VENEZIA 72: gratuito per i veneziani il film di chiusura

Dal sito ufficiale della Mostra

Gratuito per i veneziani il film di chiusura della 72. Mostra: l’action metropolitano Mr. Six di Guan Hu (prima mondiale)
con le star Feng Xiaogang, Kris Wu, Zhang Hanyu /
Sala Grande (Palazzo del Cinema), sabato 12 settembre, ore 21

19698-Guan_Hu_-_Mr_SixLa Biennale di Venezia, attraverso la collaborazione con i quotidiani “Il Gazzettino”, “La Nuova di Venezia e Mestre” e il “Corriere del Veneto”, invita il pubblico veneziano al film di chiusura in prima mondiale della 72. Mostra del Cinema, l’action metropolitano Mr. Six (Lao pao er) del maestro cinese Guan Hu, un’appassionante “guerra tra bande” con le star Feng Xiaogang (considerato lo Steven Spielberg del cinema cinese), Kris Wu (cantante e attore, uno dei volti più amati dalle giovani generazioni cinesi) e Zhang Hanyu (già protagonista del cinema di Tsui Hark e Peter Chan).
Mr. Six (Lao pao er) “un film avvincente che piega a proprio favore le regole del genere” (“Screendaily”), sarà presentato Fuori Concorso in prima mondiale sabato 12 settembre alle 21 in Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido), nella giornata conclusiva della Mostra.
19728-Mr_Six_1Per assistere gratuitamente alla proiezione, il pubblico interessato potrà ritirare l’invito alle biglietterie di fronte al Palazzo del Casinò, al PalaBiennale (Lido) e a Ca’ Giustinian (Venezia) nei giorni di venerdì 11 e sabato 12 settembre (orario 8.30 – 22), semplicemente presentando i coupon pubblicati venerdì 11 e sabato 12 settembre su “Il Gazzettino” oppure “La Nuova di Venezia e Mestre” (per informazioni tel. 041/2726624), oppure seguendo le indicazioni pubblicate sul “Corriere del Veneto” venerdì 11 e sabato 12 settembre.

 Ogni coupon dà diritto ad un invito valido per una persona per assistere gratuitamente alla proiezione

 Gli inviti saranno erogati fino a esaurimento dei posti riservati a ciascuna testata

19722-Mr_Six_3Mr. Six si svolge nella Pechino di oggi, tra grattacieli avveniristici e quel che resta delle basse case racchiuse in un intrico di vicoletti. Due generazioni a confronto, due stili di vita, due mondi che si scontrano lungo le strade della capitale. Mr. Six (Feng Xiaogang) è un attempato signore che gestisce una drogheria nella vecchia zona della città, Xiao Fei (Kris Wu) è un giovane ricco e viziato che di notte attraversa le superstrade della metropoli a bordo di una fiammante Ferrari. Sembrano appartenere a due mondi diversi e, invece, condividono non solo la città, ma il fatto di essere a capo di due gang, una sgangherata e in pensione – quella di Mr. Six – e una in piena ascesa guidata dai ragazzotti al seguito di Xiao Fei. A scatenare l’inferno è Xiaobo (Li Yifeng), il figlio di Mr. Six, che – a seguito di un’offesa al gruppo di Xiao Fei – viene sequestrato dalla gang giovanile. A Mr. Six non resta che richiamare il fidato Men San (Zhang Hanyu) per rimettere insieme la banda e pianificare una strategia vecchia maniera per riscattare suo figlio. Il film è previsto in uscita in Cina a fine anno.

19736-Mr_Six_2L’attore protagonista Feng Xiaogang è una delle figure più carismatiche e di successo del cinema cinese. Regista, produttore, sceneggiatore e attore, da alcuni è stato considerato lo Steven Spielberg del cinema cinese. In qualità di regista ha attraversato tutti i generi cinematografici, dal melodramma sociale (Cell Phone, 2003) alle commedie romantiche (If you are the one) e al dramma storico (Assembly 2007, Aftershock 2010 e Back to 1942, 2012). I suoi personaggi, molto spesso legati a Pechino, hanno accompagnato lo sviluppo del cinema cinese sin dagli anni Novanta fino a farlo diventare uno dei maggiori divi della scena attuale. Il suo lavoro come produttore lo ha portato a scoprire nuovi talenti, ma anche nuovi territori interessanti per il mercato cinese. La sua ultima grande produzione, la commedia romantica Only You, uno dei film di successo dell’estate 2015 in Cina, è stata girata in Italia, tra Milano, Lucca e la Val d’Orcia.

Nel cast anche Kris Wu, cantante e attore sino-canadese e uno dei volti più amati dalle giovani generazioni cinesi e Zhang Hanyu, protagonista di molti film diretti dallo stesso Feng Xiaogang, ma anche attivo nel cinema di Hong Kong con Tsui Hark e Peter Chan).

Guan Hu, regista cinese, negli anni ’90 ha diretto una serie di film che lo hanno reso un’importante voce nel panorama cinematografico cinese, soprattutto dopo il film di debutto Dirt (1994), rappresentazione del panorama della musica rock di Pechino, girato con un budget ridotto. Ha partecipato nel 2009 alla Mostra di Venezia, nella sezione Orizzonti, con il film Dou Niu (Cow), con il quale ha ottenuto sette nomination, inclusa quella di miglior regista, al 46. Taipei Golden Horse Film Festival. Tra i suoi titoli più recenti anche Design of Death (2012), presentato al Far East Film Festival di Udine, e The Chef, The Actor, The Scoundrel (2013).

NEWS IN SALA: IL SALE DELLA TERRA di Wim Wenders in anteprima a Roma e in sala dal 23 ottobre

Ricevo e volentieri pubblico

IL SALE DELLA TERRA

Dal 23 ottobre al cinema il nuovo film documentario di WIM WENDERS, distribuito da Officine UBU
Anteprima italiana e incontro pubblico con Wenders al Festival Internazionale del Film di Roma / Wired Next Cinema 

IL SALE DELLA TERRA_foto (c)Donata_WendersUscirà nelle sale italiane il prossimo 23 ottobre, distribuito da Officine UBUIL SALE DELLA TERRA, il nuovo film documentario di Wim Wenders, firmato insieme a Juliano Ribeiro Salgado.

Il sale della terra sarà presentato domenica 19 ottobre in anteprima italiana da Wired Next Cinema al 9° Festival Internazionale del Film di Roma, che ospiterà anche un incontro pubblico con Wim Wenders.

Dopo Buena Vista Social Club e Pina, il grande regista tedesco torna a raccontare l’universo poetico e creativo di un artista del nostro tempo, il fotografo Sebastião Salgado.

Da quarant’anni Salgado attraversa i continenti sulle tracce di un’umanità in pieno cambiamento e di un pianeta che a questo cambiamento resiste. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea – conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa – si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo. La sua vita e il suo lavoro ci vengono rivelati dallo sguardo del figlio Juliano Ribeiro Salgado, che l’ha accompagnato nei suoi ultimi viaggi, e da quello di Wenders, fotografo egli stesso.

«Dall’inizio – spiega Wenders – ci è sembrato essenziale tenere in considerazione il fatto che i Salgado hanno un’altra vita accanto alla fotografia: il loro impegno a favore dell’ecologia. Sapevo che era necessario raccontare due storie parallele. Si può dire che l’opera di rimboschimento che hanno messo in atto in Brasile e i risultati quasi miracolosi che hanno ottenuto, siano una specie di “happy end” per Sebastião, dopo tutta la disperazione di cui è stato testimone e la depressione in cui è precipitato al ritorno dall’ultimo viaggio in Rwanda. Salgado non ha soltanto consacrato Genesis, la sua ultima monumentale opera, alla natura, ma è proprio la natura ad avergli permesso di non perdere la sua fede nell’uomo».

Il sale della terra è prodotto da David Rosier per Decia Films e Lèlia Wanick per Amazonas Images, in coproduzione con Andrea Gambetta per Solares Fondazione delle Arti.

Così la stampa estera:

L’assoluta maestria di Wenders nel documentario è confermata ancora una volta da Il sale della terra, splendido poema visivo
Jay Weissberg, Variety

Un film unico, un omaggio commovente a un talento senza uguali
Andrew Pulver, The Guardian

Superbo. Se Wenders ha voluto dare al suo documentario una dimensione da leggenda, ci è riuscito in pieno
Marie-Noëlle Tranchant, Le Figaro

Immagini di spaventosa bellezza si accompagnano a una illuminante testimonianza di vita, per un film che coinvolge totalmente
Allan Hunter, ScreenDaily