LA RECENSIONE DI MARINA – ROSSO ISTANBUL di Ferzan Ozpetek

schermata-2017-01-16-alle-15-13-10TITOLO: ROSSO ISTANBUL; REGIA: Ferzan Ozpetek; genere: drammatico; anno: 2017; paese: Italia, Turchia; cast: Halit Ergenç, Tuba Büyüküstün, Nejat Isler; durata: 115′

Nelle sale italiane dal 2 marzo, Rosso Istanbul è l’ultimo lungometraggio del regista turco naturalizzato italiano Ferzan Ozpetek.

Orhan e Deniz sono amici da molti anni, pur non vedendosi da parecchio tempo. Nel maggio 2016, però, Orhan, scrittore di successo, tornerà ad Istanbul per aiutare Deniz – diventato, nel frattempo, uno stimato regista cinematografico – a finire la scrittura del suo ultimo libro. In seguito alla misteriosa scomparsa di Deniz, l’uomo avrà modo di entrare nella vita dell’amico, conoscendo i suoi famigliari e le persone a cui era maggiormente legato, Neval e Yusuf. In questa occasione lo scrittore avrà modo anche di rivivere il proprio passato, iniziando un lungo e spesso doloroso processo di autoanalisi.

rosso-istanbul-trailer-ozpetek-orig_mainDetto questo, l’andamento di tutto il lungometraggio può essere facilmente immaginato. Salvo qualche interessante movimento di macchina che, vuoi in panoramica dall’alto, vuoi lungo le strade, ci mostra la bellissima città di Istanbul, infatti, quello a cui assistiamo è qualcosa che per andamento narrativo ci ricorda molto Cuore sacro e che, per tematiche, somiglia a qualsiasi altro film di Ozpetek, da Mine vaganti a Le fate ignoranti, fino a toccare, per certi versi anche Magnifica presenza (dove, tuttavia, un tono molto più leggero aveva fatto da protagonista per quasi tutta la pellicola). I temi dell’omosessualità e del ritorno inaspettato del passato, uniti ad una certa componente spirituale e, se vogliamo, sovrannaturale, dunque, vengono ancora una volta mescolati per dare vita ad un prodotto al solito altamente pretenzioso, con personaggi secondari sì potenzialmente interessanti, ma, purtroppo talmente stereotipati e poco naturali da risultare sovente finti e, a tratti, addirittura come delle macchiette (vedi, ad esempio, la scena in cui Orhan conosce, durante una cena, le due zie di Deniz e si trova, dunque, circondato dalle donne che hanno da sempre fatto parte della vita dell’amico).

coverlg_homeMalgrado la somiglianza con precedenti opere, però, di fatto Rosso Istanbul potrebbe essere considerato quasi una summa di tutta la cinematografia di Ozpetek, dal momento che qui il regista, portando, in qualche modo, il suo stile all’estremo, si perde a tal punto nelle sue stesse elucubrazioni introspettive ed autoreferenziali da far perdere man mano (volutamente o meno) nerbo a tutta la storia, diventata, a questo punto, una mera e piuttosto debole cornice. Ed anche se, di fatto, si possono immaginare le iniziali intenzioni dell’autore, il risultato è un prodotto che via via che ci si avvicina alla fine, sfianca sempre di più, con un protagonista che risulta a tratti urticante ed una trama di cui, di fatto, piano piano non ci importa più.

Eppure, il ritorno ad Istanbul, aveva fatto ben sperare anche in un possibile cambio di rotta da parte di Ozpetek. O magari anche solo in un possibile focus sulla situazione politica della città stessa, visto il difficile 2016 appena trascorso ed i numerosi spunti che un luogo del genere può offrire. Ma, alla fine, c’è stato ben poco da sperare. A Ferzan Ozpetek piace a tal punto fare il Ferzan Ozpetek che, ormai, già si può immaginare dove i suoi prossimi lavori andranno a parare. Fino al momento in cui ci si renderà conto (forse), che il (bel) cinema è, di fatto, altro.

VOTO: 4/10

Marina Pavido

FANTASMAGORIA – dal 15 marzo al 24 maggio a Bologna

Ricevo e volentieri pubblico

 

“FANTASMAGORIA”

XIII EDIZIONE

15 MARZO / 24 MAGGIO 2016

“THROUGH THE BIG SCREEN”

(IL CINEMA SPETTACOLARE INTERNAZIONALE DEL GRANDE SCHERMO – 1969/1982)

A cura del Prof. CARLO MAURO

CORSO DI: “STORIA DEL CINEMA E DEL VIDEO”

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BOLOGNA

DIECI INCONTRI-PROIEZIONI PRESSO IL

CINEMA ODEON, VIA MASCARELLA, 3 – 40126 BOLOGNA

TEL. 051 227916

E-Mail: fantasmagoria@alice.it

Face Book: https://www.facebook.com/FantasmagoriaCinema

Sito Web: https://fantasmagoriacinema.wordpress.com/

Dopo il successo ottenuto dall’Edizione XII di: FANTASMAGORIA: THE LOST SCREEN” (10 Marzo/ 19 Maggio 2015) FANTASMAGORIA ritorna nel 2016 con un nuovo importante progetto culturale legato alla STORIA DEL CINEMA INTERNAZIONALE.

Il nuovo programma sarà sempre composto da DIECI Incontri-Proiezioni

tenute presso la Sala B del Cinema Odeon di Bologna con film, lungometraggi e cortometraggi presentati su supporto in pellicola nei vari formati (dal Super 8 mm al 16mm, al 35mm) e in Digitale HD, presentando alcun grandi film dei principali registi del Cinema Internazionale: David Lean, John Ford, Robert Altman, Federico Fellini, Robert Bresson, François Truffaut, Andrej Tarkovkij, Nikita Michalkov, Joseph Losey, Karel Reisz, John Schlesinger, Ingmar Bergman.

I grandi film scelti di questi importanti registi, saranno avvicinati ad alcuni principali esempi del Cinema Sperimentale e del Cinema di Animazione Internazionale: Norman McLaren, Stan Brakhage, Kenneth Anger; confronti tra le produzioni animate moderne dell’UPA, dello Studio Disney, dello Studio Halas & Batchelor e della Gamma Film; una panoramica sui più importanti lungometraggi e corti animati provenienti dalla Cina.

Inoltre la XIII Edizione di FANTASMAGORIA affronterà alcuni principali autori agli inizi del loro lavoro artistico: i primi film dei registi: Miloš Forman, Frank Perry, Hal Ashby; il nuovo Cinema Tedesco di Wim Wenders e di Rainer Werner Fassbinder.

Il periodo storico proposto, proseguirà il percorso già tracciato per gli Spettatori di “Fantasmagoria” con le precedenti due edizioni (la XI e la XII degli anni 1948/1969).

Gli Incontri-Proiezioni si terranno ogni MARTEDI’ MATTINA dalle ore 10 alle ore 13,30 presso la SALA B del CINEMA ODEON, Via Mascarella, 3 – 40126 Bologna.

Gli Incontri-Proiezioni si terranno i seguenti Martedì:

15, 22 MARZO; 5, 12, 19, 26 APRILE; 3, 10, 17, 24 MAGGIO 2016.

LA Rassegna è aperta a TUTTI.

Si accede tramite l’acquisto di una TESSERA cumulativa dei Dieci Incontri-Proiezioni del costo di EURO 15, in vendita al Cinema Odeon. nei giorni delle proiezioni.

Non sono previste singole entrate.

L’accesso è gratuito solo per gli Studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna iscritti al Corso di “Storia del Cinema e del Video” del Prof. Carlo Mauro ed è vincolato alla frequenza di almeno otto Incontri-Proiezioni.

PESARO NUOVO CINEMA CALL FOR ENTRIES

Ricevo e volentieri pubblico

 

52a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema: aperte le iscrizioni per il Concorso Pesaro Nuovo Cinema, ma c’è una nuova possibilità per il cinema del futuro!

 

Con l’edizione 2016 (Pesaro 2-9 luglio) la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema inaugura “SATELLITE – visioni per il cinema futuro”, una nuova sezione, panoramica e non competitiva, che vuole scavare e restituire la superficie reale, complessa, imperfetta e indefinita, della produzione audiovisiva italiana a bassissimo budget, extra-industriale.

Non necessariamente giovanissimi, non necessariamente opere prime, non necessariamente inediti. Quello che ci interessa non è l’anteprima o l’esclusiva sul mercato dei festival, piuttosto arrivare a mostrare quello che altre volte non viene mostrato solo perché non rientra nelle categorie imposte da un concorso, da un formato, da una durata, da una modalità produttiva.

Per partecipare, solo due condizioni:

  1. L’anno di produzione NON deve essere precedente al 2014;
  2. I lavori devono essere realizzati da autori/autrici o produzioni italiani o situati in Italia.

E poi, qualsiasi formato di ripresa e di proiezione. Qualsiasi durata. Qualsiasi forma narrativa o non-narrativa. La sezione è aperta anche ai work in progress, le opere che non hanno ancora trovato una loro forma definitiva.

A questo link l’entry form da compilare entro il 15 aprile 2016: http://www.pesarofilmfest.it/entry-form-satellite-visioni-per-il-cinema-futuro?lang=it

 

Qui, invece, http://www.pesarofilmfest.it/concorso-pesaro-nuovo-cinema-2016-entry-form?lang=it

l’entry form e il regolamento per il Concorso Pesaro Nuovo Cinema a cui possono partecipare lungometraggi di ogni genere e lingua, realizzati su qualunque supporto, purché siano inediti in Italia e di autori che precedentemente abbiano realizzato non più di due lungometraggi.
Vengono considerati lungometraggi tutte le opere oltre i 60 minuti di durata. Scadenza 15 aprile 2016.
Da quest’anno, in collaborazione con www.filmflynet.com, è possibile iscrivere e inviare senza alcun costo i film alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema alla pagina http://www.filmflynet.com/it/festival/list

OMAGGIO A PHILIP SEYMOUR HOFFMAN al MIC

Ricevo e volentieri pubblico

OMAGGIO A PHILIP SEYMOUR HOFFMAN

Dal 27 dicembre 2014 al 4 gennaio 2015

 

Dal 27 dicembre 2014 al 4 gennaio 2015 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta OMAGGIO A PHILIP SEYMOUR HOFFMAN, rassegna cinematografica in sette film che intende offrire una panoramica sul grande attore, scomparso lo scorso febbraio a soli 46 anni.

Philip Seymour Hoffman è stato un eccellente interprete che ha fatto dei suoi personaggi negativi un vero e proprio biglietto da visita. Sfoderando costantemente il meglio di sé, ha saputo lasciare il segno.

Truman Capote 1Ad aprire la rassegna il capolavoro Truman Capote di Bennet Miller, film che ripropone la magnifica ossessione dell’artista e che prende spunto da un episodio reale della vita del grande scrittore americano che Seymour Hoffman interpreta calandosi totalmente nei panni del personaggio, imitandone alla perfezione la voce, i gesti, il modo di fumare.

a most wanted manIn programma poi La Spia – A most wanted man, adattamento cinematografico del romanzo A Most Wanted Man di John Le Carré, una spy story anomala, che all’azione preferisce l’introspezione, al dinamismo il gioco intellettuale;il dubbio Il dubbio di John Patrick Shanley, film che vanta un cast d’eccezione, fra cui, oltre a Seymour Hoffman, Meryl Streep e Amy Adams, un solido film old style con una sceneggiatura di ferro.

Synecdoche, New YorkTra gli altri l’incredibile esordio alla regia del noto sceneggiatore Charlie Kaufman, Synecdoche, New York, un film estremamente complesso ma assolutamente personale e coerente; una fragile armoniaUna fragile armonia, ambiziosa opera prima di finzione del documentarista Yaron Zilberman, che racconta le dinamiche di relazione all’interno di un quartetto d’archi; La famiglia Savage diretto da Tamara Jenkins, commedia amarissima sui rapporti umani.

onora il padre e la madre_2Non poteva mancare Onora il padre e la madre di Sidney Lumet, il cui cast formidabile è una sfilata di Oscar, compreso quello alla carriera dato al regista nel 2005. Qui il talento di Hoffman gli ha permesso di essere promosso da caratterista a protagonista. Tragedia o melodramma, il film è la storia di una famiglia della media borghesia che deve affrontare il peggiore dei nemici, se stessa.

SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO

Sabato 27 dicembre

h 19.00 Truman Capote (Bennett Miller, Usa, 2005, 113’)

Lo scrittore Truman Capote legge un articolo sul ‘New York Times’ che parla dell’omicidio di quattro componenti della famiglia Clutters a Holcomb, in Kansas. Attraverso questa storia Capote sente di poter finalmente mettere in pratica la sua teoria, secondo la quale una vicenda reale, se messa nelle mani dello scrittore giusto, può essere avvincente come la fiction.

 

h 21.00 La Spia – A Most Wanted Man (Anton Corbijn, Gran Bretagna, USA, Germania, 2014, 121’)

Dopo essere stato torturato quasi a morte, Issa, immigrato clandestino metà ceceno e metà russo, arriva in Germania per rintracciare il ricco banchiere Tommy Brue e dare una svolta al suo destino. Dopo essersi rivolto all’avvocatessa Annabel Richter per contattare Brue, Issa finisce però nel mirino dei servizi segreti tedeschi, sospettato di terrorismo, e di quelli americani

Domenica 28 dicembre

h 19.00 Il dubbio (John Patrick Shanley, Usa, 2008, 104’)

Una suora che gestisce una scuola cattolica nel Bronx si insospettisce per un presunto caso di pedofilia quando uno dei preti del corpo insegnante inizia a rivolgere particolare attenzione alla vita di uno studente afro-americano. In realtà, l’insegnante ha un approccio con gli studenti innovativo e lontano dagli schemi tradizionali.

h 21.00 Synecdoche, New York (Charlie Kaufman, USA, 2008, 124’)

Caden Cotard è un regista teatrale di New York la cui vita sta prendendo una brutta piega. La moglie, pittrice, lo ha piantato per andare a Berlino, portandosi via anche il figlioletto e a complicare le cose ci si mette anche una serie di disturbi fisici. Estremamente preoccupato, Cotard trasferisce l’intera compagnia dal teatro in un capannone, dove mette in scena uno strano spettacolo che pian piano prevede l’intera ricostruzione della città che li circonda.

Giovedì 1 gennaio

h 19.00 Una fragile armonia (Yaron Zilberman, Usa, 2012, 105’)

La nuova stagione operistica sta per iniziare e un famoso quartetto d’archi celebra il suo 25° anniversario. Tuttavia, il violoncellista Peter Mitchell riceve una drammatica notizia: è affetto dal morbo di Parkinson. Il musicista e i suoi colleghi devono confrontarsi con questa terribile realtà.

Venerdì 2 gennaio

h 19.00 La famiglia Savage (Tamara Jenkins, Usa, 2007, 114’)

I fratelli Wendy e Jon Savage hanno abbandonato molto presto la casa paterna ed ognuno di loro conduce ormai un’esistenza lontana dai legami familiari. Ma Il loro ultimo desiderio sarebbe tornare a vivere insieme imparando a conoscersi meglio.

h 21.00 Onora il padre e la madre (Sidney Lumet, Usa, 2007, 105’)

I fratelli Andy ed Hank Hanson sono alla ricerca di un modo per ottenere soldi extra. Quando finalmente riescono ad organizzare un perfetto piano per arricchirsi, da portare a termine senza armi e senza spargimento di sangue, un complice disattento mette in serio pericolo la vita di tutti.

Sabato 3 gennaio

h 19.00 Truman Capote (B. Miller, Usa, 2005, 113’) Replica

h 21.00 La Spia – A Most Wanted Man (Anton Corbijn, Gran Bretagna, USA, Germania, 2014, 121’) Replica

 

Domenica 4 gennaio

h 19.00 Onora il padre e la madre (Sidney Lumet, Usa, 2007, 105’) Replica

h 21.00 Synecdoche, New York (Charlie Kaufman, USA, 2008, 124’) Replica

 

INFO

info@cinetecamilano.itwww.cinetecamilano.it – T 02 87242114

Cineteca Milano @cinetecamilano

 

MODALITÀ D’INGRESSO ALLE PROIEZIONI

Biglietto d’ingresso intero: € 5,50

Biglietto d’ingresso ridotto: € 4,00 

 

OMAGGIO A MARLENE DIETRICH – dall’8 al 19 ottobre a Milano

Ricevo e volentieri pubblico

OMAGGIO A MARLENE DIETRICH

DALL’8 AL 19 ottobre 2014

 Dietrich MarleneDall’8 al 19 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan della Provincia di Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta OMAGGIO A MARLENE DIETRICH, rassegna in 11 film che offre una panoramica su una delle massime icone non solo della storia del cinema ma di tutta l’arte del ‘900.

AngeloPiù di cento anni fa (1901), nasceva in Germania la più ambigua delle “femme fatale”, Marlene Dietrich. Di lei Ernest Hemingway, suo grande amico, disse: «Se non avesse nient’altro che la voce potrebbe spezzarti il cuore. Ma ha anche un corpo stupendo e il volto di una bellezza senza tempo.» Dopo gli studi alla scuola Max Reinhardt di Berlino, la Dietrich iniziò a lavorare alternando teatro e cinema, ma in piccole parti. Finché a notarla non fu Joseph von Sternberg, che le affidò il ruolo di Lola-Lola, la cantante di cabaret in calze nere a rete che fa impazzire l’austero professor Unrath in L’angelo azzurro (1930). Da quel momento la sua carriera spiccò il volo. Trasferitasi a Hollywood in fuga dalla Germania nazista – e, benché a lungo desiderata, nel suo paese natale non sarebbe più tornata, meritandosi l’accusa di tradimento -, la Dietrich finì ben presto col diventare sinonimo di una figura femminile ammaliatrice, libera, disinibita, angelo e demone al tempo stesso. Una figura dotata di un ambiguo erotismo androgino, la cui mascolinità piaceva alle donne e la cui sensualità stregava gli uomini. Venere biondaL’omaggio a lei dedicato si compone di un documentario e 10 lungometraggi, tutti grandi film firmati da maestri della settima arte: oltre al già citato L’angelo azzurro di Josef von Sternberg saranno riproposte le sue opere migliori, come Capriccio spagnolo, settimo e ultimo film del sodalizio Sternberg-Dietrich, un raffinatissimo delirio perverso e disumanizzato di decadentismo barocco che culmina nella famosa scena del duello; Disonorata, dove la Dietrich interpreta una prostituta ingaggiata dai servizi segreti come spia, algida e coraggiosa ma non immune all’amore; Marocco, grande storia d’amore fra una cantante di cabaret e un legionario; Shangai Express, struggente storia di un amore ritrovato; e infine Venere bionda, in cui a quella della Dietrich si affiancano le magistrali interpretazioni di Herbert Marshall e Cary Grant in un intreccio familiare pieno di fraintendimenti.

A FOREIGN AFFAIR, Marlene Dietrich, 1948In calendario, poi, Angelo, storia piena di equivoci e complicazioni, la più drammatica e cattiva delle commedie sofisticate di Ernst Lubitsch e Desiderio di Frank Borzage, dove la Dietrich interpreta un’affascinante ladra che cede all’amore. Non potevano mancare due bellissimi film di Billy Wilder dove la Dietrich è protagonista: Scandalo internazionale, irridente e amara commedia in cui il regista mette alla berlina il puritanesimo USA alle prese con la Germania, sconfitta e in rovina e Testimone d’accusa, thriller ad alta tensione che abbina supense e colpi di scena, inganni ed equivoci.

Her own songA completare il programma, il documentario Marlene Dietrich – Her Own Song, che si sofferma su un aspetto particolare e meno conosciuto della sua vita: l’impegno civile e politico che la spinse a sospendere la sua carriera, allora all’apice, per dedicarsi agli spettacoli in sostegno delle truppe alleate durante la Seconda guerra mondiale.

SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO

MERCOLEDÌ 8 OTTOBRE

h 17.00 Disonorata (J.von Sternberg, 1931, 91’) v.o. sott. it.

h 19.00 Scandalo internazionale (B. Wilder, 1948, 116’) v.o. sott. it.

h 21.30 L’angelo azzurro (J.von Sternberg, 1930, 98’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 9 OTTOBRE

h 17.30 Marlene Dietrich – Her Own Song (D. Riva, 2001, 100’)

h 21.30 Angelo (E. Lubitsch, 1937, 98’) v.o. sott. it.

VENERDì 10 OTTOBRE

h 16.15 Shanghai Express (J.von Sternberg, 1932, 80’) v.o. sott. it.

h 18.00 Capriccio spagnolo (J.von Sternberg, 1935, 85’) v.o. sott. it.

SABATO 11 OTTOBRE

h 14.30 Desiderio (F. Borzage, 1936, 89’) v.o. sott. it.

h 16.30 Venere bionda (J.von Sternberg, 1932, 95’) v.o. sott. it.

DOMENICA 12 OTTOBRE

h 14.30 L’angelo azzurro (J.von Sternberg, 1930, 98’) v.o. sott. it.

h 19.15 Disonorata (J.von Sternberg, 1931, 91’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 16 OTTOBRE

h 16.30 Angelo (E. Lubitsch, 1937, 98’) v.o. sott. it.

VENERDì 17 OTTOBRE

h 18.45 Shanghai Express (J.von Sternberg, 1932, 80’) v.o. sott. it.

SABATO 18 OTTOBRE

h 15.00 Marocco (J.von Sternberg, 1930, 90’)

DOMENICA 19 OTTOBRE

h 14.30 Testimone d’accusa (B. Wilder, 1957, 114’) v.o. sott. it.

Angelo

R.: Ernst Lubitsch. Sc.: Samson Raphaelson. Int.: Marlene Dietrich, Herbert Marshall, Melvyn Douglas, Edward Everett Horton. USA, 1937, b/n, 98’, v.o. sott. it.

Maria Barker, una signora dell’alta società inglese, moglie di un diplomatico, è scontenta dell’affetto rispettoso e calmo di cui la circonda il marito. In cerca di avventura, un giorno fa il suo ingresso nell’equivoco salotto di una arciduchessa parigina. Qui incontra Tony Halton e accetta di andare a cena con lui, attardandosi poi in una passeggiata al chiaro di luna. Gli nasconde però il suo vero nome e gli dice di chiamarla “Angelo”. Qualche giorno dopo, suo marito le presenta lo stesso uomo, suo commilitone nell’esercito. Maria non sa resistere e ritorna a Parigi proprio per incontrarlo. Nel salotto della duchessa, però, stavolta incontrerà proprio suo marito…

L’angelo azzurro

R.: Josef von Sternberg. Sc.: Heinrich Mann, Carl Zuckmayer, J. von Sternberg, dal romanzo Il professor Unrat di H. Mann. Canzoni.: F. Hollander. Int.: E. Jannings, M. Dietrich, K. Gerron. H. Albers. Germania, 1930, b/n, 98’, v.o. sott. it.

Il severo e pedante professor Unrat, incubo dei suoi allievi, capita una sera nell’equivoco locale notturno L’angelo azzurro, dove si esibisce la cantante-ballerina Lola-Lola. L’anziano professore si invaghisce perdutamente della ragazza, la sposa credendosi riamato e ne diventa praticamente lo schiavo, al punto di perdere ogni dignità e di precipitare nella più abietta disperazione.

Capriccio spagnolo

R.: Josef von Sternberg. Sc.: John Dos Passos, Sam Winston, dal romanzo La Femme et le pantin di Pierre Louys. Int.: Marlene Dietrich, Lionel Atwill, Cesar Romero, Edward Everett Horton, Alison Skipworth, Don Alvarado. USA, 1935, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Siviglia, primi anni del ‘900. Durante il carnevale, l’esule politico Antonio conosce la bellissima cortigiana Concha Perez, alla quale riesce a strappare un appuntamento. Prima di incontrarla, Antonio ritrova il vecchio amico Don Pasqual, che lo mette in guardia dalla donna raccontandogli in 7 flashback la sua burrascosa storia con lei. Ma Antonio non si scoraggia e va all’appuntamento. Don Pasqual, geloso, lo sfida a duello, per poi lasciarsi ferire convinto che Concha ami il giovane.

Desiderio

R.: Frank Borzage. Sc.: Edwin Justus Mayer, Waldemar Young, Samuel Hoffenstein. Int.: Marlene Dietrich, Gary Cooper, John Halliday, William Frawley, Ernest Cossart, Akim Tamiroff, Alan Mowbray USA, 1936, b/n, 89 ’, v.o. sott. it.

La ladra internazionale Madeleine de Beaupre ruba una collana di perle e, per sfuggire alla dogana, la fa scivolare nelle tasche di Tom Bradley, un giovane ingegnere in vacanza. Poiché entrambi sono diretti oltre il confine francese, verso la Spagna, lei si lascia seguire e corteggiare dal giovane e si finge innamorata di lui per riavere il prezioso gioiello. Finisce però per amarlo davvero e allora, alla sua richiesta di matrimonio, sente il dovere di confessare tutto. Forse per i due innamorati c’è ancora speranza e sarà proprio lui a aiutarla…

Disonorata

  1. e sogg.: Josef von Sternberg. Sc.: Daniel N. Rubin. Cost.: Travis Banton. Fot.: Lee Garmes. Int.: Marlene Dietrich, Victor McLaglen, Lew Cody, Gustav von Seyffertitz, Warner Oland. USA, 1931, b/n, 91’, v.o. sott. it.

A Vienna, durante la Prima guerra mondiale, una prostituta bella e coraggiosa viene ingaggiata dai servizi segreti come spia: nome in codice X-27. Sfruttando la sua avvenenza, X-27 riesce a smascherare traditori e a ottenere importanti informazioni segrete, ma sulle sue tracce è un ufficiale russo, Kranau, deciso a neutralizzarla. In realtà, fra i due è nato l’amore, e quando Kranau sarà arrestato dagli austriaci X-27 metterà in gioco la sua vita per farlo fuggire.

Marlene Dietrich – Her Own Song

R.: David Riva. Sc.: Karin Kearns. Mont.: William Haugse, Katharina Schmidt. Int.: Marlene Dietrich, Lex Barker, Jimmy Durante, Josef Goebbels, Lana Turner, Deanna Durbin, Adolf Hitler, Jean Gabin. USA/Germania, 2001, b/n e col., 100’.

Un documentario che non si sofferma tanto sulla Dietrich attrice e mito del cinema quanto su un aspetto particolare e meno conosciuto della sua vita: l’impegno civile contro il nazismo che la spinse prima ad allontanarsi dalla Germania e poi ad abbandonare il mondo del cinema per dedicarsi agli spettacoli in sostegno delle truppe alleate. Una scelta radicale e coraggiosa per una diva che era all’apice della carriera.

Marocco

R.: Josef von Sternberg. Sc.: Jules Furthman, dalla commedia Amy Jolly di Benno Vigny. Int.: Marlene Dietrich, Gary Cooper, Adolphe Menjou, Ullrich Haupt, Eve Southern Francis MacDonald. USA, 1930, b/n, 90’.

Amy Jolly è una cantante di cabaret che arriva in una città del Marocco francese sede della legione straniera. Corteggiata da un ricco pittore, Amy si innamora di Tom, un legionario che ha già una tresca con la moglie del suo comandante. Dopo varie peripezie e vendette incrociate, sembra che Amy e Tom siano destinati a dividersi, ma l’amore vero non si arrende mai.

Scandalo internazionale

R.: Billy Wilder. Sc.: Charles Brackett, Richard L. Breen, B. Wilder. Int.: Jean Arthur, Marlene Dietrich, John Lund, Millard Mitchell. USA, 1948, 116’, v.o. sott. it.

Nel 1946 una commissione del Parlamento di Washington arriva a Berlino per un’inchiesta sulla fraternizzazione tra americani vincitori e tedeschi sconfitti. Irridente e amara commedia all’acido prussico in cui Billy Wilder mette alla berlina il puritanesimo USA alle prese con la Germania, sconfitta e in rovina.

Shanghai Express

R.: Josef von Sternberg. Fot.: Lee Garmes. Int.: Marlene Dietrich, Anna May Wong, Warner Oland, Clive Brook. USA, 1932, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Sullo sfondo di una Cina sconvolta dalla guerra civile, il viaggio del treno Pechino-Shanghai, nella cui lussuosa prima classe un medico inglese ritrova Shanghai Lily, prostituta d’alto bordo di cui si era perdutamente innamorato. I due scoprono di amarsi ancora, e quando la vita dell’uomo verrà messa in pericolo dall’attacco di una banda di ribelli, Shanghai si mostrerà pronta a sacrificarsi per lui.

Testimone d’accusa

R.: B. Wilder. Sc.: B. Wilder, Harry Kurnitz. Int.: Marlene Dietrich, Tyrone Power, Charles Laughton, Elsa Lanchester, Henry Daniell, Ian Wolfe. USA, 1957, b/n, 114’, v.o. sott. it.

Vole è accusato dell’omicidio di una ricca vedova. Sua moglie Christine rifiuta di testimoniare in sua difesa. Vole convince Wilfred Roberts, celebre avvocato penalista, a difenderlo. La deposizione di Christine, chiamata a testimoniare dall’accusa, toglie ogni validità all’alibi prodotto da Vole. Ma una donna misteriosa mostra alcune lettere di Christine, dalle quali risulta che lei ha ordito un tranello ai danni del marito. Le lettere producono l’assoluzione di Vole. I colpi di scena, però, non sono finiti.

Venere Bionda

  1. e sogg.: Josef von Sternberg. Sc.: Jules Furthman, S.K. Lauren. Int.: Marlene Dietrich, Herbert Marshall, Cary Grant, Dickie Moore, Gene Morgan, Rita La Roy. USA, 1932, b/n, 95’, v.o. sott. it.

Edward è un chimico che si innamora di una cantante di night-club, Helen, la sposa e la porta negli Stati Uniti. La felicità della coppia aumenta con la nascita di un bambino, ma poi Edward scopre di avere un grave malattia e deve andare a curarsi in Germania. Per trovare i soldi necessari alla costosa terapia, Helen torna alla vita di prima e il marito, ignaro del motivo di quel “tradimento”, finirà per ripudiarla sottraendole il figlio. Finché Edward scopre la verità, perdona Helen e la famiglia si riunisce.

 

 

 

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

VENEZIA 71 by Marina: Venezia…in gocce! (7° giornata)

Cari amici, anche oggi, per voi, in anteprima, una panoramica sulle novità in sala al Lido di Venezia!

 

      SEZIONE “GIORNATE DEGLI AUTORI”

le nuit d'ete“LES NUITS D’éTé” – Mario Fanfani

Un ricco brghese conduce una vita apparentemente normale, sempre impegnato con il suo lavoro ed innamorato della moglie. Appna può, però, dà sfogo alla sua vera natura rifugiandosi nella sua casa di campagna e travestendosi da donna. Film delicato ed ironico, con un retrogusto amaro. Le importanti tematiche sono, forse, affrontate in modo un po’ troppo semplicistico, ma nel complesso ben realizzato. Bella la fotografia e le atmosfere anni ’60. VOTO: 6/10

 

      SEZIONE “SETTIMANA DELLA CRITICA”

FLAPPING“FLAPPING IN THE MIDDLE OF NOWHERE” – Nguyen Hoang Diep

Una ragazza si trova a dover affrontare un aborto, tra difficoltà economiche e le mille complicazioni del vivere in Vietnam oggi. Film vero e crudo, intenso, ben recitato e ben scritto.Opera prima della giovane regista, davvero niente male come esordio. VOTO: 8/10

 

 

      SEZIONE “ORIZZONTI”

HILL OF FREEDOM“HILL OF FREEDOM” – Hong Sangsoo

Un ragazzo giapponese torna in Corea per ritrovare la donna amata e mai dimenticata. Lei non c’è e lui le scrive diverse lettere, raccontandole le giornate trascorse alla sua ricerca.  Commedia romantica a lieto fine, delicata e pulita nella tecnica. Pur trattandosi di un film molto semplice e quasi essenziale, abbiamo, qui, un prodotto ben scritto, gradevole ed ironico. VOTO: 7/10

      FUORI CONCORSO

o-velho-do-restelo-1-1“O VELHO DO RESTELO” – Manoel De Oliveira

Don Chisciotte si ritrova con vecchi amici per ricordare le glorie passate. Interessante struttura narrativa, in questo cortometraggio, con molti flashback e cambio di fotografia da una scena all’altra. Il cineasta potoghese, anche all’età di 105 anni, continua a non deludere mai. VOTO: 7/10

 

italy in a day“ITALY IN A DAY – UN GIORNO DA ITALIANI” – Gabriele Salvatores

Direttamente da un’idea di Ridley Scott, il 26 ottobre 2013 è stato chiesto agli italiani di filmare un momento della loro giornata. L’idea di base è molto interessante, ma il montaggio e la selezione dei filmati possono dare i più diversi risultati. In questo caso ci troviamo davanti ad un prodotto stucchevole, smielato e mediocre, creato esclusivamente con l’intento di far leva sulle emozioni degli italiani. I temi messi a fuoco sono sempre gli stessi, primo fra tutti quello della crisi. La colonna sonora contribuisce ad enfatizzare questo effetto patetico. Interessante vedere come la gente, cresciuta a pane e reality, pur di apparire, è disposta a mostrare a tutto il mondo le cose più impensabili. Persino filmandosi davanti alla tomba del proprio figlio. Ma questo sarà, probabilmente, uno dei rarissimi giudizi negativi sul film di Salvatores. VOTO: 2/10

 

FILM IN CONCORSO

nobi“NOBI – FIRES ON THE PLAIN” – Shinya Tsukamoto

Un disertore e la sua corsa verso la salvezza. Il ritorno agli istinti primordiali ed il costante pericolo di morte. Il film di Tsukamoto si distingue per le belle immagini, la fotografia e la regia, ma il tema trattato è già stato più volte adoperato, anche con soluzioni migliori. Durante le scene più violente, non manca lo splatter, spesso e volentieri volutamente gratuito. VOTO: 6/10

a pigeonA PIGEON SAT ON A BRANCH REFLECTING ON EXISTENCE” – Roy Andersson

Ultimo capitolo di una trilogia sull’esistenza, viene qui affrontato il tema della morte, mostrando alcuni momenti della vita quotidiana di singolari personaggi di Goteborg, Svezia. Finalmente ci troviamo, qui, davanti ad un vero film da festival, degno del Leone d’Oro! Il lungometraggio di Andersson è una commedia nera, intelligente ed ironica, in cui è presente una forte critica nei confronti della società svedese contemporanea. Le luci sono fredde, i personaggi statici, con volti cadaverici, come se fossero già morti. Le scenografie, curatissime ed essenziali, ricordano i quadri di Hopper. Si ride e si riflette. Colonna sonora impeccabile, stile autoriale encomiabile. Un film che, si spera, verrà apprezzato come merita. Fino ad ora il migliore di tutta la Mostra. VOTO 10/10

 

Non mancate, anche domani, al quotidiano appuntamento con “Venezia…in gocce”! Buon Cinema a tutti!!

Marina Pavido

 

TUTTE LE “GOCCE” DI MARINA SONO QUI – https://entracteblog.wordpress.com/venezia-71-vista-da-marina/

XX MEDFILM FESTIVAL – dal 4 all’11 luglio a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

 

MEDFILM festival 2014

20ª EDIZIONE

Roma4/11luglio – Casa del Cinema / Museo MAXXI

Festival di Interesse Nazionale, Manifestazione Storica del Comune di Roma,

Festival di Interesse Culturale per Forum Mediterraneo e Partenariato Euro-Mediterraneo

Immagine

Per i 20 anni UNA GRANDE FESTA DEL CINEMA MEDITERRANEO CON I FILM DI MOHAMED KHAN, MARIO MARTONE, PAUL VECCHIALI, DAOUD AOULAD-SYAD, MOHAMED MALAS, KARPO GODINA, EDOARDO WINSPEARE, MARIO BRENTA, YANNIS ECONOMIDES, DANIELE GAGLIANONE, HANY ABU-ASSAD, ROBIN CAMPILLO

Il MedFilm Festival torna a Roma dal 4 all’11 luglio per festeggiare il 20° anniversario della sua fondazione. La manifestazione si terrà presso la Casa del Cinema ed il Museo MAXXI, e celebrerà il suo ventennale nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana della Ue; una grande festa delle culture che vedrà riuniti i protagonisti storici del MedFilm, la più antica manifestazione internazionale di Cinema di Roma, la prima in Italia dedicata alle cinematografie del Mediterraneo e al Dialogo tra i paesi delle due sponde attraverso il Cinema, finestra aperta sul mondo per conoscere ed apprezzare le Diversità come un Valore.

Un programma intenso, per ragioni di budget condensato in 8 giorni di proiezioni, che punterà a stabilire contatti diretti con le multiformi realtà che animano  il variegato contesto culturale e politico Euro-Mediterraneo. Il Festival racconterà il passaggio del testimone culturale tra Grecia e Italia, sottolineando il ruolo centrale del Mediterraneo nell’attuale contesto europeo, e la “necessità di cultura”, strumento fondamentale per lo sviluppo di una Nuova Europa che sappia comprendere nel profondo i suoi mutamenti, e dialogare con la sponda Sud in termini propositivi e di reale scambio.

ITALIA Paese Ospite d’Onore

Immagine

Per festeggiare i suoi 20 anni, MedFilm Festival ospita per la prima volta l’Italia in qualità di Paese Ospite d’Onore. La sezione sarà composta da 12 film: tre lungometraggi, tre documentari e sei cortometraggi,  per un’ampia panoramica che intende dare visibilità ad alcuni tra gli autori più talentuosi e originali del nostro cinema. E dunque Premio alla Carriera 2014 a Mario Martone, che ritirerà il Premio il 5 luglio alla Casa del Cinema e presenterà Noi credevamo, magniloquente e colossale affresco sul Risorgimento, realizzato in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Altro lungometraggio “dimenticato” e riproposto è La mia classe di Daniele Gaglianone, coraggioso “film nel film” nel quale la realtà prende il sopravvento sulla finzione e i dubbi di un professore in una classe di italiano per stranieri, diventano le contraddizioni di un intero sistema. Tra i documentari Brasimone di Riccardo Palladino, ambientato nell’Appennino che sovrasta Bologna, e Il futuro è troppo grande di Giusy Buccheri e Michele Citoni, intimo ritratto della vita quotidiana di due adolescenti – lui filippino, lei cinese – nella nuova Italia multiculturale. Concludono la sezione sei cortometraggi, per un percorso che attraversa l’Italia con la Sicilia di Cuore Nero, la Taranto di Alle corde e la Genova di A passo d’uomo, aprendosi al passato con il bianco e nero del sorprendente Gli Uraniani ed ai sentimenti più profondi della luce radiante che guida ReCuiem.

GLI OMAGGI

 

In occasione dell’importante anniversario il Festival realizza la sezione Med20, che ospiterà gli omaggi a prestigiosi cineasti del cinema med-europeo. Tra questi il cineasta francese Paul Vecchiali, il marocchino Daoud Aoulad-Syad, lo sloveno Karpo Godina, tutti ospiti del festival, ed il palestinese Hany Abu-Assad.

Paul Vecchiali porterà al MedFilm i suoi ultimi lavori Faux accords e La Cérémonie, entrambi in anteprima internazionale, ed il celebre Corps a Coeur; Daoud Aoulad-Syadpresenterà En attendant Pasolini, omaggio al poeta e regista friulano realizzato nel 2007, mentre la sua retrospettiva completa è stata oggetto di un lavoro realizzato con gli studenti del DAMS di Roma Tre; Karpo Godina presenterà The Raft of Meduse e il cortometraggio The Litany of Happy People. A concludere la sezione l’acclamato, e purtroppo attualissimo, Omar di Hany Abu-Assad, entrato nella cinquina ai Premi Oscar 2014 come miglior film straniero.

I FILM

Immagine

Come sempre fortemente legato al racconto contemporaneo, il MedFilm Festival realizza, in condizioni economiche proibitive, un’edizione estremamente eclettica, nella quale convivono tante idee di cinema: dalla finzione al documentario, dal melodramma al noir fino alla commedia ed al cinema sperimentale. All’interno del programma spicca la forte presenza dell’Europa in questo anno che vede l’Italia doppiamente protagonista. Per il film di apertura ancora l’Egitto, con l’anteprima europea Factory Girl, del maestro del cinema egiziano Mohamed Khan, a Roma ospite del festival; in chiusura il francese Eastern Boys di Robin Campillo. Due titoli, molto diversi per stile e contenuto, che uniscono idealmente le due anime del festival: da un lato il Mediterraneo, ricco di storia, fascino e passioni viscerali; dall’altro l’Europa dell’immigrazione e dell’incontro/scontro tra culture diverse.

Otto i lungometraggi presentati nel Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche curato da Giulio Casadei,che propone un equilibrato mix di grandi autori e giovani esordienti. In rappresentanza della Siria il toccante Ladder to Damascus del veterano Mohamed Malas, per l’Italia la nuova opera, tutta al femminile, di Edoardo Winspeare, In grazia di Dio, dalla Grecia il potente “noir mediterraneo” Stratos di Yannis Economides. Tra gli esordi più promettenti si segnalano il turco Seaburners di Melisa Önel, misterioso noir notturno sui mercanti di uomini; l’algerino Bloody Beans di Narimane Mari, film-performance sulla guerra in Algeria, ed infine le commedie agrodolci, in bilico tra vizi privati e pubbliche virtù, Stable Unstable del libanese Mahmoud Hojeiji e Challat of Tunis della tunisina Kaouther Ben Hania.

Immagine

Il Concorso Internazionale Documentari Premio Open Eyes, curato per il quarto anno dal regista Gianfranco Pannone,proponeuna selezionedi 10 opere, caratterizzata da sguardi autoriali non privi di ironia. Tra i titoli più importanti spicca l’anteprima internazionale di Corpo a Corpo di Mario Brenta e Karine de Villers, che documenta le prove dello spettacolo Orchidee di Pippo Delbono, il marocchino Walls and People di Dalila Ennadre che ci conduce all’interno della Medina di Casablanca, il libanese Birds of September di Sarah Francis, viaggio per le strade della Beirut contemporanea, il turco Once Upon a Time, l’egiziano Cairo Drive elo spagnolo Sobre la Marxa.

Diciannove sono i cortometraggi del Concorso Internazionale Premio Methexis. La sezione curata da Alessandro Zoppo, storico collaboratore del festival, offre un’istantanea di un mondo in costante mutamento, attraverso un programma quanto mai eterogeneo e sfaccettato che include al suo interno tutte le principali gamme espressive del cinema contemporaneo. Tra i titoli in competizione, spiccano il teatro dell’assurdo messo in scena dall’egiziano Omar el Zohairy in The Aftermath of the Inauguration of the Public Toilet at Kilometer 375, la delicatezza del croato The Chicken firmato da Una Gunjak, l’acida ironia dell’iraniano Kaveh Ebrahimpour in A Ceremony for a Friend, il saggio di pura sperimentazione Schoolyard diretto dalla greca Rinio Dragasaki, il coraggioso e intenso doc Smile, and the World Will Smile Back della coppia arabo-israeliana Ehab Tarabieh e Yoav Gross, e le animazioni turca e siriana Backward Run e War on Famous Canvas.

Se la Sponda Nord sarà rappresentata dall’Italia, la Sponda Sud verrà raccontata nella vetrina Maghreb/Mashreq con un’importante selezione di film provenienti da 10 paesi arabi, tra i quali la Siria, a cui il Festival dedica un doveroso omaggio/riflessione sulle ragioni e soprattutto sulle conseguenze di una terribile guerra che pare accenare ad una tregua.

Anche quest’anno conferma la sua partecipazione l’artista Francesco Cuomo, che ha  realizzato in occasione dei 20 anni del festival, cinque opere originali, preziosi e prestigiosi premi che andranno ai vincitori delle principali categorie competitive del MedFilm Festival 2014, tra i quali spicca il quadro dal titolo “MedFilm Cuore e Sudore!” che verrà attribuito al film vincitore del Concorso Ufficiale.

I PREMI

Il Premio Koiné 2014 andrà a Padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, da sempre impegnato per i diritti dei migranti e l’accoglienza dei rifugiati. La consegna del Premio avverrà il 4 luglio, presso il Museo MAXXI, in occasione della Cerimonia di apertura.

Insieme a Mario Martone, verrà insignito del Premio alla Carriera anche il cineasta francese Paul Vecchiali, nell’ambito della sezione Le Regard des Autres, giunta quest’anno alla IX edizione. La consegna del Premio avverrà l’11 luglio, presso il Museo MAXXI, in occasione della Cerimonia di Premiazione.

LE GIURIE

Giuria tutta italiana peril Concorso Ufficiale Premio Amore e Psiche con la partecipazione, in qualità di Presidente, della scrittrice Dacia Maraini, del critico cinematografico Steve Della Casa, del giornalista Giovanni Fasanella, dell’attrice Iaia Forte, e del regista e sceneggiatore Marco Simon Puccioni.  

Per il quarto anno la giuria ufficiale sarà affiancata dalla giuria Più Culture, testata giornalistica online focalizzata sulla vita quotidiana degli stranieri che vivono a Roma, in particolare nel II Municipio.Lagiuria Più Culture sarà composta da Aleksandra Mirkovic (Serbia), Emery Enego Bavogui (Guinea), Hind Rajil (Marocco), Saghar Setareh (Iran), Alina Barbulescu (Romania), Benjamin Vasquez Barcellano Jr (Filippine) e Cristina Liuzzo (Etiopia).

Per il Concorso Internazionale Documentari Open Eyes l’attrice e regista Valentina Carnelutti, il paesologo Franco Arminio e il regista Antonio Pettinelli.

Ad assegnare i premi del Concorso Internazionale Cortometraggi Premio Methexis, una giuria molto speciale, formata da studenti diplomandi delle Scuole Nazionali di Cinema dei paesi dell’area mediterranea e dai detenuti di sei Istituti Carcerari italiani; ospiti del festival Francesco Segré (Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma), Nadim Hobeika (Faculté des Lettres et Sciences Umanes Saint Joseph – Beirut, Libano), Vladimir Tagic (Faculty of Dramatic Arts – Belgrado, Serbia), Roberto Sanchez Bueso (ECAM – Escuelas de Cine y Televisión de Madrid, Spagna), Zeynep Burcu Keçecioğlu (MSFAU – Mimar Sinan Fine Arts University – Istanbul, Turchia), Marie Louise Elia (ALBA – Académie Libanaise des Beaux Arts – Balamand, Libano), Soukaina Aboulaoula (ISCA – Institut Spécialisé du Cinèma et de l’Audiovisuel – Rabat, Marocco), Nefeli Evmorfia Dakozoudi (Faculty of Fine Arts- Aristotele University of Thessaloniki, Grecia). Il Premio Methexis verrà assegnato nel corso di una riunione plenaria tra studenti e detenuti che si terrà nella Casa Circondariale di Rebibbia “Nuovo Complesso” il 10 luglio. Un ringraziamento particolare va al DAP – Ministero della Giustizia e al Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio per il fondamentale supporto dato al Progetto Methexis.

XX MEDFILM FESTIVAL – dal 4 all’11 luglio a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

 

MEDFILM festival 2014

20ª EDIZIONE

Roma4/11luglio – Casa del Cinema / Museo MAXXI

Festival di Interesse Nazionale, Manifestazione Storica del Comune di Roma,

Festival di Interesse Culturale per Forum Mediterraneo e Partenariato Euro-Mediterraneo

Immagine

Per i 20 anni UNA GRANDE FESTA DEL CINEMA MEDITERRANEO CON I FILM DI MOHAMED KHAN, MARIO MARTONE, PAUL VECCHIALI, DAOUD AOULAD-SYAD, MOHAMED MALAS, KARPO GODINA, EDOARDO WINSPEARE, MARIO BRENTA, YANNIS ECONOMIDES, DANIELE GAGLIANONE, HANY ABU-ASSAD, ROBIN CAMPILLO

Il MedFilm Festival torna a Roma dal 4 all’11 luglio per festeggiare il 20° anniversario della sua fondazione. La manifestazione si terrà presso la Casa del Cinema ed il Museo MAXXI, e celebrerà il suo ventennale nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana della Ue; una grande festa delle culture che vedrà riuniti i protagonisti storici del MedFilm, la più antica manifestazione internazionale di Cinema di Roma, la prima in Italia dedicata alle cinematografie del Mediterraneo e al Dialogo tra i paesi delle due sponde attraverso il Cinema, finestra aperta sul mondo per conoscere ed apprezzare le Diversità come un Valore.

Un programma intenso, per ragioni di budget condensato in 8 giorni di proiezioni, che punterà a stabilire contatti diretti con le multiformi realtà che animano  il variegato contesto culturale e politico Euro-Mediterraneo. Il Festival racconterà il passaggio del testimone culturale tra Grecia e Italia, sottolineando il ruolo centrale del Mediterraneo nell’attuale contesto europeo, e la “necessità di cultura”, strumento fondamentale per lo sviluppo di una Nuova Europa che sappia comprendere nel profondo i suoi mutamenti, e dialogare con la sponda Sud in termini propositivi e di reale scambio.

ITALIA Paese Ospite d’Onore

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Per festeggiare i suoi 20 anni, MedFilm Festival ospita per la prima volta l’Italia in qualità di Paese Ospite d’Onore. La sezione sarà composta da 12 film: tre lungometraggi, tre documentari e sei cortometraggi,  per un’ampia panoramica che intende dare visibilità ad alcuni tra gli autori più talentuosi e originali del nostro cinema. E dunque Premio alla Carriera 2014 a Mario Martone, che ritirerà il Premio il 5 luglio alla Casa del Cinema e presenterà Noi credevamo, magniloquente e colossale affresco sul Risorgimento, realizzato in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Altro lungometraggio “dimenticato” e riproposto è La mia classe di Daniele Gaglianone, coraggioso “film nel film” nel quale la realtà prende il sopravvento sulla finzione e i dubbi di un professore in una classe di italiano per stranieri, diventano le contraddizioni di un intero sistema. Tra i documentari Brasimone di Riccardo Palladino, ambientato nell’Appennino che sovrasta Bologna, e Il futuro è troppo grande di Giusy Buccheri e Michele Citoni, intimo ritratto della vita quotidiana di due adolescenti – lui filippino, lei cinese – nella nuova Italia multiculturale. Concludono la sezione sei cortometraggi, per un percorso che attraversa l’Italia con la Sicilia di Cuore Nero, la Taranto di Alle corde e la Genova di A passo d’uomo, aprendosi al passato con il bianco e nero del sorprendente Gli Uraniani ed ai sentimenti più profondi della luce radiante che guida ReCuiem.

GLI OMAGGI

 

In occasione dell’importante anniversario il Festival realizza la sezione Med20, che ospiterà gli omaggi a prestigiosi cineasti del cinema med-europeo. Tra questi il cineasta francese Paul Vecchiali, il marocchino Daoud Aoulad-Syad, lo sloveno Karpo Godina, tutti ospiti del festival, ed il palestinese Hany Abu-Assad.

Paul Vecchiali porterà al MedFilm i suoi ultimi lavori Faux accords e La Cérémonie, entrambi in anteprima internazionale, ed il celebre Corps a Coeur; Daoud Aoulad-Syadpresenterà En attendant Pasolini, omaggio al poeta e regista friulano realizzato nel 2007, mentre la sua retrospettiva completa è stata oggetto di un lavoro realizzato con gli studenti del DAMS di Roma Tre; Karpo Godina presenterà The Raft of Meduse e il cortometraggio The Litany of Happy People. A concludere la sezione l’acclamato, e purtroppo attualissimo, Omar di Hany Abu-Assad, entrato nella cinquina ai Premi Oscar 2014 come miglior film straniero.

I FILM

Immagine

Come sempre fortemente legato al racconto contemporaneo, il MedFilm Festival realizza, in condizioni economiche proibitive, un’edizione estremamente eclettica, nella quale convivono tante idee di cinema: dalla finzione al documentario, dal melodramma al noir fino alla commedia ed al cinema sperimentale. All’interno del programma spicca la forte presenza dell’Europa in questo anno che vede l’Italia doppiamente protagonista. Per il film di apertura ancora l’Egitto, con l’anteprima europea Factory Girl, del maestro del cinema egiziano Mohamed Khan, a Roma ospite del festival; in chiusura il francese Eastern Boys di Robin Campillo. Due titoli, molto diversi per stile e contenuto, che uniscono idealmente le due anime del festival: da un lato il Mediterraneo, ricco di storia, fascino e passioni viscerali; dall’altro l’Europa dell’immigrazione e dell’incontro/scontro tra culture diverse.

Otto i lungometraggi presentati nel Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche curato da Giulio Casadei,che propone un equilibrato mix di grandi autori e giovani esordienti. In rappresentanza della Siria il toccante Ladder to Damascus del veterano Mohamed Malas, per l’Italia la nuova opera, tutta al femminile, di Edoardo Winspeare, In grazia di Dio, dalla Grecia il potente “noir mediterraneo” Stratos di Yannis Economides. Tra gli esordi più promettenti si segnalano il turco Seaburners di Melisa Önel, misterioso noir notturno sui mercanti di uomini; l’algerino Bloody Beans di Narimane Mari, film-performance sulla guerra in Algeria, ed infine le commedie agrodolci, in bilico tra vizi privati e pubbliche virtù, Stable Unstable del libanese Mahmoud Hojeiji e Challat of Tunis della tunisina Kaouther Ben Hania.

Immagine

Il Concorso Internazionale Documentari Premio Open Eyes, curato per il quarto anno dal regista Gianfranco Pannone,proponeuna selezionedi 10 opere, caratterizzata da sguardi autoriali non privi di ironia. Tra i titoli più importanti spicca l’anteprima internazionale di Corpo a Corpo di Mario Brenta e Karine de Villers, che documenta le prove dello spettacolo Orchidee di Pippo Delbono, il marocchino Walls and People di Dalila Ennadre che ci conduce all’interno della Medina di Casablanca, il libanese Birds of September di Sarah Francis, viaggio per le strade della Beirut contemporanea, il turco Once Upon a Time, l’egiziano Cairo Drive elo spagnolo Sobre la Marxa.

Diciannove sono i cortometraggi del Concorso Internazionale Premio Methexis. La sezione curata da Alessandro Zoppo, storico collaboratore del festival, offre un’istantanea di un mondo in costante mutamento, attraverso un programma quanto mai eterogeneo e sfaccettato che include al suo interno tutte le principali gamme espressive del cinema contemporaneo. Tra i titoli in competizione, spiccano il teatro dell’assurdo messo in scena dall’egiziano Omar el Zohairy in The Aftermath of the Inauguration of the Public Toilet at Kilometer 375, la delicatezza del croato The Chicken firmato da Una Gunjak, l’acida ironia dell’iraniano Kaveh Ebrahimpour in A Ceremony for a Friend, il saggio di pura sperimentazione Schoolyard diretto dalla greca Rinio Dragasaki, il coraggioso e intenso doc Smile, and the World Will Smile Back della coppia arabo-israeliana Ehab Tarabieh e Yoav Gross, e le animazioni turca e siriana Backward Run e War on Famous Canvas.

Se la Sponda Nord sarà rappresentata dall’Italia, la Sponda Sud verrà raccontata nella vetrina Maghreb/Mashreq con un’importante selezione di film provenienti da 10 paesi arabi, tra i quali la Siria, a cui il Festival dedica un doveroso omaggio/riflessione sulle ragioni e soprattutto sulle conseguenze di una terribile guerra che pare accenare ad una tregua.

Anche quest’anno conferma la sua partecipazione l’artista Francesco Cuomo, che ha  realizzato in occasione dei 20 anni del festival, cinque opere originali, preziosi e prestigiosi premi che andranno ai vincitori delle principali categorie competitive del MedFilm Festival 2014, tra i quali spicca il quadro dal titolo “MedFilm Cuore e Sudore!” che verrà attribuito al film vincitore del Concorso Ufficiale.

I PREMI

Il Premio Koiné 2014 andrà a Padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, da sempre impegnato per i diritti dei migranti e l’accoglienza dei rifugiati. La consegna del Premio avverrà il 4 luglio, presso il Museo MAXXI, in occasione della Cerimonia di apertura.

Insieme a Mario Martone, verrà insignito del Premio alla Carriera anche il cineasta francese Paul Vecchiali, nell’ambito della sezione Le Regard des Autres, giunta quest’anno alla IX edizione. La consegna del Premio avverrà l’11 luglio, presso il Museo MAXXI, in occasione della Cerimonia di Premiazione.

LE GIURIE

Giuria tutta italiana peril Concorso Ufficiale Premio Amore e Psiche con la partecipazione, in qualità di Presidente, della scrittrice Dacia Maraini, del critico cinematografico Steve Della Casa, del giornalista Giovanni Fasanella, dell’attrice Iaia Forte, e del regista e sceneggiatore Marco Simon Puccioni.  

Per il quarto anno la giuria ufficiale sarà affiancata dalla giuria Più Culture, testata giornalistica online focalizzata sulla vita quotidiana degli stranieri che vivono a Roma, in particolare nel II Municipio.Lagiuria Più Culture sarà composta da Aleksandra Mirkovic (Serbia), Emery Enego Bavogui (Guinea), Hind Rajil (Marocco), Saghar Setareh (Iran), Alina Barbulescu (Romania), Benjamin Vasquez Barcellano Jr (Filippine) e Cristina Liuzzo (Etiopia).

Per il Concorso Internazionale Documentari Open Eyes l’attrice e regista Valentina Carnelutti, il paesologo Franco Arminio e il regista Antonio Pettinelli.

Ad assegnare i premi del Concorso Internazionale Cortometraggi Premio Methexis, una giuria molto speciale, formata da studenti diplomandi delle Scuole Nazionali di Cinema dei paesi dell’area mediterranea e dai detenuti di sei Istituti Carcerari italiani; ospiti del festival Francesco Segré (Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma), Nadim Hobeika (Faculté des Lettres et Sciences Umanes Saint Joseph – Beirut, Libano), Vladimir Tagic (Faculty of Dramatic Arts – Belgrado, Serbia), Roberto Sanchez Bueso (ECAM – Escuelas de Cine y Televisión de Madrid, Spagna), Zeynep Burcu Keçecioğlu (MSFAU – Mimar Sinan Fine Arts University – Istanbul, Turchia), Marie Louise Elia (ALBA – Académie Libanaise des Beaux Arts – Balamand, Libano), Soukaina Aboulaoula (ISCA – Institut Spécialisé du Cinèma et de l’Audiovisuel – Rabat, Marocco), Nefeli Evmorfia Dakozoudi (Faculty of Fine Arts- Aristotele University of Thessaloniki, Grecia). Il Premio Methexis verrà assegnato nel corso di una riunione plenaria tra studenti e detenuti che si terrà nella Casa Circondariale di Rebibbia “Nuovo Complesso” il 10 luglio. Un ringraziamento particolare va al DAP – Ministero della Giustizia e al Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio per il fondamentale supporto dato al Progetto Methexis.