TRIESTE FILM FESTIVAL – domenica 18 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL – 26^edizione

16-22 gennaio 2015

Giornata di domenica 18 gennaio

Un’altra giornata ricchissima di appuntamenti per il Trieste Film Festival.

 zivago

Inaugurata lo scorso anno, torna la giornata di cinema (dalle ore 11 alla sala Tripcovich) corredata da un pit stop gastronomico. Verrà proiettato l’immortale DOCTOR ZHIVAGO (Il dottor Zivago) di David Lean, che compie quest’anno mezzo secolo.

Dal romanzo di Boris Pasternak, il film con Omar Sharif e Julie Christie (che vinse 5 Oscar) copre gli anni precedenti, durante e successivi alla Rivoluzione Russa, visti attraverso gli occhi del poeta e medico Jurij Zivago.

Tra la prima e la seconda parte del film CINEMA BRUNCH: specialità dolci e salate presso il bar della Sala (prenotazioni presso la Sala Tripcovich, 10 euro).

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Alle ore 16 primo LUNGOMETRAGGIO IN CONCORSO: SIMINDIS KUNDZULI (L’isola del granturco / Corn Island) di George Ovashvili, che ha vinto il Grand Prix e il Premio della Giuria Ecumenica al Festival di Karlovy Vary 2014 ed è nella short list del miglior film straniero ai prossimi premi Oscar. Il fiume Inguri segna il confine tra la Georgia e la Repubblica di Abcasia: le tensioni tra le due nazioni non sono mai diminuite dalla guerra del 1992-93, e la storia del film comincia quando un vecchio contadino abcaso arriva su una delle isole, che diventa uno dei personaggi…

at homeAlle ore 18, sempre nella sezione dei LUNGOMETRAGGI STO SPITI (A casa / At Home) del regista greco Athanasios Karanikounalas, una vicenda individuale che si staglia sullo sfondo della crisi economica, che ha vinto il Premio Ecumenico al Forum della Berlinale 2014.

Foreign Body_1 ZanussiAlle 20 un EVENTO SPECIALE dedicato al Maestro del cinema polacco Krzysztof Zanussi, ospite del festival di Trieste, OBCE CIAŁO (Corpo estraneo / Foreign Body); uno sguardo senza compromessi sulla Polonia contemporanea attraverso gli occhi di due donne molto diverse le cui vite s’intrecciano grazie alla relazione che hanno con lo stesso uomo. Il film è stato presentato all’ultimo festival di Torornto. Coproduzione italiana, ha anche un protagonista italiano, Riccardo Leonelli, che è anche uno dei volti della popolare serie TV Centovetrine.

5T9C6547Prosegue il CONCORSO LUNGOMETRAGGI alle 22.15 con KOSAC (Il mietitore / The Reaper) di Zvonimir Jurić, una coproduzione Croazia – Slovenia, è stato presentato all’ultimo Festival di Toronto, e tratteggia tre storie che si svolgono in una notte e danno un quadro cupo della Croazia, paese ancora bloccato e condizionato dalla guerra. The Reaper ha vinto l’Arena d’oro per il miglior attore, il premio per il miglior attore non protagonista e la miglior fotografia al Festival di Pola 2014.

Il viaggio di Marco Cavallo_Still_04Al Teatro MIELA alle 11 l’Evento Speciale IL VIAGGIO DI MARCO CAVALLO (Marco Cavallo’s Trip), della triestina Erika Rossi che lo ha diretto insieme a Giuseppe Tedeschi: Marco Cavallo, simbolo del desiderio di libertà e della lotta per i diritti di tutti gli internati, si rimette in viaggio attraverso gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari d’Italia. 13 giorni, 4418 km e 16 città per ricordare alla società che il folle che ha commesso un crimine, è anche un uomo bisognoso di cure.

la restituzioneAlle 14 una selezione di CORTOMETRAGGI in concorso. A seguire un evento speciale di questa sezione con LA RESTITUZIONE, il cortometraggio realizzato all’interno del laboratorio pluriennale CAMERA DI SPECCHI che si è svolto tra Trieste e Momiano in Croazia ideato da Ivan Bormann e Fabio Toich dell’Associazione Drop Out. Il corto è ambientato negli anni ’80 a Trieste. Una scolaresca parte alla volta di Mormiano, in Jugoslavia, per una gita culturale; una storia di confine, di amori impossibili, di echi di tragedie personali e collettive.

Il PREMIO intitolato alla memoria di CORSO SALANI quest’anno ha cambiato formula e coincide  con la selezione degli ITALIAN SCREENINGS, da sempre pensata non solo per il pubblico del festival, ma anche per quello dei professionisti internazionali accreditati a When East Meets West.

I 5 titoli presentati non sono più, infatti, opere in corso di lavorazione, ma film già completati nel corso del 2014 e ancora in attesa di una distribuzione italiana e mondiale.

La dotazione del Premio (2.000 €) va intesa quindi come incentivo alla diffusione nelle sale del film premiato. Ciò che resta immutato è il profilo della selezione stessa: opere indipendenti, non inquadrabili facilmente in generi o formati e per questo innovative o almeno totalmente contemporanee, nello spirito del cinema di Corso Salani.

seconda primavera 1Oggi dalle 17 ne vedremo 4: PERÍ ANARCHÍAS (Sull’Anarchia / About Anarchy) di Bruno Bigoni, documentario che affronta attraverso molteplici aspetti le diverse forme dell’idea anarchica; alle 18.30 THE PERFECT CIRCLE (Il cerchio perfetto) di Claudia Tosi, un viaggio nelle storie dei malati terminali ricoverati in un hospice, presentato al Festival dei Popoli; alle 20.15 SECONDA PRIMAVERA (Second Spring) di Francesco Calogero, un’anteprima assoluta, con Claudio Botosso, Desirée Noferini, Anita Kravos e Nino Frassica, che sarà ospite a Trieste; e alle 22.30 FRASTUONO (Uproar) di Davide Maldi, una riflessione sul potere della musica (in concorso all’ultima edizione del Torino Film Festival).

In Sala Video al TEATRO MIELA alle ore 16 il Maestro Krzysztof Zanussi terrà una MASTERCLASS. L’ingresso è libero.

Alle 17.30 tornano a Trieste anche Gloria De Antoni e Oreste De Fornari, con la conversazione Angeli su Miramare.

HROSS-I-OSSAlle 21, nella nuova sezione Born in Trieste HROSS Í OSS (Storie di cavalli e di uomini / Of Horses and Men) di Benedikt Erlingsson, una storia d’amore di campagna sul legame che unisce uomo e cavallo. Non manca l’ironia in questo ritratto (affettuoso e al tempo stesso rigoroso) di una comunità che abita in una valle isolata. Ovviamente dal punto di vista dei cavalli.

Alle 14.30 partirà poi la seconda PASSEGGIATA CINEMATOGRAFICA dalla Sala Tripcovich, con il critico Nicola Falcinella (iscrizioni a guestservice@alpeadriacinema.it o direttamente in Sala Tripcovich, costo 10 euro, 5 per gli accreditati del festival).

Alle 17.30 all’Antico Caffè San Marco, la presentazione del libro LA MIA AUTOBIOGRAFIA (70% VERA 80% FALSA) di Nino Frassica, edito da Mondadori, alla presenza dell’autore. Introduce Gian Paolo Polesini.

Si rinnova anche nel 2015 il progetto di programmazione streaming in partnership con MYmovies.it. L’offerta streaming è caratterizzata da una ricca selezione di titoli del programma ufficiale disponibile gratuitamente sulla piattaforma MYMOVIESLIVE! (http://www.mymovies.it/live/triestefilmfestival/) solo per i primi 300 utenti che ne faranno richiesta. Un’opportunità speciale per consentire al pubblico di seguire anche a distanza la ricca programmazione del Festival, oltrepassando i limiti territoriali della manifestazione.  Questa sera sarà possibile vedere Foreign body
http://www.mymovies.it/film/2014/foreignbody/live/

Al via oggi WHEN EAST MEETS WEST il forum che prevede tre giorni dedicati a produttori, broadcasters, sales agents, distributori, fondi regionali provenienti da Italia, Europa dell’Est e da una singola regione in focus diversa ad ogni edizione. Quest’anno è la volta dei Paesi anglofoni: UK, Irlanda, Canada e USA.

L’obiettivo è quello di dare vita ad un appuntamento capace di creare un forte legame tra le diverse aree coinvolte. Attraverso tavole rotonde, masterclass e case-study, si riuniscono a Trieste professionisti di diversi Paesi, rendendo così il Friuli Venezia Giulia un punto di riferimento per i produttori dell’Est Europa che vogliono avviare collaborazioni con imprese occidentali, e viceversa.

Al programma tradizionale sono stati aggiunti due nuovi spazi: First Cut Lab, un laboratorio dedicato ai film di fiction in fase di edizione, e Last Stop Trieste, una preziosa occasione per presentare documentari in avanzata fase di montaggio a un ristretto pubblico di sales agents, responsabili di festival, rappresentanti di broadcaster.

La ventiseiesima edizione del Trieste Film Festival è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le attività Culturali; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Creative Europe – MEDIA Programme, del CEI – Central European Initiative, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della CCIAA – Camera di Commercio di Trieste, del Bonawentura / Teatro Miela, con il sostegno di Lux Film Prize, Istituto Polacco – Roma e con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, del Fondo Audiovisivo FVG, dell’Associazione Casa del Cinema di Trieste, de La Cappella Underground, della FVG Film Commission, di Eye on Films, dell’Associazione Culturale Mattador, dell’Associazione Corso Salani, del Centro Ceco – Milano.

FRANÇOIS TRUFFAUT – la retrospettiva completa in lingua originale allo Spazio Oberdan di Milano

Ricevo e volentieri pubblico

 

 

Sala Alda Merini – Spazio Oberdan – Provincia di Milano

Viale Vittorio Veneto 2, Milano

 

FRANÇOIS TRUFFAUT

TUTTI I FILM IN V.O.

Dal 17 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2014

 

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Dal 17 settembre al 5 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta François Truffaut, la retrospettiva completa dedicata al regista e critico cinematografico francese scomparso 30 anni fa dopo aver realizzato 21 lungometraggi, alcuni memorabili, altri importanti, tutti belli.

 

La rassegna che la Cineteca di Milano gli dedica intende riproporre tutti i suoi lungometraggi in versione originale con sottotitoli in italiano, da quello d’esordio, I quattrocento colpi (1959), uno dei film che diedero inizio alla Nouvelle Vague, formidabile stagione che rivoluzionò la storia del cinema e di cui Truffaut fu uno dei massimi esponenti, a Finalmente domenica! (1984), rivisitazione d’autore del genere noir e forse estremo omaggio di Truffaut al suo amato Alfred Hitchcock.

 

Cinema e vita furono per Truffaut una sola cosa, poiché sempre il cinema fu vissuto come rifugio e salvezza fisica, prima ancora che come professione. Nel corso di una molteplice attività, sviluppò un percorso lucido e coerente, forte come il suo amore di cinéphile e rigoroso come la sua militanza di critico, in un continuo confronto con i classici, riletti e reinventati in una personalissima poetica fondata su quattro grandi amori: i libri, le donne, i bambini, il cinema. Vinse al Festival di Cannes il premio per la regia con Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) e nel 1974 l’Oscar per il miglior film straniero con La nuit américaine (1973; Effetto notte).

 

 

SCHEDE FILM

 

Adèle H., una storia d’amore (L’histoire d’Adèle H.)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, Suzanne Schiffman, dal libro Le Journal d’Adèle Hugo di Frances V. Guille. Int.: Isabelle Adjani, Bruce Robinson, Sylvia Marriot, Reubin Dorey, Joseph Blatchley. Francia, 1975, col., 110’, v.o. sott. it.

Ambientata a metà ‘800, la storia di Adèle Hugo, figlia del grande scrittore Victor e innamorata di un ufficiale inglese con cui ha avuto una relazione. Lui non vuole più saperne di lei, ma Adèle lo insegue prima in Canada e poi alle Barbados, per finire internata in una casa di cura.

 

L’amore fugge (L’amour en fuite)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Marie-France Pisier, Jean Aurel. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Claude Jade, Dorothée. Francia, 1979, col., 94’, v.o. sott. it.

Ultimo capitolo delle avventure di Antoine Doinel, qui ormai trentacinquenne. Divorziato, Antoine tenta un bilancio della propria vita, soprattutto sentimentale. Ma oltre a incontrare le donne del passato, ne conosce una nuova, e al solito se ne innamora.

 

Gli anni in tasca (L’argent de poche)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Geory Desmouceaux, Philippe Goldmann, Claudio e Frank Deluca, Richard Golfier. Francia, 1976, col., 104’, v.o. sott. it.

A Thiers, piccolo villaggio nel centro della Francia, le amicizie, le prime passioni sentimentali, i conflitti reciproci e con gli adulti di un gruppo di ragazzi della scuola media affidati a un nuovo insegnante.

 

Baci rubati (Baisers volés)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Delphine Seyrig, Marie-France Pisier, Clairer Duhamel. Francia, 1968, col., 90’, v.o. sott. it.

Terzo film della saga Doinel, in cui il giovane Antoine, reduce dal servizio militare, si improvvisa investigatore privato. Prima si invaghisce della donna che dovrebbe sorvegliare, quindi, diventato riparatore di televisori, incontra l’amore vero.

 

Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni) (Antoine et Colette, ép. de L’amour à vingt ans)

  1. e sc.: François Truffaut. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Patrick Auffray. Francia, 1962, b/n, circa 24’. v. o. sott. it.

Ancora Antoine Doinel alle prese con l’amore. L’oggetto del desiderio è questa volta Colette, ma “l’amore a vent’anni” è sempre difficile.

 

La calda amante (La peau douce)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard. Int.: Françoise Dorléac, Jean Desailly, Nelly Benedetti.

Francia, 1964, b/n, 115’, v. o. sott. it.

La storia di un adulterio fra un intellettuale e una giovane hostess. Dopo l’iniziale entusiasmo, la relazione si fa sempre più stanca, ma la moglie dell’uomo è decisa a non passare sopra al tradimento.

 

La camera verde (La chambre verte)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Grualt, da tre novelle di Henry James (La bestia nella giungla, L’altare dei morti, Gli amici degli amici). Int.: F. Truffaut, Nathalie Baye, Jean Dasté, Jean-Pierre Moulin, Antoine Vitez. Francia, 1978, col., 94’, v. o. sott. it.

Ambientata negli anni Trenta, la storia di un uomo solitario, Julien, che vive in provincia e che non riesce ad accettare la morte della moglie Julie. Così trasforma la cappella in cui la donna è sepolta in una sorta di santuario, convinto che i morti non vadano dimenticati, contro la consuetudine della elaborazione del lutto che conduce all’oblio. Al suo fianco una donna che sembra condividere le sue ossessioni e che gli resterà accanto fino alla fine

 

Le due inglesi (Les deux Anglaises et le Continent)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri Pierre Roché. Int.: Jean-Pierre Léaud, Kika Markham, Stacey Tendeter, Sylvia Marriot, Philippe Léotard. Francia, 1971, col., 108’, v. o. sott. it.

Due giovani amiche, Anne e Muriel, invitano Claude (da loro ribattezzato “il Continente”) nella loro casa di vacanze in Cornovaglia. Qui il ragazzo si innamora di Muriel, diventando però l’amante di Anne una volta tornato a Parigi.

 

Effetto notte (La nuit américaine)

Effetto notteR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, Suzanne Schiffman. Int.: Jean-Pierre Léaud, Jacqueline Bisset, Valentina Cortese, Alexandra Stewart, Jean-Pierre Aumont, Nathalie Baye, F. Truffaut. Francia, 1973, col., 115’. v. o. sott. it.

Un film che racconta la lavorazione di un film, dal primo giorno delle riprese all’ultimo. I dubbi e le riflessioni del regista, le bizze degli attori, i rapporti più o meni difficili fra i membri della troupe.

 

Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo Gli anni della Fenice di Ray Bradbury. Int.: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Driffing, Bee Duffel. GB, 1966, col., 112’, v.o. sott. it.

In una immaginaria e dispotica società sospesa tra passato e futuro, leggere è un reato e i libri vengono bruciati. Uno degli uomini incaricati dei roghi si innamora di una donna che fa parte dei clandestini amanti della lettura, della quale scopre a sua volta il piacere.  

 

Finalmente domenica (Vivement dimanche)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant, Caroline Sihol, Philippe Morier-Genoud. Francia, 1983, b/n, 111’, v.o. sott. it.

Un agente immobiliare viene accusato dell’omicidio di un suo amico avvenuto durante una battuta di caccia. Sarà la sua segretaria, bella, fedele e innamorata di lui, a tirarlo fuori dai guai.

 

Jules e Jim (Jules et Jim)

jules et jimR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri-Pierre Roché. Int.: Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri Serre, Marie Dubois. Francia, 1961, b/n, 110’. v. o. sott. it.

Jules, austriaco, e Jim, francese, continuano a darsi del lei ma sono amici per la pelle. La Prima guerra mondiale e l’amore per la stessa donna li separerà, ma per unirli ancora di più.

 

La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi)la mia droga si chiama Julie_2e sc.: F. Truffaut, dal romanzo di William Irish Vertigine senza fine. Int.: Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert. Francia, 1969, col., 120’, v.o. sott. it.

Il protagonista, Louis, è un ricco avventuriero proprietario di una fabbrica di sigarette nell’isola di Réunion. Decide di sposarsi, e lo fa con una francese conosciuta per corrispondenza. La donna è bella, anche troppo, e infatti scappa con i soldi. Ma Louis la insegue, la ritrova, la perdona e, per proteggerla, arriva a uccidere un uomo.

 

Mica scema la ragazza (Une belle fille comme moi)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Loup Dabadie, dal romanzo di Henry Farrel Such a Gorgeous Kid Like Me. Int.: Bernadette Lafont, Claude Brasseur, Charles Denner, Guy Marchand, André Dussollier, Philippe Léotard. Francia, 1972, col., 100’, v. o. sott. it.

Una giovane donna, Camilla, detenuta in attesa di processo per omicidio, e un professore di sociologia, Stanislao, che la prende come soggetto per un trattato sulla criminalità. Stanislao, innamoratosi di lei, riesce a dimostrare la sua “innocenza”. Scarcerata, la donna tradisce l’ingenuo professore, che finirà a sua volta in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo.

 

Non drammatizziamo… è solo questione di corna (Domicile conjugal)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel Ceccaldi, Claire Duhamel. Francia, 1970, col., 97’, v.o. sott. it.

Ritorna Antoine Doinel, ormai “adulto”, sposato e con un figlio piccolo. Un giorno incontra un’affascinante giapponese e con lei inizia una relazione. Scoperto dalla moglie Christine e cacciato di casa, si stufa presto dell’avventura esotica e fa di tutto per farsi perdonare. Così i due coniugi ricominciano a vivere insieme. E a litigare.

 

I 400 colpi (Les 400 coups)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy. Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Jacques Monod. Francia, 1959, b/n, 101’, v.o. sott. it.

L’inizio della saga di Antoine Doinel, qui ragazzino di dodici anni che non sopporta i soprusi della scuola e di una famiglia che non lo ama. Il suo spirito ribelle lo porta a commettere un piccolo furto, per il quale finisce in riformatorio. Ma riuscirà a fuggire, correndo incontro alla libertà e ad altri formidabili film.

 

Il regista dello schermo accanto

Intervista di Judith Jasmin a François Truffaut e Jean-Pierre Léaud. Trasmissione “Carrefour”, Radio-Canada. Edizione italiana a cura di Mario Serenellini. Canada, 1959, b/n, 7’, v.o. sott. it.

Cannes 1959: in camerino, dopo la prima trionfale di Les 400 coups (poi vincitore del Grand Prix per la regia), risponde il regista col giovanissimo Jean-Pierre Léaud, che di tanto in tanto si mette le dita nel naso.

 

Il ragazzo selvaggio (L’enfant sauvage)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Jean Gruault. Fot.: Nestor Almendros. Mus.: A. Vivaldi. Int.: Jean-Pierre Cargol, Françoise Seigner, F. Truffaut, Pierre Fabre, Jean Dasté. Francia, 1970, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Francia, 1798. Un medico parigino che si occupa di giovani sordomuti riesce a farsi affidare un ragazzo catturato da alcuni contadini nei boschi, dove viveva allo stato primitivo, e, incurante delle diagnosi pessimiste e sommarie dei colleghi, inizia con lui un paziente e amorevole lavoro di recupero alla vita civile. La storia e il suo protagonista, il dottor Jean Itard, sono realmente esistiti.

 

Les Mistons (Les Mistons)

  1. e sc.: François Truffaut, dalla novella di Maurice Pons. Int.: Bernadette Lafont, Gérard Blain. Francia, 1957, b/n, 20’. v. o. sott. it.

I primi turbamenti sessuali di un gruppo di adolescenti che, nell’estate assolata di una cittadina del sud della Francia (Nîmes), passano il tempo a tenere d’occhio e a infastidire una coppia di innamorati.

 

La signora della porta accanto (La femme d’à côté)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Michèle Baumgartner, Henri Garcin. Francia, 1981, col., 106’, v.o. sott. it.

Bernard e Mathilde sono stati amanti. Poi si sono lasciati, così va la vita. Finché un giorno si ritrovano vicini di casa con le rispettive famiglie. Fra loro scoppia di nuovo la passione, violenta, irrefrenabile, al limite dell’autodistruzione.

 

La sposa in nero (La mariée était en noir)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo The Bride Wore Black di William Irish. Int.: Jeanne Moreau, Claude Rich, Jean-Claude Brialy, Michel Bouquet, Charles Denner. Francia, 1967, col., 105’, v. o. sott. it.

Un uomo rimane ucciso all’uscita dalla chiesa in cui si è appena sposato. La moglie dedicherà la sua vita alla vendetta contro i responsabili di quella morte assurda.

 

Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy, dal romanzo Down There di David Goodis. Int.: Charles Aznavour, Marie Dubois, Nicole Berger, Albert Rémy, Michèle Mercier. Francia, 1960, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Una “fiaba nera” i cui protagonisti sono un pianista rimasto vedovo dopo il suicidio della moglie e una giovane donna che diventa la sua amante. L’uomo per lei è pronto a tutto, ma la cattiva sorte aleggia sopra di loro.

 

L’ultimo metrò (Le dernier métro)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Heinz Bennent, Jean Poiret, Andréa Ferréol, Sabine Haudepin. Francia, 1980, col., 128’. v.o. sott. it.

Un teatro parigino negli anni bui dell’occupazione nazista. La proprietaria continua ad allestire spettacoli, tenendo l’anziano marito regista ed ebreo nascosto nei sotterranei. L’entrata in scena di un nuovo, giovane attore che si innamora di lei rende la situazione ancora più difficile

 

L’uomo che amava le donne (L’homme qui aimait les femmes)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Michel Fermaud, Suzanne Schiffman. Int.: Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly Borgeaud, Geneviève Fontanel, Nathalie Baye. Francia, 1977, col., 118’, v.o. sott. it.

Bertrand fa l’ingegnere, ha quarant’anni e una sola passione, ma divorante: le donne. A incontrarle dedica la sua vita, finché non decide di scrivere un libro in cui raccontarsi e riflettere su di sé. Riuscirà a darlo alle stampe appena in tempo, prima di morire in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere il suo eterno oggetto del desiderio.

 

 

CALENDARIO PROIEZIONI

 

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE

h 16.45 La calda amante (F. Truffaut, 1964, 115’) v.o. sott. it.

h 19.00 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.15 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 18 SETTEMBRE

h 17.00 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

h 19.15 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

 

VENERDì 19 SETTEMBRE

h 17.00 Le due inglesi (F. Truffaut, 1971, 108’) v.o. sott. it.

h 19.30 Tirate sul pianista (F. Truffaut, 1960, 80’), v.o. sott. it.

 

SABATO 20 SETTEMBRE

h 15.00 Finalmente domenica (F. Truffaut, 1983, 111’) v.o sott. it.

h 19.00 Mica scema la ragazza (F. Truffaut, 1972, 100’) v.o. sott. it.

h 21.15 Fahrenheit 451 (F. Truffaut, 1966, 112’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 21 SETTEMBRE

h 15.00 La camera verde (F. Truffaut, 1978, 94’) v.o. sott. it.

h 16.45 Effetto notte (F. Truffaut, 1973, 115’) v. o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE

h 18.45 Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni, F. Truffaut, 1962, 24’) v. o. sott. it.

Baci rubati (F. Truffaut, 1968, 90’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 25 SETTEMBRE

h 17.00 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 26 SETTEMBRE

h 17.00 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

h 21.15 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

 

SABATO 27 SETTEMBRE

h 15.00 Non drammatizziamo… è solo questione di corna (F. Truffaut, 1970, 97’) v.o. sott. it.

h 19.00 La mia droga si chiama Julie (F. Truffaut, 1969, 120’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 28 SETTEMBRE

h 16.45 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.00 La sposa in nero (F. Truffaut, 1967, 105’) v.o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE

h 17.00 Gli anni in tasca (F. Truffaut, 1976, 104’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 3 OTTOBRE

h 17.00 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

h 19.00 Adèle H., una storia d’amore (F. Truffaut, 1975, 110’), v.o. sott. it.

 

SABATO 4 OTTOBRE

h 15.00 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 5 OTTOBRE

h 16.45 Les Mistons (F Truffaut, 1957, 20’) v.o.sott. It.

Il ragazzo selvaggio (F. Truffaut, 1970, 85’) v.o. sott. it.

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

 

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

FRANÇOIS TRUFFAUT – la retrospettiva completa in lingua originale allo Spazio Oberdan di Milano

Ricevo e volentieri pubblico

 

 

Sala Alda Merini – Spazio Oberdan – Provincia di Milano

Viale Vittorio Veneto 2, Milano

 

FRANÇOIS TRUFFAUT

TUTTI I FILM IN V.O.

Dal 17 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2014

 

 truffaut_1

Dal 17 settembre al 5 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta François Truffaut, la retrospettiva completa dedicata al regista e critico cinematografico francese scomparso 30 anni fa dopo aver realizzato 21 lungometraggi, alcuni memorabili, altri importanti, tutti belli.

 

La rassegna che la Cineteca di Milano gli dedica intende riproporre tutti i suoi lungometraggi in versione originale con sottotitoli in italiano, da quello d’esordio, I quattrocento colpi (1959), uno dei film che diedero inizio alla Nouvelle Vague, formidabile stagione che rivoluzionò la storia del cinema e di cui Truffaut fu uno dei massimi esponenti, a Finalmente domenica! (1984), rivisitazione d’autore del genere noir e forse estremo omaggio di Truffaut al suo amato Alfred Hitchcock.

 

Cinema e vita furono per Truffaut una sola cosa, poiché sempre il cinema fu vissuto come rifugio e salvezza fisica, prima ancora che come professione. Nel corso di una molteplice attività, sviluppò un percorso lucido e coerente, forte come il suo amore di cinéphile e rigoroso come la sua militanza di critico, in un continuo confronto con i classici, riletti e reinventati in una personalissima poetica fondata su quattro grandi amori: i libri, le donne, i bambini, il cinema. Vinse al Festival di Cannes il premio per la regia con Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) e nel 1974 l’Oscar per il miglior film straniero con La nuit américaine (1973; Effetto notte).

 

 

SCHEDE FILM

 

Adèle H., una storia d’amore (L’histoire d’Adèle H.)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, Suzanne Schiffman, dal libro Le Journal d’Adèle Hugo di Frances V. Guille. Int.: Isabelle Adjani, Bruce Robinson, Sylvia Marriot, Reubin Dorey, Joseph Blatchley. Francia, 1975, col., 110’, v.o. sott. it.

Ambientata a metà ‘800, la storia di Adèle Hugo, figlia del grande scrittore Victor e innamorata di un ufficiale inglese con cui ha avuto una relazione. Lui non vuole più saperne di lei, ma Adèle lo insegue prima in Canada e poi alle Barbados, per finire internata in una casa di cura.

 

L’amore fugge (L’amour en fuite)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Marie-France Pisier, Jean Aurel. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Claude Jade, Dorothée. Francia, 1979, col., 94’, v.o. sott. it.

Ultimo capitolo delle avventure di Antoine Doinel, qui ormai trentacinquenne. Divorziato, Antoine tenta un bilancio della propria vita, soprattutto sentimentale. Ma oltre a incontrare le donne del passato, ne conosce una nuova, e al solito se ne innamora.

 

Gli anni in tasca (L’argent de poche)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Geory Desmouceaux, Philippe Goldmann, Claudio e Frank Deluca, Richard Golfier. Francia, 1976, col., 104’, v.o. sott. it.

A Thiers, piccolo villaggio nel centro della Francia, le amicizie, le prime passioni sentimentali, i conflitti reciproci e con gli adulti di un gruppo di ragazzi della scuola media affidati a un nuovo insegnante.

 

Baci rubati (Baisers volés)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Delphine Seyrig, Marie-France Pisier, Clairer Duhamel. Francia, 1968, col., 90’, v.o. sott. it.

Terzo film della saga Doinel, in cui il giovane Antoine, reduce dal servizio militare, si improvvisa investigatore privato. Prima si invaghisce della donna che dovrebbe sorvegliare, quindi, diventato riparatore di televisori, incontra l’amore vero.

 

Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni) (Antoine et Colette, ép. de L’amour à vingt ans)

  1. e sc.: François Truffaut. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Patrick Auffray. Francia, 1962, b/n, circa 24’. v. o. sott. it.

Ancora Antoine Doinel alle prese con l’amore. L’oggetto del desiderio è questa volta Colette, ma “l’amore a vent’anni” è sempre difficile.

 

La calda amante (La peau douce)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard. Int.: Françoise Dorléac, Jean Desailly, Nelly Benedetti.

Francia, 1964, b/n, 115’, v. o. sott. it.

La storia di un adulterio fra un intellettuale e una giovane hostess. Dopo l’iniziale entusiasmo, la relazione si fa sempre più stanca, ma la moglie dell’uomo è decisa a non passare sopra al tradimento.

 

La camera verde (La chambre verte)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Grualt, da tre novelle di Henry James (La bestia nella giungla, L’altare dei morti, Gli amici degli amici). Int.: F. Truffaut, Nathalie Baye, Jean Dasté, Jean-Pierre Moulin, Antoine Vitez. Francia, 1978, col., 94’, v. o. sott. it.

Ambientata negli anni Trenta, la storia di un uomo solitario, Julien, che vive in provincia e che non riesce ad accettare la morte della moglie Julie. Così trasforma la cappella in cui la donna è sepolta in una sorta di santuario, convinto che i morti non vadano dimenticati, contro la consuetudine della elaborazione del lutto che conduce all’oblio. Al suo fianco una donna che sembra condividere le sue ossessioni e che gli resterà accanto fino alla fine

 

Le due inglesi (Les deux Anglaises et le Continent)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri Pierre Roché. Int.: Jean-Pierre Léaud, Kika Markham, Stacey Tendeter, Sylvia Marriot, Philippe Léotard. Francia, 1971, col., 108’, v. o. sott. it.

Due giovani amiche, Anne e Muriel, invitano Claude (da loro ribattezzato “il Continente”) nella loro casa di vacanze in Cornovaglia. Qui il ragazzo si innamora di Muriel, diventando però l’amante di Anne una volta tornato a Parigi.

 

Effetto notte (La nuit américaine)

Effetto notteR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, Suzanne Schiffman. Int.: Jean-Pierre Léaud, Jacqueline Bisset, Valentina Cortese, Alexandra Stewart, Jean-Pierre Aumont, Nathalie Baye, F. Truffaut. Francia, 1973, col., 115’. v. o. sott. it.

Un film che racconta la lavorazione di un film, dal primo giorno delle riprese all’ultimo. I dubbi e le riflessioni del regista, le bizze degli attori, i rapporti più o meni difficili fra i membri della troupe.

 

Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo Gli anni della Fenice di Ray Bradbury. Int.: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Driffing, Bee Duffel. GB, 1966, col., 112’, v.o. sott. it.

In una immaginaria e dispotica società sospesa tra passato e futuro, leggere è un reato e i libri vengono bruciati. Uno degli uomini incaricati dei roghi si innamora di una donna che fa parte dei clandestini amanti della lettura, della quale scopre a sua volta il piacere.  

 

Finalmente domenica (Vivement dimanche)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant, Caroline Sihol, Philippe Morier-Genoud. Francia, 1983, b/n, 111’, v.o. sott. it.

Un agente immobiliare viene accusato dell’omicidio di un suo amico avvenuto durante una battuta di caccia. Sarà la sua segretaria, bella, fedele e innamorata di lui, a tirarlo fuori dai guai.

 

Jules e Jim (Jules et Jim)

jules et jimR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri-Pierre Roché. Int.: Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri Serre, Marie Dubois. Francia, 1961, b/n, 110’. v. o. sott. it.

Jules, austriaco, e Jim, francese, continuano a darsi del lei ma sono amici per la pelle. La Prima guerra mondiale e l’amore per la stessa donna li separerà, ma per unirli ancora di più.

 

La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi)la mia droga si chiama Julie_2e sc.: F. Truffaut, dal romanzo di William Irish Vertigine senza fine. Int.: Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert. Francia, 1969, col., 120’, v.o. sott. it.

Il protagonista, Louis, è un ricco avventuriero proprietario di una fabbrica di sigarette nell’isola di Réunion. Decide di sposarsi, e lo fa con una francese conosciuta per corrispondenza. La donna è bella, anche troppo, e infatti scappa con i soldi. Ma Louis la insegue, la ritrova, la perdona e, per proteggerla, arriva a uccidere un uomo.

 

Mica scema la ragazza (Une belle fille comme moi)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Loup Dabadie, dal romanzo di Henry Farrel Such a Gorgeous Kid Like Me. Int.: Bernadette Lafont, Claude Brasseur, Charles Denner, Guy Marchand, André Dussollier, Philippe Léotard. Francia, 1972, col., 100’, v. o. sott. it.

Una giovane donna, Camilla, detenuta in attesa di processo per omicidio, e un professore di sociologia, Stanislao, che la prende come soggetto per un trattato sulla criminalità. Stanislao, innamoratosi di lei, riesce a dimostrare la sua “innocenza”. Scarcerata, la donna tradisce l’ingenuo professore, che finirà a sua volta in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo.

 

Non drammatizziamo… è solo questione di corna (Domicile conjugal)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel Ceccaldi, Claire Duhamel. Francia, 1970, col., 97’, v.o. sott. it.

Ritorna Antoine Doinel, ormai “adulto”, sposato e con un figlio piccolo. Un giorno incontra un’affascinante giapponese e con lei inizia una relazione. Scoperto dalla moglie Christine e cacciato di casa, si stufa presto dell’avventura esotica e fa di tutto per farsi perdonare. Così i due coniugi ricominciano a vivere insieme. E a litigare.

 

I 400 colpi (Les 400 coups)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy. Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Jacques Monod. Francia, 1959, b/n, 101’, v.o. sott. it.

L’inizio della saga di Antoine Doinel, qui ragazzino di dodici anni che non sopporta i soprusi della scuola e di una famiglia che non lo ama. Il suo spirito ribelle lo porta a commettere un piccolo furto, per il quale finisce in riformatorio. Ma riuscirà a fuggire, correndo incontro alla libertà e ad altri formidabili film.

 

Il regista dello schermo accanto

Intervista di Judith Jasmin a François Truffaut e Jean-Pierre Léaud. Trasmissione “Carrefour”, Radio-Canada. Edizione italiana a cura di Mario Serenellini. Canada, 1959, b/n, 7’, v.o. sott. it.

Cannes 1959: in camerino, dopo la prima trionfale di Les 400 coups (poi vincitore del Grand Prix per la regia), risponde il regista col giovanissimo Jean-Pierre Léaud, che di tanto in tanto si mette le dita nel naso.

 

Il ragazzo selvaggio (L’enfant sauvage)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Jean Gruault. Fot.: Nestor Almendros. Mus.: A. Vivaldi. Int.: Jean-Pierre Cargol, Françoise Seigner, F. Truffaut, Pierre Fabre, Jean Dasté. Francia, 1970, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Francia, 1798. Un medico parigino che si occupa di giovani sordomuti riesce a farsi affidare un ragazzo catturato da alcuni contadini nei boschi, dove viveva allo stato primitivo, e, incurante delle diagnosi pessimiste e sommarie dei colleghi, inizia con lui un paziente e amorevole lavoro di recupero alla vita civile. La storia e il suo protagonista, il dottor Jean Itard, sono realmente esistiti.

 

Les Mistons (Les Mistons)

  1. e sc.: François Truffaut, dalla novella di Maurice Pons. Int.: Bernadette Lafont, Gérard Blain. Francia, 1957, b/n, 20’. v. o. sott. it.

I primi turbamenti sessuali di un gruppo di adolescenti che, nell’estate assolata di una cittadina del sud della Francia (Nîmes), passano il tempo a tenere d’occhio e a infastidire una coppia di innamorati.

 

La signora della porta accanto (La femme d’à côté)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Michèle Baumgartner, Henri Garcin. Francia, 1981, col., 106’, v.o. sott. it.

Bernard e Mathilde sono stati amanti. Poi si sono lasciati, così va la vita. Finché un giorno si ritrovano vicini di casa con le rispettive famiglie. Fra loro scoppia di nuovo la passione, violenta, irrefrenabile, al limite dell’autodistruzione.

 

La sposa in nero (La mariée était en noir)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo The Bride Wore Black di William Irish. Int.: Jeanne Moreau, Claude Rich, Jean-Claude Brialy, Michel Bouquet, Charles Denner. Francia, 1967, col., 105’, v. o. sott. it.

Un uomo rimane ucciso all’uscita dalla chiesa in cui si è appena sposato. La moglie dedicherà la sua vita alla vendetta contro i responsabili di quella morte assurda.

 

Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy, dal romanzo Down There di David Goodis. Int.: Charles Aznavour, Marie Dubois, Nicole Berger, Albert Rémy, Michèle Mercier. Francia, 1960, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Una “fiaba nera” i cui protagonisti sono un pianista rimasto vedovo dopo il suicidio della moglie e una giovane donna che diventa la sua amante. L’uomo per lei è pronto a tutto, ma la cattiva sorte aleggia sopra di loro.

 

L’ultimo metrò (Le dernier métro)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Heinz Bennent, Jean Poiret, Andréa Ferréol, Sabine Haudepin. Francia, 1980, col., 128’. v.o. sott. it.

Un teatro parigino negli anni bui dell’occupazione nazista. La proprietaria continua ad allestire spettacoli, tenendo l’anziano marito regista ed ebreo nascosto nei sotterranei. L’entrata in scena di un nuovo, giovane attore che si innamora di lei rende la situazione ancora più difficile

 

L’uomo che amava le donne (L’homme qui aimait les femmes)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Michel Fermaud, Suzanne Schiffman. Int.: Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly Borgeaud, Geneviève Fontanel, Nathalie Baye. Francia, 1977, col., 118’, v.o. sott. it.

Bertrand fa l’ingegnere, ha quarant’anni e una sola passione, ma divorante: le donne. A incontrarle dedica la sua vita, finché non decide di scrivere un libro in cui raccontarsi e riflettere su di sé. Riuscirà a darlo alle stampe appena in tempo, prima di morire in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere il suo eterno oggetto del desiderio.

 

 

CALENDARIO PROIEZIONI

 

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE

h 16.45 La calda amante (F. Truffaut, 1964, 115’) v.o. sott. it.

h 19.00 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.15 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 18 SETTEMBRE

h 17.00 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

h 19.15 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

 

VENERDì 19 SETTEMBRE

h 17.00 Le due inglesi (F. Truffaut, 1971, 108’) v.o. sott. it.

h 19.30 Tirate sul pianista (F. Truffaut, 1960, 80’), v.o. sott. it.

 

SABATO 20 SETTEMBRE

h 15.00 Finalmente domenica (F. Truffaut, 1983, 111’) v.o sott. it.

h 19.00 Mica scema la ragazza (F. Truffaut, 1972, 100’) v.o. sott. it.

h 21.15 Fahrenheit 451 (F. Truffaut, 1966, 112’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 21 SETTEMBRE

h 15.00 La camera verde (F. Truffaut, 1978, 94’) v.o. sott. it.

h 16.45 Effetto notte (F. Truffaut, 1973, 115’) v. o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE

h 18.45 Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni, F. Truffaut, 1962, 24’) v. o. sott. it.

Baci rubati (F. Truffaut, 1968, 90’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 25 SETTEMBRE

h 17.00 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 26 SETTEMBRE

h 17.00 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

h 21.15 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

 

SABATO 27 SETTEMBRE

h 15.00 Non drammatizziamo… è solo questione di corna (F. Truffaut, 1970, 97’) v.o. sott. it.

h 19.00 La mia droga si chiama Julie (F. Truffaut, 1969, 120’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 28 SETTEMBRE

h 16.45 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.00 La sposa in nero (F. Truffaut, 1967, 105’) v.o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE

h 17.00 Gli anni in tasca (F. Truffaut, 1976, 104’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 3 OTTOBRE

h 17.00 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

h 19.00 Adèle H., una storia d’amore (F. Truffaut, 1975, 110’), v.o. sott. it.

 

SABATO 4 OTTOBRE

h 15.00 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 5 OTTOBRE

h 16.45 Les Mistons (F Truffaut, 1957, 20’) v.o.sott. It.

Il ragazzo selvaggio (F. Truffaut, 1970, 85’) v.o. sott. it.

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

 

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.