XXI MEDFILM FESTIVAL – dal 6 al 13 novembre a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

MEDFILM festival 2015 – 21° EDIZIONE

 Roma 6 / 13 novembre

Cinema Savoy / Museo MACRO

Festival di Interesse Nazionale,

Manifestazione Storica del Comune di Roma,

Festival di Interesse Culturale per Forum Mediterraneo e Partenariato Euro-Mediterraneo

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Il MedFilm Festival ritorna alle sue date storiche, la 21° edizione si terrà infatti dal 6 al 13 novembre, presso il Cinema Savoy e il MACRO. Un ricco cartellone di film, incontri di approfondimento, libri ed eventi speciali.

 78 film, di cui 51 anteprime italiane, europee ed internazionali, accompagnati da prestigiosi ospiti per raccontare attraverso il cinema l’evoluzione artistica e sociale di un’area geografica su cui sono puntati gli occhi del mondo.

EVENTI SPECIALI

MEDITERRANEA_locandinaProsegue la collaborazione tra l’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo e il MedFilm Festival con la IV edizione dei LUX FILM DAYS a Roma. Importante evento all’insegna del grande cinema europeo contemporaneo che presenterà i tre film finalisti del Premio LUX 2015: Mediterranea di Jonas Carpignano, film di apertura del festival che concorrerà nella Competizione Ufficiale; Mustang di Deniz Gamze Ergüven, spaccato vitale ed energico sulla condizione femminile in Turchia e The Lesson di Kristina Grozeva e Petar Valchanov, film sull’adolescenza, l’identità e il ruolo della scuola.

Tra gli eventi di spicco della 21° edizione il focus sulla serialità televisiva israeliana, che vedrà ospite il produttore e regista Hagai Levi, creatore di In Treatment e The Affair. Nell’ambito dell’omaggio sarà presentata, in anteprima internazionale, la puntata pilota della miniserie The Accursed, docu-drama che racconta quattro personalità storiche della cultura israeliana, in bilico tra genialità e follia. A seguire Hagai Levi terrà una masterclass moderata da Andrea Fornasiero.

n-capaceConfermata per il terzo anno la sezione Perle: alla scoperta del nuovo cinema italiano con la partecipazione di ben 13 film, tra cui il felice ritorno di Aurelio Grimaldi con Alicudi nel vento, racconto della più remota delle Isole Eolie, mentre Maria Arena in Gesù è morto per i peccati degli altri ci conduce con amore e passione nei vicoli di Catania, tra prostitute filosofe e trans in declino. Lampedusa, diretto dal duo Mangiarotti/Fomeo, ci invita a un necessario momento di riflessione sui migranti, storie di mare che non conoscono confini. Napolislam di Ernesto Pagano propone un’incursione in una Napoli inedita che un bel giorno si sveglia e si scopre islamica. Al surrealismo e al luogo intimo dei sogni guarda invece N-Capace di Eleonora Danco, uno degli esordi più sorprendenti dell’anno. All’interno della sezione viene dedicato un omaggio speciale al Centro Sperimentale di Cinematografia con la presentazione di due documentari prodotti dalla Scuola nel 2015: Lupen. Romanzo di un ladro reale di Valerio Burli e Fiori di fuoco di Riccardo Cannella. All’incontro sarà presente Caterina d’Amico, Preside della Scuola Nazionale di Cinema.

 

 

FOCUS SIRIA

In questo delicato momento storico, in cui cruenti conflitti dilaniano la Sponda Sud, si impone l’esigenza di dare riconoscimento e forza a quella parte di mondo arabo che respinge non solo l’avanzata dell’Isis, ma di ogni integralismo. In questo senso va inquadrata la Vetrina speciale No Home Movies, dedicata alla Siria, che comprende Home di Rafat Alzakout, toccante documentario su una compagnia di artisti esiliati, Torn di Alessandro Gassman, Silvered Water – Syria Autoportrait di Ossama Mohammed e Wiam Simav-Bedirxan, The Immortal Sergeant di Ziad Kalthoum. Nell’ambito del Focus si terrà il dibattito “Siria: Il cinema tra le macerie del presente” a cui prenderanno parte Stefano Polli (Ansa), Crispian Balmer (Reuters) e Roberto Silvestri.

I FILM

Il Concorso Ufficiale Premio Amore e Psiche curato da Giulio Casadei, offre una selezione di 10 opere focalizzata sullo sguardo degli immigrati, degli adolescenti, dei ribelli e delle donne spesso protagoniste, in un fertile dialogo tra mito, storia e contemporaneità. Story of Judas del franco-algerino Rabah Ameur-Zaimeche, racconta di Gesù e della sua passione, attraverso il punto di vista di Giuda, outsider dei martiri della storia antica. L’israeliano Mountain, dell’esordiente Yaelle Kayam, parte da un luogo mitico come il Monte degli ulivi a Gerusalemme dove sorge il cimitero ebraico, per mettere in scena la profonda presa di coscienza di una giovane madre, la storia è tratteggiata con accenti depalmiani, tra sensualità, voyeurismo e omicidio. Il thriller egiziano El Ott di Ibrahim El-Batout trova nella mitologia egiziana, e in particolare nel culto del corpo, il controcampo speculare alla barbarie del commercio clandestino di organi. Un appiglio che non hanno i personaggi del libanese And the Living is Easy di Lamia Joreige, colti nel passaggio cruciale della primavera araba del 2011, tra l’ipotesi dell’esilio e l’ansia per l’instabilità politica della regione. Un’instabilità che nel tunisino Bidoun 2 di Jilani Saadi, ambientato alla vigilia delle prime elezioni democratiche post-rivoluzione, è raccontata nelle forme di uno stralunato road movie senza meta. Le incognite del viaggio sono al centro anche dell’iraniano Impermanent di Amir Azizi, mystery drama polanskiano su una famiglia in procinto di traslocare. Sogno a lungo desiderato, quello di andare via, dalla protagonista del turco Until I Lose My Breath di Emine Emel Balci, che narra il percorso di una giovane operaria di una fabbrica tessile che si trasforma da vittima in carnefice. Restare o partire. Dubbio che condividono i personaggi del racconto di formazione autobiografico Parisienne di Danielle Arbid e della commedia palestinese Love, Theft and Other Entanglements di Muayad Alayan.

Il Concorso Internazionale Documentari Premio Open Eyes, curato per il quinto anno dal regista Gianfranco Pannone, propone una selezione di 11 opere in cui passato, presente e (incerto) futuro si intrecciano senza requie in un’area mediterranea che si allarga fino all’Africa sahariana e al Medio Oriente, senza tralasciare l’interno della penisola balcanica. Tra i titoli più importanti, spiccano il libanese Monumentum di Fadi Yeni Turk, viaggio nel tempo tra le statue che ornano le piazze libanesi, egiziane, irachene, tunisine; la coproduzione serbo-danese Flotel Europa di Vladimir Tomic, composta esclusivamente da materiale di repertorio girato su una nave da crociera che nei primi anni Novanta ospitò a Copenaghen i rifugiati politici provenienti dall’ex Jugoslavia. L’italiano Magna Grecia – Europa Impari, del duo Lamanna/Kerzanet, parte dai fatti di Rosarno per comporre un’opera polifonica che affronta gli argomenti più cruciali della nostra società: le donne, l’immigrazione, il razzismo, la sicurezza, la giustizia. Sempre sul tema dell’immigrazione l’israeliano Hotline di Silvina Landsmann, regista già vincitrice tre anni fa del Premio Open Eyes, e il film collettivo francese And We Will Throw the Sea Behind You del quartetto Aubry/Gomas/Juillard/Mangeat, che mostra senza facili pietismi storie di migranti in un mondo in movimento che fatica ad accogliere il nuovo, il diverso.

Venti sono i cortometraggi del Concorso Internazionale Premio Methexis. La sezione curata da Alessandro Zoppo presenta un percorso espanso di fremiti ed emozioni, silenzi e attese, immagini che si rivelano nel loro disfarsi, e ci donano un’occasione unica per assaporare opere che ancora non trovano spazio nel circuito distributivo italiano. Dai racconti di formazione firmati Nora El Hourch, Ahmed Ibrahim, Behzad Azadi e Dominik Mencej, agli elettrizzanti ibridi docu-fiction di Carlos Essmann, Randa Maroufi, Vadim Dumesh, Jure Pavlović e Luka Popadić, fino alle allucinazioni di Derya Durmaz e Nina Violić, passando per l’approccio melanconico, fragile e brutale al tempo stesso, di Francisco Carvalho, Lotfi Achour, Miki Polonski, Stella Kyriakopoulos, Michele Cadei e Adel Oberto. Al centro, il potere dell’amore e dell’accoglienza che bagna i lavori di Basil Khalil, Hassene Belaïd, Darine Hotait e del collettivo Maajoneh. Tutti aggrappati ad un’idea di futuro che vuole rimettere al centro la Natura e l’umana compassione.

 

 

OSPITI

Registi, attori, critici, giornalisti, scrittori presenti al festival, offriranno un’ulteriore, importante, occasione di approfondimento dei temi proposti dai film. Il pubblico potrà avere una diretta testimonianza del sentimento che ha animato le opere proposte in questa, davvero speciale, edizione, multiforme, ma al tempo stesso coerente, legata dal fattore comune della contemporaneità del pensiero, nel nostro caso non unico.

Tra le presenze internazionali si comincia con Jonas Carpignano e Koudous Sehion, regista e attore del film di apertura Mediterranea, riproposto anche nella sezione dei LUX FILM DAYS; si prosegue con Rabah Ameur-Zaïmeche – Algeria, Hagai Levi – Israele, Fadi Yeni Turk e Lamia Joreige – Libano, Amir Azizi – Iran, Jilani Saadi – Tunisia, Erwan Kerzanet e Paul Hamy – Francia.

Tra gli italiani, Aurelio Grimaldi, Eleonora Danco, Josella Porto, Anita Lamanna, Piergiorgio Mangiarotti, Valerio Burli, Riccardo Cannella e Fulvio Risuleo.

I PREMI

Il Premio alla Carriera 2015 andrà a Ugo Gregoretti, sperimentatore ostinato di cinema e televisione, che verrà omaggiato dal festival con la proiezione di Apollon – Una fabbrica occupata, cronaca della lunga occupazione della tipografia romana, durata oltre un anno. La consegna del Premio avverrà il 13 novembre, presso il Cinema Savoy, in occasione della Cerimonia di Premiazione.

Il Premio Koiné 2015 andrà alla S.I.M.M. – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, impegnata a promuovere le attività sanitarie in favore degli immigrati in Italia. La consegna del Premio avverrà il 6 novembre, presso il Cinema Savoy, in occasione della Cerimonia di Apertura.


LE GIURIE

Giuria tutta italiana per il Concorso Ufficiale Premio Amore e Psiche con la partecipazione dei produttori Tilde Corsi e Gianluca Arcopinto, la giornalista Paola Saluzzi, il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco, e il regista Toni D’Angelo.

Per il quinto anno la giuria ufficiale sarà affiancata dalla giuria PiuCulture, testata giornalistica online focalizzata sulla vita quotidiana degli stranieri che vivono a Roma, in particolare nel II Municipio. La giuria PiuCulture sarà composta da Sekou Bamba (Costa d’Avorio), Petra Barteková (Slovacchia), Marjan Shalchian (Iran), Louie Ann Malazan (Filippine), Morteza Khaleghi (Afghanistan), Ruth Gebresus (Eritrea) e Francisco León (Perù).

Per il Concorso Internazionale Documentari Open Eyes: il giornalista Crispian Balmer, i registi Aurelio Grimaldi ed Enrica Colusso, la montatrice e regista Marzia Mete e la scrittrice Igiaba Scego, che mercoledì 11 novembre alle 19:00 presenterà al Cinema Savoy il suo nuovo romanzo Adua, in compagnia di Flavia Barca, Katia Ippaso e Gianfranco Pannone.

Ad assegnare i premi del Concorso Internazionale Cortometraggi Premio Methexis, una giuria molto speciale, formata da 8 studenti diplomandi provenienti dalle Scuole Nazionali di Cinema europee e mediterranee e dai detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso; gli studenti/giurati sono: Francesco Fanuele (Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma), Vera Daidone (Scuola Sentieri Selvaggi di Roma), Jean Claude Chincheré (Accademia delle Belle Arti di Torino), Didac Gimeno (ECAM – Escuelas de Cine y Televisión de Madrid), Cynthia Sawma (ALBA – Academie Libanaise des Beaux – Arts di Beirut), Emir Can Gösku (MSGSU – Mimar Sinan Fine Arts University di Istanbul), Constantinos Giannakopoulos (AUTH – Aristotle University of Thessaloniki), Toni Geitani (IESAV – University of Saint-Joseph di Beirut).

Il Premio Methexis verrà assegnato nel corso di una riunione plenaria tra studenti e detenuti che si terrà nella Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso il 12 novembre. Un ringraziamento particolare va al DAP – Ministero della Giustizia per il fondamentale supporto dato al Progetto Methexis.

20 studenti universitari saranno parte attiva della XXI edizione del MEDFILMfestival. In collaborazione con le Università di Roma Tre, La Sapienza e la John Cabot University, 20 studenti universitari avranno l’opportunità di vivere dall’interno la manifestazione, andando a formare 3 giurie parallele ed autonome a quelle ufficiali, una per ciascun Concorso (Lungometraggi, Cortometraggi e Documentari) a cui sarà affidato l’importante compito di rintracciare le opere che, con maggiore lucidità e compiutezza, avranno saputo comunicare i temi proposti dal festival.

 

PROMOZIONE DEL BANDO “LAZIO CINEMA INTERNATIONAL”, IL NUOVO BANDO DA 10 MLN DI EURO DELLA REGIONE LAZIO PER IL SOSTEGNO ALLE COPRODUZIONI INTERNAZIONALI

Nell’ambito del MedFilm Festival verrà data diffusione al bando Lazio Cinema International”, una misura da 10 milioni di euro promossa dalla Regione Lazio per dare nuovo slancio al settore cinematografico e dell’audiovisivo laziale, supportarne la proiezione internazionale e per sostenere la promozione del Lazio nel mondo.

Nei luoghi del festival sarà possibile ricevere informazioni dettagliate sull’intervento, finalizzato a sostenere la realizzazione di coproduzioni tra un “Produttore PMI Italiano” e uno o più produttori esteri. Il contributo concesso alle imprese sarà a fondo perduto e si inserisce in un percorso complessivo di sostegno al rilancio del settore audiovisivo che da mesi la Regione porta avanti attraverso diverse forme e diversi strumenti, che passano in primis dalla costruzione di una strategia di azione regionale ancora più integrata e in sintonia con le politiche del governo nazionale.

Il bando “Lazio Cinema International” è disponibile sul portale: www.lazioeuropa.it

Durante il MedFilm Festival Roma Lazio Film Commission sarà presente presso il Cinema Savoy con un desk e materiali informativi sul Bando Lazio Cinema International.

 

Il MANIFESTO ed i premi della 21° EDIZIONE

Ha una valenza speciale l’immagine scelta per il manifesto della 21° edizione del MedFilm Festival. Tratta da “Centro di permanenza temporanea” (2007, video) di Adrian Paci, artista albanese, migrante lui stesso, arrivato in Italia nel 1997. L’opera incrocia tematiche care al festival come immigrazione, lavoro e movimento continuo quali metafora della condizione umana.

Un grazie speciale al pittore e scultore Alfredo Futuro che ha dato nuova forma ai Premi del festival, 9 statuette in oro e argento, create dalla sua sapiente manualità d’artista.

 

Le date dei principali eventi del festival:

  • 6 novembre, ore 20:00Cerimonia di Apertura – Cinema Savoy

mediterranea_2Il film Mediterranea inaugurerà il festival 2015, saranno presenti il regista Jonas Carpignano e l’attore protagonista Koudous Sehion; 

Intervento di Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo; Conferimento del Premio Koiné alla S.I.M.M. – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni.

  • 8 novembre, ore 18:00 – Anteprima internazionale di The Accursed e Masterclass con Hagai Levi
  • 9 novembre, ore 18:00 – Omaggio a Ugo Gregoretti con la proiezione di Apollon – Una fabbrica occupata
  • 12 novembre, ore 10:00proiezioni e seduta plenaria Giuria Methexis – Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso
  • 13 novembre, ore 20:00Cerimonia di Premiazione – Cinema Savoy

Conferimento del Premio alla Carriera a Ugo Gregoretti

Con il patrocinio e il sostegno di:

Senato della Repubblica

Presidenza della Camera dei Deputati

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Ministero dello Sviluppo Economico

 

Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO

Regione Lazio

Assessorato allo Sviluppo Economico e Attività Produttive

Roma Capitale

Assessorato alla Cultura e Sport

 

Ambasciata della Repubblica di Cipro in Italia

Ambasciata della Repubblica di Francia In Italia

Ambasciata dello Stato d’Israele in Italia

Ambasciata del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord in Italia

Ambasciata del Regno del Marocco in Italia

Ambasciata di Tunisia in Italia

Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran in Italia

Ambasciata della Repubblica Slovacca in Italia

Ambasciata di Spagna in Italia

Istituto Culturale Iraniano

Istituto Goethe Roma

Institut Français

Forum Austriaco di Cultura Roma

 

In collaborazione con:

Parlamento Europeo – Ufficio d’Informazione in Italia

Lazio Innova

Roma&Lazio Film Commission

ANG – Agenzia Nazionale Giovani

LUX Prize

MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma

Media Partners:

Ansa

Radio Popolare Roma

My Movies

Fred Film Radio

Taxi Drivers

PiuCulture

Il Cigno

MedFilm Festival: Via Mantova, 4 – 00198 Roma tel. 0685354814; info@medfilmfestival.orgNotizie ed approfondimenti sul sito del Festival www.medfilmfestival.org

OMAGGIO A ENRICO MARIA SALERNO al Teatro del Carcere di Rebibbia

Ricevo e volentieri pubblico

13 OttobreTeatro del Carcere di Rebibbia N.C. – ingresso ore 15,00

in collaborazione con Festival Internazionale del Film di Roma

e con L’Officina Film Club

cinema a rebibbia – omaggio a Enrico Maria Salerno

Omaggio al grande artista della scena nel ventennale della scomparsa (1994-2014)

Consegna del Premio Enrico Maria Salerno XX° Ed. a DARIO ARGENTO.

Proiezione del film: L’uccello dalle piume di cristallo

Si svolgerà il 13 ottobre 2014 presso il Teatro del Carcere di Rebibbia N.C., in collaborazione con il Festival Internazionale del Film di Roma, e conL’Officina Film Club, l’evento:cinema a rebibbia – omaggio a Enrico Maria Salerno, Omaggio al grande artista della scena nel ventennale della scomparsa (1994-2014), con la consegna del Premio Enrico Maria Salerno XX° Ed. a DARIO ARGENTO.Durante l’evento ci sarà la proiezione del film: L’uccello dalle piume di cristallo.

Nel Ventennale della scomparsa di Enrico Maria Salerno il Teatro del Carcere di Rebibbia, in collaborazione con il Festival Internazionale del Film di Roma celebra la memoria del grande attore e regista. Dopo il successo internazionale del film dei Taviani “Cesare deve morire” – con i detenuti-attori di Rebibbia, carcere e cinema hanno incrociato sempre più i loro destini. Il 13 ottobre Dario Argento sarà al teatro del carcere per ricevere il Premio Enrico Maria Salerno XX° Edizione. Sarà riproposto “L’uccello dalle piume di cristallo”, interpretato da Salerno. Con Laura Andreni (vedova di Salerno e animatrice del Teatro di Rebibbia), Benedetta Buccellato (compagna di scena del grande attore), Paolo Luciani (Officina Film Club – BLOB), a commentare la figura di un artista indimenticabile.

Direzione Organizzativa di Fabio Cavalli.

In collaborazione con RAI MOVIE e Moviextra.Festival Città di Roma 2014-16.

Ingresso ore 15,00

 

 ENRICO MARIA SALERNO (1926 – 1994) – Attore di grande talento, dalla solida formazione teatrale, è considerato uno degli interpreti più completi e versatili nella storia dello spettacolo italiano, avendo spaziato con risultati eccellenti in un vastissimo repertorio, dai classici del teatro al cinema d’autore e di genere, dalla televisione al doppiaggio. Tra le figure più rappresentative dello spettacolo italiano nella seconda metà del Novecento, nella sua carriera d’attore interpreta 102 spettacoli teatrali, gira 92 film come interprete, 3 come regista , innumerevoli tv-movie, centinaia di ore di trasmissioni TV, centinaia di ore di Radio. Fu tra i fondatori del Teatro Stabile di Genova, diresse la Compagnia degli Associati e partecipò alla nascita del primo Sindacato degli Attori Italiani.Nel cinema si impose all’attenzione della critica con l’interpretazione del farmacista nell’esordio registico di Florestano VanciniLa lunga notte del ’431960; da allora alternò ruoli da protagonista (Le stagioni del nostro amore1966L’estate1966Un prete scomodo1975) a partecipazioni e ruoli di contorno, rivelando sempre un’assoluta padronanza del personaggio. Negli anni Settanta interpretò molti ruoli di commissario di polizia, come nell’epocale La polizia ringrazia di Steno. Attore duttile e completo, ha spaziato dalla commedia al dramma sentimentale, dal cinema d’impegno civile ai film di genere, con risultati sempre eccellenti. Spiccano tra le sue numerose interpretazioni il gerarca fascista padre di Jean-Louis Trintignant in Estate violenta di Valerio Zurlini, l’attore Roberto in Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli (memorabile il duetto con Tognazzi), il comicissimo e invasato Zenone ne L’armata Brancaleone di Mario Monicelli, il marito annoiato ne L’ombrellone di Dino Risi, il solerte commissario Morosini ne L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento, l’integerrimo Pubblico Ministero ne La violenza: quinto potere di Florestano Vancini.

Come regista colse un grande successo al primo film, Anonimo veneziano (1970), struggente storia d’amore e morte scritta con Giuseppe Berto e accompagnata da una fortunatissima colonna sonora eseguita da Stelvio Cipriani; in seguito diresse Cari genitori (1972) ed Eutanasia di un amore (1978), tratto dal romanzo omonimo di Giorgio Saviane, che collaborò alla sceneggiatura. I film di Salerno ebbero in comune il tema melodrammatico del distacco dagli affetti e dalla famiglia, con una sottesa critica ai costumi e ai vincoli della società moderna. Grande successo ebbe la serie televisiva da lui diretta Disperatamente Giulia(1989), dal romanzo di Sveva Casati Modigliani.

Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria entro e non oltre il 5 ottobre. Procedura di accreditamento on-line sul sito www.enricomariasalerno.it – oppure via mail a laribalta@tiscali.it o telefonicamenteai numeri: 069079216 e 0690169196

OMAGGIO A ENRICO MARIA SALERNO al Teatro del Carcere di Rebibbia

Ricevo e volentieri pubblico

13 OttobreTeatro del Carcere di Rebibbia N.C. – ingresso ore 15,00

in collaborazione con Festival Internazionale del Film di Roma

e con L’Officina Film Club

cinema a rebibbia – omaggio a Enrico Maria Salerno

Omaggio al grande artista della scena nel ventennale della scomparsa (1994-2014)

Consegna del Premio Enrico Maria Salerno XX° Ed. a DARIO ARGENTO.

Proiezione del film: L’uccello dalle piume di cristallo

Si svolgerà il 13 ottobre 2014 presso il Teatro del Carcere di Rebibbia N.C., in collaborazione con il Festival Internazionale del Film di Roma, e conL’Officina Film Club, l’evento:cinema a rebibbia – omaggio a Enrico Maria Salerno, Omaggio al grande artista della scena nel ventennale della scomparsa (1994-2014), con la consegna del Premio Enrico Maria Salerno XX° Ed. a DARIO ARGENTO.Durante l’evento ci sarà la proiezione del film: L’uccello dalle piume di cristallo.

Nel Ventennale della scomparsa di Enrico Maria Salerno il Teatro del Carcere di Rebibbia, in collaborazione con il Festival Internazionale del Film di Roma celebra la memoria del grande attore e regista. Dopo il successo internazionale del film dei Taviani “Cesare deve morire” – con i detenuti-attori di Rebibbia, carcere e cinema hanno incrociato sempre più i loro destini. Il 13 ottobre Dario Argento sarà al teatro del carcere per ricevere il Premio Enrico Maria Salerno XX° Edizione. Sarà riproposto “L’uccello dalle piume di cristallo”, interpretato da Salerno. Con Laura Andreni (vedova di Salerno e animatrice del Teatro di Rebibbia), Benedetta Buccellato (compagna di scena del grande attore), Paolo Luciani (Officina Film Club – BLOB), a commentare la figura di un artista indimenticabile.

Direzione Organizzativa di Fabio Cavalli.

In collaborazione con RAI MOVIE e Moviextra.Festival Città di Roma 2014-16.

Ingresso ore 15,00

 

 ENRICO MARIA SALERNO (1926 – 1994) – Attore di grande talento, dalla solida formazione teatrale, è considerato uno degli interpreti più completi e versatili nella storia dello spettacolo italiano, avendo spaziato con risultati eccellenti in un vastissimo repertorio, dai classici del teatro al cinema d’autore e di genere, dalla televisione al doppiaggio. Tra le figure più rappresentative dello spettacolo italiano nella seconda metà del Novecento, nella sua carriera d’attore interpreta 102 spettacoli teatrali, gira 92 film come interprete, 3 come regista , innumerevoli tv-movie, centinaia di ore di trasmissioni TV, centinaia di ore di Radio. Fu tra i fondatori del Teatro Stabile di Genova, diresse la Compagnia degli Associati e partecipò alla nascita del primo Sindacato degli Attori Italiani.Nel cinema si impose all’attenzione della critica con l’interpretazione del farmacista nell’esordio registico di Florestano VanciniLa lunga notte del ’431960; da allora alternò ruoli da protagonista (Le stagioni del nostro amore1966L’estate1966Un prete scomodo1975) a partecipazioni e ruoli di contorno, rivelando sempre un’assoluta padronanza del personaggio. Negli anni Settanta interpretò molti ruoli di commissario di polizia, come nell’epocale La polizia ringrazia di Steno. Attore duttile e completo, ha spaziato dalla commedia al dramma sentimentale, dal cinema d’impegno civile ai film di genere, con risultati sempre eccellenti. Spiccano tra le sue numerose interpretazioni il gerarca fascista padre di Jean-Louis Trintignant in Estate violenta di Valerio Zurlini, l’attore Roberto in Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli (memorabile il duetto con Tognazzi), il comicissimo e invasato Zenone ne L’armata Brancaleone di Mario Monicelli, il marito annoiato ne L’ombrellone di Dino Risi, il solerte commissario Morosini ne L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento, l’integerrimo Pubblico Ministero ne La violenza: quinto potere di Florestano Vancini.

Come regista colse un grande successo al primo film, Anonimo veneziano (1970), struggente storia d’amore e morte scritta con Giuseppe Berto e accompagnata da una fortunatissima colonna sonora eseguita da Stelvio Cipriani; in seguito diresse Cari genitori (1972) ed Eutanasia di un amore (1978), tratto dal romanzo omonimo di Giorgio Saviane, che collaborò alla sceneggiatura. I film di Salerno ebbero in comune il tema melodrammatico del distacco dagli affetti e dalla famiglia, con una sottesa critica ai costumi e ai vincoli della società moderna. Grande successo ebbe la serie televisiva da lui diretta Disperatamente Giulia(1989), dal romanzo di Sveva Casati Modigliani.

Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria entro e non oltre il 5 ottobre. Procedura di accreditamento on-line sul sito www.enricomariasalerno.it – oppure via mail a laribalta@tiscali.it o telefonicamenteai numeri: 069079216 e 0690169196

XX MEDFILM FESTIVAL – dal 4 all’11 luglio a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

 

MEDFILM festival 2014

20ª EDIZIONE

Roma4/11luglio – Casa del Cinema / Museo MAXXI

Festival di Interesse Nazionale, Manifestazione Storica del Comune di Roma,

Festival di Interesse Culturale per Forum Mediterraneo e Partenariato Euro-Mediterraneo

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Per i 20 anni UNA GRANDE FESTA DEL CINEMA MEDITERRANEO CON I FILM DI MOHAMED KHAN, MARIO MARTONE, PAUL VECCHIALI, DAOUD AOULAD-SYAD, MOHAMED MALAS, KARPO GODINA, EDOARDO WINSPEARE, MARIO BRENTA, YANNIS ECONOMIDES, DANIELE GAGLIANONE, HANY ABU-ASSAD, ROBIN CAMPILLO

Il MedFilm Festival torna a Roma dal 4 all’11 luglio per festeggiare il 20° anniversario della sua fondazione. La manifestazione si terrà presso la Casa del Cinema ed il Museo MAXXI, e celebrerà il suo ventennale nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana della Ue; una grande festa delle culture che vedrà riuniti i protagonisti storici del MedFilm, la più antica manifestazione internazionale di Cinema di Roma, la prima in Italia dedicata alle cinematografie del Mediterraneo e al Dialogo tra i paesi delle due sponde attraverso il Cinema, finestra aperta sul mondo per conoscere ed apprezzare le Diversità come un Valore.

Un programma intenso, per ragioni di budget condensato in 8 giorni di proiezioni, che punterà a stabilire contatti diretti con le multiformi realtà che animano  il variegato contesto culturale e politico Euro-Mediterraneo. Il Festival racconterà il passaggio del testimone culturale tra Grecia e Italia, sottolineando il ruolo centrale del Mediterraneo nell’attuale contesto europeo, e la “necessità di cultura”, strumento fondamentale per lo sviluppo di una Nuova Europa che sappia comprendere nel profondo i suoi mutamenti, e dialogare con la sponda Sud in termini propositivi e di reale scambio.

ITALIA Paese Ospite d’Onore

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Per festeggiare i suoi 20 anni, MedFilm Festival ospita per la prima volta l’Italia in qualità di Paese Ospite d’Onore. La sezione sarà composta da 12 film: tre lungometraggi, tre documentari e sei cortometraggi,  per un’ampia panoramica che intende dare visibilità ad alcuni tra gli autori più talentuosi e originali del nostro cinema. E dunque Premio alla Carriera 2014 a Mario Martone, che ritirerà il Premio il 5 luglio alla Casa del Cinema e presenterà Noi credevamo, magniloquente e colossale affresco sul Risorgimento, realizzato in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Altro lungometraggio “dimenticato” e riproposto è La mia classe di Daniele Gaglianone, coraggioso “film nel film” nel quale la realtà prende il sopravvento sulla finzione e i dubbi di un professore in una classe di italiano per stranieri, diventano le contraddizioni di un intero sistema. Tra i documentari Brasimone di Riccardo Palladino, ambientato nell’Appennino che sovrasta Bologna, e Il futuro è troppo grande di Giusy Buccheri e Michele Citoni, intimo ritratto della vita quotidiana di due adolescenti – lui filippino, lei cinese – nella nuova Italia multiculturale. Concludono la sezione sei cortometraggi, per un percorso che attraversa l’Italia con la Sicilia di Cuore Nero, la Taranto di Alle corde e la Genova di A passo d’uomo, aprendosi al passato con il bianco e nero del sorprendente Gli Uraniani ed ai sentimenti più profondi della luce radiante che guida ReCuiem.

GLI OMAGGI

 

In occasione dell’importante anniversario il Festival realizza la sezione Med20, che ospiterà gli omaggi a prestigiosi cineasti del cinema med-europeo. Tra questi il cineasta francese Paul Vecchiali, il marocchino Daoud Aoulad-Syad, lo sloveno Karpo Godina, tutti ospiti del festival, ed il palestinese Hany Abu-Assad.

Paul Vecchiali porterà al MedFilm i suoi ultimi lavori Faux accords e La Cérémonie, entrambi in anteprima internazionale, ed il celebre Corps a Coeur; Daoud Aoulad-Syadpresenterà En attendant Pasolini, omaggio al poeta e regista friulano realizzato nel 2007, mentre la sua retrospettiva completa è stata oggetto di un lavoro realizzato con gli studenti del DAMS di Roma Tre; Karpo Godina presenterà The Raft of Meduse e il cortometraggio The Litany of Happy People. A concludere la sezione l’acclamato, e purtroppo attualissimo, Omar di Hany Abu-Assad, entrato nella cinquina ai Premi Oscar 2014 come miglior film straniero.

I FILM

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Come sempre fortemente legato al racconto contemporaneo, il MedFilm Festival realizza, in condizioni economiche proibitive, un’edizione estremamente eclettica, nella quale convivono tante idee di cinema: dalla finzione al documentario, dal melodramma al noir fino alla commedia ed al cinema sperimentale. All’interno del programma spicca la forte presenza dell’Europa in questo anno che vede l’Italia doppiamente protagonista. Per il film di apertura ancora l’Egitto, con l’anteprima europea Factory Girl, del maestro del cinema egiziano Mohamed Khan, a Roma ospite del festival; in chiusura il francese Eastern Boys di Robin Campillo. Due titoli, molto diversi per stile e contenuto, che uniscono idealmente le due anime del festival: da un lato il Mediterraneo, ricco di storia, fascino e passioni viscerali; dall’altro l’Europa dell’immigrazione e dell’incontro/scontro tra culture diverse.

Otto i lungometraggi presentati nel Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche curato da Giulio Casadei,che propone un equilibrato mix di grandi autori e giovani esordienti. In rappresentanza della Siria il toccante Ladder to Damascus del veterano Mohamed Malas, per l’Italia la nuova opera, tutta al femminile, di Edoardo Winspeare, In grazia di Dio, dalla Grecia il potente “noir mediterraneo” Stratos di Yannis Economides. Tra gli esordi più promettenti si segnalano il turco Seaburners di Melisa Önel, misterioso noir notturno sui mercanti di uomini; l’algerino Bloody Beans di Narimane Mari, film-performance sulla guerra in Algeria, ed infine le commedie agrodolci, in bilico tra vizi privati e pubbliche virtù, Stable Unstable del libanese Mahmoud Hojeiji e Challat of Tunis della tunisina Kaouther Ben Hania.

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Il Concorso Internazionale Documentari Premio Open Eyes, curato per il quarto anno dal regista Gianfranco Pannone,proponeuna selezionedi 10 opere, caratterizzata da sguardi autoriali non privi di ironia. Tra i titoli più importanti spicca l’anteprima internazionale di Corpo a Corpo di Mario Brenta e Karine de Villers, che documenta le prove dello spettacolo Orchidee di Pippo Delbono, il marocchino Walls and People di Dalila Ennadre che ci conduce all’interno della Medina di Casablanca, il libanese Birds of September di Sarah Francis, viaggio per le strade della Beirut contemporanea, il turco Once Upon a Time, l’egiziano Cairo Drive elo spagnolo Sobre la Marxa.

Diciannove sono i cortometraggi del Concorso Internazionale Premio Methexis. La sezione curata da Alessandro Zoppo, storico collaboratore del festival, offre un’istantanea di un mondo in costante mutamento, attraverso un programma quanto mai eterogeneo e sfaccettato che include al suo interno tutte le principali gamme espressive del cinema contemporaneo. Tra i titoli in competizione, spiccano il teatro dell’assurdo messo in scena dall’egiziano Omar el Zohairy in The Aftermath of the Inauguration of the Public Toilet at Kilometer 375, la delicatezza del croato The Chicken firmato da Una Gunjak, l’acida ironia dell’iraniano Kaveh Ebrahimpour in A Ceremony for a Friend, il saggio di pura sperimentazione Schoolyard diretto dalla greca Rinio Dragasaki, il coraggioso e intenso doc Smile, and the World Will Smile Back della coppia arabo-israeliana Ehab Tarabieh e Yoav Gross, e le animazioni turca e siriana Backward Run e War on Famous Canvas.

Se la Sponda Nord sarà rappresentata dall’Italia, la Sponda Sud verrà raccontata nella vetrina Maghreb/Mashreq con un’importante selezione di film provenienti da 10 paesi arabi, tra i quali la Siria, a cui il Festival dedica un doveroso omaggio/riflessione sulle ragioni e soprattutto sulle conseguenze di una terribile guerra che pare accenare ad una tregua.

Anche quest’anno conferma la sua partecipazione l’artista Francesco Cuomo, che ha  realizzato in occasione dei 20 anni del festival, cinque opere originali, preziosi e prestigiosi premi che andranno ai vincitori delle principali categorie competitive del MedFilm Festival 2014, tra i quali spicca il quadro dal titolo “MedFilm Cuore e Sudore!” che verrà attribuito al film vincitore del Concorso Ufficiale.

I PREMI

Il Premio Koiné 2014 andrà a Padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, da sempre impegnato per i diritti dei migranti e l’accoglienza dei rifugiati. La consegna del Premio avverrà il 4 luglio, presso il Museo MAXXI, in occasione della Cerimonia di apertura.

Insieme a Mario Martone, verrà insignito del Premio alla Carriera anche il cineasta francese Paul Vecchiali, nell’ambito della sezione Le Regard des Autres, giunta quest’anno alla IX edizione. La consegna del Premio avverrà l’11 luglio, presso il Museo MAXXI, in occasione della Cerimonia di Premiazione.

LE GIURIE

Giuria tutta italiana peril Concorso Ufficiale Premio Amore e Psiche con la partecipazione, in qualità di Presidente, della scrittrice Dacia Maraini, del critico cinematografico Steve Della Casa, del giornalista Giovanni Fasanella, dell’attrice Iaia Forte, e del regista e sceneggiatore Marco Simon Puccioni.  

Per il quarto anno la giuria ufficiale sarà affiancata dalla giuria Più Culture, testata giornalistica online focalizzata sulla vita quotidiana degli stranieri che vivono a Roma, in particolare nel II Municipio.Lagiuria Più Culture sarà composta da Aleksandra Mirkovic (Serbia), Emery Enego Bavogui (Guinea), Hind Rajil (Marocco), Saghar Setareh (Iran), Alina Barbulescu (Romania), Benjamin Vasquez Barcellano Jr (Filippine) e Cristina Liuzzo (Etiopia).

Per il Concorso Internazionale Documentari Open Eyes l’attrice e regista Valentina Carnelutti, il paesologo Franco Arminio e il regista Antonio Pettinelli.

Ad assegnare i premi del Concorso Internazionale Cortometraggi Premio Methexis, una giuria molto speciale, formata da studenti diplomandi delle Scuole Nazionali di Cinema dei paesi dell’area mediterranea e dai detenuti di sei Istituti Carcerari italiani; ospiti del festival Francesco Segré (Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma), Nadim Hobeika (Faculté des Lettres et Sciences Umanes Saint Joseph – Beirut, Libano), Vladimir Tagic (Faculty of Dramatic Arts – Belgrado, Serbia), Roberto Sanchez Bueso (ECAM – Escuelas de Cine y Televisión de Madrid, Spagna), Zeynep Burcu Keçecioğlu (MSFAU – Mimar Sinan Fine Arts University – Istanbul, Turchia), Marie Louise Elia (ALBA – Académie Libanaise des Beaux Arts – Balamand, Libano), Soukaina Aboulaoula (ISCA – Institut Spécialisé du Cinèma et de l’Audiovisuel – Rabat, Marocco), Nefeli Evmorfia Dakozoudi (Faculty of Fine Arts- Aristotele University of Thessaloniki, Grecia). Il Premio Methexis verrà assegnato nel corso di una riunione plenaria tra studenti e detenuti che si terrà nella Casa Circondariale di Rebibbia “Nuovo Complesso” il 10 luglio. Un ringraziamento particolare va al DAP – Ministero della Giustizia e al Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio per il fondamentale supporto dato al Progetto Methexis.

XX MEDFILM FESTIVAL – dal 4 all’11 luglio a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

 

MEDFILM festival 2014

20ª EDIZIONE

Roma4/11luglio – Casa del Cinema / Museo MAXXI

Festival di Interesse Nazionale, Manifestazione Storica del Comune di Roma,

Festival di Interesse Culturale per Forum Mediterraneo e Partenariato Euro-Mediterraneo

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Per i 20 anni UNA GRANDE FESTA DEL CINEMA MEDITERRANEO CON I FILM DI MOHAMED KHAN, MARIO MARTONE, PAUL VECCHIALI, DAOUD AOULAD-SYAD, MOHAMED MALAS, KARPO GODINA, EDOARDO WINSPEARE, MARIO BRENTA, YANNIS ECONOMIDES, DANIELE GAGLIANONE, HANY ABU-ASSAD, ROBIN CAMPILLO

Il MedFilm Festival torna a Roma dal 4 all’11 luglio per festeggiare il 20° anniversario della sua fondazione. La manifestazione si terrà presso la Casa del Cinema ed il Museo MAXXI, e celebrerà il suo ventennale nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana della Ue; una grande festa delle culture che vedrà riuniti i protagonisti storici del MedFilm, la più antica manifestazione internazionale di Cinema di Roma, la prima in Italia dedicata alle cinematografie del Mediterraneo e al Dialogo tra i paesi delle due sponde attraverso il Cinema, finestra aperta sul mondo per conoscere ed apprezzare le Diversità come un Valore.

Un programma intenso, per ragioni di budget condensato in 8 giorni di proiezioni, che punterà a stabilire contatti diretti con le multiformi realtà che animano  il variegato contesto culturale e politico Euro-Mediterraneo. Il Festival racconterà il passaggio del testimone culturale tra Grecia e Italia, sottolineando il ruolo centrale del Mediterraneo nell’attuale contesto europeo, e la “necessità di cultura”, strumento fondamentale per lo sviluppo di una Nuova Europa che sappia comprendere nel profondo i suoi mutamenti, e dialogare con la sponda Sud in termini propositivi e di reale scambio.

ITALIA Paese Ospite d’Onore

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Per festeggiare i suoi 20 anni, MedFilm Festival ospita per la prima volta l’Italia in qualità di Paese Ospite d’Onore. La sezione sarà composta da 12 film: tre lungometraggi, tre documentari e sei cortometraggi,  per un’ampia panoramica che intende dare visibilità ad alcuni tra gli autori più talentuosi e originali del nostro cinema. E dunque Premio alla Carriera 2014 a Mario Martone, che ritirerà il Premio il 5 luglio alla Casa del Cinema e presenterà Noi credevamo, magniloquente e colossale affresco sul Risorgimento, realizzato in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Altro lungometraggio “dimenticato” e riproposto è La mia classe di Daniele Gaglianone, coraggioso “film nel film” nel quale la realtà prende il sopravvento sulla finzione e i dubbi di un professore in una classe di italiano per stranieri, diventano le contraddizioni di un intero sistema. Tra i documentari Brasimone di Riccardo Palladino, ambientato nell’Appennino che sovrasta Bologna, e Il futuro è troppo grande di Giusy Buccheri e Michele Citoni, intimo ritratto della vita quotidiana di due adolescenti – lui filippino, lei cinese – nella nuova Italia multiculturale. Concludono la sezione sei cortometraggi, per un percorso che attraversa l’Italia con la Sicilia di Cuore Nero, la Taranto di Alle corde e la Genova di A passo d’uomo, aprendosi al passato con il bianco e nero del sorprendente Gli Uraniani ed ai sentimenti più profondi della luce radiante che guida ReCuiem.

GLI OMAGGI

 

In occasione dell’importante anniversario il Festival realizza la sezione Med20, che ospiterà gli omaggi a prestigiosi cineasti del cinema med-europeo. Tra questi il cineasta francese Paul Vecchiali, il marocchino Daoud Aoulad-Syad, lo sloveno Karpo Godina, tutti ospiti del festival, ed il palestinese Hany Abu-Assad.

Paul Vecchiali porterà al MedFilm i suoi ultimi lavori Faux accords e La Cérémonie, entrambi in anteprima internazionale, ed il celebre Corps a Coeur; Daoud Aoulad-Syadpresenterà En attendant Pasolini, omaggio al poeta e regista friulano realizzato nel 2007, mentre la sua retrospettiva completa è stata oggetto di un lavoro realizzato con gli studenti del DAMS di Roma Tre; Karpo Godina presenterà The Raft of Meduse e il cortometraggio The Litany of Happy People. A concludere la sezione l’acclamato, e purtroppo attualissimo, Omar di Hany Abu-Assad, entrato nella cinquina ai Premi Oscar 2014 come miglior film straniero.

I FILM

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Come sempre fortemente legato al racconto contemporaneo, il MedFilm Festival realizza, in condizioni economiche proibitive, un’edizione estremamente eclettica, nella quale convivono tante idee di cinema: dalla finzione al documentario, dal melodramma al noir fino alla commedia ed al cinema sperimentale. All’interno del programma spicca la forte presenza dell’Europa in questo anno che vede l’Italia doppiamente protagonista. Per il film di apertura ancora l’Egitto, con l’anteprima europea Factory Girl, del maestro del cinema egiziano Mohamed Khan, a Roma ospite del festival; in chiusura il francese Eastern Boys di Robin Campillo. Due titoli, molto diversi per stile e contenuto, che uniscono idealmente le due anime del festival: da un lato il Mediterraneo, ricco di storia, fascino e passioni viscerali; dall’altro l’Europa dell’immigrazione e dell’incontro/scontro tra culture diverse.

Otto i lungometraggi presentati nel Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche curato da Giulio Casadei,che propone un equilibrato mix di grandi autori e giovani esordienti. In rappresentanza della Siria il toccante Ladder to Damascus del veterano Mohamed Malas, per l’Italia la nuova opera, tutta al femminile, di Edoardo Winspeare, In grazia di Dio, dalla Grecia il potente “noir mediterraneo” Stratos di Yannis Economides. Tra gli esordi più promettenti si segnalano il turco Seaburners di Melisa Önel, misterioso noir notturno sui mercanti di uomini; l’algerino Bloody Beans di Narimane Mari, film-performance sulla guerra in Algeria, ed infine le commedie agrodolci, in bilico tra vizi privati e pubbliche virtù, Stable Unstable del libanese Mahmoud Hojeiji e Challat of Tunis della tunisina Kaouther Ben Hania.

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Il Concorso Internazionale Documentari Premio Open Eyes, curato per il quarto anno dal regista Gianfranco Pannone,proponeuna selezionedi 10 opere, caratterizzata da sguardi autoriali non privi di ironia. Tra i titoli più importanti spicca l’anteprima internazionale di Corpo a Corpo di Mario Brenta e Karine de Villers, che documenta le prove dello spettacolo Orchidee di Pippo Delbono, il marocchino Walls and People di Dalila Ennadre che ci conduce all’interno della Medina di Casablanca, il libanese Birds of September di Sarah Francis, viaggio per le strade della Beirut contemporanea, il turco Once Upon a Time, l’egiziano Cairo Drive elo spagnolo Sobre la Marxa.

Diciannove sono i cortometraggi del Concorso Internazionale Premio Methexis. La sezione curata da Alessandro Zoppo, storico collaboratore del festival, offre un’istantanea di un mondo in costante mutamento, attraverso un programma quanto mai eterogeneo e sfaccettato che include al suo interno tutte le principali gamme espressive del cinema contemporaneo. Tra i titoli in competizione, spiccano il teatro dell’assurdo messo in scena dall’egiziano Omar el Zohairy in The Aftermath of the Inauguration of the Public Toilet at Kilometer 375, la delicatezza del croato The Chicken firmato da Una Gunjak, l’acida ironia dell’iraniano Kaveh Ebrahimpour in A Ceremony for a Friend, il saggio di pura sperimentazione Schoolyard diretto dalla greca Rinio Dragasaki, il coraggioso e intenso doc Smile, and the World Will Smile Back della coppia arabo-israeliana Ehab Tarabieh e Yoav Gross, e le animazioni turca e siriana Backward Run e War on Famous Canvas.

Se la Sponda Nord sarà rappresentata dall’Italia, la Sponda Sud verrà raccontata nella vetrina Maghreb/Mashreq con un’importante selezione di film provenienti da 10 paesi arabi, tra i quali la Siria, a cui il Festival dedica un doveroso omaggio/riflessione sulle ragioni e soprattutto sulle conseguenze di una terribile guerra che pare accenare ad una tregua.

Anche quest’anno conferma la sua partecipazione l’artista Francesco Cuomo, che ha  realizzato in occasione dei 20 anni del festival, cinque opere originali, preziosi e prestigiosi premi che andranno ai vincitori delle principali categorie competitive del MedFilm Festival 2014, tra i quali spicca il quadro dal titolo “MedFilm Cuore e Sudore!” che verrà attribuito al film vincitore del Concorso Ufficiale.

I PREMI

Il Premio Koiné 2014 andrà a Padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, da sempre impegnato per i diritti dei migranti e l’accoglienza dei rifugiati. La consegna del Premio avverrà il 4 luglio, presso il Museo MAXXI, in occasione della Cerimonia di apertura.

Insieme a Mario Martone, verrà insignito del Premio alla Carriera anche il cineasta francese Paul Vecchiali, nell’ambito della sezione Le Regard des Autres, giunta quest’anno alla IX edizione. La consegna del Premio avverrà l’11 luglio, presso il Museo MAXXI, in occasione della Cerimonia di Premiazione.

LE GIURIE

Giuria tutta italiana peril Concorso Ufficiale Premio Amore e Psiche con la partecipazione, in qualità di Presidente, della scrittrice Dacia Maraini, del critico cinematografico Steve Della Casa, del giornalista Giovanni Fasanella, dell’attrice Iaia Forte, e del regista e sceneggiatore Marco Simon Puccioni.  

Per il quarto anno la giuria ufficiale sarà affiancata dalla giuria Più Culture, testata giornalistica online focalizzata sulla vita quotidiana degli stranieri che vivono a Roma, in particolare nel II Municipio.Lagiuria Più Culture sarà composta da Aleksandra Mirkovic (Serbia), Emery Enego Bavogui (Guinea), Hind Rajil (Marocco), Saghar Setareh (Iran), Alina Barbulescu (Romania), Benjamin Vasquez Barcellano Jr (Filippine) e Cristina Liuzzo (Etiopia).

Per il Concorso Internazionale Documentari Open Eyes l’attrice e regista Valentina Carnelutti, il paesologo Franco Arminio e il regista Antonio Pettinelli.

Ad assegnare i premi del Concorso Internazionale Cortometraggi Premio Methexis, una giuria molto speciale, formata da studenti diplomandi delle Scuole Nazionali di Cinema dei paesi dell’area mediterranea e dai detenuti di sei Istituti Carcerari italiani; ospiti del festival Francesco Segré (Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma), Nadim Hobeika (Faculté des Lettres et Sciences Umanes Saint Joseph – Beirut, Libano), Vladimir Tagic (Faculty of Dramatic Arts – Belgrado, Serbia), Roberto Sanchez Bueso (ECAM – Escuelas de Cine y Televisión de Madrid, Spagna), Zeynep Burcu Keçecioğlu (MSFAU – Mimar Sinan Fine Arts University – Istanbul, Turchia), Marie Louise Elia (ALBA – Académie Libanaise des Beaux Arts – Balamand, Libano), Soukaina Aboulaoula (ISCA – Institut Spécialisé du Cinèma et de l’Audiovisuel – Rabat, Marocco), Nefeli Evmorfia Dakozoudi (Faculty of Fine Arts- Aristotele University of Thessaloniki, Grecia). Il Premio Methexis verrà assegnato nel corso di una riunione plenaria tra studenti e detenuti che si terrà nella Casa Circondariale di Rebibbia “Nuovo Complesso” il 10 luglio. Un ringraziamento particolare va al DAP – Ministero della Giustizia e al Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio per il fondamentale supporto dato al Progetto Methexis.