WHAT IS LEFT di Gustav Hofer e Luca Ragazzi in tour nelle sale italiane

Ricevo e volentieri pubblico

WHAT IS LEFT? :: DAL 1° DICEMBRE AL CINEMA – E DAL 5 ANCHE SU WHATISLEFT.IT, iTUNES E GOOGLEPLAY – IL NUOVO FILM DI GUSTAV HOFER E LUCA RAGAZZI, CHE ALLA VIGILIA DELLE PRIMARIE DEL PD SI INTERROGA SU COS’È E COSA È RIMASTO DELLA SINISTRA.

IL TOUR DI WHAT IS LEFT PARTIRA’ DOMENICA 1° DICEMBRE DA ROMA (cinema Nuovo Sacher), PER TOCCARE POI LE PRINCIPALI CITTA’ ITALIANE (tra le prime tappe: MILANO, BOLOGNA, FIRENZE, PARMA, MANTOVA)

DAL 10 DICEMBRE IL FILM SARA’ INOLTRE IN PROGRAMMAZIONE AL NUOVO CINEMA AQUILA di ROMA

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WHAT IS LEFT?
un film di
Gustav Hofer e Luca Ragazzi

voce narrante
Lucia Mascino

con interventi di
Fabrizio Barca, Celeste Costantino, Alessandro Di Battista, Dario Franceschini, Enzo Lattuca, Tomaso Montanari, Stefano Rodotà

Appuntamento domenica 1° dicembre, presso il cinema Nuovo Sacher di Roma, con la prima tappa del tour di proiezioni e incontri che porterà nelle principali città italiane il nuovo film di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, WHAT IS LEFT?, disponibile dal 5 dicembre anche su www.whatisleft.it, iTunes e Googleplay, e dal 10 dicembre in programmazione al Nuovo cinema Aquila di Roma.

Diretto dagli autori di Improvvisamente l’inverno scorso e Italy: Love It or Leave It, due tra i documentari italiani più apprezzati anche all’estero negli ultimi anni, il film è un “viaggio” alla ricerca – come suggerisce il gioco di parole del titolo – di cos’è e cosa è rimasto della sinistra, e di come viene percepita ai giorni nostri. A partire dalle primarie PD del 2012, e fin quasi a quelle attuali (il film avrà le sue prime proiezioni pubbliche proprio alla vigilia delle “nuove” primarie), il film ripercorre un anno – il 2013 – che nelle speranze di Gustav e Luca, così come di tanti elettori di sinistra come loro, avrebbe dovuto segnare una svolta. Ma la rimonta inaspettata di Berlusconi e l’entrata in scena di Beppe Grillo hanno cambiato le carte in tavola. Riusciranno i nostri autori-protagonisti, attraverso incontri (tra gli intervistati: Fabrizio Barca, Celeste Costantino, Alessandro Di Battista, Dario Franceschini, Enzo Lattuca, Tomaso Montanari, Stefano Rodotà) manifestazioni e situazioni paradossali, a districarsi nei meandri di un’identità, quella della sinistra, che se non smarrita è sicuramente appannata?


Quante volte ci succede di iniziare una discussione sulla politica, e di sentire da uno dei nostri interlocutori che “tanto sinistra o destra, sono tutti uguali…”. O di renderci conto, parlando con gli amici, che abbiamo tutti un’idea molto diversa di cosa significhi essere di sinistra. Ecco: ma perché è diventato così difficile trovare un partito di sinistra? Dove sono andate a finire le tematiche che l’hanno resa forte nel passato? Quali potrebbero/dovrebbero essere i temi di “sinistra” oggi, e perché si sono persi?

A cercare di rispondere, Ragazzi e Hofer, che – per età anagrafica e (de)formazione personale – incarnano le due idee di politica che ancora oggi determinano il dibattito, in Italia come altrove. Luca è più ancorato alle ideologie, per essere stato un bambino felice negli anni ’70, di quelli che ancora si commuovono se sentono un peruviano suonare gli Inti Illimani in metropolitana; mentre Gustav, che all’epoca della caduta del muro di Berlino aveva solo 13 anni, ha una visione più pragmatica di ciò che dovrebbe voler dire essere di sinistra. Per lui, cresciuto nel Sudtirolo da sempre governato dalla SVP (il partito regionale conservatore), l’unico personaggio di sinistra conosciuto durante l’adolescenza è stato Alexander Langer, morto suicida nel 1995, l’estate in cui Gustav si è diplomato.

Per gran parte della loro vita insieme a Roma, Luca e Gustav hanno partecipato attivamente al dibattito politico, che si è concentrato perlopiù nella battaglia contro Berlusconi: l’antiberlusconismo è così diventato per molto tempo l’unico programma dell’opposizione.

Il risultato delle elezioni politiche del febbraio 2013 è stato un vero e proprio choc culturale. Entrambi davano infatti per scontata una vittoria schiacciante del centrosinistra e la definitiva uscita di scena di Berlusconi. Ma, evidentemente, qualcosa è andato storto…
 
Con questo film documentario – spiegano Hofer e Ragazzi – volevamo cercare di ristabilire cosa significhi oggi essere “persone di sinistra”. Negli ultimi anni questa definizione si è andata sempre più allargandosi, sfumando e contraddicendosi. La complessa situazione politica mondiale la crisi economica e la globalizzazione hanno prodotto come risultato un mescolamento, un annebbiamento di molte delle identità politiche. Nel nostro intento, What is Left? dovrebbe costituire una sorta di specchio in cui lo spettatore può guardarsi per scoprire se l’immagine che questo rimanda corrisponde all’idea che si è fatto di sé. Un film sincero, forse scomodo, sicuramente ironico, non ideologico, che vuol fare i conti con gli errori che la sinistra ha commesso nella sua storia (anche recente) ma anche dare speranza. In un certo senso What is Left? rappresenta la terza parte di una trilogia sull’Italia dopo Improvvisamente l’inverno scorso e Italy: Love It or Leave It. In entrambi i casi cercavamo di affrontare temi che erano nell’aria, pur senza la presunzione di trovare risposte definitive. Il proposito di creare un dibattito intorno alla questione delle coppie di fatto nel primo film e la necessità di essere capaci di amare e difendere il proprio Paese anche in un momento difficile, con il secondo film, sono stati accolti con un esito insperato anche all’estero. Con What is Left? speriamo di poter nuovamente contribuire al dibattito, cercando di dare risposte a quelle domande che, a nostro avviso, tanti cittadini si pongono“.

 

What Is Left? è un film prodotto da HIQ Productions con il sostegno di

 

BLS – Business Location Sudtirol Alto Adige, Rai3 e

 

Programma MEDIA dell’Unione Europea.


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Le prime tappe del tour di What Is Left?

ROMA
domenica 1° dicembre, ore 11.00, cinema Nuovo Sacher

a seguire: incontro con gli autori. Modera Francesca Fornario, giornalista e autrice satirica

FIRENZE
lunedì 2 dicembre, ore 21.00, cinema Stensen
a seguire: incontro con gli autori e Sergio Staino

PARMA
martedì 3 dicembre, ore 21.15, cinema Edison
a seguire: incontro con gli autori

MANTOVA

mercoledì 4 dicembre, ore 21.15, cinema del Carbone
a seguire: incontro con gli autori

BOLOGNA
giovedì 5 dicembre,

ore 20.00,

Cineteca – Cinema Lumière
a seguire: incontro con gli autori 

CESENA
venerdì 6 dicembre, ore 21.00, cinema San Biagio
a seguire: incontro con gli autori ed Enzo Lattuca

REGGIO EMILIA
sabato 7 dicembre, ore 21.00, Teatro Piccolo Orologio
a seguire: incontro con gli autori

MILANO

domenica 8 dicembre, ore 19.45 e 21.30, Auditorium San Fedele
a seguire: incontro con gli autori

Tra le altre città che saranno raggiunte dal tour:
BOLZANO, UDINE, TRIESTE, NAPOLI, CATANIA

, TORINO

dal 10 dicembre, inoltre, il film sarà in programmazione a ROMA presso il Nuovo Cinema Aquila

SUSHI SHOW CON DEGUSTAZIONE in occasione dell’uscita del film JIRO E L’ARTE DEL SUSHI di David Gelb

Ricevo e  molto molto volentieri pubblico

“JIRO E L’ARTE DEL SUSHI“: IN ITALIA DAL 27 NOVEMBRE IL FILM SUL PIU’ GRANDE CHEF DI SUSHI DEL MONDO
Per l’occasione, anche alcuni “sushi show” con degustazione in collaborazione con AIRG (Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi)

Tra le prime città coinvolte nel “tour”: Roma, Torino, Milano, Pisa, Trieste, Bologna, Parma e Genova 
Ho sempre pensato che il sushi fosse il cibo più creativo dal punto di vista dell’immagine. E lo chef di sushi è l’intrattenitore supremo

(David Gelb)

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Appuntamento dal 27 novembre,

 

al cinema (con proiezioni-evento nelle principali città, trovate le tappe del tour in fondo all’articolo) e in libreria (nella consueta formula dvd+libro, euro 17,90), con il film

 

JIRO E L’ARTE DEL SUSHI di David Gelb, distribuito da

 

FELTRINELLI REAL CINEMA: un documentario che racconta la vita di Jiro Ono, il più famoso chef di sushi del mondo. Per gran parte dei suoi 85 anni Jiro ha perfezionato l’arte di preparare il sushi. Lavora dall’alba a dopo il tramonto, assaggia, istruisce meticolosamente i suoi dipendenti, modella e raffina l’impeccabile presentazione di ogni creazione di sushi. L’eccezionale etica lavorativa di Jiro è la forza trainante del documentario, ma il cuore del film si trova altrove, nell’influenza che questa ambizione ha avuto sulle vite dei suoi figli. Il figlio più grande Yoshikazu è l’erede legittimo dell’impero del sushi, ma Jiro non è pronto per ritirarsi o per rinunciare alle proprie responsabilità. Con un padre così famoso, che guida e critica ogni decisione, Yoshikazu non riesce a raggiungere il suo pieno potenziale. Ciononostante è fiero di imparare da un autentico maestro del sushi. Jiro e l’arte del sushi racconta la passione necessaria per gestire e mantenere un leggendario sushi-restaurant, e il viaggio di un figlio verso la possibilità di prendere il posto di suo padre alla guida di un’autentica dinastia culinaria.

I frequenti viaggi di famiglia in Giappone del regista David Gelb quando era bambino hanno portato alla sua ammirazione per l’arte di preparare il sushi. «Ho sempre pensato che il sushi fosse il cibo più creativo dal punto di vista dell’immagine. E lo chef di sushi è l’intrattenitore supremo».

Gelb ha iniziato così un tour dei migliori ristoranti di sushi di Tokyo, accompagnato dal noto critico Yamamoto, e ha scoperto il famoso ristorante Sukiyabashi Jiro. Dopo aver incontrato lo chef Jiro e aver mangiato il più delizioso sushi della sua vita, sapeva che quest’uomo sarebbe stato il soggetto del film: «Oltre che dall’eccezionale sushi, mi ha affascinato il fatto che non solo a 85 anni ancora lavori, ma che i suoi figli lavorino per lui». Gelb ha passato a Tokyo otto settimane nell’arco di due anni, raccogliendo filmati e immergendosi a capofitto nel mondo di Jiro. Insieme al montatore Brandon Driszoll-Luttringer ha portato alla luce la storia di quest’uomo, cercando di spiegare come la sua etica lavorativa abbia modellato il suo carattere e quello dei suoi figli.

“Cinque – spiega Yamamoto – sono lecaratteristiche di un grande chef: Prendere seriamente il proprio lavoro; Cercare sempre di migliorarsi; Stare attenti alla pulizia; Essere un leader più che un collaboratore; Avere passione per il proprio lavoro”. Jiro impersona sicuramente tutte queste caratteristiche, ma è la sua filosofia a portarlo ad un livello superiore di perfezione. Gelb dice: «Quello che ho visto in Jiro non è solo la sua tecnica culinaria, il suo lavoro. Voglio mostrare alla gente che il sushi è molto di più che mettere del pesce sul riso. Jiro ha creato una forma d’arte. E la sua filosofia è migliorare sempre le sue capacità, guardare sempre verso il futuro. È qualcosa con cui ognuno può relazionarsi. Jiro non si adagia mai sulla sua reputazione. Si prepara ancora mentalmente prima di ogni cena e si impegna costantemente nella ricerca di ingredienti migliori, dello staff migliore e dei piatti migliori da servire ai suoi clienti».

Le interminabili ore di Jiro al ristorante hanno caratterizzato la sua vita e hanno definito il suo ruolo di padre. La dedizione che mette nella sua arte è affascinante, così come lo è la sua relazione con i figli. Nonostante il suo primogenito abbia ormai cinquant’anni, continua a lavorare e ad imparare ogni giorno dal suo vecchio padre. Con l’incrollabile venerazione che ogni padre desidererebbe, Yoshikazu ammira il successo di suo padre ma è anche cosciente della spaventosa sfida di prendere un giorno il suo posto. Nel film Jiro dice: «Anche se ho 85 anni non ho ancora pensato di andare in pensione». Invece di serbare rancore per suo padre, Yoshikazu si concede di imparare il più possibile dal suo maestro. Si sta preparando, in modo che quando alla fine il momento verrà, lui sarà pronto. La domanda che il film pone è: quando arriverà quel giorno?

In occasione dell’uscita del film, anche alcuni “sushi-show” con degustazioni in collaborazione con AIRG (Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi).

Inoltre, nel cofanetto in uscita in libreria, insieme al film anche il volume “Il sushi” a cura di Stefania Viti (pp. 80). Il sushi non è solo una delle pietanze più famose della cucina del Sol Levante ma prima di tutto espressione di una storia antichissima. A un’introduzione alla tradizione culinaria giapponese segue un elenco ragionato delle tipologie di sushi e una sua mappa geo-culinaria, la storia della sua origine e delle sue fortune internazionali e un’intervista al presidente dell’Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi sulla sua diffusione in Italia. Il contributo dell’Associazione Culturale Giappone in Italia spiega come mangiare il sushi e destreggiarsi con le bacchette. Infine alcune tavole inedite dell’Hokusai Manga e del manga Edomae no Shun illustrano le abitudini culinarie di ieri e di oggi. Chiude il volume un utile glossario.

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Le prime tappe del tour

Torino
mercoledì 27 novembre, ore 20.30, cinema Centrale
(dalle ore 19.30 lo chef del ristorante Japs! proporrà al cinema una breve lezione di cucina, seguita da degustazione)

Roma
mercoledì 27 novembre, ore 20.30, Nuovo Cinema Aquila

Milano
 
giovedì 28 novembre, ore 20.30, cinema Arcobaleno Film Center
 
(alle ore 18.30 presso la Libreria Feltrinelli di corso Buenos Aires, lo chef Hirazawa Minoru, detto Shiro, del ristorante Poporoya, preparerà di fronte al pubblico il suo rinomato sushi, svelandoci i suoi segreti. Agli spettatori del film, in omaggio col biglietto un goloso sushi-box con le specialità di Shiro)

Pisa
giovedì 28 novembre, ore 21.00, cinema Arsenale

Trieste
da venerdì 29 novembre, tutti i giorni alle ore 16.30 e 20.00, Cinema Ariston
(sushi-show in luogo da definire)

Bologna

mercoledì 4 dicembre, ore 21.15, Cinema Lumière

(sushi-show in luogo da definire)

Parma

mercoledì 4 dicembre, ore 21.15, Cinema Edison

Genova
lunedì 9 dicembre, ore 20.00, cinema multisala America

Venezia
venerdì 17 gennaio, ore 17.30 e 20.30, Casa del Cinema
sabato 18 gennaio, ore 17.30, Casa del Cinema

PHILIP GRONING in tour in Italia per accompagnare il suo film LA MOGLIE DEL POLIZIOTTO – tutti gli appuntamenti

Ricevo e volentieri pubblico

GIORNATA INTERNAZIONALE PER LA LOTTA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

EVENTI SPECIALI NELLE SALE ITALIANE A PARTIRE DAL 25 NOVEMBRE

 

Philip Gröning in tour in Italia per accompagnare

il suo film vincitore a Venezia “la moglie del poliziotto

per la giornata per la lotta contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne esce in sala, in forma di eventi, in anteprima mondiale “La moglie del poliziotto”, Premio Speciale della Giuria al Festival di Venezia, firmato da Philip Gröning, già regista dello straordinario “Il grande silenzio”: il film è distribuito dalla Satine Film di Claudia Bedogni che ha coinvolto le associazioni impegnate in difesa delle donne, perché possa divenire occasione di dibattito, conoscenza e sensibilizzazione sul tema.

Le associazioni hanno aderito immediatamente (Non da sola, Amnesty International, Usciamo dal Silenzio, Consultorio Ced, la Casa delle Donne Maltrattate di Milano, Cooperativa Sociale, Cerchi d’acqua, la 27esima Ora e il Comune di Reggio Emilia che in Italia ha per primo aperto una Casa delle Donne), riconoscendo perfettamente in questo racconto asciutto, straordinario, le situazioni familiari della quotidianità rotta dagli eccessi di violenza. In una narrazione scandita da 59 capitoli, Gröning racconta infatti di una giovane coppia, che vive con una bimba in una casa accogliente, che sembrerebbe la rappresentazione idilliaca della famiglia felice: ma questa apparente serenità e armonia  nasconde una realtà profondamente diversa.

Philip Gröning «nulla è più violento dell’impotenza dell’amore», accompagnerà il film in questo tour italiano a partire dal 25 novembre a Milano, Reggio Emilia, Roma e Bologna, incontrando le donne e le associazioni.

«Abbiamo ritenuto significativo programmare l’uscita proprio dal 25 novembre: un contributo per mantenere alta l’attenzione su un fenomeno doloroso della nostra società e rendere lo sguardo del regista, con la storia che ha scelto di raccontare, un’occasione di discussione e approfondimento» ha dichiarato Claudia Bedogni della Satine Film, che a tale scopo si è proposta di collaborare con le associazioni e istituzioni pubbliche e private impegnate nella lotta contro la violenza sulle donne. La casa di distribuzione si propone infatti di far circolare il film il più ampiamente possibile nelle città italiane, tramite serate evento, organizzate in sinergia con le associazioni, e in sale cinematografiche che possano ospitare i film per una o più serate.

IL TOUR IN ITALIA

di “LA MOGLIE DEL POLIZIOTTO” e di PHILIP GRÖNING

Lunedì 25 novembre MILANO

Ore 10 Cinema Anteo spazioCinema, proiezione e a seguire dibattito con

Philip Gröning e Carmen Marini (Presidente Associazione Non da sola), Natalia Maramotti (Assessora del Comune di Reggio Emilia), Cristina Obber (scrittrice), Piera Detassis (direttrice del mensile Ciak), Usciamo dal Silenzio, Consultorio Ced – in collaborazione con Casa delle Donne Maltrattate di Milano, Cooperativa Sociale Cerchi d’acqua, conduce Luisa Pronzato di La 27esima Ora

Ore 20.00 Cinema Anteo spazioCinema, anteprima per il pubblico

Alba Bonetti, responsabile di Amnesty International Lombardia, interverrà al dibattito post-film

Lunedì 25 novembre REGGIO EMILIA

Ore 15.00 Proiezione Cinema al Corso

E a seguire ore 18.00 Sala degli Specchi Teatro Municipale: Incontro Pubblico

con Philip Gröning, l’assessore Natalia Maramotti,  Sandra Campanini responsabile ufficio cinema Reggio Emilia,  Carmen Marini presidente associazione Non da Sola Reggio Emilia,

conduce Barbara Spinelli autrice di “Femminicidio”

 

Ore 20.30 Cinema Rosebud (con incontro in sala con Philip Gröning)

Martedì 26 novembre ROMA

Ore 20.30 Cinema Alcazar

Organizzata con Amnesty International e La 27esima Ora

Introducono il portavoce di Amnesty International per l’Italia Riccardo Noury e Philip Gröning

Mercoledì 27 novembre BOLOGNA

Ore 20.30 Cinema Lumière

appuntamento del Festival “La violenza illustrata” organizzato da “Casa delle donne, per non subire violenza” Onlus di Bologna in collaborazione con Cineteca di Bologna.

Introdurranno il film Philip Gröning e Masa Romagnoli (Casa delle donne)

 

Tutte le sale che programmano il film:

Lombardia

Milano – Anteo spazioCinema25 novembre ore 20.00

Cremona – spazioCinema Cremona Po25 novembre ore 20.30

Legnano – Sala Ratti – 25 novembre ore 21.00

Mantova – Cinema Mignon – 25 novembre ore 16.30

San Donato – Cinema Troisi – 25 novembre ore 21.15

Brescia – Multisala Wiz – 25 novembre ore 21.00

Bergamo – Cinema Capitol – 25 novembre ore 21.00

Sesto San Giovanni – Cinema Rondinella – 26 novembre ore 21.00

Monza – Capitol spazioCinema26 novembre ore 20.30

Pavia Cinema Politeama -27 novembre ore 20.30

Lazio

Roma, Cinema Alcazar 26 novembre ore 20.30

Emilia Romagna

Reggio Emilia Cinema Rosebud 25 e 27 novembre ore 21.00

Parma – Cinema Astra 25 novembre – Cinema Edison 26 e 27 novembre

Modena – Sala Truffaut 25 e 26 novembre

Ferrara – Sala Boldini 26 novembre ore 20.30

Imola – Cinema Centrale 26 novembre ore 20.10

Bologna – Lumiere – Cineteca 27 novembre ore 20.30

Abruzzo

Pescara – Sala Sant’Andrea  25 novembre ore 17.30

Toscana

Viareggio Cinema Politeama 26 novembre ore 21.00

Firenze Cinema Stensen 28 -29-30 novembre

Sardegna

Alghero – Cinema Miramare 25 novembre ore 16.30

Alto Adige

Merano 28 novembre

Piemonte

Torino – Cinema Centrale 25 novembre – Cinema I Due Giardini 25 novembre – Cinema Fratelli Marx 25 novembre

Ivrea – Cinema Politeama 25 novembre

Friuli

Udine – Visionario

Campania

Napoli – Modernissimo

BRUNO OLIVIERO e PAOLO ZUCCA in Emilia Romagna per la rassegna RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI. I NUOVI AUTORI DEL CINEMA ITALIANO INCONTRANO IL PUBBLICO

Ricevo e volentieri pubblico

Per la rassegna Riusciranno i nostri eroi

arrivano i registi Bruno Oliviero e Paolo Zucca

 

 

Prosegue la rassegna “Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico”, organizzata da Fice Emilia Romagna in tredici sale d’essai della regione e dedicata al cinema italiano emergente.

Mercoledì 16 ottobre il regista Bruno Oliviero presenterà il suo film d’esordio, La variabile umana, al cinema Jolly di Piacenza (inizio ore 21.30). Il film è interpretato da Silvio Orlando, Giuseppe Battiston e Sandra Ceccarelli.

Sempre il 16 ottobre arriva in regione anche il regista Paolo Zucca, autore di un’altra opera prima, L’arbitro, recentemente presentata alle Giornate degli autori di Venezia 70 e interpretata da Stefano Accorsi e Geppi Cucciari. Il regista sarà protagonista di un intenso tour in regione partendo il 16 da un incontro al Cinema Rosebud di Reggio Emilia (ore 21) dove farà un saluto prima del film, per poi spostarsi al Cinema Edison di Parma per dialogare con il pubblico al termine della proiezione (inizio film ore 21.15).

Il 17 ottobre sarà la volta di Bologna dove Paolo Zucca è atteso al Cinema Lumière per un incontro prima e dopo il film (inizio ore 20). Al termine il regista si trasferirà al Cinema Mandrioli di Ca’ de Fabbri che per l’occasione ha organizzato una serata sarda.

Infine, il 18 ottobre sempre L’arbitro accompagnato dal regista sarà il film di apertura della nuova stagione della Sala Truffaut di Modena (inizio ore 21.15).

 

 

LA VARIABILE UMANA (Italia/2013) di Bruno Oliviero 83’

con Silvio Orlando, Giuseppe Battiston, Sandra Ceccarelli, Alice Raffaelli, Giorgia Senesi, Renato Sarti, Arianna Scommegna, Dafne Masin

 

L’imprenditore Mario Ulrich viene trovato morto in casa della moglie. Il caso è affidato all’ispettore Monaco, costretto a tornare all’operatività e a partecipare alle indagini, insieme a Levi, suo amico e allievo, dopo una reclusione volontaria dovuta alla morte della propria consorte. Ma la stessa notte finisce in questura anche la figlia dell’ispettore, Linda, fermata perché trovata in possesso di un’arma, e la situazione si complica. Dopo una carriera come documentarista, La variabile umana segna l’ingresso nella fiction di Bruno Oliviero che sceglie un registro narrativo da noir.

 

 

L’ARBITRO (Italia-Argentina/2013) di Paolo Zucca 90’

con Stefano Accorsi, Zeppi Cucciari, Jacopo Cullin, Alessio Di Clemente, Marco Messeri

 

Da un corto vincitore nel 2009 al David di Donatello, successivamente trasformato in lungometraggio, L’arbitro è la storia di Cruciani, chiamato “principe”, uno dei fischietti più in vista nel mondo del calcio europeo. Data l’assenza dell’Italia tra i finalisti del campionato, per Cruciani si presenta l’occasione di poter arbitrare la partita finale, cosa che gli potrebbe valere il riconoscimento ambito del Fischietto d’Argento; ma una vicenda di corruzione mette repentinamente fine alla sua carriera. Colto in flagrante ed esiliato, si ritrova a dover allenare una squadra sarda di terza categoria…

 

 

Il progetto è realizzato in collaborazione  con il gruppo regionale del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e con la Rete degli Spettatori.

 

“Riusciranno i nostri eroi” proseguirà fino a dicembre con tantissimi altri incontri con autori e alcune sorprese ancora in corso di definizione.

 

 

 

Info: www.ficeemiliaromagna.it