LA RECENSIONE – CHI SALVERA’ LE ROSE? di Cesare Furesi

vlcsnap-2017-01-31-16h50m24s959TITOLO: CHI SALVERA’ LE ROSE?; REGIA: Cesare Furesi; genere: commedia, drammatico; anno: 2017; paese: Italia; cast: Carlo Delle Piane, Lando Buzzanca, Caterina Murino; durata: 103′

Nelle sale italiane dal 16 marzo, Chi salverà le rose? è l’opera prima del regista di Alghero Cesare Furesi.

È questa la storia di Giulio (Carlo Delle Piane) e di Claudio (Lando Buzzanca), non più giovanissimi, ma uniti da un grande amore che va avanti da anni. Entrambi vivono nel loro ex albergo, andato in fallimento a causa del vizio di Giulio per il poker. Anche a seguito di ciò, Valeria, figlia di quest’ultimo, ha deciso di interrompere qualsiasi rapporto con il genitore. Un giorno, però, a causa della grave malattia di Claudio, Giulio deciderà di chiamare sua figlia insieme al nipote Marco chiedendo loro di tornare a trovarli dopo tanti anni.

buzzanca_murinoChe dietro il lavoro di Furesi ci siano le migliori intenzioni, è cosa certa. Molto bella, infatti, anche se non proprio originalissima, l’idea di mettere in scena la delicata storia d’amore tra i due uomini, con tutte le loro abitudini ed i loro rituali quotidiani, ad esempio. Tuttavia, la scarsa riuscita di questa sua opera prima è, dunque, sicuramente una forte ingenuità da un punto di vista prettamente cinematografico, la quale ha portato ad una messa in scena maldestra e con non pochi elementi di disturbo al proprio interno. Fin dai primi dialoghi tra Carlo Delle Piane e Lando Buzzanca, infatti, da subito qualcosa ci disturba. E non si tratta soltanto di una poco esperta direzione degli attori, bensì anche delle battute stesse presenti all’interno dello script: troppo “letterarie”, troppo macchinose, poco spontanee e quasi “finte”. Ovviamente tale problema persisterà durante tutto il lungometraggio, anche per quanto riguarda i personaggi di Valeria (Caterina Murino) ed altre figure secondarie. Esempio lampante di un uso eccessivo della parola è il momento in cui Valeria stessa, truccandosi davanti ad una specchiera, pronuncia tra sé e sé la frase “Questo pranzo non me lo voglio perdere!”. Non dimentichiamo che, però, l’errore di dare troppo spazio alle parole a scapito delle immagini probabilmente derivare dal fatto che Furesi ha innanzitutto grande esperienza come scrittore e successivamente come regista, il che, spesso e volentieri, può creare situazioni del genere.

Chi salverà le rose Carlo Delle Piane Lando Buzzanca Antonio Careddu foto dal film 3_bigIl vero problema di Chi salverà le rose?, però, è, di fatto, un altro. Di fianco a battute troppo “ingombranti” ed a una maldestra direzione attoriale, ecco uno script che presenta al proprio interno dei buchi decisamente importanti. Non mancano, di conseguenza, personaggi lasciati in sospeso che finiscono per non avere alcun peso all’interno della narrazione stessa (prima fra tutte Elisabetta, la ragazza di Marco), così come snodi narrativi talmente poco convincenti da far perdere di credibilità a tutto il lungometraggio (come la decisione da parte di Giulio, in prossimità del finale, di togliersi la vita e la relativa, patetica scena che vede protagonista l’uomo insieme a sua figlia Valeria).

Nel tentativo di rilanciare l’albergo di famiglia, ad un certo punto la stessa Valeria afferma di voler vendere i tramonti e non le camere (riferendosi al panorama che si può vedere dalla struttura). Evidentemente tale operazione è stato anche il tentativo di Furesi nel mettere in piedi la storia. E, di fatto, come già è stato detto, di bei paesaggi e di panorami mozzafiato il film è pieno. Tutto ciò, unito alle ottime intenzioni iniziali, però, al fine di ottenere un buon risultato finale, non è sufficiente. Purtroppo.

VOTO: 5/10

Marina Pavido

XIII VALDARNO CINEMA FEDIC – dal 6 al 10 maggio a San Giovanni Valdarno

Ricevo e volentieri pubblico

valdarno fedic

www.cinemafedic.it

  • La 33° edizione di Valdarno Cinema Fedic si svolgerà a San Giovanni Valdarno dal 6 al 10 maggio presso il Cinema Masaccio.
  • Il festival verrà inaugurato il 6 maggio con la versione restaurata di Roma città aperta di Roberto Rossellini presentato dal Direttore di Film Tv Mauro Gervasini.
  • Il Premio Marzocco alla carriera viene assegnato ad Abel Ferrara che venerdì 8 sarà presente al festival e al centro di una masterclass moderata dal direttore artistico Simone Emiliani e da Sergio Sozzo, vicedirettore di Sentieri Selvaggi.
  • Tra gli altri eventi in programma: l’omaggio a Franco Piavoli dove il regista presenterà quattro suoi corti (Emigranti, Evasi, Le stagioni, Domenica sera) e il lungometraggio Voci nel tempo e modererà e commenterà i film dello Spazio Fedic.
  • L’anteprima del festival “Aspettando Valdarno Cinema Fedic” (martedì 5) con Fino a qui tutto bene di Roan Johnson alla presenza dei tre protagonisti Guglielmo Favilla, Paolo Cioni e Alessio Vassallo e il 2° episodio di L’eredità di Napoleone alla presenza dei Licaoni Francesca Detti e Alessandro Izzo.
  • La mattinata Fedic scuola con Educazione affettiva alla presenza di Federico Bondi, uno dei due registi del film assieme ai maestri Matteo Bianchini e Paolo Scopetani e gli alunni Giulia Brusoli e  Filippo Mureddu; il premio Fedic a Io sto con la sposa (sabato 9) che sarà seguito da un convegno sul crowdfunding dove parteciperanno Ugo Baistrocchi (funzionario MiBACT), Stefania Ippoliti (Responsabile Mediateca e Area Cinema Fondazione  Sistema Toscana, Presidente Italia Film Commissions), Terenzio Cugia di Sant’Orsola (distributore Cineama).
  • La proiezione di Lei disse sì di Maria Pecchioli (domenica 10) alla presenza della regista e delle due protagoniste Ingrid Lamminpää e Lorenza Soldani preceduto dal concerto dei Rio Mezzanino.
  • La masterclass con Carlo Delle Piane, giovedì 8 dalle 21.45.
  • Ci saranno 23 film in concorso e le sezioni collaterali Spazio Fedic e Spazio Toscana. La giuria è presieduta dal critico cinematografico e direttore di festival Steve Della Casa ed è composta dall’attrice Valentina Carnelutti e dalla redattrice di movieplayer.it Valentina D’Amico.

CARLO DELLE PIANE ospite al VALDARNO CINEMA FEDIC

Ricevo e volentieri pubblico

Carlo Delle Piane ospite al Valdarno Cinema Fedic

www.cinemafedic.it

Omaggio intervista a Carlo Delle Piane al festival del Valdarno Cinema

 carlo delle piane

Nella serata di giovedì 7 maggio, il Valdarno Cinema Fedic renderà omaggio a Carlo Delle Piane. Dalle 21.45 l’attore sarà protagonista di un incontro condotto dal direttore artistico Simone Emiliani nel quale verranno ripercorsi i momenti più importanti della sua carriera e l’intervista verrà accompagnata da contributi filmati. Al termine dell’omaggio Delle Piane presenterà al pubblico anche il corto che lo vede protagonista, Culurzones di Francesco Giusani, selezionato per il concorso di questa 33° edizione.

Nel corso della sua carriera Carlo Delle Piane interpreta oltre 100 film. Ad appena 11 anni viene scelto da Duilio Coletti e Vittorio De Sica per interpretare il ruolo di Garoffi in Cuore dopo alcuni provini fatti nelle scuole. Negli anni Cinquanta partecipa ad alcune delle più importanti commedie del cinema italiano; è il figlio di Totò in Guardie e ladri (1951) di Steno e Monicelli, “Cicalone”, l’amico di Nando Moriconi in Un americano a Roma (1954) di Steno e il detenuto “Gnaccheretta” in Ladro lui, ladra lei (1958) di Luigi Zampa. Collabora, tra gli altri, anche con Aldo Fabrizi (La famiglia Passaguai, 1951; La famiglia Passaguai fa fortuna, 1952) e anche nel decennio successivo gira prevalentemente commedie, molte di queste dirette da Marino Girolami. La sua strada incrocia ancora quella di Totò, Fabrizi e Steno in Totò contro i quattro (1963) dove è il ladro Pecorino. Ma è diretto anche da registi come Mario Mattoli (Un mandarino per Teo, 1960), fa parte del musicarello Perdono (1966) di Ettore M. Fizzarotti, ha un piccolissimo ruolo in Che? (1972) di Roman Polanski ed è “Occhi lustri” in Teresa la ladra (1973) di Carlo Di Palma. Negli anni ’70 è tra i protagonisti di alcuni popolari ‘commedie erotiche’ tra cui L’insegnante (1975) e La dottoressa del distretto militare (1976) di Nando Cicero. Poi l’incontro con Pupi Avati che segna una svolta nella sua carriera. Diventa così uno dei volti più riconoscibili nel cinema del regista bolognese. Il primo film dove collaborano è Tutti defunti…tranne i morti (1977), seguito dalla miniserie tv Jazz Band (1978) e Le strelle nel fosso (1979). Ma i ruoli più importanti arrivano negli anni ’80 con il professor Balla in Una gita scolastica (1983) ambientato alla vigilia della Prima guerra mondiale, il fornaio di Festa di laurea (1985) e soprattutto l’avvocato Santelia di Regalo di Natale (1986) con il quale vince la Coppa Volpi come miglior attore al Festival di Venezia. Sempre per Avati interpreta Dancing Paradise (1982), Noi tre (1984), Dichiarazioni d’amore (1994), La via degli angeli (1999), I cavalieri che fecero l’impresa (2001) e ritrova i vecchi compagni di poker in La rivincita di Natale (2004). Collabora anche con Sergio Corbucci nel poliziesco I giorni del commissario Ambrosio (1988) e Felice Farina in Condominio (1991). E nell’ultimo decennio, è per Ermanno Olmi ancora un professore che si invaghisce della sua segretaria nel collettivo Tickets (2005) e l’anziano pensionato che stringe amicizia con un giovane e timido impiegato (interpretato da Pierfrancesco Favino) in Nessun messaggio in segreteria (2006) di Paolo Genovese e Luca Miniero.

IX SARDINIA FILM FESTIVAL: TUTTI I PREMI

Ricevo e volentieri pubblico

 

SI È CHIUSA CON GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO

LA IX EDIZIONE DEL SARDINIA FILM FESTIVAL

(Ospite della serata conclusiva il pianista Romeo Scaccia che ha ricevuto la Medaglia di rappresentanza del Presidente del Senato e si è esibito in concerto. Dal 2015 un premio intitolato a Federico Lubino per i giovani registi debuttanti)

 Immagine

Sei giorni di proiezioni a ingresso libero, dal 23 al 28 giugno, dislocate tra Il Quadrilatero, l’Accademia di Belle Arti e la Biblioteca Comunale di Sassari. Eventi speciali, tra i quali la visione di 140. La strage dimenticata di Manfredi Lucibello, sul disastro della Moby Prince del 1991, e del vincitore del David di Donatello 37°4S di Adriano Valerio. Assemblee, laboratori per bambini. Il concerto del pianista cagliaritano Romeo Scaccia, che nella serata di chiusura ha intrattenuto il pubblico con il suo repertorio ed è stato premiato dal presidente del Sardinia Film Festival, Angelo Tantaro, con la Medaglia di Rappresentanza del Presidente del Senato della Repubblica. E, soprattutto, un fitto pubblico sempre attento e partecipe: è stato un successo la IX edizione del Sardinia Film Festival che si è chiusa sabato con la premiazione dei cortometraggi vincitori nelle varie categorie in gara.

 

In realtà, la manifestazione organizzata dal Cineclub Sassari non è ancora finita ma prosegue a Martis dall’1 al 3 agosto -con il debutto del premio “Life after oil” nato da un’idea del regista Massimiliano Mazzotta- e a Villanova Monteleone dal 21 al 23 dello stesso mese con la seconda edizione del “Premio Villanova Monteleone per il Documentario”. In tutto, quindi, la nona edizione ha ben dodici giorni di programmazione e si spande per il territorio come un virus benefico, grazie al suo valore culturale riconosciuto da numerosi patrocini privati e istituzionali, ai quali quest’anno si aggiungono Unesco e Expo 2015.

 Immagine

«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti e della partecipazione del pubblico che anche quest’anno ha risposto con grande entusiasmo al nostro invito –dice il direttore artistico del Sardinia, Carlo Dessì– Il patrocinio dell’Unesco è un’ulteriore conferma che ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Il nostro è un festival con un valore culturale riconosciuto a livello istituzionale e coinvolge ogni anno centinaia di giovani registi che ci mandano i loro lavori da tutto il mondo perché ci considerano una vetrina importante». Un’importanza confermata dai numeri della nona edizione, che quest’anno aveva in catalogo 240 cortometraggi su un totale di circa 800 iscritti provenienti da una sessantina di nazioni e realizzati all’80 per cento da film maker giovani, molti dei quali appena usciti dalle scuole di cinema. E poi ci sono le prime visioni, numerosissime come d’abitudine per il festival organizzato dal Cineclub Sassari: 124 prime visioni europee, 220 italiane e 230 sarde.

 

Ci vorrebbe, però, prosegue Dessì «un impegno più forte da parte della politica locale, in modo che il festival, oltre che un evento culturale importante, diventi un volano per l’economia e il turismo locale. Già negli anni scorsi abbiamo riempito gli alberghi della città di giovani registi che venivano ad assistere alle proiezioni dei loro lavori, perfino dal Brasile. Con il giusto sostegno potremmo fare ancora di più». Proprio di questo, delle potenzialità economiche e occupazionali del cinema, si è parlato durante i due giorni di assemblee e workshop di Moviementu-Rete Cinema Sardegna, l’associazione di oltre 200 lavoratori del settore audiovisivo costituitasi l’anno scorso durante l’ottava edizione del festival e riunitasi di nuovo quest’anno per fare il punto sugli ultimi dodici mesi di attività.

 

Qualcosa, a dire il vero, si sta muovendo nelle sfere istituzionali. A livello cittadino, il Sardinia Film Festival ha ricevuto parole di elogio dal neo-eletto sindaco di Sassari Nicola Sanna e dall’assessore alla Cultura Monica Spanedda, presenti all’inaugurazione e (l’assessore) alla serata finale, che hanno sottolineato l’importanza del Sardinia per la città di Sassari e manifestato la volontà di sostenerlo durante il loro mandato. Anche l’assessore regionale alla Cultura, Claudia Firino, presente a una delle serate di proiezioni, ha assicurato che al più presto convocherà un incontro con le associazioni cinematografiche e si è detta disposta ad ascoltare le loro ragioni. Infine, a livello nazionale, è di questi giorni la notizia che il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini, ha incontrato le nove associazioni nazionali di cultura cinematografica e si è impegnato a rivedere i tagli ai finanziamenti.

 Immagine

Insomma, le premesse per il futuro ci sono e «anche la voglia di proseguire sulla strada fin qui intrapresa e sviluppare tutte le potenzialità del Sardinia Film Festival- assicura Carlo Dessì- soprattutto in vista della decima edizione che festeggeremo l’anno venturo». Intanto si fanno progetti e «uno di quelli che ci stanno più a cuore è l’istituzione dal prossimo anno di un premio per i giovani registi debuttanti intitolato a Federico Lubino» ha anticipato Dessì, la penultima serata del festival, dopo la proiezione del film tratto dalla sceneggiatura Culurzones (vincitrice del concorso IL cinema Racconta il lavoro) del giovane film maker sassarese scomparso nel 2012. Il lavoro di Federico è diventato un film interpretato da Carlo Delle Piane e Lia Careddu, diretto da Francesco Giusiani e girato –come avrebbe voluto il giovane film maker- all’interno di una casa di famiglia nell’agro di Sorso. Federico Lubino è stato ricordato anche con la consegna della tessera di Moviementu ai suoi genitori, Mario Lubino e Alessandra Spiga, da parte del presidente dell’associazione Marco Antonio Pani.

Immagine

 

Sardiniafilmfestival 2014 winners

BEST EXPERIMENTAL

The Melancholy of the sun regia di Maksim Artemev , Russia, anno 2014

 

Per aver saputo combinare elementi reali, carichi di realismo magico con momenti di pura astrazione visiva. Il cortometraggio pur rimanendo nel sentiero della ricerca e della sperimentazione ha reso tangibile le riflessioni e le considerazioni drammatiche del protagonista.

 

 

TUTTI I PREMI

 

BEST VIDEO ART

Mackey vs. film regia di Klaus Pamminger, Austria, anno 2013

 

Il lavoro video si segnala per la matura organizzazione di elementi eterogenei. Le vicende storiche e le citazioni cinefile si combinano con un uso estremamente consapevole dei linguaggi artistici. È interessante il parallelo fra le immagini – non solo di repertorio – e l’impiego della tecnica del fotomontaggio, che rimanda alle coeve avanguardie storiche.

Infine, merita una menzione la complessiva capacità di seduzione visiva del video e la “tenuta” del racconto, nonostante l’evidente rifiuto di qualunque finalità narrativa.

 

BEST INTERNATIONAL ANIMATION

The wires, regia di Marina e Tatiana Moshkova, Russia, anno 2014

 

Per aver saputo raccontare l’immensità di un istante in una storia di sublime poesia. Il tempo non è mai oggettivo ma è sempre il frutto di una visione interione. Il protagonista appeso al filo di una comunicazione e inciampa sul nodo dell’esitazione che lo riconduce alla propria realtà.

 

Menzione speciale a

Liivamees, regia di Tall Partel, Estonia, 2013

 

Il surreale cortometraggio racconta di un mondo che prende vita per difendersi dalle ineluttabilità delle cose. Le avversità non fanno altro che rafforzare la voglia di continuare a lottare e spingono il piccolo protagonista a cercare una sorta di luogo ideale.

 

  • BEST INTERNATIONAL FICTION

Salam – regia di Joan Timmers, Netherlands, 2013

Per l’eccellente sceneggiatura e l’interpretazione particolarmente convincente dei giovani protagonisti, capaci di rappresentare la profondità del sentimento di amicizia fra adolescenti, in un drammatico contesto socio-politico.

  • MENZIONE SPECIALE FICTION INTERNAZIONALE

La tiricia o còmo curar la tristeza – regia: Angeles Cruz, Mexico

Per aver trattato, con intensità narrativa ed il prevalere del linguaggio di sole immagini, un tema molto scabroso risolto in un finale positivo. Apprezzabile la spontaneità degli interpreti.

  • BEST ITALIAN FICTION

Non sono nessuno – regia: Francesco Segrè, Italy, 2013

Per la pregevole complessità cinematografica sostenuta da un montaggio veloce in sequenze ben strutturate, orchestrate da una brillante regia.

  • MENZIONE FICTION ITALIANA

Sassiwood – regia di Antonio Andrisani, Vito Cea Italy, 2013

Per lo stile lineare della regia al servizio di una storia grottesca, divertente e ironica. Più che convincenti gli interpreti.

 

MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA

L’ULTIMA VOLTA – regia di Simeone Latini, Italy, 2013

Per la capacità di realizzare, attraverso un efficace linguaggio cinematografico, un racconto di tragica attualità, con un alto valore di denuncia.

 

BEST ITALIAN ANIMATION

Cogas, Michela Anedda, Italia, 2013

 

Per aver saputo al meglio realizzare con la classica tecnica dei pupazzi animati, una “credenza” popolare che funge da monito e da intrattenimento per i bambini davanti ai focolari d’un tempo.

 

BEST VETRINA SARDEGNA PREMIO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

Un atto di dolore – regia di BASTARDI JOE, 2013, Italy,

Per essere riuscito a realizzare, attraverso la crudezza del racconto, un’opera ricca di spunti di riflessione e con un forte messaggio di denuncia, rafforzato narrativamente dal tragico epilogo.

MENZIONE VETRINA SARDEGNA

Beep – regia di ANTONELLO MURGIA, 2013, Italy

Per l’originalità del soggetto, la ricchezza di spunti di riflessione e l’efficacia con cui viene trattato il tema del rapporto fra l’uomo e le merci.

 

 

 

PREMIO DIARI DI CINECLUB

COME FOGLIE, regia di Theo Putzu, Italy, 2014

Per il richiamo ungarettiano alla precarietà dell’esistenza, per l’originalità stilistica e narrativa e il tema profondo della memoria individuale, che richiama il corso delle stagione e della natura come un processo inevitabile della vita.

 

PREMIO GIURIA STUDENTI CORSO SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E PREMIO PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA

EL NINO ALCADE (Il sindaco bambino) regia di Chiara Sulis, Italy, 2013

 

“Per la capacità di presentare un tema delicato e complicato dal punto di vista di un bambino, in chiave ironica e su un registro comico. L’opera è un’adeguata parodia che contrappone, in modo semplice ma efficace, gli inganni di un ricco candidato sindaco e la speranza del giovane protagonista, desideroso che le condizioni della sua famiglia migliorino. È una favola moderna da cui tutti noi dovremmo trarre una lezione e insegnamento”.

 

PREMIO GIURIA KIDS

I bambini che hanno partecipato ai vari laboratori organizzati in occasione del festival hanno premiato il corto:

MY STRANGE GRANDFATHER regia di Dina Velikovskaya, Russia, 2011

 

BEST INTERNATIONAL DOCUMENTARY , MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA,

MINERITA, regia di Raul de la Fuente, Spagna, 2013

Con la seguente motivazione:

Per la capacità di coniugare la cruda documentazione della realtà, con le aspirazioni di fuga e salvezza delle giovani protagoniste.

Al documentario Minerita viene inoltre assegnato il premio CINIT-FICC (cineforum Italiano e Federazione Italiana circoli del Cinema)

Con la seguente motivazione: Per il sensibile racconto sulle drammatiche condizioni di vita e lavoro femminili del sud del mondo, in un angolo di terra lontano da noi sul piano geografico, sociale e culturale; condizione di una brutalizzazione umana simbolo dello spietato sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

 

Infine viene assegnata la medaglia di rappresentanza del Presidente del Senato della Repubblica a ROMEO SCACCIA, pianista e compositore di fama internazionale con la seguente motivazione:

“Per le sue spiccate qualità artistiche e per la costante ricerca di nuove espressioni fra arte visiva, recitazione e musica, che favoriscono essenziali strumenti per la formazione e gli scambi culturali.

 

SARDINIA FILM FESTIVAL – LA QUINTA GIORNATA venerdì 27 giugno 2014

Ricevo e volentieri pubbico

QUINTA GIORNATA SARDINIA FILM FESTIVAL(venerdì 27)

(In proiezione La vita adesso di Salvatore Mereu e Culurzones con Carlo Delle Piane. Seconda giornata Moviementu. Visione corti di animazione nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti.)

 

Riflettori puntati sul cinema sardo durante la quinta giornata del Sardinia Film Festival, venerdì 27. Si inizia di mattina (alle 10, aula rossa del Quadrilatero) con la prosecuzione dell’assemblea di Moviementu-Rete Cinema Sardegna, iniziata giovedì e seguita dalla visione dei film realizzati dai soci. Poi, dopo le proiezioni pomeridiane (dalle 16 nelle aule del Quadrilatero e all’Accademia di Belle Arti per la sezione Animazione), di sera la Vetrina Sardegna propone una selezione di lavori del cinema isolano più recente. Si tratta, in generale, di giovani film maker che stanno iniziando ora a farsi conoscere e apprezzare oltre i confini regionali, ma c’è anche un fuoriclasse come il pluripremiato Salvatore Mereu, che qui al Sardinia è in concorso con la fiction La vita adesso, storia all’apparenza minimale di un bambino e di suo padre malato di Alzheimer.

 

Il cortometraggio –interpretato da attori non professionisti, ad eccezione di Gianfranco Cudrano che ha già recitato per Marco Antonio Pani e Peter Marcias- è stato realizzato da Mereu insieme a un gruppo di studenti del Celcam (Centro per l’educazione al linguaggio del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità) di Cagliari – e presentato in anteprima assoluta, lo scorso novembre, all’ultimo Torino Film Festival.

 

Sono in concorso nella Vetrina Sardegna anche Jacopo Cullin e Joe Bastardi che l’anno scorso, in coppia, furono i vincitori, proprio in questa sezione, dell’ottava edizione del Sardinia Film Festival con Buio, mentreadesso si presentano ciascuno con un proprio lavoro. Quello di Cullin si intitola Grazie a te ed è la storia di uno scrittore che cerca ispirazione in una tormentata storia d’amore, mentre Un atto di dolore di Bastardi è la trasposizione, a tratti romanzata, di uno scabroso episodio di abusi sessuali compiuti da un sacerdote.

 

Tra i film in concorso, merita un cenno a parte Culurzones, diretto da Francesco Giusani, su una sceneggiatura scritta da Federico Lubino -il giovane film maker sassarese scomparso due anni fa- e vincitrice della quarta edizione di “Il cinema racconta il lavoro” promosso dall’Agenzia regionale per il lavoro e dalla società Umanitaria – Cineteca sarda. Il film ha due interpreti d’eccezione in Carlo Delle Piane e Lia Careddu. In concorso nella Vetrina Sardegna ci sono anche Theo Putzu con Come foglie; Roberto Achenza con Koi No Yokan; Massimo Loi e Gianluca Mangiasciutti con Senzaria; Edoardo Matacena con Parade lettera al presidente.

 

Tra le animazioni in proiezione all’Accademia (dalle 16), da non perdere Butoyi realizzato da un collettivo di dodici donne del Burundi e Keli di Ranjita Rajeevan (India) che affrontano il tema della condizione femminile; lo splendido The country of summer insects del film maker cinese Bohua Tang; le poetiche avventure dell’omino di sabbia Sandguy di Pärtel Tall (Estonia). Per chi ama le atmosfere da brivido, ci sono gli inquietanti Moonshine del polacco Michal Poniedzielski, Canis di Anna Solanas e Marc Ribas, Cogas di Michela Anedda. Da segnalare anche Kirye Eleison di Volker Schlecht (Germania), una riflessione sull’iconografia religiosa accompagnata dalla musica di Mozart; Humanexus di Shen Ying-Fang (Stati Uniti) e l’egiziano Zeer story di Mohamed Abdalla Ayman. Infine, Una brutta notte di un bel giorno d’estate di Maurizio Casu e Lorenzo Lepori usa come pretesto la vicenda di un uccellino per riflettere sul tema degli incendi che tutte le estati funestano la Sardegna.

 

Le proiezioni pomeridiane al Quadrilatero (dalle 16) prevedono in aula rossa una selezione di cortometraggi spagnoli e portoghesi e in aula verde tedeschi e austriaci. Tutte le proiezioni sono a ingresso libero.Il programma completo del Sardinia Film Festival e le sinossi dei film sono a disposizione sul sito

www.sardiniafilmfestival.it/archivioSFF/pdf/elenchi/programma2014.pdf.