aTED 2016. DREAM – OPENING NIGHT – per la prima volta sul grande schermo

Ricevo e volentieri pubblico

 

Per la prima volta nella storia via satellite al cinema

 

TED 2016. DREAM

Opening Night

 

Un fenomeno di dimensioni mondiali.

Una notte per scatenare le idee.

 

Su grande schermo martedì 16 febbraio alle ore 20

tedTrailer qui

https://www.youtube.com/watch?v=xMN6fO1ecXA

Una notte in cui può succedere di tutto.

 

Prendete le tematiche più calde del momento in ambito tecnologia, entertainment e design (da cui l’acronimo TED). Scegliete le menti più brillanti del mondo, quelle più richieste, ricercate, apprezzate e lasciate a ciascuna di loro 18 minuti. Ebbene: in quella manciata di istanti può accadere qualunque cosa. Possono scatenarsi scintille che di lì a breve rivoluzioneranno il nostro modo di essere e di vivere il quotidiano. È questa la ricetta bomba di TED, il ciclo di conferenze che propone il meglio della cultura e dell’innovazione per un pubblico ogni anno più vasto.

 

I numeri sono impressionanti: oltre 8 milioni di fan nel mondo, più di 300 mila solo in Italia, migliaia di biglietti polverizzati in pochi minuti in ogni città in cui gli incontri di TED si svolgono anno dopo anno, sia all’estero che in Italia, andando in sold out con mesi e mesi di anticipo.

 

Ora tutto questo arriva su grande schermo: per la prima volta nella sua storia la prima attesissima conferenza di TED per il 2016 sarà trasmessa in lingua originale da Vancouver nei cinema del mondo, per essere vissuta da tutti gli appassionati direttamente sul grande schermo il 16 febbraio 2016 alle 20 durante la TED 2016: Dream. Opening Night – Live al Cinema (elenco delle sale  su www.nexodigital.it). 120 minuti di un evento come mai nessun altro prima per dimostrare che i sogni contano. Per questo TED 2016 è dedicata ai sogni più grandi che gli esseri umani possono sognare oggi. Siano essi pensatori, artisti, cantastorie.

 

Non solo parole dunque: nella notte di TED 2016 i vari interventi saranno infatti intervallati da performance musicali e cortometraggi Hollywoodiani.

 

Una notte intrisa di sogni e di pensiero per una prima mondiale al cinema per condividerecon i 1.200 partecipanti di Vancouver una notte straordinaria.

 

Ted 2016. DREAM. Opening Night è distribuito nei cinema italiani da Nexo Digital in collaborazione con Radio DEEJAY.

 

Per saperne di più su TED https://www.ted.com/

 

LA GRANDE ARTE TORNA AL CINEMA PER LA STAGIONE 2015-2016

Ricevo e volentieri pubblico

la grande arte

E’ uno dei fenomeni che ha segnato il cinema degli ultimi anni

 

 DOPO L’ENORME SUCCESSO DI PUBBLICO DELLA SCORSA STAGIONE CHE HA PORTATO IN SALA OLTRE 180.000 PERSONE

 

LA GRANDE ARTE TORNA AL CINEMA

PER LA STAGIONE 2015-2016

 

 

Firenze e La Galleria degli Uffizi, Leonardo da Vinci, il Teatro alla Scala, L’Accademia Carrara, Renoir, Goya, i giardini di Monet e Matisse: artisti, musei

e scrigni delle meraviglie arrivano sul grande schermo

per un ciclo di appuntamenti senza precedenti

 

Sino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile. Oggi invece, dopo il grande successo dei titoli dello scorso anno che hanno portato in sala oltre 180 mila persone solo in Italia, quello conLa Grande Arte sul Grande Schermo è uno di quegli appuntamenti immancabili che il pubblico attende come l’apertura delle grandi stagioni. Sì, perché andare al cinema a vedere una mostra d’arte o a scoprire le sale di un museo, diventa ogni giorno di più un’esperienza affascinante, coinvolgente e via via più richiesta. Pioniera di questa nuova frontiera del cinema è stata sin dal 2012 Nexo Digital, che ha scommesso su un “genere” del tutto nuovo, arrivando ad esportare uno dei titoli più prestigiosi di questo settore (Musei Vaticani 3D, prodotto da Sky e dalla Direzione dei Musei Vaticani) in più di 65 paesi del mondo raccogliendo in ogni continente risultati da record.

 

Così anche per la stagione 2015-2016 Nexo Digital proporrà nelle sale italiane (calendario delle date ed elenco delle sale a breve disponibile su www.nexodigital.it) un’inedita serie di eventi cinematografici che, a grazie alla tecnologia del cinema digitale, faranno vivere su grande schermo tutta la ricchezza dell’arte e dei luoghi che ne sono custodi.  Il primo appuntamento sarà il 3, 4 e 5 novembre con l’attesissimo viaggio multisensoriale in 3D e 4K nel Rinascimento, alla scoperta dei più preziosi capolavori dell’arte italiana di Firenze e gli Uffizi 3D, una produzione Sky 3D in collaborazione con Sky Arte HD, con Nexo Digital e Magnitudo Film e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Città di Firenze.

 

Passeremo quindi alla visita senza precedenti a uno dei templi più esclusivi dell’arte e dello spettacolo mondiale con Teatro alla Scala. Il tempio delle meraviglie per scoprire quindi il genio inquieto e poliedrico del maestro di Vinci, in Leonardo, e quello cupo e sconvolgente narrato in Goya. Visioni di carne e sangue dalla National Gallery di Londra; passeggeremo per le sale de L’Accademia Carrara: il museo riscoperto di Davide Ferrario per immergerci poi nei colori di Renoir sconosciuto della Barnes Foundation di Philadelphia; e ritroveremo infine la primavera con Da Monet a Matisse: l’arte di dipingere giardini che porterà un tripudio di pennellate di fiori, alberi e piante dalla Royal Academy of Arts di Londra e del Cleveland Museum of Art sino alle sale italiane.

Ha dichiarato l’AD di Nexo Digital Franco di Sarro: “Per noi quella dell’arte al cinema è stata una scommessa vinta. Ci abbiamo voluto credere sin dal 2012 con Leonardo Live, quando in tanti erano titubanti. Sentivamo che il pubblico avrebbe risposto con calore, che avrebbe sperimentato con noi. E così è stato. Quest’anno proponiamo ai nostri spettatori dei tour cinematografici esclusivi, firmati in alta definizione dalle più importanti produzioni internazionali, che guideranno la platea delle sale alla scoperta di artisti, dipinti e spazi museali d’eccezione in appuntamenti straordinari: sarà come essere in quei luoghi e di fronte a quelle opere come ospiti d’eccezione e con guide assolutamente fuori dal comune. Osservare quadri e sculture nel dettaglio, ascoltare il racconto degli organizzatori, entrare nelle segrete stanze e negli spazi in genere inaccessibili che hanno visto le mostre prendere forma: un’occasione unica per tutti gli appassionati d’arte, di viaggi, di cinema e di cultura alla scoperta di storie che segnano il nostro modo di essere e di vivere”.

 

 

Distribuito in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con il media partner MYmovies.it

 

L’ALTRA HEIMAT – CRONACA DI UN SOGNO di Edgar Reitz al cinema per due giorni

Ricevo e volentieri pubblico

RIPLEY’S FILM, VIGGO e NEXO DIGITAL

sono liete di presentare

il nuovo episodio della monumentale saga che ha conquistato l’Italia

 L’ALTRA HEIMAT

Cronaca di un sogno

 

di Edgar Reitz

Dopo il grande successo raccolto alla Mostra del Cinema di Venezia e al Toronto Film Festival arriva nelle sale italiane l’ultimo geniale lavoro del regista tedesco che con la saga di Heimat ha dato vita a un fenomeno di culto scatenando uno dei dibattiti cinematografici più appassionati e profondi di tutto il Novecento

 

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Al cinema per due giorni, martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile

 Oggi in Germania abbiamo molta difficoltà ad immaginare cosa significhi davvero “emigrazione”, perché conosciamo solo l’altro lato del problema: siamo diventati noi stessi un paese di immigrazione (…). È possibile che una storia che descrive il modo in cui la gente lasciava la propria patria non contribuisca a capire meglio gli immigranti di oggi? Che cosa significava un addio allora? Per quanto tempo le persone si portavano addosso, nelle loro nuove case, il dolore di questa partenza?

Edgar Reitz

Il paese è sempre Schabbach, nell’Hunsrück, la regione dove Edgar Reitz nacque nel 1932. La famiglia è ancora la protagonista della trilogia di Heimat: è la famiglia Simon, attraverso cui il regista tedesco ha raccontato la storia del suo Paese, dalle macerie della prima guerra mondiale agli anni 2000.

Con L’altra Heimat. Cronaca di un sogno la monumentale saga di Reitz, che in Italia si rivelò un vero e proprio fenomeno di culto riscuotendo un successo enorme e scatenando appassionati dibattiti sul tema della serialità, giunge al suo quarto capitolo, concepito appositamente per il cinema. Il discorso provvisoriamente concluso nel 2006 riprende, tornando indietro nel tempo al 1843, sempre nell’immaginaria Schabbach, dove la famiglia Simon lavora e lotta contro la morte e dove il figlio Jakob fugge dalla fatica quotidiana immergendosi nei libri e nel sogno di un Nuovo Mondo. Lo stesso sogno che accompagna la grande emigrazione di migliaia di europei nell’America del Sud, nel tentativo disperato di sottrarsi alle carestie, alla povertà e al dispotismo che dominavano i loro paesi perché, come recita il loro motto, “Qualunque sorte è migliore della morte”.

L’altra Heimat. Cronaca di un sogno (Die Andere Heimat – Chronik einer Sehnsucht) di Edgar Reitz nasce da diversi mesi di ricerche condotte dal regista con Gert Heidenreich (che assieme a lui firma la sceneggiatura) per raccogliere storie di famiglie dell’Hunsrück, esaminando archivi e collezioni private e studiando, nel modo più autentico possibile, le vite dei contadini della Renania della metà dell’Ottocento. Il film arriva nelle sale italiane solo per due giorni, martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile, dopo il successo di critica raccolto alla 70. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e viene presentato in Italia da Ripley’s Film, VIGGO e Nexo Digital (l’elenco delle sale sarà a breve disponibile su www.nexodigital.it).  L’evento è promosso da MYmovies.it.

Mentre girava Heimat 3, Reitz ricevette la lettera di un’infermiera che lavorava in un ospedale di Porto Alegre. La donna lo aveva visto in un reportage televisivo brasiliano dedicato al cinema tedesco e, notando la sua somiglianza col Dottor Reitz, titolare della clinica in cui lavorava, si chiedeva se esistesse una parentela tra i due. Alcuni mesi più tardi la stessa infermiera fece avere al regista un libro dal titolo Genealogia della famiglia Reitz in Brasile, scritto dal sacerdote cattolico Raulino Reitz, che all’inizio degli anni ’60 aveva condotto alcune ricerche sulla sua famiglia in Brasile. Il volume fece scoprire a Reitz che in effetti gli antenati della brasiliana famiglia Reitz erano originari del villaggio di Hirschfeld, a soli quindici chilometri da Morbach, suo paese natale.

Commento del regista

Il tempo che ci separa dagli eventi di questa storia è di appena 160 anni, ma si è trattato di un viaggio in una Germania molto diversa e quasi completamente dimenticata, in un paese sfigurato da una miseria opprimente. Occorre un grande sforzo d’immaginazione per capire che meno di un secolo e mezzo fa gli abitanti del nostro erano costretti a sbarcare il lunario in condizioni incomparabili con quelle di qualsiasi luogo del mondo odierno. A partire da Schabbach ci siamo esercitati a osservare la vita contemporanea con gli occhi di un estraneo ed è stato terribile vedere quanto apparissero di colpo apocalittici il consumismo, l’egocentrismo e le pretese esagerate della nostra società frammentata. Di fatto, uno degli effetti di Die andere Heimat è forse quello di indurre il pubblico a fermarsi per un istante e a vivere il diverso ritmo che permetteva ai nostri antenati di sopravvivere. In fondo, potrebbe essere ancora quello il vero ritmo del nostro cuore.

 

La saga di Heimat

Girato in parte in bianco e nero e in parte a colori, Heimat (che prende il nome dalla parola tedesca che indica la casa o il luogo natio) fu presentato in anteprima nel 1984 alla 41ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, raccogliendo un enorme consenso di critica. Suddiviso in 11 episodi per un totale di 924 minuti, il film narra la storia della famiglia Simon e di Schabbach, villaggio immaginario dell’Hunsrück, regione d’origine del regista. Dieci anni dopo, nel 1992, uscì  Heimat 2 – Cronaca di una giovinezza e nel 2004 arrivò Heimat 3 – Cronaca di una svolta epocale. L’altra Heimat. Cronaca di un sogno è stato presentato a Venezia nel 2013 e esce ora nei cinema italiani per due giorni, martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile, distribuito da Ripley’s Film, VIGGO e Nexo Digital.

Edgar Reitz

Nato nel 1932 a Morbach è uno degli esponenti di punta del Nuovo Cinema Tedesco. Dopo il diploma di maturità si trasferisce a Monaco di Baviera e comincia a lavorare nel cinema in vari ruoli, dallo sceneggiatore al montatore, dall’aiuto regista al direttore della fotografia. Nel 1962 è tra i registi firmatari, insieme a Herzog, Kluge, Fassbinder, von Trotta, del Manifesto di Oberhausen che denunciava la crisi del cinema tedesco e auspicava l’inizio di un nuovo corso, economico ed estetico, per la settima arte in Germania. Dopo aver diretto diversi cortometraggi, nel 1967 debutta nel film lungo con la storia d’amore Mahlzeiten, che alla Mostra di Venezia vince il Premio come Miglior Opera Prima. Due anni dopo torna a Venezia con Cardillac e successivamente gira diversi film in co-regia (come il collettivo Das Goldene Ding, 1971, presentato alla Mostra) e lungometraggi (come Geschichten vom Kübelkind, 1971, Die Reise nach Wien, 1973, e Il sarto di Ulm, 1978). Il successo internazionale arriva proprio a Venezia con la proiezione in anteprima del capolavoro di Reitz, l’opera monumentale Heimat (1984), serie per la televisione in undici episodi della durata complessiva di 924 minuti che racconta una lunga saga famigliare intrecciata con la storia della Germania dal 1919 al 1982. Il progetto sulla storia recente della Germania proseguirà con i film, tutti presentati a Venezia, Die Zweite Heimat Chronik einer Jugend (Heimat 2. Cronaca di una giovinezza, 1992), ambientato tra il 1960 e il 1970, Heimat 3. Chronik einer Zeitenwende (Heimat 3. Cronaca di una svolta epocale, 2004), che racconta gli anni dal 1989 al 2000 e Heimat. Fragmente (2006), complemento alla trilogia composto da scene tagliate e materiali inediti. Reitz è tornato a Venezia 70 fuori concorso con Die Andere Heimat. Chronik einer Sehnsucht (Home From Home. Chronicle of a Vision), ambientato nella Prussia di fine Ottocento.

 

RIPLEY’S FILM

Nata nel 2000 come società di distribuzione, la RIPLEY’S FILM ha un catalogo caratterizzato da una ricca ed importante selezione di autori: Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Nikita Michalkov, Luchino Visconti, Roberto Rossellini, Luigi Zampa, Vittorio De Sica, Tinto Brass, Alessandro Blasetti, Mario Camerini e altri ancora; catalogo di oltre 700 film che spazia dal cinema d’autore al peplum, dal dramma alla commedia italiana. Nel corso degli ultimi anni ha intensificato i propri rapporti col mercato estero sia attraverso la promozione e vendita del proprio catalogo, sia attraverso l’acquisizione di film per il mercato italiano, intessendo rapporti con società come Roissy Films, Gaumont, Pathé, Reverse Angle, Channel 4 Int., Hanway Films, BFI, The Match Factory, Arte, Werner Herzog Production, Rezo Films, Celluloid Dreams e altri ancora. Dal 2002 ha creato una divisione home video, la RIPLEY’S HOME VIDEO, attiva sul mercato italiano e, ad oggi, considerata una delle più qualificate società home video europee sotto il profilo qualitativo e commerciale, con un catalogo di oltre 300 titoli. Attiva nel settore della produzione, Maria Denis (2004) diretto da Gianfranco Mingozzi, Pasolini prossimo nostro (2006) diretto da Giuseppe Bertolucci, Un altro pianeta (2008) diretto da Stefano Tummolini (2008) dal 2006 si è impegnata anche sul fronte della distribuzione theatrical portando nelle sale italiane Pasolini prossimo nostro (2006) di Giuseppe Bertolucci e poi Joe Strummer: The Future Is Unwritten (2007) di Julien Temple, Black House (2007) di Shin Terra, Exiled (2006) di Johnnie To, Invincibile (2001) di Werner Herzog, Un altro pianeta (2008) di Stefano Tummolini, Tony Manero (2008) di Pablo Larraín, Teza (2008) di Hailè Gerima, Taxi To The Dark Side (2007) di Alex Gibney, Amore & altri crimini (Love and Other Crimes, 2008) di Stefan Arsenijević, Nat e il segreto di Eleonora (Kérity, la maison des contes, 2009) di Dominique Monféry. Nel 2014 ha distribuito Hannah Arendt (2012) di Margarethe Von Trotta in collaborazione con NEXO DIGITAL.

VIGGO

Nata da pochi mesi ha di recente riportato in sala, in collaborazione con RIPLEY’S FILM e NEXO DIGITAL, Il cielo sopra Berlino (1987) e Paris, Texas (1984): i due capolavori diretti da Wim Wenders di cui la VIGGO ha di recente acquisito i diritti di tutta la library grazie ad un accordo con la Wim Wenders Stiftung.

NEXO DIGITAL

Nasce dalla competenza di oltre 60 anni di esperienza nel settore dell’esercizio e della distribuzione cinematografica. Pioniere e leader sul mercato mondiale nell’ambito della distribuzione di EVENTI AL CINEMA in alta definizione – dai concerti alle mostre d’arte, dai documentari agli spettacoli teatrali, dal balletto agli anime – Nexo Digital si impegna nella diffusione di eventi di qualità e di valore culturale e sociale, a favore di un modo nuovo di vivere il cinema. In Italia tra gli ultimi titoli di grande successo di Nexo Digital Justin Bieber Believe, One Direction. Where we are, Modà. Come in un film, Nick Cave. 20.000 Days on Earth, David Bowie is, Hermitage, Musei Vaticani 3D. Sempre nel corso del 2014 nell’ambito di un’espansione internazionale del proprio business, Nexo Digital ha offerto una slate di prodotti unici ai propri partner internazionali: la cerimonia di Canonizzazione di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II in diretta da Piazza San Pietro a Roma (proposta nelle sale di 20 paesi del mondo in 3D), Musei Vaticani 3D e A Hard Day’s Night. Tutti i dettagli e il calendario degli eventi Nexo Digital sono disponibili e sempre aggiornati su www.nexodigital.it.

VENEZIA 71: LA ZUPPA DEL DEMONIO di Davide Ferrario al cinema dall’11 settembre

Ricevo e volentieri pubblico

 

DALLA 71. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2014

 

“Ferrario, il boom economico tra sogni e delusioni”

Giuseppina Manin, Corriere della Sera

 

“Ferrario illustra questa antinomia – progresso/distruzione, benessere/profanazione – utilizzando il found footage

con la maestria dimostrata in passato.”

Cristina Battocletti, Il Sole 24 Ore

microcinema logopresenta

ZUPPA DEL DEMONIO TITOLO

una produzione

rossofuoco

 “Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. Dopo pochi anni le lucciole non c’erano più.”

Pier Paolo Pasolini

 

DALL’11 SETTEMBRE AL CINEMA

 

GUARDA IL TRAILER:  http://youtu.be/gXidmk-H2FU

 

“Tutte le cose che adesso ci appaiono orrende, allora ci sembravano bellissime.
Chi non ha visto quegli anni non può capire la fuga a occhi chiusi verso il benessere e le radici della crisi economica e morale di oggi.”

Giorgio Bocca

 ZUPPA PASOLINI

SINOSSI:

“La zuppa del demonio” è il termine usato da Dino Buzzati nel commento a un documentario industriale del 1964, Il pianeta acciaio, per descrivere le lavorazioni nell’altoforno. Cinquant’anni dopo, quella definizione è una formidabile immagine per descrivere l’ambigua natura dell’utopia del progresso che ha accompagnato tutto il secolo scorso. È questo il tema del film: l’idea positiva che per gran parte del Novecento (almeno fino alla crisi petrolifera del 1973-74) ha accompagnato lo sviluppo industriale e tecnologico. Perché è facile oggi inorridire davanti alle immagini (proprio de Il pianeta acciaio) che mostrano le ruspe fare piazza pulita degli olivi centenari per costruire il tubificio di Taranto che oggi porta il brand dell’ILVA: eppure per lungo tempo l’idea che la tecnica, il progresso, l’industrializzazione avrebbero reso il mondo migliore ha accompagnato la generazione nata durante il miracolo economico italiano.

 

Per maggiori informazioni

www.microcinema.eu

https://www.youtube.com/user/MicrocinemaSpA

NEWS IN SALA: ADHD – RUSH HOUR di Stella Savino in sala dal 26 giugno con Microcinema Distribuzione

In attesa delle interviste di Marina che sentiremo nella puntata 133 di ENTR’ACTE, in onda sabato prossimo

Ricevo e volentieri pubblico

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Dal 26 giugno al cinema ADHD-RUSH HOUR il documentario di Stella Savino 

che racconta uno dei fenomeni più discussi degli ultimi anni.

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È stato presentato oggi al Cinema Barberini di Roma il documentario ADHD-RUSH HOUR diretto da Stella Savino che uscirà nelle sale il 26 giugno distribuito da Microcinema Distribuzione.

Dopo il trionfo all’ultimo Festival di Cannes di “Mommy”, il film di Xavier Dolan su un ragazzo affetto da ADHD, arriva nei cinema italiani  ADHD – RUSH HOUR diretto da Stella Savino, un racconto lucido e obiettivo su come oggi nel mondo viene diagnosticata e curata l’ADHD – ovvero la sindrome da deficit di attenzione e iperattività.

 

Sempre più spesso, infatti, l’ADHD viene diagnosticata a bambini e adolescenti e nella maggior parte dei casi la cura prescritta è a base di amfetamine. Il fenomeno è molto diffuso sia negli Stati Uniti che in Europa, Italia compresa. Ma quando si può davvero parlare di malattia?

 

MILIONI DI BAMBINI SONO MALATI. 

E SE CI STESSIMO SBAGLIANDO?

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… i vostri figli non stanno fermi, giocherellano con le mani e con i piedi … non riescono a stare seduti sulle loro sedie … corrono, si arrampicano … hanno difficoltà a giocare … si comportano come se fossero azionati da un motore … quando gli si parla sembrano non ascoltare … sono distratti … non riescono a stare in silenzio, parlano troppo! Hanno difficoltà ad aspettare il proprio turno … sparano le risposte prima che sia terminata la domanda … interrompono o si intromettono nelle comunicazioni con gli altri … ATTENZIONE! anche solo sei di queste espressioni comportamentali e, probabilmente, qualcuno un giorno vi dirà che vostro figlio soffre di ADHD – DEFICIT DELL’ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ, una anormalità neuro-chimica geneticamente determinata. A seconda del Paese in cui vivete, che voi siate in America, Germania, Francia o Italia, vi sarà offerta, con più o meno facilità, la soluzione ai vostri problemi: una pasticca di metilfenidato o di atomoxetina.

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Se la vostra vita fosse un film a questo punto premeremmo il tasto “pausa” sul telecomando, perché la realtà che state vivendo è molto più complessa di quanto vi hanno raccontato. La comunità scientifica dibatte e si divide da più di 50 anni su cosa sia l’ADHD veramente. La vostra diagnosi dipenderà dunque esclusivamente dal medico che incontrerete sulla vostra strada. Di certo c’è che i test di laboratorio e i criteri utilizzati per la diagnosi sono limitati e la cura farmacologica non è senza conseguenze: l’atomexina produce allucinazioni, gravi danni epatici e tendenze suicide, e il metilfenidato è un’anfetamina, classificata dalla DEA (Drug Enforcement Administration) nello stesso gruppo dei narcotici, insieme con l’eroina, la morfina e la cocaina. L’ONU parla di emergenza sanitaria, denuncia e lancia l’allarme ADHD “ il Consiglio invita le nazioni a valutare la possibile sovrastima dell’ADHD e frenino l’uso eccessivo del metilfenidato (Ritalin). Negli Stati Uniti è stata diagnosticata l’ADHD nei bambini di appena 1 anno”.

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In un viaggio tra Europa e Stati Uniti d’America, tra laboratori di genetica e di Brain Imaging, aule universitarie e scuole elementari, il dibattito scientifico prende corpo, intrecciandosi e alternandosi alle voci dei protagonisti, bambini e adolescenti, e dei loro genitori.