FABER IN SARDEGNA di Gianfranco Cabiddu in anteprima a roma

Ricevo e volentieri pubblico

FABER IN SARDEGNA:

il documentario di Gianfranco Cabiddu dedicato a Fabrizio De Andrè in anteprima a Roma

Si terrà domenica 23 novembre alle 21:00 presso il Teatro Studio Borgna Auditorium Parco della Musica di Roma, la proiezione in anteprima assoluta di Faber in Sardegna, un documentario dedicato a Fabrizio De Andrè diretto da Gianfranco Cabiddu. La proiezione sarà accompagnata da un omaggio a De Andrè con Dori Ghezzi, Cristiano De Andrè, Paolo Fresu, Danilo Rea, Rita Marcotulli e Maria Pia De Vito.

Faber in Sardegna” di Gianfranco Cabiddu  è un documentario musicale prodotto da Clipper Media in collaborazione con Rai Cinema e realizzato con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission per raccontare il complesso rapporto tra Fabrizio De André e un luogo speciale come l’Agnata e la Sardegna, con i suoi suoni, le musiche, la sua lingua. Un film musicale che alterna passato e presente. Il passato evocato dalle rare immagini d’archivio che lo ritraggono all’Agnata, fotografie e spezzoni di filmati familiari, testimonianze che raccontano un De André privato, intimo e mettono in luce la vita di un uomo che, smessi i panni dell’artista conosciuto da tutti, indossa quelli dell’allevatore e del contadino; il presente che va oltre il tempo concentrandosi sulla sua musica, suonata oggi dai tanti musicisti che ogni anno all’Agnata danno vita a concerti unplugged, che hanno il sapore di un ritrovarsi tra amici per il piacere di cantare insieme le sue canzoni. Tra le interviste, varie personalità della cultura, tra cui Renzo Piano e della musica e molti amici sardi del cantautore genovese. Molti inoltre i musicisti che fanno un omaggio dal vivo a De Andrè, ripresi durante i vari concerti all’Agnata: tra questi Paolo Fresu, Danilo Rea, Gianmaria Testa, Lella Costa, Maria Pia De Vito, Rita Marcotulli e Cristiano De Andrè.

TRIESTE FILM FESTIVAL – il programma di lunedì 20 gennaio 2014

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL

17-22 GENNAIO 2014

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Giornata di lunedì 20 gennaio

 

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Quarta giornata del festival diretto da Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli.

 

INCONTRI CON GLI AUTORI

Caffè San Marco Via Cesare Battisti, 18

LUNEDÌ 20 GENNAIO, ORE 11:00

11:00 Roman Jarosz PŁYNĄCE WIEŻOWCE (Floating Skyscrapers) produttore / producer

11.30 Mladen Kovacević ANPLAGD (Unplugged) regista / director

12:00 Olena Fetisova PARADJANOV regista / director

12:30 Mátyás Prikler ĎAKUJEM, DOBRE (Fine, Thanks) regista / director

13:00 Nadeshda Brennicke BANKLADY attrice / actress

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In sala Tripcovich si parte alle 14 con il concorso documentari con la proiezione di ŽIVOTI S KAŠPAREM (Life with Jester) di Helena Třeštiková. Da studente ventunenne leader della Rivluzione di Velluto nel 1989 a uomo di mezza età, la vita di Jakub Špalek, fondatore e direttore del teatro Kašpar di Praga, è sempre stata guidata e travolta dall’ossessione per il teatro.

Il documentario è la storia della ricerca di un equilibrio tra libertà, responsabilità e principi artistici. Una storia che ripercorre 23 anni della vita di un’intrigante personalità e di una figura chiave del teatro ceco.

 

Si prosegue alle 16 con altri due documentari in concorso: WELCOME TO GAGAUZIA di Vasili Vikhliaev. La Gagauzia, una sperduta regione della Moldavia, è un posto da cui tutti scappano: o meglio, quasi tutti. Sono rimasti Vasili, abbandonato dalla moglie, emigrata per lavoro da più di 6 anni; suo figlio Serghei, che da troppo tempo non sente la voce della madre; Anna che non riesce a rinunciare al suo passato e alle sue radici; Manjul, che non vuole andarsene e trova la libertà di esprimersi e di godere dei semplici piaceri che questa terra offre …

A seguire ZABǑJCA Z LUBIEŻNOŚCI (The lust killer) del polacco Marcin Koszałka. È un film sulla lussuria, la perversione e i desideri nascosti, che dimostra come l’essenza dell’uomo spesso superi i confini e che molte persone siano accomunate da un senso di fascinazione nei confronti dei killer.

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Alle 18 per il concorso lungometraggi WHEN EVENING FALLS ON BUCHAREST OR METABOLISM di Corneliu Porumboiu, premiatissimo regista rumeno. “L’ispirazione mi è venuta dall’esperienza di un amico regista che 10 anni fa mise tutti i soldi che aveva nella realizzazione del suo film e poi si bloccò improvvisamente a metà delle riprese.” C. P. Il film era in concorso all’ultimo festival di Locarno.

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Alle 20 verrà proiettato OKTOBER / NOVEMBER in concorso nella sezione dei lungometraggi, dell’austriaco Götz Spielmann: “una delle grandi opportunità del cinema è quella di permettere a luoghi chiusi e paesaggi di essere qualcosa di più che banali sfondi su cui si svolge l’azione: possono rivelare la loro poesia, possono diventare essi stessi narrazione”, dice l’autore.

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Alle 22: KRUGOVI (Circles) di Srdan Golubović, lungometraggio fuori concorso che ha vinto il premio speciale della giuria al Sundance Film Festival e il premio del pubblico al festival di Sarajevo. Un film sulla vita di un gruppo di persone colpite da un tragico evento durante la guerra in Bosnia nel 1993. “Il film è ispirato a fatti reali. Quando ho sentito la storia di un soldato serbo che ha salvato la vita del suo vicino musulmano e per questo è stato picchiato a morte dai suoi compagni, dei soldati serbi, ho capito che dovevo raccontare questa storia, come un fatto unico tra le rare storie positive della guerra nella ex-Jugoslavia…” (D. Golubović).

 

Al Teatro Miela alle 14 il programma di animazione.

 

Alle ore 16, in sostituzione della masterclass di GIANFRANCO ROSI che non potrà essere al festival perché malato, c’è la proiezione al Teatro Miela di SACRO GRA, film-documentario che ha vinto alla Mostra del Cinema di Venezia il Leone d’Oro, confermando il momento eccezionale del “cinema del reale” in Italia.

 

Alle 18 evento speciale GRANDI MAESTRI & TRIESTE, omaggio a Franco Giraldi e Lino Miccichè. Si potrà vedere il documentario DOC PORTRAIT: FRANCO GIRALDI (work in progress) di Luciano De Giusti, che ricostruisce i momenti salienti dell’avventura cinematografica di Franco Giraldi, regista di film significativi del loro tempo, come La bambolona, o esemplari della sua cultura e sensibilità ,come La rosa rossa, Un anno di scuola, La giacca verde, La frontiera. Sulla sua rievocazione si innestano le testimonianze di collaboratori e compagni di strada come Kezich, Cosulich, Pirro, Lizzani, Antonutti, Bacalov, Laura Morante.

A seguire LINO MICCICHÈ, MIO PADRE, UNA VISIONE DEL MONDO di Francesco Miccichè. La vita di Lino Miccichè, intellettuale, critico e storico del cinema, saggista e organizzatore culturale, raccontata dal particolare punto di vista del figlio; con il racconto dell’intensa vita di Lino grazie anche al materiale inedito fornito dai Rai Teche e dall’ Archivio del Movimento Operaio, si ripercorre un momento importante della storia del cinema italiano dalla fine degli anni 50 agli anni 2000. Attraverso questo percorso nasce la riflessione su una generazione di padri e su ciò che questi hanno lasciato ai figli.

 

Alle 20.30 un evento speciale e una nuova collaborazione del festival, quella con SKY Arte: TRIESTE FF ARTHOUSE, con SHIRLEY – VISIONS OF REALITY di Gustav Deutsch, una serie di scatti dalla vita di un’attrice immaginaria di nome Shirley che servono a fondere insieme 13 dipinti di Edward Hopper in una sintesi di pittura e cinema, storia politica e storia personale.

 

Alle 22 OMAGGIO A SERGEI PARADJANOV con il documentario di Levon Grigorjan VOSPOMINANIJA O “SAYAT NOVE”, in cui sono inseriti 30 minuti di immagini inedite, ritrovate in archivio e ritenute perse per molti anni, del film Sayat Nova. Il titolo del documentario era il titolo che inizialmente Paradjanov avrebbe voluto dare al film.

A seguire SAYAT NOVA di Sergei Paradjanov, uno dei più grandi capolavori del XX secolo che ebbe gravi problemi con la censura sovietica. Il film è la biografia del trovatore armeno Sayat- Nova. Lo spettatore osserva il poeta crescere, innamorarsi, entrare in un monastero e morire ma tutti questi eventi sono rappresentati grazie alla ricchezza figurativa delle immagini di Sergej e alle poesie di Sayat Nova.

 

Alle 18 e alle 20 nella sala video del Teatro Miela si potrà rivedere in replica tutto il programma dei cortometraggi in concorso.

 

 

Informazioni sul sito del festival, www.triestefilmfestival.it

TRIESTE FILM FESTIVAL – il programma di sabato 18 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL

17-22 GENNAIO 2014

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Giornata di sabato 18 gennaio

 

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Seconda giornata del festival diretto da Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli.

 

In Sala Tripcovich, alle ore 14, entrambi in anteprima italiana, per il CONCORSO DOCUMENTARI due lavori. Prima verrà proiettato ČETRDESMIT DIVI (FortyTwo), di Laila Pakalnina: “vorrei far capire qualcosa della maratona a quelli che non la corrono perché non vogliono o perché non possono, come ad esempio mia madre che ha dolori alle gambe. E’ come se fossi una spia mandata a correre la maratona”, dice l’autrice.

A seguire SZTUKA ZNIKANIA (L’arte di scomparire) di Bartek Konopka e Piotr Rosolowki, la storia sconosciuta di Amon Frémon, un sacerdote voodoo haitiano che negli anni Ottanta visitò la Repubblica Popolare della Polonia, visione metafisica del socialismo attraverso gli occhi di uno straniero che proveniva da una cultura diversa.

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Alle ore 16 per il CONCORSO LUNGOMETRAGGI il film LOŠĖJAS (The Gambler) diretto dal lituano Ignas Jonynas, una storia d’amore e gioco d’azzardo (dove si gioca con la vita e la morte) con un protagonista che ha vissuto a cavallo fra comunismo e capitalismo.

 

Alle 18 per il CONCORSO DOCUMENTARI, inserito in Zone di cinema, THE SPECIAL NEED-L’AMORE SECONDO ENEA, di Carlo Zoratti, distribuito da Tucker Film; il protagonista (di Tavazzano, Friuli) è un ragazzo autistico che vuole vivere alla luce del sole le sue esigenze sessuali. Dato che l’Italia non offre soluzione legale al desiderio di Enea, s’imbarca in un viaggio in Europa con gli amici Carlo ed Alex, alla ricerca di un modo per avere un rapporto sessuale e di una chiave per esplorare i suoi sentimenti e i suoi desideri.

The Special Need, in concorso a Locarno, Amsterdam, Copenaghen, ha vinto a Leipzig la Colomba d’Oro.

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Alle 20 in CONCORSO LUNGOMETRAGGI l’anteprima italiana di LE GRAND CAHIER (The Notebook), dell’ungherese János Szász, tratto da La trilogia della città di K. di Agòta Kristof, “una storia guerra senza guerra”, dice l’autore, nella shortlist degli Oscar 2014. Il film uscirà nelle sale italiane per AcademyTwo in primavera.

 

Alle 22 per SORPRESE DI GENERE THE PRIEST’S CHILDREN (Scherzi da prete) di Vinko Bresan, il più grande successo di ogni tempo al box office croato. Convinto di fare la cosa giusta, perché anche il Papa è contro l’uso dei preservativi, Don Fabijan, prete cattolico in un paesino di un’isola croata, inizia a bucherellare i preservativi che Peter, edicolante timorato di Dio, poi rivende nel suo chiosco. I due vengono aiutati da Marin, il farmacista locale, che inizia di nascosto a sostituire le pillole anticoncezionali con le vitamine. Presto le azioni del trio cambiano la vita degli abitanti del luogo, che smettono di essere fautori del loro destino.

 

Al Teatro Miela alle 15 FUORI CONCORSO: PAROLE POVERE di Francesca Archibugi, documentario che la regista ha dedicato al poeta friulano Pierluigi Cappello (distribuito da Tucker). Le radici friulane e le testimonianze degli amici, i luoghi e i ricordi, l’ombra del ’76 e il profilo delle montagne, la sedia a rotelle che spezza la libertà di un sedicenne e disegna la libertà di un uomo.

 

Alle 16 CONCORSO CORTOMETRAGGI: ARAL-TOUR INTERNATIONAL di Elena Chmelevkaja, ALBATROSSE di Mike Kren, KUTIJA di Nebojša Slijepčević, MEIN ENGEL di Miriam Bliese, CLAUDIU & THE FISH di Andrei Tǎnase, BOLES (animazione) di Špela Čadež.

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Alle 18 per l’omaggio che il festival riserva a Sergej Paradjanov c’è il biopic sul regista-artista, di Avedikian (armeno) e Fetisova (ucraina), che racconta alcuni dei momenti salienti della vita e del lavoro del grande autore perseguitato dalle autorità sovietiche. Vediamo Paradjanov mentre realiza i suoi capolavori come Le ombre degli avi dimenticati e Sayat Nova-Il colore del melograno, ma anche i suoi anni di carcere sotto il regime comunista, e dell’amore indissolubile per la bellezza che gli permette di sopravvivere negli anni di isolamento e oblio.

 

Alle 20 ancora corti con ALERIK (animazione) di Vuk Mitevski; ČEST di Pavel G. Vesnakov; KISPARISZ di Orsi Nagypál; FLORA I FAUNA di Piotr Litwin; LEHRLING di Aurelio Buchwalder; PRAGOVI di Dijana Mlađenović.

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Alle 22 per a sezione AI CONFINI DEL SUONO PRAVI ČLOVEK A KAPITALIZEM (The right man for capitalism) di Dušan Moravec, incentrato sulla figura di Damir Avdic, musicista, poeta, scrittore bosniaco che vive in Slovenia, soprannominato Bosniac Psycho; a seguire ANPLAGD (Unplugged) del serbo Mladen Kovačević, la storia di due anziani (Vera, detective in pensione, e Pera, il sapientone del luogo) che sono gli ultimi due suonatori di foglie.

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Alle 23.45 PUSSY RIOT: A PUNK PRAYER di Mike Lerner e Maxim Pozdorovkin (anteprima regionale), il documentario girato nel corso di 6 mesi sulla incredibile storia delle tre giovani donne che hanno sfidato il potere politico ed ecclesiastico e sono state imprigionate. .

 

Tra gli eventi collaterali del festival nella giornata alle 14.30 per ESTERNO GIORNO con TRIESTE AL CINEMA, DA CORRIERE DIPLOMATICO A DIANA si potrà godere di una passeggiata cinematografica a cura di Nicola Falcinella e Beatrice Fiorentino, un modo diverso di visitare la città e insieme una chiave differente per scoprire o ripercorrere la storia del cinema (iscrizioni via mail a guestservice@alpeadriacinema.it o direttamente agli uffici del festival in Sala Tripcovich, costo 10 euro, 5 per gli accreditati).

 

Nella Sala Video del Teatro Miela alle ore 17 la prima masterclass del festival con ČEDOMIR KOLAR che spiegherà come vincere un Oscar (Kolar è stato il produttore di Tanovic e Manchevski). Ingresso libero.

 

 

Informazioni sul sito del festival, www.triestefilmfestival.it