ROMA 2015: STREET OPERA di Haider Rashid in anteprima mondiale in ALICE NELLA CITTA’

Ricevo e volentieri pubblico

Festa del Cinema di Roma / Alice nella Città

Il 16 ottobre anteprima mondiale del documentario Street Opera,
di Haider Rashid, viaggio all’interno del rap italiano e del suo pubblico, con interviste a Clementino, Gué Pequeno, Danno, Tormento ed Elio Germano delle Bestierare.
A seguire, performance live rap di alcuni dei rapper intervistati nel film

Street_Opera_-_Still_01_-_PubblicoSarà presentato in anteprima mondiale il prossimo 16 ottobre in Alice Nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, nella sezione Panorama, il documentario Street Opera, diretto da Haider Rashid, già regista del lungometraggio Sta per piovere. Il documentario, prodotto dalla Radical Plans e Gold e con interviste a rapper quali Clementino, Gué Pequeno, Danno, Tormento ed Elio Germano delle Bestierare, sarà proiettato al cinema Avorio, nel quartiere Pigneto e sarà seguito da una performance live di alcuni dei rapper intervistati nel film.

Street Opera è un viaggio all’interno del rap italiano e del suo pubblico attraverso il ritratto di quattro rapper simbolo di correnti e periodi diversi. Clementino, Gué Pequeno, Danno e Tormento, accompagnati da Elio Germano – attore e rapper del gruppo Bestierare – ci trasportano in un mondo nato oltre vent’anni fa alla periferia della musica italiana, ed arrivato in vetta alle classifiche, diventando la musica più in voga fra i giovani, che da essa si sentono rappresentati. Il ventennio italiano 1994-2014 è rappresentato attraverso un ritratto impressionistico di questi cinque artisti e della loro esperienza sul palco, mostrando il lato vero di questa cultura e degli artisti che la praticano: l’impegno, la passione e la volontà di diventare maestri di rime.

IL REGISTA
Haider Rashid nasce a Firenze nel 1985 da padre iracheno e madre italiana. Il suo primo film
Tangled Up in Blue racconta la ricerca della patria perduta attraverso la storia di un iracheno di seconda generazione. Il film è stato distribuito in sala in Gran Bretagna ed ha partecipato a oltre quindici festival internazionali, ottenendo I favori del pubblico e della critica e vincendo premi al Gulf Film Festival di Dubai ed all’I’ve Seen Films International Film Festival di Milano, la cui giuria era composta dagli attori Rutger Hauer e Miranda Richardson e dal regista Anton Corbjin. Il suo secondo lungometraggio, Silence: All Roads Lead to Music, segue un gruppo di musicisti internazionali durante la creazione del gruppo The Silence Project. Il film, definito dalla celebre rivista Variety come un lavoro “splendidamente e magistralmente costruito”, è stato presentato in anteprima mondiale al Dubai International Film Festival e più recentemente al Seattle International Film Festival. Sta Per Piovere, il suo terzo lungometraggio ed il primo film sullo ius soli, è uscito nel 2013 in Italia, ottenendo un grande successo di critica e pubblico. Ha inoltre partecipato a numerosi festival internazionali tra cui Dubai, Sao Paulo e Sydney ed è stato candidato ad un Ciak d’Oro. The Deep, cortometraggio prodotto nel 2013, ha vinto il Premio Speciale della Giuria per il Miglior Cortometraggio al Dubai International Film Festival ed è stato candidato ai Globi d’Oro 2014. Nel 2014 ha inoltre diretto il documentario breve Rocco Hunt: ‘A Verità per Sony Music Italia, inserito nell’album vincitore del Disco di Platino del rapper salernitano

VENEZIA 72: omaggio a Mario Monicelli

Dal sito ufficiale della Mostra

Omaggio a Mario Monicelli
Installazione Fantasmi di Chiara Rapaccini RAP
(Palazzo del Casinò)

chiara rapacciniIn occasione del centenario della nascita del maestro del cinema italiano Mario Monicelli (al Lido Leone d’oro alla carriera nel 1991 e Leone d’oro per La grande guerra nel 1959), la Biennale di Venezia gli rende omaggio con l’installazione Fantasmi, allestimento artistico al Palazzo del Casinò di Chiara Rapaccini, in arte RAP, che avrà luogo in anteprima durante la 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2 – 12 settembre 2015).
Per il progetto Fantasmi, Chiara Rapaccini – la compagna di una vita del maestro Monicelli – si è ispirata alle fotografie del suo archivio privato. Si tratta di foto inedite, scattate dai più grandi fotografi di scena degli anni dai ’60 ai ‘90 sui set di molti capolavori di Monicelli, tra i quali Brancaleone, Risate di gioia, Casanova 70, I compagni, rielaborate per creare un’installazione. Al Palazzo del Casinò 20 teli oscilleranno leggeri tra le colonne di travertino grigio delle grandi sale marmoree, come lenzuola stese a asciugare.
Una ventina di anni fa Mario Monicelli gettò via, insieme ad altri documenti, le fotografie di un’intera vita di lavoro, ritenendole “documenti del passato di nessun valore”. Chiara Rapaccini le ha recuperate e negli anni le ha catalogate, ordinate, archiviate. I bianchi e neri contrastati della pellicola, la straordinaria forza espressiva dell’attimo di lavoro colto dai maestri della fotografia di scena – Secchiaroli, Strizzi, Doisneau – i ritratti dei grandi attori della commedia cinematografica italiana, hanno ispirato RAP nel suo lavoro. Chiara ha stampato le fotografie su grandi lenzuoli di lino e in seguito è intervenuta con pennello, punta secca e ricamo. Con la tecnica del fumetto e della scrittura libera, ha dialogato con i protagonisti del grande cinema italiano, Sordi, Totò, la Magnani, Mastroianni. Per ricordare il cinema italiano e Mario Monicelli, un centenne sempre giovane, colto e ribelle, uomo dai mille interessi, che amava approfondire tutte le arti maggiori. La sua, il cinema, la considerava un’arte “minore”.
Nella sezione Venezia Classici di Venezia 72 sarà inoltre proiettato, di Mario Monicelli, Vogliamo i colonnelli (We Want the Colonels, Italia, 1973, 96’, colore), restauro: CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con Dean Film.
La 72. Mostra del Cinema di Venezia si terrà al Lido dal 2 al 12 settembre 2015, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
Chiara Rapaccini, in arte RAP, è nata a Firenze ma vive a Roma, dove ha la cattedra universitaria di Illustrazione per bambini presso l’Istituto Europeo di Design. Pittrice, scultrice, designer, illustratrice e scrittrice per grandi e piccoli. Ha collaborato con i principali quotidiani italiani e attualmente è una blogger per “L’Espresso” online. Sue mostre personali sono state allestite a Roma, Milano, Venezia, Torino, Napoli, Parigi, Bruxelles, New York, Buenos Aires, Tokyo.

KRZYSZTOF ZANUSSI OSPITE D’ONORE ALL’ORTIGIA FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

DAL 9 al 16 LUGLIO TORNA ORTIGIA FILM FESTIVAL

OSPITE D’ONORE DELLA 7a EDIZIONE KRZYSZTOF ZANUSSI

Tra le presenze di quest’anno Marco Giallini, Anita Caprioli, Lorenza Indovina, Edoardo Falcone, Giorgio Colangeli, Antonietta de Lillo, Gianfranco Pannone, Laura Bispuri, Aurelio Grimaldi

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Dal 9 luglio apre i battenti la settima edizione di Ortigia Film Festival diretto da Lisa Romano. Il festival che dura dal 9 al 16 luglio avrà come ospite d’onore il regista polacco Krzysztof Zanussi considerato il caposcuola della “terza generazione” di cineasti polacchi. Zanussi sarà al Festival per presentare il suo ultimo film: Corpo estraneo. Già in selezione al Festival di Toronto 2014. Film che, per lo stesso regista, è molto critico verso la Polonia di oggi in cui si avverte il peso della libertà in una logica di capitalismo selvaggio. In Polonia, dice Zanussi: “Corpo estraneo ha suscitato grandi polemiche facendomi additare come un nemico della patria”. Il film, che vanta una coproduzione con l’Italia, sarà proiettato il 10 luglio alla presenza del regista e del coproduttore italiano Paolo Maria Spina della Revolver.

krzysztof_zanussi 1Per quanto riguarda il concorso delle opere prime e seconde italiane quella 2015 è una selezione che cerca di dar voce sia alla cinematografia emergente e più indipendente sia a quella produttivamente più sostenuta ma allo stesso modo espressione della vitalità del nostro cinema.

vergine_giurataIl 9 luglio apre il concorso Se Dio Vuole di Edoardo Falcone che presenterà il film accompagnato da Marco Giallini. Uno dei più popolari e richiesti attori italiani del momento e candidato come miglior attore protagonista, proprio per questo film, ai David di Donatello 2015. Tra gli altri film in concorso anche Fino a qui tutto bene per la regia di Roan Johnson. Il protagonista Alessio Vassallo sarà al festival per presentare il film. Banana di Andrea Jublin già candidato ai David di Donatello tra i migliori esordi dell’anno sarà presentato al festival l’11 luglio accompagnato dal regista e dall’interprete Giorgio Colangeli. Il 12 luglio sarà, invece, la volta di Vergine giurata di Laura Bisburi. Il film, candidato ai David nella categoria dei migliori esordi, è stato presentato in concorso all’ultimo Festival di Berlino. La regista presenterà il film al festival.  Senza nessuna pietà di Michele Alhaique sarà proiettato il 13 luglio alla presenza del regista e dell’interprete Greta Scarano per il rituale incontro con il pubblico. Il 14 luglio, invece, Duccio Chiarini presenterà Short Skin, ultimo dei film in concorso.

Per la sezione dei cortometraggi in concorso quest’anno il festival ne vanta 3 in anteprima mondiale su 17 in concorso: La moglie del custode di Mario Parruccini con Lucia Sardo e Giorgio Colangeli che lo presenteranno al pubblico. Minuci di Gabriele Vinci, La stanza della figlia di Mariella Gravinese e numerosi altri in anteprima nazionale o regionale. Tra i cortometraggi anche l’omaggio a Monica Scattini con Love Sharing.

Per la vetrina dei documentari: La Scuola d’estate di Jacopo Quadri, Let’s go di Antonietta de Lillo che introdurrà la proiezione, Sul Vulcano di Gianfranco Pannone, anche lui presente alla serata, Educazione affettiva di Federico Bondi, A proposito di Franco di Gaetano di Lorenzo presentato da Lorenza Indovina, Gesù è morto per i peccati degli altri di Maria Arena, L’ultimo metro di pellicola di Elio Sofia, Sei vie per Santiago di Lydia B. Smith e Alicudi nel vento di Aurelio Grimaldi.

Il festival, tra i numerosi momenti che lo caratterizzano prevede un’interessante sezione dal titolo 1915 – 2015 #NoWar100 anni dalla grande guerra alla guerra diffusa. Si tratta di una riflessione sulla guerra che vede una selezione di lavori tematici. Nella sezione troviamo la copia restaurata di Charlot soldato per la regia di Charlie Chaplin in collaborazione con la Cineteca di Bologna, un documentario su Emergency dal titolo Emergency – articolo 32, l’interessante la città senza notte di Alessandra Pescetta che analizza la tragedia di Fukushima. La regista sarà presente alla proiezione per incontrare il pubblico del festival. Nella sezione NoWar anche Fango e gloria di Leonardo Tiberi alla presenza del produttore Maurizio Tedesco. Per la sezione, infine, Stop trafficking in the city di Laura Battaglia che sarà presente al Festival.

Tra i momenti salienti della kermesse la retrospettiva su Claudio Caligari vuole essere un omaggio a una voce fuori dal coro del cinema underground italiano di recente scomparso. Fortemente realistico ed evocativo, Caligari è entrato di diritto tra i cineasti di culto del cinema indipendente. In trent’anni di carriera, due film realizzati e uno incompiuto. L’Odore della Notte sarà presentato dal produttore Maurizio Tedesco affiancato da Marco Giallini che nel film è uno degli interpreti. L’odore della notte e Amore tossico sono opere rivelazione e anticipano Romanzo Criminale vent’anni prima facendo di Caligari un autore unico nel suo genere.

monicelliunannodopoTra gli omaggi del festival va ricordato quello a Mario Monicelli con “100 anni di cinema di Mario Monicelli – Le foto di Mario dall’archivio di Rap”. Questo è il titolo della mostra fotografica che sarà allestita dal 9 al 16 luglio all’interno del teatro Comunale di Siracusa in collaborazione con il BAFF. La mostra nasce per volontà di Chiara Rapaccini (Rap), illustratrice, pittrice, scultrice e designer che è stata compagna di vita di Mario Monicelli. Fa parte dell’omaggio la presentazione del doc. Vicino al Colosseo c’è Monti. Si tratta di uno degli ultimi lavori di Monicelli a quattro mani con Chiara Rapaccini. Il documentario racconta la vita del quartiere Monti in cui Monicelli risiedeva.

Un momento speciale è, infine, L’omaggio a Pasolini nel 40° anniversario della sua morte con l’Africa Greca di Pasolini. Nel 1959 Pierpaolo Pasolini tradusse l’orestiade di Eschilo su richiesta di Vittorio Gassman. L’anno successivo Gassman interpreterà e dirigerà la trilogia al teatro greco di Siracusa. Per l’occasione saranno presentati anche gli Appunti per un’Oresteide Africana. Un film-laboratorio dove Pasolini sperimenta l’idea di ambientare la tragedia di Eschilo nell’Africa della post-decolonizzazione, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.

se-dio-vuole-659x345Tra gli eventi collaterali del Festival la masterclass di Marco Giallini sul mestiere del comico, quella di Andrea Purgatori sul mestiere di sceneggiatore, la presentazione del volume l’apocalisse degli automi di Salvatore Scalia su rapporto tra gli scrittori siciliani e la Grande Guerra. Ci sarà, inoltre, il 14 luglio una tavola rotonda sul cinema italiano tra fiction e realtà a cui interverranno Alessandro Rais, Andrea Purgatori, Antonietta De Lillo, Gianfranco Pannone e Sino Caracappa.

Tra i momenti salienti del Festival anche la video istallazione Simmetrie di Luce in collaborazione con Cinecittà Luce per la regia di Roland Seiko. Attraverso materiali provenienti dall’Archivio di Cinecittà Luce è stata pensata un’istallazione che rende omaggio alla città di Siracusa e che sarà visibile al pubblico per la prima volta all’Ortigia Film Festival.

Presidente di Giuria della settima edizione del festival per i Lungometraggi è Andrea Purgatori affiancato da Anita Caprioli e Roland Sejko. Per la sezione Cortometraggi Presidente di Giuria è Antonietta de Lillo. Con lei i giurati Francois Koltes e Paolo Maria Spina.

Ortigia Film Festival oltre a essere diretto da Lisa Romano si avvale della consulenza artistica di Paola Poli. E’ organizzato dall’associazione culturale Sa.li.ro’ ed è è inserito nell’ambito delle iniziative promosse dalla Sicilia Film Commission e dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, APQSensi Contemporanei UFFICIO SPECIALE Cinema e Audiovisivo, gode del patrocinio del Comune di Siracusa, del patrocinio Unesco, Expo 2015 e della collaborazione di Cinecittà Luce.

 

OMAGGIO A MARIO MONICELLI ALL’ORTIGIA FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

OMAGGIO A MARIO MONICELLI CON LA MOSTRA FOTOGRAFIA

100 ANNI DI CINEMA DI MARIO MONICELLI  LE FOTO DI MARIO DALL’ARCHIVIO DI RAP

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In attesa della conferenza stampa di presentazione della Settima edizione di Ortigia Film Festival, gli organizzatori di OFF 7 annunciano un altro grande evento collaterale. “100 anni di cinema di Mario Monicelli – Le foto di Mario dall’archivio di Rap” è il titolo della mostra fotografica che sarà allestita dal 9 al 16 luglio 2015 all’interno del teatro Comunale di Siracusa. La mostra nasce per volontà di Chiara Rapaccini (Rap), illustratrice, pittrice, scultrice e designer che è stata compagna di vita di Mario Monicelli. Nella nostra ripercorre la storia del cinema del Novecento attraverso i volti dei miti italiani e non: Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò, Virna Lisi, Anna Magnani, Giancarlo Giannini, Monica Vitti, Goldie Hawn, Philippe Noiret, Ugo Tognazzi, catturati fuori dalla scena o sui set de “L’armata Brancaleone”, “Amici miei”, “Risate di gioia”, “Speriamo che sia femmina”, “I compagni” o “Un borghese piccolo piccolo”. Immagini intense, mai banali così come i volti di attori e comparse protagonisti di un cinema italiano straordinario che ha raccontato un’Italia travagliata e sorprendente di cui Mario Monicelli è stato Maestro indiscusso. Si ringrazia il BAFF e la Signora Rapaccini per la Gentile concessione.

mario-monicelLI MOSTRAOrtigia Film Festival è inserito nell’ambito delle iniziative promosse dalla Film Commission Sicilia e dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, APQSensi Contemporanei, gode del patrocinio del Comune di Siracusa, del patrocinio Unesco ed Expo 2015 e della collaborazione di Cinecittà Luce.

News homevideo: THE ART OF RAP + LA MUSICA SECONDO TOM JOBIM e A LUZ DO TOM

Ricevo e volentieri pubblico

in libreria dal 6 novembre

FELTRINELLI REAL CINEMA
Ice-T
THE ART OF RAP
dvd (113′) + libro (“Fai la cosa giusta”, a cura di Marco Denti, pp. 80)
euro 16,90

LA STORIA DELL’HIP-HOP RIVIVE IN “THE ART OF RAP”, IL FILM DI ICE-T IN USCITA IL 6 NOVEMBRE CON FELTRINELLI REAL CINEMA

Da Eminem a Run DMC, da Dr. Dre a Snoop Dog: interviste e performance dei giganti del rap. E insieme al film, anche il libro “Fai la cosa giusta”, per saperne di più sull’universo dell’hip-hop. 


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Se Arthur Rimbaud vivesse oggi, sarebbe un rapper“: così Lou Reed in una delle “campionature” (per usare un termine caro alla cultura hip-hop) scelte dal curatore Marco Denti per chiudere il volume “Fai la cosa giusta” che accompagna – come tradizione della collana Feltrinelli Real Cinema – il film THE ART OF RAP, in uscita il 6 novembre nella consueta formula dvd+libro (euro 16,90).

Mentre in Italia il rap vive una seconda giovinezza, grazie ai nomi che nelle ultime stagioni stanno scalando le classifiche (da Fabri Fibra a Marracash, per citare due degli artisti citati nel libro), dall’America arriva un film che, dal South Bronx alla West Coast, ci guida in un viaggio alla scoperta dell’anima dell’hip-hop.

 

Non è un gioco, questa è l’arte del rap“, spiega Ice-T, rapper, attore (il pubblico italiano lo ricorderà, tra gli altri ruoli, tra i detective di Law & Order), e in quest’occasione regista di un’opera che può contare su performance e interviste a “maestri” come Run DMC, Dr. Dre, Snoop Dog, Ice Cube, Eminem e molti altri.

La differenza tra un rapper e un MC, Master of Ceremonies? Da una parte uno che sa fare semplici rime, dall’altra chi uno che usa il microfono con talento nell’arte del freestyle, ammalia il pubblico e lo porta dove lui desidera. Ma l’hip-hop è più che un genere musicale: non si tratta semplicemente di rap, ma di un intero movimento culturale, fatto di B-boys, B-girls, MC’s, Writers, con radici profonde nella musica afroamericana e non solo. Una forma di espressione che – come ebbe a dire lo scrittore David Foster Wallace – ha rappresentato

 

un distillato unico dell’energia e dell’orrore della realtà contemporanea urbana degli Stati Uniti”.

Anche se ogni definizione rischia di essere parziale, di fronte a un universo complesso come quello raccontato da The Art of Rap. Non a caso il libro – mai come in questo caso preziosa appendice “teorica” alla full immersion musicale del film – restituisce mille sfaccettature dando voce a figure le più diverse: dal grande critico cinematografico

 

Roger Ebert, che nel 1995 notava come il rap giocasse “lo stesso ruolo che Bob Dylan aveva nel 1960, dando voce a rabbie e speranze di una generazione“, a musicisti come

 

James Brown (“La cosa che rende il rap così potente è che non cerca di cambiare le persone. Le costringe ad ascoltare, a riflettere, a comprendere il mondo che le circonda. È più una sveglia, un allarme per ricordare quello che uno sa già, piuttosto che un programma di propaganda“) e

 

Tom Waits (“Il rap cresce, si arrabbia e si zittisce; spacca le finestre, scompare e ritorna. Ma è musica viva, con uno scopo“).

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in libreria dal 6 novembre
FELTRINELLI REAL CINEMA
Nelson Pereira dos Santos
LA MUSICA SECONDO TOM JOBIM e A LUZ DO TOM
dvd (84′ e 88′) + libro (“I maestri del sogno”, a cura di Gianluca Scarpellino, pp. 80)

euro 17,90

“A linguagem musical me basta (Il linguaggio della musica mi basta)
Tom Jobim.

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 “Chega de Saudade”, “Garota de Ipanema”, “A Felicidade”, “Agua de beber”… Cos’hanno in comune tutti i più grandi successi della musica popolare brasiliana? La risposta si risolve in un nome: Antonio Carlos Jobim, detto Tom Jobim, conosciuto anche semplicemente come O Maestro, pianista,compositore, interprete, e considerato, insieme a Vinicius de Moraes, uno degli inventori della bossa nova.

“A linguagem musical me basta” era solito dire Tom Jobim. Nelson Pereira dos Santos e Dora Jobim, vedova del musicista, scelgono di rispettare lo spirito di Jobim nel raccontarne la carriera e il sodalizio con Vinicius. Nel primo film, La musica secondo Tom Jobim, nessuna voce narrante interferisce, è solo la musica di Jobim a parlarci di lui: sono le sue canzone interpretate da lui stesso e da altri grandi artisti, tra cui Chico Buarque, Ella Fitzgerald, Frank Sinatra, Mina e Elizeth Cardoso.

 Il secondo film, A Luz do Tom, è invece un ritratto affettivo di Tom Jobim attraverso il racconto di tre narratori d’eccezione: la stessa Helena, sorella amata e compagna dei tempi della frequentazione delle spiagge della Lagoa e di Ipanema; Thereza Hermanny, compagna di gioventù e testimone del processo di creazione del compositore dai suoi primi passi al successo internazionale; Ana Lontra Jobim, fotografa naturalista, coautrice dei saggi poetici del maestro Antonio Brasileiro e compagna nella Banda Nova e dei suoi ultimi anni di vita.

Insieme al film, il libro “I maestri del sogno”, a cura di Gianluca Scarpellino (pp. 80): Grazie a un compendio caleidoscopico di interventi in forma di note sparse ci si addentra in ricordi, immagini, opinioni per lo più sconosciuti che restituiscono l’umanità, la professionalità, gli umori di questi due stregoni dalla magia potente e suggestiva.