AL FEFF18 SPORT FA RIMA CON ASIA

Ricevo e volentieri pubblico

 

QUANDO SPORT FA RIMA CON ASIA:

al FEFF 18 anche l’Oriente dell’agonismo!

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Dalle arti marziali hongkonghesi (Ip Man 3, Sammo Hung, Bruce Lee) all’Hong Kong del baseball (Weeds of Fire), dal calcio malesiano (Ola Bola) alla Sud Corea del nuoto (Fourth Place), fino al surf filippino (Apocalypse Child).

 

UDINE – Le arti marziali, certo. Una delle icone d’Oriente per eccellenza e, ovviamente, una delle icone del Far East Film Festival. Ma se anche quest’anno, a Udine, non mancheranno i migliori gioielli del kung-fu, tra cui gli attesissimi restauri di Sua Maestà Bruce Lee, (restauri in 4K curati da Immagine Ritrovata di Bologna), non mancherà neppure uno sguardo più ampio sul cinema sportivo made in Asia: dal baseball al calcio, passando per il nuoto e il surf!

 

Da un lato, dunque, le istituzioni con la “i” maiuscola: mister Sammo Hung, formidabile innovatore delle martial arts, che al FEFF 18 presenterà l’action thriller The Bodyguard e riceverà il Gelso d’Oro alla Carriera (30 aprile); il mitico Ip Man, giunto al terzo capitolo della saga, che riunisce la super coppia Wilson Yip-Donnie Yen assieme alla new entry Mike Tyson (26 aprile); e, ripetiamo, alcuni must di Bruce Lee riportati a “nuova vita” (Dalla Cina con furore, Il furore della Cina colpisce ancora, L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente e The Game of Death).

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Dall’altro, declinando fra commedia e dramma le stesse radici che hanno sempre alimentato il cuore di Bruce, Sammo e Ip Man (onore, coraggio, disciplina, rispetto), ecco invece quattro “fuori pista” da non perdere! Si comincia con Weeds of Fire di Chan Chi-Fat, ispirato alla storia vera della prima squadra giovanile del baseball hongkonghese, che racconta le fatiche di un coach alle prese con un team di ragazzini pigri e complicati. Un film carico di vitalità che si collega, idealmente, a un’altra storia vera: quella di Ola Bola e della nazionale di calcio malesiana, alle prese con le qualificazioni alle Olimpiadi del ‘76 e con un senso patrio tutto da riscoprire («I sogni hanno più valore, se li realizzi nel tuo paese natale»).

 

Ci fa spostare, quindi, nell’acqua di una piscina sudcoreana il tesissimo Fourth Place: un tuffo (è proprio il caso di dirlo!) dentro il lato oscuro dell’agonismo, tra le frustrazioni profonde di un ex campione, ora diventato allenatore, e il talento di una giovane promessa del nuoto, forse troppo fragile per riuscire ad alzare la testa. Ce la farà? E ce la farà Ford, protagonista del filippino Apocalypse Child, che prima di salire sulla tavola da surf e sconfiggere gli avversari, deve sconfiggere tutte le proprie ombre? In attesa di scoprirlo, vale la pena di rivelare una piccola curiosità: la spiaggia di Apocalypse Child è la spiaggia di Apocalypse Now (ricordate i surfisti del tenente colonnello Kilgore?), il super cult che introdusse il surf nelle Filppine!

 

Tutto questo – e, ovviamente, molto di più – al Far East Film Festival di Udine: 9 giorni di proiezioni e di eventi, dal 22 al 30 aprile, per chiunque ami le visioni d’Oriente e per chiunque abbia finalmente deciso di scoprirle!

FEFF 17: JACKIE CHAN’S DAY

Ricevo e volentieri pubblico

23 aprile/2 maggio 2015 – Udine – Teatro Nuovo e Visionario

 FAR EAST FILM FESTIVAL 17

 JACKIE CHAN’S DAY

Venerdì 24 aprile “The Legend” aprirà

la sezione cinematografica del FEFF 17!

 Doppio appuntamento sul red carpet di Udine:

un saluto pomeridiano al pubblico del Visionario, dopo la proiezione di The Young Master,e la presentazione serale del mega kolossal Dragon Blade al Teatro Nuovo! 

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UDINE – Jackie Chan’s Day: cos’altro aggiungere? Venerdì 24 aprile, data più che storica per il Far East Film Festival e per tutti i fareasters, il super idolo hongkonghese regalerà alla diciassettesima edizione un doppio appuntamento: un breve saluto al pubblico del Visionario, dopo la proiezione del suo vecchio cult The Young Master (l’arrivo di Jackie è previsto attorno alle 18.15), e, ovviamente, la presentazione del mega kolossal Dragon Blade sul palco del Teatro Nuovo (alle 20.00).

Dopo l’inaugurazione musicale, affidata a un altro mito assoluto come  Joe Hisaishi, sarà dunque “The Legend” a rendere memorabile l’Opening Film Night del FEFF 17. Memorabile come, del resto, anche lo stesso Dragon Blade (World Premiere dell’International Cut) di Daniel Lee, che accompagnerà Jackie a Udine. Una delle maggiori produzioni nella storia dell’industria cinematografica cinese, un’autentica sfida a Hollywood, con mister Chan affiancato da Adrien Brody e John Cusack.

Oriente e Occidente mai tanto vicini, dunque, sia dal punto di vista dello star system sia dal punto di vista narrativo: antichi romani e guerrieri della Dinastia Han si scontrano sulla Via della Seta, regalando agli spettatori due ore di entusiasmante spettacolo! Tra imperatori crudeli e soldati che attraversano, guardinghi, il territorio nemico, tra plotoni di legionari e piccoli eroi con gli occhi a mandorla, Daniel Lee (White Vengeance) si diverte a maneggiare l’enorme corto circuito e lo gestisce gagliardamente.

Se Jackie Chan, accettando l’invito del CEC di Udine, ha riconosciuto la reputazione internazionale che il FEFF ha saputo conquistarsi nell’arco del tempo, ha anche riconosciuto l’elemento base di cui il FEFF si nutre: la passione. La passione per il cinema, ovviamente, ma soprattutto la passione che accompagna le speranze, le sfide, le scommesse di ogni buon sognatore. E Jackie è uno che di sogni se ne intende…

Ha solo 8 anni, quando debutta come attore in Big and Little Wong Tin Bar (1962), con Sammo Hung, poi, grazie alla sua abilità nelle acrobazie, diventa un richiestissimo stuntman, firmando un contratto con la casa di produzione Golden Harvest. Ancora adolescente riesce a conquistare ruoli sempre più importanti, soprattutto accanto al mitico Bruce Lee in Dalla Cina con furore (1972) e I 3 dell’Operazione Drago (1973). Inizia quindi a recitare con registi come Lo Wei, Zhu Mu, Chen Chi-Hwa, Yuen Woo-Ping, John Woo e Stanley Tong.

In una manciata di anni diventa uno degli attori più richiesti dello show biz asiatico fino a dirigere e interpretare i suoi film, tra cui (appunto) The Young Master, punta di diamante della sezione dedicata dal FEFF 17 alle Martial Arts hongkonghesi (curata dall’Hong Kong Film Festival nell’ambito del progetto dell’Hong Kong Economic Trade Office). Il resto, da La corsa più pazza d’America ai 3 irresistibili Rush Hour di Brett Ratner, è storia. Anzi: leggenda!

FEFF 17: JACKIE CHAN super ospite per l’Opening Night

Ricevo e volentieri pubblico

23 aprile/2 maggio 2015 – Udine – Teatro Nuovo e Visionario

FAR EAST FILM FESTIVAL 17

 

JACKIE CHAN

super ospite del

Far East Film Festival!

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Appuntamento memorabile sul red carpet di Udine: venerdì 24 aprile l’idolo hongkonghese presenterà al pubblico dell’Opening Night il kolossal Dragon Blade di Daniel Lee (World Premiere dell’International Cut). 

 

UDINE – Chi avrebbe potuto immaginarlo, nei giorni lontani dell’Hong Kong Film? Eppure, proprio in quei giorni lontani, la piccola rassegna che poi si sarebbe trasformata nel Far East Film Festival piantò inconsapevolmente il primo seme: l’action Mr. Canton and Lady Rose (noto in Occidente come The Chinese Godfather). Correva l’anno 1998 e il protagonista di quell’action, ora, sta per chiudere simbolicamente il cerchio: venerdì 24 aprile, dimostrando al di là di qualunque retorica che i sogni possono avverarsi, percorrerà il red carpet del diciassettesimo Far East Film Festival una delle più grandi star dello show biz mondiale. Un’autentica leggenda che risponde al nome di Jackie Chan!

dragon blade 03Dopo la storica inaugurazione musicale di giovedì 23 aprile, che vedrà scintillare un altro mito assoluto come il giapponese Joe Hisaishi, sarà dunque l’idolo hongkonghese a rendere memorabile l’Opening Night del FEFF 17, presentando al pubblico il mega kolossal Dragon Blade di Daniel Lee (World Premiere dell’International Cut). Una delle maggiori produzioni nella storia dell’industria cinematografica cinese (nel cast, accanto a Jackie, Adrien Brody e John Cusack), dunque, per uno dei momenti clou nella lunga storia del Far East Film Festival!

Se Jackie Chan, accettando l’invito del CEC di Udine, ha riconosciuto la reputazione internazionale che il FEFF ha saputo conquistarsi nell’arco del tempo, ha anche riconosciuto l’elemento base di cui il FEFF si nutre: la passione. La passione per il cinema, ovviamente, ma soprattutto la passione che accompagna le speranze, le sfide, le scommesse di ogni buon sognatore. Un’attitudine, una visione del mondo, che mister Chan conosce e, appunto, riconosce perfettamente, perché è l’inchiostro della sua biografia.

Dragon Blade 01Non serve certo ripercorrerla interamente, quella vita straordinaria: c’è una filmografia monumentale, che parla per lei, e ci sono tonnellate di articoli, saggi, interviste. No, basta solo qualche minimo accenno, minimo davvero, per sorridere al Jackie Chan uomo prima ancora che al Jackie Chan artista (attore, produttore, sceneggiatore, regista, scrittore, doppiatore e, perfino, cantante!). Il Jackie Chan artista, d’altronde, è già ben rappresentato nel programma del Festival: oltre a Dragon Blade, infatti, sarà proiettato il cult The Young Master, punta di diamante della sezione dedicata alle Martial Arts hongkonghesi (curata dall’Hong Kong Film Festival nell’ambito del progetto dell’Hong Kong Economic Trade Office).

Ha solo 8 anni, Jackie, quando debutta come attore in Big and Little Wong Tin Bar (1962), con Sammo Hung, poi, grazie alla sua abilità nelle acrobazie, diventa un richiestissimo stuntman, firmando un contratto con la casa di produzione Golden Harvest. Ancora adolescente riesce a conquistare ruoli sempre più importanti, soprattutto accanto al mitico Bruce Lee in Dalla Cina con furore (1972) e I 3 dell’Operazione Drago (1973). Inizia quindi a recitare con registi come Lo Wei, Zhu Mu, Chen Chi-Hwa, Yuen Woo-Ping, John Woo e Stanley Tong.

In una manciata di anni diventa uno degli attori più richiesti dello star system asiatico fino a dirigere e interpretare i suoi film (primo dei quali è The Young Master, 1980). Fonda una casa di produzione propria, la Golden Way, nonché l’agenzia di casting Jackie’s Angels, ma soprattutto la scuola di stuntmen Jackie Chan Stuntmen Association. Poi arrivano la trasferta negli Stati Uniti con La corsa più pazza d’America (1981) accanto a Burt Reynolds e Dean Martin, l’amicizia con Sylvester Stallone e Steven Seagal, i 3 irresistibili Rush Hour di Brett Ratner. Il resto, come si dice, è storia. Anzi: leggenda!