TEMPI MODERNI di Charlie Chaplin torna in sala con l’Orchestra NDR Radiophilharmonie diretta da Timothy Brock

Ricevo e volentieri pubblico

 

CIRCUITO D’AUTORE IN COLLABORAZIONE CON CINETECA DI BOLOGNA

PRESENTA

IL CINEMA RITROVATO

Nuovo appuntamento da martedì 9 dicembre

Tempi moderni di Charlie Chaplin

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In versione originale e con le musiche originali composte da Charlie Chaplin, eseguite dall’Orchestra NDR Radiophilharmonie diretta da Timothy Brock torna nelle sale “Tempi moderni”, considerato il capolavoro assoluto di Chaplin. A farlo rivivere c’è la Cineteca di Bologna nell’ambito del progetto “Cinema ritrovato” e in Puglia ci pensa il Circuito D’Autore di Apulia Film Commission a proporlo al pubblico: il film sarà quindi martedì 9 dicembre all’ABC di Bari (spettacoli h 17:30/19:30/21:30) e all’Opera di Barletta (spettacoli h 18/20/22), giovedì 11 al Nuovo Splendor di Bari (spettacoli h 18:30/20:30/22:30) e al Metropolis di Mola di Bari (spettacoli h 21:10), venerdì 12 dicembre al Piccolo Osservatorio Garzia di Terlizzi (spettacoli h 21:00) e lunedì 15 dicembre al DB d’essai di Lecce (spettacoli h 19.00/21.00).

Una nuova preziosa occasione quindi per gli spettatori pugliesi che poi a gennaio potranno apprezzare sul grande schermo e in versione originale un altro capolavoro del cinema del Novecento quale “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick.

Uscito nel 1936, “Tempi moderni” è uno dei vertici dell’arte di Chaplin e sintesi perfetta del suo umanesimo. A più di ottant’anni dalla sua uscita, un film insuperabile per felicità delle invenzioni comiche, rigore stilistico e profondità del pensiero sociale. È l’ultima apparizione di Chaplin nelle vesti del Vagabondo: Charlot che avvita bulloni in accelerazione convulsa, Charlot a cavalcioni di giganteschi ingranaggi, alienato, disoccupato, sfruttato, anche innamorato e infine sulla strada verso un futuro incerto, ma non più solitario. Un film (quasi) muto girato in epoca pienamente sonora, con uso magistrale degli effetti e delle musiche; un grande film sulla dannazione della modernità, sul fascino ambiguo della meccanizzazione, sullo sfruttamento sociale alla base dell’etica capitalista. Uscì nel 1936 ricevendo accoglienza controversa: trionfo in Francia e Inghilterra, freddezza negli Stati Uniti, censura per comunismo nella Germania nazista. Negli anni, il favore del pubblico di tutto il mondo e la fama critica ne hanno fatto uno dei film-faro della storia del cinema.

Nel 2015 il ciclo “Il cinema ritrovato” proseguirà quindi con i film “Barry Lindon” di Stanley Kubrick, “Metropolis” di Fritz Lang, “Salvatore Giuliano” e “Le mani sulla città”di Francesco Rosi e “Todo modo” di Elio Petri.

Info dautore.apuliafilmcommission.it

GIOVENTU’ BRUCIATA di Nicholas Ray per IL CINEMA RITROVATO

Ricevo e volentieri pubblico

CIRCUITO D’AUTORE IN COLLABORAZIONE CON CINETECA DI BOLOGNA

PRESENTA

IL CINEMA RITROVATO

Nuovo appuntamento da giovedì 6 novembre

Gioventù bruciata di Nicholas Ray

 gioventubruciata

E DA DOMANI IN MEDIATECA REGIONALE IL CICLO “LAMPI SU RAY”

É “Gioventù bruciata” di Nicholas Ray, con James Dean, il titolo del nuovo appuntamento con il ciclo “Il cinema ritrovato”, curato dalla Cineteca di Bologna e proposto in Puglia dal Circuito D’Autore di Apulia Film Commission e a Ray è dedicato il ciclo di proiezioni che la Mediateca Regionale Pugliese proporrà da domani, mercoledì 5 novembre.

gioventubruciata2“Gioventù bruciata”, cult del 1955, sarà in proiezione: giovedì 6 novembre all’ABC di Bari (spettacoli h 17.30/19.30/21.30) e all’Opera di Barletta (spettacoli h 18:00/20:00/22:00); venerdì 7 novembre al Nuovo Splendor di Bari (spettacoli h 18:30/20:30/22:30) e al Garzia di Terlizzi (spettacolo unico h 21.15); lunedì 10 novembre al Db d’essai di Lecce (spettacoli h 19.00 e h 21.00) e giovedì 13 novembre al Metropolis di Mola di Bari (spettacoli h 18.50 e 21.10). Il film diventato espressione di una realtà generazionale, simbolo delle ribellioni giovanili, torna in una veste nuova, come uno dei “Classici ritrovati”. Fin dai primi giorni di lavorazione il film di Nicholas Ray destava le perplessità del suo produttore, Geoffrey Shurlock: c’erano scene troppo violente e altre con una forte carica sessuale, l’immagine che ne veniva fuori della gioventù americana era tanto drammaticamente reale quanto lontana dalle rappresentazioni cui il pubblico era abituato. In Italia Gioventù bruciata non superò il giudizio della commissione di censura che impose la riduzione della scena girata sul piazzale del Planetario, dove James Dean e Corey Allen si sfidano a duello, e di quella precedente in cui il protagonista promette a Natalie Wood che non saranno più soli e la bacia. Ma è soprattutto sulla scena in cui Jim litiga con il padre che la commissione italiana si accanì esigendo il taglio.
“Rebel without a Cause” (questo il titolo originale) resta la rappresentazione hollywoodiana più emblematica della gioventù moderna, non più incarnata dalle presenze stereotipate di Shirley Temple e Mickey Rooney ma da creature fragili, tormentate e disorientate sulla soglia dell’età adulta. Nessun altro film seppe addentrarsi così tanto in questa tematica.

In omaggio quindi a Ray e al suo cinema, la Mediateca propone la rassegna “Lampi su Ray” che avrà il via domani e comincerà, alle 18.30, con il film “Lampi sull’acqua” che vede Ray attore protagonista e coregista insieme con Wim Wenders; giovedì 6 alle 18.30 tocca al suo film d’esordio “La donna del bandito” e infine venerdì 7 si chiude alle 19.00 con la sua ultima opera sperimentale, realizzata come insegnante di cinema insieme ai suoi studenti della New York State University di Bingghamton “Non possiamo tornare a casa”

SABINA GUZZANTI presenta LA TRATTATIVA a Bari

Ricevo e volentieri pubblico

 

Circuito D’Autore

presenta

Sabina Guzzanti_La trattativa

incontro con la regista martedì 14 ottobre h 20.30 cinema Nuovo Splendor

 la trattativa

Appuntamento speciale per il Circuito D’Autore di Apulia Film Commission: martedì 14 ottobre, prima dello spettacolo delle 20.30, nella sala Nuovo Splendor di Bari ci sarà Sabina Guzzanti per presentare il suo nuovo film “La trattativa” uscito pochi giorni fa. L’attrice e regista interverrà in sala e parteciperà a un incontro cui interverranno anche Stefano Costantini – capo redattore di Repubblica Bari – e l’avvocato penalista Michele Laforgia.

Distribuito dalla BIM e presentato fuori concorso, non senza reazioni, alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, “La Trattativa” indaga la vicenda della trattativa Stato Mafia e lo fa affidandosi agli attori Enzo Lombardo, Sabino Civilleri, Filippo Luna, Franz Cantalupo, Michele Franco, Nicola Pannelli, Claudio Castrogiovanni, Sergio Pierattini, Maurizio Bologna, Ninni Bruschetta e la stessa Guzzanti.

Sinossi
Di cosa si parla quando si parla di trattativa? Delle concessioni dello stato alla mafia in cambio della cessazione delle stragi? Di chi ha assassinato Falcone e Borsellino? Dell’eterna convivenza fra mafia e politica? Fra mafia e chiesa? Fra mafia e forze dell’ordine? O c’è anche dell’altro? Un gruppo di attori mette in scena gli episodi più rilevanti della vicenda nota come trattativa stato mafia, impersonando mafiosi, agenti dei servizi segreti, alti ufficiali, magistrati, vittime e assassini, massoni, persone oneste e coraggiose e persone coraggiose fino a un certo punto. Così una delle vicende più intricate della nostra storia diventa un racconto appassionante.

NOTE DI REGIA

Sento che spesso i registi nelle interviste, alla domanda: “cosa ti piace del tuo mestiere?”, rispondono: “mi piace raccontare delle storie”. È un ottimo modo per dare una risposta breve a una domanda impossibile, ma certo suona un po’ come una banalità. Eppure se mi domandassero ora: cosa ti è piaciuto nel realizzare questo film? Risponderei: “mi è piaciuto riuscire a raccontare questa storia”.

La sceneggiatura

La sfida più grande è stata proprio questa: riuscire a trasformare un mucchio di libri, articoli, di verbali, ore e ore di registrazioni di sedute processuali, in una storia. Quello che scoprivo mentre leggevo e studiavo, mi emozionava e mi sconvolgeva, e cosi mi veniva spontaneo raccontare ad amici e conoscenti gli episodi legati alla trattativa e trovando, ogni volta, mentre parlavo, collegamenti diversi, cancellando e aggiungendo episodi e personaggi.

“Recitando” personaggi e situazioni per non annoiare gli interlocutori, riuscivo a capire sempre meglio le ragioni che potevano aver spinto qualcuno a comportarsi come si era comportato, e le istituzioni a reagire come avevano reagito. Osservando le reazioni di chi mi ascoltava, scoprivo che i più trovavano questi racconti finalmente chiari,anche quando si trattava di fatti che erano stati a lungo al centro del dibattito pubblico. Ho pensato che la chiarezza che ottenevo fosse merito dell’umanizzazione del racconto e ho privilegiato questa strada.

Info dautore.apuliafilmcommission.it