LA RECENSIONE – PRIMA DI DOMANI di Ry Russo-Young

prima-di-domani-filmTITOLO: PRIMA DI DOMANI; REGIA: Ry Russo-Young; genere: drammatico, thriller; anno: 2017; paese: USA; cast: Zoey Deutsch, Halston Sage, Logan Miller; durata: 98′

Nelle sale italiane dal 19 luglio, Prima di domani è l’ultimo lungometraggio della regista di Orphans, Ry russo-Young.

La giovane Sam è una bella ragazza all’ultimo anno di liceo, la cui vita sembra a dir poco perfetta: ha una famiglia armoniosa, un ragazzo da far invidia a tutta la scuola e tre migliori amiche che adora e che la adorano a loro volta. Dopo essere stata ad una festa con queste ultime, però, la macchina sulla quale viaggia ha un terribile incidente. La cosa strana è che, immediatamente dopo, la ragazza si risveglierà nel suo letto e rivivrà lo stesso identico giorno, come se nulla fosse mai accaduto. È da qui in poi che la giovane protagonista sembra finita in un loop apparentemente senza fine. Come farà ad uscirne?

prima-di-domani-foto-film_1Seppur non originalissimo – e con non pochi rimandi a pellicole come Sliding doors, Cambia la tua vita con un click ed altre commediole del genere che, in un modo o nell’altro, hanno fatto epoca a loro tempo – bisogna riconoscere che durante i primi minuti, lo script può sembrare anche piuttosto interessante. Soprattutto se si pensa ai possibili ed innumerevoli risvolti che la faccenda potrebbe avere. L’iniziale interesse, però, tende tristemente a scemare dopo poco tempo. Sempre per colpa dello stesso script, il quale, prevede non pochi elementi che rendono il prodotto pericolosamente banale, oltre che decisamente prevedibile. Malgrado i numerosi spunti che un lavoro del genere può offrire, tutto sembra procedere in modo eccessivamente lineare, con risvolti e pseudo colpi di scena piuttosto deboli, oltre a cosiddetti “twist” che, di fatto, twist non sono, in quanto tutto può già essere facilmente immaginato fin dall’inizio.

Stesso discorso vale per le locations o, meglio ancora, il mondo scolastico ricostruito: neanche i più classici dei clichés – le ragazze più ambite della scuola, il belloccio di turno che sembra spezzare cuori a destra e a manca, la ragazzina più introversa, isolata e bullizzata – sembrano essere solide basi per risvolti innovativi. Nulla, tutto resta fermo dov’è, in un contesto stagnante e a dir poco angusto.

coverlg (2)Con premesse del genere, tra l’altro, non è raro che si verifichino scivoloni aventi come risultato un effetto comico involontario – i dialoghi, a tal proposito, giocano un ruolo fondamentale, così come l’ultima frase pronunciata dalla protagonista in chiusura del film – oltre ad un effetto finale che fa tanto stucchevole apologia dei buoni sentimenti.

Niente da fare, dunque, per salvare questo ultimo lavoro di Ry Russo-Young, che, di fatto, con i suoi precedenti lungometraggi aveva anche riscosso un discreto successo. Nel caso di Prima di domani, però, stiamo parlando di qualcosa di completamente diverso. Sarà anche per questo, forse, che la sua permanenza in sala è stata inserita all’interno del palinsesto estivo?

VOTO: 5/10

Marina Pavido

VENEZIA 72: I FILM DELLA 30^ SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA

Ricevo e volentieri pubblico

 
I FILM CHE COMPONGONO IL PROGRAMMA DELLA 30. SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA:

IN CONCORSO
30.SIC-MOTHERLAND-5Ana yurdu (Motherland/Madrepatria)
di Senem Tuzen
Turchia-Grecia, 2015 – World Premiere

Banat (Il viaggio)
7di Adriano Valerio
Italia-Romania-Bulgaria-Macedonia, 2015 – World Premiere

Kalo Pothi (The Black Hen/La gallina nera)
30.SIC-KALO POTHI-4di Min Bahadur Bham
Nepal-Francia-Germania, 2015 – World Premiere

Light Years (Anni luce)
30.SIC-LIGH YEARS-01di Esther May Campbell
Regno Unito, 2015 – World Premiere

Montanha (Montagna)
30.SIC-MONTANHA-João Salavizadi João Salaviza
Portogallo-Francia, 2015 – World Premiere

The Return (Il ritorno)
30.SIC-THE RETURN-2di Green Zeng
Singapore, 2015 – World Premiere

Tanna
30.SIC-TANNA-4di Martin Butler e Bentley Dean
Australia-Vanuatu, 2015 – World Premiere

EVENTI SPECIALI FUORI CONCORSO

Pre-apertura
Jia (The Family/Famiglia)
30.SIC-JIA-Liu Shumindi Liu Shumin
Australia-Cina, 2015 – World Premiere

Film di apertura
Premio Saturnia – SIC 30 Special Award
Orphans
30.SIC-ORPHANS-3di Peter Mullan
Regno Unito, 1998

Film di chiusura
Bagnoli Jungle
30.SIC-BAGNOLI JUNGLE-2di Antonio Capuano
Italia, 2015 – World Premiere


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Il traguardo delle 30 edizioni rappresenta, per la Settimana Internazionale della Critica, un evidente motivo di soddisfazione, ma anche il momento ideale per ripensare, in un’ottica non solo celebrativa, al lavoro svolto negli ultimi 30 anni dalle varie commissioni di selezione. Quanto sia cambiato il cinema, nel corso di questo periodo, è sotto gli occhi di tutti: sono cambiate le possibilità produttive per un regista esordiente, certamente in meglio per un accesso al mezzo più agevole e “leggero”; in peggio per la contrazione di investimenti economici, siano essi pubblici o privati. Sono cambiate le sue modalità di fruizione, soprattutto per il cinema cosiddetto d’autore o di ricerca, da una parte con la diminuzione degli schermi cinematografici ad esso destinati, dall’altra però con una straordinaria possibilità di accesso attraverso nuove piattaforme online o vod, più o meno legali. Il costante impegno di questa sezione, organizzata dal Sindacato dei Critici Cinematografici Italiani, è comunque stato quello di trovare in ambito internazionale registi in grado di operare un rinnovamento del cinema, di scoprire talenti disposti con coraggio, e anche con una certa incoscienza tipica del momento dell’esordio, ad anticipare tendenze e non a incamminarsi su strade rassicuranti.

Il programma di questa edizione si presenta più ricco che mai e include qualche momento celebrativo che fa riferimento appunto alla nostra storia: a partire dal Premio Speciale alla migliore Opera Prima di questi 30 anni, assegnato attraverso un referendum fra i critici italiani al regista e attore Peter Mullan, che con Orphans, nel 1998, rivelò il suo talento proprio nel programma della Sic, quattro anni prima di conseguire il Leone d’Oro per Magdalene. Orphans verrà presentato il giorno dell’inaugurazione della Sic alla presenza del suo autore.

Ed è a suo modo celebrativo anche l’evento di chiusura di questa edizione. Nel 1991 la Settimana della Critica fu vinta dal film di Antonio Capuano Vito e gli altri. A distanza di 24 anni e con una filmografia che testimonia un percorso di cinema personale e indipendente, mai sceso a patti con mode e tendenze imperanti, Capuano presenta alla Sic il suo ultimo film di finzione, Bagnoli Jungle, ennesimo esempio di libertà espressiva e di coraggio. Un film che mette a confronto tre generazioni, attraverso storie che si incastrano l’una nell’altra, che si muovono in un territorio difficile, spesso degradato ma estremamente vitale come la periferia nord di Napoli che si sviluppa attorno all’ex stabilimento siderurgico di Bagnoli.

Entrambi i film-evento girano attorno, neanche tanto casualmente, ad alcune costanti che si riscontrano nei titoli del nostro programma: famiglie dissestate, disagi adolescenziali e conflitti parentali, generazioni che si confrontano nel territorio del privato ma anche in quello della politica, spaesamenti indotti dalla crisi economica che portano a scelte radicali nella propria vita.

Quest’anno ai sette film in concorso si aggiunge, un po’ imprevisto, un ulteriore titolo che presentiamo in pre-apertura. Si tratta di un colpo di fulmine che dura 4 ore e 40 minuti: si intitola Jia (The Family), ed è l’opera prima di un regista cinese con cittadinanza australiana, Liu Shumin. Racconta, con toni autobiografici ma di finzione e utilizzando attori non professionisti ma straordinariamente espressivi, alcuni giorni nella vita di una coppia di anziani genitori in una città dell’interno della Cina. Ne segue i movimenti e i rituali quotidiani, le dinamiche di relazione nei confronti dei tre figli, le loro ordinarie preoccupazioni e le minacce della vecchiaia, con un lungo viaggio che i due compiono per far visita proprio ai figli, attraverso il quale conosceremo una Cina in profonda trasformazione, in bilico tra tradizione e modernità.

Due giovani incrociano le loro traiettorie in fuga da un presente privo di prospettive di lavoro o da un amore finito male, nel film italiano in concorso: Banat di Adriano Valerio. Dalla Puglia in Romania, secondo un percorso di emigrazione al contrario, l’agronomo Ivo (un convincente Edoardo Gabriellini) trascina con sé il destino della restauratrice Clara (una intensa Elena Radonicich). Un film che rivela il sicuro talento di un regista già vincitore del David di Donatello e di una menzione speciale a Cannes con un suo corto.

Anche il regista del film portoghese Montanha, João Salaviza, esibisce un pedigree di tutto rispetto: vincitore sia di una Palma d’Oro che di un Orso d’Oro con due dei suoi corti, impreziosisce il programma della Sic con questo suo primo lungometraggio, in cui racconta le vicende di David, 14 anni, che vive una fase cruciale della propria esistenza, costretto a crescere velocemente in mancanza di sicuri punti di riferimento familiari. Un affascinante e poetico gioiello, in linea con la tradizione più felice del cinema portoghese contemporaneo.

Ancora una famiglia, segnata dolorosamente dalla momentanea assenza materna e dalla misteriosa scomparsa del padre, nel film rivelazione inglese Light Years di Esther May Campbell, una giovane regista già autrice di un corto premiatissimo e di alcuni episodi di serie televisive. Tre ragazzi di età diverse costretti a confrontarsi con le distanze “anni luce” che li separano dalla vita adulta, in un road movie “a piedi” che li condurrà alla coscienza del mondo reale che li circonda. Una scoperta sicura di questa selezione.

Una madre molto presente nella vita della protagonista, in quel suo rappresentare un mondo di tradizioni e pregiudizi che ne ostacolano le scelte di vita, nel film turco dell’altra regista donna presente in selezione, Senem Tuzen: in Ana yurdu (Motherland), la scrittrice Nesrin, emancipata, con due matrimoni e un aborto alle spalle, torna nel suo paese d’origine a confrontarsi con i fantasmi del suo passato. Un film molto personale e anche politico, ennesimo esempio dello stato di salute di questa cinematografia.

Nella tribù Yakel dell’isola di Tanna non esiste il matrimonio d’amore, le regole impongono unioni di convenienza che risolvono anche conflitti con le comunità vicine: nel film Tanna degli australiani Martin Butler e Bentley Dean, documentaristi per la prima volta alle prese con un film di finzione, la storia d’amore tra Wawa e Dain sarà osteggiata fino alle estreme conseguenze. Una messa in scena fiammeggiante come il vulcano dell’arcipelago al centro delle riprese, che utilizza come attori gli indigeni del luogo. Un bellissimo ed eccentrico melò.

La politica come fantasma del passato nel film proveniente da Singapore, The Return, di Green Zeng: un vecchio fa ritorno a casa dai due figli dopo aver trascorso decine di anni in carcere per un’accusa di comunismo, che nel regime di Singapore equivale al peggiore dei mali. Wen si confronterà con l’accettazione dei suoi cari ma anche con le trasformazioni del suo paese, in un film dallo stile tra i più raffinati e classici dell’intera selezione di quest’anno.

E i conflitti politici animano anche lo sfondo del primo lungometraggio nepalese presentato a Venezia, opera prima di un regista, Min Bahadur Bham, che è stato già presente alla Mostra con un suo cortometraggio. In Kalo pothi (The Black Hen) le vicende di due bambini e della loro gallina si intrecciano a quelle della comunità di un villaggio in cui divampa (siamo sul finire degli anni Novanta) la guerra civile fra governo e guerriglieri maoisti. Un delizioso film d’avventura che non mancherà di avere i suoi appassionati sostenitori.


Francesco Di Pace
delegato generale 30. Settimana Internazionale della Critica

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I film in concorso alla 30. Settimana Internazionale della Critica concorrono a due premi:

  • Premio del pubblico Pietro Barzisa – 30. Settimana Internazionale della Critica
    I sette film in competizione partecipano al “Premio del pubblico Pietro Barzisa” sponsorizzato dal Circolo del Cinema di Verona e del valore di 5.000 Euro.

  • Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
    I sette film in competizione concorrono, insieme a tutti gli altri lungometraggi d’esordio presenti nelle sezioni competitive della Mostra, al “Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” e a 100.000 USD messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.

Anche quest’anno, inoltre, la FEDEORA, l’Associazione dei Critici Cinematografici dell’Europa e del Mediterraneo, assegnerà due premi collaterali ai film della Settimana: uno al miglior film, l’altro a scelta tra migliore sceneggiatura, migliore fotografia o migliore interpretazione.

Anche per questa edizione la Settimana Internazionale della Critica è lieta di avvalersi del supporto di BNL Gruppo BNP Paribas, una banca da sempre attiva nel sostegno al cinema italiano e alle manifestazioni cinematografiche internazionali.

Con il patrocinio della Regione Veneto, i film della Settimana saranno riproposti al termine della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica in diverse città del Veneto e, grazie al contributo della Provincia autonoma di Trento e della Provincia autonoma di Bolzano, raggiungeranno le due città.

La Settimana Internazionale della Critica si avvale inoltre del prezioso sostegno di partner importanti come Tiziana Rocca Production, Hotel Saturnia e Istituto Luce-Cinecittà.

Infine, la Settimana è felice di collaborare con i media partner FRED, web radio multilingue; Festival Scope, piattaforma online per professionisti dell’industria cinematografica; e Quinlan, rivista di critica cinematografica.

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La Settimana Internazionale della Critica (SIC) è una sezione indipendente della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dedicata esclusivamente alle opere prime.
Fondata da Lino Micciché nel 1984, la SIC è storicamente impegnata nella ricerca, promozione e valorizzazione di nuove voci e talenti emergenti del cinema mondiale. Nel corso delle sue 30 edizioni, ha scoperto e lanciato giovani registi presto diventati autori di punta nel panorama internazionale: Kevin Reynolds (Fandango, 1985), Olivier Assayas (Désordre, 1986), Alex Van Warmerdam (Abel, 1986), Carlo Mazzacurati (Notte italiana, 1987), Paolo Benvenuti (Il bacio di Giuda, 1988), John Hillcoat (Ghosts…of the Civil Dead, 1988), Mike Leigh (High Hope, 1988), Bruce Weber (Let’s Get Lost, 1988), Pedro Costa (O sangue, 1989), Sergio Rubini (La stazione, 1990), Cédric Kahn (Bar des rails, 1991), Bryan Singer (Public Access, 1993), Rachid Benhadj (Touchia, 1993), Harmony Korine (Gummo, 1997), Roberta Torre (Tano da morire, 1997), Peter Mullan (Orphans, 1998), Pablo Trapero (Mundo grua, 1999), Vincenzo Marra (Tornando a casa, 2001), Celina Murga (Ana y los otros, 2003), Salvatore Mereu (Ballo a tre passi, 2003), Royston Tan (15, 2003), Rian Johnson (Brick, 2005), Dito Montiel (A Guide to Recognizing Your Saints, 2006), Andrea Molaioli (La ragazza del lago, 2007), Syllas Tzoumèrkas (Homeland, 2010), Alix Delaporte (Angèle et Tony, 2010).

Fra i vincitori delle ultime edizioni della SIC, Pernilla August (Beyond, 2010), Guido Lombardi (Là-bas, 2011), Gabriela Pichler (Eat Sleep Die, 2012), Matteo Oleotto (Zoran, il mio nipote scemo, 2013) e Vuk Ršumović (Figlio di nessuno, 2014).

Inoltre, fra gli autori scoperti dalla SIC e vincitori del Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis, ricordiamo Giovanni Davide Maderna (Questo è il giardino, 1999), Abdel Kechiche (La faute à Voltaire, 2000), Dylan Kidd (Roger Dodger, 2002), Ismaël Ferroukhi (Le grand voyage, 2004), Gianni Di Gregorio (Pranzo di ferragosto, 2008), Guido Lombardi (Là-bas, 2011), Ali Aydın (Muffa, 2012) e Noaz Deshe (White Shadow, 2013).

L’organizzazione della Settimana Internazionale della Critica è resa possibile dal contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Cinema, dal supporto di BNL Gruppo BNP Paribas, dal patrocinio della Regione del Veneto, dal sostegno di Circolo del Cinema di Verona, Tiziana Rocca Production e Istituto Luce – Cinecittà.

VENEZIA 2015: LA SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA FESTEGGIA L’EDIZIONE 30 CON PETER MULLAN

Ricevo e volentieri pubblico

VENEZIA 2015: la SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA festeggia la 30. EDIZIONE con un OSPITE D’ONORE, l’attore e regista PETER MULLAN (Palma d’oro per “My Name Is Joe” di Ken Loach e Leone d’oro per “Magdalene”), e la proiezione come Evento di Apertura del suo film “Orphans”, PREMIO SPECIALE – SIC 30 come MIGLIORE OPERA PRIMA della storia della SETTIMANA DELLA CRITICA.

www.sicvenezia.it 

Peter Mullan043 - Copia

Giunta all’importante traguardo della 30. edizione, la SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA (2/12 settembre 2015) – sezione indipendente della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – è felice di annunciare un ospite d’onore: l’attore e regista PETER MULLAN riceverà infatti il PREMIO SPECIALE – SIC 30, un riconoscimento (votato dagli iscritti del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani) con cui la Settimana della Critica ha scelto di festeggiare la propria storia, segnalando la migliore opera prima presentata nel corso di questi trent’anni di cinema

Tra le decine di esordi che hanno segnato la storia della sezione, infatti, a imporsi è stato ORPHANS, il film di Mullan presentato con successo alla SIC nel 1998: già noto come attore (in quello stesso anno aveva vinto la Palma d’oro per la sua prova in My Name Is Joe di Ken Loach), il neo-regista – futuro Leone d’oro per Magdalene – sorprese pubblico e critica con un “gioco al massacro” venato di humour nero, una crudele cronaca familiare che vede quattro fratelli adulti e tutt’altro che affiatati riunirsi a Glasgow per piangere la morte della madre. A oltre quindici anni dalla sua uscita, giovedì 3 settembre Orphans sarà presentato di nuovo a Venezia (per gentile concessione di Park Circus Limited), come Evento Speciale d’apertura della 30. Settimana Internazionale della Critica, pronto a stupire una nuova generazione di spettatori per la maturità con cui sa dosare umorismo e drammaticità, trovando i suoi momenti migliori – spiegava il regista nel ’98 – “quando non si sa se mettersi a ridere o scoppiare a piangere“. Inoltre, Peter Mullan sarà al Lido per accompagnare il film e incontrare il pubblico e la stampa.

Nato nel 1959 a Glasgow, Peter Mullan inizia a recitare nel teatro cittadino all’età di dieci anni. Diventa membro della Wildcat Theatre Company e poi comincia a lavorare al Glasgow Tron Theatre. Ben presto si rivolge al cinema e alla televisione, partecipando a film come Riff Raff My Name Is Joe di Ken Loach, Piccoli omicidi tra amici e Trainspotting di Danny Boyle, Miss Julie di Mike Figgis, Le bianche tracce della vita di Michael Winterbottom, Young Adam di David Mackenzie, Boy A di John Crowley, Harry Potter e i doni della morte di David Yates, Tirannosauro di Paddy Considine, War Horse di Steven Spielberg; e a serie tv come The FearTop of the Lake eOlive Kitteridge.

Come regista ha diretto numerosi corti (tra cui i pluripremiati Good Day for Bad Guys Fridge) e tre lungometraggi: Orphans (1998), Magdalene (2002, Leone d’oro alla Mostra di Venezia) e Neds (2010, Miglior film al Festival di San Sebastian).

Nella “cinquina” dei film più votati dai critici, accanto al vincitore Orphans, figurano Desordre di Olivier Assayas (1986), Mondo Grua di Pablo Trapero (1999), Tutta colpa di Voltaire di Abdellatif Kechiche (2000) e La ragazza del lago di Andrea Molaioli (2007).


Siamo orgogliosi di festeggiare con Peter Mullan e il suo magnifico film d’esordio, Orphans, un compleanno davvero speciale per la Settimana Internazionale della Critica – dichiara Francesco Di Pacedelegato generale della SIC . Trent’anni di lavoro, passione e grandi soddisfazioni, in cui la nostra sezione ha tenuto a battesimo autori che si sono poi affermati a livello internazionale. A tutti coloro che nel tempo hanno contribuito al successo della SIC, ai colleghi critici che si sono avvicendati nelle commissioni di selezione e ai delegati generali che hanno coordinato il loro lavoro, va il mio saluto e il mio ringraziamento”. 

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Da sempre impegnata nella ricerca, promozione e valorizzazione di nuove voci e talenti emergenti del cinema mondiale, la Settimana Internazionale della Critica – fondata nel 1984 da Lino Micciché – ha scoperto e lanciato giovani registi presto diventati autori di punta nel panorama italiano e internazionale: oltre a Peter Mullan citiamo almeno Kevin Reynolds (Fandango, 1985), Olivier Assayas (Désordre, 1986), Carlo Mazzacurati (Notte italiana, 1987), Paolo Benvenuti (Il bacio di Giuda, 1988), Bruce Weber (Let’s Get Lost, 1988), Pedro Costa (O sangue, 1989), Sergio Rubini (La stazione, 1990), Cédric Kahn (Bar des rails, 1991), Bryan Singer (Public Access, 1993), Harmony Korine (Gummo, 1997), Roberta Torre (Tano da morire, 1997), Pablo Trapero (Mundo grua, 1999), Vincenzo Marra (Tornando a casa, 2001), Salvatore Mereu (Ballo a tre passi, 2003), Dito Montiel (A Guide to Recognizing Your Saints, 2006), Andrea Molaioli (La ragazza del lago, 2007), Alix Delaporte (Angèle et Tony, 2010), Matteo Oleotto (Zoran, il mio nipote scemo, 2013).
Inoltre, fra gli autori scoperti dalla SIC e vincitori del Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis, ricordiamo Abdellatif Kechiche (La faute à Voltaire, 2000), Dylan Kidd (Roger Dodger, 2002), Ismaël Ferroukhi (Le grand voyage, 2004), Gianni Di Gregorio (Pranzo di ferragosto, 2008), Guido Lombardi (Là-bas, 2011), Ali Aydın (Muffa, 2012) e Noaz Deshe (White Shadow, 2013).

La Settimana Internazionale della Critica (Sic) è organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani nell’ambito della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La 30. edizione è resa possibile dal contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Cinema, dal supporto di BNL Gruppo BNP Paribas, dal contributo della Regione del Veneto, dal sostegno di Circolo del Cinema di Verona,Tiziana Rocca Production Istituto Luce – Cinecittà. Media partners: FREDFestival Scope e Quinlan.

Il programma completo della 30. Settimana Internazionale della Critica sarà annunciato giovedì 23 giugno.