LA CACCIA AI TESORI DEL CINEMA – AL MIC IL CINEMA COME NON L’AVETE MAI VISTO

Ricevo e volentieri pubblico

 

MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Viale Fulvio Testi 121, Milano

LA CACCIA AI TESORI DEL CINEMA

Al MIC il cinema come non l’avete mai visto

Il Nuovo Archivio Storico dei Film della Cineteca di Milano cambia volto con un nuovo allestimento dedicato ai grandi capolavori della Storia del Cinema.

Dal 12 febbraio 2016

CACCIAAITESORI.mov.jpgDa venerdì 12 febbraio 2016 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con EPSON, inaugura il nuovo allestimento dell’Archivio Storico dei Film, LA CACCIA AI TESORI DEL CINEMA, percorso multimediale con elementi di Realtà aumentata dove le più recenti tecnologie e l’archivio storico del MIC si incontrano per offrire un’esperienza unica ed emozionante.

Dopo Un Archivio Da Paura, tema con cui le visite nell’Archivio sono state inaugurate lo scorso giugno, le segrete della Cineteca si popolano di grandi capolavori della storia del cinema. Dai primi filmati dei fratelli Lumiére, fino al premio Oscar La grande Bellezza, è il momento di andare a caccia di tesori del cinema: il pubblico dovrà riconoscere i 50 titoli che si nascondono fra le oltre 25000 pellicole conservate 15 metri sotto terra. Sarà sufficiente indossare gli smartglass Moverio per rivivere alcune scene dei più grandi capolavori del cinema: da Indiana Jones a Titanic, passando per da ET e molti altri.

L’inaugurazione si terrà venerdì 12 febbraio dalle h 15 con un’intera giornata ad ingresso gratuito a base di chiacchiere e grandi capolavori del cinema (sotto tutte le info sull’inaugurazione).

Accedere a un archivio di pellicole è un’esperienza davvero eccezionale e, oggi, unica in Italia. L’archivio raccoglie le collezioni filmiche più preziose e storiche della Cineteca Italiana ed è il presidio Regionale delle immagini in pellicola, esteso per oltre 3000 mq nei sotterranei della Cineteca, distribuiti su due piani e collegati con il laboratorio di restauro

CACCIAAITESORI.mov_1.jpgPrima di iniziare la caccia nel caveau, i visitatori verranno condotti all’interno del Tunnel dei Sogni, le cui pareti raccontano per 54 mt la storia della pellicola, la sua morte e la sua rinascita in digitale. Il Tunnel è un luogo di passaggio in cui la storia della Cineteca s’intreccia con la storia del Cinema: il primo documentario dedicato alla Cineteca realizzato da Luigi Comencini, Il museo dei sogni (1949) raccontava proprio questo, un museo ideale dove i sogni e l’immaginario del cinema prendessero vita. Una volta scesi 15 metri sotto terra, dopo aver indossato i Moverio e le cuffie in dotazione, al visitatore è sufficiente dirigere lo sguardo verso i QR Code posizionati sugli scaffali e nei corridoi per far partire i filmati con le scene delle famose pellicole per poter cercare di indovinare quanti più film possibili su un totale di 50 titoli che si nascondono fra gli oltre 25.000 conservati in archivio. Un gioco divertente e originale con il quale sfidare gli amici e gli altri partecipanti.

La caccia ai tesori del cinema è effettuabile venerdì, sabato e domenica alle ore 15.30 e alle 17.30 su prenotazione obbligatoria al numero 0287242114.  Con lo stesso biglietto, sarà inoltre possibile visitare il MIC – Museo Interattivo del Cinema e assistere alla proiezione cinematografica giornaliera.

Dal 2014 Fondazione Cineteca Italiana ha riunito tutte le sue attività presso la nuova sede della Manifattura Tabacchi, in viale Fulvio Testi 121, a Milano. Oltre alla Direzione, agli Uffici amministrativi e al MIC – Museo Interattivo del Cinema, già attivi dal 2012, lo scorso giugno sono stati inaugurati il Nuovo Archivio storico del Film (comprendente più di 25.000 titoli del cinema mondiale) e un Laboratorio dedicato sia alla salvaguardia e alla manutenzione del cinema in pellicola, sia al suo riversamento sui più recenti media digitali, collegati da un lungo corridoio, il Tunnel dei sogni.

1. Il Tunnel dei sogni

Tunnel dei sogni (2).JPGIl tunnel sotterraneo che mette in comunicazione il Laboratorio e il Nuovo Archivio Storico dei Film è stato oggetto di un attento allestimento. All’interno del Tunnel, che i visitatori attraversano per procedere tra questi due ambienti-cardine della Cineteca, 23 illustrazioni su grandi pannelli d’alluminio per una lunghezza totale di 54mt raccontano per immagini e parole la storia tecnologica della pellicola cinematografica fino al suo passaggio al digitale, per poi descrivere ai visitatori in cosa consista più praticamente il formato digitale e quali nuovi scenari apra per la cultura e l’industria cinematografica.

Mentre i contenuti sono stati ideati da Fondazione Cineteca Italiana, i visual, la progettazione grafica, la stampa e la posa dei materiali sono stati realizzati da fornitori e collaboratori esterni (Francesco Galanti, Effigie srl, Graphix, Pubbli.di, Guido Ammirata).

Il Tunnel dei sogni rappresenta quindi, nelle nostre intenzioni, un’ideale introduzione ma anche una sintesi e infine la quintessenza del progetto. Grazie a esso, infatti, ciascuno dei nostri visitatori potrà accedere a un percorso di avviamento alla memoria del cinema e all’avvincente compito cinetecario della sua conservazione.

Accanto a questi pannelli esplicativi ne sono stati posti altri 10 realizzati dallo studio grafico H57 di Milano, realizzati con il format Shortology, la cui peculiarità consiste nel rappresentare i grandi capolavori del cinema usando solo icone grafiche. Al visitatore viene chiesto di mettere alla prova la propria memoria cinematografica, scovando all’interno di ogni pannello (dedicato ciascuno ad un maestro del cinema) i titoli dei film rappresentati molto sinteticamente solo per icone. Il percorso nel Tunnel non sarà solo un‘esperienza visiva ma anche uditiva, visto che un apposito allestimento permetterà di diffondere nell’ambiente musiche ispirate alla settima arte.

2. Il nuovo Archivio Storico dei Film: un museo “aumentato”

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Raccoglie le collezioni filmiche più preziose e storiche della Cineteca Italiana (circa 25.000 titoli, tra i quali ricordiamo Cabiria, Rocco e i suoi fratelli ma anche I quattrocento colpi o Blade Runner) ed è un presidio regionale delle immagini in pellicola, esteso per oltre 3.000 mq15 metri sotto terra, distribuiti su due piani e collegati con il laboratorio di restauro della Cineteca.

Per oltre un sessantennio la Cineteca ha raccolto e conservato, attraverso acquisti, ritrovamenti, depositi e donazioni, le copie in 35 mm delle opere più importanti della cinematografia mondiale, con un occhio di riguardo per quella del nostro Paese. Nell’ambito del progetto, l’Archivio si connota come una riserva di storie a disposizione del visitatore, il quale potrà usufruire di un’ampia offerta di formule e itinerari di visita, dalle più classiche visite guidate, ai seminari di approfondimento tecnico su particolari aspetti della preservazione filmica, fino alla strutturazione di itinerari storico / tematici.

Per il nuovo allestimento dell’Archivio è stato scelto il tema dei “grandi capolavori”: sulle scatole di 50 titoli di grandi cult tra quelli conservati in archivio, dai film muti a quelli più recenti, sono stati posizionati altrettanti QR CODE.

Il visitatore verrà dotato dell’avanzato supporto tecnologico di un paio di smart glasses Epson Moverio BT-200 con cui leggere i QR Code e fruire così di contenuti in HD o 3D. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con Epson Italia, partner tecnico del MIC..

Gli occhiali Moverio, in virtù di caratteristiche quali la connettività Wi-Fi, la possibilità di proiettare immagini a risoluzione qHD, una memoria interna da 8 GB e un sistema operativo Android, consentiranno a ciascuno di integrare con contenuti multimediali la visita ai cellari, avendo a disposizione, ad esempio, le immagini del film di cui, contemporaneamente, possono apprezzare la copia conservata in archivio. Ogni visitatore inoltre sarà dotato di cuffie stereo per poter fruire di contenuti audio video completi.

Questa fase del progetto ha visto impegnato il personale di Cineteca nella scelta e nella digitalizzazione dei contenuti video e audio che sono divenuti oggetto di fruizione grazie alle APP e alla strumentazione tecnologica studiata e realizzata da aziende specializzate (Extraspacegroup spa, Frag srl, Mani sas, Effebi Informatica, Rekordata).

3. Laboratorio di restauro della Fondazione Cineteca Italiana

CACCIAAITESORI.mov_2.jpgCollegato dal Tunnel dei sogni all’Archivio, il Laboratorio accoglie tutti gli apparecchi necessari sia alla revisione dei film in pellicola (tavoli da ripasso, moviole, visori manuali per i film più fragili…), sia al suo restauro e alla digitalizzazione dei fondi filmici e fotografici (tele cinema sondor ALTRA SNR. 11/2518 HD implementato con scanner HD, Scanner Epson Expression 11000XL, postazioni per la color correction e la post-produzione).

Accedendo a questo terzo ambiente, quindi, il visitatore assisterà alla lavorazione del film in tutte le sue fasi (controlli, riparazioni, riversamenti, restauri, post-produzione) in particolare alla migrazione delle immagini filmiche o fotografiche dal supporto materico della pellicola all’immaterialità del file digitale.

INFO

info@cinetecamilano.it

www.cinetecamilano.it

T 02 87242114

Cineteca Milano @cinetecamilano

CACCIAAITESORI.mov_3.jpgORARI DI VISITA

Venerdì, sabato e domenica h 15.30 e h 17.30

MODALITÀ DI INGRESSO

Intero: € 5,50; Ridotto: € 4,00

Prenotazione obbligatoria telefonando dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio allo 02 87242114

INAUGURAZIONE

Venerdì 12 febbraio dalle h 15. Ingresso libero su prenotazione obbligatoria allo 02 87242114 (un turno ad ogni ora – h 15, h 16, h 17, h 18 e h 19) con possibilità di visitare anche il MIC e accedere alle proiezioni in sala:

h 15.00 La linea (Osvaldo Cavandoli, Italia, 1969-1977, animaz., 30’)

Il celebre omino che percorre una linea virtualmente infinita e di cui è anch’esso parte integrante.

A seguire

Rupture (Pierre Etaix/J.C. Carrière, Francia, 1961, 10’ con Anny Elsen e Pierre Etaix)

Un uomo riceve una lettera d’addio dalla donna amata.

h 16.30 Mio zio (Jacques Tati, Francia, 1958, 120’ con Jacques Tati e Adrienne Servantie)

Il piccolo Gérard preferisce alla monotonia dei genitori la spensieratezza e stravaganza dello zio Hulot.

h 19.00 Ratataplan (Maurizio Nichetti, Italia, 1979, 95’ con Maurizio Nichetti e Angela Finocchiaro)

Successo internazionale per il primo lungometraggio di Nichetti.

h 21.00 The Cameraman (Edward Sedwick, Buster Keaton, USA, 1928, 68’, muto con Buster Keaton e Marceline Day)
Luke è un fotografo che per amore di Sally, impiegata alla Metro Goldwin Mayer, si improvvisa cineoperatore. Accompagnamento musicale dal vivo di Francesca Badalini

Tanti i premi in palio. Durante la giornata, chiacchiere perenni offerte a tutti i presenti!

TORINO FILM FESTIVAL 2015: BORSALINO CITY di Enrica Viola

Ricevo e volentieri pubblico

AL 33. TORINO FILM FESTIVAL

FESTA MOBILE

BORSALINO CITY

un film doc di

ENRICA VIOLA

 

una produzione UNA FILM

in collaborazione con APAPAJA, LES FILMS D’ICI 2, ARTE FRANCE

e con ISTITUTO LUCE CINECITTÀ, RAI CINEMA

 

Da Alessandria in Piemonte a Robert Redford, l’avventura

di un oggetto-mito della storia del Cinema

 Borsalino j

“Dear vittorio, you may remember me…my name is Robert Redford” così inizia la lettera che una delle più grandi star di sempre del cinema americano scrisse a un erede della famiglia Borsalino, per richiedere il cappello che aveva visto indossato da Mastroianni in 8 1/2. Questa lettera è rappresentativa per capire la storia di un oggetto, fatto con amore e passione in una piccola città di provincia del Nord Italia, e sbarcato poi in tutto il mondo per diventare un mito.

Il cappello Borsalino è diventato un’icona grazie al cinema. Nell’epoca d’oro di Hollywood tutti ne indossavano uno.

Ciò che s’ignora è che questo mito nasce in una città della provincia italiana, Alessandria, e che per più di centoventicinque anni una sola famiglia è stata a capo di questo impero fondato dal capostipite, Giuseppe Borsalino.

Rievocando la memoria dei lavoratori di un tempo, di appassionati di storia locale, e di grandi nomi del cinema come Redford, Jean Claude Carrière, Deborah Nadoolman Landis, e attraverso immagini d’archivio e di memorabili film dove il cappello è ben più di una comparsa, il documentario racconta la storia del favoloso incontro tra il sogno di un imprenditore partito dal nulla e la grande industria dei desideri che è il cinema del XX° secolo.

Tracciando la storia non di un semplice oggetto, ma di uno dei simboli più famosi dell’immaginario mondiale.

VENEZIA 72: I PREMI UFFICIALI

Dal sito ufficiale della Mostra

Premi Ufficiali
della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
VENEZIA 72

La Giuria di Venezia 72, presieduta da Alfonso Cuarón e composta da Lynne Ramsay, Diane Kruger, Elizabeth Banks, Emmanuel Carrère, Nuri Bilge Ceylan, Pawel Pawlikowski, Francesco Munzi, Hou Hsiao-hsien dopo aver visionato tutti i 21 film in concorso, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

LEONE D’ORO per il miglior film a:
19400-Desde_all___2_-_Luis_SilvaDESDE ALLÁ (FROM AFAR)
di Lorenzo Vigas (Venezuela, Messico)

LEONE D’ARGENTO per la migliore regia a:
Pablo Trapero

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per il film EL CLAN (THE CLAN)
(Argentina, Spagna)

GRAN PREMIO DELLA GIURIA a:
19382-Anomalisa_1ANOMALISA di Charlie Kaufman, Duke Johnson (Stati Uniti)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a:

Foto di scena del film

Valeria Golino
nel film PER AMOR VOSTRO di Giuseppe Gaudino (Italia, Francia)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a:

Fabrice Luchini
nel film L’HERMINE (COURTED) di Christian Vincent (Francia)

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente a:
beasts_of_no_nationAbraham Attah
nel film BEASTS OF NO NATION di Cary Joji Fukunaga (Stati Uniti)

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Christian Vincent
per il film L’HERMINE (COURTED) di Christian Vincent (Francia)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
20554-Frenzy_4_-_Berkay_AtesABLUKA (FRENZY) di Emin Alper (Turchia, Francia, Qatar)

LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”

La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Saverio Costanzo e composta da Roger Garcia, Natacha Laurent, Charles Burnett, Daniela Michel assegna il LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” a:
20170-The_Childhood_of_a_Leader_1_-_Tom_SweetTHE CHILDHOOD OF A LEADER di Brady Corbet (Regno Unito, Ungheria)

nonché un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.

PREMI ORIZZONTI

La Giuria Orizzonti della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Jonathan Demme e composta da Alix Delaporte, Paz Vega, Fruit Chan, Anita Caprioli dopo aver visionato i 19 lungometraggi in concorso e i 14 cortometraggi in concorso, assegna:

il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
20242-Free_in_Deed_2_-_Edwina_FindleyFREE IN DEED di Jake Mahaffy (Stati Uniti, Nuova Zelanda)

il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
Brady Corbet
per THE CHILDHOOD OF A LEADER (Regno Unito, Ungheria)

il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:
Boi-neon-Gabriel-MascaroBOI NEON (NEON BULL)
di Gabriel Mascaro (Brasile, Uruguay, Paesi Bassi)

il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE O FEMMINILE a:
Dominique Leborne
20944-Temp__te_5____Geko_Films_2015nel film TEMPÊTE (LAND LEGS)
di Samuel Collardey (Francia)

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
21032-Belladonna_2BELLADONNA di Dubravka Turić (Croazia)

il VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2015 a:
20488-E.T.E.R.N.I.T._2E.T.E.R.N.I.T. di Giovanni Aloi (Francia)

PREMI VENEZIA CLASSICI
la Giuria presieduta da Francesco Patierno e composta da studenti di cinema provenienti da diverse Università italiane: 25 laureandi in Storia del Cinema indicati dai docenti di 12 DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a:
21082-The_1000_Eyes_of_Dr_Maddin_2THE 1.000 EYES OF DR. MADDIN di Yves Montmayeur (Francia)

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a:
21052-Sal___o_le_120_giornate_di_Sodoma_2____CSC_-_Cineteca_NazionaleSALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA di Pier Paolo Pasolini (1975, Italia, Francia)

LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2015 a:
Bertrand Tavernier

JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER AWARD 2015 a:
Brian De Palma

PERSOL TRIBUTE TO VISIONARY TALENT AWARD 2015 a:
Jonathan Demme

PREMIO L’ORÉAL PARIS PER IL CINEMA a:
Valeria Bilello

VOLKER SCHLÖNDORFF A BOLOGNA sabato 22 novembre

Ricevo e volentieri pubblico

VOLKER SCHLÖNDORFF A BOLOGNA


Sabato 22 novembre al Cinema Lumière omaggio al regista tedesco,

che incontrerà il pubblico al termine della versione restaurata di Baal

 

 

Il regista sarà poi al Cinema Europa per il suo nuovo Diplomacy

La Palma d’Oro a Cannes nel 1979 e l’Oscar per il miglior film straniero nel 1980 con Il tamburo di latta hanno consacrato Volker Schlöndorff tra i grandi della storia del cinema.

Sabato 22 novembre il regista sarà a Bologna per incontrare il pubblico del Cinema Lumière della Cineteca di Bologna (Piazzetta Pasolini, 2/b) al termine della proiezione delle ore 18 del restauro di Baal, uno dei capisaldi del Nuovo cinema tedesco diretto da Schlöndorff nel 1969, tratto da un testo di Bertolt Brecht e dedicato all’anarchico Baal, poeta folle, dotato di una forza animale. Si sposta come una furia tra foreste e città, recita poemi ai tassisti, mette incinta un’attrice, se ne libera, uccide. Interpretato da Rainer Werner Fassbinder: adrenalinico, demoniaco, struggente, violento, folle, e da Hanna Schygulla.

Volker Schlöndorff sarà poi alle ore 20 al Cinema Europa (via Pietralata, 55) dove presenterà il suo ultimo lungometraggio, Diplomacy, e incontrerà il pubblico al termine della proiezione.

Volker Schlöndorff

Volker Schlöndorff è il regista tedesco più importante e conosciuto all’estero. Ha una predilezione per la letteratura, i classici tedeschi e internazionali, che adatta spesso per il grande schermo. È un grande estimatore di opere, spesso considerate non adatte al grande schermo, che riesce a rendere accessibili al grande pubblico. È nato a Wiesbaden, in Germania, il 31 Marzo 1939. Trascorse la sua infanzia in Germania, ma la lasciò giovanissimo per studiare qualche mese in Francia. Due mesi si trasformarono in dieci anni. A Parigi completò i suoi studi e iniziò ad interessarsi di cinema. Inizialmente si iscrisse a Scienze politiche, ma dopo poco cominciò a dedicarsi quasi integralmente al cinema, lavorando come assistente alla regia di Louis Malle, Alain Resnais, e Jean-Pierre Melville.

Nel 1964 diresse il suo primo film, Il giovane Törless, il quale conquistò numerosi premi ed è stato il primo successo internazionale per il nascente movimento del Nuovo cinema tedesco. Seguirono una serie di altri film Vivi ma non uccidere, La spietata legge del ribelle, Baal, L’improvvisa ricchezza della povera gente di Kombach. Con Il caso di Katharina Blum, co-diretto con Margarethe von Trotta, sua moglie fino al 1991, conquista il botteghino in Germania. La versione cinematografica de Il tamburo di latta diventa il suo film più conosciuto e premiato. Il film conquista la Palma d’oro al Festival di Cannes e l’Oscar come miglior film straniero aprendo le porte alle produzioni internazionali. Tra i film prodotti dalla Germania con gli americani con un cast internazionale ricordiamo Morte di un commesso viaggiatore con Dustin Hoffman e Palmetto con Woody Harrelson.

Accanto al suo lavoro di regista cinematografico, Schlöndorff è anche un regista di opere liriche e lavori teatrali. Le sue idee politiche non traspaiono solo dai suoi film. Nel 2005 e nel 2009 supportò la futura cancelliera Angela Merkel durante la campagna elettorale.

Omaggio a Volker Schlöndorff

Sabato 22 novembre

Ore 18, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)

BAAL (RFT/1969) di Volker Schlöndorff

Al termine, incontro con Volker Schlöndorff

 

Ore 20, Cinema Europa (via Pietralata, 55)

DIPLOMACY (Germania/2014) di Volker Schlöndorff

Introduzione e incontro al termine con Volker Schlöndorff

 

IX PITIGLIANI KOLNO’A FESTIVAL – dall’1 al 5 novembre a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

PITIGLIANI KOLNO’A FESTIVAL
IX edizione
Roma  – Casa del Cinema e Centro Ebraico Pitigliani
1 – 5 novembre 2014

 logo_2014

Torna dall’1 al 5 novembre 2014 alla Casa del Cinema di Roma (da sabato 1 a martedì 4) e l’ultimo giorno presso il Centro Ebraico Pitigliani (Via Arco dè Tolomei, 1), il Pitigliani Kolno’a Festival, Ebraismo e Israele nel cinema, il festival giunto alla nona edizione, prodotto dal Centro Ebraico Il Pitigliani, dedicato alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico e diretto da Ariela Piattelli e Dan Muggia. L’edizione di quest’anno del festival è dedicata ai personaggi che hanno fatto e attraversato la Storia del Cinema. Film di apertura sarà GETT, di Ronit e Shlomi Elkabetz, che uscirà nelle sale italiane il prossimo 20 novembre, distribuito da Parthénos, pellicola appena scelta da Israele per la corsa all’Oscar come miglior film straniero. Applaudito all’ultimo Festival di Cannes, il film chiude una trilogia iniziata nel 2004 con To Take a Wife e proseguita nel 2008 con 7 Days. Protagonista del film è Viviane Amsalem (interpretata da Ronit Elkabetz, anche regista e sceneggiatrice insieme al fratello Shlomi), una donna che da cinque anni cerca invano di ottenere il divorzio dal marito Elisha, davanti all’unica autorità che in Israele possa concederglielo: il tribunale rabbinico. L’ostinata determinazione di Viviane nel voler conquistare la propria libertà si scontra con l’intransigenza di Elisha e con il ruolo ambiguo dei giudici. In tribunale sfilano i testimoni convocati dalle parti, mentre il “processo” si trascina coi suoi contorni al tempo stesso drammatici e assurdi.

ghila_almagor_1Tra gli ospiti, l’attrice Gila Almagor, definita l’Anna Magnani del cinema israeliano, che presenterà Matzor (Assedio, 1969) del regista italiano Gilberto Tofano, figlio di Sergio Tofano. A presentare il film anche Ya’acov Agmon, giornalista e produttore di teatro, cinema, ed eventi culturali e marito di Gila Almagor, che chiamò Tofano a dirigere il film. Il film racconta di Tamar, giovane vedova della Guerra dei Sei giorni, madre di un bambino, che in un villaggio circondata da ufficiali dell’esercito che hanno combattuto con suo marito e che lo considerano un eroe. I compagni d’armi si sentono responsabili di lei, ma Tamar tenta di uscire dal ruolo di vedova nel quale la società l’ha confinata. Sullo sfondo della “Guerra di logoramento” che seguì la guerra del 1967, la storia personale di Tamar s’intreccia con documenti d’archivio. Il film sarà restaurato nel 2015 dalla Cineteca di Bologna, per un progetto coprodotto dal PKF e le cineteche di Geusalemme e Bologna e con il sostegno del Ministero degli Esteri israeliano.

life_according_to_agfa2Quindi, l’Omaggio all’attore e regista Assi Dayan, con la proiezione di alcuni suoi lavori, tra cui Life According to Agfa (interpretato proprio dalla Almagor), che racconta di un pub di Tel Aviv, frequentato da gente che non ha altri posti dove andare, dalle due padrone del locale, a Benny il poliziotto, ma anche un cantante, spacciatori di droga, qualche soldato e gli arabi che lavorano in cucina. Gila Almagor e Assi Dayan sono anche protagonisti della proiezione di due episodi di Betipul, serie televisiva israeliana osannata dalla critica e adattata per la televisione in America ed in italia con il titolo di In treatment. La serie segue la vita privata e professionale dello psicologo Re’uven Dagan (Assi Dayan). Ogni giorno della settimana il Dottor Dagan ascolta un paziente diverso. Il giovedì tocca al dottore andare a colloquio dalla sua psicologa (Gila Almagor). Tutti i giorni gli spettatori sono invitati a 30 minuti di terapia. Dedicato a Dayan, sarà presentato anche il documentario Life as a Rumor, diretto da Adi Arbel e Moish Goldberg, che saranno ospiti del festival. Quest’ultimo documentario sarà  in parte oggetto del primo PKF Professional Lab di quest’anno, che si tiene lunedì 3 novembre in sala Kodak alle ore 18:00: un laboratorio dedicato all’utilizzo del materiale di archivio, dal titolo “La storia nell’oggi”, moderato dai due direttori artistici. Mario Musumeci e Maria Cristina Misiti discuteranno del “Restauro e digitale nella cinematografia contemporanea”, mentre Claudio Della Seta dei “Filmati ritrovati”. Massimo Torre si concentrerà sul “Materiale di repertorio in anni di crisi: necessità o opportunità creativa?”. In chiusura, appunto, a cura di Adi Arbel e Moish Goldberg: “Il caso Life as a Rumor – Quando l’archivio è protagonista del racconto”.

Life_as_a_Rumor_1 Altro documentario, The good son, di Shirly Berkovitz, che sarà ospite del festival, Premio del Pubblico all’International Documentary Film Festival di Amsterdam, storia di un giovane israeliano che si chiude in camera, nascosto dai suoi genitori conservatori. La sua tana diventa un quartier generale da dove far partire il proprio piano di truffe e inganni, per cambiare vita. La musica è protagonista del documentario I’m your man, di Lian Lunson, ritratto del musicista, poeta e scrittore Leonard Coen, raccontato da colleghi e amici, definito da Wim Wenders “uno dei più bei film sulla musica di tutti i tempi”.

Tra i lungometraggi, Big bad Wolves, di Aharon Keshales e Navot Papushado, film vincitore del primo premio all’Accademia Americana del Film di Fantascienza, Fantasia e Orrore, del Premio Cavallo Nero al Fantasia Film Festival di Montreal e di cinque premi della Accademia Israeliana del Cinema. Un thriller-horror – definito da Quentin Tarantino il miglior film dell’anno 2013 – che racconta la personale vendetta di un poliziotto pensionato e un padre di una bambina recentemente assassinata. Altro lungometraggio, Next to her, opera prima di Asaf Korman, recente vincitrice del  Gran Premio al Festival di Haifa, ispirata all’esperienza di sua moglie Liron Ben Shlush, che ha scritto la sceneggiatura e che qui interpreta il personaggio principale. La storia della giovane Heli che abita da sola con la sorella Gaby (interpretata da Dana Ivgy, premio Ophir 2014 come migliore attrice non protagonista), portatrice di handicap, in uno squallido appartamento di un quartiere periferico di Haifa. Quando si scopre che Heli lascia Gaby sola per ore, per andare a lavoro, interviene l’assistente sociale, così la giovane donna è costretta a mettere sua sorella in un istituto durante il giorno. Questo evento permette al giovane Zohar di entrare nella vita di Heli e viene a crearsi un triangolo umano dove si consumano i confini tra amore, sacrificio, nutrimento e tortura.  Quindi il road movie Magic men, di Guy Nattiv ed Erez Tadmor, la storia di un anziano signore di origini greche e del suo viaggio a Salonicco e Santorini alla ricerca dello sconosciuto che salvò suo padre durante la Shoah. Film vincitore dell’Israel Film Academy per la straordinaria interpretazione dell’attore arabo-israeliano Makram J. Khoury. Il dramma è al centro di Bethlehem, di Yuval Adler, presentato al Festival di Venezia, vincitore del Premio Ophir dell’Accademia israeliana del cinema per il Miglior film e per la migliore regia, la storia del giovane palestinese Sanfur  reclutato anni prima per collaborare con i servizi segreti israeliani. Tra lui e Razi, il suo contatto israeliano, si è sviluppato un rapporto intimo e di dipendenza reciproca. Quando gli israeliani vogliono ottenere informazioni sul fratello di Sanfur, ricercato per la sua attività clandestina, la faccenda si complica e esplode.

Prima di alcune proiezioni saranno mostrati al pubblico tre brevi servizi dal programma televisivo Rai, Sorgente di Vita, per tre storie di cantautori, poeti e musicisti, che hanno scritto, o scrivono tutt’ora, la storia della musica ebraica, da Herbert Pagani a Uri Caine passando per Noa. L’ultima giornata del festival si tiene presso il Centro Ebraico Pitigliani e prevede, oltre alla replica di due documentari quali Life as a Rumor e I’m Your Man, alle ore 18:00 la proiezione del cortometraggio Mi ritroverai dentro di te, scritto e diretto dal regista romano Eitan Pitigliani, interpretato dall’attore argentino Andrès Gil e girato tra i vicoli romani di Trastevere, Isola Tiberina e Tempio Maggiore, Sinagoga di Roma. Il corto racconta il viaggio in Italia di Pablo, un giovane argentino alla ricerca delle proprie origini.

Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città 2014-2016, Pitigliani Kolno’a Festival è realizzato con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Dipartimento Cultura.

Info
Tel. 06 5800539
www.pitiglianikolnoafestival.it
PKF@pitigliani.it

TRIESTE SCIENCE+FICTION 2014: PREMIO URANIA D’ARTENTO AD ALEJANDRO JODOROWSKY

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE SCIENCE+FICTION

FESTIVAL DELLA FANTASCIENZA – XIV EDIZIONE

TRIESTE 29 OTTOBRE – 3 NOVEMBRE 2014

 

PREMIO URANIA D’ARGENTO 2014 A ALEJANDRO JODOROWSKY

 ALEJANDRO JODOROWSKY BD

Trieste Science+Fiction – Festival della Fantascienza è lieto di annunciare che l’ospite d’onore della quattordicesima edizione sarà il regista cileno Alejandro Jodorowsky, in occasione dell’attesissimo ritorno alla regia, dopo 23 anni dal suo ultimo film, con l’autobiografia visionaria La danza della realtà (La Danza de la Realidad, Cile/Francia, 2013).

Ad Alejandro Jodorowsky, icona del cinema underground e della controcultura internazionale degli anni ‘70, autore di film cult come La montagna sacra, El Topo e Santa Sangre, il Festival della Fantascienza di Trieste consegnerà il Premio alla Carriera Urania d’Argento (in collaborazione con la rivista Mondadori Urania), riconoscimento già assegnato nel corso degli anni a personalità illustri che hanno fatto la storia del cinema di genere, come Dario Argento, Roger Corman, Joe Dante, Christopher Lee, Terry Gilliam, George Romero.

Il regista cileno sarà a Trieste il prossimo 31 ottobre e offrirà al pubblico del Trieste Science+Fiction la possibilità di assistere ad una sua conferenza/ spettacolo dal vivo nella tradizione del suo celebre Cabaret Mystique, esilarante e profondo intrattenimento, nuovo tassello per la comprensione e il senso della comédie humaine, che l’autore ha saputo perlustrare anche nei suoi risvolti drammatici. Lo spettacolo si articolerà attorno alla lettura del breve testo poetico “Idioma remoto”, da cui prende spunto l’intero film. Lo spettacolo precederà la proiezione de La danza della realtà, presentato in anteprima a Cannes nel 2013 alla Quinzaine des Réalisateurs e distribuito in Italia da GARABOMBO arte in movimento di Salvatore Pecoraro e Antonio Bertoli. La data triestina fa parte dell’Alejandro Jodorowsky 2014 Italian Tour che avrà inizio a il 26 ottobre a Bari e toccherà alcune tra le principali piazze italiane (Roma il 28, Bologna il 29, Firenze il 30, Genova il 6 novembre, Napoli il 21 novembre) e in cui Jodorowsky accompagnerà personalmente l’uscita del film.

La presenza di Alejandro Jodorowsky sarà un vero e proprio evento. Scrittore, fumettista, saggista, drammaturgo, regista teatrale, fondatore con Roland Topor e Fernando Arrabal del Movimento Panico, cineasta e poeta, ha firmato solo sette film in quarantacinque anni, ottenendo una fama indiscussa. La danza della realtà sarà l’ennesima, sorprendente, esperienza: un’autobiografia immaginaria che rilegge gli anni della sua infanzia in una catena di ricordi e sogni grottesca e straniata. «Essendomi separato dal mio io illusorio, ho cercato disperatamente un sentiero e un senso per la vita». Questa dichiarazione del regista ben definisce il progetto biografico del film: restituire l’avventura e la ricerca che è stata la sua vita.

A completare l’omaggio all’autore, ci sarà l’anteprima nazionale del documentario Jodorowsky’s Dune (USA, 2013) di Frank Pavich in collaborazione con Disney Media Distribution: il film racconta il fantastico, incredibile e delirante mondo di Alejandro Jodorowsky e del suo progetto per realizzare un adattamento cinematografico di Dune, il capolavoro di Frank Herbert, in cui Mick Jagger, Orson Welles, Salvador Dalì, Moebius, H.R. Giger, Pink Floyd, Mike Oldfield sono solo alcuni dei mancati protagonisti della pellicola che avrebbe cambiato per sempre l’universo della fantascienza.

 

Per info:

La Cappella Underground +39 040 3220551

http://www.sciencefictionfestival.org

Facebook dell’evento:

GARABOMBO arte in movimento

https://www.facebook.com/pages/Garabombo-arte-in-movimento/1473087992957063?ref=hl

ALEJANDRO JODOROWSKY 2014 italian tour

https://www.facebook.com/events/302375966627938/

CORTOLOGY – ICONE CHE FANNO CINEMA – dal 15 al 23 novembre a Milano

Ricevo e volentieri pubblico

CORTOLOGY

ICONE CHE FANNO CINEMA

DA SABATO 15 A DOMENICA 23 NOVEMBRE 2014

 H-57 Shortology Jurassic Psycho 48x68cmPresso Spazio Oberdan Milano, da sabato 15 a domenica 23 novembre 2014, Fondazione Cineteca Italiana e lo studio milanese H-57 – Creative Station sono lieti di presentare “CORTOLOGY. Icone che fanno cinema”, la mostra-evento interamente dedicata alla storia del cinema composta da installazioni interattive, locandine pazze, proiezioni multimediali, quiz, giochi e, soprattutto, dalle celebri tavole realizzate con il format delle ministorie targate Shortology, la cui peculiarità consiste nel rappresentare i grandi capolavori del cinema usando solo icone grafiche.

PrintQuesta singolare e divertente mostra celebra il lancio del libro Filmology, edito da Rizzoli, il secondo volume a cura di H-57 che si propone di replicare il grande successo di Shortology, libro del 2012 basato sullo stesso meccanismo della sintesi grafica e dedicato a fatti storici e personaggi famosi.

Filmology sarà presentato al pubblico martedì 18 novembre alle ore 19, alla presenza degli autori Matteo Civaschi e Gianmarco Milesi.

Alla mostra Cortology è abbinato un contest in grado di coronare il sogno di ogni aspirante sceneggiatore. I vincitori, infatti, potranno veder realizzati i loro cortometraggi con una vera casa di produzione e un regista.

FantozziLa mostra Cortology, infine, vuole essere anche un’occasione per coinvolgere i più giovani incoraggiandoli a scoprire l’affascinante mondo del cinema e contemporaneamente le loro personali capacità creative, a volte nascoste. Per questo motivo la Cineteca di Milano, all’interno del Festival Piccolo Grande Cinema (il festival di cinema per le nuove generazioni che si svolge dal 17 al 30 novembre 2014), ha coinvolto alcune classi di studenti di scuole primarie e secondarie per creare un percorso didattico all’interno del magico spazio della mostra.

LA MOSTRA

Il ragazzo di campagnaIn tempi in cui l’immagine è tutto, le mini-storie illustrate dei creativi milanesi Matteo Civaschi e Gianmarco Milesi continuano a sorprendere per genialità, intelligenza e immediatezza. L’idea di Shortology, nata dalla volontà di raccontare i momenti più significativi della Storia e la vita dei personaggi famosi tramite pochi ed azzeccatissimi pittogrammi, qui è applicata alle trame dei più grandi capolavori cinematografici. Basta una rapida occhiata alla sequenza cronologica delle icone o cogliere un piccolo particolare per riconoscere, con grande soddisfazione, il film protagonista e passare alla tavola successiva. Un divertente quiz a tappe, da percorrere da soli o in compagnia, giocando contro il tempo. Giudice ultimo: il titolo, presente in posizione discreta su ogni opera.

Fraulein MonaUna sala ospiterà l’unica opera in vendita. Si tratta della “Fräulein Mona”, La Gioconda di Leonardo rivisitata in chiave Shortology, che verrà ceduta a fronte di un’offerta irrinunciabile.

Tra le installazioni di particolare impatto visivo ed emotivo spiccano: il “corridoio di Shining”, la sala con la celebre short story dedicata a Michael Jackson in 3d, e le stanze dedicate a Guerre Stellari, La Febbre del Sabato Sera e a The Truman Show.

Un’ala consistente della mostra sarà poi dedicata all’esposizione degli “stupid movies”, ovvero quelle locandine nate dall’incrocio di due film apparentemente inconciliabili tra loro.

La Grande BellezzaCortology è ricco di tante altre idee folli e divertenti: alcuni schermi trasmetteranno in loop brevi short story che ripercorrono alcune delle tappe fondamentali della storia del cinema, come la comparsa del suono e del colore; un quiz interattivo di intrattenimento con domande sul cinema eleggerà il più bravo cinefilo che vincerà premi come libri, t-shirt e vari gadget; un angolo sarà adibito al gioco di carte speciali realizzate da Dal Negro con i disegni Shortology; alcune silhouette del classico omino Shortology, in formato 1:1, si potranno completare con il proprio corpo; un angolo dedicato alla scena del crimine in stile C.S.I. per divertirsi improvvisandosi investigatori e realizzando le classiche “fotografie della scientifica”; sarà inoltre possibile creare delle sequenze umane con pochi ingredienti: un muro bianco, tre mega-frecce e il logo Shortology, attraverso i quali chiunque potrà provare a realizzare con i propri amici una sequenza di mosse, accadimenti, situazioni che ricreino le icone utilizzate nel libro, e tanto altro ancora.

IL LIBRO

La vita è bellaIl libro Filmology, pubblicato in Gran Bretagna da Quercus Books e pubblicato in Italia l’8 ottobre 2014 da Rizzoli, è la seconda tappa, incentrata sul cinema, di Shortology, volume del 2012 basato sullo stesso meccanismo della sintesi grafica e dedicato a fatti storici e personaggi famosi. Il successo di vendita del primo libro (più di 60.000 copie in tutto il mondo), i prestigiosi premi che ha ottenuto e le ottime recensioni, oltre che la frequentatissima pagina facebook, hanno portato alla pubblicazione di Filmology: una carrellata sulla storia del cinema tra capolavori assoluti e b-movie di culto, tutti da indovinare senza guardare le soluzioni.

Martedì 18 novembre presentazione ufficiale del volume alla presenza degli autori Matteo Civaschi e Gianmarco Milesi.

IL CONTEST

non ci resta che piangereCortology è anche un concorso per aspiranti sceneggiatori. Circa due settimane prima dell’inaugurazione della mostra, infatti, andando sul sito shortolgy.it/cortology, chiunque potrà cimentarsi nella scrittura di una sceneggiatura per la realizzazione di un cortometraggio della durata massima di 3 minuti. Sarà il caso, oltre alla fantasia, a determinarne gli elementi fondamentali: il sito stesso fornirà a ciascun partecipante, attraverso un meccanismo simile a quello delle slot machine, una serie casuale di 4 icone shortology con le quali costruire la trama. Drammatico, sentimentale, thrilling, poliziesco: ogni genere cinematografico sarà ammesso, purché la storia sia brillante e originale. Le storie più belle saranno poi prodotte da una casa di produzione e dirette da registi affermati. I corti saranno poi proiettati al pubblico presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema.

Oltre che sul sito, sarà possibile partecipare al contest anche presso Spazio Oberdan, dove una delle sale ospiterà un mega-screen che ogni 5 minuti si attiverà autonomamente per creare nuove e casuali sequenze di icone, per invitare anche il pubblico visitante a scrivere la sua storia durante la mostra stessa.

Matteo Civaschi

Dopo 15 anni in grandi agenzie di pubblicità, nel 2004 crea H-57 con Elena Borghi, e qualche anno dopo coinvolge nel progetto anche Gianmarco Milesi. Appassionato della musica di Mozart e Van Halen, adora il cinema di fantascienza, da Alien di Ridley Scott fino alla saga di Guerre Stellari. I suoi tre gatti sono i suoi assistenti preferiti durante le notti in cui i progetti importanti prendono vita.

Gianmarco Milesi

Nella prima parte della vita decide di diventare, nell’ordine: flautista, giocatore della NBA, chitarrista e infine egittologo. Poi, improvvisamente, scopre il mestiere del copywriter, trovandolo bellissimo e anche divertente. Dopo 12 anni in grandi agenzie di advertising, raggiunge Matteo Civaschi in H-57. Dopo la pensione, diventerà flautista, giocatore della NBA, chitarrista, egittologo.

H-57

H-57 è uno studio milanese che, se fosse un film, sarebbe molto difficile da inquadrare in un genere. Infatti, si occupa di graphic design, tipografia, animazione, advertising e diverse altre cose, tra le quali pubblicare libri come Shortology e Filmology. Sempre con la passione, e quasi l’ossessione, per la qualità del risultato finale. H-57 è stato fondato da creativi provenienti da grandi agenzie internazionali, con la precisa volontà di fornire un servizio di alto livello in un ambiente meno strutturato e più agile. Tra i lavori più rilevanti ci sono: videoclip per Elio e le Storie Tese, animazioni video per Wired, GQ, Leroy Merlin, Fiat, Coca Cola, Genertel e Sony Music. Packaging per Coca-cola, Coop e birrificio Ex-Fabrica. Lavori di tipografia per Lucas Film, Vodafone, Ariete e Peugeot. Campagne adv per Segugio.it, Chanteclair, Malibù e Fineco. Più tante altre cose.

BIGLIETTI – INGRESSO LIBERO

DOVE E QUANDO Spazio Oberdan – Viale Vittorio Veneto, 2 Milano MM1 Porta Venezia

Tutti i giorni dalle h 10 alle h 19.30, martedì e giovedì orario prolungato sino alle h 22.

VENEZIA 71: I PREMI UFFICIALI DELLA 71^ MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA

Ricevo e volentieri pubblico

 

Premi Ufficiali

della 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

 

VENEZIA 71

La Giuria di Venezia 71, presieduta da Alexandre Desplat e composta da Joan Chen, Philip Gröning, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone dopo aver visionato tutti i 20 film in concorso, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

 

LEONE D’ORO per il miglior film a:

a pigeonEN DUVA SATT PÅ EN GREN OCH FUNDERADE PÅ TILLVARON

(A PIGEON SAT ON A BRANCH REFLECTING ON EXISTENCE)

di Roy Andersson (Svezia, Germania, Norvegia, Francia)

 

LEONE D’ARGENTO per la migliore regia a:

the postmanAndrej Končalovskij

per il film BELYE NOCHI POCHTALONA ALEKSEYA TRYAPITSYNA

(THE POSTMAN’S WHITE NIGHTS)

(Russia)

 

GRAN PREMIO DELLA GIURIA a:

The-Look-of-SilenceTHE LOOK OF SILENCE di Joshua Oppenheimer (Danimarca, Finlandia, Indonesia, Norvegia, Regno Unito)

 

COPPA VOLPI

per la migliore interpretazione maschile a:

Adam Driver

nel film HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo (Italia)

 

COPPA VOLPI

per la migliore interpretazione femminile a:

hungry-hearts-4-highAlba Rohrwacher

nel film HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo (Italia)

 

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI

a un giovane attore o attrice emergente a:

le dernier coupeRomain Paul

nel film LE DERNIER COUP DE MARTEAU di Alix Delaporte (Francia)

 

 

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:

TalesRakhshan Banietemad e Farid Mostafavi

per il film GHESSEHA (TALES) di Rakhshan Banietemad (Iran)

 

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:

??????????SIVAS di Kaan Müjdeci (Turchia, Germania)

 

 

 

LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA

“LUIGI DE LAURENTIIS”

 

La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Alice Rohrwacher e composta da Lisandro Alonso, Ron Mann, Vivian Qu e Razvan Radulescu, assegna il:

 

LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS) a:

chaitanya-tamhane-courtCOURT di Chaitanya Tamhane (India)

ORIZZONTI

nonché un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.

 

 

 

PREMI ORIZZONTI

 

La Giuria Orizzonti della 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Ann Hui e composta da Moran Atias, Pernilla August, David Chase, Mahamat-Saleh Haroun, Roberto Minervini e Alin Taşçiyan dopo aver visionato i 29 film in concorso, assegna:

 

il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:

COURT di Chaitanya Tamhane (India)

 

il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:

1203402_Theeb_Stills-2of5Naji Abu Nowar

per THEEB (Giordania, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Regno Unito)

 

il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:

belluscone-una-storia-sicilianaBELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA

di Franco Maresco (Italia)

 

il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE

MASCHILE O FEMMINILE a:

these are the rulesEmir Hadžihafizbegović

nel film TAKVA SU PRAVILA (THESE ARE THE RULES)

di Ognjen Sviličić (Croazia, Francia, Serbia, Macedonia)

 

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:

mariamMARYAM di Sidi Saleh (Indonesia)

 

il VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2014 a:

patPAT – LEHEM (DAILY BREAD) di Idan Hubel (Israele)

 

 

PREMI VENEZIA CLASSICI

la Giuria presieduta da Giuliano Montaldo e composta da studenti di cinema provenienti da diverse Università italiane: 28 laureandi in Storia del Cinema, indicati dai docenti di 13 DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

 

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a:

animata resistenzaANIMATA RESISTENZA di Francesco Montagner e Alberto Girotto (Italia)

 

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a:

Una giornata particolare 3UNA GIORNATA PARTICOLARE di Ettore Scola (1977, Italia, Canada)

 

 

 

LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2014 a:

Thelma-Schoonmaker-(2)-lowThelma Schoonmaker

FREDERICK WISEMAN (Director Portrait) by Gretje FergusonFrederick Wiseman

 

 

 

JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER AWARD 2014 a:

18300-Award_Ceremony_-_Jaeger-LeCoultre_Award_to_James_Franco_-____la_Biennale_di_Venezia_-_Foto_ASAC__4_James Franco

 

PERSOL TRIBUTE TO VISIONARY TALENT AWARD 2014 a:

16545-Award_Ceremony_-_Persol_Tribute_to_Frances_McDormand_-_F._McDormand_-____la_Biennale_di_Venezia_-_Foto_ASAC__2_Frances McDormand

 

PREMIO L’ORÉAL PARIS PER IL CINEMA a:

valentina cortiValentina Corti

VENEZIA 71: I PREMI UFFICIALI DELLA MOSTRA

Ricevo e volentieri pubblico

 

I premi ufficiali della 71. Mostra

 

La Giuria internazionale di Venezia 71 presieduta da Alexandre Desplat e composta da Joan Chen, Philip Gröning, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone, assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film; Leone d’Argento per la migliore regia; Gran Premio della Giuria; Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile; Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile; Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente; Premio per la migliore sceneggiatura; Premio Speciale della Giuria.

 

La Giuria internazionale della sezione Orizzonti presieduta da Ann Hui e composta da Moran Atias, Pernilla August, David Chase, Mahamat-Saleh Haroun, Roberto Minervini e Alin Taşçiyan, assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film; Premio Orizzonti per la migliore regia; Premio Speciale della Giuria Orizzonti; Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio; Venice Short Film Nomination for the European Film Awards 2014 e – per la prima volta – il Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile o femminile.

 

La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima presieduta da Alice Rohrwacher e composta da Lisandro Alonso, Ron Mann, Vivian Qu e Razvan Radulescu, assegnerà – senza possibilità di ex aequo – tra tutte le opere prime di lungometraggio nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore

 

La giuria della sezione Venezia Classici presieduta da Giuliano Montaldo e composta da 28 laureandi in Storia del Cinema provenienti da tutta Italia, assegnerà per il secondo anno il Premio Venezia Classici per il Miglior film restaurato e il Premio Venezia Classici per il Miglior documentario sul cinema.

 

VENEZIA 71: I PREMI UFFICIALI DELLA MOSTRA

Ricevo e volentieri pubblico

 

I premi ufficiali della 71. Mostra

 

La Giuria internazionale di Venezia 71 presieduta da Alexandre Desplat e composta da Joan Chen, Philip Gröning, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone, assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film; Leone d’Argento per la migliore regia; Gran Premio della Giuria; Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile; Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile; Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente; Premio per la migliore sceneggiatura; Premio Speciale della Giuria.

 

La Giuria internazionale della sezione Orizzonti presieduta da Ann Hui e composta da Moran Atias, Pernilla August, David Chase, Mahamat-Saleh Haroun, Roberto Minervini e Alin Taşçiyan, assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film; Premio Orizzonti per la migliore regia; Premio Speciale della Giuria Orizzonti; Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio; Venice Short Film Nomination for the European Film Awards 2014 e – per la prima volta – il Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile o femminile.

 

La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima presieduta da Alice Rohrwacher e composta da Lisandro Alonso, Ron Mann, Vivian Qu e Razvan Radulescu, assegnerà – senza possibilità di ex aequo – tra tutte le opere prime di lungometraggio nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore

 

La giuria della sezione Venezia Classici presieduta da Giuliano Montaldo e composta da 28 laureandi in Storia del Cinema provenienti da tutta Italia, assegnerà per il secondo anno il Premio Venezia Classici per il Miglior film restaurato e il Premio Venezia Classici per il Miglior documentario sul cinema.