LA RECENSIONE DI MARINA: IL CLUB di Pablo Larrain

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TITOLO: IL CLUB; REGIA: Pablo Larrain; genere: drammatico; anno: 2015; paese: Cile; cast: Alfredo Castro, Antonia Zegers, Roberto Farias, Jaime Vadell; durata: 98′

Attualmente – e finalmente! – in programmazione – da giovedì 25 febbraio – nelle sale italiane, Il club, vincitore dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino nel 2015, è l’ultima fatica del cineasta cileno Pablo Larrain.

In una casa in riva al mare, in un piccolo paesino sulla costa cilena, vivono quattro sacerdoti, insieme ad una suora, i quali devono fare penitenza per i loro peccati. I cinque, però, si dedicano alle scommesse sulle corse clandestine di levrieri e conducono una vita non in linea con ciò che la Chiesa stessa gli ha imposto. L’arrivo di un quinto sacerdote ed il suo subitaneo suicidio, però, sconvolgeranno gli equilibri venutisi a formare.

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Pablo Larrain, autore tra i più influenti nel panorama cinematografico contemporaneo e da sempre impegnato sul piano politico, ha qui, per la prima volta, trattato un tema quanto mai attuale come quello dei preti pedofili e dell’omertà della Chiesa Cattolica a riguardo. Dopo la dittatura di Pinochet – ampiamente trattata già in Post mortem e nel recente No – I giorni dell’arcobaleno – ecco che il cineasta cileno approfondisce un nuovo tema, creando un prodotto altamente d’impatto, “scomodo” (basti pensare che in Italia sono pochissime le sale in cui viene proiettato), ma, allo stesso tempo di grande potenza cinematografica. Un prodotto politico, ma in cui il cinema non viene “assorbito” dal potere politico stesso.

Il-Club-di-Pablo-Larraín-05-1000x583Il lungometraggio si apre con un passo della Genesi: “Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre”. Partendo da questa dicotomia luce/tenebre, ecco che Larrain si concentra su queste ultime, mostrandoci un mondo “sporco”, oscuro, segreto. Ma chi è, in fin dei conti, la vittima e chi il carnefice? La figura del sacerdote mandato dalla Chiesa per indagare circa il passato dei quattro protagonisti sta a rappresentare questo potere supremo, corrotto, fasullo che dall’alto è pronto a giudicare chiunque provi a discostarsi da regole severamente imposte. I sacerdoti, dal canto loro, sono personaggi malati, ipocriti, che, dopo aver perso il contatto con sé stessi a furia di sentirsi costretti in una vita non loro, hanno anche perso la lucidità nell’affrontare la vita stessa.

El-clubUna figura particolarmente interessante è quella del pescatore alcolizzato Sandokan, vittima, durante l’infanzia, di abusi sessuali da parte di un prete. Egli, una sorta di “voce della verità” è un personaggio scomodo, ma anche una sorta di Cristo sceso in terra, che pertanto dovrà “espiare” le colpe dei suoi fratelli – secondo il giudizio della comunità del paesino – immolandosi al posto loro. Particolarmente intrisa di simbolismo religioso, a questo proposito, la scena in cui, dopo aver fatto picchiare Sandokan dalla gente del posto, accusandolo di una colpa non commessa, uno dei sacerdoti, in atto di penitenza, è intento a lavare i piedi all’uomo, per poi chinarsi a baciarli. Sandokan, dal canto suo, è composto sulla sedia alla stregua di un Cristo appena deposto dalla croce.

A021_C013_0722KAPablo Larrain racconta tutto ciò in modo assolutamente personale e spiazzante, senza voler proclamare a tutti i costi una tesi definitiva. Questo suo modo di raccontare viene, qui, inoltre, rafforzato da una regia sapiente e da una fotografia che gioca molto sul contrasto luce/ombra, con immagini spesso poco definite e con personaggi di cui vediamo sovente soltanto il controluce, il riflesso o l’ombra stessa.

Con questo suo ultimo lavoro, Larrain ha nuovamente dato prova del suo grande talento di cineasta e narratore, dimostrando, così, di essere una delle personalità più importanti del panorama cinematografico contemporaneo.

VOTO: 9/10

Marina Pavido

UN COLLETTIVO DI REGISTI PER RACCONTARE IL TERREMOTO IN EMILIA

Ricevo e molto volentieri pubblico

COMUNICATO STAMPA
Collettivo
SISMA EMILIA
20/29 maggio 2012
Sisma Emilia è un progetto collettivo composto da registi provenienti dalla Regione, che opereranno a zero budget e senza alcun finanziamento pubblico. L’obiettivo è arrivare a 10 autori, 10 storie, 10 cortometraggi per raccontare il terremoto che ha investito l’Emilia nel Maggio 2012. Il progetto Sisma Emilia raccoglie lo sguardo di registi emiliani che si riuniscono per descrivere “da dentro” l’esperienza del terremoto. L’idea è che il film sia il più possibile eterogeneo: cortometraggi completamente autonomi gli uni dagli altri. Nella realizzazione, le opere potranno avere in comune location, attori e gruppi di lavoro ma regia e soggetto devono essere distinti per ogni progetto. Il film Sisma Emilia verrà completato entro il 31 dicembre 2013. Questo significa che i corti dovranno essere consegnate non oltre questo termine, per permettere una corretta finalizzazione del progetto. Un eventuale ricavato, di visione, di vendita dvd, di diritti, etc, sarà devoluto a favore delle zone terremotate.
Sito ufficiale: http://sismaemilia.tumblr.com/

Collettivo
SISMA EMILIA
20/29 maggio 2012
Sisma Emilia è un progetto collettivo composto da registi provenienti dalla Regione.
L’obiettivo è arrivare a 10 autori, 10 storie, 10 cortometraggi per raccontare il terremoto che ha investito l’Emilia nel Maggio 2012.
Il progetto Sisma Emilia raccoglie lo sguardo di registi emiliani che si riuniscono per descrivere “da dentro” l’esperienza del terremoto. Nessun limite di genere (finzione, documentario, video d’arte, etc) nessuna limitazione visiva o espressiva ma un’unica responsabilità: fissare nel tempo il proprio sguardo.
L’idea è che il film sia il più possibile eterogeneo: cortometraggi completamente autonomi gli uni dagli altri. Nella realizzazione, le opere potranno avere in comune location, attori e gruppi di lavoro ma regia e soggetto devono essere distinti per ogni progetto.
Il film Sisma Emilia verrà completato entro il 31 dicembre 2013. Questo significa che i corti dovranno essere consegnate non oltre questo termine, per permettere una corretta finalizzazione del progetto.
Un eventuale ricavato, di visione, di vendita dvd, di diritti, etc, sarà devoluto a favore dei terremotati.
24 vittime, 15.000 sfollati, 20.000 persone senza più lavoro, 3.500 stabilimenti crollati, 28 comuni interessati, 5 miliardi di danni.
Questo il nocciolo del progetto.
5 PUNTI CONDIVISI.
1) BUDGET
La presenza di un fondo di sostegno darebbe maggiore solidità al progetto. Attualmente non c’è alcun budget.
Il gruppo di lavoro coinvolto è deciso ad autofinanziarsi pur di realizzare il progetto.
2) AUTORI
I soggetti approvati dal collettivo:
1. CASA [scritto e diretto da Maurizio Scala]
2 OMBRA [scritto e diretto da Franke Frigo]
3. IL RIFUGIO [scritto e diretto da Milo Busanelli]
4. YOU HAD TO BE THERE [scritto da Luca Speranzoni e diretto da Domenico Guidetti]
5. LA SCORCIATOIA [soggetto e regia di Samantha Casella, sceneggiatura di Milo Busanelli]
6. L’AUTO [soggetto e regia di Carlo Battelli]
7. MANICHINI [soggetto di Alessio Iarrera, sceneggiatura Alessio Iarrera – Giuseppe Ferreri; regia Giuseppe Ferreri]
8. FRAGILE [soggetto e regia di Fabio Fasulo]
3) PRESENTAZIONE DEI SOGGETTI
I registi coinvolti possono decidere se realizzare un proprio soggetto oppure se affidarsi ad un soggetto proposto da altri. La condivisione dei soggetti tra gli autori coinvolti è un punto imprescindibile per la partecipazione al progetto. Gli sceneggiatori, autori, scrittori devono mettere in condivisione con il gruppo il proprio soggetto affinché eventuali dubbi e perplessità sul contenuto siano risolti prima delle fasi di ripresa.
4) GRUPPI DI LAVORO
C’è chi ha un proprio gruppo di lavoro, chi dispone di attrezzature, chi conosce tecnici in grado di gestire una produzione. E’ possibile reclutare professionisti del settore e attrezzature ma è anche possibile che non si riesca a ottenere questo supporto gratuitamente. Tutti i partecipanti al progetto sono tenuti a condividere col
gruppo il tipo di contributo che possono offrire: ruolo, attrezzature, accesso a locations, etc..
5) QUALITA’
Il lavoro meticoloso composto dal collettivo ha messo in chiara l’importanza di realizzare le opere con una qualità espressiva e di linguaggio cinematografico di alto livello, per garantire al progetto una maggiore visibilità e apprezzamento da parte dei media e di possibili sostenitori finanziari.
OBIETTIVO FINALE
Realizzare un’anteprima nazionale in uno dei comuni colpiti dal sisma, per la data del 20 maggio 2014.
LINK:
http://sismaemilia.tumblr.com/