VENEZIA 72: Elisa Sednaoui madrina della 72^ Edizione

Dal sito ufficiale della Mostra

Elisa Sednaoui madrina della 72. Mostra

elisa sednaouiL’attrice Elisa Sednaoui sarà la madrina delle serate di apertura e di chiusura della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Elisa Sednaoui ha aperto la 72. Mostra di Venezia nella serata di mercoledì 2 settembre 2015, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido), in occasione della cerimonia di inaugurazione.

Il 12 settembre Elisa Sednaoui condurrà la cerimonia di chiusura, inizio ore 19.00, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 72. Mostra.
La 72. Mostra si svolgerà al Lido dal 2 al 12 settembre 2015, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

Elisa Sednaoui, nata in Italia nel 1987 (Bra), è cresciuta tra Egitto, Italia e Francia. Dopo essersi affermata come modella internazionale, ha debuttato nel cinema nel 2010 nel ruolo femminile principale di Indigène d’Eurasie (Eastern Drift) del regista lituano Sharunas Bartas, presentato al Forum del Festival di Berlino. Ha avuto poi il ruolo femminile principale in Bus Palladium (2010) di Christopher Thompson, film nominato ai César. Ha partecipato quindi a L’amour dure trois ans (2012) diretto da Frédéric Beigbeder, e a La leggenda di Kaspar Hauser (2012) di Davide Manuli, con Vincent Gallo, Fabrizio Gifuni e Claudia Gerini, film presentato al Festival di Rotterdam. Nel 2013 ha partecipato a Les Gamins di Anthony Marciano, nonché a Libertador di Alberto Arvelo con Edgar Ramirez, Maria Valverde e Danny Houston, presentato al Festival di Toronto. Nel 2014 ha interpretato il ruolo di Francesca in Soap opera di Alessandro Genovesi, film d’apertura del Festival di Roma.
Nel luglio 2010 è stata fra i componenti della giuria del Paris Film Festival, nel settembre 2011 della giuria della sezione Revelations al Festival di Deauville, e nel dicembre 2014 della giuria Çinecole presieduta da Abderrahmane Sissako al Marrakesh Film Festival.
Nel 2015 Elisa Sednaoui ha debuttato nella regia col documentario Image of a Woman, ancora inedito, codiretto con Martina Gili e co-sceneggiato con lo scrittore e sceneggiatore Nicholas Klein (Buena Vista Social Club, Million Dollar Hotel). Recentemente ha creato la Elisa Sednaoui Foundation (ESF), un progetto concepito per promuovere lo sviluppo personale ed educativo dei giovani nelle aree rurali egiziane, e quindi con minori opportunità, incoraggiando la creatività, la tolleranza e i valori democratici, proponendo attività culturali ed extra scolastiche. Uno dei paesi dove ESF intende iniziare a lavorare prima della fine del 2015 è l’Italia.

20 NUOVI TITOLI SU INDIEFILMCHANNEL

Ricevo e volentieri pubblico

INDIEFILMCHANNEL.TV È LIETO DI PRESENTARE 20 NUOVI TITOLI IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO LUCE CINECITTÀ

La prima piattaforma italiana online dell’universo indie

PICCOLA PATRIA_Maria Roveran_Untitled_1.51.1La vasta offerta di questa innovativa piattaforma si arricchisce di nuovi titoli provenienti dalla library di Istituto Luce Cinecittà, uno dei principali attori nel settore cinematografico, che condivide con Indiefilmchannel l’impegno nello sviluppo del cinema italiano, sia in Italia che all’estero. Fra i nuovi titoli ricordiamo Good Morning Aman di Claudio Noce, al suo debutto in un lungometraggio, una storia di formazione in una Roma multiculturale, raccontata al di fuori di ogni retorica.  Nel ruolo dei due protagonisti troviamo Said Sabrie e Valerio Mastandrea, che per questo film ha ricevuto una nomination ai Nastri d’Argento 2010 come Miglior Attore, mentre lo stesso Noce è stato candidato come Miglior Regista Esordiente ai David di Donatello 2010. Da non perdere anche L’estate sta finendo, opera seconda di Stefano Tummolini. Sulle contraddizioni del Nord-est italiano (e del resto del Paese…) si concentra invece Piccola Patria di Alessandro Rossetto, uno dei nomi più significativi del documentario italiano, qui al suo primo lungometraggio, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nella  sezione “Orizzonti” e ai festival internazionali di Rotterdam e Copenaghen. Da segnalare anche La notte dei girasoli, film d’esordio di Jorge Sánchez – Cabezudo, un noir che sullo sfondo di un misterioso omicidio offre allo spettatore sei punti di vista diversi su uno stesso evento. FUORISTRADA_MG_9152_(c) Angelo Turetta RPer la sezione documentari ricordiamo invece Fuoristrada di Elisa Amoruso, un’analisi della transessualità attraverso le vicende di una famiglia solo apparentemente non convenzionale, film rivelazione all’ultimo Festival di Roma. Da non perdere L’ultimo pastore di Marco Bonfanti, racconto poetico e stralunato di un pastore metropolitano, un documentario presentato in 70 festival in giro per il mondo. Sulla scia del fortunato Buena Vista Social Club, film con cui Wim Wenders riportò alla luce presso il pubblico internazionale la scena musicale cubana, il regista German Kral, allievo di Wenders, qui nelle vesti di produttore, realizza la prosecuzione ideale di quel film con il suo Musica cubana, documentario che guarda alla vita quotidiana dei giovani musicisti che animano la nuova scena musicale cubana. L’Italia degli anni sessanta, la sua musica e i suoi costumi sono invece al centro di Beat Parade, il documentario di Luigi e Corrado Rizza. Nei panni di un osservatore d’eccezione troviamo Renzo Arbore che guida lo spettatore attraverso questo decennio di svolta nella storia del Paese. E ancora Terramatta di Costanza Quatriglio, storia incredibile di un bracciante siciliano semianalfabeta che lascia come testamento un’autobiografia di 3000 pagine che diventa un caso letterario… Uno dei film doc più premiati degli ultimi anni.

Indiefilmchannel.tv è la prima grande piattaforma italiana online di video on demand dedicata al cinema indipendente. Un mondo raccontato attraverso le migliori opere provenienti da rinomati festival internazionali ed escluse dai circuiti mainstream, con un catalogo di oltre 1000 titoli suddivisi in dieci categorie tra cortometraggi, documentari e lungometraggi, dall’animazione all’horror. Tutte le funzionalità del portale sono accessibili anche su smartphone e tablet, un cinema indipendente in formato tascabile per tutti gli apparecchi IOS e Android.

NEWS IN SALA: IL SALE DELLA TERRA di Wim Wenders in anteprima a Roma e in sala dal 23 ottobre

Ricevo e volentieri pubblico

IL SALE DELLA TERRA

Dal 23 ottobre al cinema il nuovo film documentario di WIM WENDERS, distribuito da Officine UBU
Anteprima italiana e incontro pubblico con Wenders al Festival Internazionale del Film di Roma / Wired Next Cinema 

IL SALE DELLA TERRA_foto (c)Donata_WendersUscirà nelle sale italiane il prossimo 23 ottobre, distribuito da Officine UBUIL SALE DELLA TERRA, il nuovo film documentario di Wim Wenders, firmato insieme a Juliano Ribeiro Salgado.

Il sale della terra sarà presentato domenica 19 ottobre in anteprima italiana da Wired Next Cinema al 9° Festival Internazionale del Film di Roma, che ospiterà anche un incontro pubblico con Wim Wenders.

Dopo Buena Vista Social Club e Pina, il grande regista tedesco torna a raccontare l’universo poetico e creativo di un artista del nostro tempo, il fotografo Sebastião Salgado.

Da quarant’anni Salgado attraversa i continenti sulle tracce di un’umanità in pieno cambiamento e di un pianeta che a questo cambiamento resiste. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea – conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa – si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo. La sua vita e il suo lavoro ci vengono rivelati dallo sguardo del figlio Juliano Ribeiro Salgado, che l’ha accompagnato nei suoi ultimi viaggi, e da quello di Wenders, fotografo egli stesso.

«Dall’inizio – spiega Wenders – ci è sembrato essenziale tenere in considerazione il fatto che i Salgado hanno un’altra vita accanto alla fotografia: il loro impegno a favore dell’ecologia. Sapevo che era necessario raccontare due storie parallele. Si può dire che l’opera di rimboschimento che hanno messo in atto in Brasile e i risultati quasi miracolosi che hanno ottenuto, siano una specie di “happy end” per Sebastião, dopo tutta la disperazione di cui è stato testimone e la depressione in cui è precipitato al ritorno dall’ultimo viaggio in Rwanda. Salgado non ha soltanto consacrato Genesis, la sua ultima monumentale opera, alla natura, ma è proprio la natura ad avergli permesso di non perdere la sua fede nell’uomo».

Il sale della terra è prodotto da David Rosier per Decia Films e Lèlia Wanick per Amazonas Images, in coproduzione con Andrea Gambetta per Solares Fondazione delle Arti.

Così la stampa estera:

L’assoluta maestria di Wenders nel documentario è confermata ancora una volta da Il sale della terra, splendido poema visivo
Jay Weissberg, Variety

Un film unico, un omaggio commovente a un talento senza uguali
Andrew Pulver, The Guardian

Superbo. Se Wenders ha voluto dare al suo documentario una dimensione da leggenda, ci è riuscito in pieno
Marie-Noëlle Tranchant, Le Figaro

Immagini di spaventosa bellezza si accompagnano a una illuminante testimonianza di vita, per un film che coinvolge totalmente
Allan Hunter, ScreenDaily

NEWS CANNES: IL SALE DELLA TERRA di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado

Ricevo e volentieri pubblico

 

FESTIVAL DI CANNES
Un Certain Regard
IL SALE DELLA TERRA
Immagine
un film di
WIM WENDERS e JULIANO RIBEIRO SALGADO


Il nuovo film documentario di Wim Wenders, IL SALE DELLA TERRA, firmato insieme a Juliano Ribeiro Salgado, sarà presentato martedì 20 maggio in anteprima mondiale al Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard.

Prodotto da David Rosier per Decia Films in coproduzione con Andrea Gambetta per Solares Fondazione delle Arti e Lèlia Wanick per Amazonas Images, Il sale della terra uscirà in Italia il prossimo 28 agosto distribuito da Officine UBU.

Dopo Buena Vista Social Club e Pina, il grande regista tedesco, vincitore della Palma d’oro nel 1984 con Paris, Texas (e premiato sulla Croisette anche per Nel corso del tempo, Il cielo sopra Berlino e Così lontano, così vicino!), torna a raccontare l’universo poetico e creativo di un artista del nostro tempo, il fotografo Sebastião Salgado.

Da quarant’anni Salgado attraversa i continenti sulle tracce di un’umanità in pieno cambiamento. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea – conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa – si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo. La sua vita e il suo lavoro ci vengono rivelati dallo sguardo del figlio Juliano Ribeiro Salgado, che l’ha accompagnato nei suoi ultimi viaggi, e da quello di Wenders, fotografo egli stesso.

Da subito – spiega Wenders – ci è sembrato essenziale tenere in considerazione il fatto che i Salgado hanno un’altra vita accanto alla fotografia: il loro impegno a favore dell’ecologia. Sapevo che era necessario raccontare due storie parallele. Si può dire che l’opera di rimboschimento che hanno messo in atto in Brasile e i risultati quasi miracolosi che hanno ottenuto, siano una specie di “happy end” per Sebastião, dopo tutta la disperazione di cui è stato testimone e la depressione in cui è precipitato al ritorno dall’ultimo viaggio in Rwanda. Salgado non ha soltanto consacrato Genesis, la sua ultima monumentale opera, alla natura, ma è proprio la natura ad avergli permesso non perdere la sua fede nell’uomo“.

PROIEZIONE UFFICIALE A CANNES
Martedì 20 maggio, ore 17.00, Salle Debussy