NEWS IN SALA: MEMORIE – IN VIAGGIO VERSO AUSCHWITZ di Danilo Monte

Ricevo e volentieri pubblico

Dal 21 ottobre in sala

MEMORIE

IN VIAGGIO VERSO AUSCHWITZ

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Un film di Danilo Monte (Italia 2014, 76’)

Premio Avanti Torino Film Festival 2014

MEMORIE_in viaggio verso Auschwitz002Un viaggio in treno verso Auschwitz. Due fratelli e un passato complicato con cui fare i conti.

Un confronto duro e profondo che di carrozza in carrozza cattura lo spettatore e racconta umanità, paure e punti di vista a volte inconciliabili.

TRAILER

https://vimeo.com/lab80film/review/136086665/eaac248a7b

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Esce nelle sale il 21 ottobre, distribuito da Lab 80 film, il film documentario di Danilo Monte Memorie – in viaggio verso Auschwitz, Premio Avanti al Torino Film Festival 2014.

MEMORIE_in viaggio verso Auschwitz_danilomonteIl film è un “viaggio alle origini” per il regista e il fratello Roberto, che ha passato i suoi ultimi anni tra carcere, droga e comunità. Danilo gli ha regalato, per i suoi trent’anni, un viaggio in treno al campo di concentramento di Auschwitz, luogo in cui Roberto, grande appassionato di storia, ha sempre voluto andare. Per Danilo è un modo per recuperare un rapporto difficile con il fratello, per “ricominciare a parlare”.

MEMORIE_in viaggio verso Auschwitz004È per tutto il tragitto che si snoda, così, un dialogo avvincente e senza sconti tra i due fratelli: di carrozza in carrozza una relazione difficile si cerca, si ricostruisce, si rompe. Il treno diventa il luogo in cui si parla, si discute, si piange e si litiga. E Danilo cattura immagini e parole, sempre in soggettiva, che insieme a frammenti del passato compongono una testimonianza di straordinaria umanità, capace di tenere incollato lo spettatore fino alla fine, fino all’arrivo ad Auschwitz dove si libera la tensione potente e delicata che si avverte per tutto il film.

L’ex campo di sterminio, luogo dell’anti-umanità per eccellenza, si trasforma per i due fratelli nella possibilità di darsi tregua e riavvicinarsi.

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“Cercando di interpretare il pensiero del mio maestro Alberto Grifi – dice il regista Danilo Monte-, potrei dire che il film non conta in quanto opera finita, ma solo come processo di relazione umana messo in moto durate la sua realizzazione. In quest’ottica Memorie è un film terapeutico, personale. Scaturisce dal rapporto controverso e sofferto tra me e mio fratello e rappresenta una possibilità che mi sono dato per ritrovare un dialogo che manca da anni. Il linguaggio del film è scarno e minimale, in fase di ripresa ho lavorato istintivamente senza curare troppo le inquadrature, pensando semplicemente a confrontarmi con mio fratello”.

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Memorie è un film molto significativo – aggiunge Angelo Signorelli di Lab 80 film -. È capace di mettere insieme sensibilità e storie individuali con il dramma universale e ‘indicibile’ rappresentato dal campo di Auschwitz, meta del viaggio e finale simbolico del racconto. È importante portare alla conoscenza del pubblico film come questi, che spesso e purtroppo non trovano spazio nelle sale. Fedele alla sua filosofia, Lab 80 è molto felice di intraprendere questa nuova avventura”.

Memorie – in viaggio verso Auschwitz è prodotto da Laura D’Amore e Danilo Monte per Don Quixote e Polivisioni.org.

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Festival e Premi

Torino Film Festival 2014 – Premio Avanti

Lo spiraglio – Film Festival della salute mentale Roma 2015 – Miglior film in concorso

Rassegna di Primavera Finale Ligure 2015

Bellaria Film Festival 2015

Ariano International Film Festival 2015

Salina Doc Fest 2015

LO SPIRAGLIO – V FILMFESTIVAL DELLA SALUTE MENTALE – dal 9 all’11 aprile a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

Lo Spiraglio

FilmFestival della Salute Mentale
V edizione
Roma, MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, 9 – 11 aprile 2015

Eventi speciali, corti e lungometraggi con tema la salute mentale.
Tra i premiati, il regista e attore Sergio Castellitto

logo_spiraglio_2015E’ in programma a Roma dal 9 all’11 aprile 2015, presso il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, la quinta edizione de Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale, evento di corti e lungometraggi, diretto da Federico Russo e Franco Montini, rispettivamente per la parte scientifica ed artistica. Promosso da ROMA CAPITALE – Dipartimento Salute Mentale, ASL RMA – Roma Centro e MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, in partenariato con Fondazione Roma Solidale onlus, il festival è nato con lo scopo di superare le diffidenze nei confronti del disagio e della malattia mentale e di mostrare nelle sue molteplici varietà, il mondo della salute mentale raccontato per immagini. “L’obiettivo – nelle parole degli organizzatori – è quello di avvicinare il pubblico alla tematica e favorire la visibilità di film meritevoli che difficilmente trovano spazio in sala e sono condannati ad una scarsa diffusione anche su altri mezzi”. Il festival propone due concorsi riservati rispettivamente a  lungometraggi e cortometraggi, senza distinzione fra finzione e documentari. Il panorama delle opere selezionate, che svaria nei generi più diversi, propone viaggi alla scoperta di mondi sconosciuti, indagini su dichiarate patologie, ma anche riflessioni sul disagio psichico, con protagonisti di ogni età.

Il_viaggio_di_Marco_Cavallo_Still_04Il concorso lungometraggi vede in gara sei film. E’ di estrema attualità Il viaggio di Marco Cavallo, di Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi, che racconta un’articolata iniziativa, svoltasi in giro per l’Italia per chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dire no ai mini OPG o manicomi regionali e chiedere l’apertura di Centri di Salute Mentale h24. Il film, di 50 minuti, è stato presentato al Torino Film Festival e al Trieste Film Festival come evento speciale.La_pazza_della_porta_accanto_3 In competizione è anche il documentario La pazza della porta accanto, conversazione della regista Antonietta De Lillo con la compianta poetessa Alda Merini, che  racconta la propria vita in una narrazione intima e familiare, oscillando continuamente tra pubblico e privato e soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza – l’infanzia, la sua femminilità, gli amori, l’esperienza della maternità e il rapporto con i figli, la follia e la sua lucida riflessione sulla poesia e sull’arte. Ancora in concorso il film La dolce arte di esistere di Pietro Reggiani, che viene proposto in contemporanea con l’uscita in sala. Il film, una commedia surreale, racconta il difficile rapporto d’amore fra Roberta una ragazza che scompare letteralmente quando non le si presta attenzione e Massimo che al contrario scompare quando avverte l’attenzione degli altri su di sé. Gli altri film del concorso sono: Memorie-In viaggio verso Auschwitz, di Danilo Monte, serrato confronto fra due fratelli; Henriette-Ultimo atto, di Riccardo Lurati, che, fra finzione e documentario, racconta una storia esemplare di 70 anni di internamento e Fiori di strada, di Olga Pohankova, documentario in tre atti che propone il ritratto di altrettanti personaggi insoliti e disagiati.

1_thrillerIl concorso cortometraggi che saranno proiettati nei tre giorni del festival, a partire dalle ore 16:00, propone dodici titoli, molti diversi per genere: commedia, animazione, documentari, inchieste. Non mancano occasione di divertimento con   Thriller di Giuseppe Marco Albano, la storia del giovanissimo Michele, che coltiva il sogno di ballare in televisione come il proprio idolo Michael Jackson. Il giorno del provino però, a Taranto c’è la mobilitazione per la chiusura della fabbrica in cui lavora suo padre. Michele ha quindi un’idea… Decisamente divertente anche il grottesco Un uccello molto serio, diretto dall’attrice Lorenza Indovina e interpretato da Rolando Ravello.

figlio_di_nessuno_1Tre gli Eventi Speciali che si dipaneranno nei primi due giorni del festival: giovedì 9 aprile alle ore 20:15, lo Spiraglio ricorda e celebra lo scrittore e psichiatra Mario Tobino con un incontro che intende ripercorrere la sua esperienza artistica e scientifica. A parlare di Tobino interverranno il critico letterario Giulio Ferroni, i e gli psichiatri Michele Zappella e Antonello D’Elia. La serata si concluderà con la proiezione del film di Mauro Bolognini, “Per le antiche scale”, tratto dall’omonimo romanzo di Tobino, con protagonista Marcello Mastroianni. Nella giornata di venerdì 10 aprile sono previsti due eventi: il primo, realizzato in collaborazione con il Dipartimento Educazione del MAXXI, alle ore 10:00, con la proiezione del film statunitense Disconnect, di H.A.Rubin, del 2012, cui seguirà un incontro con Vito Mirizio e Federico Tonioni sul tema della dipendenza dalla rete. Quindi, alle ore 21:00, introdotto da Mario Sesti, è in programma un incontro su L’enigma del ragazzo selvaggio, con l’anteprima del film serbo Figlio di nessuno (che uscirà in Italia il 16 aprile distribuito da Cineclub Internazionale Distribuzione), opera prima di Vuk Ršumović, basato su una storia vera, ambientata nella primavera del 1988, fra le montagne della Bosnia, dove viene ritrovato un bambino cresciuto fra i lupi. Gli viene dato il nome di Haris e viene inviato in Serbia, all’orfanotrofio di Belgrado, dove è affidato alle cure di Ilke. Qui diventa amico inseparabile del piccolo Zika e, col tempo, impara a pronunciare le sue prime parole… Il film, presentato all’ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, ha vinto il Premio del pubblico RaroVideo come miglior film della Settimana della Critica, il Premio Fipresci come miglior film (sezioni Orizzonti e Settimana della Critica), ma anche il Premio del Pubblico al Zagabria Film Festival, il Premio per il miglior film al Cairo International Film Festival e il Premio Nuove voci/Nuove visioni al Palm Springs International Film Festival.

Nella serata finale del festival, a partire dalle ore 21:00, una Giuria mista di cineasti e medici,  composta da Lidia Tarantini, Amalia Maione, Pompeo Martelli, per il fronte scientifico e dai registi Michele Alhaique e Costanza Quatriglio assegnerà il Premio “Fausto Antonucci”  al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” al miglior lungometraggio. Il festival, inoltre, premierà Sergio Castellitto, personalità particolarmente significativa del mondo cinematografico che ha raccontato vita, sentimenti ed emozioni di persone e gruppi legati al mondo della salute mentale. Come accaduto ne Il grande cocomero di Francesca Archibugi, dove l’attore ha dato vita ad un’indimenticabile figura di psichiatra, ma anche per altri versi calandosi nei panni di personaggi affetti da un evidente disagio mentale. Basti ricordare il proposito Paolo, il folle cannibale de La carne di Marco Ferreri; Giancarlo Iacovoni, il frustrato aspirante scrittore di Caterina va in città di Paolo Virzì; Franco Campanella, il padre di famiglia schiavo dell’ossessione per il gioco di Tris di donne e abiti nuziali di Vincenzo Terracciano; Mero, il padre invadente nella vita del figlio di Alza la testa di Alessandro Angelini; Leone, il miliardario assetato di affetti de Una famiglia perfetta di Paolo Genovese, che si compra una recita per mettere in scena la famiglia che non possiede. Prima di ricevere il Premio, Castellitto sarà protagonista di un incontro con il pubblico dove racconterà le proprie esperienze sul set in veste di medico e di malato. La serata si concluderà con la proiezione di un episodio della prima stagione di In Treatment, diretta da Saverio Costanzo, protagonista appunto Sergio Castellitto.

Si ricorda che nelle precedenti edizioni il Premio Speciale Lo Spiraglio era stato assegnato a Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.

Per maggiori informazioni

www.lospiragliofilmfestival.org

spiragliofest@gmail.com

cell. 393 52 46858

LO SPIRAGLIO – FILMFESTIVAL DELLA SALUTE MENTALE – dal 5 al 7 giugno a Roma

ASCOLTA L’INTERVISTA DI MARINA AL DIRETTORE ARTISTICO FRANCO MONTINO –

 

Ricevo e volentieri pubblico

 

Da Giovedì 5 a Sabato 7 Giugno al Nuovo Cinema Aquila

LO SPIRAGLIO

FILMFESTIVAL DELLA SALUTE MENTALE – IV EDIZIONE

Torna l’evento di corti e lungometraggi sul tema della salute mentale e del disagio psichico, il quale vedrà alternarsi momenti di cinema, con la proiezione dei film in concorso, ed eventi davvero ‘speciali’, con la presenza di importanti e amatissime personalità del cinema italiano, e con il contributo di significativi referenti del mondo del ‘sociale’ e della comunità scientifica ed educativa. Tra gli eventi, gli incontri con Carlo Verdone, Rolando Ravello e la presentazione dell’esperienza del Calcio Sociale a Roma.

Diretto da Federico Russo e Franco Montini, rispettivamente direttore scientifico e artistico, Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale conferma il suo intento di raccontare attraverso le immagini il mondo della salute mentale nelle sue molteplici varietà. L’obiettivo è quello di avvicinare il pubblico alla tematica e permettere a chi produce audiovisivi, dedicati o ispirati all’argomento, di mettere in evidenza risorse  creative e qualità del prodotto. Presentati in concorso lungometraggi e  cortometraggi, che saranno proiettati nella Sala Grande e nella Sala Piccola del cinema nel quartiere Pigneto: il panorama delle opere selezionate propone appassionate storie d’amore, lunghi viaggi alla scoperta di mondi sconosciuti, indagini su dichiarate patologie, ma anche riflessioni sul disagio psichico, con protagonisti di ogni età e ambientazione. In particolare il Festival mirerà a sviluppare l’incontro e il confronto tra mondi diversi e differenti sensibilità, anche esplorando gli elementi emergenti – sociali e quindi psichici, psicologici e dunque sociali – legati al tema della Crisi.

Tra gli incontri del festival, evento di apertura, giovedì 5 giugno a partire dalle ore 20:30, affidato al regista e attore Rolando Ravello, per un incontro con il pubblico dal titolo “Indagando sulla fragilità”. A seguire, la proiezione del film diretto dallo stesso Ravello, Ti ricordi di me?, interpretato da Edoardo Leo e Ambra Angiolini. Nella serata finale del festival, sabato 7 giugno, alle ore 21:00, l’attore Carlo Verdone riceverà il Premio Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus e sarà protagonista dell’incontro dal titolo “Troppo simpatici”, mentre una Giuria composta dal Presidente, il regista e sceneggiatore Francesco Bruni, l’attrice Valentina Carnelutti, il critico cinematografico Federico Pontiggia, lo psicanalista Luciana De Franco e lo psichiatra Walter Procaccio assegnerà il Premio  Fausto Antonucci di 1.000 euro al miglior cortometraggio e  il Premio J. Garcia Badaracco Fondazione M.E. Mitre di 1.000 euro al miglior lungometraggio. E’ anche prevista l’assegnazione di un Premio speciale della Giuria, all’opera considerata particolarmente significativa per il tema e per la modalità con cui tratta l’argomento. A seguire, la proiezione del film Ma che colpa abbiamo noi, diretto proprio da Carlo Verdone.

Tra i lungometraggi presentati, L’altro Fellini di Roberto Naccari e Stefano Bisulli: Federico Fellini è il cineasta più conosciuto del mondo. Quello che di Federico pochi sanno è che aveva un fratello, Riccardo, anche lui regista. Quello che nessuno sa e su cui non si era mai indagato è il complicato rapporto che li ha uniti e divisi, per tutta la vita. Una storia che svela aspetti sconosciuti e inaspettati dell’interiorità di Federico facendo emergere di fatto un altro Fellini. Quindi, The girl from the wardrobe, opera prima del polacco Bodo Kox. I fratelli Jacek e Tomek vivono in uno dei tanti palazzi di cemento in una zona residenziale. Tomek soffre della sindrome di Savant e Jack lavora a casa come webmaster. Sono inseparabili e solo quando Jack ha bisogno di andare ad un incontro di lavoro, lascia suo fratello con la ripugnante nuova vicina. La signora Magda Kwiatkowska che abita di fronte ai ragazzi è molto misteriosa e sembra avere un che di selvaggio. Lascia raramente il suo appartamento, odia gli altri e uscire le è insopportabile. Un giorno, Jacek ha bisogno di andare in un’altra città e chiede a Magda di rimanere con il fratello malato. È l’inizio dell’amicizia tra i due e allo stesso tempo l’inizio della loro fine. Altro lungometraggio presentato, Artic spleen, di Piergiorgio Casotti, un viaggio intimo e personale nella vita giovanile groenlandese dove natura, noia, violenza e tradizione stanno da decenni reclamando il più alto dei “tributi”. Quello di centinaia di giovani vite. Le esperienze di Ole, Elvira, Hans e Kaleeraq, sopravvissuti a diversi tentativi, non sono singole storie isolate ma lo specchio delle paure di un’enorme parte di giovani groenlandesi incline al suicidio. Un documentario che offre una diversa prospettiva sociale sulla comunità di 3000 Inuit di Tasiilaq e dei 6 villaggi che costituiscono la costa est della Groenlandia. Una delle società attualmente meno conosciute nel mondo.

Tra i cortometraggi presentati, Mathieu, del regista romano Massimiliano Camaiti, già autore del corto Armando, nominato ai David di Donatello e di L’ape e il vento, del progetto Perfiducia. Il film racconta la difficoltà di esprimere veramente se stessi all’interno della società di oggi attraverso la storia di Mathieu, francese sui trent’anni, il quale ha capito che nella vita per essere amato da tutti e non avere problemi, deve dare agli altri ciò che vogliono. Ma se da un lato questo oggi lo abbiamo capito tutti, per Mathieu la questione si è fatta un po’ più complessa… Altro cortometraggio in concorso, INSIDEOUT, della regista Flaminia Graziadei, già vincitore del Premio Miglior Cortometraggio al London Independent Film Festival. Il corto narra di OUT, donna in carriera, abituata ad avere grandi responsabilità e a lavorare sotto pressione.  Ma ha un segreto di cui a malapena riesce a parlare: soffre di attacchi di panico. Si manifestano all’improvviso, violenti e inaspettati, lasciandola prostrata. Un giorno qualcosa cambia: INSIDE, il suo inconscio, si manifesta e si stacca da lei, cominciando a vagare per le strade della città. OUT finalmente si rende conto che l’unico modo per superare la propria condizione è di accettarla. Inizia così una ricerca affannosa di INSIDE e ora OUT sa cosa fare per riappropriarsi per sempre di quella oscura e vulnerabile parte di sè. Altro cortometraggio del festival, Zweibettzimmer, del tedesco Fabian Giessler, parabola sull’avidità umana nella storia di due anziani che condividono una stanza d’ospedale (Zweibettzimmer significa, appunto, camera doppia), dove la finestra è l’unica connessione con il mondo esterno e diventa, quindi, una risorsa ambita.

Saranno numerosi gli incontri speciali organizzati dal festival che si terranno tutto presso il Nuovo Cinema Aquila. Tra questi, giovedì  5 giugno alle ore 18.00, l’incontro Uno spiraglio su: DARIO D’AMBROSI e IL TEATRO PATOLOGICO. Dario D’Ambrosi, fondatore e direttore artistico del Teatro Patologico, autore, regista e attore, uno dei maggiori artisti d’avanguardia italiani, avrà modo di illustrare il lavoro unico ed universale di teatro-terapia che svolge da trent’ anni a questa parte: trovare un contatto tra il Teatro e un ambiente dove si lavora sulla malattia mentale attraverso un duro e difficile lavoro di integrazione ed inclusione  stimolando  la loro libera creatività senza influenzarne didatticamente sensibilità e fantasia, fornendogli una possibilità unica di espressione emotiva e artistica. Le lezioni sono aperte a disabili e non, offrendo così un’ occasione di crescita e scambio artistico, personale e sociale a tutti i partecipanti, in un percorso che vede coinvolte più discipline, dalla musica alla danza, dalla scrittura di un testo alla sua interpretazione, dalla pittura alla creazione di oggetti scenici, scenografie e costumi.

Venerdì 6 giugno alle ore 16.30,  l’incontro Uno spiraglio su:  IL DANNO- La psichiatria tra migranti forzati, vittime di tortura, richiedenti asilo. Nell’attuale momento storico la tortura e la violazione dei diritti umani fondamentali vengono praticate sistematicamente in numerosi paesi del mondo. I richiedenti asilo e rifugiati, persone sopravvissute alla violenza intenzionale, rappresentano un gruppo particolarmente vulnerabile per l’alto numero di esperienze traumatiche estreme vissute nel proprio paese, in quelli di transito o di destinazione. Presentano un rischio di sviluppo di disturbi mentali maggiore rispetto ai coetanei della popolazione dei paesi d’accoglienza. Ne discuteranno: Giancarlo Santone (Alta Professionalità in Psichiatria transculturale e delle migrazioni e Coordinatore Centro SAMIFO – ASL Roma A), e Berardino Guarino (Direttore Progetti Centro Astalli).

Sempre venerdì 6 giugno ma alle ore 20.00, si tiene l’incontro, Uno spiraglio su: … PRIMA DEL CALCIO DI RIGORE – Il calcio tra cura e follia.  “Il calciosottolineano gli organizzatori –  è uno sport carico di elementi simbolici radicati nella cultura del nostro Paese. Ma di quale calcio parliamo e siamo sicuri sia utile immaginarlo ancora come un gioco? Il calcio come riscatto sociale dunque, come esperienza di uguaglianza delle diverse capacità, di possibilità di scegliere il nostro ruolo nel grande campo della vita. Questo per noi è il calcio sociale. Tra storia e realtà, si parla in modo strutturato di calcio sociale dal 2005, della sua capacità di proporre un modello ai giovani delle periferie romane di vivere il pallone come laboratorio di integrazione.  Il calcio sociale è un piccola grande “meraviglia” che si ripete a Roma, al Corviale, presso l’area sportiva “Campo dei Miracoli”, solo per citare un esempio oramai noto anche al grande pubblico. Il calcio sociale è anche l’idea che ha generato la nascita dell’FRS Sporting United, la squadra di calcio interculturale attraversata da migranti, rifugiati, italiani, fondata dalla cooperativa sociale Eureka, in collaborazione con Fondazione Roma Solidale onlus. Dell’idea ispiratrice delle origini e del lavoro da realizzare con e per il calcio sociale, parleremo nel nostro incontro ascoltando le testimonianze dei promotori delle iniziative ed i protagonisti diretti delle diverse esperienze.”

Info
www.lospiragliofilmfestival.orgwww.fondazioneromasolidale.it

spiragliofest@gmail.com cell. 3935246858

Tutti i film di nazionalità non italiana sono in versione originale sottotitolata.

L’ingresso è gratuito.

Promosso da ROMA CAPITALE attraverso l’Assessorato Sostegno sociale e  Sussidiarietà e l’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, ROMA CAPITALE, ASL RMA Dipartimento Salute Mentale – Roma Centro e Fondazione Roma Solidale onlus, con il patrocinio delle Regione Lazio e dell’Ordine provinciale di Roma dei medici-chirurghi e degli odontoiatri, in partenariato con Biblioteche di Roma.

LO SPIRAGLIO – FILMFESTIVAL DELLA SALUTE MENTALE – CALL FOR ENTRIES

Ricevo e volentieri pubblico

LO SPIRAGLIO
FILMFESTIVAL DELLA SALUTE MENTALE
IV edizione
Roma, Nuovo Cinema Aquila, 5 – 7 giugno 2014

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AL VIA IL BANDO 2014 PER CORTI E LUNGOMETRAGGI
A TEMA SALUTE MENTALE.

Iscrizioni gratuite entro il 28 marzo 2014

Sono aperte le iscrizioni – gratuite – per partecipare alla quarta edizione de LO SPIRAGLIO FILMFESTIVAL,  evento di corti e lungometraggi che abbiano come tema denominatore la salute mentale, che si terrà presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma nei giorni 5, 6 e 7 giugno 2014.

Promosso da  ROMA CAPITALE – Dipartimento Salute Mentale, ASL RMA – Roma Centro e Fondazione Roma Solidale onlus,  Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale conferma il suo intento di raccontare attraverso le immagini il mondo della salute mentale nelle sue molteplici varietà. L’obiettivo è quello di avvicinare il pubblico alla tematica e permettere a chi produce audiovisivi, dedicati o ispirati all’argomento, di mettere in evidenza risorse  creative e qualità del prodotto.

Il bando è  aperto a tutti i lavori realizzati sia dai centri di produzione integrata (centri che lavorano sul disagio psichico) che dai videomaker ed è diviso in una sezione dedicata ai cortometraggi  (durata max 30’) e una riservata ai medio e lungometraggi (oltre i 30’). Sono ammessi tutti i generi  cinematografici, dalla finzione al documentario all’animazione, purché l’opera tratti il tema della salute mentale, in modo esplicito o simbolico.

Le opere dovranno essere spedite in dvd in formato PAL standard 4:3 o 16:9, unitamente alla scheda d’iscrizione, scaricabile al sito www.lospiragliofilmfestival.org entro e non oltre il  28 marzo 2014 (farà fede il timbro postale) al seguente recapito: Lo Spiraglio Film Festival – via dei Mille, 38 – interno 301 – 00185 Roma.

Nella serata finale del festival, il 7 giugno 2014, una Giuria composta da addetti ai lavori appartenenti all’ambito sociale, psichiatrico e cinematografico assegnerà  il Premio  di 1.000 euro al miglior cortometraggio e  il Premio di 1.000 euro al miglior lungometraggio. E’ anche prevista l’assegnazione di un Premio speciale della Giuria, all’opera considerata particolarmente significativa per il tema e per la modalità con cui tratta l’argomento.

Tutta la documentazione per partecipare al festival – a iscrizione gratuita – è scaricabile dal sito del festival all’indirizzo www.lospiragliofilmfestival.org o www.fondazioneromasolidale.it

Info:
www.lospiragliofilmfestival.org
spiragliofest@gmail.com
cell. 393 5246858