Cari amici!
Nella giornata di apertura della 72° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, e in attesa dei lungometraggi in corsa per il Leone d’Oro, ecco i primi film in sala al Lido!
SEZIONE “SETTIMANA DELLA CRITICA”
JIA – THE FAMILY – di Shumin Liu
Una coppia di anziani ed i loro figli. Tutta una vita insieme fatta di fatiche, gioie e dolori. Fino ad un inaspettato epilogo. Film intenso, ben scritto e ben interpretato. Il pubblico entra subito a far parte della storia e ne resta affascinato. Ottima regia, immagini indimenticabili. VOTO: 8/10
SEZIONE “ORIZZONTI” (CONCORSO)
UN MONSTRUO DE MIL CABEZAS – di Rodrigo Plà
Una donna cerca, disperatamente, di salvare la vita del marito malato di tumore, facendosi prescrivere farmaci illegali e minacciando chiunque le metta i bastoni tra le ruote. Interessante tema, ma, purtroppo, dopo un inizio avvincente, manca un crescendo necessario. Un film che fa fatica a reggere la durata di 75′. VOTO: 5/10
SEZIONE “GIORNATE DEGLI AUTORI”
EARLY WINTER – di Michael Rowe
Terzo film di una trilogia sulla solitudine, racconta la vita di un coppia alla deriva per colpa della tecnologia che ha preso il sopravvento sulla vita reale. Ottima regia, ottimi attori, intenso e realistico, ma, purtroppo, inferiore rispetto ad i precedenti film dell’autore. VOTO: 7/10
MA – di Celia Rowison Hall
la figura della donna in tutte le sue accezioni, con una serie di rimando alla Bibbia. Interessante l’assenza di dialoghi unita a scenografiche coreografie. Il tutto, però, risuta oltremodo eccessivo e pretenzioso. VOTO: 5/10
LA MEMORIA DEL AGUA – di Matias Bize
Una coppia decide di separarsi in seguito alla morte per annegamento del figlioletto di 4 anni. I due, però, non riusciranno mai a chiudere davvero con il passato. Film introspettivo quanto basta, ma, dal punto di vita della sceneggiatura, piuttosto scontato e banale. Qualcosa che è già stato visto e rivisto. VOTO: 6/10
ISLAND CITY – di Ruchika Oberoi
Tre episodi collegati tra loro raccontano la vita in una grande metropoli indiana. Intelligente, tagliente ed a tratti esilarante, il film racconta una società in cui il lavoro, la televisione e, più in generale, le tecnologie hanno preso il sopravvento sulla vita reale. Divertente quanto spietato. E tristemente attuale. VOTO: 8/10
KLEZMER – di Piotr Chrzan
Nella Polonia invasa dai nazisti, un gruppo di contadini polacchi trova, nei boschi, un ragazzo ebreo in fin di vita. Il dilemma è: consegnarlo o non consegnarlo ai tedeschi? Da qui un’interessante riflessione, sulla vita, sulla morte e sulla religione. Ben realizzato e per nulla scontato. VOTO: 7/10
FILM DI APERTURA – FUORI CONCORSO
EVEREST – di Baltasar Kormakur
La storia vera di un gruppo di scalatori che, nel 1996, hanno perso la vita a causa di una tempesta e della mancanza di ossigeno, dopo aver raggiunto la cima dell’Everest. La sceneggiatura scarna potrebbe far pensare alla volontà di incentrare il film sugli effetti speciali (grazie anche all’uso del 3D), ma anche in questo ambito, purtroppo, il prodotto lascia piuttosto a desiderare. Una sorta di “Gravity” ambientato sulle pareti dell’Everest. Sopravvalutato. VOTO: 5/10