11 aprile, il RendezVous con il nuovo cinema francese. Alla sua sesta edizione, il festival dedicato al nuovissimo cinema d’Oltralpe, parte dalla Capitale per poi toccare, con focus e invitati speciali, le città di Bologna, Napoli, Palermo, Torino, Milano, Lecce, e da quest’anno: Firenze e Bergamo.

Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, la manifestazione è realizzata dall’Institut français Italia con il sostegno di Unifrance, e la collaborazione del Centre Saint-Louis e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.

BNL Gruppo BNP Paribas, per il sesto anno consecutivo, è main sponsor della rassegna.

Il festival beneficia anche del sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati – fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea, di Brioni, dell’Hotel Sofitel Rome – Villa Borghese, di L’Oreal Professionnel e di Groupama AssicurazioniAir France è il vettore ufficiale.

Un progetto ampio e articolato che coinvolge artisti e professionisti italiani e francesi e che si realizza sotto la direzione di Dragoslav Zachariev, responsabile dell’audiovisivo dell’Ambasciata di Francia, e di Vanessa Tonnini cui è affidata la direzione artistica. Un programma fortemente voluto dall’Ambasciatrice Catherine Colonna e dal Consigliere Culturale Eric Tallon.

Più di trenta i titoli di questa edizione, vetrina esclusiva che racconta le storie e i volti del cinema francese contemporaneo con una programmazione diversificata nei generi come nei contenuti, che propone accanto al cinema d’autore e indipendente, la produzione popolare dai grandi incassi.

A Roma sono quattro le sedi che ospiteranno la manifestazione: il Cinema Fiamma per la Sezione Novità e Anteprime, panoramica completata dalla trilogia dedicata ai temi della famiglia all’Institut français Centre Saint-Louis e un omaggio alla regista Solveigh Anspach presso l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Alla Casa del Cinema invece spazio a masterclass e incontri professionali.

I film, proiettati in versione originale, sottotitolati in italiano, sono presentati da autori e interpreti che saranno i protagonisti assoluti del festival.

Sito Ufficiale:

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#RVcinema

 

mister_chocolat_3.jpgIl successo del cinema francese in cifre

Per il terzo anno consecutivo, nel 2015, il cinema francese celebra i suoi migliori risultati all’estero degli ultimi venti anni, superiori persino a quelli riscossi all’interno delle frontiere nazionali. Ad assicurarsi il primato per il 2015 sono gli spettatori dell’emisfero orientale, con l’Asia prima zona d’esportazione (28,9 milioni di entrate), seguita dall’Europa occidentale (25,6 milioni di entrate), l’America latina e l’America del Nord. L’Italia al top con 5,2 milioni di spettatori.

Questi i numeri del successo: 100 milioni di spettatori oltre confine, 600 milioni di biglietti nelle sale straniere, il 20% delle entrate grazie al cinema di animazione, settore di punta del mondo audiovisivo. Non dobbiamo dimenticare che l’école des Gobelins è considerata a oggi la migliore scuola d’animazione al mondo, e altre 3 scuole di animazione francesi sono inserite nella top ten del 2015 dall’ACR (Animation Career Review). Dal Piccolo Principe, migliore successo d’animazione degli ultimi venti anni, a Taken 3, passando per La Famille Bélier, Qu’est-ce qu’on a fait au bon Dieu e Samba, è il trionfo del savoir-faire della creazione francese che si basa sull’offerta diversificata, la capacità di innovarsi e sperimentare, pur mantenendo una forte identità.

Chiara Mastroianni | la madrina

Madrina della VI edizione di RendeVous, una delle protagoniste più intense del cinema francese degli ultimi anni, interprete misteriosa e commovente, che incarna alla perfezione storie di perdite e rigenerazioni, sempre in bilico tra dramma e commedia, disincanto e leggerezza.

Carte Blanche di tre titoli. Si parte dai maestri con Racconto di Natale (2008) di Arnaud Desplechin e 3 Cuori (2014) di Benoît Jacquot per arrivare all’anteprima di Good Luck Algeria (2015), opera prima, co-prodotta dai fratelli Dardenne, dell’attore Farid Bentoumi che con ironia ed emozione racconta una storia vera.

film di apertura | Mister Chocolat di Roschdy Zem

L’attore e regista Roschdy Zem presenta, in anteprima a Roma, il suo ultimo film Mister Chocolat – distribuito da Videa – ritratto del clown Chocolat, interpretato dall’intenso Omar Sy, affiancato dal talento di James Thierrée. Un tributo all’incredibile destino del primo artista nero di Francia, appassionato omaggio al mondo dello spettacolo della Parigi della Belle Époque. Premio Rendez Vous France 24.

Anteprime, focus, omaggi |

bang-gang-une-histoire-d-amour-moderne_1Sul fronte talenti emergenti, approda a Roma BANG GANG (une histoire d’amour moderne) – distribuito da Good Films – opera prima di Éva Husson, film scandalo di Cannes 2015, dedicata a un’adolescenza “iperconnessa”, posta di fronte alla “prima volta” e ansiosa di superare i limiti. Ancora da Cannes, sezione Un Certain Regard, arriva MARYLAND – distribuito da Movies Inspired – di Alice Winocour, la regista di Augustine, questa volta alle prese con un thriller mozzafiato e originale, sullo sfondo di un mondo popolato da trafficanti d’armi e politici corrotti.

Torna anche il cinema di Thomas Lilti, dopo l’ottimo esordio del racconto autobiografico di Hippocrate, con MÉDECIN DE CAMPAGNE, cronaca di un medico di provincia affidato alla maestria di François Cluzet. Ancora anteprima italiana per UN DÉBUT PROMETTEUR, commedia solare e poetica, giocata sugli opposti, firmata da Emma Luchini che dirige un cast in stato di grazia e lo stesso formidabile padre Fabrice… Mentre su un registro malinconico si posiziona Mikhaël Hers, alla sua seconda regia, con CE SENTIMENT DE L’ÉTÉ: un racconto tra Berlino, Parigi e New York, che esplora il dolore dell’assenza e l’emozione della vita che ritorna. Sceglie invece i toni della commedia l’attore e comico di origine iraniana Kheiron che, per la sua opera prima NOUS TROIS OU RIEN, rilegge la storia di famiglia e di un pezzo di storia iraniana con ironia ed emozione (Premio Reset 2016).

Fitta la presenza di grandi autori nella manifestazione. In diretta dalla Berlinale 2016, anteprima italiana di SAINT AMOUR – distribuito da Movies Inspired – del duo iconoclasta Gustave Kervern e Benoît Delépine alla guida di un altro scatenato duo: Gérard Depardieu e Benoît Poelvoorde, in una commedia on the road sulle strade del vino, divertente, poetica e immensamente umana. Ancora dall’ultima berlinale arriva DES NOUVELLES DE LA PLANÈTE MARS – distribuito da Good Films – la commedia “malincomica” che il regista Dominik Moll affida ad un altro duo comico eccezionale: François Damiens e Vincent Macaigne.

Microbe_et_gasoilNon poteva mancare sul filone di cinema di forte autorialità e di rinvenzione fantastica, la poetica unica del cinema di Michel Gondry che con MICROBE ET GASOIL – distribuito da Movies Inspired – sigla il suo inno all’amicizia, all’infanzia e alla libertà.

Ancora un racconto di libertà, ma affidato alle forme di un cinema classico e storico, e alle cure della musica del maestro Ennio Morricone, il film di Christian Carion EN MAI FAIS CE QU’IL TE PLAIT, ispirato alle memorie sul gigantesco esodo che mise sulle strade otto milioni di francesi durante l’invasione tedesca.

Sul fronte Focus una schiera di grandi autori che, dopo la presentazione nella Capitale, viaggeranno da sud a nord la penisola. Si parte da Benoît Jacquot, intellettuale serio e brillante insieme, dalla varia e ricca filmografia, maestro di un cinema depistante, indagatore dell’animo femminile, esploratore delle geometrie dell’amore e delle odissee dell’inconscio … Dopo la masterclass a Roma, al fianco di Chiara Mastroianni, incontrerà il pubblico alla Cineteca di Bologna per un focus a lui dedicato.

Reduce da tre premi César, presenta a Roma il pluripremiato FATIMA, il regista Philippe Faucon, ospite anche di un focus a Palermo. Un incontro con il cineasta che, con una visione vibrante e tesa, depurata da spettacolarizzazione e stereotipi, ha saputo meglio raccontare i più variegati aspetti dell’emigrazione maghrebina in Francia, l’estremismo religioso e anche la forza dell’integrazione.

Maestro della commedia agrodolce, regista di utopie e fantasmi, cantore ironico e dal tocco lieve dei capricci del desiderio e degli autoinganni, apprezzato dal pubblico italiano, Emmanuel Mouret presenta a Roma e a Napoli la commedia romantica CAPRICE.

Dopo i successi di Molière in bicicletta e Le donne del 6° piano, torna in Italia il poliedrico regista Philippe Le Guay che, prima a Roma poi a Bergamo, presenterà il suo ultimo film FLORIDE – distribuito da Academy Two – una commedia dolce-amara sull’avanzare dell’età e l’intermittenza della memoria che vede nel cast uno strepitoso Jean Rochefort e una bravissima Sandrine Kiberlain.

Non poteva mancare un omaggio Sólveig Anspach, la regista franco-islandese recentemente scomparsa, autrice di favole tragicomiche che esplorano turbamenti e spaesamenti intimi, spostamenti fisici e di senso, di personaggi alla ricerca di una seconda possibilità.

Arriveranno a Roma | LA DELEGAZIONE FRANCESE DI RDV 2016

Roschdy Zem, Chiara Mastroianni, Eva HussonEmmanuel Mouret, Virginie Efira, Benoit Delépine, Gustave Kervern, Philippe Faucon, Philippe Le Guay, Dominik Moll, Christian Carion.

Ad accompagnare il festival: la delegazione di UniFrance con la Direttrice Generale, Isabelle Giordano, il Presidente: Jean Paul Salomé, Gilles Renouard (Vice Direttore generale) e Maria Manthoulis (Responsabile dei festival e degli artisti).

I PREMI

NOVITÀ 2016 | PREMIO FRENCH CINEMA AWARD

Il 6 aprile, in occasione della serata di apertura della VI edizione di Rendez-vous, presso l’Ambasciata di Francia, sarà assegnato il French Cinema Award ad Andrea Occhipinti. Il premio sarà consegnato da Isabelle Giordano, direttrice generale di UniFrance e da Chiara Mastroianni, madrina della VI edizione del festival, durante la Serata di Gala sotto l’egida dell’Ambasciatrice di Francia, Catherine Colonna.

UniFrance ha voluto così rendere omaggio ad una personalità dell’industria cinematografica italiana che ha contribuito alla promozione del cinema francese nel mondo. Andrea Occhipinti, attraverso Lucky Red, la società che ha fondato nel 1987, ha distribuito in Italia, fino ad oggi, più di 80 film francesi. Con la recente uscita de Il Piccolo Principe – film che Andrea Occhipinti ha anche coprodotto – che ha registrato più di 1 500 000 spettatori a oggi, la Lucky Red ottiene il suo maggior successo proprio con un titolo francese. Il premio, in cristallo, è stato realizzato dalla manifattura di Saint-Louis, fondata nel 1586, simbolo dell’eccellenza del savoir-faire francese.

NOVITÀ 2016 | Premio RendezVous – FRANCE 24

France 24, il canale di informazione internazionale, celebra la sua missione di testata di informazione che sostiene la diversità e il confronto dei punti di vista, con un premio dedicato al cinema dell’impegno e delle storie, in collaborazione con il festival RendezVous. In occasione della proiezione di apertura, il Direttore della strategia e dello sviluppo della rete, Jean-Emmanuel Casalta, consegnerà al regista Roschdy Zem il premio France 24 “per aver regalato sullo schermo con limpidezza, passione e senso civile, la storia del clown Chocolat, prima artista nero della scena francese”.

Premio Reset Dialogues 2016

Continua la collaborazione, per il quarto anno consecutivo, con l’associazione culturale internazionale Reset-Dialogues on Civilizations (www.resetdoc.org) che assegna un premio speciale all’autore capace di raccontare, grazie ad un uso personale del linguaggio filmico, un mondo plurale, che rinnova concetti quali: identità, diversità, dialogo, cittadinanza, dissenso, pluralismo. Il premio di questa edizione va a NOUS TROIS OU RIEN, opera prima dell’attore e comico Kheiron che reinventa la complicata e dolorosa storia personale della sua famiglia con ironia, emozione e fantasia. Il film sarà presentato a Roma e a Milano (dal 3 all’8 maggio) in occasione del Festival dei Diritti Umani (www.festivaldirittiumani.it), la nuova inziativa nata da Reset-Dialogues on Civilization.

EVENTI SPECIALI 2016

A moderare la masterclass del 6 aprile (Casa del Cinema, ore 17) con Benoit Jacquot e Chiara Mastroianni sarà Angela Prudenzi, critico, membro del comitato di selezione del Festival di Venezia.

L‘incontro del 7 aprile (Centre Saint Louis, ore 19) con Chiara Mastroianni sarà moderato invece da Chiara Ugolini, giornalista de La Repubblica. Infine, sarà Carlo Verdone a presentare Ascensore per il patibolo di Louis Malle, l’11 aprile (Cinema Farnese Persol, ore 20.30), evento organizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna | Il cinema ritrovato.

Rendez-vous@RAIMOVIE

Continua la collaborazione con RAIMOVIE, main media partner della manifestazione, che dedicherà una vetrina speciale al cinema francese.

La programmazione, varia e trasversale, in onda dal 5 al 15 aprile, avvicina i grandi maestri del cinema d’Oltralpe alle nuove voci, ecco i titoli: L’occhio del ciclone di Bertrand Tavernier (2009), Maniac di Franck Khalfoun (2012), Un sapore di Ruggine e Ossa di Jacques Audiard (2012), Il primo bacio di Riad Sattouf (2009), L’Eletto di Guillaume Nicloux (2006), Travolti dalla cicogna di Rémi Bezançon (2011), Angel et Tony di Alix Delaporte (2010), L’innocenza del peccato di Claude Chabrol (2007), Le nevi del Kilimangiaro di Robert Guédiguian (2011), L’Amore fugge di François Truffaut (1979), Antoine e Colette di François Truffaut (1962), Ti amerò sempre di Philippe Claudel (2008).

La sala digitale | RendezVous@Mymovies

Continua la collaborazione tra il festival Rendez-vous, UniFrance e MYmovies.it, il sito italiano leader nei contenuti di cinema. UniFrance, per il secondo anno consecutivo, dal 2 al 5 aprile realizzerà con MYmovies.it una sala digitale con una selezione di quattro titoli scelti da MyFrenchFilmFestival.com, il primo festival di cinema francese su internet del mondo, curato da UniFrance. Il tema di quest’edizione: l’amore e l’incontro, visto attraverso gli occhi di quattro autori, con: Un peu, beaucoup, aveuglément di Clovis Cornillac; La Belle Saison di Catherine Corsini; A trois on y va di Jérôme Bonnell; Un français di Diastème.

SPECIALE CINEMA RITROVATO – Ascenseur pour l’échafaud | Ascensore per il patibolo di Louis Malle

L’11 aprile presso il Cinema Farnese Persol, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, viene presentato da un ospite d’eccezione Carlo Verdone il film: Ascenseur pour l’échafaud | Ascensore per il patibolo di Louis Malle, nella versione restaurata da Gaumont presso i Laboratoires Éclair a partire dal materiale originale conservato presso gli Archives Françaises du Film. L’elemento di partenza è stato il negativo camera di cui è stata effettuata una scansione 2K in immersione. Restauro sonoro eseguito da Diapason a partire dal negativo colonna 35mm. La tromba di Miles Davis non è mai stata più squillante…

Gli incontri professionali@ Rendez-vous

Casa del Cinema 7 & 13 Aprile

In occasione della sesta edizione del festival Rendez-vous, l’Institut français Italia e l’Ambasciata di Francia in Italia, con UniFrance, rinnovano di nuovi protagonisti e contenuti, gli incontri-dibattito destinati ai professionisti del settore francesi e italiani. Il 7 aprile si discuterà su due temi: la nuova legge sul cinema in Italia, le sfide e le possibilità che emergono dal nuovo quadro normativo, e il confronto con il modello francese. Nella seconda parte dell’incontro, attenzione puntata sull’esportazione dei film, con una riflessione attorno alle commedie di maggior successo nei due Paesi.

Il 13 aprile, in collaborazione con il Pôle Image Magelis e la Roma Lazio Film Commission, al centro del dibattito ci sarà invece il mondo dell’animazione e il suo sviluppo economico visto in ambito creativo, produttivo, al fine di rafforzare le coproduzioni tra i due paesi.

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#RVcinema

VALDARNO CINEMA FEDIC: AD ABEL FERRARA IL PREMIO MARZOCCO 2015

Ricevo e volentieri pubblico

valdarno fedicAd Abel Ferrara il Premio Marzocco 2015

www.cinemafedic.it

Il Premio Marzocco 2015, prestigioso simbolo della città di S. Giovanni Valdarno, che da 33 anni viene consegnato in occasione del Valdarno Cinema Fedic, quest’anno andrà per la prima volta a un regista internazionale

La cerimonia della premiazione si svolgerà venerdì 8 maggio presso il Cinema Masaccio dopo la masterclass sul cinema di Abel Ferrara (che avrà inizio alle ore 21.30), moderata dal direttore artistico del festival Simone Emiliani e dal vice-direttore di Sentieri Selvaggi Sergio Sozzo.

????????????Abel Ferrara, regista statunitense del Bronx, Autore di un cinema viscerale e allucinato,  pone spesso al centro dei suoi film i temi del peccato, della redenzione, del tradimento, della follia mostrando con il suo inconfondibile sguardo la discesa agli inferi dei suoi protagonisti. La dimensione notturna della metropoli è un’ambientazione ricorrente che ha già caratterizzato il suo primo lungometraggio, The Driller Killer (1979). Ha poi diretto, tra gli altri, dei noir molto personali (L’angelo della vendetta, 1981; Paura su Manhattan, 1984; Fratelli, 1996), una variazione di Romeo e Giulietta in China Girl (1987) e il gangster-movie King of New York (1989) che lo ha fatto conoscere in Europa e ha anticipato quella che è stata definita la ‘trilogia del peccato’ composta da Il cattivo tenente (1992), Occhi di serpente (1993) e The Addiction (1995). Tra i suoi altri film più importanti vanno ricordati L’invasione degli ultracorpi (1993), remake del film di Don Siegel del 1956 in cui la dimensione fantascientifica è stata rielaborata in chiave ancora più personale in 4:44 Last Days on Earth (2011). Tra i suoi film più importanti vanno ricordati anche Blackout (1997), New Rose Hotel (1998), Il nostro Natale (2001), Go Go Tales (2007), Napoli Napoli Napoli (2009) e Welcome to New York (2014) oltre ai documentari newyorkesi Chelsea on the Rock (2008) e Mulberry St. (2010). Nel 2005 con Mary ha vinto il Premio Speciale della giuria al Festival di Venezia. Sempre al Lido ha presentato lo scorso anno, in competizione, Pasolini.

Nel corso della sua carriera ha lavorato con i più importanti attori statunitensi come Willem Dafoe, Christopher Walken, Harvey Keitel, Matthew Modine, Annabella Sciorra, Chris Penn, Dennis Hopper, Vincent Gallo, Benicio Del Toro, Madonna, Wesley Snipes, Steve Buscemi, Tom Berenger, Forest Whitaker e Melanie Griffith. Ma hanno collaborato con lui anche alcuni degli interpreti più conosciuti del cinema francese (Gérard Depardieu, Juliette Binoche, Marion Cotillard, Jacqueline Bisset), italiano (Asia Argento, Isabella Rossellini, Elio Germano, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea) e inglese (Bob Hoskins).

CONRAD E IL MARE – dal 14 al 16 novembre a Milano

Ricevo e volentieri pubblico

CONRAD E IL MARE

I FILM

 DAL 14 AL 16 NOVEMBRE 2014

INGRESSO LIBERO

Dal 14 al 16 novembre 2014 presso Spazio Oberdan e MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta CONRAD E IL MARE, I FILM, una rassegna ad ingresso libero in 10 film tratti da alcune delle più significative opere di Joseph Conrad.

Nell’ambito degli appuntamenti di Book City Milano 2014, e in contemporanea con l’inaugurazione della mostra “Conrad e il mare” (Acquario Civico di Milano, 12 novembre 2014 – 29 marzo 2015), verrà presentata una rassegna di film tratti da opere di Joseph Conrad.

Polacco naturalizzato britannico, Conrad (1857-1924) è stato uno dei primi e maggiori interpreti della modernità. Claudio Magris lo ha definito: «uno scrittore classico che racconta la dissoluzione di ogni classicità e di ogni lineare nettezza in un labirinto in cui tutto si aggroviglia; un maestro che ha creato strutture narrative tortuose e complesse come la vita che raccontano. (…) Una specie di Kafka uscito all’ aria aperta e al grande vento del mare, che aiuta a capire meglio anche l’aria viziata degli uffici kafkiani».

secret sharerInaugura la rassegna presso Spazio Oberdan venerdì 14 novembre alle ore 21 l’anteprima nazionale di Secret Sharer, il film ispirato al grande racconto di Joseph Conrad Il compagno segreto, alla presenza del regista Peter Fudakowski.

“Da sfogliare” sul grande schermo poi Cuore di tenebra, “variazione sul tema” di Apocalypse Now, anch’esso in cartellone, I Duellanti di Ridley Scott, Sabotaggio (1936) di Alfred Hitchcock, L’agente segreto di Joseph Conrad di Chistopher Hampton con un cast d’eccezione, fra cui Bob Hoskins, Patricia Arquette, Gérard Depardieu, Robin Williams e Christian Bale.

Apocalypse nowE ancora Il terzo uomo di Carol Reed, un classico noir del cinema britannico che vede Orson Welles nel ruolo di Harry Lime; Lo straniero che venne dal mare, favola malinconica di Beeban Kidron; Lord Jim diretto da Richard Brooks, film di forte fascino figurativo che restituisce la complessità dell’omonimo romanzo di Conrad; Gabrielle di Patrice Chéreau, basato sul racconto Il ritorno, che indaga la deriva esistenziale di una coppia nella Francia della Belle époque, attraverso la magistrale interpretazione di Isabelle Huppert.

SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO

Venerdì 14 novembre h 21 – SPAZIO OBERDAN

Secret Sharer (Anteprima nazionale)

  1. e sc.: Peter Fudakowski, ispirato al racconto Il compagno segreto di J. Conrad. Int.: Jack Laskey, Zhu Zhu, Leon Dal, Hsia-Ching-Ting. Uk/Polonia/China/Thailandia, 2014, col., 103’, v.o. sott.it.

Ambientato nel Mar Cinese Meridionale, su un cargo cinese, racconta la prima missione di comando di un giovane capitano polacco. Il riottoso equipaggio cinese sospetta che lui e il suo capo vogliano affondare la nave per una truffa assicurativa. Quando l’equipaggio abbandona la nave, ancorata in una baia, il giovane capitano resta solo a bordo, confuso e impotente. Quella notte, mentre aspetta ansioso sul ponte, scorge un corpo nudo che galleggia, impigliato nella scala di corda della nave. Il corpo appartiene a una bellissima donna cinese, viva ma in difficoltà, che si arrampica a bordo, dicendo solo: «Nascondimi». L’alba arriva poche ore dopo portando con sé il marito della donna, seguito dall’equipaggio del cargo, tutti in cerca di un assassino…

Il regista Peter Fudakowski sarà presente in sala per un incontro con il pubblico.

Sabato 15 novembre h 15 – MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Lord Jim

  1. e Sc.: Richard Brooks; int.: James Mason,Curd Jürgens,Peter O’Toole. Tratto dall’omonimo romanzo di J. Conrad. USA/Gran Bretagna, 1965, col., 154’.

Divenuto sottufficiale di marina, Jim si dimostra capace e volenteroso e trova subito un imbarco su di una vecchia nave che trasporta alla Mecca dei pellegrini musulmani. Durante un naufragio, abbandona al suo destino l’imbarcazione e viene radiato. Successivamente, alla ricerca di un nuovo impiego, riceve un difficile incarico: aiutare una tribù indiana vessata dai fuorilegge. Nel loro villaggio, i nativi lo adoreranno e insieme a lui riusciranno a compiere molte imprese.

Sabato 15 novembre h 17 – SPAZIO OBERDAN

L’agente segreto di Joseph Conrad

  1. e sc.: Chistopher Hampton. Int.: Bob Hoskins, Patricia Arquette, Gérard Depardieu, Robin Williams, Christian Bale. USA, 1996, col., 95’.

Alla fine del diciannovesimo secolo Londra è il paradiso dei rifugiati politici. Verloc è una spia al soldo del governo russo, un agente doppiogiochista che, al tempo stesso, fornisce informazioni alla polizia inglese, specialmente all’Ispettore Capo Heat. Quando il nuovo ambasciatore russo chiede una prova d’onesta, Verloc innesca una tragica catena di eventi che coinvolgono la sua bella moglie Winnie, il fratello ritardato Stevie e un personaggio chiamato il Professore, un dinamitardo che costruisce bombe per Verloc.

 

Sabato 15 novembre h 18 – MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Gabrielle

R.: Patrice Chéreau. Sc.: Patrice Chéreau, Anne-Louise Trividic, tratto dal racconto Il ritorno di J. Conrad. Int.: Isabelle HuppertPascal GreggoryThierry Hancisse. Francia/Italia/Germania, 2005, col., 90’.

Parigi, 1912. In dieci anni di matrimonio, Jean e Gabrielle, coppia in vista nell’alta società parigina, hanno nascosto passione e sentimenti dietro una facciata lussuosa e impersonale di convenzioni e obblighi sociali. Editore autoritario e maschilista lui, moglie repressa e soggiogata lei, almeno fino a quando Gabrielle scopre di poter trasgredire in un modo fino a quel momento impensabile, sfidando la morale comune e la cecità di Jean.

 

Sabato 15 novembre h 19 – SPAZIO OBERDAN

Cuore di tenebra

R.: Nicolas Roeg. Sc.: Benedict Fitzgerald, dall’omonimo romanzo di J. Conrad. Int.: James Fox, Tim Roth, John Malkovich, Isaach de Bankolé, Morten Faldaas. USA, 1994, col. 100’.

Kurtz, funzionario di una compagnia belga che traffica in avorio, è forse impazzito nel suo isolato avamposto nel Congo. Il capitano Marlowe è inviato alla sua ricerca.

Sabato 15 novembre h 21.15 – SPAZIO OBERDAN

Il terzo uomo

R.: Carol Reed. Sc.: Graham Greene. Int.: O. Welles, Joseph Cotten, Alida Valli, Trevor Howard. UK/USA, 1949, b/n, 93’, v.o. sott. it.

Poco dopo la fine della guerra, Holly Martins, scrittore canadese, si reca a Vienna, dove un suo amico d’infanzia, Harry Lime, sta svolgendo un’attività di carattere umanitario. Martins si propone di collaborare con l’amico ma, giunto a Vienna, apprende che Harry è morto il giorno prima in seguito a un incidente. Al funerale dell’amico, Martins conosce Calloway, capo della polizia militare americana, il quale gli rivela che Harry era un malfattore. Martins non ci vuol credere e intanto inizia, per suo conto, indagini sulla morte accidentale di Harry.

 

Domenica 16 novembre h 15 – MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Apocalypse Now

R.: Francis Ford Coppola. Sc.: Francis Ford Coppola,Michael HerrJohn Milius, liberamente ispirato al romanzo Cuore di tenebra di J. Conrad. Int.: Martin SheenMarlon BrandoRobert DuvallFrederic ForrestSam Bottoms. USA, 1979, col., 153’.

Kurtz, colonnello dell’esercito statunitense in Vietnam è uscito dai ranghi, ha sconfinato in Cambogia con i suoi uomini e ha costituito una sorta di impero personale dove combatte una sua feroce guerra privata. Al capitano Willard è affidata la missione di raggiungere Kurtz nel suo territorio e di eliminarlo. Sarà un viaggio terribile, punteggiato di insidie e, ancor più, avvelenato da molteplici orrori.

Domenica 16 novembre h 17 – SPAZIO OBERDAN

Lo straniero che venne dal mare

R.: Beeban Kidron. Sc.: Tim Willocks, dal racconto Amy Foster di J. Conrad. Int.: Rachel Weisz, Vincent Perez, Ian McKellen, Kathy Bates. UK, 1997, col., 110’.

A un naufragio scampa un solo superstite, Yanko, che, ferito e affamato, cerca aiuto nella fattoria del Dottor Kennedy, ma la gente ha paura di lui. Solo una serva, Amy, è gentile e lo aiuta, anche lei è sola e la gente la considera una pazza. Fra i due emarginati dalla società presto nasce l’amore.

 

Domenica 16 novembre h 18 – MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

I Duellanti

R.: Ridley Scott. Sc.: Gerald Vaughan-Hughes, dal racconto The Duel di J. Conrad. Int.: Keith Carradine, Harvey Keitel, Albert Finney. UK, 1977, col., 95’, v.o. sott. it.

È un duello senza fine quello tra il tenente ussaro Armand d’Hubert e l’ufficiale Gabriel Féraud. Quest’ultimo è un tipo particolarmente collerico e, dopo aver sfidato d’Hubert per la prima volta per un futilissimo motivo, continua a perseguitarlo con sfide successive. Finita la guerra, che li ha visti impegnati sugli stessi fronti nelle varie campagne napoleoniche, d’Hubert se ne torna a casa, ma Féraud trova il modo di farsi nuovamente vivo.

 

Domenica 16 novembre h 19 – SPAZIO OBERDAN

I Duellanti

R.: Ridley Scott. Sc.: Gerald Vaughan-Hughes, dal racconto The Duel di J. Conrad. Int.: Keith Carradine, Harvey Keitel, Albert Finney. UK, 1977, col., 95’, v.o. sott. it. Replica

Domenica 16 novembre h 21.15 – SPAZIO OBERDAN

Sabotaggio

R.: Alfred Hitchcock. Sc.: E.V.H. Emmett, I. Hay, C.Bennet, H.Simpson, tratto dal romanzo L’agente segreto di J.Conrad. Int.: Sylvia Sidney, Oskar Homolka, Desmond Tester, John Loder, Joyce Barbour. UK, 1936, col., 76’, v.o. sott. it.

Il gestore di un cinema alla periferia di Londra affida al giovane fratello della moglie un pacco con una bomba a orologeria perché compia, inconsapevolmente, un attentato.

INFO

info@cinetecamilano.it

www.cinetecamilano.it

T 02 87242114

Cineteca Milano @cinetecamilano

 

MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Viale Fulvio Testi 121 Milano – MM5 Bicocca

 

SPAZIO OBERDAN

Viale Vittorio Veneto 2 Milano – MM1 Porta Venezia

CERCANDO CONRAD – CINEMA E GRANDE LETTERATURA – dal 14 al 16 novembre a Milano – INGRESSO LIBERO

Ricevo e volentieri pubblico

CERCANDO CONRAD

CINEMA E GRANDE LETTERATURA

 

DAL 14 AL 16 NOVEMBRE 2014

INGRESSO LIBERO

Dal 14 al 16 novembre 2014 presso Spazio Oberdan e MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta CERCANDO CONRAD, Cinema e grande letteratura, una rassegna ad ingresso libero in 10 film tratti da alcune delle più significative opere di Joseph Conrad.

Nell’ambito degli appuntamenti di Book City Milano 2014, e in contemporanea con l’inaugurazione della mostra “Cercando Conrad” (Acquario Civico di Milano, 12 novembre 2014 – 29 marzo 2015) di cui il MIC- Museo Interattivo del Cinema è partner, verrà presentata una rassegna di film tratti da opere di Joseph Conrad. Polacco naturalizzato britannico, Conrad (1857-1924) è stato uno dei primi e maggiori interpreti della modernità. Claudio Magris lo ha definito: «uno scrittore classico che racconta la dissoluzione di ogni classicità e di ogni lineare nettezza in un labirinto in cui tutto si aggroviglia; un maestro che ha creato strutture narrative tortuose e complesse come la vita che raccontano. (…) Una specie di Kafka uscito all’ aria aperta e al grande vento del mare, che aiuta a capire meglio anche l’aria viziata degli uffici kafkiani».

secret sharerTra i film in programma presso Spazio Oberdan, da segnalare l’anteprima di Secret Sharer che inaugurerà la rassegna alla presenza del regista Peter Fudakowski.

“Da sfogliare” sul grande schermo poi Cuore di tenebra, “variazione sul tema” di Apocalypse Now, anch’esso in cartellone, I Duellanti di Ridley Scott, Sabotaggio (1936) di Alfred Hitchcock, L’agente segreto di Joseph Conrad di Chistopher Hampton con un cast d’eccezione, fra cui Bob Hoskins, Patricia Arquette, Gérard Depardieu, Robin Williams e Christian Bale.

MBDTHMA EC017E ancora Il terzo uomo di Carol Reed, un classico noir del cinema britannico che vede Orson Welles nel ruolo di Harry Lime; Lo straniero che venne dal mare, favola malinconica di Beeban Kidron; Lord Jim diretto da Richard Brooks, film di forte fascino figurativo che restituisce la complessità dell’omonimo romanzo di Conrad; Gabrielle di Patrice Chéreau, basato sul racconto Il ritorno, che indaga la deriva esistenziale di una coppia nella Francia della Belle époque, attraverso la magistrale interpretazione di Isabelle Huppert.

SCHEDE DEI FILM

Venerdì 14 novembre h 21 – SPAZIO OBERDAN

Secret Sharer (Anteprima)

  1. e sc.: Peter Fudakowski, ispirato al racconto Il compagno segreto di J. Conrad. Int.: Jack Laskey, Zhu Zhu, Leon Dal, Hsia-Ching-Ting. Uk/Polonia/China/Thailandia, 2014, col., 103’, v.o. sott.it.

Ambientato nel Mar Cinese Meridionale, su un cargo cinese, racconta la prima missione di comando di un giovane capitano polacco. Il riottoso equipaggio cinese sospetta che lui e il suo capo vogliano affondare la nave per una truffa assicurativa. Quando l’equipaggio abbandona la nave, ancorata in una baia, il giovane capitano resta solo a bordo, confuso e impotente. Quella notte, mentre aspetta ansioso sul ponte, scorge un corpo nudo che galleggia, impigliato nella scala di corda della nave. Il corpo appartiene a una bellissima donna cinese, viva ma in difficoltà, che si arrampica a bordo, dicendo solo: «Nascondimi». L’alba arriva poche ore dopo portando con sé il marito della donna, seguito dall’equipaggio del cargo, tutti in cerca di un assassino…

Il regista Peter Fudakowski sarà presente in sala per un incontro con il pubblico.

Sabato 15 novembre h 15 – MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Lord Jim

e Sc.: Richard Brooks; int.: James Mason,Curd Jürgens,Peter O’Toole. Tratto dall’omonimo romanzo di J. Conrad. USA/Gran Bretagna, 1965, col., 154’.

Divenuto sottufficiale di marina, Jim si dimostra capace e volenteroso e trova subito un imbarco su di una vecchia nave che trasporta alla Mecca dei pellegrini musulmani. Durante un naufragio, abbandona al suo destino l’imbarcazione e viene radiato. Successivamente, alla ricerca di un nuovo impiego, riceve un difficile incarico: aiutare una tribù indiana vessata dai fuorilegge. Nel loro villaggio, i nativi lo adoreranno e insieme a lui riusciranno a compiere molte imprese.

Sabato 15 novembre h 17 – SPAZIO OBERDAN

L’agente segreto di Joseph Conrad

e sc.: Chistopher Hampton. Int.: Bob Hoskins, Patricia Arquette, Gérard Depardieu, Robin Williams, Christian Bale. USA, 1996, col., 95’.

Alla fine del diciannovesimo secolo Londra è il paradiso dei rifugiati politici. Verloc è una spia al soldo del governo russo, un agente doppiogiochista che, al tempo stesso, fornisce informazioni alla polizia inglese, specialmente all’Ispettore Capo Heat. Quando il nuovo ambasciatore russo chiede una prova d’onesta, Verloc innesca una tragica catena di eventi che coinvolgono la sua bella moglie Winnie, il fratello ritardato Stevie e un personaggio chiamato il Professore, un dinamitardo che costruisce bombe per Verloc.

 

Sabato 15 novembre h 18 – MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Gabrielle

gabrielleR.: Patrice Chéreau. Sc.: Patrice Chéreau, Anne-Louise Trividic, tratto dal racconto Il ritorno di J. Conrad. Int.: Isabelle HuppertPascal GreggoryThierry Hancisse. Francia/Italia/Germania, 2005, col., 90’.

Parigi, 1912. In dieci anni di matrimonio, Jean e Gabrielle, coppia in vista nell’alta società parigina, hanno nascosto passione e sentimenti dietro una facciata lussuosa e impersonale di convenzioni e obblighi sociali. Editore autoritario e maschilista lui, moglie repressa e soggiogata lei, almeno fino a quando Gabrielle scopre di poter trasgredire in un modo fino a quel momento impensabile, sfidando la morale comune e la cecità di Jean.

 

Sabato 15 novembre h 19 – SPAZIO OBERDAN

Cuore di tenebra

cuore di tenebraR.: Nicolas Roeg. Sc.: Benedict Fitzgerald, dall’omonimo romanzo di J. Conrad. Int.: James Fox, Tim Roth, John Malkovich, Isaach de Bankolé, Morten Faldaas. USA, 1994, col. 100’.

Kurtz, funzionario di una compagnia belga che traffica in avorio, è forse impazzito nel suo isolato avamposto nel Congo. Il capitano Marlowe è inviato alla sua ricerca.

Sabato 15 novembre h 21.15 – SPAZIO OBERDAN

Il terzo uomo

R.: Carol Reed. Sc.: Graham Greene. Int.: O. Welles, Joseph Cotten, Alida Valli, Trevor Howard. UK/USA, 1949, b/n, 93’, v.o. sott. it.

Poco dopo la fine della guerra, Holly Martins, scrittore canadese, si reca a Vienna, dove un suo amico d’infanzia, Harry Lime, sta svolgendo un’attività di carattere umanitario. Martins si propone di collaborare con l’amico ma, giunto a Vienna, apprende che Harry è morto il giorno prima in seguito a un incidente. Al funerale dell’amico, Martins conosce Calloway, capo della polizia militare americana, il quale gli rivela che Harry era un malfattore. Martins non ci vuol credere e intanto inizia, per suo conto, indagini sulla morte accidentale di Harry.

 

Domenica 16 novembre h 15 – MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Apocalypse Now

Apocalypse nowR.: Francis Ford Coppola. Sc.: Francis Ford Coppola,Michael HerrJohn Milius, liberamente ispirato al romanzo Cuore di tenebra di J. Conrad. Int.: Martin SheenMarlon BrandoRobert DuvallFrederic ForrestSam Bottoms. USA, 1979, col., 153’.

Kurtz, colonnello dell’esercito statunitense in Vietnam è uscito dai ranghi, ha sconfinato in Cambogia con i suoi uomini e ha costituito una sorta di impero personale dove combatte una sua feroce guerra privata. Al capitano Willard è affidata la missione di raggiungere Kurtz nel suo territorio e di eliminarlo. Sarà un viaggio terribile, punteggiato di insidie e, ancor più, avvelenato da molteplici orrori.

Domenica 16 novembre h 17 – SPAZIO OBERDAN

Lo straniero che venne dal mare

R.: Beeban Kidron. Sc.: Tim Willocks, dal racconto Amy Foster di J. Conrad. Int.: Rachel Weisz, Vincent Perez, Ian McKellen, Kathy Bates. UK, 1998, col., 110’.

A un naufragio scampa un solo superstite, Yanko, che, ferito e affamato, cerca aiuto nella fattoria del Dottor Kennedy, ma la gente ha paura di lui. Solo una serva, Amy, è gentile e lo aiuta, anche lei è sola e la gente la considera una pazza. Fra i due emarginati dalla società presto nasce l’amore.

 

Domenica 16 novembre h 18 – MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

I Duellanti

I duellantiR.: Ridley Scott. Sc.: Gerald Vaughan-Hughes, dal racconto The Duel di J. Conrad. Int.: Keith Carradine, Harvey Keitel, Albert Finney. UK, 1977, col., 95’, v.o. sott. it.

È un duello senza fine quello tra il tenente ussaro Armand d’Hubert e l’ufficiale Gabriel Féraud. Quest’ultimo è un tipo particolarmente collerico e, dopo aver sfidato d’Hubert per la prima volta per un futilissimo motivo, continua a perseguitarlo con sfide successive. Finita la guerra, che li ha visti impegnati sugli stessi fronti nelle varie campagne napoleoniche, d’Hubert se ne torna a casa, ma Féraud trova il modo di farsi nuovamente vivo.

 

Domenica 16 novembre h 19 – SPAZIO OBERDAN

I Duellanti

R.: Ridley Scott. Sc.: Gerald Vaughan-Hughes, dal racconto The Duel di J. Conrad. Int.: Keith Carradine, Harvey Keitel, Albert Finney. UK, 1977, col., 95’, v.o. sott. it.

A Strasburgo, nel 1800, mentre Napoleone è Console, il tenente Gabriel Féraud ferisce gravemente in duello il nipote del sindaco e il gen. Treillard incarica il tenente Armand d’Hubert di notificare al collega gli arresti domiciliari. D’Hubert compie il suo dovere mentre Féraud si trova nel salotto di Madame de Lionne; ne provoca l’ira e una sfida a duello. Vincitore, Armand si troverà invischiato per anni e anni in un codice d’onore che lo vuole o assassino o cadavere.

Domenica 16 novembre h 21.15 – SPAZIO OBERDAN

Sabotaggio

R.: Alfred Hitchcock. Sc.: E.V.H. Emmett, I. Hay, C.Bennet, H.Simpson, tratto dal romanzo L’agente segreto di J.Conrad. Int.: Sylvia Sidney, Oskar Homolka, Desmond Tester, John Loder, Joyce Barbour. UK, 1936, col., 76’, v.o. sott. it.

Il gestore di un cinema alla periferia di Londra affida al giovane fratello della moglie un pacco con una bomba a orologeria perché compia, inconsapevolmente, un attentato.

INFO

info@cinetecamilano.it

www.cinetecamilano.it

T 02 87242114

Cineteca Milano @cinetecamilano

 

MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Viale Fulvio Testi 121 Milano – MM5 Bicocca

SPAZIO OBERDAN

Viale Vittorio Veneto 2 Milano – MM1 Porta Venezia

FRANÇOIS TRUFFAUT – la retrospettiva completa in lingua originale allo Spazio Oberdan di Milano

Ricevo e volentieri pubblico

 

 

Sala Alda Merini – Spazio Oberdan – Provincia di Milano

Viale Vittorio Veneto 2, Milano

 

FRANÇOIS TRUFFAUT

TUTTI I FILM IN V.O.

Dal 17 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2014

 

 truffaut_1

Dal 17 settembre al 5 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta François Truffaut, la retrospettiva completa dedicata al regista e critico cinematografico francese scomparso 30 anni fa dopo aver realizzato 21 lungometraggi, alcuni memorabili, altri importanti, tutti belli.

 

La rassegna che la Cineteca di Milano gli dedica intende riproporre tutti i suoi lungometraggi in versione originale con sottotitoli in italiano, da quello d’esordio, I quattrocento colpi (1959), uno dei film che diedero inizio alla Nouvelle Vague, formidabile stagione che rivoluzionò la storia del cinema e di cui Truffaut fu uno dei massimi esponenti, a Finalmente domenica! (1984), rivisitazione d’autore del genere noir e forse estremo omaggio di Truffaut al suo amato Alfred Hitchcock.

 

Cinema e vita furono per Truffaut una sola cosa, poiché sempre il cinema fu vissuto come rifugio e salvezza fisica, prima ancora che come professione. Nel corso di una molteplice attività, sviluppò un percorso lucido e coerente, forte come il suo amore di cinéphile e rigoroso come la sua militanza di critico, in un continuo confronto con i classici, riletti e reinventati in una personalissima poetica fondata su quattro grandi amori: i libri, le donne, i bambini, il cinema. Vinse al Festival di Cannes il premio per la regia con Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) e nel 1974 l’Oscar per il miglior film straniero con La nuit américaine (1973; Effetto notte).

 

 

SCHEDE FILM

 

Adèle H., una storia d’amore (L’histoire d’Adèle H.)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, Suzanne Schiffman, dal libro Le Journal d’Adèle Hugo di Frances V. Guille. Int.: Isabelle Adjani, Bruce Robinson, Sylvia Marriot, Reubin Dorey, Joseph Blatchley. Francia, 1975, col., 110’, v.o. sott. it.

Ambientata a metà ‘800, la storia di Adèle Hugo, figlia del grande scrittore Victor e innamorata di un ufficiale inglese con cui ha avuto una relazione. Lui non vuole più saperne di lei, ma Adèle lo insegue prima in Canada e poi alle Barbados, per finire internata in una casa di cura.

 

L’amore fugge (L’amour en fuite)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Marie-France Pisier, Jean Aurel. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Claude Jade, Dorothée. Francia, 1979, col., 94’, v.o. sott. it.

Ultimo capitolo delle avventure di Antoine Doinel, qui ormai trentacinquenne. Divorziato, Antoine tenta un bilancio della propria vita, soprattutto sentimentale. Ma oltre a incontrare le donne del passato, ne conosce una nuova, e al solito se ne innamora.

 

Gli anni in tasca (L’argent de poche)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Geory Desmouceaux, Philippe Goldmann, Claudio e Frank Deluca, Richard Golfier. Francia, 1976, col., 104’, v.o. sott. it.

A Thiers, piccolo villaggio nel centro della Francia, le amicizie, le prime passioni sentimentali, i conflitti reciproci e con gli adulti di un gruppo di ragazzi della scuola media affidati a un nuovo insegnante.

 

Baci rubati (Baisers volés)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Delphine Seyrig, Marie-France Pisier, Clairer Duhamel. Francia, 1968, col., 90’, v.o. sott. it.

Terzo film della saga Doinel, in cui il giovane Antoine, reduce dal servizio militare, si improvvisa investigatore privato. Prima si invaghisce della donna che dovrebbe sorvegliare, quindi, diventato riparatore di televisori, incontra l’amore vero.

 

Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni) (Antoine et Colette, ép. de L’amour à vingt ans)

  1. e sc.: François Truffaut. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Patrick Auffray. Francia, 1962, b/n, circa 24’. v. o. sott. it.

Ancora Antoine Doinel alle prese con l’amore. L’oggetto del desiderio è questa volta Colette, ma “l’amore a vent’anni” è sempre difficile.

 

La calda amante (La peau douce)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard. Int.: Françoise Dorléac, Jean Desailly, Nelly Benedetti.

Francia, 1964, b/n, 115’, v. o. sott. it.

La storia di un adulterio fra un intellettuale e una giovane hostess. Dopo l’iniziale entusiasmo, la relazione si fa sempre più stanca, ma la moglie dell’uomo è decisa a non passare sopra al tradimento.

 

La camera verde (La chambre verte)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Grualt, da tre novelle di Henry James (La bestia nella giungla, L’altare dei morti, Gli amici degli amici). Int.: F. Truffaut, Nathalie Baye, Jean Dasté, Jean-Pierre Moulin, Antoine Vitez. Francia, 1978, col., 94’, v. o. sott. it.

Ambientata negli anni Trenta, la storia di un uomo solitario, Julien, che vive in provincia e che non riesce ad accettare la morte della moglie Julie. Così trasforma la cappella in cui la donna è sepolta in una sorta di santuario, convinto che i morti non vadano dimenticati, contro la consuetudine della elaborazione del lutto che conduce all’oblio. Al suo fianco una donna che sembra condividere le sue ossessioni e che gli resterà accanto fino alla fine

 

Le due inglesi (Les deux Anglaises et le Continent)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri Pierre Roché. Int.: Jean-Pierre Léaud, Kika Markham, Stacey Tendeter, Sylvia Marriot, Philippe Léotard. Francia, 1971, col., 108’, v. o. sott. it.

Due giovani amiche, Anne e Muriel, invitano Claude (da loro ribattezzato “il Continente”) nella loro casa di vacanze in Cornovaglia. Qui il ragazzo si innamora di Muriel, diventando però l’amante di Anne una volta tornato a Parigi.

 

Effetto notte (La nuit américaine)

Effetto notteR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, Suzanne Schiffman. Int.: Jean-Pierre Léaud, Jacqueline Bisset, Valentina Cortese, Alexandra Stewart, Jean-Pierre Aumont, Nathalie Baye, F. Truffaut. Francia, 1973, col., 115’. v. o. sott. it.

Un film che racconta la lavorazione di un film, dal primo giorno delle riprese all’ultimo. I dubbi e le riflessioni del regista, le bizze degli attori, i rapporti più o meni difficili fra i membri della troupe.

 

Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo Gli anni della Fenice di Ray Bradbury. Int.: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Driffing, Bee Duffel. GB, 1966, col., 112’, v.o. sott. it.

In una immaginaria e dispotica società sospesa tra passato e futuro, leggere è un reato e i libri vengono bruciati. Uno degli uomini incaricati dei roghi si innamora di una donna che fa parte dei clandestini amanti della lettura, della quale scopre a sua volta il piacere.  

 

Finalmente domenica (Vivement dimanche)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant, Caroline Sihol, Philippe Morier-Genoud. Francia, 1983, b/n, 111’, v.o. sott. it.

Un agente immobiliare viene accusato dell’omicidio di un suo amico avvenuto durante una battuta di caccia. Sarà la sua segretaria, bella, fedele e innamorata di lui, a tirarlo fuori dai guai.

 

Jules e Jim (Jules et Jim)

jules et jimR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri-Pierre Roché. Int.: Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri Serre, Marie Dubois. Francia, 1961, b/n, 110’. v. o. sott. it.

Jules, austriaco, e Jim, francese, continuano a darsi del lei ma sono amici per la pelle. La Prima guerra mondiale e l’amore per la stessa donna li separerà, ma per unirli ancora di più.

 

La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi)la mia droga si chiama Julie_2e sc.: F. Truffaut, dal romanzo di William Irish Vertigine senza fine. Int.: Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert. Francia, 1969, col., 120’, v.o. sott. it.

Il protagonista, Louis, è un ricco avventuriero proprietario di una fabbrica di sigarette nell’isola di Réunion. Decide di sposarsi, e lo fa con una francese conosciuta per corrispondenza. La donna è bella, anche troppo, e infatti scappa con i soldi. Ma Louis la insegue, la ritrova, la perdona e, per proteggerla, arriva a uccidere un uomo.

 

Mica scema la ragazza (Une belle fille comme moi)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Loup Dabadie, dal romanzo di Henry Farrel Such a Gorgeous Kid Like Me. Int.: Bernadette Lafont, Claude Brasseur, Charles Denner, Guy Marchand, André Dussollier, Philippe Léotard. Francia, 1972, col., 100’, v. o. sott. it.

Una giovane donna, Camilla, detenuta in attesa di processo per omicidio, e un professore di sociologia, Stanislao, che la prende come soggetto per un trattato sulla criminalità. Stanislao, innamoratosi di lei, riesce a dimostrare la sua “innocenza”. Scarcerata, la donna tradisce l’ingenuo professore, che finirà a sua volta in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo.

 

Non drammatizziamo… è solo questione di corna (Domicile conjugal)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel Ceccaldi, Claire Duhamel. Francia, 1970, col., 97’, v.o. sott. it.

Ritorna Antoine Doinel, ormai “adulto”, sposato e con un figlio piccolo. Un giorno incontra un’affascinante giapponese e con lei inizia una relazione. Scoperto dalla moglie Christine e cacciato di casa, si stufa presto dell’avventura esotica e fa di tutto per farsi perdonare. Così i due coniugi ricominciano a vivere insieme. E a litigare.

 

I 400 colpi (Les 400 coups)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy. Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Jacques Monod. Francia, 1959, b/n, 101’, v.o. sott. it.

L’inizio della saga di Antoine Doinel, qui ragazzino di dodici anni che non sopporta i soprusi della scuola e di una famiglia che non lo ama. Il suo spirito ribelle lo porta a commettere un piccolo furto, per il quale finisce in riformatorio. Ma riuscirà a fuggire, correndo incontro alla libertà e ad altri formidabili film.

 

Il regista dello schermo accanto

Intervista di Judith Jasmin a François Truffaut e Jean-Pierre Léaud. Trasmissione “Carrefour”, Radio-Canada. Edizione italiana a cura di Mario Serenellini. Canada, 1959, b/n, 7’, v.o. sott. it.

Cannes 1959: in camerino, dopo la prima trionfale di Les 400 coups (poi vincitore del Grand Prix per la regia), risponde il regista col giovanissimo Jean-Pierre Léaud, che di tanto in tanto si mette le dita nel naso.

 

Il ragazzo selvaggio (L’enfant sauvage)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Jean Gruault. Fot.: Nestor Almendros. Mus.: A. Vivaldi. Int.: Jean-Pierre Cargol, Françoise Seigner, F. Truffaut, Pierre Fabre, Jean Dasté. Francia, 1970, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Francia, 1798. Un medico parigino che si occupa di giovani sordomuti riesce a farsi affidare un ragazzo catturato da alcuni contadini nei boschi, dove viveva allo stato primitivo, e, incurante delle diagnosi pessimiste e sommarie dei colleghi, inizia con lui un paziente e amorevole lavoro di recupero alla vita civile. La storia e il suo protagonista, il dottor Jean Itard, sono realmente esistiti.

 

Les Mistons (Les Mistons)

  1. e sc.: François Truffaut, dalla novella di Maurice Pons. Int.: Bernadette Lafont, Gérard Blain. Francia, 1957, b/n, 20’. v. o. sott. it.

I primi turbamenti sessuali di un gruppo di adolescenti che, nell’estate assolata di una cittadina del sud della Francia (Nîmes), passano il tempo a tenere d’occhio e a infastidire una coppia di innamorati.

 

La signora della porta accanto (La femme d’à côté)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Michèle Baumgartner, Henri Garcin. Francia, 1981, col., 106’, v.o. sott. it.

Bernard e Mathilde sono stati amanti. Poi si sono lasciati, così va la vita. Finché un giorno si ritrovano vicini di casa con le rispettive famiglie. Fra loro scoppia di nuovo la passione, violenta, irrefrenabile, al limite dell’autodistruzione.

 

La sposa in nero (La mariée était en noir)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo The Bride Wore Black di William Irish. Int.: Jeanne Moreau, Claude Rich, Jean-Claude Brialy, Michel Bouquet, Charles Denner. Francia, 1967, col., 105’, v. o. sott. it.

Un uomo rimane ucciso all’uscita dalla chiesa in cui si è appena sposato. La moglie dedicherà la sua vita alla vendetta contro i responsabili di quella morte assurda.

 

Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy, dal romanzo Down There di David Goodis. Int.: Charles Aznavour, Marie Dubois, Nicole Berger, Albert Rémy, Michèle Mercier. Francia, 1960, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Una “fiaba nera” i cui protagonisti sono un pianista rimasto vedovo dopo il suicidio della moglie e una giovane donna che diventa la sua amante. L’uomo per lei è pronto a tutto, ma la cattiva sorte aleggia sopra di loro.

 

L’ultimo metrò (Le dernier métro)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Heinz Bennent, Jean Poiret, Andréa Ferréol, Sabine Haudepin. Francia, 1980, col., 128’. v.o. sott. it.

Un teatro parigino negli anni bui dell’occupazione nazista. La proprietaria continua ad allestire spettacoli, tenendo l’anziano marito regista ed ebreo nascosto nei sotterranei. L’entrata in scena di un nuovo, giovane attore che si innamora di lei rende la situazione ancora più difficile

 

L’uomo che amava le donne (L’homme qui aimait les femmes)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Michel Fermaud, Suzanne Schiffman. Int.: Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly Borgeaud, Geneviève Fontanel, Nathalie Baye. Francia, 1977, col., 118’, v.o. sott. it.

Bertrand fa l’ingegnere, ha quarant’anni e una sola passione, ma divorante: le donne. A incontrarle dedica la sua vita, finché non decide di scrivere un libro in cui raccontarsi e riflettere su di sé. Riuscirà a darlo alle stampe appena in tempo, prima di morire in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere il suo eterno oggetto del desiderio.

 

 

CALENDARIO PROIEZIONI

 

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE

h 16.45 La calda amante (F. Truffaut, 1964, 115’) v.o. sott. it.

h 19.00 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.15 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 18 SETTEMBRE

h 17.00 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

h 19.15 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

 

VENERDì 19 SETTEMBRE

h 17.00 Le due inglesi (F. Truffaut, 1971, 108’) v.o. sott. it.

h 19.30 Tirate sul pianista (F. Truffaut, 1960, 80’), v.o. sott. it.

 

SABATO 20 SETTEMBRE

h 15.00 Finalmente domenica (F. Truffaut, 1983, 111’) v.o sott. it.

h 19.00 Mica scema la ragazza (F. Truffaut, 1972, 100’) v.o. sott. it.

h 21.15 Fahrenheit 451 (F. Truffaut, 1966, 112’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 21 SETTEMBRE

h 15.00 La camera verde (F. Truffaut, 1978, 94’) v.o. sott. it.

h 16.45 Effetto notte (F. Truffaut, 1973, 115’) v. o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE

h 18.45 Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni, F. Truffaut, 1962, 24’) v. o. sott. it.

Baci rubati (F. Truffaut, 1968, 90’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 25 SETTEMBRE

h 17.00 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 26 SETTEMBRE

h 17.00 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

h 21.15 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

 

SABATO 27 SETTEMBRE

h 15.00 Non drammatizziamo… è solo questione di corna (F. Truffaut, 1970, 97’) v.o. sott. it.

h 19.00 La mia droga si chiama Julie (F. Truffaut, 1969, 120’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 28 SETTEMBRE

h 16.45 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.00 La sposa in nero (F. Truffaut, 1967, 105’) v.o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE

h 17.00 Gli anni in tasca (F. Truffaut, 1976, 104’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 3 OTTOBRE

h 17.00 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

h 19.00 Adèle H., una storia d’amore (F. Truffaut, 1975, 110’), v.o. sott. it.

 

SABATO 4 OTTOBRE

h 15.00 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 5 OTTOBRE

h 16.45 Les Mistons (F Truffaut, 1957, 20’) v.o.sott. It.

Il ragazzo selvaggio (F. Truffaut, 1970, 85’) v.o. sott. it.

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

 

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

FRANÇOIS TRUFFAUT – la retrospettiva completa in lingua originale allo Spazio Oberdan di Milano

Ricevo e volentieri pubblico

 

 

Sala Alda Merini – Spazio Oberdan – Provincia di Milano

Viale Vittorio Veneto 2, Milano

 

FRANÇOIS TRUFFAUT

TUTTI I FILM IN V.O.

Dal 17 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2014

 

 truffaut_1

Dal 17 settembre al 5 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta François Truffaut, la retrospettiva completa dedicata al regista e critico cinematografico francese scomparso 30 anni fa dopo aver realizzato 21 lungometraggi, alcuni memorabili, altri importanti, tutti belli.

 

La rassegna che la Cineteca di Milano gli dedica intende riproporre tutti i suoi lungometraggi in versione originale con sottotitoli in italiano, da quello d’esordio, I quattrocento colpi (1959), uno dei film che diedero inizio alla Nouvelle Vague, formidabile stagione che rivoluzionò la storia del cinema e di cui Truffaut fu uno dei massimi esponenti, a Finalmente domenica! (1984), rivisitazione d’autore del genere noir e forse estremo omaggio di Truffaut al suo amato Alfred Hitchcock.

 

Cinema e vita furono per Truffaut una sola cosa, poiché sempre il cinema fu vissuto come rifugio e salvezza fisica, prima ancora che come professione. Nel corso di una molteplice attività, sviluppò un percorso lucido e coerente, forte come il suo amore di cinéphile e rigoroso come la sua militanza di critico, in un continuo confronto con i classici, riletti e reinventati in una personalissima poetica fondata su quattro grandi amori: i libri, le donne, i bambini, il cinema. Vinse al Festival di Cannes il premio per la regia con Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) e nel 1974 l’Oscar per il miglior film straniero con La nuit américaine (1973; Effetto notte).

 

 

SCHEDE FILM

 

Adèle H., una storia d’amore (L’histoire d’Adèle H.)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, Suzanne Schiffman, dal libro Le Journal d’Adèle Hugo di Frances V. Guille. Int.: Isabelle Adjani, Bruce Robinson, Sylvia Marriot, Reubin Dorey, Joseph Blatchley. Francia, 1975, col., 110’, v.o. sott. it.

Ambientata a metà ‘800, la storia di Adèle Hugo, figlia del grande scrittore Victor e innamorata di un ufficiale inglese con cui ha avuto una relazione. Lui non vuole più saperne di lei, ma Adèle lo insegue prima in Canada e poi alle Barbados, per finire internata in una casa di cura.

 

L’amore fugge (L’amour en fuite)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Marie-France Pisier, Jean Aurel. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Claude Jade, Dorothée. Francia, 1979, col., 94’, v.o. sott. it.

Ultimo capitolo delle avventure di Antoine Doinel, qui ormai trentacinquenne. Divorziato, Antoine tenta un bilancio della propria vita, soprattutto sentimentale. Ma oltre a incontrare le donne del passato, ne conosce una nuova, e al solito se ne innamora.

 

Gli anni in tasca (L’argent de poche)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Geory Desmouceaux, Philippe Goldmann, Claudio e Frank Deluca, Richard Golfier. Francia, 1976, col., 104’, v.o. sott. it.

A Thiers, piccolo villaggio nel centro della Francia, le amicizie, le prime passioni sentimentali, i conflitti reciproci e con gli adulti di un gruppo di ragazzi della scuola media affidati a un nuovo insegnante.

 

Baci rubati (Baisers volés)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Delphine Seyrig, Marie-France Pisier, Clairer Duhamel. Francia, 1968, col., 90’, v.o. sott. it.

Terzo film della saga Doinel, in cui il giovane Antoine, reduce dal servizio militare, si improvvisa investigatore privato. Prima si invaghisce della donna che dovrebbe sorvegliare, quindi, diventato riparatore di televisori, incontra l’amore vero.

 

Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni) (Antoine et Colette, ép. de L’amour à vingt ans)

  1. e sc.: François Truffaut. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Patrick Auffray. Francia, 1962, b/n, circa 24’. v. o. sott. it.

Ancora Antoine Doinel alle prese con l’amore. L’oggetto del desiderio è questa volta Colette, ma “l’amore a vent’anni” è sempre difficile.

 

La calda amante (La peau douce)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard. Int.: Françoise Dorléac, Jean Desailly, Nelly Benedetti.

Francia, 1964, b/n, 115’, v. o. sott. it.

La storia di un adulterio fra un intellettuale e una giovane hostess. Dopo l’iniziale entusiasmo, la relazione si fa sempre più stanca, ma la moglie dell’uomo è decisa a non passare sopra al tradimento.

 

La camera verde (La chambre verte)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Grualt, da tre novelle di Henry James (La bestia nella giungla, L’altare dei morti, Gli amici degli amici). Int.: F. Truffaut, Nathalie Baye, Jean Dasté, Jean-Pierre Moulin, Antoine Vitez. Francia, 1978, col., 94’, v. o. sott. it.

Ambientata negli anni Trenta, la storia di un uomo solitario, Julien, che vive in provincia e che non riesce ad accettare la morte della moglie Julie. Così trasforma la cappella in cui la donna è sepolta in una sorta di santuario, convinto che i morti non vadano dimenticati, contro la consuetudine della elaborazione del lutto che conduce all’oblio. Al suo fianco una donna che sembra condividere le sue ossessioni e che gli resterà accanto fino alla fine

 

Le due inglesi (Les deux Anglaises et le Continent)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri Pierre Roché. Int.: Jean-Pierre Léaud, Kika Markham, Stacey Tendeter, Sylvia Marriot, Philippe Léotard. Francia, 1971, col., 108’, v. o. sott. it.

Due giovani amiche, Anne e Muriel, invitano Claude (da loro ribattezzato “il Continente”) nella loro casa di vacanze in Cornovaglia. Qui il ragazzo si innamora di Muriel, diventando però l’amante di Anne una volta tornato a Parigi.

 

Effetto notte (La nuit américaine)

Effetto notteR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, Suzanne Schiffman. Int.: Jean-Pierre Léaud, Jacqueline Bisset, Valentina Cortese, Alexandra Stewart, Jean-Pierre Aumont, Nathalie Baye, F. Truffaut. Francia, 1973, col., 115’. v. o. sott. it.

Un film che racconta la lavorazione di un film, dal primo giorno delle riprese all’ultimo. I dubbi e le riflessioni del regista, le bizze degli attori, i rapporti più o meni difficili fra i membri della troupe.

 

Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo Gli anni della Fenice di Ray Bradbury. Int.: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Driffing, Bee Duffel. GB, 1966, col., 112’, v.o. sott. it.

In una immaginaria e dispotica società sospesa tra passato e futuro, leggere è un reato e i libri vengono bruciati. Uno degli uomini incaricati dei roghi si innamora di una donna che fa parte dei clandestini amanti della lettura, della quale scopre a sua volta il piacere.  

 

Finalmente domenica (Vivement dimanche)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant, Caroline Sihol, Philippe Morier-Genoud. Francia, 1983, b/n, 111’, v.o. sott. it.

Un agente immobiliare viene accusato dell’omicidio di un suo amico avvenuto durante una battuta di caccia. Sarà la sua segretaria, bella, fedele e innamorata di lui, a tirarlo fuori dai guai.

 

Jules e Jim (Jules et Jim)

jules et jimR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri-Pierre Roché. Int.: Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri Serre, Marie Dubois. Francia, 1961, b/n, 110’. v. o. sott. it.

Jules, austriaco, e Jim, francese, continuano a darsi del lei ma sono amici per la pelle. La Prima guerra mondiale e l’amore per la stessa donna li separerà, ma per unirli ancora di più.

 

La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi)la mia droga si chiama Julie_2e sc.: F. Truffaut, dal romanzo di William Irish Vertigine senza fine. Int.: Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert. Francia, 1969, col., 120’, v.o. sott. it.

Il protagonista, Louis, è un ricco avventuriero proprietario di una fabbrica di sigarette nell’isola di Réunion. Decide di sposarsi, e lo fa con una francese conosciuta per corrispondenza. La donna è bella, anche troppo, e infatti scappa con i soldi. Ma Louis la insegue, la ritrova, la perdona e, per proteggerla, arriva a uccidere un uomo.

 

Mica scema la ragazza (Une belle fille comme moi)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Loup Dabadie, dal romanzo di Henry Farrel Such a Gorgeous Kid Like Me. Int.: Bernadette Lafont, Claude Brasseur, Charles Denner, Guy Marchand, André Dussollier, Philippe Léotard. Francia, 1972, col., 100’, v. o. sott. it.

Una giovane donna, Camilla, detenuta in attesa di processo per omicidio, e un professore di sociologia, Stanislao, che la prende come soggetto per un trattato sulla criminalità. Stanislao, innamoratosi di lei, riesce a dimostrare la sua “innocenza”. Scarcerata, la donna tradisce l’ingenuo professore, che finirà a sua volta in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo.

 

Non drammatizziamo… è solo questione di corna (Domicile conjugal)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel Ceccaldi, Claire Duhamel. Francia, 1970, col., 97’, v.o. sott. it.

Ritorna Antoine Doinel, ormai “adulto”, sposato e con un figlio piccolo. Un giorno incontra un’affascinante giapponese e con lei inizia una relazione. Scoperto dalla moglie Christine e cacciato di casa, si stufa presto dell’avventura esotica e fa di tutto per farsi perdonare. Così i due coniugi ricominciano a vivere insieme. E a litigare.

 

I 400 colpi (Les 400 coups)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy. Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Jacques Monod. Francia, 1959, b/n, 101’, v.o. sott. it.

L’inizio della saga di Antoine Doinel, qui ragazzino di dodici anni che non sopporta i soprusi della scuola e di una famiglia che non lo ama. Il suo spirito ribelle lo porta a commettere un piccolo furto, per il quale finisce in riformatorio. Ma riuscirà a fuggire, correndo incontro alla libertà e ad altri formidabili film.

 

Il regista dello schermo accanto

Intervista di Judith Jasmin a François Truffaut e Jean-Pierre Léaud. Trasmissione “Carrefour”, Radio-Canada. Edizione italiana a cura di Mario Serenellini. Canada, 1959, b/n, 7’, v.o. sott. it.

Cannes 1959: in camerino, dopo la prima trionfale di Les 400 coups (poi vincitore del Grand Prix per la regia), risponde il regista col giovanissimo Jean-Pierre Léaud, che di tanto in tanto si mette le dita nel naso.

 

Il ragazzo selvaggio (L’enfant sauvage)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Jean Gruault. Fot.: Nestor Almendros. Mus.: A. Vivaldi. Int.: Jean-Pierre Cargol, Françoise Seigner, F. Truffaut, Pierre Fabre, Jean Dasté. Francia, 1970, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Francia, 1798. Un medico parigino che si occupa di giovani sordomuti riesce a farsi affidare un ragazzo catturato da alcuni contadini nei boschi, dove viveva allo stato primitivo, e, incurante delle diagnosi pessimiste e sommarie dei colleghi, inizia con lui un paziente e amorevole lavoro di recupero alla vita civile. La storia e il suo protagonista, il dottor Jean Itard, sono realmente esistiti.

 

Les Mistons (Les Mistons)

  1. e sc.: François Truffaut, dalla novella di Maurice Pons. Int.: Bernadette Lafont, Gérard Blain. Francia, 1957, b/n, 20’. v. o. sott. it.

I primi turbamenti sessuali di un gruppo di adolescenti che, nell’estate assolata di una cittadina del sud della Francia (Nîmes), passano il tempo a tenere d’occhio e a infastidire una coppia di innamorati.

 

La signora della porta accanto (La femme d’à côté)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Michèle Baumgartner, Henri Garcin. Francia, 1981, col., 106’, v.o. sott. it.

Bernard e Mathilde sono stati amanti. Poi si sono lasciati, così va la vita. Finché un giorno si ritrovano vicini di casa con le rispettive famiglie. Fra loro scoppia di nuovo la passione, violenta, irrefrenabile, al limite dell’autodistruzione.

 

La sposa in nero (La mariée était en noir)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo The Bride Wore Black di William Irish. Int.: Jeanne Moreau, Claude Rich, Jean-Claude Brialy, Michel Bouquet, Charles Denner. Francia, 1967, col., 105’, v. o. sott. it.

Un uomo rimane ucciso all’uscita dalla chiesa in cui si è appena sposato. La moglie dedicherà la sua vita alla vendetta contro i responsabili di quella morte assurda.

 

Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy, dal romanzo Down There di David Goodis. Int.: Charles Aznavour, Marie Dubois, Nicole Berger, Albert Rémy, Michèle Mercier. Francia, 1960, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Una “fiaba nera” i cui protagonisti sono un pianista rimasto vedovo dopo il suicidio della moglie e una giovane donna che diventa la sua amante. L’uomo per lei è pronto a tutto, ma la cattiva sorte aleggia sopra di loro.

 

L’ultimo metrò (Le dernier métro)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Heinz Bennent, Jean Poiret, Andréa Ferréol, Sabine Haudepin. Francia, 1980, col., 128’. v.o. sott. it.

Un teatro parigino negli anni bui dell’occupazione nazista. La proprietaria continua ad allestire spettacoli, tenendo l’anziano marito regista ed ebreo nascosto nei sotterranei. L’entrata in scena di un nuovo, giovane attore che si innamora di lei rende la situazione ancora più difficile

 

L’uomo che amava le donne (L’homme qui aimait les femmes)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Michel Fermaud, Suzanne Schiffman. Int.: Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly Borgeaud, Geneviève Fontanel, Nathalie Baye. Francia, 1977, col., 118’, v.o. sott. it.

Bertrand fa l’ingegnere, ha quarant’anni e una sola passione, ma divorante: le donne. A incontrarle dedica la sua vita, finché non decide di scrivere un libro in cui raccontarsi e riflettere su di sé. Riuscirà a darlo alle stampe appena in tempo, prima di morire in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere il suo eterno oggetto del desiderio.

 

 

CALENDARIO PROIEZIONI

 

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE

h 16.45 La calda amante (F. Truffaut, 1964, 115’) v.o. sott. it.

h 19.00 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.15 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 18 SETTEMBRE

h 17.00 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

h 19.15 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

 

VENERDì 19 SETTEMBRE

h 17.00 Le due inglesi (F. Truffaut, 1971, 108’) v.o. sott. it.

h 19.30 Tirate sul pianista (F. Truffaut, 1960, 80’), v.o. sott. it.

 

SABATO 20 SETTEMBRE

h 15.00 Finalmente domenica (F. Truffaut, 1983, 111’) v.o sott. it.

h 19.00 Mica scema la ragazza (F. Truffaut, 1972, 100’) v.o. sott. it.

h 21.15 Fahrenheit 451 (F. Truffaut, 1966, 112’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 21 SETTEMBRE

h 15.00 La camera verde (F. Truffaut, 1978, 94’) v.o. sott. it.

h 16.45 Effetto notte (F. Truffaut, 1973, 115’) v. o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE

h 18.45 Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni, F. Truffaut, 1962, 24’) v. o. sott. it.

Baci rubati (F. Truffaut, 1968, 90’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 25 SETTEMBRE

h 17.00 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 26 SETTEMBRE

h 17.00 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

h 21.15 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

 

SABATO 27 SETTEMBRE

h 15.00 Non drammatizziamo… è solo questione di corna (F. Truffaut, 1970, 97’) v.o. sott. it.

h 19.00 La mia droga si chiama Julie (F. Truffaut, 1969, 120’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 28 SETTEMBRE

h 16.45 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.00 La sposa in nero (F. Truffaut, 1967, 105’) v.o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE

h 17.00 Gli anni in tasca (F. Truffaut, 1976, 104’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 3 OTTOBRE

h 17.00 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

h 19.00 Adèle H., una storia d’amore (F. Truffaut, 1975, 110’), v.o. sott. it.

 

SABATO 4 OTTOBRE

h 15.00 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 5 OTTOBRE

h 16.45 Les Mistons (F Truffaut, 1957, 20’) v.o.sott. It.

Il ragazzo selvaggio (F. Truffaut, 1970, 85’) v.o. sott. it.

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

 

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

GIFFONI ESPERIENCE – GLI OSPITI

Ricevo e volentieri pubblico

cartellone ospiti

ARCA, ARGENTERO, FERRARI, GERINI, MICHELINI, OSVART, OZPETEK OSPITI AL GIFFONI EXPERIENCE

Ornella Muti madrina di chiusura della 44 esima edizione

 

ORNELLA MUTI torna al festival di Giffoni da grande protagonista. La diva internazionale, amatissima in Italia e nel mondo, nel 1988 fu l’ospite d’onore della diciottesima edizione, scatenando la gioia dei fan, e quest’anno, domenica  27 luglio,  sarà la madrina di chiusura della 44esima edizione e riceverà il Premio Giffoni Award 2014.

 

Riuscire a citare in poche righe tutta la filmografia di Ornella Muti è impresa ardua. Sono oltre 100 i suoi film.  Il suo esordio al cinema avviene a 14 anni quando, scelta da Damiano Damiani, diviene la protagonista del film La moglie più bella. È poi la protagonista di Romanzo Popolare di Mario Monicelli. Negli anni successivi è protagonista di pellicole in cui lavora con Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi  e viene diretta da registi come Dino Risi e Scola. Protagonista de I nuovi mostri, candidato al premio Oscar come miglior film straniero.

 

Interpreta successivamente L’ultima Donna con Gerard Depardieu. Successo planetario con Flash Gordon di Mike Hodges, in cui interpreta la parte della perfida principessa Aura. Poi Il bisbetico domato e Innamorato Pazzo con Adriano Celentano e La ragazza di Trieste con Ben Gazzara. È del 1984 Un Amore di Swann con Jeremy Irons e Alain Delon. Non si possono non ricordare Cronaca di una morte annunciata di Francesco Rosi, Codice Privato di Citto Maselli,  ‘O Re’ di Luigi Magni, Il viaggio di Capitan Fracassa di Ettore Scola. Con Sylvester Stallone è la protagonista di Oscar- un fidanzato per due figlie. Nel 1994 viene eletta “Donna più bella del mondo” dalla rivista americana Class. Ornella Muti è commendatore del lavoro in Italia e in Francia. Nel 2012 è nel nuovo film di Woody Allen To Rome with Love. Tra i numerosi riconoscimenti riceve un David Speciale nel 1976 e due Nastri D’Argento  per Io e mia Sorella e Codice Privato.

 

Domenica 20 luglio sarà la volta dell’attrice ISABELLA FERRARI. La carriera cinematografica della Ferrari esplode negli anni ’90: i migliori registi italiani le regalano personaggi complessi e affascinanti. Nel 1995 vince la Coppa Volpi per Romanzo di un Giovane Povero di Ettore Scola e nello stesso anno recita in Hotel Paura di Renato De Maria, regista che sposerà nel 2002 e che la dirige ancora nel 2004 in Amatemi oltre che in tre fiction tv. Tantissimi i ruoli intensi che ha interpretato nel corso degli anni. Ha lavorato anche con il regista FerzanÖzpetek,  ospite del Giffoni Experience 2014 il 25 luglio: in Saturno Contro interpreta la fioraia Laura e in Un Giorno Perfetto veste i panni della protagonista Emma Tempesta Buonocore. Il 2007 è l’anno di Caos Calmo di Antonello Grimaldi, con Nanni Moretti, e de Il Seme della Discordia di Pappi Corsicato. Nel 2009 porta al cinema Due Partite, con la regia di Enzo Monteleone e tratto dall’omonima pièce teatrale di Cristina Comencini, per il quale ha ottenuto il Premio Ennio Flaiano 2006. Dopo un cameo in To Rome With Love, esperienza che condivide con la Muti, la Ferrari vince nel 2012 il Marc’Aurelio d’Argento come Miglior Attrice al Festival del Cinema di Roma per E la Chiamano Estate di Paolo Franchi. Nel 2013 è ne La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, prima di interpretare il ruolo di una “tagliatrice di teste” ne Il Venditore di Medicine, di Antonio Morabito.

 

Lunedì 21 luglio il Giffoni Experience attende CLAUDIA GERINI, versatile attrice di cinema, televisione e teatro. La sua carriera cinematografica si sviluppa sia in Italia che all’estero al fianco di importanti attori e registi come Castellitto, Tornatore, Mel Gibson, passando con disinvoltura da ruoli comici ai più drammatici. Il suo primo successo cinematografico è rappresentato da Viaggi di Nozze di Carlo Verdone con il quale lavorerà ancora in Grande, grosso e Verdone. L’esordio, da giovanissima, è però in televisione nel programma  di Gianni Boncompagni  Non è la Rai; successivamente è al fianco di Pippo Baudo alla conduzione del Festival di Sanremo. In teatro si esibisce nello spettacolo Angelo e Beatrice.

 

Diretto dal maestro Ferzan Özpetek anche il senese FRANCESCO ARCA, presente al GFF martedì 22 luglio. Dopo aver partecipato ad alcuni reality, dal 2007 inizia a collezionare piccoli ruoli in serie tv e arriva sul grande schermo nel 2010 grazie a una piccola parte in Scusa ma Ti Voglio Sposare di Federico Moccia. Nel 2011 è nel cast del film 5 (Cinque) di Francesco Dominedò. Torna in televisione nella serie Le Tre Rose di Eva, ma il primo ruolo da protagonista arriva nel 2014, con Il Commissario Rex. Nello stesso anno la consacrazione cinematografica. Ferzan Özpetek lo sceglie come protagonista del suo ultimo film, Allacciate le Cinture, nel ruolo di Antonio, un meccanico rude, infantile, donnaiolo e omofobo, che si innamora di Elena (Kasia Smutniak), una donna troppo sofisticata per lui, attratta anche dall’amico Fabio (Filippo Scicchitano).

 

Il maestro FERZAN ÖZPETEK sarà a Giffoni venerdì 25 luglio. Il suo debutto cinematografico come regista avviene nel 1997 con il film Il Bagno Turco (Hamam), a cui seguono Harem Suaré e Le Fate Ignoranti, intensa pellicola con Margherita Buy e Stefano Accorsi nei panni degli amanti dello stesso uomo. Segue il grandissimo successo per  La Finestra di Fronte. La pellicola vince il David di Donatello per il miglior film e il premio David Giovani. Özpetek è nominato come miglior regista e migliore sceneggiatura, ma non vincerà nessuno dei due premi e si rifarà invece con il Nastro d’Argento per il miglior soggetto. Nel 2004 fa discutere il suo Cuore Sacro, seguito dal film Saturno Contro che raccoglie nel cast le più intense personalità del cinema di ieri e di oggi. Nel 2008 Valerio Mastandrea e Isabella Ferrari sono i protagonisti del drammatico Un Giorno Perfetto, mentre nel 2010 cambia genere e dirige una commedia brillante, seppur intrisa di valori e sentimenti strazianti, Mine Vaganti. Due anni dopo è dietro la macchina da presa per firmare la regia di Magnifica Presenza. Il 28 aprile 2011 intraprende una nuova avventura professionale, debuttando alla regia teatrale con l’opera lirica Aida, portata in scena durante la stagione del Maggio Fiorentino. Nello stesso anno ritira al Gay Village di Roma il Gay Village Award per la sezione cinema. Nel 2012, invece, cura la regia della Traviata, opera inaugurale della stagione lirica 2012/2013 del Teatro San Carlo a Napoli. Il 5 novembre 2013 viene pubblicato, da Mondadori, il suo primo romanzo, Rosso Istanbul. Nel marzo 2014 è uscito nelle sale cinematografiche italiane il suo decimo film, intitolato Allacciate le Cinture che ha ottenuto undici candidature ai David di Donatello e sei ai Nastri d’argento.

 

Sempre il 25 luglio ci sarà l’attrice ungherese ANDREA OSVART. Tra i suoi lavori al cinema Casanova accanto ad Heath Ledger, Spy Game, con Robert Redford e Brad Pitt, Duplicity accanto a Clive Owen, Il Rabdomante di Fabrizio Cattani, La fine è Il Mio Inizio sulla vita di Tiziano Terzani con Elio Germano. In tv  è stata protagonista ne  Lo Scandalo della Banca RomanaPompeiLe Ragazze dello Swing e La Donna della Domenica. Nel 2012  Andrea Osvart ha ottenuto due importanti riconoscimenti per la sua interpretazione nel film Maternity Blues: il Premio Biraghia Taormina assegnato dalla SNGCI durante la cerimonia dei Nastri d’Argento e l’European Golden Globe conferitole dalla stampa estera accreditata in Italia. Ha recitato anche nel film americano Aftershock di Nicolas Lopez, prodotto da Brian Oliver ed è stata la protagonista anche della serie tv franco-canadese Transporter: The Series.

 

Ancoravenerdì 25 luglio ospite anche GIULIA MICHELINI, senza dubbio una delle attrici più amate e popolari d’Italia e con una carriera in continua ascesa. Attualmente è sul set di Torno Indietro e Cambio la Mia Vita, insieme a Raoul Bova, che vedremo nella prossima stagione al cinema. Sempre sul grande schermo è stata la protagonista femminile di Cado dalle Nubi, con Checco Zalone. È stata, inoltre, tra le protagoniste di Ricordati di Me di Gabriele Muccino, Febbre da Fieno di Laura Luchetti e di Immaturi di Paolo Genovese. Anche lei ha lavorato in Allacciate le Cinture di FerzanÖzpetek. Prossimamente al cinema   con il film I Calcianti. Tra i suoi ultimi lavori televisivi il film tv L’Ingegnere, del ciclo di Gli Anni Spezzati. E nella prossima stagione sarà la protagonista assoluta de Il Bosco.

 

A chiudere il Giffoni Experience ci sarà LUCA ARGENTERO che ha lavorato con lo stesso FerzanÖzpetek nel film Saturno Contro. Nel 2006, Francesca Comencini lo sceglie per A Casa Nostra e a seguire accetta la sua prima parte da protagonista nella miniserie tv La Baronessa di Carini di Umberto Marino. Nel 2010 ottiene una parte in Mangia Prega Ama, con Julia Roberts e Javier Bardem, per poi essere protagonista della fiction Tiberio Mitri Il Campione e la Miss. Nel 2012 prende parte a diversi progetti, tra cui Il Cecchino di Michele Placido, E la Chiamano Estate di Paolo Franchi, Pazze di me di Fausto Brizzi  e in Bianca Come il Latte, Rossa Come il Sangue.

Nel 2013 torna protagonista nel thriller di Marco Risi Cha Cha Cha e nella commedia di Luca Miniero Un Boss in Salotto. Tra il 2013 e nel 2014 partecipa al serale di Amici di Maria De Filippi come giurato. Sul grande schermo lo rivedremo a ottobre in Fratelli Unici, l’ultima pellicola del regista Alessio Maria Federici.

Argentero presenta al GFF “Megatube Creators”, il primo portale unico di prodotti video di qualità. 34.200.000 di visualizzazioni, 157 milioni di minuti passati sui video a soli due mesi dal lancio ufficiale: questi sono i numeri del primo Multi Channel Network di Youtube in Italia, promosso da Inside Productions e Luca Argentero, Direttore Artistico delle proposte web native della piattaforma. Come una vera e propria sfida, l’8 maggio 2014 è stato lanciato al pubblico Megatu.be, un progetto inedito in Italia che, sfruttando le potenzialità del colosso Google dei video web, permette agli utenti di viaggiare attraverso proposte di film in streaming, anime, musica ma, soprattutto, dà respiro e nuova linfa alle webseries, il più imponente fenomeno mediatico sul web degli ultimi anni.

 

QUESTA SERA ALLE 21.00 UNA NUOVA PUNTATA DI LE VENT SE LЀVE

Un nuovo appuntamento con il cinema dei diritti questa sera su Radio Diritto Zero http://www.dirittozero.it

Una volta tanto il film è una commedia, anzi una commedia coi fiocchi!

POTICHE – LA BELLA STATUINA di François Ozon

ImmaginePresentato in concorso alla 67^ Mostra del Cinema di Venezia, nel 2010, al Toronto Film Festival e candidato a 4 César, il film è splendidamente interpretato, tra gli alri, da Catherine Deneuve, Gérard Depardieu e Fabrice Luchini ed è una voce forte sulla storia dell’emancipazione femminile.

Io l’ho adorato dalla prima volta che l’ho visto e personalmente lo consiglio a tutti perchè è davvero piacevole

Ne parliamo questa sera dalle 21.00 alle 21.15 su http://www.dirittozero.it