IV THINK FORWARD FILM FESTIVAL – UNA GIURIA D’ECCEZIONE

Ricevo e volentieri pubblico

 think forward

4° THINK FORWARD FILM FESTIVAL

Venezia, 12 – 13 dicembre 2014

  

UNA GIURIA D’ECCEZIONE

TRA CINEMA E SCIENZA

 Isabella Ragonese©fabioLovino_MG_1083

Il Think Forward Film Festival annuncia i nomi della giuria che sarà chiamata a decretare il cortometraggio vincitore tra i più di 70 arrivati da tutto il mondo.

La giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi del 4° Think Forward Film Festival sarà composta dal docente di Chimica dell’Università di Venezia Carlo Barbante, dal sommelier, documentarista e cineasta indie Jonathan Nossiter, regista tra gli altri di Mondovino e Resistenza Naturale, dal primo documentarista ambientale italiano Folco Quilici, autore tra i molti lavori di Sesto Continente che ha vinto il Premio Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1954, dalla nota attrice italiana Isabella Ragonese, e dalla giornalista scientifica Cristiana Pulcinelli.

“Siamo particolarmente felici di avere un panel così qualificato e insieme variegato – dichiarano i direttori Alberto Crespi e Rocco Giurato – Ci sembra che la giuria rappresenti molto bene la natura del festival, quella tensione verso il racconto scientifico attraverso il mezzo cinematografico. Siamo sicuri che il dibattito sarà di grande interesse, e rappresenterà un unicum in Italia, proprio per la capacità di unire in un solo discorso cinema, ambiente e scienza”.

 

La 4^ edizione del Think Forward Film Festival si svolgerà a Venezia il 12 e il 13 dicembre 2014.

Il Think Forward Film Festival nasce con l’obiettivo di approfondire, discutere e divulgare, attraverso cortometraggi e lungometraggi, il tema dei cambiamenti climatici e le questioni legate all’uso dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.

Think Forward Film Festival è stato lanciato nell’ottobre 2011 con una serie di proiezioni destinate ad un ampio pubblico. L’immediatezza del video consente di divulgare tematiche importanti e complesse quali i cambiamenti climatici e le energie rinnovabili, incoraggiandone così la discussione.

L’International Center for Climate Governance (ICCG) è un’iniziativa congiunta della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e della Fondazione Giorgio Cini. ICCG è oggi un centro di ricerca di fama internazionale sui cambiamenti climatici e sulle tematiche legate alla governance del clima.

L’evento è realizzato con il sostegno di Eni e del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

L’evento è patrocinato da: Comune di Venezia, Legambiente, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione del Veneto.

Media Partner: Corriere del Veneto, Rai Radio3, movieplayer.it.

2014 Think Forward Film Festival

Tel +39 041 2700443 fax +39 041 2700413

info@thinkforwardfestival.it

www.thinkforwardfestival.it

 

BIOGRAFIE DEI GIURATI

 

CARLO BARBANTE

Il Prof. Carlo Barbante è direttore dell’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali del CNR e Professore Ordinario all’Università di Venezia dove si occupa da anni di ricostruzioni climatiche ed ambientali e dello sviluppo di metodologie analitiche innovative in campo ambientale e biologico. Ha partecipato a numerose spedizioni e campagne di prelievo in aree polari e nelle Alpi ed è coordinatore di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, nonché autore di oltre 150 pubblicazioni in riviste scientifiche ad alto impatto. Docente di Earth’s Climate alla Ca’Foscari Harvard Summer School e Coordinatore del Dottorato in Science and Management of Climate Change, ha recentemente acquisito un prestigioso Advanced Grant dell’European Research Council per lo studio dell’ impatto antropico sul clima in epoca pre-industriale. È attualmente distaccato presso l’Accademia Nazionale dei Lincei.

 

JONATHAN NOSSITER

Jonathan Nossiter, regista Americano-Brasiliano premiato per film di finzione e documentari, padre di tre figli italiani, è nato a Washington D.C. nel 1961 ed è cresciuto tra Francia, Inghilterra, Italia, Grecia e India. Ha diretto sei lungometraggi: “Resistenza Naturale” (2014) presentato al Festival di Berlino ; “Rio Sex Comedy” (Toronto, 2010) con Charlotte Rampling, Bill Pullman e Irène Jacob ; “Mondovino”,  nominata per la Palma D’Oro a Cannes (2004); Signs & Wonders” (2000), con Charlotte Rampling e Stellan Skarsgard (nominato all’Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 2000). “Sunday” (1997),  con David Suchet, vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival come Miglior Film e Migliore Sceneggiatura, vincitore come Miglior Film e Premio della Critica Internazionale al Deauville Film Festival,  “Un Certain Regard” Cannes; “Resident Alien”   (1991), con Quentin Crisp, John Hurt, Sting e Holly Woodlawn. (Panorama, Berlin 1991). Una serie di 10 episodi nata da Mondovino è stata presentata in anteprima mondiale al MOMA di New York nel 2006, ed è uscito in cofanetto dvd nel 2006-8 in vari paesi. Uscirà in Italia tramite la Cineteca di Bologna nel 2015.

Il suo libro “Le Goût & Le Pouvoir” è stato pubblicato nel 2007 da Grasset in Francia e ha vinto il World Gourmand Award come “Best Book of Wine Literature” nel 2008. Nel USA e nel UK è stato pubblicato con il titolo “Liquid Memory”  nel 2009, mentre l’edizione italiana, intitolata “Le Vie del Vino” è edita da Einaudi nel 2010 (vincitore del premio “Miglior libro su vino e cultura” a Pescara). Il libro è stato pubblicato anche in Brasile, Grecia, Portogallo e Giappone. Sta scrivendo un nuovo libro per Stock in Francia, intitolato «  Insurrezione Culturale » e sta preparando un adattamento per il cinema del romanzo « 2086 »  di Santiago Amigorena.

Ha studiato pittura al Beaux Arts di Parigi e al San Francisco Art Institute e greco antico al Dartmouth College.  Ha lavorato come assistente alla regia nei teatri inglesi e per il regista Adrian Lyne nel film “Fatal Attraction”. Ha curato la carta dei vini per ristoranti a New York, Parigi, Rio, São Paulo e Roma.

Filmografia:  “Desistenza a Milano” (2014); “Resistenza Alsaziana” (2014); “Resistenza Naturale” (2014) (Berlin, Panorama); “Rio Sex Comedy” (2010) c/ Charlotte Rampling, Bill Pullman, Irène Jacob (Toronto Fest Gala); “Mondovino The Series”(2007) (Museum of Modern Art, premiere); “Mondovino”, (2004) (Concorso Palma d’Oro – Cannes); “Perdere il Filo” (2001) (Rotterdam); “Making Mischief (2001) (Rotterdam); “Signs & Wonders” (2000) c/  Charlotte Rampling, Stellan Skarsgard (Concorso – Berlino); “Searching for Arthur” (1997) c/  Arthur Penn (Locarno); “Sunday” (1997), c/  David Suchet, Lisa Harrow (Sundance Grand Jury Prize, Certain Regard-Cannes); “Resident Alien” (1991) c/ Quentin Crisp, John Hurt, Sting (Berlin, Panorama).

FOLCO QUILICI

Folco Quilici, il padre dell’esplorazione naturalistica italiana, è nato a Ferrara nel 1930.

Dopo aver iniziato un’attività di tipo amatoriale nell’ambito della ripresa cinematografica ambientalistica, si specializza in Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, con una particolare attitudine per le riprese sottomarine che lo rendono molto popolare anche al di fuori dei confini nazionali.

Il suo primo lungometraggio è ‘Sesto continente’ (Premio Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia del 1954), ricco di suggestive immagini subacquee dedicate ai mari australi. Seguono negli anni a venire film e lungometraggi dedicati al rapporto tra uomo e mare che hanno fatto storia: Ultimo Paradiso (Orso d’Argento al Festival di Berlino del 1956), Tikoyo e il suo pescecane (Premio Unesco per la Cultura del 1961), Oceano (Premio Speciale Festival di Taormina del 1971 e Premio David di Donatello 1972), Fratello Mare (Primo Premio al Festival Internazionale del Cinema Marino, Cartaghena, 1974) e Cacciatori di Navi, 1991 (Premio Umbria Fiction, 1992).

Nel 1965 cominciò la realizzazione di una serie di film sull’Italia filmata dall’alto tramite elicottero. Nel periodo che va dal 1966 al 1978 furono realizzati 14 di tali documentari, tutti aventi come titolo L’Italia vista dal cielo. A questi si affiancarono sedici volumi illustrati. I commenti dei quattordici filmati furono affidati a importanti letterati e storici d’arte dell’epoca come Cesare Brandi, Mario Praz, Italo Calvino, Guido Piovene, Michele Prisco, Ignazio Silone e Mario Soldati. Quilici si aggiudicò una nomination all’Oscar nel 1971 proprio per ‘Toscana’, uno dei quattordici film de L’Italia dal Cielo.

Successivamente ha sempre alternato la documentaristica cinematografica con l’attività giornalistica, segnalandosi per le inchieste ed i servizi speciali riguardanti l’ambiente e la civiltà.

Dal 1971 al 1989 ha diretto e curato la rubrica GEO Rete 3, RAI. Per il suo impegno nella Tv culturale ha vinto numerosi Premi Internazionali. Tra i quali nel 1976 quello del “Festival dei Popoli” per il suo lavoro sul mondo primitivo. Successivamente il Primo Premio della Critica italiana per gli otto film della Serie Alla Scoperta dell’India (1968) e per Festa Barocca (1983). Gli era stato anche assegnato il Premio della Critica Francese per Mediterranéé (1977).

Inoltre per gli otto film de L’Alba dell’Uomo (1973/1974) vince il Premio Nazionale della Critica Televisiva nel 1975.

Nel 1995 gli viene assegnata la “Targa d’Oro Europea del cinema storico-culturale”.

Dal 2002 collabora con importanti Serie televisive a Sky. Per le trasmissioni sul canale “MarcoPolo” è stato dichiarato “personaggio dell’anno” nel 2006.

Successivamente si è dedicato principalmente alla pubblicazione di numerosi testi a partire da Cacciatori di navi del 1984. Nel 2002 ha ricevuto il premio NEOS dell’Associazione Giornalisti di Viaggio, per la sua attività di scrittore. Dal febbraio 2003 al giugno 2006 ha presieduto l’ICRAM (Istituto Centrale per la ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare), ente pubblico di ricerca sul mare vigilato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Nel 2007 ha scritto la prefazione al libro Le Vie Dell’Argento, Paradiso e Inferno di Luciano Covolo e di Massimo Belluzzo (C&B Edizioni, uscita dicembre 2007).

È tra i soci fondatori dell’H.D.S. (Historical Diving Society) e dell’Associazione ambientalistica MAREVIVO.

Come fotografo opera dal 1949, accumulando un archivio d’oltre un milione d’immagini a colori e in bianco e nero, ora affidate all’Archivio Alinari. Nel 1998, è stato dichiarato “Great Master for creative excellence” dall’International Photo Contest.

Nel 2006, la Rivista FORBES lo ha inserito tra le cento firme più influenti del mondo grazie ai suoi film e ai suoi libri sull’ambiente e le culture.

Nel 2008 gli è stato consegnato il Premio “La Navicella d’Oro”, conferitogli dalla Società Geografica Italiana. “…in oltre mezzo secolo di costante attività professionale ha configurato un personale modello di viaggiatore capace di esplorare e testimoniare con persuasivo rigore e poeticità i territori più rilevanti della cultura geografica, storica e artistica della società umana del passato e del presente, pervenendo a risultati stilistico – espressivi di notevolissimo valore e di ampia valenza comunicativa.”

ISABELLA RAGONESE

Isabella Ragonese è attrice e autrice teatrale. Nel 2000 consegue il diploma di recitazione presso la Scuola Teatès (direttore Michele Perriera). Ha scritto, diretto e interpretato diverse sue opere, come Che male vi fo e Bestino, risultando vincitrice di concorsi per artisti emergenti; tra gli altri, nel 1998 il primo premio del concorso nazionale INDA (Istituto Nazionale Dramma Antico). Al cinema ha debuttato con Nuovomondo di Emanuele Crialese. È poi la protagonista del film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti, che le vale la candidatura al Nastro d’Argento come migliore attrice protagonista. Nel 2008 al Festival “Teatro e colline” porta in scena con grande successo un’opera da lei scritta e interpretata, dal titolo Mamùr. Recita poi in Viola di mare di Donatella Maiorca, Due vite per caso di Alessandro Aronadio, Oggi sposi di Luca Lucini, Dieci inverni di Valerio Mieli e Un altro mondo di Silvio Muccino. Nel 2010, con il film La nostra vita di Daniele Luchetti vince il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista. Nello stesso anno recita per la prima volta in una produzione televisiva, lavorando in uno dei film de Il commissario Montalbano, ed è inoltre madrina della 67esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove viene presentato il film Il primo incarico, regia di Giorgia Cecere, di cui è protagonista. È ancora la protagonista del film di Fabio Volo Il giorno in più e nel 2012 è stata insignita al Festival di Berlino del premio “Shooting Star” come miglior talento europeo dell’anno. Sempre nel 2012, da gennaio a maggio, recita a teatro ne La commedia di Orlando per la regia di Emanuela Giordano, liberamente tratto dal romanzo Orlando di Virginia Woolf. Nel maggio 2013 è in teatro al Piccolo Eliseo con lo spettacolo Taking care of baby di Dennis Kelly, per la regia di Fabrizio Arcuri. Sempre nel 2013 gira La sedia della felicità diretto da Carlo Mazzacurati, Una storia sbagliata di Gianluca Tavarelli e Il giovane favoloso di Mario Martone presentato in concorso alla 71° Mostra del cinema di Venezia. Il 2014 la vede protagonista dello spettacolo teatrale African Requiem di Stefano Massini dedicato alla giornalista Ilaria Alpi ed è in tournée anche con lo spettacolo Italia Numbers, reading concerto con Cristina Donà, cantautrice sperimentale. Negli ultimi mesi del 2014 è impegnata sul set della fiction Rai Un mondo nuovo diretta da Alberto Negrin e del nuovo film di Giorgia Cecere Un posto bellissimo.

 

CRISTIANA PULCINELLI

Cristiana Pulcinelli è una giornalista scientifica e scrittrice, è nata e vive a Roma e ha due figli. Laureata in filosofia, ha lavorato per molti anni al quotidiano l’Unità, prima come redattrice, poi dirigendo le pagine culturali e quelle scientifiche. Dal 2000 è giornalista freelance e collabora con quotidiani e riviste. Dal 2001 insegna al master in comunicazione della scienza della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste. Ha scritto diversi libri per adulti e per ragazzi: Sfide e paure del terzo millennio (curatore). Avverbi editore 1999; Contagio (con Pietro Greco e Enrico Girardi). Editori Riuniti 2003; Clima e globalizzazione. Franco Muzzio 2007; Alla ricerca del primo uomo. Storia e storie di Mary Leaky.  Editoriale scienza 2008; Pannocchie da Nobel. Storia e storie di Barbara McClintock. Editoriale scienza 2012; Margherita Hack. Pan di stelle (curatore). Sperling & Kupfer 2014; Rita Levi Montalcini (con Tina Simoniello). L’Asino d’oro editore, 2014.

UN PO DI CINEMA – dall’11 al 19 novembre a Milano

Ricevo e volentieri pubblico

Un Po di cinema

DALL’11 AL 19 NOVEMBRE 2014

 Notte italiana_UN PO DI CINEMA

Dall’11 al 19 novembre 2014 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta Un Po di cinema, rassegna cinematografica in otto film e due documentari ambientati lungo il delta del fiume Po, scenario privilegiato di alcune tra le pellicole più significative del cinema italiano.

I film saranno preceduti da preziosi cortometraggi di Florestano Vancini, il cui amore per la terra natale, specie per il delta del Po, ha animato i suoi esordi.

L’attività cinematografica di Florestano Vancini (Ferrara24 agosto 1926 – Roma18 settembre 2008) sottolinea un momento importante del­la storia del documentario italiano.

I cortometraggi qui proposti sono stati realizzati da Vancini nel 1955 e restaurati dalla Cineteca di Milano: Una capanna sulla sabbia, racconto fiabesco della giornata di tre bambini che vivono vicino ad un faro; Traghetti alla foce, documentario sui traghetti che passano da una riva all’altra del Po; Variazioni a Comacchio, che mostra la popolazione di Comacchio e la dura lotta per la sopravvivenza in un lembo di terra circondato dalle acque; Dove il Po scende e Palude operosa, che raccontano la vita di alcune famiglie che ogni inverno si trasferiscono nelle paludi del delta del Po per tagliare i canneti. Verrà inoltre proiettato un cortometraggio del 1958 di Giulio Questi, Om ad Po, che segue passo passo i gesti e le parole dei personaggi che popolano le rive e gli immediati dintorni del fiume Po.

Tra le pellicole più significative del cinema italiano ambientate nel meraviglioso scenario delle rive del Po troviamo due film di Ermanno Olmi: Lungo il fiume, bellissimo racconto cinematografico che si snoda alla scoperta di quelle acque e del mondo che vive sulle sue rive e che indaga le attività dell’uomo, il fluire dei giorni e delle stagioni e il mutare dell’ambiente, e il suo ultimo film di finzione, I cento chiodi, che racconta la storia di un professore che trova rifugio sulle rive del Po, a Bagnolo San Vito, dove una piccola comunità gli offre riparo e accoglienza.

Il grido1In calendario anche Il grido, capolavoro del primo Antonioni, un’odissea straziante che racconta l’impossibilità di ricondurre nel pubblico e nel collettivo la crisi profonda del privato, dove il paesaggio diventa il riflesso dell’anima; l’esordio alla regia di Carlo Mazzacurati, Notte italiana, del 1987, che vinse il Nastro d’argento come miglior film, una commedia arguta e tenera che nel corso del film si trasforma in un giallo drammatico dai toni cupi; Scano Boa – Violenza sul fiume di Renato Dall’Ara, ambientato su un isolotto sul delta del Po nelle valli di Comacchio, un film dalla forte impronta documentaristica, capace di evidenziare lo stato di miseria e precarietà delle popolazioni che vivevano lungo le rive del Po; La donna del fiume di Mario Soldati, melodramma pagano cui misero mano otto soggettisti e sceneggiatori, film che consacrò la Loren come star e La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati, noir che sconfina nell’horror, carico di suspense e tensione.

Non poteva poi mancare il memorabile esordio di Luchino Visconti, Ossessione, che più che un film è ormai un manifesto, un simbolo che aprì la strada al neorealismo postbellico, dove il regista riesce a trasferire sul Po i paesaggi e gli eroi del realismo poetico francese, senza oscurare l’originalità del film.

Vento l'ItaliaPer quanto riguarda i documentari, in calendario il recentissimo road movie di Paolo Casalis, Vento. L’Italia in bicicletta lungo il fiume Po, diario di un viaggio in bicicletta durato otto giorni per attraversare l’Italia seguendo il corso del fiume Po, da Torino a Venezia, per dimostrare la fattibilità di quella che potrebbe essere la ciclabile più lunga d’Italia e una delle più lunghe d’Europa, un progetto che significherebbe migliaia di nuovi posti di lavoro, green economy, sviluppo sostenibile, al costo di soli 2 km di autostrada. E infine Il risveglio del fiume segreto: in viaggio sul Po con Paolo Rumiz, documentario realizzato nel 2012 da Alessandro Scillitani, un road movie che intende fare un omaggio al grande fiume, un viaggio attraverso il Po compiuto dal giornalista Paolo Rumiz.

CALENDARIO E SCHEDE DEI FILM

Martedì 11 novembre

h 15.00 Una Capanna sulla sabbia (Florestano Vancini, Italia, 1955, 9’)

Racconto fiabesco della giornata di tre bambini che vivono vicino ad un faro.

A seguire

Lungo il fiume (Ermanno Olmi, Italia, 1991, 80’)

Il viaggio che Olmi compie lungo il Po seguendolo dalle sorgenti alla foce diventa occasione per una riflessione sul creato e sul Creatore.

h 17.00 Traghetti alla foce (Florestano Vancini, Italia, 1955, 9’)

Documentario sui traghetti che passano da una riva all’altra del Po.

A seguire

Ossessione (Luchino Visconti, Italia, 1943, b/n, 112’)

Dal romanzo “Il postino suona sempre due volte” di James Cain. Giovanna, malmaritata a un uomo più vecchio di lei, induce Gino, giovane vagabondo di cui diventa l’amante, a uccidere il consorte in un incidente automobilistico truccato. Visconti trasferisce sul Po i paesaggi e gli eroi del realismo poetico francese senza oscurare l’originalità del film.

Mercoledì 12 novembre

h 15.00 Variazioni a Comacchio (Florestano, Vancini, Italia, 1955, 9’)

La popolazione di Comacchio e la dura lotta per la sopravvivenza in un lembo di terra circondato dalle acque.

A seguire

I cento chiodi (Ermanno Olmi, Italia 2006, col., 92’)

I cento chiodiUn giovane professore dell’Università di Bologna si trova coinvolto in una difficile indagine e decide di abbandonare tutto andando a vivere in una remota località sulle rive del fiume Po, in un vecchio rudere abbandonato. Intorno alla nuova dimora nascono storie di amicizia, di vita quotidiana e di condivisione autentica tra il professore e gli abitanti del piccolo paese.
h 17.00 Dove il Po scende (Florestano Vancini, Italia, 1955, 9’)

Il corso finale del Po da Pontelagoscuro fino al mare Adriatico.

A seguire

Vento. L’Italia in bicicletta lungo il fiume Po (Paolo Casalis, Pino Pace, Stefano Scarafia, Italia, 2014, 50’)
Diario di un viaggio lungo otto giorni, quelli necessari a cinque progettisti per attraversare l’Italia in bicicletta seguendo il corso del fiume Po, da Torino a Venezia. 630 km per dimostrare la fattibilità di quella che potrebbe essere la ciclabile più lunga d’Italia e una delle più lunghe d’Europa. Un viaggio dalle Alpi all’Adriatico attraverso quattro regioni e lungo tutta la Pianura Padana, che diventa l’occasione per raccontare un pezzo d’Italia da una prospettiva inedita.

Giovedì 13 novembre

h 15.00 Om ad Po (Giulio Questi, Italia, 1958, 10′)

Con questo cortometraggio Giulio Questi segue passo passo i gesti e le parole dei personaggi che popolano le rive e gli immediati dintorni del fiume Po.

A seguire

Notte italiana (Carlo Mazzacurati, Italia, 1987, 93’)

Otello, avvocato padovano, si reca nella zona del delta del Po per fare una stima su un terreno da espropriare. Sul posto conosce molte persone e scopre, più o meno involontariamente, malefatte e connivenze di un signorotto locale. Sconvolto e deluso, torna in città con Daria, una dolce ragazza del Polesine.

h 17.00 Palude operosa (Florestano Vancini, Italia, 1955, 9’)

La vita di alcune famiglie che ogni inverno si trasferiscono nelle paludi del delta del Po per tagliare i canneti.

A seguire

Il grido (Michelangelo Antonioni, Italia, 1957, 116’)

Aldo è un operaio che vive da anni con una donna sposata. Dopo l’ennesimo litigio, l’uomo abbandona la casa e, tirandosi dietro la piccola figlia, si abbandona a una drammatica deriva fra le terre desolate della pianura padana

 

Venerdì 14 novembre

h 15.00 Una Capanna sulla sabbia (Florestano Vancini, Italia, 1955, 9’) Replica

A seguire

La casa dalle finestre che ridono (Pupi Avati, Italia, 1976, 110’)

Agli inizi degli anni ‘60, in un paese della Bassa Ferrarese arriva un giovane restauratore per ripristinare un affresco sulla morte di San Sebastiano, dipinto da un artista locale naïf e un po’ folle, morto suicida trent’anni prima. Si trova coinvolto in una bieca atmosfera e, dopo morti violente e colpi di scena, scopre a sue spese una orribile verità.

 

h 17.15 Traghetti alla foce (Florestano Vancini, Italia, 1955, 9’) Replica

A seguire

La donna del fiume (Mario Soldati, Italia, 1954, 104‘)

La bella e procace Nives, corteggiatissima dal contrabbandiere Gino, nel corso di una movimentata festa gli cede. L’uomo però, divenuto suo amante, la maltratta. Nives, che aspetta un figlio da lui, lo fa arrestare. Due anni dopo Gino evade e si reca dalla donna per vendicarsi. Nives però ha perso il piccolo, annegato in una roggia e lo sta vegliando. Gino commosso promette di sposarla.

h 18.15 Variazioni a Comacchio (Florestano, Vancini, Italia, 1955, 9’) Replica

A seguire

Il risveglio del fiume segreto: in viaggio sul Po con Paolo Rumiz (Alessandro Scillitani, Italia, 2012, 80‘)
Dalle prime rapide al dedalo delle foci, lungo un fiume che è l´arteria di una grande regione del Nord. Il Po di Paolo Rumiz è un territorio selvaggio e un luogo mitico popolato da personalità irripetibili. Ma è anche l´occasione di un viaggio nella memoria condivisa del Paese.

 

Lunedì 17 novembre

h 15.00 Dove il Po scende (Florestano Vancini, Italia, 1955, 9’) Replica

A seguire

Vento l’Italia in bicicletta sul fiume Po (Paolo Casalis, Pino Pace, Stefano Scarafia, Italia, 2014, 50’) Replica
h 17.00 Om ad Po (Giulio Questi, Italia, 1958, 10′) Replica

A seguire

Scano Boa – Violenza sul fiume (Renato Dall’Ara, Italia, 1961, 90’)

Un uomo e sua figlia Clara si stabiliscono nel povero paesino di Scano Boa, nelle valli di Comacchio, malvisti dagli abitanti e accusati di portare sfortuna. Clara viene violentata, ma tace l’accaduto. Durante i funerali del padre morto annegato, la giovane dà alla luce un bambino sulla stessa barca che trasporta il feretro. Un film dalla forte impronta documentaristica, capace di evidenziare lo stato di miseria e precarietà delle popolazioni che vivevano lungo le rive del Po.

Mercoledì 19 novembre

h 15.00 Palude operosa (Florestano Vancini, Italia, 1955, 9’) Replica

A seguire

Il risveglio del fiume segreto: in viaggio sul Po con Paolo Rumiz (Alessandro Scillitani, Italia, 2012, 80‘) Replica

h 17.00 Una Capanna sulla sabbia (Florestano Vancini, Italia, 1955, 9’) Replica

A seguire

Ossessione (Luchino Visconti, Italia, 1943, b/n, 112’) Replica

INFO

info@cinetecamilano.it

www.cinetecamilano.it

T 02 87242114

Cineteca Milano @cinetecamilano

 

MODALITÀ D’INGRESSO ALLE PROIEZIONI

Biglietto d’ingresso intero: € 5,50

Biglietto d’ingresso ridotto: € 4,00 

Biglietto d’ingresso adulto + bambino: € 6,00