LA RECENSIONE – UNSANE di Steven Soderbergh

claire-foy-unsaneTITOLO: UNSANE; REGIA: Steven Soderbergh; genere: thriller; paese: USA; anno: 2018; cast: Claire Foy, Joshua Leonard, Jay Pharoah; durata: 98′

Presentato fuori concorso alla 68° edizione del Festival di Berlino, Unsane  l’ultimo lavoro del cineasta statunitense Steven Soderbergh, il quale, prendendo spunto dal discussissimo caso Weinstein, mette in scena una forte critica al sistema americano.

Sawyer Valentini è una giovane donna con brillanti prospettive di carriera ed un’intensa vita sociale. Il suo passato, tuttavia, non è sempre stato facile, infatti la ragazza è stata stalkerata per ben due anni da un uomo che abitava nella sua città natale. Tale evento le ha procurato un trauma talmente forte da vedere in chiunque uomo le capiti di incontrare un potenziale maniaco e da sentire il bisogno di rivolgersi ad uno psicologo. A tal fine, la giovane si reca in una rinomata clinica, dove, tuttavia, verrà ricoverata senza apparente motivo insieme ad altri malati di mente. Quello che le è capitato le sembra assurdo, fino al momento in cui incontra proprio il suo persecutore, il quale lavora come infermiere nella stessa clinica.

Già da una prima, sommaria lettura della sinossi, possiamo immaginare fino a che punto il genio di Soderbergh sia riuscito a spingersi. Quello a cui ha dato vita è, di fatto, un claustrofobico thriller dagli echi polanskiani, che non ha paura di osare, che si diverte a giocare con lo spettatore facendogli credere determinate cose, per poi ribaltare drasticamente la realtà e che sa ogni volta reinventarsi evitando il già detto o il già visto. A contribuire alla riuscita finale, l’uso – al posto della macchina da presa – di un i-phone, il cui obiettivo leggermente grandangolare si è rivelato particolarmente adatto a rendere il forte senso di spaesamento e quasi di soffocamento provato dalla protagonista. Sono, a tal proposito, primi e primissimi piani spesso presi dal basso verso l’alto, occhi dei personaggi che bucano lo schermo e quasi ci minacciano personalmente e, non per ultimo, l’espressivo volto della protagonista (una Claire Foy in stato di grazia), truccato all’occorrenza per enfatizzare uno sguardo da un lato ingenuo e spaesato, dall’altro terrorizzato e consapevole a fare da valore aggiunto a tutto il lungometraggio. E, non per ultima, non poteva mancare anche quella giusta dose di (non troppo) velata ironia, come tradizione soderberghiana vuole.

Un prodotto, Unsane, che cavalca sì l’onda delle tendenze mediatiche, ma, in modo intelligente e mai gratuito, mette in scena anche una tagliente critica al sistema sanitario nazionale e, non per ultimo, al governo statunitense. Esemplare, a tal proposito, la battuta pronunciata da uno degli internati, diventato una sorta di alleato della protagonista, il quale afferma che alla clinica stessa conviene, per motivi puramente economici, far sì che essi stessi restino ricoverati. Riprendendo, dunque, alcuni elementi del precedente Effetti collaterali (2013), Soderbergh amplia un discorso aperto in passato e dà vita ad un prodotto girato in poco tempo e con un budget bassissimo, ma tutt’altro che modesto, dove a fare da padrona di casa è una forte satira del nostro presente e che si classifica di diritto come una delle chicche di questa 68° Berlinale.

VOTO: 8/10

Marina Pavido

RECORD AL BOTTEGHINO PER ZANETTI STORY

Ricevo e volentieri pubblico

E’ RECORD AL BOTTEGHINO

PER ZANETTI STORY

 

L’evento cinematografico dedicato a Javier Zanetti,

trasmesso ieri in diretta via satellite nelle sale italiane e condotto da Alessandro Cattelan, raccoglie 50 mila spettatori

e si classifica primo al box office della giornata

 

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E’ un altro risultato da record quello raccolto ieri al cinema da Zanetti Story. Il film si è infatti posizionato primo al botteghino, conquistando 50 mila spettatori tra gli sportivi di tutta Italia.

Sono stati 180 i cinema che ieri hanno proposto, su oltre 250 schermi, l’evento cinematografico di Inter e Nexo Digital realizzato in collaborazione con Pirelli. Già una settimana fa, visti i tantissimi sold out, alla trasmissione in diretta via satellite delle 20.30 era stata aggiunta una trasmissione in differita alle 22.45. Entrambe le proiezioni sono state prese d’assalto dai fan, che hanno così assistito alla diretta da Milano della celebrazione dedicata al campione alla presenza dello stesso Zanetti. Tra gli ospiti d’eccellenza della serata, tutti guidati dal conduttore Alessandro Cattelan, anche Roberto Baggio, Ivan Ramiro Cordoba, Luca Facchetti, Massimo Moratti, Marco Tronchetti Provera ed Erick Thohir.

Un incontro intimo e irripetibile con uno dei calciatori più amati e stimati in Italia per introdurre la visione del film Javier Zanetti: Capitano da Buenos Aires, firmato dai registi Carlo A. Sigon e Simone Scafidi. Attraverso le voci di compagni di squadra, allenatori, giornalisti e personalità del mondo dello spettacolo, da Josè Mourinho a Lionel Messi, da Gad Lerner a Fiorello, da Sandro Mazzola a Roberto Baggio, da Massimo Moratti a Beppe Severgnini, il film ha mostrato l’incredibile e appassionante storia del capitano più amato.

Zanetti Story è un evento cinematografico di Nexo Digital e Inter realizzato in collaborazione con Pirelli, assieme alla Fondazione Pupi e con i media partner Gazzetta dello Sport, Radio Italia, MYmovies.it.

#ZanettiStory

Javier Zanetti: classe 1973, Zanetti è il calciatore straniero con più presenze in serie A italiana (618) e quello con più presenze nella storia dell’Inter (858). E’ il capitano interista con più presenze in Champions (82) ed è il giocatore dell’Inter con più partite giocate consecutivamente (137). E’ il giocatore dell’Inter che ha vinto di più: 5 scudetti, 4 coppe Italia, 4 Supercoppe, 1 Coppa Uefa, 1 Champions League e 1 Coppa del Mondo per Club Fifa. E’ il giocatore argentino che vanta il maggior numero di presenze in nazionale (145) e nel 2004 è inserito nella lista dei 125 migliori giocatori viventi. Nel 2011 è diventato uno dei pochi giocatori con all’attivo oltre 1000 partite. Nel 2011 ha ricevuto il Premio alla Carriera nel “Golden Foot 2011” come leggenda del calcio mondiale. Assieme alla moglie Paula ha dato vita alla Fondazione Pupi per dare il proprio sostegno a favore di un’area estremamente povera della Repubblica Argentina. Con la Fondazione i coniugi Zanetti hanno creato uno spazio dove i bambini socialmente più svantaggiati e diversamente abili ricevono, fin dalla prima infanzia, le attenzioni e l’istruzione necessarie in ogni momento della loro vita.

I REGISTI

Carlo A. Sigon

Nato nel 1964, Sigon è alla fine degli anni ’80 assistente di produzione e poi assistente alla regia presso la Film Master di Milano, una delle principali case di produzione pubblicitarie italiane. Di pochi anni dopo è il debutto alla regia di spot pubblicitari, attività che svolge tuttora.  Parallelamente produce e realizza vari lavori indipendenti, tra cui “L’image “(videopoesia, 1989), “Terra di Nessuno” (corto, 1993, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia), “Festa” (corto, 1994, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia), “Ketchup” (corto, 1995, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia e al Torino Film Festival). Nel 1996 dirige “Apnea”, cortometraggio commissionato dal Ministero della Sanità, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Dirige quindi il lungometraggio “La Cura del Gorilla” con Claudio Bisio, Stefania Rocca ed Ernest Borgnine, prodotto da Warner Bros Europe. Nel 1994 vince un Leone di bronzo al Festival della Pubblicità di Cannes con uno spot per Max Italia. Nel 1995 vince il premio Miglior Corto Italiano alla Mostra del Cinema di Venezia e al Torino Film Festival con “Ketchup”.

Simone Scafidi

Nasce nel 1978 e dal 1997 scrive, dirige e monta cortometraggi, lungometraggi e video. Nel 2008 esce nelle sale il suo esordio, “Gli arcangeli”, interpretato da Andrea Riva de Onestis, Francesca Inaudi e Franco Branciaroli. A marzo 2008 esce “Appunti per La Distruzione”, docufiction ispirata alla vita dello scrittore Dante Virgili, che viene distribuita nelle librerie in formato dvd da Pequod Edizioni, e che vede la partecipazione di personalità del calibro di Vito Mancuso, Massimo Fini, Moni Ovadia, Marco Pannella, David Peace e molti altri. A fine 2013 esce il suo terzo lungometraggio, “La Festa”, prodotto da Ardaco e Gagarin. Si tratta del primo film 2.0, distribuito a puntate in rete sulle piattaforme di dailymotion e youtube, e riscuote notevoli attenzioni e visualizzazioni anche per le sue dinamiche di interazioni con gli spettatori-naviganti. Nel 2014 realizza “Eva Braun”, liberamente ispirato ad alcuni celebri e recenti scandali della vita pubblica e politica italiana. Il film viene distribuito in diversi Paesi, tra i quali Germania, Inghilterra, Australia e Corea del Sud. E’ il più giovane regista italiano al quale sia stata dedicata una retrospettiva dalla Cineteca nazionale di Roma.

ZANETTI STORY RADDOPPIA AL CINEMA!

Ricevo e volentieri pubblico

PRENOTAZIONI DA RECORD E SOLD OUT

NELLA MAGGIOR PARTE DELLE SALE

 

ZANETTI STORY

RADDOPPIA AL CINEMA!

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Si aggiunge in via eccezionale una nuova trasmissione via satellite alle 22.45 che riproporrà integralmente la diretta dell’evento previsto per il 27 febbraio

 

La serata con Zanetti per celebrare la leggenda del calcio mondiale e presentare l’inedito docu-film Javier Zanetti: Capitano da Buenos Aires verrà trasmessa solo al cinema sia in diretta via satellite alle 20.30 che in differita alle 22.45

 

 

Decine e decine di sale in sold out e migliaia di biglietti prenotati per la trasmissione in diretta via satellite prevista per il 27 febbraio. Per questo, in via eccezionale, Inter e Nexo Digital in collaborazione con Pirelli hanno deciso di raddoppiare l’appuntamento con Zanetti Story che sarà trasmesso alle ore 20.30 e riproposto in differita alle 22.45 per uno straordinario “posticipo serale”. Una decisione eccezionale e una nuova frontiera raggiunta da Nexo Digital nel mondo degli eventi al cinema: per la prima volta in assoluto, infatti, un collegamento cinematografico via satellite raggiungerà la durata record di 8 ore consecutive.

Javier Zanetti è una delle ultime leggende del calcio Mondiale. Nel 1995, quando è ancora un ragazzo, lascia Buenos Aires per andare a giocare in Europa, nell’Inter. Diventa in breve uno dei simboli della squadra nerazzurra e quando si ritira, a 40 anni, ha vinto quello che nessun altro capitano dell’Inter ha mai vinto nella sua carriera rappresentando qualcosa di più di un semplice campione.

Per questo arriva adesso il momento delle celebrazioni: la storia di Javier Zanetti viene raccontata infatti nel corso di Zanetti Story, l’evento cinematografico distribuito in diretta via satellite nelle sale italiane solo venerdì 27 febbraio alle ore 20.30 e alle ore 22.45 (elenco dei cinema su www.nexodigital.it). L’evento, distribuito al cinema da Inter e Nexo Digital e realizzato in collaborazione con Pirelli e con i media partner Gazzetta dello Sport, Radio Italia, MYmovies.it, si comporrà di due parti e vedrà la trasmissione via satellite da Milano della celebrazione dedicata al campione alla presenza dello stesso capitano. Un gala di prestigio arricchito dalla presenza di ospiti illustri e amici. Un incontro intimo e irripetibile con uno dei calciatori più amati e stimati in Italia per introdurre la visione del film Javier Zanetti: Capitano da Buenos Aires, firmato dai registi Carlo A. Sigon e Simone Scafidi. Attraverso le voci di compagni di squadra, allenatori, giornalisti e personalità del mondo dello spettacolo, da Josè Mourinho a Lionel Messi, da Gad Lerner a Fiorello, da Sandro Mazzola a Roberto Baggio, da Massimo Moratti a Beppe Severgnini, il film racconterà l’incredibile e appassionante storia del capitano più amato.

 

Javier Zanetti è una delle ultime bandiere del calcio mondiale. Nel 1995, ancora ragazzo, lascia la sua Buenos Aires per andare a giocare in Europa, nell’Inter. Rapidamente diventa uno dei giocatori più amati dai tifosi e stimati dagli avversari, e mentre gli anni passano, mentre molti blasonati campioni arrivano all’Inter senza vincere nulla, Zanetti si allena e lotta ogni giorno con la stessa forza dell’inizio, di quando, ancora bambino, gli era stato detto che era troppo fragile e delicato per giocare a pallone. Per arrivare, all’età di quasi 40 anni, a vincere quello che nessun altro capitano ha mai conquistato in tutta la storia dell’Inter.

Zanetti Story è distribuito al cinema da Nexo Digital e Inter mentre l’evento è in collaborazione con Pirelli, assieme alla Fondazione Pupi e con i media partner Gazzetta dello Sport, Radio Italia, MYmovies.it.

#ZanettiStory

Javier Zanetti: classe 1973, Zanetti è il calciatore straniero con più presenze in serie A italiana (618) e quello con più presenze nella storia dell’Inter (858). E’ il capitano interista con più presenze in Champions (82) ed è il giocatore dell’Inter con più partite giocate consecutivamente (137). E’ il giocatore dell’Inter che ha vinto di più: 5 scudetti, 4 coppe Italia, 4 Supercoppe, 1 Coppa Uefa, 1 Champions League e 1 Coppa del Mondo per Club Fifa. E’ il giocatore argentino che vanta il maggior numero di presenze in nazionale (145) e nel 2004 è inserito nella lista dei 125 migliori giocatori viventi. Nel 2011 è diventato uno dei pochi giocatori con all’attivo oltre 1000 partite. Nel 2011 ha ricevuto il Premio alla Carriera nel “Golden Foot 2011” come leggenda del calcio mondiale. Assieme alla moglie Paula ha dato vita alla Fondazione Pupi per dare il proprio sostegno a favore di un’area estremamente povera della Repubblica Argentina. Con la Fondazione i coniugi Zanetti hanno creato uno spazio dove i bambini socialmente più svantaggiati e diversamente abili ricevono, fin dalla prima infanzia, le attenzioni e l’istruzione necessarie in ogni momento della loro vita.

I REGISTI

Carlo A. Sigon

Nato nel 1964, Sigon è alla fine degli anni ’80 assistente di produzione e poi assistente alla regia presso la Film Master di Milano, una delle principali case di produzione pubblicitarie italiane. Di pochi anni dopo è il debutto alla regia di spot pubblicitari, attività che svolge tuttora.  Parallelamente produce e realizza vari lavori indipendenti, tra cui “L’image “(videopoesia, 1989), “Terra di Nessuno” (corto, 1993, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia), “Festa” (corto, 1994, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia), “Ketchup” (corto, 1995, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia e al Torino Film Festival). Nel 1996 dirige “Apnea”, cortometraggio commissionato dal Ministero della Sanità, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Dirige quindi il lungometraggio “La Cura del Gorilla” con Claudio Bisio, Stefania Rocca ed Ernest Borgnine, prodotto da Warner Bros Europe. Nel 1994 vince un Leone di bronzo al Festival della Pubblicità di Cannes con uno spot per Max Italia. Nel 1995 vince il premio Miglior Corto Italiano alla Mostra del Cinema di Venezia e al Torino Film Festival con “Ketchup”.

Simone Scafidi

Nasce nel 1978 e dal 1997 scrive, dirige e monta cortometraggi, lungometraggi e video. Nel 2008 esce nelle sale il suo esordio, “Gli arcangeli”, interpretato da Andrea Riva de Onestis, Francesca Inaudi e Franco Branciaroli. A marzo 2008 esce “Appunti per La Distruzione”, docufiction ispirata alla vita dello scrittore Dante Virgili, che viene distribuita nelle librerie in formato dvd da Pequod Edizioni, e che vede la partecipazione di personalità del calibro di Vito Mancuso, Massimo Fini, Moni Ovadia, Marco Pannella, David Peace e molti altri. A fine 2013 esce il suo terzo lungometraggio, “La Festa”, prodotto da Ardaco e Gagarin. Si tratta del primo film 2.0, distribuito a puntate in rete sulle piattaforme di dailymotion e youtube, e riscuote notevoli attenzioni e visualizzazioni anche per le sue dinamiche di interazioni con gli spettatori-naviganti. Nel 2014 realizza “Eva Braun”, liberamente ispirato ad alcuni celebri e recenti scandali della vita pubblica e politica italiana. Il film viene distribuito in diversi Paesi, tra i quali Germania, Inghilterra, Australia e Corea del Sud. E’ il più giovane regista italiano al quale sia stata dedicata una retrospettiva dalla Cineteca nazionale di Roma.