TITOLO: ADORABILE NEMICA; REGIA: Mark Pellington; genere: commedia; anno: 2017; paese: USA; cast: Shirley MacLaine, Amanda Seyfried; durata: 108′
Nelle sale italiane dal 4 maggio, Adorabile nemica è l’ultimo lungometraggio diretto da Mark Pellington, con una grandissima Shirley MacLaine.
Harriet Lauler è un’anziana milionaria che per anni è stata a capo di un’importante azienda pubblicitaria. La donna è da sempre stata abituata a controllare la vita di chiunque le sia stato al fianco, al punto di finire per ritrovarsi sola. Un giorno, leggendo alcuni necrologi, ad Harriet verrà in mente di farne scrivere uno per lei, in modo da poter essere sicura di ciò che verrà detto sul suo conto. A tal proposito, la donna ingaggerà la giovane giornalista Anne, la quale, al fine di scriverle un degno necrologio, dovrà passare parecchio tempo con lei ed incontrare tutte le persone che hanno avuto maggiore importanza nella sua vita.
Una cosa è certa: ad un’interprete del calibro di Shirley MacLaine basta anche solo fare una breve apparizione sullo schermo per lasciare il segno. E così è stato anche nel caso di Adorabile nemica, gradevole, a volte retorica e poco pretenziosa commediola, il cui scopo principale sembra proprio essere quello di omaggiare la grande attrice della Hollywood dei tempi d’oro, già a suo tempo resa grande da cineasti del calibro di Billy Wilder ed Hal Ashby. Per il resto, c’è davvero ben poco.
Pur vantando uno script piuttosto semplice e privo di sbavature, con personaggi gradevoli e ben caratterizzati (in particolare per quanto riguarda la giornalista Anne e la piccola Brenda, ragazzina di cui Harriet è tutor), Adorabile nemica pecca, di fatto, di un’eccessiva prevedibilità e di stereotipi e luoghi comuni troppo importanti per passare inosservati. Cosa resta, dunque, al di là della grande prova attoriale della protagonista stessa? Di fatto, ben poco. Ma probabilmente la produzione stessa ne è stata fin dall’inizio consapevole di una tale, possibile riuscita del lungometraggio in sé. Sta bene, dunque. Almeno, però, questo ultimo lavoro di Pellington ha dalla sua una certa onestà, in quanto si presenta – e vuole presentarsi – proprio per quello che è, senza velleità da grande pellicola dell’anno. Cosa, questa, molto meno frequente di quanto si pensi.
E poi, diciamolo pure: vedere al massimo della forma una grande attrice del calibro della MacLaine fa sempre il suo effetto. E scusate se è poco.
VOTO: 5/10
Marina Pavido