IL CINEMA ITALIANO A SHANGHAI

Ricevo e volentieri pubblico

 

La grande onda del nuovo cinema italiano arriva in Cina: 16 film selezionati dallo Shanghai International Film Festival 2014

 Applausi del pubblico cinese per Smetto quando voglio e Via Castellana Bandiera. In cartellone anche Sacro GRA, Miele, Zoran, il mio nipote scemo, Still Life.

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Shanghai, 19 giugno 2014 – Lo speciale Focus Italy dello Shanghai International Film Festival, che nel 2014 celebra quindici anni di collaborazione con Filmitalia –  Area Promozione Cinema Contemporaneo di Istituto Luce Cinecittà,  si èinaugurato il 16 giugno con Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, alla presenza di Pietro Sermonti, uno dei protagonisti, che ha raccolto la risposta di un pubblico entusiasta per il film.

Il 17 giugno è stato il turno di Via Castellana Bandiera di Emma Dante, presentato da Elena Cotta, vincitrice della Coppa Volpi a Venezia. Nella prestigiosa sala del Cathay Theatre, il cinema più antico di Shanghai, l’attrice ha incantato una platea commossa dall’intensità della sua interpretazione.

A confermare l’attenzione degli operatori  cinesi  per il nuovo cinema italiano, sono poi state presentate  altre due opere prime: Seven Little Killers e The Repairman. Al termine delle proiezioni i registi, Matteo Andreolli e Paolo Mitton, si confronteranno con il pubblico cinese.

A Shanghai arriverà anche il regista Marco Simon Puccioni per presentare il suo Come il vento.

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Tredici titoli nel Focus Italy, un film in Official Selection e tre nella sezione Spectrum danno vita a una grande vetrina che testimonia la lusinghiera attenzione del Festival nei confronti del nostro cinema.

Oltre a quelli già citati, il pubblico cinese avrà occasione di vedere alcune tra le nostre produzioni di maggior successo ed eco internazionale: Sacro Gra di Gianfranco Rosi, Miele di Valeria Golino e Salvo di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia; gli ultimi lavori di maestri come Ettore Scola con il suo omaggio a Fellini Che strano chiamarsi Federico e Gianni Amelio con L’Intrepido; commedie come L’Arbitro di Paolo Zucca, Il Principe abusivo di Alessandro Siani e Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto; rivisitazioni contemporanee di generi classici come l’horror e il noir con Neverlake di Riccardo Paoletti e La Variabile Umana di Bruno Oliviero; nuovi film di registi già noti al pubblico del SIFF come Still Life di Uberto Pasolini o L’Ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi.

La forte presenza del cinema italiano non poteva non comprendere anche un classico. Il festival di Shanghai dedica così un Tributo Speciale a Roberto Rossellini.

Grazie alla partnership con ICE – l’Istituto per il Commercio Estero di Shanghai, l’Italia è stata presente al SIFF Film Market con uno stand nazionale dove operano, tra le altre,  le  società di vendite estere Intramovies, Rai Trade e Fandango.

NEVERLAKE di Riccardo Paoletti PRIMO FILM DISTRIBUITO SOLO SU WEB DA RAI CINEMA

LEGGI L’ARTICOLO DI MARINA SULLA PRESENTAZIONE DELLA PIATTAFORMA DISTRIBUTIVA WEB – https://entracteblog.wordpress.com/2014/06/14/marina-pavido-per-entracte-rai-cinema-per-la-rete/

ASCOLTA L’INTERVISTA DI MARINA A CARLO BRANCALEONI – https://www.youtube.com/watch?v=RIpfxD9f0XA&feature=youtu.be

 

Ricevo e volentieri pubblico

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NEVERLAKE è il nuovo film della serie dei Web Movies di Rai Cinema, visibile gratuitamente in esclusiva assoluta sul canale Web Movies di Raicinemachannel.it, il portale dedicato a tutto il cinema di Rai Cinema.
 
NEVERLAKE è un mistery horror diretto da Riccardo Paoletti con un cast internazionale che comprende  la giovanissima Daisy Keeping e David Brandon, ambientato presso il celebre Lago degli Idoli.
Presentato in anteprima al Courmayeur Noir in Fest nel Dicembre del 2013, è stato lanciato on line nel portale del gruppo dopo la presentazione nazionale di lunedi 9 Giugno presso la Casa Del Cinema di Roma. Grandissimo il successo in rete della pellicola che fa parte del progetto dei Web Movies, che prevede la produzione di undici lungometraggi  di genere pensati per la distribuzione diretta nel canale Digital.
Coprodotti da Rai Cinema i Web Movies sono una serie di produzioni di grande qualità e budget contenuti, affidate a giovani registi e produttori innovativi, allo scopo di promuoverne l’esperienza professionale e favorire un auspicabile ricambio generazionale. Alla stessa linea editoriale appartiene anche FAIRYTALE, prodotto, come NEVERLAKE, da Onemore Pictures, on-line su Rai Cinema Channel.it da Febbraio 2013.
NEVERLAKE è stato scritto, prodotto e realizzato in meno di un anno e venduto tramite Rai Trade negli Stati Uniti, Germania e Austria e all’American Film Market per l’uscita sala in Messico, Argentina, Bolivia, Cile, Brasile, Venezuela, Cuba, Repubblica Dominicana.
NEVERLAKE, realizzato con grande creatività e forza produttiva, ha raggiunto un production value altissimo per la qualità, la competitività ed il mix di competenze per un prodotto sperimentale, anche grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate e ad una forte visionarietà.
 
PER VEDERE NEVERLAKE SU RAICINEMACHANNEL.IT
 
PER PRESENTARLO INTEGRANDO LA VISIONE DEL FILM DIRETTAMENTE ALL’INTERNO DEL PROPRIO SITO O BLOG CON UN CLICK  – CODICE EMBED
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Successivamente NEVERLAKE sarà disponibile in tutti i migliori negozi e e sulle piattaforme VOD online per il noleggio e l’acquisto sia fisico che digitale.

 

MARINA PAVIDO PER ENTR’ACTE: RAI CINEMA PER LA RETE

Lunedì 9 giugno, presso la Casa del Cinema, a Roma, è stata presentata una nuova iniziativa, lanciata da Rai Cinema, che prevede la distribuzione di una serie di lungometraggi, prodotti o co-prodotti stesso da Rai Cinema, direttamente sulla rete, senza passare per il “classico” grande schermo.

 

In occasione di questo evento, è stato proiettato “Neverlake”, horror diretto da Riccardo Paoletti, uno dei film facenti parte di questo progetto. Per tutto il mese di giugno, inoltre, la Casa del Cinema organizzerà proiezioni di altri lungometraggi distribuiti, in futuro, solo sulla rete. Questa, per il momento, è l’unica occasione di poterli vedere sul grande schermo.

 

La distribuzione esclusiva attraverso la rete non è una realtà del tutto nuova. Basti pensare, ad esempio, al film vincitore della settima edizione della Festa del Cinema di Roma, “Marfa girl”, diretto da Larry Clarke. E, come lui, molti altri autori hanno pensato ad una distribuzione del genere per i loro prossimi lavori. Tra di loro pare che ci siano addirittura Steven Spielberg e Ridley Scott.

 

Ora, è assolutamente vero che i costi di produzione e di distribuzione sono diventati insostenibili. E’ altrettanto vero che, ormai, non si riesce più a fare a meno del proprio smartphone o del proprio tablet per stare sempre connessi con il resto del mondo. E’ chiaro che, di questo mondo virtuale, il cinema è entrato da tempo a far parte (d’altronde non dimentichiamo che, purtroppo, alcuni film di validi autori dimenticati possono essere riscoperti solo grazie ad accurate ricerche in rete). Però, una domanda sorge spontanea. Non è compito di chi nel mondo del cinema ci lavora e, di conseguenza, di chi ama o, almeno, dovrebbe amare questa arte far sì che quest’ultima venga difesa in ogni modo e non venga ridotta allo stesso livello di qualche video amatoriale di youtube? Ovviamente vedere un film completamente al buio, sul grande schermo e senza continue interruzioni non è la stessa cosa di guardare un film sullo schermo di un cellulare, magari durante un viaggio in metropolitana, solo per passare il tempo.

 

Visto che, però, i costi di un biglietto cinematografico sono diventati insostenibili per molti, non sta a chi, in qualche modo, ha il “potere” in mano cercare di abbassare i costi (non solo dei biglietti, ma anche, eventualmente, di produzione e distribuzione), in modo da poter rendere accessibile a tutti un’arte così bella ed anche così importante? Piano piano il cinema sta perdendo il proprio valore, se si continua così verrà associato soltanto ad un momento di noia o relax in cui si può spegnere il cervello. A questo punto sorge spontanea un’altra domanda: per caso, prima di entrare in un museo, sono in molti a decidere di spegnere il cervello e non riflettere su ciò che stanno per vedere?

 

Costringere un film ad un piccolo display, a questo punto, sarebbe quasi come togliere ogni opera d’arte dai musei, tanto, ormai, chiunque può vederne le riproduzioni in fotografia.

 

E, ribadisco, la colpa non è dello spettatore, ma di chi ha permesso e sta permettendo che tutto ciò accada. Purtroppo capita raramente che chi operi in questo settore (per quanto riguarda la produzione, l’amministrazione, la distribuzione ed un qualsiasi grande circuito cinematografico in generale) abbia la sensibilità e la passione adatte a trattare un ambito così delicato.

Una delle cose peggiori, in tutto ciò, è che è lo spettatore stesso, spesso e volentieri ad essere sottovalutato. Basti pensare alla maggior parte dei film che vengono distribuiti su grande scala. Oppure al fatto stesso che, ormai, nessuno cerca di “educare”, in qualche modo, il pubblico ad un’adeguata cultura cinematografica.

 

La cosa più inquietante che è emersa dalla conferenza stampa di presentazione di questo ultimo progetto di Rai Cinema è stata un’affermazione di uno dei responsabili del progetto, il quale ha ribadito quanto, ormai, i giovani non amino andare al cinema, quanto i cinema siano frequentati quasi esclusivamente dai meno giovani e quanto sia frequente la visione di lungometraggi su internet. In parte, queste affermazioni sono vere. Però è altrettanto vero che di appassionati di cinema ce n’è davvero tanti. E di tutte le età. E con appassionati intendo chi, come molti di noi, è ancora convinto che un film vada visto sul grande schermo e non sul display di un cellulare. E chissà quanti altri sarebbero incuriositi e cercherebbero di saperne di più su questo mondo, se quest’ultimo venisse valorizzato e tutelato come si deve!

 

Siamo proprio sicuri che “arrendersi” alla rete, cosa che, temo, prenderà sempre più piede, sia davvero la soluzione giusta?

 

 

Marina Pavido

 

ASCOLTA L’INTERVISTA DI MARINA A CARLO BRANCALEONI – https://www.youtube.com/watch?v=RIpfxD9f0XA&feature=youtu.be