27. TRIESTE FILM FESTIVAL – I VINCITORI

Ricevo e volentieri pubblico

 

  1. TRIESTE FILM FESTIVAL :: I VINCITORI

 www.triestefilmfestival.it

The Wednesday Child vince il 27. TRIESTE FILM FESTIVAL.jpgÈ The Wednesday Child il film vincitore del Concorso lungometraggi del 27. Trieste Film Festival: in sintonia con una selezione mai così attenta alle opere prime, il pubblico ha scelto di assegnare il Premio Trieste (euro 5.000) all’esordio dell’ungherese Lili Horváth, storia di una giovane madre che nella periferia di Budapest lotta disperatamente per ottenere la custodia del figlio.

UnderTheSun_still04.jpgÈ una storia famigliare anche quella raccontata in Under the Sun, il vincitore del Premio Alpe Adria Cinema (euro 2.500) del Concorso documentari: diretto dal russo Vitalij Manskij, tra i più importanti documentaristi contemporanei, il film offre un ritratto inedito di una famiglia media di Pyongyang, Corea del Nord, nel momento in cui la figlia si prepara a entrare nelle file dei Giovani Pionieri.

DISSONANCE_2.jpgIl Premio TFF Corti (euro 2.000) del Concorso cortometraggi va invece a Dissonance del tedesco Till Nowak, immaginifica immersione nella mente di un musicista, che accosta in un mix suggestivo e surreale live action e animazione.

banatLa giuria del Premio Corso Salani 2016 (euro 2.000), composta da Filippo D’Angelo, Patrizia Mancini e Massimo Tria, ha scelto Banat – Il viaggio di Adriano Valerio, con la seguente motivazione: «Il film racconta un’inusuale storia di “emigrazione al contrario”, che indaga con delicatezza i sentimenti di spaesamento e ricerca dell’altro che erano propri anche del cinema di Corso Salani. Lo fa usando un intreccio di linguaggi che trovano anche dei momenti particolarmente felici, come la coinvolgente interpretazione di una canzone semplice e struggente da parte di un’intensa Elena Radonicich».

THE-PROSECUTOR_SORPRESE-DI-GENERE1.jpgIl Premio CEI – Central European Initiative (euro 3.000), che ogni anno segnala un film di impegno civile capace di interpretare la realtà contemporanea europea e il dialogo tra le culture, va a The Prosecutor The Defender The Father and His Son della bulgara Iglika Triffonova, ispirato alla storia vera di due avvocati che si affrontano al Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia (L’Aja) nel processo a Milorad Krstić, accusato di aver commesso crimini di guerra nella guerra in Bosnia.

Il workshop internazionale di sceneggiatura Eastweek, nato dalla collaborazione tra Alpe Adria Cinema, che ne rende possibile l’organizzazione, e il Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador dedicato a Matteo Caenazzo, si chiude con la vittoria del Premio Mattador al miglior soggetto (1.500 euro, offerto dalla Provincia di Trieste) da parte di L’amor fu di Sara Cavosi e Fabio Marson, mentre il progetto selezionato per Midpoint, Central European Script Center di Praga è Stuffed Life di Tamara Kotevska (Repubblica di Macedonia).

Chuck-Norris-vs-Communism_DOCU-CONCORSO1.jpegNovità di quest’anno il Premio Osservatorio Balcani e Caucaso, assegnato dall’omonimo “think tank” al miglior documentario in concorso: la scelta è caduta su Chuck Norris vs Communism di Ilinca Calugareanu con la seguente motivazione: «Il film riesce a colpire lo spettatore con una storia molto originale sulla Romania di Ceausescu: alternando finzione e documentario questo film diverte il pubblico portando sullo schermo la vita quotidiana ed eroica di gente comune sotto il regime comunista, ancora poco conosciuto nel resto del mondo».

La giuria degli studenti del Liceo Petrarca di Trieste ha assegnato al cortometraggio Love on the Top of the World di Jan Cvitkovič il Premio #TSFFbacktoschool, con la seguente motivazione: «Una realtà senza tempo dipinta con sensibilità, arricchita da un’interpretazione emozionante e un finale che sorprende».

Nel corso della 27. edizione sono stati inoltre assegnati il Premio Sky Arte, con cui il canale SKY Arte HD premia uno dei film presentati nella sezione TriesteFF Art & Sound attraverso l’acquisizione e la diffusione di uno dei film della sezione (vincitore è risultato Master and Tatyana di Giedrė Žickytė); l’Eastern Star Award 2016 a Irène Jacob; il Cinema Warrior Award 2016 – Cultural Resistance a Victor Purice. Inoltre, il forum di co-produzione When East Meets West ha premiato con il WEMW Development Award il progetto “Kentannos” di Victor Cruz (Argentina-Italia).

Il 27. Trieste Film Festival si segnala per un complessivo incremento in tutti gli ambiti, a cominciare dai giorni di programmazione (9, due in più rispetto alla scorsa edizione): inaugurata all’insegna del tutto esaurito con la proiezione di Sole Alto, ha continuato a registrare un grande successo di pubblico, con proiezioni affollate in tutte e tre le sale (Tripcovich, Miela, Fabbri).

550 gli accreditati complessivi (+10% rispetto al 2015), cui si sommano i circa 350 professionisti di When East Meets West, con più di 160 ospiti da oltre 30 Paesi, e 95 film (per lo più accompagnati da regista e/o cast), tra cui 4 anteprime mondiali e 2 candidati all’Oscar.

La Cerimonia di Premiazione  si è tenuta sabato 30 gennaio, alle ore 20:30 in Sala Tripcovich. A seguire il film di chiusura della 27. edizione, Chant d’Hiver di Otar Iosseliani.

Accanto ai film, molti anche gli appuntamenti extra-cinematografici (concerti, cinebrunch, passeggiate, presentazioni di libri, incontri, performance) che – a partire dai giorni precedenti e poi durante tutto il festival – hanno consolidato e arricchito il rapporto del Trieste Film Festival con la città, attraverso la collaborazione con realtà come Container_120 (con le iniziative di TFF/OFF) e Associazione Cizerouno (con il progetto “Varcare la Frontiera”).

Il Festival si è inoltre confermato alfiere non solo della cultura ma anche dell’incoming turistico in regione, con gli hotel della città letteralmente “occupati”, per un totale di 1300 notti complessive, tra Trieste Film Festival e When East Meets West.
Il Trieste Film Festival è il primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro-orientale, giunto quest’anno alla 27. edizione, diretta da Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli: nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino (l’edizione “zero” è datata 1987), il festival continua ad essere da quasi trent’anni un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”. Più che un festival, un ponte che mette in contatto le diverse latitudini dell’Europa del cinema, scoprendo in anticipo nomi e tendenze destinate ad imporsi nel panorama internazionale.

Il 27. Trieste Film Festival è stato realizzata con il patrocinio di Comune di Trieste, Direzione Generale per il Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Creative Europe – MEDIA Programme, Direzione Generale per il Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, CEI – Central European Initiative, Comune di Trieste, CCIAA – Camera di Commercio di Trieste, Provincia di Trieste; con il sostegno di Lux Film Prize / Parlamento Europeo, Le Fondazioni Casali – Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, Fondazione CRTrieste, Polish Film Institute – Varsavia, Istituto Polacco – Roma, Krakow Film Foundation – Polish Docs – Cracovia, Promoturismo FVG, Comunità Greco Orientale di Trieste; con la collaborazione di Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, Fondo Audiovisivo FVG, When East Meets West, Associazione Casa del Cinema di Trieste, La Cappella Underground, FVG Film Commission, Associazione Culturale Mattador, Associazione Corso Salani. Media partner: MYmovies, Quinlan.it, Longtake. Media coverage by Sky Arte HD. Technical partners: Teatro Miela Trieste, Cinema Teatro dei Fabbri, Osservatorio Balcani e Caucaso, Tucker Film, Eye on Films, Mid Point, Claimax, Hotel Continentale, Grand Hotel Duchi D’Aosta, Savoia Excelsior Palace, Urban Hotel Design, NH Hoteles, B&B Zudecche 1, Caffé Teatro Verdi, Antico Caffè San Marco, Parovel, Pepenero Pepebianco, Associazione Cizerouno, Container_120, Immaginario Scientifico, Studio Gasperini Lab, Combiné, Mimi e Cocotte, RicciGraf, Grafic Style, Utilgraph, Ideando Pubblicità, Spin. Trieste Film Festival aderisce a: AFIC Associazione Festival Italiani Cinema.

TRIESTE FILM FESTIVAL – sabato 17 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL – 26^edizione

16-22 gennaio 2015

Giornata di sabato 17 gennaio

Giornata ricca di appuntamenti per il Trieste Film Festival.

Inthecrosswind_03Alle ore 14 in Sala Tripcovich per il concorso LUNGOMETRAGGI RISTTUULES (Dove s’incrociano i venti / In the Crosswind) dell’estone Martti Helde, che racconta di quando, nel 1941, decine di migliaia di persone in Estonia, Lettonia, Lituania, vennero deportate dalle loro case su ordine di Stalin, per epurare i Paesi Baltici (presentato al festival di Toronto).

SPOMENIK-MAJKLU-DZEKSONUAlle ore 16 per SORPRESE DI GENERE la commedia SPOMENIK MAJKLU DŽEKSONU (Il monumento a Michael Jackson / Monument to Michael Jackson) di Darko Lungulov, ambientato in una decadente cittadina serba in cui vecchio monumento dell’epoca comunista viene rimosso dalla piazza e c’è chi pensa (per amore) di sostituirlo con uno dedicato a Michael Jackson.

padurea-the forestAlle ore 18 il CONCORSO DOCUMENTARI propone PĂDUREA (La foresta / The Forest), una coproduzione Romania – Serbia diretta da Siniša Dragin, una storia di spionaggio originata da un quadro (La foresta senza foglie) donato a Tito dal regime comunista rumeno nel 1947. Sulla vicenda un critico d’arte negli anni Sessanta intende scrivere una monografia, ma scoprirà imbarazzanti segreti.

VIKTORIA1Prosegue il CONCORSO LUNGOMETRAGGI alle 19.30. VIKTORIA di Maya Vitkova (altra cineasta bulgara, a conferma del momento felice che il cinema vive in Bulgaria) è stato presentato al Sundance Festival, storia paradigmatica di una bambina, racconta la regista, “nata senza cordone ombelicale – e dunque senza legame con la madre che gli ha dato la vita – come chiara indicazione di perdita del legame con la nostra parte più intima”.

Goli - Naked IslandAlle ore 22.30 ultimo film della giornata in Sala Tripcovich: GOLI (Isola Nuda / Naked Island) della regista croata Tiha K. Gudac è un’indagine costruita sulle rovine del passato, un mosaico di indizi, foto di famiglia e testimonianze intime di un gruppo di persone deportate nello stesso luogo, una prigione politica nella ex Jugoslavia conosciuta come “l’isola delle anime disperate” e sulle conseguenze che questo luogo ha lasciato su tre generazioni.

Al Teatro MIELA alle 11 per la nuova sezione BORN IN TRIESTE, dedicata ai film che negli scorsi anni hanno iniziato il loro percorso produttivo a WEMW. Il primo è PATARDZLEBI (Spose / Brides) di Tinatin Kajrishvili Nutsa e il suo compagno Goga sarebbero una famiglia normale se lui non fosse stato arrestato. Fra il matrimonio in prigione e le visite mensili si crea una routine, lui dentro, lei fuori: saranno in grado di superarla? Patardzlebi è stato presentato in anteprima alla Berlinale 2014.

LOVE-ENGINEERINGAlle 14 LOVE & ENGINEERING – RAKKAUDEN INSINÖÖRIT (Amore e ingegneria / Love & Engineering) di Tonislav Hristov. Le regole dell’attrazione, del sesso e dell’amore sono scientifiche? E se lo sono, vogliamo davvero conoscerle? Invitato ad una ventina di festival internazionali, ha avuto l’anteprima al Tribeca Film Festival di New York.

LA_BICI_04Alle ore 16 una selezione di CORTOMETRAGGI in concorso.

zivan_08Alle 18.15 per la sezione Tff Art&Sound Sky Arte HD V TICHU (In silenzio / In Silence) di Zdeněk Jiráský è una riflessione sull’incubo del dominio nazista in Slovacchia tra immagini reali, ricordi e fantasie, e sul potere della musica, una docu-fiction sulla vita di alcuni musicisti ebrei in Cecoslovacchia e in Germania, che furono perseguitati durante l’Olocausto e alle 22.15 infine ŽIVAN PRAVI PANK FESTIVAL (Živan fa un festival punk / Živan Makes a Punk Festival) di Ognjen Glavonić è un ritratto di Živan, che organizza un festival di musica punk nel suo piccolo villaggio in Serbia e ci rimette sempre soldi, ma non demorde.

Alle 20 la seconda selezione di cortometraggi della giornata.

MACONDO1In Sala Video al TEATRO MIELA per la sezione Lux Prize c’è MACONDO di Sudabeh Mortezai: fra documentario e fiction ci racconta una storia di formazione di identità, di appartenenza e di autodeterminazione, ambientata nella dura e spoglia realtà della comunità dei rifugiati di Vienna.

Alle 17.30 programma di animazione.

V TICHU 116Prendono il via anche i tradizionali INCONTRI CON GLI AUTORI, all’Antico Caffè San Marco dalle 10.45. Ci saranno Adam Filus (produttore), Livia Filusová (produttore) di V TICHU (In Silence) e alle 11.20 Vera Glagoleva (regista di DVE ŽENŠČINY-Two Women) e Natal’ja Ivanova (produttrice). Alle 12 verrà presentato il libro di LORENZO HENDEL “Drammaturgia del cinema documentario” (edito da Dino Audino), alla presenza dell’autore, introdotto da Fabrizio Grosoli.

Alle 14.30 partirà poi la PASSEGGIATA CINEMATOGRAFICA dalla Sala Tripcovich, con il critico Nicola Falcinella (iscrizioni a guestservice@alpeadriacinema.it o direttamente in Sala Tripcovich, costo 10 euro, 5 per gli accreditati del festival).

Trieste Film Festival, in collaborazione con Claimax, presenta in anteprima la performance live del dj Sidney Kebosh. Dalle 23 al Teatro Miela di Trieste, nella Sala Video, all’interno del cartellone del festival triestino, il dj australiano (ma italiano d’adozione) eseguirà dal vivo e per lo più attraverso i vinili la colonna sonora in versione clubbing del film-capolavoro di Sergej Paradjanov Sayat Nova.

Un’occasione imperdibile per rivedere sul grande schermo il lungometraggio onirico del regista georgiano per la prima volta commentato musicalmente in versione house.

Si rinnova anche nel 2015 il progetto di programmazione streaming in partnership con MYmovies.it. L’offerta streaming è caratterizzata da una ricca selezione di titoli del programma ufficiale disponibile gratuitamente sulla piattaforma MYMOVIESLIVE! (http://www.mymovies.it/live/triestefilmfestival/) solo per i primi 300 utenti che ne faranno richiesta. Un’opportunità speciale per consentire al pubblico di seguire anche a distanza la ricca programmazione del Festival, oltrepassando i limiti territoriali della manifestazione.  Questa sera sarà possibile vedere Zivan makes a punk festival al seguente link
http://www.mymovies.it/film/2014/zivanmakesapunkfestival/live/

La ventiseiesima edizione del Trieste Film Festival è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le attività Culturali; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Creative Europe – MEDIA Programme, del CEI – Central European Initiative, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della CCIAA – Camera di Commercio di Trieste, del Bonawentura / Teatro Miela, con il sostegno di Lux Film Prize, Istituto Polacco – Roma e con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, del Fondo Audiovisivo FVG, dell’Associazione Casa del Cinema di Trieste, de La Cappella Underground, della FVG Film Commission, di Eye on Films, dell’Associazione Culturale Mattador, dell’Associazione Corso Salani, del Centro Ceco – Milano.

XXVI TRIESTE FILM FESTIVAL, – dal 16 al 22 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

TORNA

IL TRIESTE FILM FESTIVAL

IL PIU’ IMPORTANTE APPUNTAMENTO CON IL CINEMA DELL’EUROPA CENTRO ORIENTALE

DAL 16 AL 22 GENNAIO 2015

LA NUOVA IMMAGINE

LA CAMPAGNA ACCREDITI

LE NOVITA’

ll prossimo Trieste Film Festival, il più importante appuntamento con il cinema dell’Europa Centro Orientale, si terrà dal 16 al 22 gennaio 2015. Forte anche del successo dell’affollata edizione 2014, la rassegna recupera un giorno e la programmazione si amplia.

Svelata  l’immagine dell’edizione 2015 (la ventiseiesima), diretta da Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli: suggestioni di un luogo magico, sospeso fra la Mitteleuropa e un “paese delle meraviglie”, creato dalla luce del cinema. Luogo incantato ed onirico che nasce però da un luogo fisico che rimanda all’architettura dei paesi indagati dal festival.

Firmata ancora una volta da Claimax, l’immagine del TFF 2015 nasce a partire dalle suggestioni della fotografia del triestino Matteo Giacopci, e vuole rappresentare l’esperienza sensoriale del cinema, magica a tal punto da farci vivere attraverso la luce l’illusione di una primavera in anticipo.

Con il lancio della nuova immagine parte anche la campagna accrediti. Sul sito www.triestefilmfestival.it tutte le informazioni per registrarsi e per potere usufruire di una speciale promozione per chi si accredita entro Natale.

Nei giorni del festival, accanto alle selezioni ufficiali (che comprendono lunghi, corti e documentari in competizione) e ai programmi collaterali anche il meeting internazionale di co-produzione When East Meets West, che coinvolge numerosissimi professionisti del cinema provenienti da tutta Europa, e la conferma del vivace focus dedicato al cinema di genere, Sorprese di genere, con una selezione di film (provenienti dalle aree di interesse della rassegna) che si cimentano con gli stilemi tipici del genere (thriller, commedia sociale, poliziesco).

Un altro appuntamento di rilievo del TFF, il premio dedicato a Corso Salani giunto alla quinta edizione cambia volto. L’Associazione Corso Salani e il Festival (che ospita il premio dalla sua nascita) hanno stabilito di modificare il regolamento. Il premio (in precedenza riservato a opere low budget in corso di realizzazione) sarà assegnato a un film di produzione italiana (lungometraggi, di fiction e documentari) completato tra il 1° gennaio e il 30 novembre 2014. I film presi in considerazione per l’attribuzione del premio sono produzioni indipendenti non ancora distribuite nel circuito -commerciale e non commerciale- in Italia a gennaio 2015 e prive di distributore internazionale. Tra i titoli segnalati saranno designati i 5 finalisti, presentati nell’ambito del Trieste Film Festival, che andranno a costituire la sezione già in precedenza denominata Italian Screenings; tra questi verrà scelto il vincitore del premio Salani, cui andranno 2000 euro (messi a disposizione dall’Associazione) intesi come contributo alla distribuzione italiana o internazionale. Il Trieste Film Festival si riserva di segnalare il film vincitore in ambito internazionale, e in particolare ne favorirà la presentazione ai professionisti internazionali che partecipano al forum When East Meets West, incontro di co-produzione organizzato dal Fondo Regionale per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, assieme a Trieste Film Festival.

WEMW riunisce professionisti provenienti dall’Europa dell’Est, l’Italia e uno o più  paesi dell’Europa occidentale (nel 2015 l’Inghilterra, l’Irlanda e il Nordamerica).

Il progetto Eastweek, nato nel 2009 in occasione del ventesimo anniversario del Trieste Film Festival, rinnova l’impegno preso con le Scuole e le Accademie di Cinema dell’Europa centro orientale, introducendo un’importante novità. Realizzato con il sostegno dell’InCE – Iniziativa Centro Europea (CEI) e in collaborazione con il Premio Internazionale per la Sceneggiatura MATTADOR dedicato a Matteo Caenazzo, Eastweek cresce e si trasforma in un workshop internazionale di sceneggiatura dedicato allo sviluppo di soggetti cinematografici. Gli studenti selezionati parteciperanno ai cinque giorni di workshop, in cui svilupperanno le loro idee attraverso lavori di gruppo, sessioni di Q&A, Masterclass e case studies. I trainer del workshop sono Nicos Panayotopoulos e Pavel Jech, con la collaborazione di Thanos Anastopoulos e con il coordinamento di Andrea Magnani. Un TALENT CAMPUS unico, in cui i partecipanti avranno accesso a tutte le iniziative del Trieste Film Festival e agli incontri di co-produzione nell’ambito del forum When East Meets West. Alla selezione per il workshop possono partecipare i finalisti della sezione per il miglior soggetto del Premio MATTADOR (rivolto a sceneggiatori italiani e stranieri dai 16 ai 30 anni) e gli studenti delle scuole di cinema dei seguenti paesi: Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Macedonia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria.

Informazioni sul sito del festival www.triestefilmfestival.it

TRIESTE FILM FESTIVAL

Associazione Alpe Adria Cinema, Piazza Duca degli Abruzzi, 3

34132 Trieste, T +39 040 3476076

TRIESTE FILM FESTIVAL – il programma di marted 21 gennaio 2014

Ricevo e volentieri pubblico

 

TRIESTE FILM FESTIVAL

-17-22 GENNAIO 2014-

 Immagine

Giornata di martedì 21 gennaio

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Penultima giornata di festival a Trieste per la rassegna diretta da Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli. Al mattino, per gli incontri con gli AUTORI, al Caffè San Marco (via Cesare Battisti, 18)

11:00 Jusup Razykov STYD (Shame) regista / director

11:30 Vasili Vikhliaev WELCOME TO GAGAUZIA regista / director

12:00 Francesco Miccichè LINO MICCICHÉ, MIO PADRE. UNA VISIONE DEL MONDO

(Lino Micciché, My Father. A Vision of the World) regista / director

 Immagine

Alle 14 in sala Tripcovich si inizia con il concorso lungometraggi con la proiezione di UROKI GARMONII (Harmony lessons) di Emir Baigazin, vincitore dell’Orso d’Argento alla Berlinale per l’eccezionale contributo alla fotografia. Aslan, un tredicenne che vive con la nonna, è uno studente in un villaggio del Kazakistan ad alto tasso di criminalità. La corruzione e la violenza non si conciliano affatto con la sua ossessione per la perfezione. Aslan vede concentrarsi tutto il male nel capo della banda della scuola Bolat, e decide di agire contro di lui per liberare a scuola dalla violenza e dal crimine.

 

Pomeriggio dedicato ai documentari in concorso: alle 16 JUDGMENT IN HUNGARY della regista ungherese Eszter Hajdú. Tra il 2008 e il 2009 un gruppo ungherese di estrema destra ha compiuto una serie di aggressioni contro i membri di una comunità rom, uccidendo 6 persone, incluso un bambino di 5 anni, e ferite altre 5. Judgment in Hungary racconta il processo a quattro membri del gruppo, e si svolge in una claustrofobica aula di tribunale di Budapest.

 Immagine

Alle 18 DIE 727 TAGE OHNE KARAMO di Anja Salomonowitz, che narra dei 727 giorni di una donna austriaca separata dal marito dopo l’espulsione di lui. Una donna cinese invece attende di poter tornare a Vienna. Sono molte le relazioni che finiscono per la natura crudele del sistema. Un documentario sulle esperienze di cittadini austriaci che si sono innamorati di qualcuno il cui passaporto è stato rilasciato da paesi non appartenenti all’Europa. Le emozioni incontrano le regole, il cuore si scontra con la legge, le difficoltà hanno il sopravvento.

 Immagine

Si prosegue alle 20 con SZERELEM PATAK (Stream of love) di Ágnes Sós. Gli abitanti di un villaggio di lingua ungherese della Transilvania, Romania, anche se anziani discutono ancora di amore e desiderio. Il tempo si è fermato e nonostante l’età sono incredibilmente giovani nel cuore. Le donne del villaggio raccontano con naturalezza i loro pensieri e sogni intimi davanti alla macchina da presa.

 Immagine

Alle 22: il lungometraggio fuori concorsoI KORI del greco Thanos Anastopoulos, che ha partecipato all’ultima Berlinale e al Festival di Toronto. Un’adolescente, un bambino di 8 anni e un padre che all’improvviso non c’è più: quando la quattordicenne Myrto capisce che lui è fuggito per evitare di pagare i debiti, rapisce il figlio del suo socio in affari, colpevole per lei di aver mandato in bancarotta la falegnameria del padre. “Quasi tutti gli artisti, dai tempi delle antiche tragedie greche, parlano delle questioni che riguardano la società, Sono il modo e le forme della narrazione a cambiare, ma non il bisogno fondamentale di condividere le domande, le paure e le preoccupazioni con la società…Sono diventato padre sei anni fa e spesso penso a quale sia l’impatto sui nostri figli di tutto quello che sta accadendo attorno a noi.” T.A.

 

Al Teatro Miela alle 14.30 l’evento collaterale PREMIO CORSO SALANI con AISHITERU MY LOVE di Stefano Cattini, finalista nella passata edizione del premio e selezionato al Festival dei Popoli di Firenze. “Aishiteru significa ti amo in giapponese. E l’amore è il grande tema sempre sospeso sopra tutte le vicende umane, come ogni adolescente ben sa.” S.C.

 

Alle 16 i vincitori dello scorso PREMIO CORSO SALANI: ARCTIC SPLEEN di Piergiorgio Casotti e IL MONDO DI NERMINA di Vittoria Fiumi. Arctic Spleen è un viaggio intimo e personale nella vita giovanile groenlandese dove natura, noia, violenza e tradizione stanno da decenni reclamando il più alto dei “tributi”, quello di centinaia di giovani vite. Nella Groenlandia dell’Est, ogni anno il 2% dei ragazzi tra i 15 e i 25 anni si toglie la vita e il 25% ci prova. “…ho cercato di raccontare senza documentare in modo didascalico, senza dare ricette, che vorrei fare passare allo spettatore attraverso l’elaborazione dei miei occhi di fotografo, videomaker e dei miei sentimenti di essere umano.” P.C.

Il mondo di Nermina parla della storia di una sopravvissuta alla guerra in Bosnia, rifugiata in Germania, e tornata al suo villaggio natale, isolato, dove sono tornate a vivere soltanto tre famiglie. La crisi economica e la disoccupazione mettono alla prova la sua determinazione a rimanere in Bosnia. ”Ero affascinata da queste donne forti che affrontano con coraggio il dopoguerra e in generale sono interessata alla capacità degli esseri umani di reagire di fronte alle catastrofi…non sono alla ricerca di eroi ma di persone normali che hanno vissuto esperienze straordinarie.” V.F.

 Immagine

Alle 18 evento speciale e nuova collaborazione del festival, con SKY Arte: TRIESTE FF ARTHOUSE 2 i film in programma.

Il primo è MELTING STREET della croata Ivana Hrelja. A Pola, lo scorso 5 maggio, l’artista Elisa Vladilo ha creato un’installazione urbana in una strada. Molti volontari hanno preso parte a questo evento, questo breve documentario è un ricordo di quella giornata.

A seguire PROJECT: RAK di Damjan Kozole. Il diario di Ulay da novembre 2011 a novembre 2012. Ulay è stato pioniere della body art, della performance art e della polaroid art…Ma è noto soprattutto per il lungo sodalizio con Marina Abramovic e per le loro famose performance.

Ulay sarà aTrieste a presentare il film.

 

Alle 20.evento speciale GRANDI MAESTRI & TRIESTE: OMAGGIO AD ALBERTO FARASSINO (docente di Storia del cinema all’Università di Trieste dal 1976 al 1996), vedremo un montaggio di 9 minuti, realizzato da Tatti Sanguineti, di materiali tratti dal film in super8 girato da Yervant Gianikian nel 1979, da una puntata del “Il Club” dedicata a Mario Camerini e andata in onda su Cineclassic nel 1999, e fotografie di Fulvia Farassino.

A seguire PAYS BARBARE di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. Da più di quarant’anni Gianikian e Ricci Lucchi, entrambi nati nel 1942, lui armeno lei romagnola, hanno costruito il loro approccio cinematografico a partire dalla rivisitazione di archivi visivi. Pays barbare racconta una delle pagine più buie e vergognose della storia d’Italia, la guerra d’Africa, che portò alla conquista d’Etiopia.

 

Alle 18 nella sala video del Teatro Miela si potrà rivedere in replica il programma dei cortometraggi in concorso e alle 20 il programma di animazione.

 

 

Informazioni sul sito del festival, www.triestefilmfestival.it

TRIESTE FILM FESTIVAL – il programma di lunedì 20 gennaio 2014

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL

17-22 GENNAIO 2014

 Immagine

Giornata di lunedì 20 gennaio

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Quarta giornata del festival diretto da Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli.

 

INCONTRI CON GLI AUTORI

Caffè San Marco Via Cesare Battisti, 18

LUNEDÌ 20 GENNAIO, ORE 11:00

11:00 Roman Jarosz PŁYNĄCE WIEŻOWCE (Floating Skyscrapers) produttore / producer

11.30 Mladen Kovacević ANPLAGD (Unplugged) regista / director

12:00 Olena Fetisova PARADJANOV regista / director

12:30 Mátyás Prikler ĎAKUJEM, DOBRE (Fine, Thanks) regista / director

13:00 Nadeshda Brennicke BANKLADY attrice / actress

 Immagine

In sala Tripcovich si parte alle 14 con il concorso documentari con la proiezione di ŽIVOTI S KAŠPAREM (Life with Jester) di Helena Třeštiková. Da studente ventunenne leader della Rivluzione di Velluto nel 1989 a uomo di mezza età, la vita di Jakub Špalek, fondatore e direttore del teatro Kašpar di Praga, è sempre stata guidata e travolta dall’ossessione per il teatro.

Il documentario è la storia della ricerca di un equilibrio tra libertà, responsabilità e principi artistici. Una storia che ripercorre 23 anni della vita di un’intrigante personalità e di una figura chiave del teatro ceco.

 

Si prosegue alle 16 con altri due documentari in concorso: WELCOME TO GAGAUZIA di Vasili Vikhliaev. La Gagauzia, una sperduta regione della Moldavia, è un posto da cui tutti scappano: o meglio, quasi tutti. Sono rimasti Vasili, abbandonato dalla moglie, emigrata per lavoro da più di 6 anni; suo figlio Serghei, che da troppo tempo non sente la voce della madre; Anna che non riesce a rinunciare al suo passato e alle sue radici; Manjul, che non vuole andarsene e trova la libertà di esprimersi e di godere dei semplici piaceri che questa terra offre …

A seguire ZABǑJCA Z LUBIEŻNOŚCI (The lust killer) del polacco Marcin Koszałka. È un film sulla lussuria, la perversione e i desideri nascosti, che dimostra come l’essenza dell’uomo spesso superi i confini e che molte persone siano accomunate da un senso di fascinazione nei confronti dei killer.

 Immagine

Alle 18 per il concorso lungometraggi WHEN EVENING FALLS ON BUCHAREST OR METABOLISM di Corneliu Porumboiu, premiatissimo regista rumeno. “L’ispirazione mi è venuta dall’esperienza di un amico regista che 10 anni fa mise tutti i soldi che aveva nella realizzazione del suo film e poi si bloccò improvvisamente a metà delle riprese.” C. P. Il film era in concorso all’ultimo festival di Locarno.

 Immagine

Alle 20 verrà proiettato OKTOBER / NOVEMBER in concorso nella sezione dei lungometraggi, dell’austriaco Götz Spielmann: “una delle grandi opportunità del cinema è quella di permettere a luoghi chiusi e paesaggi di essere qualcosa di più che banali sfondi su cui si svolge l’azione: possono rivelare la loro poesia, possono diventare essi stessi narrazione”, dice l’autore.

 Immagine

Alle 22: KRUGOVI (Circles) di Srdan Golubović, lungometraggio fuori concorso che ha vinto il premio speciale della giuria al Sundance Film Festival e il premio del pubblico al festival di Sarajevo. Un film sulla vita di un gruppo di persone colpite da un tragico evento durante la guerra in Bosnia nel 1993. “Il film è ispirato a fatti reali. Quando ho sentito la storia di un soldato serbo che ha salvato la vita del suo vicino musulmano e per questo è stato picchiato a morte dai suoi compagni, dei soldati serbi, ho capito che dovevo raccontare questa storia, come un fatto unico tra le rare storie positive della guerra nella ex-Jugoslavia…” (D. Golubović).

 

Al Teatro Miela alle 14 il programma di animazione.

 

Alle ore 16, in sostituzione della masterclass di GIANFRANCO ROSI che non potrà essere al festival perché malato, c’è la proiezione al Teatro Miela di SACRO GRA, film-documentario che ha vinto alla Mostra del Cinema di Venezia il Leone d’Oro, confermando il momento eccezionale del “cinema del reale” in Italia.

 

Alle 18 evento speciale GRANDI MAESTRI & TRIESTE, omaggio a Franco Giraldi e Lino Miccichè. Si potrà vedere il documentario DOC PORTRAIT: FRANCO GIRALDI (work in progress) di Luciano De Giusti, che ricostruisce i momenti salienti dell’avventura cinematografica di Franco Giraldi, regista di film significativi del loro tempo, come La bambolona, o esemplari della sua cultura e sensibilità ,come La rosa rossa, Un anno di scuola, La giacca verde, La frontiera. Sulla sua rievocazione si innestano le testimonianze di collaboratori e compagni di strada come Kezich, Cosulich, Pirro, Lizzani, Antonutti, Bacalov, Laura Morante.

A seguire LINO MICCICHÈ, MIO PADRE, UNA VISIONE DEL MONDO di Francesco Miccichè. La vita di Lino Miccichè, intellettuale, critico e storico del cinema, saggista e organizzatore culturale, raccontata dal particolare punto di vista del figlio; con il racconto dell’intensa vita di Lino grazie anche al materiale inedito fornito dai Rai Teche e dall’ Archivio del Movimento Operaio, si ripercorre un momento importante della storia del cinema italiano dalla fine degli anni 50 agli anni 2000. Attraverso questo percorso nasce la riflessione su una generazione di padri e su ciò che questi hanno lasciato ai figli.

 

Alle 20.30 un evento speciale e una nuova collaborazione del festival, quella con SKY Arte: TRIESTE FF ARTHOUSE, con SHIRLEY – VISIONS OF REALITY di Gustav Deutsch, una serie di scatti dalla vita di un’attrice immaginaria di nome Shirley che servono a fondere insieme 13 dipinti di Edward Hopper in una sintesi di pittura e cinema, storia politica e storia personale.

 

Alle 22 OMAGGIO A SERGEI PARADJANOV con il documentario di Levon Grigorjan VOSPOMINANIJA O “SAYAT NOVE”, in cui sono inseriti 30 minuti di immagini inedite, ritrovate in archivio e ritenute perse per molti anni, del film Sayat Nova. Il titolo del documentario era il titolo che inizialmente Paradjanov avrebbe voluto dare al film.

A seguire SAYAT NOVA di Sergei Paradjanov, uno dei più grandi capolavori del XX secolo che ebbe gravi problemi con la censura sovietica. Il film è la biografia del trovatore armeno Sayat- Nova. Lo spettatore osserva il poeta crescere, innamorarsi, entrare in un monastero e morire ma tutti questi eventi sono rappresentati grazie alla ricchezza figurativa delle immagini di Sergej e alle poesie di Sayat Nova.

 

Alle 18 e alle 20 nella sala video del Teatro Miela si potrà rivedere in replica tutto il programma dei cortometraggi in concorso.

 

 

Informazioni sul sito del festival, www.triestefilmfestival.it

TRIESTE FILM FESTIVAL – il programma di domenica 19 gennaio 2014

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL

17-22 GENNAIO 2014

 Giornata di domenica 19 gennaio

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Terza giornata del festival diretto da Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli.

I cento anni della Grande Guerra: è da questa ricorrenza importante che si parte domenica 19, al Trieste Film Festival, per programmare una giornata di cinema corredata da un pit stop gastronomico. Si inizia alle 10.45 in Sala Tripcovich con LA GRANDE GUERRA di Mario Monicelli. Film straordinario, è la storia di una ‘strana coppia’ di soldati interpretata da Sordi e Gassman, durante la Prima guerra mondiale. Il film venne prodotto da Dino De Laurentiis, vinse il Leone d’oro a Venezia del 1959 ed ebbe un enorme successo di pubblico.

A seguire CINEMA BRUNCH, una novità assoluta del festival triestino: specialità dolci e salate presso il bar della Sala alle 13 (da prenotare presso la segreteria del festival) preparate dal Caffè Teatro Verdi.

Nel pomeriggio, ore 15, si continua sul filo della memoria con I SENTIERI DELLA GLORIA, IN VIAGGIO CON MARIO MONICELLI SUI LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA, documentario di Gloria De Antoni del 2005 (Teatro Miela, Sala Video, 42′). Davanti a una moviola Monicelli rivede e commenta i filmati del suo viaggio-pellegrinaggio sui luoghi in cui fu girato nel 1959 il film, in quel Friuli che era stato teatro dei veri combattimenti fra Italiani e Austriaci nel conflitto ’15-’18.

Per tutto il periodo del festival, inoltre (17-22 gennaio) presso la Sala Tripcovich sarà possibile visitare la mostra I sentieri della gloria, in viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della Grande Guerra realizzata dalla Cineteca del Friuli. In esposizione 15 immagini scattate nel 1959 sul set del film dal fotografo di scena ufficiale Sergio Strizzi, e dai due fotografi locali, Tino da Udine e Donato Maieron, ed altrettante foto a colori scattate nel 2004 da Ivan Marin durante le riprese del documentario di Gloria De Antoni (ingresso libero).

Per prenotare il cinebrunch guestservice@alpeadriacinema.it o direttamente presso gli uffici del festival in Sala Tripcovich entro sabato 18 gennaio; costo del brunch a persona:10 €

 Immagine

Alle 14 in Sala Tripcovich per il concorso documentari verrà proiettato TRUBA (Pipeline) del russo Vitalij Manskij. Il film è stato premiato al festival di Karlovy Vary IFF.

Pipeline è un film sull’Europa moderna: dalla terra brulla e desolata dagli inverni eterni della Siberia al più mite Golfo di Biscaglia, dove anche le leggi della natura danno forma a modelli fondamentalmente diversi dell’esistenza umana. Per 104 giorni il regista e la sua troupe hanno viaggiato dalla Siberia attraverso 7 diversi paesi, per filmare la vita sulla via che connette le due estremità del continente.

 Immagine

Alle ore 16 si prosegue con il concorso lungometraggi e con il film STYD (Shame) del regista uzbeko Jusup Razykov; che ha ricevuto il premio Fipresci al Festival di Karlovy Vary dello scorso anno. Una giovane donna, Lena, ha appena sposato un sommergibilista,il tenente comandante Pavel Komlev. Lo ha sposato senza amore, con la sola idea di cambiare vita, ma durante l’ultima traversata il sottomarino affonda…

 Immagine

Alle 18 un lungometraggio della sezione Sorprese di genere BANKLADY, di Christian Alvart. Nella Germania anni Sessanta, la storia vera della prima donna rapinatrice di banca.

 Alle 20 un altro lungometraggio in concorso: FLOATING SKYCRAPERS del giovane regista polacco Tomasz Wasilewski. Il suo primo lungometraggio W Sypialni era in concorso lo scorso anno al Festival triestino: Floatings skycrapers ha vinto il premio come miglior film nella sezione “East of th West” all’ultimo festival di Karlovy Vary. “Ho lavorato alla scrittura di Plynace wiezowce con la convinzione di voler riempire una lacuna nel cinema polacco, che finora è stato riluttante ad affrontare difficili storie contemporanee. Sono consapevole che il tema dell’amore diverso e la lotta per la sua accettazione sociale sono argomenti ancora molto lontani dall’essere discussi nella nostra cultura nazionale.” T.W.

 Immagine

Alle 22 per il concorso lungometraggi FINE,THANKS di Mátyás Prikler..“Ho accettato la sfida di fare un film di finzione che fosse il meno recitato possibile. Abbiamo girato senza luce artificiale con una semplice macchina a mano, e con una troupe ridotta al minimo per questo film dove si narrano le vicende di un gruppo di persone che stanno passando momenti tristi.” M.P.

 

Al Teatro Miela alle ore 11 TAVOLA ROTONDA: QUALCOSA (DI NUOVO) NELL’ARIA, le eccellenze del cinema made in FVG nel 2013.

Conducono Gloria De Antoni e Oreste De Fornari assieme a Paolo Di Maira, Paolo Lughi, Luca Mosso.

Ingresso libero.

 

Alle 14.30 concorso cortometraggi: O UMBRǍ DE NOR di Radu Jude, ANNA di Diego Scano e Luca Zambolin con Lucia Mascino, ZIMA di Marcus Heep, BALLKONI di Lendita Zequiraj.

 

A partire dalle ore 16 Italian Screenings. Si inizia con IL TRENO VA A MOSCA di Federico Ferrone e Michele Manzolini. La fine di un mondo e la fine di un sogno attraverso lo sguardo e i filmati in 8 millimetri del barbiere comunista Sauro Ravaglia.

Alle 18 LA MIA CLASSE di Daniele Gaglianone. Un attore, Valerio Mastandrea, impersona un maestro che dà lezioni di italiano ad una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono imparare l’italiano per avere il permesso di soggiorno, per integrarsi e per vivere in Italia.

Alle 20 PICCOLA PATRIA di Alessandro Rossetto, una serie di storie ambientate nel Nord-Est.

Alle 22 INDEBITO di Andrea Segre, un film documentario scritto da Segre insieme a Vinicio Capossela, in cui i due vagano come viandanti nel luogo simbolo della crisi: la Grecia.

 Immagine

Alle ore 17 nella sala video del Teatro Miela si terrà la masterclass LOW BUDGET PRODUCTION del regista e produttore greco Thanos Anastopoulos (in inglese). Ingresso libero.

 

Informazioni sul sito del festival, www.triestefilmfestival.it

 

 

TRIESTE FILM FESTIVAL – il programma di sabato 18 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL

17-22 GENNAIO 2014

 Immagine

Giornata di sabato 18 gennaio

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Seconda giornata del festival diretto da Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli.

 

In Sala Tripcovich, alle ore 14, entrambi in anteprima italiana, per il CONCORSO DOCUMENTARI due lavori. Prima verrà proiettato ČETRDESMIT DIVI (FortyTwo), di Laila Pakalnina: “vorrei far capire qualcosa della maratona a quelli che non la corrono perché non vogliono o perché non possono, come ad esempio mia madre che ha dolori alle gambe. E’ come se fossi una spia mandata a correre la maratona”, dice l’autrice.

A seguire SZTUKA ZNIKANIA (L’arte di scomparire) di Bartek Konopka e Piotr Rosolowki, la storia sconosciuta di Amon Frémon, un sacerdote voodoo haitiano che negli anni Ottanta visitò la Repubblica Popolare della Polonia, visione metafisica del socialismo attraverso gli occhi di uno straniero che proveniva da una cultura diversa.

 Immagine

Alle ore 16 per il CONCORSO LUNGOMETRAGGI il film LOŠĖJAS (The Gambler) diretto dal lituano Ignas Jonynas, una storia d’amore e gioco d’azzardo (dove si gioca con la vita e la morte) con un protagonista che ha vissuto a cavallo fra comunismo e capitalismo.

 

Alle 18 per il CONCORSO DOCUMENTARI, inserito in Zone di cinema, THE SPECIAL NEED-L’AMORE SECONDO ENEA, di Carlo Zoratti, distribuito da Tucker Film; il protagonista (di Tavazzano, Friuli) è un ragazzo autistico che vuole vivere alla luce del sole le sue esigenze sessuali. Dato che l’Italia non offre soluzione legale al desiderio di Enea, s’imbarca in un viaggio in Europa con gli amici Carlo ed Alex, alla ricerca di un modo per avere un rapporto sessuale e di una chiave per esplorare i suoi sentimenti e i suoi desideri.

The Special Need, in concorso a Locarno, Amsterdam, Copenaghen, ha vinto a Leipzig la Colomba d’Oro.

 Immagine

Alle 20 in CONCORSO LUNGOMETRAGGI l’anteprima italiana di LE GRAND CAHIER (The Notebook), dell’ungherese János Szász, tratto da La trilogia della città di K. di Agòta Kristof, “una storia guerra senza guerra”, dice l’autore, nella shortlist degli Oscar 2014. Il film uscirà nelle sale italiane per AcademyTwo in primavera.

 

Alle 22 per SORPRESE DI GENERE THE PRIEST’S CHILDREN (Scherzi da prete) di Vinko Bresan, il più grande successo di ogni tempo al box office croato. Convinto di fare la cosa giusta, perché anche il Papa è contro l’uso dei preservativi, Don Fabijan, prete cattolico in un paesino di un’isola croata, inizia a bucherellare i preservativi che Peter, edicolante timorato di Dio, poi rivende nel suo chiosco. I due vengono aiutati da Marin, il farmacista locale, che inizia di nascosto a sostituire le pillole anticoncezionali con le vitamine. Presto le azioni del trio cambiano la vita degli abitanti del luogo, che smettono di essere fautori del loro destino.

 

Al Teatro Miela alle 15 FUORI CONCORSO: PAROLE POVERE di Francesca Archibugi, documentario che la regista ha dedicato al poeta friulano Pierluigi Cappello (distribuito da Tucker). Le radici friulane e le testimonianze degli amici, i luoghi e i ricordi, l’ombra del ’76 e il profilo delle montagne, la sedia a rotelle che spezza la libertà di un sedicenne e disegna la libertà di un uomo.

 

Alle 16 CONCORSO CORTOMETRAGGI: ARAL-TOUR INTERNATIONAL di Elena Chmelevkaja, ALBATROSSE di Mike Kren, KUTIJA di Nebojša Slijepčević, MEIN ENGEL di Miriam Bliese, CLAUDIU & THE FISH di Andrei Tǎnase, BOLES (animazione) di Špela Čadež.

 Immagine

Alle 18 per l’omaggio che il festival riserva a Sergej Paradjanov c’è il biopic sul regista-artista, di Avedikian (armeno) e Fetisova (ucraina), che racconta alcuni dei momenti salienti della vita e del lavoro del grande autore perseguitato dalle autorità sovietiche. Vediamo Paradjanov mentre realiza i suoi capolavori come Le ombre degli avi dimenticati e Sayat Nova-Il colore del melograno, ma anche i suoi anni di carcere sotto il regime comunista, e dell’amore indissolubile per la bellezza che gli permette di sopravvivere negli anni di isolamento e oblio.

 

Alle 20 ancora corti con ALERIK (animazione) di Vuk Mitevski; ČEST di Pavel G. Vesnakov; KISPARISZ di Orsi Nagypál; FLORA I FAUNA di Piotr Litwin; LEHRLING di Aurelio Buchwalder; PRAGOVI di Dijana Mlađenović.

 Immagine

Alle 22 per a sezione AI CONFINI DEL SUONO PRAVI ČLOVEK A KAPITALIZEM (The right man for capitalism) di Dušan Moravec, incentrato sulla figura di Damir Avdic, musicista, poeta, scrittore bosniaco che vive in Slovenia, soprannominato Bosniac Psycho; a seguire ANPLAGD (Unplugged) del serbo Mladen Kovačević, la storia di due anziani (Vera, detective in pensione, e Pera, il sapientone del luogo) che sono gli ultimi due suonatori di foglie.

 Immagine

Alle 23.45 PUSSY RIOT: A PUNK PRAYER di Mike Lerner e Maxim Pozdorovkin (anteprima regionale), il documentario girato nel corso di 6 mesi sulla incredibile storia delle tre giovani donne che hanno sfidato il potere politico ed ecclesiastico e sono state imprigionate. .

 

Tra gli eventi collaterali del festival nella giornata alle 14.30 per ESTERNO GIORNO con TRIESTE AL CINEMA, DA CORRIERE DIPLOMATICO A DIANA si potrà godere di una passeggiata cinematografica a cura di Nicola Falcinella e Beatrice Fiorentino, un modo diverso di visitare la città e insieme una chiave differente per scoprire o ripercorrere la storia del cinema (iscrizioni via mail a guestservice@alpeadriacinema.it o direttamente agli uffici del festival in Sala Tripcovich, costo 10 euro, 5 per gli accreditati).

 

Nella Sala Video del Teatro Miela alle ore 17 la prima masterclass del festival con ČEDOMIR KOLAR che spiegherà come vincere un Oscar (Kolar è stato il produttore di Tanovic e Manchevski). Ingresso libero.

 

 

Informazioni sul sito del festival, www.triestefilmfestival.it

25° TRIESTE FILM FESTIVAL – il programma di venerdì 17 gennaio 2014

Ricevo e volentieri pubblico

 

TRIESTE FILM FESTIVAL – 25^edizione

17-22 gennaio 2014

  Image

Giornata di venerdì 17 gennaio

 

Si apre venerdì 17, la venticinquesima edizione del Trieste Film Festival,

il principale appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro-

orientale. La  rassegna, diretta da Annamaria Percavassi e Fabrizio 

Grosoli ospiterà  anche quest’anno le sue proiezioni al Teatro Miela e alla

Sala Tripcovich.

 Image

Sono più di 100 i lavori che passeranno nelle giornate del festival. Si inizia alle 17:30 per la sezione CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI (sala Tripcovich) con MAMA EUROPA(Mamma Europa) della slovena Petra Seliškar; uno sguardo all’Europa attraverso gli occhi di Terra, una bambina di 6 anni nata nei Balcani, ma cresciuta come cittadina del mondo dal padre di origine cubana e macedone e dalla madre slovena. La piccola Terra imparerà presto il significato della parola confini.
“Sono slovena e il mio compagno e direttore della fotografia Brand è macedone. Da quando la Slovenia è entrata nell’UE e nell’area Schengen la nostra vita nomade è diventata piuttosto complicata. Brand ha bisogno di un visto per ogni paese in cui deve andare, con esclusione di Cuba, il paese di suo padre, e dei paesi balcanici, ma non della Slovenia. Viaggiare con il mio compagno è diventata una lotta senza fine, anche dopo la nascita di Terra, ma questo non ci ha mai impedito di farlo” (P. Seliškar).

 Image

Ad aprire ufficialmente il festival sempre in sala Tripcovich alle 20:00, in anteprima italiana l’ultimo film di Danis Tanović (cineasta premiato con l’oscar nel 2001 per No Man’s Land) dal titolo EPIZODA U ŽIVOTU BERAČA ŽELJEZA (Un episodio di un raccoglitore di ferro), una coproduzione bosniaca, francese, slovena che vede la partecipazione anche di Rai Cinema. Il film è ambientato nella Bosnia-Erzegovina e incentrato sulla storia di una famiglia Rom che vive a Poljice, lontano dai centri urbani. Il padre Nazif recupera metallo da vecchie auto e lo vende a un robivecchi, la madre Senada tiene in ordine la casa, cucina e si prende cura delle due figlie piccole. Un terzo figlio è in arrivo.Quando si sente male, Nazif prende una macchina a prestito e la porta alla clinica più vicina. Senada ha perso il bambino e rischia la setticemia se non viene operata immediatamente, ma non ha l’assicurazione sanitariaEpizoda u životu berača željeza era in concorso all’ultimo Festival di Belino dove ha vinto il Gran premio della giuria e quello per il Miglior attore. “Il film è la ricostruzione di eventi reali e l’intenzione alla base del film è quella di mostrare le discriminazioni che le minoranze devono affrontare in Bosnia ed Erzegovina, in particolare le comunità Rom … Tutte le scene mi sono state descritte da Nazif e le abbiamo girate così come lui se le ricordava. Non c’è una sceneggiatura. Quasi tutte le persone che compaiono nel film sono quelle che realmente hanno vissuto la vicenda.(D. Tanović). Sarà presente il produttore Cedomir Kolar.

 Image

A seguire alle ore 22:00 il lungometraggio fuori concorso GRZELI NATELI DGEEBI (In Bloom) di Nana Ekvtimishvili, Simon Gross. Primi anni Novanta a Tbilisi, capitale della Georgia, da poco indipendente dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Il paese si trova ad affrontare la guerra sulla costa del Mar Nero. Ma per Eka e Natia, due amiche inseparabili di quattordici anni, la vita si sta aprendo. Il film è stato al Forum del festival di Berlino e ai festival di Karlovy Vary e Sarajevo dello scorso anno,

Image


Alla Sala Tripcovich per tutta la durata del festival è visibile la mostra I SENTIERI DELLA GLORIA, IN VIAGGIO CON MARIO MONICELLI SUI LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA realizzata dalla Cineteca del Friuli, una quindicina di immagini scattate nel 1959 sul set del film con Sordi e Gassman che ebbe enorme successo, e altrettante (a colori) scattate nel 2004 durante le riprese del documentario I SENTIERI DELLA GLORIA di Gloria De Antoni.

www.triestefilmfestival.it