VENEZIA 72: targa Biennale per i 50 anni di attività di ARTURO RIPSTEIN

Dal sito ufficiale della mostra

Al regista messicano Arturo Ripstein
la targa Biennale per celebrare i cinquant’anni di attività

calle de amarguraUna targa speciale ad Arturo Ripstein per celebrare il cinquantesimo anno di attività del grande cineasta messicano. La cerimonia si è tenuta giovedì 10 settembre in Sala Grande, prima della proiezione alla 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del suo nuovo film La calle de la Amargura, presentato Fuori Concorso.
Il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “Arturo Ripstein è il regista più vitale, tenace e originale della generazione che esordì a metà degli anni Sessanta, erede dell’epoca d’oro del cinema messicano di studio e precursore della nuova generazione di autori contemporanei come Carlos Reygadas, Guillermo del Toro e Nicolas Pereda, ciascuno dei quali, a modo suo, riconosce il debito profondo contratto con la sua opera. In capo a una trentina di film indimenticabili, la maggior parte dei quali scritti a quattro mani con Paz Alicia Garciadiego, Ripstein ha dato vita a un universo inquieto e doloroso, popolato di personaggi pateticamente in bilico sull’orlo di un abisso nel quale sono destinati a precipitare. La singolare commistione di bellezza e brutalità, compassione e violenza, ironia e melanconia, conferisce al suo cinema una dimensione del tutto personale, che affonda le radici nella tragedia popolare e nelle suggestioni del melodramma, sapientemente rielaborate. Elementi che si ritrovano, con intatta forza e bellezza, anche nel suo ultimo film, che la Mostra di Venezia ha il piacere di presentare in prima mondiale”.

QUESTA SERA OLTRE 460 CINEMA IN TUTTA EUROPA CONNESSI IN DIRETTA PER IL GAMING AL CINEMA

Ricevo e volentieri pubblico

OLTRE 460 CINEMA IN TUTTA EUROPA CONNESSI

IN DIRETTA PER IL GAMING AL CINEMA

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Questa sera il primo appuntamento con gli eSports su grande schermo

in diretta via satellite da Colonia con la live gaming session due contro due a StarCraft® II: Legacy of the Void ™.

 

E intanto viene pubblicato anche il trailer

 del secondo appuntamento previsto per il 23 agosto:

https://www.youtube.com/watch?v=9at0QSLnElw&feature=youtu.be

 

 

Alle ore 20 questa sera 465 cinema europei si connetteranno in diretta via satellite con Colonia: sarà infatti quello il momento in cui il gaming approderà al cinema per una prima mondiale (l’elenco dei cinema italiani è su www.nexodigital.it)!

 

La serata si comporrà di due parti: da un lato la proiezione in anteprima assoluta di ALL WORK ALL PLAY di Patrick Creadon, che racconta il dietro le quinte degli eSports, mostrando i migliori giocatori professionisti del momento nella lotta mondiale dell’Intel Extreme Masters Championship, il principale torneo di videogiochi del mondo, la cui ultima edizione si è tenuta in Polonia al cospetto di 15.000 fan. Subito dopo comincerà la live session che vedrà protagonisti alcuni dei migliori giocatori professionisti del mondo: nel corso dell’evento le leggende del gaming Gabriel “HeRoMaRinE” Segat, Antoine “Dayshi” Stievenart, Giacomo “Socke” e Kristoffer “TargA” Marthinsen si sfideranno in diretta a StarCraft® II: Legacy of the Void ™, uno dei titoli più amati per pc e capolavoro della Blizzard. I massimi professionisti di StarCraft II si daranno battaglia in un 2 contro 2 all’ultimo respiro, in “Modalità Arconte”, una modalità di gioco completamente nuova e ancora in fase di beta testing che permette a due giocatori di condividere il controllo su una singola base e unità, permettendo di concentrarsi sulle proprie aree di battaglia ed eseguire strategie più complesse.

L’evento live, presentato da Sean Charles, sarà caratterizzato dalla “conversazione” tra il pubblico del mondo e Patrick Creadon, regista di ALL WORK ALL PLAY, Ralf Reichert, CEO ESL, e i commentatori James ‘Kaelaris’ Carol, Leigh “Deman” Smith, and Dennis “TaKe” Gehlen, che accompagneranno gli spettatori alla scoperta del dietro alle quinte del fenomeno globale degli eSports.

Intanto è stato reso pubblico anche il trailer del secondo appuntamento degli eSports al cinema che è disponibile qui https://www.youtube.com/watch?v=9at0QSLnElw&feature=youtu.be

Questo secondo evento si svolgerà domenica 23 agosto alle 19 per accese finali di campionato con l’ultima sessione di sfide di Counter Strike: Global Offensive, lo sparatutto multiplayer in cui si fronteggia il terrorismo mondiale. Si entrerà così nel vivo della stagione per sperimentare a piena visione al cinema gli scontri tra i più forti giocatori di eSports al mondo. L’evento sarà trasmesso sempre in diretta via satellite dalla Lanxess Arena di Colonia, il secondo stadio più grande d’Europa, di fronte a migliaia di fan e della youtuber Sombie. “Soe” ci accompagnerà così nell’area riscaldamento e dietro le quinte della Lanxess Arena per incontrare i giocatori prima della grande sfida. Scopriremo così le strategie dei concorrenti, ne ascolteremo le interviste, ne esploreremo le mentalità e i segreti. Un’opportunità straordinaria per incontrare le migliori squadre in lotta mondiale per il prestigioso titolo di ESL One Champion.

Il ciclo di Gaming al cinema ESL ESPORTS è distribuito in Italia da Nexo Digital in collaborazione con ESL e Intel® Extreme Masters e in partnership con Radio DEEJAY, MTV, MYmovies.it e Milan Games Week.

#AllWorkAllPlay

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www.nexodigital.it

CORTOLOVERE 2014 – I VINCITORI

Ricevo e volentieri pubblico

cortolovere 2014 cortolovere

cortoLovere 2014  

17° edizione | 25-26-27 settembre

www.cortolovere.it

La giuria del concorso ha scelto i vincitori della 17° edizione di cortoLovere – Festival Internazionale del cortometraggio, che si è concluso sabato 27 settembre 2014 con la vittoria per “Miglior Film” di un cortometraggio made in Teheran:

The Theft 1) MIGLIOR FILM – Luccio d’oro + € 2.000 Premio Comune di Lovere

“THE THEFT di MOHAMMAD FARAHANI

 MOTIVAZIONE:

“PER LA CAPACITA’ DI RACCONTARE CON BREVITA’ E DELICATEZZA IL TEMA DELL’ABBANDONO UTILIZZANDO CON SAPIENZA MEZZI ESSENZIALI PER REALIZZARE UN FILM COMPLETO ANCHE DAL PUNTO DI VISTA DELLA FOTOGRAFIA E DELLA RECITAZIONE”

2) MIGLIOR FILM PER LA GIURIA POPOLARE – Targa Assessorato alla cultura Comune di Lovere

“ACABO DETENER UN SUENO” di JAVI NAVARRO

3) MIGLIOR FILM PER LA FOTOGRAFIA – Luccio d’oro Premio ASCOM Bergamo

“CAMBIAMENTI” di GIULIANO CAPOZZI

 MOTIVAZIONE:

“PER LA SUGGESTIVA ATMOSFERA E LA TENSIONE CREATA ATTRAVERSO L’USO SAPIENTE DELLA LUCE AL SERVIZIO DELL’OTTIMA RECITAZIONE DEI PROTAGONISTI”.

 

4) MIGLIOR CORTO D’ANIMAZIONE – Premio “Signor ROSSI” Studio Bozzetto

     MIGLIOR SOGGETTO – Luccio d’oro

     E MIGLIOR FILM ISTITUTI SCOLASTICI / SCUOLE DI CINEMA – Persico d’oro + € 500

“THE AGE OF RUST” di ALESSANDRO MATTEI

 MOTIVAZIONE:

“PER L’ORIGINALITA’ L’IRONIA LA FRESCHEZZA UNITE A UNA CAPACITA’ TECNICA CHE DIMOSTRA L’ALTO LIVELLO PROFESSIONALE RAGGIUNTO DAI RAGAZZI DEL CENTRO SPERIMENTALE DI TORINO.”

5) MIGLIOR CORTO PER LA TECNOLOGIA – Premio Bendotti

“YET, THE BEST UNIVERSE EVER” di EDOARDO PALMA

 MOTIVAZIONE:

“PER LA VARIETA’ DI SOLUZIONI TECNICHE DIGITALI UTILIZZATE NEL CORTO, AL SERVIZIO DELLA STORIA RACCONTATA”

6) MIGLIOR FILM STRANIERO – TARGA L’ECO DI BERGAMO

“BACKWARD RUN” di AYCE KARTAL

 MOTIVAZIONE:

“PER L’INTELLIGENTE RAPPRESENTAZIONE DEL CINISMO E DELL’INDIFFERENZA DI UNA CLASSE SOCIALE NEI CONFRONTI DI IMPORTANTI E DRAMMATICHE RIVENDICAZIONI, ANCHE A CAUSA DELLA COMPLICITA’ DEI MEDIA”

7) MIGLIORE COLONNA SONORA  Luccio d’oro Premio Bar Centrale Lovere

L’ATTIMO DI VENTO di NICOLA SORCINELLI

 MOTIVAZIONE:

“PER AVER ELEVATO LA COLONNA SONORA A ELEMENTO PORTANTE DI UNA VICENDA DRAMMATICA E PER L’ELEVATA QUALITA’ DELLA COMPOSIZIONE E DELL’ESECUZIONE”

 LA GIURIA

 SILVIO SOLDINI – Presidente

PIETRO BELFIORE (Terzo Segreto di Satira)

BRUNO BOZZETTO

DANIELA DUCOLI

ALESSIO FAVA

ROBERTO FRATTINI

SILVIA GHEZZI

MATTEO LANFRANCHI

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO

Sito Internet ufficiale del Festival: http://www.cortolovere.it

FESTIVAL DEI POPOLI – I PREMI

I premi al miglior medio e corto sono andati rispettivamente a “’A Iucata” di Michele Pennetta e “Cha Fang” di Zhu Rikun   
“Per Ulisse” di Giovanni Cioni vince il 54/o Festival dei Popoli
Il regista toscano si aggiudica due premi: il Miglior Lungometraggio (8mila euro) e il premio alla distribuzione
Il documentario vincitore racconta le storie di marginalità in un centro di socializzazione di Firenze
La menzione speciale a “Costa da Morte” di Lois Patiño e la Targa Gian Paolo Paoli a “Buenos días resistencia”

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E’ il documentario Per Ulisse (Italia/Francia, 2013) di Giovanni Cioni, autore toscano nato a Parigi, a vincere il Premio Miglior Lungometraggio del Concorso Internazionale del 54/o Festival dei Popoli che si conclude questa sera, sabato 7 dicembre, al cinema Odeon di Firenze. Il premio (8000 euro) è stato assegnato dalla Giuria Internazionale composta da Pieter van Huystee (produttore, Olanda), Cinta Pelejà (co-direttrice di DocLisboa, Spagna) e J. P. Sniadecki (regista, Stati Uniti). Il film è ambientato a Firenze, racconta le storie di uomini e donne con cui la vita non è stata tenera che vivono ai margini e frequentano il centro di socializzazione “Progetto Ponterosso”.

“Attraverso la metafora del viaggio catartico – si legge nella motivazione della giuria -, questo film appartiene veramente alla gente, è fatto con la gente piuttosto che su di essa. Trasformando indimenticabili momenti di narrazione e recitazione in un cinema eccentrico, l’autore ci riporta al sentimento profondo dell’ascolto, della capacità di aprirsi e rispondere con i nostri corpi alle esperienze, alle fragilità, alle follie , alle gioie e alla bellezza intrinseca di ogni  essere umano”.

Per Ulisse” di Giovanni Cioni si è inoltre aggiudicato anche il Premio Cinemaitaliano.info – CG Home Video che consiste nella pubblicazione e distribuzione del film in dvd nella collana “POPOLI doc”. La Giuria è composta da Stefano Amadio, Antonio Capellupo, Carlo Griseri, Simone Pinchiorri. “Per aver saputo rileggere – si legge nelle motivazioni – con poesia e tatto l’omerica epopea di Ulisse, mettendo in scena il travagliato viaggio interiore di anime erranti ai margini della società”.

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La Giuria Internazionale ha assegnato una Menzione Speciale a “Costa da Morte (Spagna, 2013) di Lois Patiño. “Ogni immagine appare – si legge nella nota della giuria – come una sintesi di elementi formali, che trasformano la vastità del paesaggio in un’esperienza soggettiva, in uno stato ipnotico come quando si è passato molto tempo a guardare, solo guardare, il movimento costante della natura”. Il film spagnolo è stato il più votato dal pubblico del Festival (Premio del Pubblico).

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Il Premio per il Miglior Mediometraggio (4000 euro) è andato a “ ‘A Iucata di Michele Pennetta (Svizzera, 2013). “Nel celebrare – si legge nelle motivazioni – la relazione tra brutalità e sensualità, l’autore indaga la tensione tra il corpo e la rappresentazione di una comunità”.

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Il Premio per il Miglior Cortometraggio (2500 euro) è andato al cinese Cha Fang” (The Questioning) di Zhu Rikun (Cina, 2013). “Una forma cinematografica sperimentale – si legge nella motivazione – nata dall’urgenza di documentare e denunciare. Con profondo impegno verso il proprio  presente e mosso dal suo stesso  essere di cittadino, l’autore costruisce una performance documentario che si rivela  come un atto di resistenza”.

La Targa Gian Paolo Paoli”, premio al miglior film etno-antropologico, è andata a “Buenos días resistencia di Adrián Orr (Spagna, 2013).

Il premio Syracuse University in Florence (1000 euro) della Giuria degli studenti dell’omonima Università è assegnato a “Lewa Polowa Twarzy” (Left Side of the Face) di Marcin Bortkiewicz “per la qualità di ripresa e di montaggio e a sostegno del singolare progetto fotografico alla base del film, che con la sua ampia varietà di soggetti apre a riflessioni su temi universali come lo scorrere del tempo, l’invecchiamento e la solitudine”. Le menzioni speciali sono andate a “La Parka” di Gabriel Serra, “capace di raccontare con asciutta sensibilità la vita di un padre di famiglia condizionata dal bisogno e da un lavoro alienante” e “Quand passe le train” di Jérémie Reichenbach. La giuria del Premio è composta da Anna Behrens, Drayton  Benedict, Shannon O’ Connor e Hannah Stanley e coordinata da Carlotta Fonzi Kliemann, docente di Film Studies.

SINOSSI DEI FILM VINCITORI

Premio al Miglior Lungometraggio

PER ULISSE di Giovanni Cioni (Italia/Francia, 2013)

Come restituire la realtà, varia e imprevedibile, di chi frequenta il Progetto Ponterosso, centro di socializzazione di Firenze aperto a varie categorie di marginalità? Il film si affida una narrazione fatta di scarti, interruzioni, pause, ma anche di rivelazioni improvvise che illuminano la monotonia di giorni che sembrano infiniti. La vita non è stata tenera con nessuno dei protagonisti di Per Ulisse. I loro racconti, le loro confessioni, la loro creatività, sono il dono prezioso che questo film fa a tutti noi.

Menzione speciale della Giuria

COSTA DA MORTE di Lois Patiño

(Spagna, 2013) La Costa da morte è una regione della Galizia, in Spagna, considerata ai tempi dell’Impero romano il luogo dove il mondo aveva fine. È uno spazio in cui la terra, il cielo, la roccia sembrano sospendere il tempo, immergere il territorio e i suoi abitanti in una sorta di eternità dove la vita è inscindibilmente legata ad un luogo, da cui sembra emergere. Come filmare questa vita, di un luogo e dei suoi abitanti? Lois Patiño lavora su questo interrogativo, costruendo, inquadratura dopo inquadratura, un ritratto in movimento di corpi e territorio riuscendo a costruire quadri animati, brulicanti di vita e di tempo.

Premio al Miglior Mediometraggio

‘A IUCATA di Michele Pennetta (Svizzera, 2013)

Concetto, detto “il farmacista” vuole vincere a tutti i costi la prossima corsa clandestina. Ha per le mani un cavallo formidabile, un fuoriclasse, a cui ha dato il nome di un boss di una serie televisiva: Vito Portanova. La chimica delle sostanze iniettate si mescola al sudore degli allenamenti e alle parole dure degli uomini di Concetto. Suo figlio, Vittorio, si prende cura di Vito: un rapporto fatto di gesti e sguardi docili in un mondo che non lascia spazio ai sentimenti.

 

Premio al Miglior Cortometraggio

CHA FANG (The Questioning)  di Zhu Rikun (Cina, 2013)

Girato in circostanze eccezionali e irripetibili, il film propone un confronto serrato tra Potere – le forze di polizia – e Individuo – lo stesso regista, che si trova, in piena notte, in una camera d’albergo. Come una partita a scacchi dalle regole imperscrutabili, i giocatori elaborano mosse e contromosse sulla scacchiera impazzita delle severe procedure di controllo che la polizia cinese riserva ai non residenti. Un film chiuso e claustrofobico. Un momento di cinema-verità calato nell’assurdo kafkiano.

 

Targa “Gian Paolo Paoli”

BUENOS DIAS RESISTENCIA di Adrián Orr (Spagna, 2013)

Alle prime luci dell’alba David ha il difficile compito di mettere in piedi il suo ‘team’: tre bambini che devono andare a scuola. In un vortice di incitamenti perentori e nervosi, nella remissività petulante o silenziosa dei bambini ancora sonnolenti si nasconde la preziosità della cura quotidiana e dell’ascolto di ogni loro piccolo umore. Ogni giorno una battaglia, un’avventura, un imprevisto. Ogni giorno da resistere.

 

Premio Cinemaitaliano.info – CG Home Video a

PER ULISSE di Giovanni Cioni (Italia/Francia, 2013)

 

Il Premio Syracuse University in Florence

Lewa Polowa Twarzy (Left Side of the Face) di Marcin Bortkiewicz di Marcin Bortkiewicz (Polonia, 2013)Il progetto fotografico che Leszek Krutulski sta conducendo dal 2010 prevede che una serie di soggetti posino nel suo studio fotografico itinerante. La prima seduta ritrarrà, in primo piano, soltanto la parte sinistra del volto del soggetto. Tra dieci anni il fotografo procederà a fotografare la parte destra. Mentre si attende che la macchina fotografica faccia lo scatto, la conversazione procede seguendo riflessioni e curiosità dei modelli in posa.

“Menzioni speciali” Il Premio Syracuse University in Florence

La Parka di Gabriel Serra Messico, 2013

Dettagli di macchinari metallici, gabbie, meccanismi. Un movimento che si ripete, freddo e secco. Corpi di animali che si susseguono, si alternano, anch’essi visibili solo per alcuni dettagli: un dorso, una coda; la rappresentazione di un mattatoio, ma anche di una coscienza, quella di un uomo che da anni vi lavora. Parole e immagini diventano un flusso di pensieri sulla vita e la morte, sulle aspirazioni, le delusioni, i traumi, i sogni.

Quand passe le train di Jérémie Recheinbach (Francia, 2013, 30’) Un gruppo di donne lancia generi di conforto e di prima necessità ai migranti che, clandestinamente, abbandonano Honduras, Nicaragua, Guatemala e passano la frontiera attaccati ai treni merce, spesso sul tetto dei vagoni. Sono donne che non rispettano la legge, perché in Messico aiutare i clandestini è reato e lo fanno nei confronti di persone che non conoscono, senza alcun tornaconto futuro, ottimizzando al meglio il loro senso di solidarietà.

FESTIVAL DEI POPOLI: il programma dell’ultima giornata

Ricevo e volentieri pubblico

Al cinema Odeon, alle ore 21.00, la cerimonia di premiazione
Omaggio al bluesman Lightnin’ Hopkins e la musica etnica di Strachwitz chiudono il 54/o Festival dei Popoli
La prima italiana di ‘Master of The Universe’ sulla testimonianza del broker di fama mondiale Rainer Voss

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Sarà l’omaggio al bluesman Sam John Hopkins, alias Lightnin’ Hopkins, a 31 anni dalla sua scomparsa, nel documentario The blues accordin’ to Lightnin’ Hopkins di Les Blank (del 1970 di 30 minuti) a chiudere il 54/o Festival dei Popoli, domani sabato 7 dicembre (ore 21.30), al cinema Odeon di Firenze. A seguire la prima italiana di This ain’t no mouse music di Chris Simon, Maureen Gosling (USA, 2013, 92’) sull’icona della musica etnica Chris Strachwitz (Arhoolie Records) che ci coinvolge in un ballo sincopato che parte dal Texas per arrivare a New Orleans sulle tracce delle sonorità tipiche della musica blues, cajun, messicana, country e western, alla ricerca dell’anima musicale dell’America. La proiezione di chiusura sarà preceduta dalla cerimonia di premiazione dei film vincitori del 54/o Festival dei Popoli, accompagnata dalle note del bluesman Federico Riondino (ore 21.00).

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Al cinema Odeon l’ultima giornata parte alle ore 16, per la sezione Territori Instabili (in collaborazione con CCC Strozzina) con la proiezione di Soran fait son cinéma di Fulvia Alberti, Soran Qurbani (Francia, 2013) sulla storia di Soran, curdo iraniano rifugiato in Iraq, che intraprende un lungo viaggio per raggiungere l’Inghilterra con il sogno di fare cinema. Alle 17.30 il film Father and Son di Pawel Łoziński (Polonia, 2013) sul viaggio a Parigi in camper, nel luogo della sua infanzia insieme al padre Marcel.

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Allo Spazio Alfieri, dalle ore 15.00, saranno proiettati due docu del regista Pawel Łoziński: Kitti, Kitti (Polonia 2008) su un gruppo di quattro donne che si prendono cura di una colonia di gatti, cercando così un’alternativa alla solitudine e, a seguire, Chemo (Polonia, 2009) ritratto intimo e appassionato di alcuni pazienti malati di cancro alle prese con le loro sedute di chemioterapia. Alle ore 17.00 le proiezioni del progetto “Tandem con Documentarist” – Istanbul Documentary Days”: si parte con One cup of turkish coffee di Nazli Eda Noyan, Dagˇhan Celayir; The Freak di Erol Mintas, Taylas Mintas  e Asê di Ercan Orhan.  A seguire l’incontro con gli organizzatori.

Alle ore 18.30, tra gli eventi speciali, la prima italiana di Master of The Universe, sulla testimonianza di Rainer Voss, fino a qualche anno fa uno dei “dominatori dell’universo”, broker al soldo di banche e società d’investimento che trattano e scambiano denaro per centinaia di milioni di euro al giorno. Il regista Bauder interroga Voss che, con diligenza e precisione, prova a descrivere quel che ha visto nei suoi anni passati a far ingrassare quel ‘mostro’. Alla fine della proiezione interviene Maurizio Ricci, giornalista de “La Repubblica”.

Alle 21.30 seguirà la proiezione dei film vincitori.

 

All’Auditorium Sant’Apollonia alle ore 11 si terrà l’incontro con i registi ospiti della giornata nel consueto appuntamento “How I did it”.

 

 

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze. Abbonamenti e Biglietti; ABBONAMENTO COMPLETO (Valido per tutta la durata della manifestazione in tutte le sale del Festival): Intero: 50,00 euro- Ridotto*: 35,00 euro. ABBONAMENTO GIORNALIERO (Valido per 1 giorno in tutte le sale del Festival): Intero: 10,00 euro – Ridotto*: 7,00 euro.  BIGLIETTI biglietto singolo dalle ore 10.00 – 21.00: Intero: 5,00 euro – Ridotto*: 4,00 euro biglietto singolo dalle ore 21.00: Intero: 7,00 euro – Ridotto*: 5,00 euro (Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18).

 

Festival dei Popoli on the web; Sito: www.festivaldeipopoli.org; Facebook: FestivaldeiPopoli Florence; Twitter: Festival dei Popoli @FdP_Florence; Youtube:http://www.youtube.com/user/FestivaldeiPopoli; Hashtag: #realityismore, #54fdp, #festivaldeipopoli; Email: info@festivaldeipopoli.org

FESTIVAL DEI POPOLI – il programma di domani

Ricevo e volentieri pubblico

 

16 i documentari proiettati tra Cinema Odeon, Spazio Alfieri e Istituto Francese

Al Festival dei Popoli la Grecia come terra di confine,
la Cina di oggi e l’indipendenza del Camerun
Tra gli eventi speciali Elektro Moskva sulla sperimentazione musicale.
Pawel Łoziński incontra il pubblico allo Spazio Alfieri alle ore 16

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L’immigrazione attraverso la Grecia, paese di passaggio, nel profondo documentario dal titolo L’Escale (cinema Odeon, ore 21.30); la Cina di oggi e le restrizioni per i turisti in Cha Fang (cinema Odeon, 21.00) e lo sconosciuto Sherman, forse un eremita, che di giorno raccoglie i molluschi e la notte lavora in una misteriosa industria ittica in Night Labor (cinema Odeon, ore 16.00). La musica sperimentale con materiale di riciclo a Mosca in Elektro Moskva (Spazio Alfieri, ore 21.30) e il cinema di Pawel Łoziński, figlio di Marcel Łoziński, a cui il festival dedica una originale retrospettiva (Father & Son) che incontrerà il pubblico (alle ore 16 allo Spazio Alfieri) sono tra gli eventi in programma della settima giornata, domani venerdì 6 dicembre, del 54/o Festival dei Popoli a Firenze, tra cinema Odeon, Spazio Alfieri, Istituto Francese e auditorium Sant’Apollonia.

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Al cinema Odeon si parte alle 16 con il film in concorso Night Labor di David Redmon, Ashley Sabin (USA, 2013). Protagonista Sherman che vive in un luogo apparentemente deserto, l’uomo esegue con calma e precisione quasi rituale gesti che sembrano essere la sua routine di eremita: di giorno la raccolta di molluschi, di notte il lavoro in una misteriosa industria ittica dove si muove in assoluta solitudine. Alle 17:30, l’evento speciale con la proiezione di Yumen Cina, (USA, 2013) di J.P. Sniadecki, Xiang Huang, Xu Ruotao (Omaggio a J.P. Sniadecki, giurato del Festival). Il doc ritrae Yumen, una città industriale abbandonata nella provincia di Gansu, nel nord-ovest della Cina dove si aggirano dei personaggi che la esplorano, che improvvisano delle performance tentando di ricostruirne la memoria.  Alle 19:00, in concorso, la proiezione di Une feuille dans le vent di Jean-Marie Teno (Francia/Camerun/Gabon, 2013) sulla storia della lotta dell’indipendenza camerunense raccontata da Ernestine, figlia di Ernest Ouandie, eroe della lotta sanguinosa di un paese segnato da repressione. La donna decide di raccontare al regista la storia della sua vita. Alle 21, in prima serata, in concorso, sarà proiettato Cha Fang di Zhu Rikun (Cina, 2013, 22 minuti) sul confronto tra “potere” – le forze di polizia – e “individuo” – lo stesso regista, sulle severe procedure di controllo che la polizia cinese riserva ai non residenti.  Sempre in concorso a seguire L’escale di Kaveh Bakhtiari (Francia/Svizzera, 2013).  In un angusto appartamento di Atene, Amir e i suoi compagni attendono i documenti falsi che spalancheranno loro le porte dell’Europa. La condivisione di giochi e disperazioni, i contrasti e gli affetti, non sono solo dettagli di vita quotidiana ma note necessarie, uniche, nell’attesa sfiancante di un futuro ignoto, forse feroce. La Grecia, terra di confine e d’incertezza che dilata il senso di precarietà, non è in grado di arrestare i sogni e le aspettative di chi è costretto a farvi ‘scalo’.

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Allo Spazio Alfieri si parte alle 15.00 con la retrospettiva Father & Son e la proiezione dei corti Sisters (1999, 12’); The way it is (Polonia, 1999, 58’); The Ukrainian Cleaning Lady (2002, 19’) e Inventory (2010, 9’) di Pawel Łoziński. A seguire si terrà l’incontro aperto al pubblico con Pawel Łoziński. Alle 19.00, per la nuova sezione Lontano da Utopia, la proiezione di Élevage de poussière di Sarah Vanagt (Belgio, 2013) sul processo a Radovan Karadzic, incriminato per crimini di guerra dal Tribunale Penale Internazionale per la ex Yugoslavia dell’Aja. La regista ricostruisce gli atti attraverso documenti sconcertanti (foto, video, testimonianze) e rivela, attraverso la tecnica del frottage, compiuto nelle aule del tribunale, la zona d’ombra che si nasconde tra i “fatti” di guerra, le prove materiali, le immagini attraverso le quali è rappresentata e le loro successive interpretazioni. Alle 20:30  la proiezione Being you, being me di Alexandra Kaufmann (Italia, 2013, 42) nella sezione Panorama. E’ il delicato ritratto del fratello della regista, un ragazzo davvero speciale la cui vita è rimasta segnata da un incidente accadutogli da bambino. Alle 21.30 l’evento speciale Elektro Moskva di Dominik Spritzendorfer, Elena Tikhonova (Austria, 2013, 89’). Il film racconta la genialità e lo spirito di scienziati e artisti russi che hanno creato strumenti pionieristici con elementi di scarto capaci di influenzare ancora oggi la musica elettronica. Tramite materiale d’archivio e interviste a scienziati, collezionisti e musicisti, viene ripercorsa la connessione fra la ricerca militare sovietica e l’uso clandestino delle stesse tecnologie per la sperimentazione musicale.

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All’Istituto Francese alle 17.30 continua l’omaggio a Parigi con la sezione Etudes sur une ville: Paris con le proiezioni di La zone: au pays des chiffoniers di Georges Lacombe (Francia, 1928, 35’) dedicata a la Zone,  bidonville situata tra Parigi e la sua banlieu, abitata per lo più da straccivendoli che, fin dalle prime ore dell’alba, cercano di sopravvivere rovistando tra i rifiuti delle pattumiere. A seguire Les Halles di Boris Kaufman, André Galitzine (Francia, 1928, 22’) e  (18.30) La vie réelle (sans défense) di Arnaud Gerber (Francia, 2013, 70’) sull’esperienza raccolta negli appunti e nelle lettere della filosofa Simone Weil che spinta dall’urgenza di conoscere la vita reale della classe operaia sperimentò la condizione dell’opoerario in fabbrica scoprendone la sofferenza, l’umiliazione e l’abbrutimento della dignità umana. All’Auditorium Sant’Apollonnia alle ore 11 si terrà How I did It, l’incontro pubblico con tutti gli ospiti del Festival.

 

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze. Abbonamenti e Biglietti; ABBONAMENTO COMPLETO (Valido per tutta la durata della manifestazione in tutte le sale del Festival): Intero: 50,00 euro- Ridotto*: 35,00 euro. ABBONAMENTO GIORNALIERO (Valido per 1 giorno in tutte le sale del Festival): Intero: 10,00 euro – Ridotto*: 7,00 euro.  BIGLIETTI biglietto singolo dalle ore 10.00 – 21.00: Intero: 5,00 euro – Ridotto*: 4,00 euro biglietto singolo dalle ore 21.00: Intero: 7,00 euro – Ridotto*: 5,00 euro (Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18).

Festival dei Popoli on the web; Sito: www.festivaldeipopoli.org; Facebook: FestivaldeiPopoli Florence; Twitter: Festival dei Popoli @FdP_Florence; Youtube:http://www.youtube.com/user/FestivaldeiPopoli; Hashtag: #realityismore, #54fdp, #festivaldeipopoli; Email: info@festivaldeipopoli.org

 

FESTIVAL DEI POPOLI – il programma di oggi

Ricevo e volentieri pubblico (anche se un po’ in ritardo)

Allo Spazio Alfieri la proiezione de “Lisola” sulla storica comune degli anni 70 a Sasso Marconi
Il gigante dell’arte contemporanea cinese Wang Guangyi nel doc “Chimeras”
Sesta giornata del Festival dei Popoli tra Odeon, Spazio Alfieri, Istituto Francese e auditorium Sant’Apollonnia

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l gigante dell’arte contemporanea cinese Wang Guangyi, considerato l’Andy Warhol della Cina moderna; il ritratto di una storica comune degli anni settanta alle porte di Sasso Marconi; le confessioni di un militante palestinese rinchiuso in prigione per 15 anni e l’Italia della crisi del lavoro vista con gli occhi di operai e operaie. Sono alcuni dei temi trattati dai 16 documentari della sesta giornata del 54/o Festival dei Popoli domani, giovedì 5 dicembre, tra Cinema Odeon, Spazio Alfieri, Istituto Francese e Auditorium Sant’Apollonia.

All’Auditorium Sant’Apollonia la quinta giornata di festival inizia alle ore 11 con la tavola rotonda sul documentario dal titolo “Lunga vita al documentario! Nuove strategie distributive a sostegno del documentario e del suo pubblico”, moderata da Maurizio di Rienzo. Durante l’incontro (aperto al pubblico), che si terrà fino alle ore 18, si parlerà della situazione del documentario in Italia, partendo dalle forme di distribuzione, classiche o multi-piattaforma fino ad arrivare ad una panoramica sull’offerta di documentari nei canali televisivi italiani. Chiude la giornata di studi il caso “Sacro Gra”, il documentario che ha vinto l’ultima mostra del cinema di Venezia. Tra i relatori interverranno: Terenzio Cugia di Sant’Orsola (CEO, Cineama); Gianluca Guzzo (fondatore e CEO, Mymovies.it); Massimo Galimberti (fondatore, Kino); Fabio Mancini (Commissiong Editor, Doc3 / Rai Tre); Andrea Romeo (direttore artistico, Biografilm Festival – fondatore, I WonderPictures); Dario Zonta (produttore creativo,Sacro GRA), Luca Legnani (consulente alle acquisizioni, The Space Cinema) e Jacopo Sgroi (resp. marketing e comunicazione, CG Home Video).

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Al cinema Odeon la sesta giornata (con 4 documentari in Concorso) parte alle 16:30 con Hamdan di Martin Solá (Argentina/Nuova Caledonia/Palestina, 2013) sulle confessioni di militante palestinese che è stato rinchiuso in prigione per 15 anni. Alle 18.15, è la volta di una dei due registi italiani in concorso, con la proiezione di Wip – Work in progress di Simona Risi (Italia, 2013). Il documentario ritrae due storie parallele sulla crisi del lavoro in Italia: una a Trapani, dove un gruppo di operai del cantiere navale dopo il licenziamento occupa la petroliera Marettimo per sei mesi e l’altra a Latina, dove un altro gruppo di operaie per lo stesso motivo si rinchiude in fabbrica per un anno. Alle 19.30 Buenos dias resistencia di Adrián Orr (Spagna, 2013, 20’) sulle prime luci dell’alba di David che ha il difficile compito di mettere in piedi il suo ‘team’: tre bambini che devono andare a scuola (ogni giorno una battaglia, un’avventura, un imprevisto). Alle 21:00 il cortometraggio Notícias da Rainha di Ana Johann (Brasile, 2013, 19’), un originale lavoro con effetti speciali deliziosamente retrò, sulla storia di Lucia CecíliaKubis, Regina della radio brasiliana. A seguire, in prima serata, la proiezione di Chimeras di Mika Mattila (Finlandia/Cina, 2013). Il filmato ritrae due artisti cinesi, due identità in crisi a confronto: il gigante dell’arte contemporanea cinese Wang Guangyi – considerato l’”Andy Warhol della Cina” – e il giovane e promettente Gang Liu. Attraverso le loro vite e i loro destini paralleli, Chimeras ci racconta un momento in cui le aspirazioni entrano in conflitto con il senso di identità e i valori della Cina moderna.

Allo Spazio Alfieri continua l’omaggio a Marcel Łoziński e Paweł Łoziński. Si parte alle 15 con il corto The King di Marcel Łoziński (Polonia, 1974) e a seguire How to live di Marcel Łoziński (Polonia, 1977, 82’) in un campo estivo organizzato dal Sindacato Socialista Polacco della Gioventù (ZSMP). Alle 17:00 è la volta di Pawel Łoziński (figlio di Marcel) con la proiezione di Birthplace (Polonia, 1992) sul ritorno in Polonia dello scrittore Henryk Grynberg nel villaggio dove lui e la sua famiglia si rifugiarono durante l’occupazione nazista e dove suo padre fu ucciso. A seguire il corto My nature index in the Lezno village di Pawel Łoziński (Polonia, 2002).

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Alle 18:30 la proiezione de Lisola di Matteo Parisini (Italia, 2013), nella sezione Panorama. Il doc racconta della comune Lisola fondata negli anni settanta da un gruppo di quaranta ragazzi, rimasta attiva per più di vent’anni. Il regista porta a compimento una ricognizione sulle proprie radici e su uno spaccato storico, politico e culturale d’Italia. Alle 20:45 la proiezione di Monpère, la révolution et moi (Svizzera/Turchia, 2013) di UfukEmiroglu. Il film rientra nella sezione del Progetto Tandem con Documentarist – Istanbul DocumentaryDays. Racconta di Ufuk, figlia di una coppia turca che negli anni ‘70 ha militato nel partito comunista. Dopo essere emigrati in Svizzera, l’armonia della famiglia si sgretola. La regista affronta una crisi che la porta a intraprendere un lungo viaggio alla ricerca della propria identità. Alle 22.30, per la sezione Lontano da Utopia, la proiezione di Min Stulna Revolution di Nahid Persson Sarvestani (Svezia, 2013) sulle recenti proteste in Iran che risvegliano i ricordi della regista, di quando da giovane attivista fuggì dal paese dopo la rivoluzione del 1979.

All’Istituto Francese continua l’omaggio a Parigi. Si parte alle 17.30 con la proiezione Souvenirs de Paris ou Paris Express di Pierre Prévert, Marcel Duhamel (Francia, 1928, 39’). Le immagini del film catturano lo spirito della Pargi di quegli anni e de lesanné esfolles immortalando la bellezza delle donne parigine al volante o in carrozza, a passeggio o su un taxi, sedute nella terrazza di un bar o camminando a passo svelto nei boulevards, bionde o brune. A seguire Les nuits électriques di Eugène Deslaw (Francia, 1930, 9’) e alle 18:30 la proiezione di Rien que les heures di Alberto Cavalcanti (Francia, 1926, 58’). A seguire Bois d’Arcy di Mehdi Benallal (Francia, 2013, 24’) su “un piccolo comune con una piccola borghesia” a pochi chilometri da Parigi, in cui Mehdi Benallal ritorna per affrontare il proprio passato e ripercorrere i luoghi della propria infanzia attraverso i ricordi che l’hanno segnata.

All’Auditorium Sant’Apollonnia alle ore 11 si terrà il quotidiano incontro pubblico con i registi (How I did it) e il secondo giorno di “Doc at Work”, l’evento Industry del Festival (con accesso riservato ai professionisti accreditati) che prevede la presentazione di progetti di film in fase di sviluppo (Pitching Forum) o di completamento (Rough Cut Presentation) ad un’audience di commissionino editors, film buyers e professionisti di provenienza internazionale.

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze. Abbonamenti e Biglietti; ABBONAMENTO COMPLETO (Valido per tutta la durata della manifestazione in tutte le sale del Festival): Intero: 50,00 euro- Ridotto*: 35,00 euro. ABBONAMENTO GIORNALIERO (Valido per 1 giorno in tutte le sale del Festival): Intero: 10,00 euro – Ridotto*: 7,00 euro.  BIGLIETTI biglietto singolo dalle ore 10.00 – 21.00: Intero: 5,00 euro – Ridotto*: 4,00 euro biglietto singolo dalle ore 21.00: Intero: 7,00 euro – Ridotto*: 5,00 euro (Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18).

Festival dei Popoli on the web; Sito: www.festivaldeipopoli.org; Facebook: FestivaldeiPopoli Florence; Twitter: Festival dei Popoli @FdP_Florence; Youtube:http://www.youtube.com/user/FestivaldeiPopoli; Hashtag: #realityismore, #54fdp, #festivaldeipopoli; Email: info@festivaldeipopoli.org

FESTIVAL DEI POPOLI: la quarta giornata martedì 3 dicembre 2013

Ricevo e volentieri pubblico

Allo Spazio Alfieri il maestro del cinema polacco Marcel Łoziński incontra pubblico

Ciné concert” al Festival dei Popoli:
film restaurato su Parigi degli anni ’20 all’Odeon musicato dal vivo

La quarta giornata del Festival dei Popoli tra cinema Odeon e Spazio Alfieri

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Sarà la proiezione di Etudes sur Paris di André Sauvage (Francia, 1928), film muto e restaurato su Parigi degli anni ’20, accompagnata dal vivo dal concerto dei Quatuor Prima Vista, l’evento speciale in programma alla quarta giornata del 54/o Festival dei Popoli a Firenze domani, martedì 3 dicembre, al cinema Odeon, alle ore 21.30. Prendendoci per mano con la sua macchina da presa, Sauvage ci fa conoscere la poesia di Parigi attraverso monumenti, insegne, pubblicità, vetrine di negozi, persone, dettagli di volti, corpi ed emozioni. Un poeta che, attraverso il suo sguardo visionario, ci fa dono del ritratto della sua città e della possibilità di saggiarne ed immaginarne il fermento negli anni folli che ne hanno suggellato la bellezza.

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La quarta giornata parte al cinema Odeon con due film in concorso: alle 17.00 la proiezione di Quand passe le train di Jérémie Recheinbach (Francia, 2013, 30’) su un gruppo di donne messicane che lancia generi di prima necessità ai migranti che, clandestinamente, abbandonano Honduras, Nicaragua, Guatemala, e passano la frontiera attaccati ai treni merce, spesso sul tetto dei vagoni. A seguire, alle ore 18.00 si terrà la proiezione di Metamorphosen di Sebastian Mez (Germania, 2013): il documentario è un ritratto della vita delle persone che vivono in una zona remota della regione degli Urali meridionali (al tempo parte dell’URSS), dove nel 1957 avvenne un’esplosione nucleare che contaminò un’area vastissima. Gli abitanti sono abbandonati a loro stessi e abitano ancora oggi lungo il fiume Tetcha, nel bel mezzo di un placido inferno radioattivo. “Un esperimento cinematografico di grande rigore che si avvale di soluzioni visive originalissime per rendere visibile l’invisibile”. Al cinema Odeon anche le repliche di Per Ulisse di Giovanni Cioni (ore 10); Yugoslavia – How Ideology Moved Our Collective Body (ore 12); SickfuckPeolple (ore 15) e A Iucata (ore 16.15).

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Allo Spazio Alfieri la giornata parte alle ore 15.00 con How It’s Done di Marcel Łoziński (Polonia, 2006) sulle dinamiche che regolano il processo di selezione della classe dirigente: il regista mostra la coerenza ma anche l’evoluzione del suo metodo di lavoro, aggiornando un approccio nato per smascherare il sistema propagandistico nella Polonia Popolare e ancora perfettamente in grado di misurarsi – dopo quarant’anni – con la dittatura della comunicazione. A seguire si terrà l’incontro con il pubblico con Marcel Łoziński.  L’omaggio al maestro del cinema polacco continua alle 18:30 con il corto di 89 mm from Europe (Polonia, 1993) e a seguire il lungometraggio Father and Son on a Journey di Marcel Łoziński (Polonia, 2013): Pawel, figlio di Marcel, propone al padre Marcel di fare un viaggio insieme, un viaggio che diventerà un film. Alle ore 21.00 Ciò che mi nutre mi distrugge (2013) di Ilaria de Laurentiis e Raffaele Brunetti nella sezione Panorama, dedicata agli italiani. Un toccante album che raccoglie, da una distanza inusuale, i volti, le forme, i gesti e le parole di quattro donne colpite, ferite, sedute di fronte a uno psicoterapeuta disposto a combattere e vincere con loro la bulimia, la malattia dell’odio verso di sé.

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All’auditorium Sant’Apollonnia, per sezione Doc at Work, si parte alle 11 con l’incontro pubblico (How I Did It) con tutti i registi presenti al festival e alle ore 15.00 la presentazione del libro “Recycled Cinema – immagini perdute visioni ritrovate” di Marco Bertozzi (Marsilio). Alle 16.00 per la sezione “Panorama in Cantiere”, spazio dedicato ai progetti in progress, si presenta “Verde Elementare. Il sentimento delle immagini, nel silenzio” di Giuseppe Carrieri.

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze. Abbonamenti e Biglietti; ABBONAMENTO COMPLETO (Valido per tutta la durata della manifestazione in tutte le sale del Festival): Intero: 50,00 euro- Ridotto*: 35,00 euro. ABBONAMENTO GIORNALIERO (Valido per 1 giorno in tutte le sale del Festival): Intero: 10,00 euro – Ridotto*: 7,00 euro.  BIGLIETTI biglietto singolo dalle ore 10.00 – 21.00: Intero: 5,00 euro – Ridotto*: 4,00 euro biglietto singolo dalle ore 21.00: Intero: 7,00 euro – Ridotto*: 5,00 euro (Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18). 

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FESTIVAL DEI POPOLI: la portavoce di Wikileaks a Firenze

Ricevo e volentieri pubblico

 

“Il film di Gibney non rappresenta la realtà dei fatti.  
Stiamo pensando anche noi di produrre un film su Snowden”

Kristinn Hrafnsson, portavoce di Wikileaks a Firenze
“Grazie a Wikileaks è cresciuta un’opinione pubblica che con sempre più forza potrà dire “mai più” ”

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Firenze, 1 dic – “Grazie a Wikileaks, dopo le immagini dell’Afghanistan, per esempio, è cresciuta un’opinione pubblica che con sempre più forza potrà dire “mai più” ”. Così Kristinn Hrafnsson, portavoce di Wikileaks all’inaugurazione del 54/o Festival dei Popoli con la prima italiana di We steal Secrets: The Story of Wikileaks di Alex Gibney. “Noi di Wikileaks – ha spiegato il portavoce – non abbiamo collaborato al film di Gibney e questo mi pare evidente. Il film è composto da diversi interviste con persone con cui abbiamo avuto dei problemi e con cui non eravamo d’accordo, in particolare il giornalista del The Guardian. Né Julian Assange né Wikileaks hanno mai voluto collaborare alla realizzazione né alla condivisione di quello che è ritenuto un film importante. Nel film di Gibney ci sono diversi errori nei fatti e posso dirlo per due ragioni: primo, perché sono all’interno dell’organizzazione e conosco come sono andate le cose. E secondo perché per vent’anni ho fatto il giornalista e quindi so come si possono manipolare i fatti con un montaggio creativo”. 

 

“Alcune cose che trovo aberranti nel film – ha detto il regista davanti ad una sala colma – innanzitutto pone Brand Manning in una luce molto negativa, perché si sofferma solo sul disagio psicologico senza prestare attenzione alle motivazioni politiche del suo gesto”.

 

“Poi, per quel che riguarda il “caso Svezia” non viene mai spiegato con chiarezza come sia stato trattato in modo falso. Infine un’altra falsità: Julian Assange non ha mai chiesto un milione di dollari per l’intervista”.

 

“Alla fine del film si dice che Wikileaks è finito ed è stato distrutto da Julian Assange. Ma anche questo non è vero. Da quando questo film è terminato sono stati resi noti molti documenti (sulla Siria, per non parlare dell’assistenza che Wikileaks ha dato a Snowden e molti altri ancora). Wikileaks è vivo e Julian Assange è vivo quindi questo film è falso”!

 

“Come abbiamo visto nel film in USA è stato creato un Gran Giurì per portare all’accusa definitiva Wikileaks e Julian Assange. Questa indagine è ancora in corso e la possiamo considerare una persecuzione in atto rivolta a Julian Assange e a tutti. Non è paranoia ma la consapevolezza che qualcosa di enorme sta andando avanti”.

 

“Oggi – ha detto infine il numero due di Assange – siamo una piccola organizzazione che per tre anni è stata strangolata a causa della chiusura dei finanziamenti. Ma dopo il blocco delle carte di credito abbiamo fatto causa e l’abbiamo vinta. Ora possiamo nuovamente ricevere donazioni. Vi invito a provare”.

 

Sull’eventualità di un film prodotto proprio su Wikileaks ha detto “noi non abbiamo due o tre milioni di dollari e la Universal per fare un film. Stiamo comunque esplorando diverse possibilità. Abbiamo co-prodotto “MEDIASTAN” sulla rivelazione di cablotaggio in Unione Sovietica e abbiamo un altro progetto sul caso Snowden. Siamo più disponibili a collaborare con persone di cuore che con persone con un grande portafoglio”.

 

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze.

 

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FESTIVAL DEI POPOLI – lunedì 2 dicembre

Ricevo e volentieri pubblico

Allo Spazio Alfieri Eu013 – L’Ultima Frontiera sui Centri di Identificazione ed Espulsione italiani
In programma 14 documentari per la terza giornata, lunedì 2 dicembre, tra cinema Odeon e Spazio Alfieri

Giovanni Cioni presenta “Per Ulisse” in prima nazionale

Il regista toscano è in Concorso al Festival dei Popoli  con un doc girato a Firenze  al centro di socializzazione Progetto Ponterosso

All’Auditorium Sant’Apolonnia partono gli incontri con gli autori e la sezione “Work in progress”

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La prima nazionale di Per Ulisse (2013) di Giovanni Cioni, regista toscano, tra i due film italiani presenti in Concorso al 54/o Festival dei Popoli, sarà tra i documentari del terzo giorno, lunedì 2 dicembre (cinema Odeon, ore 21.00), del festival internazionale del documentario in corso a Firenze. Tra i protagonisti del documentario (92 minuti) gli uomini e le donne che frequentano il centro di socializzazione di Firenze Progetto Ponterosso, aperto a varie categorie di marginalità. Nel documentario i loro racconti, le loro confessioni, la loro creatività. “Sono persone – ha detto Cioni – che hanno terminato le cure di disintossicazione, persone uscite dal carcere o in affidamento senza domicilio che abitano questa città, lavorano, la percorrono. Magari anche fieri di essere abitanti di una città che poi magari non li vede”.

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Al cinema Odeon, la terza giornata, in programma cinque film in concorso. Si parte alle 16 Yugoslavia, How Ideology Moved Our Collective Body di Marta Popivoda, documentario sperimentale sulla storia della ex Yugoslavia, dai partigiani nel 1945 ai ragazzi che, nel 2000, incendiarono il palazzo parlamentare a Belgrado. Alle 17:30 il cortometraggio Lewa Polowa Twarzy di Marcin Bortkiewicz (Polonia, 2013) sull’opera uno strano fotografo itinerante e un inconsueto progetto fotografico e alle 18.00 la proiezione de ‘A iucata” di Michele Pennetta (Svizzera, 2013) su un gioco di scommesse clandestine e un cavallo fuoriclasse con protagonista Concetto detto “il farmacista”. Alle 19:00 la proiezione di Sickfuckpeople di Juri Rechinsky (Austria/Ucraina, 2013), su giovanissimi eroinomani che si aprono e si confidano. Abitano in una delle cavità della città di Odessa come lontre dimenticate. In prima serata, alle 21:00, il già citato Per Ulisse di Giovanni Cioni (Italia/Francia, 2013, 92’).

Allo Spazio Alfieri si parte alle 15:00 con l’omaggio a Marcel Łoziński: The Microphone Test (1980, 19’) su trasmissioni della radio della fabbrica di cosmetici Pollena-Uroda; Witnesses (Polonia, 1987, 26’) sull’accaduto del 4 luglio del 1946 a Kielce quando la folla trucida 42 ebrei; Katyn‘ Forest (1990, 53) in cui il regista attraversa la foresta Katyn guidato dalla figlia di uno degli ufficiali polacchi uccisi. Alle 17.00, per la nuova sezione Lontano da Utopia, la proiezione di By the River di Nontawat Numbenchapol (Thailandia, 2013, 71’) sugli abitanti di Klity, a Kanchanaburi, in Thailandia, immersi nella tranquillità dei boschi, che conducono una vita semplice. Si sono sempre alimentati con il pesce del fiume del villaggio, ma da qualche tempo il fiume è stato contaminato dagli scarti di una fabbrica che lavora minerali. Alle 19.00 continua la retrospettiva su Łoziński  con The Touch Polonia (1978, 13’); If It Happens (2007, 40’) e Poste Restante (2008, 14’)

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In prima serata, allo Spazio Alfieri, (ore 21:00) la proiezione di  EU 013 – L’ultima frontiera di Alessio Genovese (Italia, 2013, 60’). Il film testimonia per la prima volta ciò che accade all’interno dei Centri di Identificazione ed Espulsione italiani (CIE) dove ogni anno migliaia di cittadini stranieri vengono trattenuti per non avere un regolare permesso di soggiorno.

Chiude la terza giornata Tonia and her children di Marcel Łozinski (Polonia, 2011).

Lunedì apre anche il nuovo spazio del Festival “Doc at Work” all’Auditorium Sant’Apollonia con gli incontri, aperti al pubblico, alle ore 11 dal titolo “How I did it” in cui saranno presenti tutti gli autori presenti al Festival. Alle 15.00 la presentazione del libro “Per un cinema del reale” a cura di Daniele Dottorini e alle 16:00 per Panorama in Cantiere l’associazione Documentaristi Anonimi, Cinemaitaliano.info presentano “Verde Elementare. Il sentimento delle immagini, nel silenzio” di Giuseppe Carrieri.

La terza giornata vede le repliche al cinema Odeon di Géographie Humaine di Claire Simon (ore 10, cinema Odeon); a seguire Loli Kali Shuba di Aleksandr Balagura e alle 15.00 Onder Vrouwen di Kim Brand.

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze.

Abbonamenti e Biglietti; ABBONAMENTO COMPLETO (Valido per tutta la durata della manifestazione in tutte le sale del Festival): Intero: 50,00 euro- Ridotto*: 35,00 euro. ABBONAMENTO GIORNALIERO (Valido per 1 giorno in tutte le sale del Festival): Intero: 10,00 euro – Ridotto*: 7,00 euro.  BIGLIETTI biglietto singolo dalle ore 10.00 – 21.00: Intero: 5,00 euro – Ridotto*: 4,00 euro biglietto singolo dalle ore 21.00: Intero: 7,00 euro – Ridotto*: 5,00 euro (Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18).

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