LA CACCIA AI TESORI DEL CINEMA – AL MIC IL CINEMA COME NON L’AVETE MAI VISTO

Ricevo e volentieri pubblico

 

MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Viale Fulvio Testi 121, Milano

LA CACCIA AI TESORI DEL CINEMA

Al MIC il cinema come non l’avete mai visto

Il Nuovo Archivio Storico dei Film della Cineteca di Milano cambia volto con un nuovo allestimento dedicato ai grandi capolavori della Storia del Cinema.

Dal 12 febbraio 2016

CACCIAAITESORI.mov.jpgDa venerdì 12 febbraio 2016 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con EPSON, inaugura il nuovo allestimento dell’Archivio Storico dei Film, LA CACCIA AI TESORI DEL CINEMA, percorso multimediale con elementi di Realtà aumentata dove le più recenti tecnologie e l’archivio storico del MIC si incontrano per offrire un’esperienza unica ed emozionante.

Dopo Un Archivio Da Paura, tema con cui le visite nell’Archivio sono state inaugurate lo scorso giugno, le segrete della Cineteca si popolano di grandi capolavori della storia del cinema. Dai primi filmati dei fratelli Lumiére, fino al premio Oscar La grande Bellezza, è il momento di andare a caccia di tesori del cinema: il pubblico dovrà riconoscere i 50 titoli che si nascondono fra le oltre 25000 pellicole conservate 15 metri sotto terra. Sarà sufficiente indossare gli smartglass Moverio per rivivere alcune scene dei più grandi capolavori del cinema: da Indiana Jones a Titanic, passando per da ET e molti altri.

L’inaugurazione si terrà venerdì 12 febbraio dalle h 15 con un’intera giornata ad ingresso gratuito a base di chiacchiere e grandi capolavori del cinema (sotto tutte le info sull’inaugurazione).

Accedere a un archivio di pellicole è un’esperienza davvero eccezionale e, oggi, unica in Italia. L’archivio raccoglie le collezioni filmiche più preziose e storiche della Cineteca Italiana ed è il presidio Regionale delle immagini in pellicola, esteso per oltre 3000 mq nei sotterranei della Cineteca, distribuiti su due piani e collegati con il laboratorio di restauro

CACCIAAITESORI.mov_1.jpgPrima di iniziare la caccia nel caveau, i visitatori verranno condotti all’interno del Tunnel dei Sogni, le cui pareti raccontano per 54 mt la storia della pellicola, la sua morte e la sua rinascita in digitale. Il Tunnel è un luogo di passaggio in cui la storia della Cineteca s’intreccia con la storia del Cinema: il primo documentario dedicato alla Cineteca realizzato da Luigi Comencini, Il museo dei sogni (1949) raccontava proprio questo, un museo ideale dove i sogni e l’immaginario del cinema prendessero vita. Una volta scesi 15 metri sotto terra, dopo aver indossato i Moverio e le cuffie in dotazione, al visitatore è sufficiente dirigere lo sguardo verso i QR Code posizionati sugli scaffali e nei corridoi per far partire i filmati con le scene delle famose pellicole per poter cercare di indovinare quanti più film possibili su un totale di 50 titoli che si nascondono fra gli oltre 25.000 conservati in archivio. Un gioco divertente e originale con il quale sfidare gli amici e gli altri partecipanti.

La caccia ai tesori del cinema è effettuabile venerdì, sabato e domenica alle ore 15.30 e alle 17.30 su prenotazione obbligatoria al numero 0287242114.  Con lo stesso biglietto, sarà inoltre possibile visitare il MIC – Museo Interattivo del Cinema e assistere alla proiezione cinematografica giornaliera.

Dal 2014 Fondazione Cineteca Italiana ha riunito tutte le sue attività presso la nuova sede della Manifattura Tabacchi, in viale Fulvio Testi 121, a Milano. Oltre alla Direzione, agli Uffici amministrativi e al MIC – Museo Interattivo del Cinema, già attivi dal 2012, lo scorso giugno sono stati inaugurati il Nuovo Archivio storico del Film (comprendente più di 25.000 titoli del cinema mondiale) e un Laboratorio dedicato sia alla salvaguardia e alla manutenzione del cinema in pellicola, sia al suo riversamento sui più recenti media digitali, collegati da un lungo corridoio, il Tunnel dei sogni.

1. Il Tunnel dei sogni

Tunnel dei sogni (2).JPGIl tunnel sotterraneo che mette in comunicazione il Laboratorio e il Nuovo Archivio Storico dei Film è stato oggetto di un attento allestimento. All’interno del Tunnel, che i visitatori attraversano per procedere tra questi due ambienti-cardine della Cineteca, 23 illustrazioni su grandi pannelli d’alluminio per una lunghezza totale di 54mt raccontano per immagini e parole la storia tecnologica della pellicola cinematografica fino al suo passaggio al digitale, per poi descrivere ai visitatori in cosa consista più praticamente il formato digitale e quali nuovi scenari apra per la cultura e l’industria cinematografica.

Mentre i contenuti sono stati ideati da Fondazione Cineteca Italiana, i visual, la progettazione grafica, la stampa e la posa dei materiali sono stati realizzati da fornitori e collaboratori esterni (Francesco Galanti, Effigie srl, Graphix, Pubbli.di, Guido Ammirata).

Il Tunnel dei sogni rappresenta quindi, nelle nostre intenzioni, un’ideale introduzione ma anche una sintesi e infine la quintessenza del progetto. Grazie a esso, infatti, ciascuno dei nostri visitatori potrà accedere a un percorso di avviamento alla memoria del cinema e all’avvincente compito cinetecario della sua conservazione.

Accanto a questi pannelli esplicativi ne sono stati posti altri 10 realizzati dallo studio grafico H57 di Milano, realizzati con il format Shortology, la cui peculiarità consiste nel rappresentare i grandi capolavori del cinema usando solo icone grafiche. Al visitatore viene chiesto di mettere alla prova la propria memoria cinematografica, scovando all’interno di ogni pannello (dedicato ciascuno ad un maestro del cinema) i titoli dei film rappresentati molto sinteticamente solo per icone. Il percorso nel Tunnel non sarà solo un‘esperienza visiva ma anche uditiva, visto che un apposito allestimento permetterà di diffondere nell’ambiente musiche ispirate alla settima arte.

2. Il nuovo Archivio Storico dei Film: un museo “aumentato”

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Raccoglie le collezioni filmiche più preziose e storiche della Cineteca Italiana (circa 25.000 titoli, tra i quali ricordiamo Cabiria, Rocco e i suoi fratelli ma anche I quattrocento colpi o Blade Runner) ed è un presidio regionale delle immagini in pellicola, esteso per oltre 3.000 mq15 metri sotto terra, distribuiti su due piani e collegati con il laboratorio di restauro della Cineteca.

Per oltre un sessantennio la Cineteca ha raccolto e conservato, attraverso acquisti, ritrovamenti, depositi e donazioni, le copie in 35 mm delle opere più importanti della cinematografia mondiale, con un occhio di riguardo per quella del nostro Paese. Nell’ambito del progetto, l’Archivio si connota come una riserva di storie a disposizione del visitatore, il quale potrà usufruire di un’ampia offerta di formule e itinerari di visita, dalle più classiche visite guidate, ai seminari di approfondimento tecnico su particolari aspetti della preservazione filmica, fino alla strutturazione di itinerari storico / tematici.

Per il nuovo allestimento dell’Archivio è stato scelto il tema dei “grandi capolavori”: sulle scatole di 50 titoli di grandi cult tra quelli conservati in archivio, dai film muti a quelli più recenti, sono stati posizionati altrettanti QR CODE.

Il visitatore verrà dotato dell’avanzato supporto tecnologico di un paio di smart glasses Epson Moverio BT-200 con cui leggere i QR Code e fruire così di contenuti in HD o 3D. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con Epson Italia, partner tecnico del MIC..

Gli occhiali Moverio, in virtù di caratteristiche quali la connettività Wi-Fi, la possibilità di proiettare immagini a risoluzione qHD, una memoria interna da 8 GB e un sistema operativo Android, consentiranno a ciascuno di integrare con contenuti multimediali la visita ai cellari, avendo a disposizione, ad esempio, le immagini del film di cui, contemporaneamente, possono apprezzare la copia conservata in archivio. Ogni visitatore inoltre sarà dotato di cuffie stereo per poter fruire di contenuti audio video completi.

Questa fase del progetto ha visto impegnato il personale di Cineteca nella scelta e nella digitalizzazione dei contenuti video e audio che sono divenuti oggetto di fruizione grazie alle APP e alla strumentazione tecnologica studiata e realizzata da aziende specializzate (Extraspacegroup spa, Frag srl, Mani sas, Effebi Informatica, Rekordata).

3. Laboratorio di restauro della Fondazione Cineteca Italiana

CACCIAAITESORI.mov_2.jpgCollegato dal Tunnel dei sogni all’Archivio, il Laboratorio accoglie tutti gli apparecchi necessari sia alla revisione dei film in pellicola (tavoli da ripasso, moviole, visori manuali per i film più fragili…), sia al suo restauro e alla digitalizzazione dei fondi filmici e fotografici (tele cinema sondor ALTRA SNR. 11/2518 HD implementato con scanner HD, Scanner Epson Expression 11000XL, postazioni per la color correction e la post-produzione).

Accedendo a questo terzo ambiente, quindi, il visitatore assisterà alla lavorazione del film in tutte le sue fasi (controlli, riparazioni, riversamenti, restauri, post-produzione) in particolare alla migrazione delle immagini filmiche o fotografiche dal supporto materico della pellicola all’immaterialità del file digitale.

INFO

info@cinetecamilano.it

www.cinetecamilano.it

T 02 87242114

Cineteca Milano @cinetecamilano

CACCIAAITESORI.mov_3.jpgORARI DI VISITA

Venerdì, sabato e domenica h 15.30 e h 17.30

MODALITÀ DI INGRESSO

Intero: € 5,50; Ridotto: € 4,00

Prenotazione obbligatoria telefonando dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio allo 02 87242114

INAUGURAZIONE

Venerdì 12 febbraio dalle h 15. Ingresso libero su prenotazione obbligatoria allo 02 87242114 (un turno ad ogni ora – h 15, h 16, h 17, h 18 e h 19) con possibilità di visitare anche il MIC e accedere alle proiezioni in sala:

h 15.00 La linea (Osvaldo Cavandoli, Italia, 1969-1977, animaz., 30’)

Il celebre omino che percorre una linea virtualmente infinita e di cui è anch’esso parte integrante.

A seguire

Rupture (Pierre Etaix/J.C. Carrière, Francia, 1961, 10’ con Anny Elsen e Pierre Etaix)

Un uomo riceve una lettera d’addio dalla donna amata.

h 16.30 Mio zio (Jacques Tati, Francia, 1958, 120’ con Jacques Tati e Adrienne Servantie)

Il piccolo Gérard preferisce alla monotonia dei genitori la spensieratezza e stravaganza dello zio Hulot.

h 19.00 Ratataplan (Maurizio Nichetti, Italia, 1979, 95’ con Maurizio Nichetti e Angela Finocchiaro)

Successo internazionale per il primo lungometraggio di Nichetti.

h 21.00 The Cameraman (Edward Sedwick, Buster Keaton, USA, 1928, 68’, muto con Buster Keaton e Marceline Day)
Luke è un fotografo che per amore di Sally, impiegata alla Metro Goldwin Mayer, si improvvisa cineoperatore. Accompagnamento musicale dal vivo di Francesca Badalini

Tanti i premi in palio. Durante la giornata, chiacchiere perenni offerte a tutti i presenti!

VAN GOGH. L’UOMO E LA TERRA. I FILM a Milano dall’11 dicebre al 3 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

VAN GOGH. L’UOMO E LA TERRA. I FILM
dall’ 11 dicembre 2014 al 3 gennaio 2015

Dall’11 dicembre 2014 al 3 gennaio 2015 presso Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano, Fondazione Cineteca Italiana, in occasione della mostra “Van Gogh. L’uomo e la terra”, che si terrà a Palazzo Reale dal 18 ottobre 2014 all’8 marzo 2015, presenta una rassegna dedicata al genio e alla follia dell’artista che ha segnato la storia dell’arte contemporanea: Vincent Van Gogh.

Sono molteplici i film dedicati al grande artista olandese. La Cineteca di Milano ha scelto le opere più significative che sono riuscite a comunicare al pubblico l’intensità della sua esistenza. Per primi due capolavori mai distribuiti in Italia: Vincent & Theo (1990) di Robert Altman, in cui il personaggio del pittore è interpretato da Tim Roth, e Van Gogh (1991) di Maurice Pialat, interpretato magistralmente da Jacques Dutronc. Tra i lungometraggi anche Brama di vivere (1956) di Vincent Minnelli con Kirk Douglas nel ruolo di Van Gogh e Anthony Quinn in quello di Paul Gauguin.
In programma anche tre cortometraggi: Corvi, episodio del film Sogni di Akira Kurosawa in cui i quadri di Van Gogh, interpretato da Martin Scorsese, prendono vita; Io e… Zavattini e il “Campo di grano con corvi” di Van Gogh di Luciano Emmer, in cui Cesare Zavattini si trova al cospetto del celebre capolavoro; infine Van Gogh di Alain Resnais, in cui ad essere indagato è lo sviluppo psico-esistenziale di Van Gogh attraverso le immagini dei numerosi autoritratti e le modificazioni progressive del volto di Van Gogh, rivolgendo un’attenzione particolare agli occhi, dapprima mobili e vivaci e, in seguito, fissi e allucinati.

SPECIALE PROMOZIONE
I titolari della Cinetessera della Cineteca di Milano avranno diritto all’ingresso ridotto alla mostra “Van Gogh. L’uomo e la terra”, in corso a Palazzo Reale; viceversa, con il biglietto della mostra si avrà diritto all’ingresso ridotto alle proiezioni della Cineteca presso lo Spazio Oberdan. La promozione sarà valida per tutto il mese di dicembre 2014.

SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO

Vincent e Theo
vincent e theo_tim rothRegia: Robert Altman. Interpreti: Tim Roth, Paul Rhys. USA, 1990, 137′, v.o. sott. it.
Nel raccontare la vicenda biografica del pittore Vincent Van Gogh (1853-90) Altman si sofferma, in particolare, sul rapporto dell’artista con il fratello Théo, gallerista. Il risultato è un film che ci racconta il lato più nascosto di Vincent: quello delle relazioni umane e familiari lontane dalla grandiosità del Van Gogh artista.

Van Gogh
Van Gogh_PialatRegia: Maurice Pialat. Interpreti: Jacques Dutronc, Alexandra London, Bernard Le Coq, Elsa Zylberstein. Francia, 1991, 159’, v.o. sott.it.
Gli ultimi tre mesi di vita del pittore olandese Vincent Van Gogh (1853-90), trascorsi in una casa di campagna ad Auvers-sur-Oise in compagnia del dottor Gachet, suo medico curante e generoso ammiratore. Dipinge con quieto accanimento e, negli intervalli, fa la corte alla precoce Marguerite, figlia del suo protettore. Ma la salute minata, il cupo rancore verso il fratello Theo che non riesce a vendere i suoi quadri, le incursioni nella  regolatezza lo fanno passare da depressioni a scatti di ira violenta. Il 27 luglio tenta il suicidio.

Brama di vivere Regia: Vincente Minelli. Interpreti: Kirk Douglas, Anthony Queen. USA, Brama di vivere1956, 122’, v.o. sott. it.
Il grande pittore Van Gogh raccontato nel bene e nel male, nella sua follia d’artista, nella sua geniale schizofrenia. Contrapposto a un Gauguin razionale, Van Gogh è l’estro in persona, è il massimo della sensibilità e dell’emotività. Il regista ripercorre le vicende principali della sua vita (il rapporto e poi la rottura con Gauguin, la famiglia, il taglio dell’orecchio) in un’ottica di “diversità”, dove arte e follia viaggiano parallele.

I CORTI

Corvi (episodio di Sogni)
Sogni_KurosawaRegia: Akira Kurosawa. Interpreti: Martin Scorsese. Giappone/USA, 1990, 20′.
Affascinato dagli straordinari quadri di Vincent Van Gogh, un pittore dilettante immagina di andare ad intervistare l’artista che sta dipingendo in pieno sole. Nella parte finale del suo viaggio, egli praticamente “passeggia” fra i fiori, le case ed i campi eternati dalle tele di lui. Rimasto solo dopo il breve incontro, il giovane si trova davanti ad un grande campo di grano, giallo come l’oro. All’improvviso il cielo è solcato da centinaia di corvi nerissimi, che
stridono come impazziti.

Van Gogh
Regia: Alain Resnais. Francia, 1948, b/n, 20’, v.o. sott. it.
L’intensità dell’esperienza artistica di Van Gogh e la qualità specifica dell’espressione soggettiva. Resnais intende raccontare tutta la vitalità, la forza dell’arte e il delirio esistenziale del mito Van Gogh.

Io e… Zavattini e il “Campo di grano con corvi” di Van Gogh
Regia: Luciano Emmer. Italia, 14’.
Cesare Zavattini al cospetto del capolavoro di Van Gogh.

CALENDARIO PROEIZIONI
Giovedì 11 dicembre h 21 Vincent e Theo
Sabato 13 dicembre h 18.30 Van Gogh
Domenica 14 dicembre h 15 I corti
Mercoledì 17 dicembre 18 Van Gogh
Venerdì 19 dicembre h 21 Vincent e Theo
Domenica 21 dicembre h. 14.30 Brama di vivere
Venerdì 26 dicembre h 21 Van Gogh
Sabato 27 dicembre h 17 I corti
Domenica 28 dicembre h 16.30 Vincent e Theo
Martedì 30 dicembre h 19 Brama di vivere
Giovedì 1 gennaio h 16.30 Van Gogh
Sabato 3 gennaio h 18.45 Vincent e Theo

INFO info@cinetecamilano.it / http://www.cinetecamilano.it / T 02 87242114
Cineteca Milano @cinetecamilano #Oberdan

SPAZIO OBERDAN
Viale Vittorio Veneto 2, Milano MM1 Porta Venezia

MODALITÀ D’INGRESSO:
Biglietto d’ingresso: intero € 7,00
Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera, studenti universitari o con biglietto della mostra di
Palazzo Reale: € 5,50
Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.
Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area
Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

FRANÇOIS TRUFFAUT – la retrospettiva completa in lingua originale allo Spazio Oberdan di Milano

Ricevo e volentieri pubblico

 

 

Sala Alda Merini – Spazio Oberdan – Provincia di Milano

Viale Vittorio Veneto 2, Milano

 

FRANÇOIS TRUFFAUT

TUTTI I FILM IN V.O.

Dal 17 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2014

 

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Dal 17 settembre al 5 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta François Truffaut, la retrospettiva completa dedicata al regista e critico cinematografico francese scomparso 30 anni fa dopo aver realizzato 21 lungometraggi, alcuni memorabili, altri importanti, tutti belli.

 

La rassegna che la Cineteca di Milano gli dedica intende riproporre tutti i suoi lungometraggi in versione originale con sottotitoli in italiano, da quello d’esordio, I quattrocento colpi (1959), uno dei film che diedero inizio alla Nouvelle Vague, formidabile stagione che rivoluzionò la storia del cinema e di cui Truffaut fu uno dei massimi esponenti, a Finalmente domenica! (1984), rivisitazione d’autore del genere noir e forse estremo omaggio di Truffaut al suo amato Alfred Hitchcock.

 

Cinema e vita furono per Truffaut una sola cosa, poiché sempre il cinema fu vissuto come rifugio e salvezza fisica, prima ancora che come professione. Nel corso di una molteplice attività, sviluppò un percorso lucido e coerente, forte come il suo amore di cinéphile e rigoroso come la sua militanza di critico, in un continuo confronto con i classici, riletti e reinventati in una personalissima poetica fondata su quattro grandi amori: i libri, le donne, i bambini, il cinema. Vinse al Festival di Cannes il premio per la regia con Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) e nel 1974 l’Oscar per il miglior film straniero con La nuit américaine (1973; Effetto notte).

 

 

SCHEDE FILM

 

Adèle H., una storia d’amore (L’histoire d’Adèle H.)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, Suzanne Schiffman, dal libro Le Journal d’Adèle Hugo di Frances V. Guille. Int.: Isabelle Adjani, Bruce Robinson, Sylvia Marriot, Reubin Dorey, Joseph Blatchley. Francia, 1975, col., 110’, v.o. sott. it.

Ambientata a metà ‘800, la storia di Adèle Hugo, figlia del grande scrittore Victor e innamorata di un ufficiale inglese con cui ha avuto una relazione. Lui non vuole più saperne di lei, ma Adèle lo insegue prima in Canada e poi alle Barbados, per finire internata in una casa di cura.

 

L’amore fugge (L’amour en fuite)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Marie-France Pisier, Jean Aurel. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Claude Jade, Dorothée. Francia, 1979, col., 94’, v.o. sott. it.

Ultimo capitolo delle avventure di Antoine Doinel, qui ormai trentacinquenne. Divorziato, Antoine tenta un bilancio della propria vita, soprattutto sentimentale. Ma oltre a incontrare le donne del passato, ne conosce una nuova, e al solito se ne innamora.

 

Gli anni in tasca (L’argent de poche)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Geory Desmouceaux, Philippe Goldmann, Claudio e Frank Deluca, Richard Golfier. Francia, 1976, col., 104’, v.o. sott. it.

A Thiers, piccolo villaggio nel centro della Francia, le amicizie, le prime passioni sentimentali, i conflitti reciproci e con gli adulti di un gruppo di ragazzi della scuola media affidati a un nuovo insegnante.

 

Baci rubati (Baisers volés)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Delphine Seyrig, Marie-France Pisier, Clairer Duhamel. Francia, 1968, col., 90’, v.o. sott. it.

Terzo film della saga Doinel, in cui il giovane Antoine, reduce dal servizio militare, si improvvisa investigatore privato. Prima si invaghisce della donna che dovrebbe sorvegliare, quindi, diventato riparatore di televisori, incontra l’amore vero.

 

Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni) (Antoine et Colette, ép. de L’amour à vingt ans)

  1. e sc.: François Truffaut. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Patrick Auffray. Francia, 1962, b/n, circa 24’. v. o. sott. it.

Ancora Antoine Doinel alle prese con l’amore. L’oggetto del desiderio è questa volta Colette, ma “l’amore a vent’anni” è sempre difficile.

 

La calda amante (La peau douce)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard. Int.: Françoise Dorléac, Jean Desailly, Nelly Benedetti.

Francia, 1964, b/n, 115’, v. o. sott. it.

La storia di un adulterio fra un intellettuale e una giovane hostess. Dopo l’iniziale entusiasmo, la relazione si fa sempre più stanca, ma la moglie dell’uomo è decisa a non passare sopra al tradimento.

 

La camera verde (La chambre verte)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Grualt, da tre novelle di Henry James (La bestia nella giungla, L’altare dei morti, Gli amici degli amici). Int.: F. Truffaut, Nathalie Baye, Jean Dasté, Jean-Pierre Moulin, Antoine Vitez. Francia, 1978, col., 94’, v. o. sott. it.

Ambientata negli anni Trenta, la storia di un uomo solitario, Julien, che vive in provincia e che non riesce ad accettare la morte della moglie Julie. Così trasforma la cappella in cui la donna è sepolta in una sorta di santuario, convinto che i morti non vadano dimenticati, contro la consuetudine della elaborazione del lutto che conduce all’oblio. Al suo fianco una donna che sembra condividere le sue ossessioni e che gli resterà accanto fino alla fine

 

Le due inglesi (Les deux Anglaises et le Continent)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri Pierre Roché. Int.: Jean-Pierre Léaud, Kika Markham, Stacey Tendeter, Sylvia Marriot, Philippe Léotard. Francia, 1971, col., 108’, v. o. sott. it.

Due giovani amiche, Anne e Muriel, invitano Claude (da loro ribattezzato “il Continente”) nella loro casa di vacanze in Cornovaglia. Qui il ragazzo si innamora di Muriel, diventando però l’amante di Anne una volta tornato a Parigi.

 

Effetto notte (La nuit américaine)

Effetto notteR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, Suzanne Schiffman. Int.: Jean-Pierre Léaud, Jacqueline Bisset, Valentina Cortese, Alexandra Stewart, Jean-Pierre Aumont, Nathalie Baye, F. Truffaut. Francia, 1973, col., 115’. v. o. sott. it.

Un film che racconta la lavorazione di un film, dal primo giorno delle riprese all’ultimo. I dubbi e le riflessioni del regista, le bizze degli attori, i rapporti più o meni difficili fra i membri della troupe.

 

Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo Gli anni della Fenice di Ray Bradbury. Int.: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Driffing, Bee Duffel. GB, 1966, col., 112’, v.o. sott. it.

In una immaginaria e dispotica società sospesa tra passato e futuro, leggere è un reato e i libri vengono bruciati. Uno degli uomini incaricati dei roghi si innamora di una donna che fa parte dei clandestini amanti della lettura, della quale scopre a sua volta il piacere.  

 

Finalmente domenica (Vivement dimanche)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant, Caroline Sihol, Philippe Morier-Genoud. Francia, 1983, b/n, 111’, v.o. sott. it.

Un agente immobiliare viene accusato dell’omicidio di un suo amico avvenuto durante una battuta di caccia. Sarà la sua segretaria, bella, fedele e innamorata di lui, a tirarlo fuori dai guai.

 

Jules e Jim (Jules et Jim)

jules et jimR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri-Pierre Roché. Int.: Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri Serre, Marie Dubois. Francia, 1961, b/n, 110’. v. o. sott. it.

Jules, austriaco, e Jim, francese, continuano a darsi del lei ma sono amici per la pelle. La Prima guerra mondiale e l’amore per la stessa donna li separerà, ma per unirli ancora di più.

 

La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi)la mia droga si chiama Julie_2e sc.: F. Truffaut, dal romanzo di William Irish Vertigine senza fine. Int.: Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert. Francia, 1969, col., 120’, v.o. sott. it.

Il protagonista, Louis, è un ricco avventuriero proprietario di una fabbrica di sigarette nell’isola di Réunion. Decide di sposarsi, e lo fa con una francese conosciuta per corrispondenza. La donna è bella, anche troppo, e infatti scappa con i soldi. Ma Louis la insegue, la ritrova, la perdona e, per proteggerla, arriva a uccidere un uomo.

 

Mica scema la ragazza (Une belle fille comme moi)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Loup Dabadie, dal romanzo di Henry Farrel Such a Gorgeous Kid Like Me. Int.: Bernadette Lafont, Claude Brasseur, Charles Denner, Guy Marchand, André Dussollier, Philippe Léotard. Francia, 1972, col., 100’, v. o. sott. it.

Una giovane donna, Camilla, detenuta in attesa di processo per omicidio, e un professore di sociologia, Stanislao, che la prende come soggetto per un trattato sulla criminalità. Stanislao, innamoratosi di lei, riesce a dimostrare la sua “innocenza”. Scarcerata, la donna tradisce l’ingenuo professore, che finirà a sua volta in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo.

 

Non drammatizziamo… è solo questione di corna (Domicile conjugal)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel Ceccaldi, Claire Duhamel. Francia, 1970, col., 97’, v.o. sott. it.

Ritorna Antoine Doinel, ormai “adulto”, sposato e con un figlio piccolo. Un giorno incontra un’affascinante giapponese e con lei inizia una relazione. Scoperto dalla moglie Christine e cacciato di casa, si stufa presto dell’avventura esotica e fa di tutto per farsi perdonare. Così i due coniugi ricominciano a vivere insieme. E a litigare.

 

I 400 colpi (Les 400 coups)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy. Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Jacques Monod. Francia, 1959, b/n, 101’, v.o. sott. it.

L’inizio della saga di Antoine Doinel, qui ragazzino di dodici anni che non sopporta i soprusi della scuola e di una famiglia che non lo ama. Il suo spirito ribelle lo porta a commettere un piccolo furto, per il quale finisce in riformatorio. Ma riuscirà a fuggire, correndo incontro alla libertà e ad altri formidabili film.

 

Il regista dello schermo accanto

Intervista di Judith Jasmin a François Truffaut e Jean-Pierre Léaud. Trasmissione “Carrefour”, Radio-Canada. Edizione italiana a cura di Mario Serenellini. Canada, 1959, b/n, 7’, v.o. sott. it.

Cannes 1959: in camerino, dopo la prima trionfale di Les 400 coups (poi vincitore del Grand Prix per la regia), risponde il regista col giovanissimo Jean-Pierre Léaud, che di tanto in tanto si mette le dita nel naso.

 

Il ragazzo selvaggio (L’enfant sauvage)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Jean Gruault. Fot.: Nestor Almendros. Mus.: A. Vivaldi. Int.: Jean-Pierre Cargol, Françoise Seigner, F. Truffaut, Pierre Fabre, Jean Dasté. Francia, 1970, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Francia, 1798. Un medico parigino che si occupa di giovani sordomuti riesce a farsi affidare un ragazzo catturato da alcuni contadini nei boschi, dove viveva allo stato primitivo, e, incurante delle diagnosi pessimiste e sommarie dei colleghi, inizia con lui un paziente e amorevole lavoro di recupero alla vita civile. La storia e il suo protagonista, il dottor Jean Itard, sono realmente esistiti.

 

Les Mistons (Les Mistons)

  1. e sc.: François Truffaut, dalla novella di Maurice Pons. Int.: Bernadette Lafont, Gérard Blain. Francia, 1957, b/n, 20’. v. o. sott. it.

I primi turbamenti sessuali di un gruppo di adolescenti che, nell’estate assolata di una cittadina del sud della Francia (Nîmes), passano il tempo a tenere d’occhio e a infastidire una coppia di innamorati.

 

La signora della porta accanto (La femme d’à côté)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Michèle Baumgartner, Henri Garcin. Francia, 1981, col., 106’, v.o. sott. it.

Bernard e Mathilde sono stati amanti. Poi si sono lasciati, così va la vita. Finché un giorno si ritrovano vicini di casa con le rispettive famiglie. Fra loro scoppia di nuovo la passione, violenta, irrefrenabile, al limite dell’autodistruzione.

 

La sposa in nero (La mariée était en noir)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo The Bride Wore Black di William Irish. Int.: Jeanne Moreau, Claude Rich, Jean-Claude Brialy, Michel Bouquet, Charles Denner. Francia, 1967, col., 105’, v. o. sott. it.

Un uomo rimane ucciso all’uscita dalla chiesa in cui si è appena sposato. La moglie dedicherà la sua vita alla vendetta contro i responsabili di quella morte assurda.

 

Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy, dal romanzo Down There di David Goodis. Int.: Charles Aznavour, Marie Dubois, Nicole Berger, Albert Rémy, Michèle Mercier. Francia, 1960, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Una “fiaba nera” i cui protagonisti sono un pianista rimasto vedovo dopo il suicidio della moglie e una giovane donna che diventa la sua amante. L’uomo per lei è pronto a tutto, ma la cattiva sorte aleggia sopra di loro.

 

L’ultimo metrò (Le dernier métro)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Heinz Bennent, Jean Poiret, Andréa Ferréol, Sabine Haudepin. Francia, 1980, col., 128’. v.o. sott. it.

Un teatro parigino negli anni bui dell’occupazione nazista. La proprietaria continua ad allestire spettacoli, tenendo l’anziano marito regista ed ebreo nascosto nei sotterranei. L’entrata in scena di un nuovo, giovane attore che si innamora di lei rende la situazione ancora più difficile

 

L’uomo che amava le donne (L’homme qui aimait les femmes)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Michel Fermaud, Suzanne Schiffman. Int.: Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly Borgeaud, Geneviève Fontanel, Nathalie Baye. Francia, 1977, col., 118’, v.o. sott. it.

Bertrand fa l’ingegnere, ha quarant’anni e una sola passione, ma divorante: le donne. A incontrarle dedica la sua vita, finché non decide di scrivere un libro in cui raccontarsi e riflettere su di sé. Riuscirà a darlo alle stampe appena in tempo, prima di morire in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere il suo eterno oggetto del desiderio.

 

 

CALENDARIO PROIEZIONI

 

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE

h 16.45 La calda amante (F. Truffaut, 1964, 115’) v.o. sott. it.

h 19.00 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.15 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 18 SETTEMBRE

h 17.00 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

h 19.15 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

 

VENERDì 19 SETTEMBRE

h 17.00 Le due inglesi (F. Truffaut, 1971, 108’) v.o. sott. it.

h 19.30 Tirate sul pianista (F. Truffaut, 1960, 80’), v.o. sott. it.

 

SABATO 20 SETTEMBRE

h 15.00 Finalmente domenica (F. Truffaut, 1983, 111’) v.o sott. it.

h 19.00 Mica scema la ragazza (F. Truffaut, 1972, 100’) v.o. sott. it.

h 21.15 Fahrenheit 451 (F. Truffaut, 1966, 112’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 21 SETTEMBRE

h 15.00 La camera verde (F. Truffaut, 1978, 94’) v.o. sott. it.

h 16.45 Effetto notte (F. Truffaut, 1973, 115’) v. o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE

h 18.45 Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni, F. Truffaut, 1962, 24’) v. o. sott. it.

Baci rubati (F. Truffaut, 1968, 90’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 25 SETTEMBRE

h 17.00 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 26 SETTEMBRE

h 17.00 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

h 21.15 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

 

SABATO 27 SETTEMBRE

h 15.00 Non drammatizziamo… è solo questione di corna (F. Truffaut, 1970, 97’) v.o. sott. it.

h 19.00 La mia droga si chiama Julie (F. Truffaut, 1969, 120’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 28 SETTEMBRE

h 16.45 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.00 La sposa in nero (F. Truffaut, 1967, 105’) v.o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE

h 17.00 Gli anni in tasca (F. Truffaut, 1976, 104’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 3 OTTOBRE

h 17.00 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

h 19.00 Adèle H., una storia d’amore (F. Truffaut, 1975, 110’), v.o. sott. it.

 

SABATO 4 OTTOBRE

h 15.00 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 5 OTTOBRE

h 16.45 Les Mistons (F Truffaut, 1957, 20’) v.o.sott. It.

Il ragazzo selvaggio (F. Truffaut, 1970, 85’) v.o. sott. it.

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

 

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

FRANÇOIS TRUFFAUT – la retrospettiva completa in lingua originale allo Spazio Oberdan di Milano

Ricevo e volentieri pubblico

 

 

Sala Alda Merini – Spazio Oberdan – Provincia di Milano

Viale Vittorio Veneto 2, Milano

 

FRANÇOIS TRUFFAUT

TUTTI I FILM IN V.O.

Dal 17 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2014

 

 truffaut_1

Dal 17 settembre al 5 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta François Truffaut, la retrospettiva completa dedicata al regista e critico cinematografico francese scomparso 30 anni fa dopo aver realizzato 21 lungometraggi, alcuni memorabili, altri importanti, tutti belli.

 

La rassegna che la Cineteca di Milano gli dedica intende riproporre tutti i suoi lungometraggi in versione originale con sottotitoli in italiano, da quello d’esordio, I quattrocento colpi (1959), uno dei film che diedero inizio alla Nouvelle Vague, formidabile stagione che rivoluzionò la storia del cinema e di cui Truffaut fu uno dei massimi esponenti, a Finalmente domenica! (1984), rivisitazione d’autore del genere noir e forse estremo omaggio di Truffaut al suo amato Alfred Hitchcock.

 

Cinema e vita furono per Truffaut una sola cosa, poiché sempre il cinema fu vissuto come rifugio e salvezza fisica, prima ancora che come professione. Nel corso di una molteplice attività, sviluppò un percorso lucido e coerente, forte come il suo amore di cinéphile e rigoroso come la sua militanza di critico, in un continuo confronto con i classici, riletti e reinventati in una personalissima poetica fondata su quattro grandi amori: i libri, le donne, i bambini, il cinema. Vinse al Festival di Cannes il premio per la regia con Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) e nel 1974 l’Oscar per il miglior film straniero con La nuit américaine (1973; Effetto notte).

 

 

SCHEDE FILM

 

Adèle H., una storia d’amore (L’histoire d’Adèle H.)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, Suzanne Schiffman, dal libro Le Journal d’Adèle Hugo di Frances V. Guille. Int.: Isabelle Adjani, Bruce Robinson, Sylvia Marriot, Reubin Dorey, Joseph Blatchley. Francia, 1975, col., 110’, v.o. sott. it.

Ambientata a metà ‘800, la storia di Adèle Hugo, figlia del grande scrittore Victor e innamorata di un ufficiale inglese con cui ha avuto una relazione. Lui non vuole più saperne di lei, ma Adèle lo insegue prima in Canada e poi alle Barbados, per finire internata in una casa di cura.

 

L’amore fugge (L’amour en fuite)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Marie-France Pisier, Jean Aurel. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Claude Jade, Dorothée. Francia, 1979, col., 94’, v.o. sott. it.

Ultimo capitolo delle avventure di Antoine Doinel, qui ormai trentacinquenne. Divorziato, Antoine tenta un bilancio della propria vita, soprattutto sentimentale. Ma oltre a incontrare le donne del passato, ne conosce una nuova, e al solito se ne innamora.

 

Gli anni in tasca (L’argent de poche)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Geory Desmouceaux, Philippe Goldmann, Claudio e Frank Deluca, Richard Golfier. Francia, 1976, col., 104’, v.o. sott. it.

A Thiers, piccolo villaggio nel centro della Francia, le amicizie, le prime passioni sentimentali, i conflitti reciproci e con gli adulti di un gruppo di ragazzi della scuola media affidati a un nuovo insegnante.

 

Baci rubati (Baisers volés)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Delphine Seyrig, Marie-France Pisier, Clairer Duhamel. Francia, 1968, col., 90’, v.o. sott. it.

Terzo film della saga Doinel, in cui il giovane Antoine, reduce dal servizio militare, si improvvisa investigatore privato. Prima si invaghisce della donna che dovrebbe sorvegliare, quindi, diventato riparatore di televisori, incontra l’amore vero.

 

Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni) (Antoine et Colette, ép. de L’amour à vingt ans)

  1. e sc.: François Truffaut. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Patrick Auffray. Francia, 1962, b/n, circa 24’. v. o. sott. it.

Ancora Antoine Doinel alle prese con l’amore. L’oggetto del desiderio è questa volta Colette, ma “l’amore a vent’anni” è sempre difficile.

 

La calda amante (La peau douce)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard. Int.: Françoise Dorléac, Jean Desailly, Nelly Benedetti.

Francia, 1964, b/n, 115’, v. o. sott. it.

La storia di un adulterio fra un intellettuale e una giovane hostess. Dopo l’iniziale entusiasmo, la relazione si fa sempre più stanca, ma la moglie dell’uomo è decisa a non passare sopra al tradimento.

 

La camera verde (La chambre verte)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Grualt, da tre novelle di Henry James (La bestia nella giungla, L’altare dei morti, Gli amici degli amici). Int.: F. Truffaut, Nathalie Baye, Jean Dasté, Jean-Pierre Moulin, Antoine Vitez. Francia, 1978, col., 94’, v. o. sott. it.

Ambientata negli anni Trenta, la storia di un uomo solitario, Julien, che vive in provincia e che non riesce ad accettare la morte della moglie Julie. Così trasforma la cappella in cui la donna è sepolta in una sorta di santuario, convinto che i morti non vadano dimenticati, contro la consuetudine della elaborazione del lutto che conduce all’oblio. Al suo fianco una donna che sembra condividere le sue ossessioni e che gli resterà accanto fino alla fine

 

Le due inglesi (Les deux Anglaises et le Continent)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri Pierre Roché. Int.: Jean-Pierre Léaud, Kika Markham, Stacey Tendeter, Sylvia Marriot, Philippe Léotard. Francia, 1971, col., 108’, v. o. sott. it.

Due giovani amiche, Anne e Muriel, invitano Claude (da loro ribattezzato “il Continente”) nella loro casa di vacanze in Cornovaglia. Qui il ragazzo si innamora di Muriel, diventando però l’amante di Anne una volta tornato a Parigi.

 

Effetto notte (La nuit américaine)

Effetto notteR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, Suzanne Schiffman. Int.: Jean-Pierre Léaud, Jacqueline Bisset, Valentina Cortese, Alexandra Stewart, Jean-Pierre Aumont, Nathalie Baye, F. Truffaut. Francia, 1973, col., 115’. v. o. sott. it.

Un film che racconta la lavorazione di un film, dal primo giorno delle riprese all’ultimo. I dubbi e le riflessioni del regista, le bizze degli attori, i rapporti più o meni difficili fra i membri della troupe.

 

Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo Gli anni della Fenice di Ray Bradbury. Int.: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Driffing, Bee Duffel. GB, 1966, col., 112’, v.o. sott. it.

In una immaginaria e dispotica società sospesa tra passato e futuro, leggere è un reato e i libri vengono bruciati. Uno degli uomini incaricati dei roghi si innamora di una donna che fa parte dei clandestini amanti della lettura, della quale scopre a sua volta il piacere.  

 

Finalmente domenica (Vivement dimanche)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant, Caroline Sihol, Philippe Morier-Genoud. Francia, 1983, b/n, 111’, v.o. sott. it.

Un agente immobiliare viene accusato dell’omicidio di un suo amico avvenuto durante una battuta di caccia. Sarà la sua segretaria, bella, fedele e innamorata di lui, a tirarlo fuori dai guai.

 

Jules e Jim (Jules et Jim)

jules et jimR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri-Pierre Roché. Int.: Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri Serre, Marie Dubois. Francia, 1961, b/n, 110’. v. o. sott. it.

Jules, austriaco, e Jim, francese, continuano a darsi del lei ma sono amici per la pelle. La Prima guerra mondiale e l’amore per la stessa donna li separerà, ma per unirli ancora di più.

 

La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi)la mia droga si chiama Julie_2e sc.: F. Truffaut, dal romanzo di William Irish Vertigine senza fine. Int.: Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert. Francia, 1969, col., 120’, v.o. sott. it.

Il protagonista, Louis, è un ricco avventuriero proprietario di una fabbrica di sigarette nell’isola di Réunion. Decide di sposarsi, e lo fa con una francese conosciuta per corrispondenza. La donna è bella, anche troppo, e infatti scappa con i soldi. Ma Louis la insegue, la ritrova, la perdona e, per proteggerla, arriva a uccidere un uomo.

 

Mica scema la ragazza (Une belle fille comme moi)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Loup Dabadie, dal romanzo di Henry Farrel Such a Gorgeous Kid Like Me. Int.: Bernadette Lafont, Claude Brasseur, Charles Denner, Guy Marchand, André Dussollier, Philippe Léotard. Francia, 1972, col., 100’, v. o. sott. it.

Una giovane donna, Camilla, detenuta in attesa di processo per omicidio, e un professore di sociologia, Stanislao, che la prende come soggetto per un trattato sulla criminalità. Stanislao, innamoratosi di lei, riesce a dimostrare la sua “innocenza”. Scarcerata, la donna tradisce l’ingenuo professore, che finirà a sua volta in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo.

 

Non drammatizziamo… è solo questione di corna (Domicile conjugal)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel Ceccaldi, Claire Duhamel. Francia, 1970, col., 97’, v.o. sott. it.

Ritorna Antoine Doinel, ormai “adulto”, sposato e con un figlio piccolo. Un giorno incontra un’affascinante giapponese e con lei inizia una relazione. Scoperto dalla moglie Christine e cacciato di casa, si stufa presto dell’avventura esotica e fa di tutto per farsi perdonare. Così i due coniugi ricominciano a vivere insieme. E a litigare.

 

I 400 colpi (Les 400 coups)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy. Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Jacques Monod. Francia, 1959, b/n, 101’, v.o. sott. it.

L’inizio della saga di Antoine Doinel, qui ragazzino di dodici anni che non sopporta i soprusi della scuola e di una famiglia che non lo ama. Il suo spirito ribelle lo porta a commettere un piccolo furto, per il quale finisce in riformatorio. Ma riuscirà a fuggire, correndo incontro alla libertà e ad altri formidabili film.

 

Il regista dello schermo accanto

Intervista di Judith Jasmin a François Truffaut e Jean-Pierre Léaud. Trasmissione “Carrefour”, Radio-Canada. Edizione italiana a cura di Mario Serenellini. Canada, 1959, b/n, 7’, v.o. sott. it.

Cannes 1959: in camerino, dopo la prima trionfale di Les 400 coups (poi vincitore del Grand Prix per la regia), risponde il regista col giovanissimo Jean-Pierre Léaud, che di tanto in tanto si mette le dita nel naso.

 

Il ragazzo selvaggio (L’enfant sauvage)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Jean Gruault. Fot.: Nestor Almendros. Mus.: A. Vivaldi. Int.: Jean-Pierre Cargol, Françoise Seigner, F. Truffaut, Pierre Fabre, Jean Dasté. Francia, 1970, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Francia, 1798. Un medico parigino che si occupa di giovani sordomuti riesce a farsi affidare un ragazzo catturato da alcuni contadini nei boschi, dove viveva allo stato primitivo, e, incurante delle diagnosi pessimiste e sommarie dei colleghi, inizia con lui un paziente e amorevole lavoro di recupero alla vita civile. La storia e il suo protagonista, il dottor Jean Itard, sono realmente esistiti.

 

Les Mistons (Les Mistons)

  1. e sc.: François Truffaut, dalla novella di Maurice Pons. Int.: Bernadette Lafont, Gérard Blain. Francia, 1957, b/n, 20’. v. o. sott. it.

I primi turbamenti sessuali di un gruppo di adolescenti che, nell’estate assolata di una cittadina del sud della Francia (Nîmes), passano il tempo a tenere d’occhio e a infastidire una coppia di innamorati.

 

La signora della porta accanto (La femme d’à côté)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Michèle Baumgartner, Henri Garcin. Francia, 1981, col., 106’, v.o. sott. it.

Bernard e Mathilde sono stati amanti. Poi si sono lasciati, così va la vita. Finché un giorno si ritrovano vicini di casa con le rispettive famiglie. Fra loro scoppia di nuovo la passione, violenta, irrefrenabile, al limite dell’autodistruzione.

 

La sposa in nero (La mariée était en noir)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo The Bride Wore Black di William Irish. Int.: Jeanne Moreau, Claude Rich, Jean-Claude Brialy, Michel Bouquet, Charles Denner. Francia, 1967, col., 105’, v. o. sott. it.

Un uomo rimane ucciso all’uscita dalla chiesa in cui si è appena sposato. La moglie dedicherà la sua vita alla vendetta contro i responsabili di quella morte assurda.

 

Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy, dal romanzo Down There di David Goodis. Int.: Charles Aznavour, Marie Dubois, Nicole Berger, Albert Rémy, Michèle Mercier. Francia, 1960, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Una “fiaba nera” i cui protagonisti sono un pianista rimasto vedovo dopo il suicidio della moglie e una giovane donna che diventa la sua amante. L’uomo per lei è pronto a tutto, ma la cattiva sorte aleggia sopra di loro.

 

L’ultimo metrò (Le dernier métro)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Heinz Bennent, Jean Poiret, Andréa Ferréol, Sabine Haudepin. Francia, 1980, col., 128’. v.o. sott. it.

Un teatro parigino negli anni bui dell’occupazione nazista. La proprietaria continua ad allestire spettacoli, tenendo l’anziano marito regista ed ebreo nascosto nei sotterranei. L’entrata in scena di un nuovo, giovane attore che si innamora di lei rende la situazione ancora più difficile

 

L’uomo che amava le donne (L’homme qui aimait les femmes)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Michel Fermaud, Suzanne Schiffman. Int.: Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly Borgeaud, Geneviève Fontanel, Nathalie Baye. Francia, 1977, col., 118’, v.o. sott. it.

Bertrand fa l’ingegnere, ha quarant’anni e una sola passione, ma divorante: le donne. A incontrarle dedica la sua vita, finché non decide di scrivere un libro in cui raccontarsi e riflettere su di sé. Riuscirà a darlo alle stampe appena in tempo, prima di morire in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere il suo eterno oggetto del desiderio.

 

 

CALENDARIO PROIEZIONI

 

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE

h 16.45 La calda amante (F. Truffaut, 1964, 115’) v.o. sott. it.

h 19.00 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.15 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 18 SETTEMBRE

h 17.00 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

h 19.15 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

 

VENERDì 19 SETTEMBRE

h 17.00 Le due inglesi (F. Truffaut, 1971, 108’) v.o. sott. it.

h 19.30 Tirate sul pianista (F. Truffaut, 1960, 80’), v.o. sott. it.

 

SABATO 20 SETTEMBRE

h 15.00 Finalmente domenica (F. Truffaut, 1983, 111’) v.o sott. it.

h 19.00 Mica scema la ragazza (F. Truffaut, 1972, 100’) v.o. sott. it.

h 21.15 Fahrenheit 451 (F. Truffaut, 1966, 112’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 21 SETTEMBRE

h 15.00 La camera verde (F. Truffaut, 1978, 94’) v.o. sott. it.

h 16.45 Effetto notte (F. Truffaut, 1973, 115’) v. o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE

h 18.45 Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni, F. Truffaut, 1962, 24’) v. o. sott. it.

Baci rubati (F. Truffaut, 1968, 90’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 25 SETTEMBRE

h 17.00 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 26 SETTEMBRE

h 17.00 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

h 21.15 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

 

SABATO 27 SETTEMBRE

h 15.00 Non drammatizziamo… è solo questione di corna (F. Truffaut, 1970, 97’) v.o. sott. it.

h 19.00 La mia droga si chiama Julie (F. Truffaut, 1969, 120’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 28 SETTEMBRE

h 16.45 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.00 La sposa in nero (F. Truffaut, 1967, 105’) v.o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE

h 17.00 Gli anni in tasca (F. Truffaut, 1976, 104’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 3 OTTOBRE

h 17.00 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

h 19.00 Adèle H., una storia d’amore (F. Truffaut, 1975, 110’), v.o. sott. it.

 

SABATO 4 OTTOBRE

h 15.00 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 5 OTTOBRE

h 16.45 Les Mistons (F Truffaut, 1957, 20’) v.o.sott. It.

Il ragazzo selvaggio (F. Truffaut, 1970, 85’) v.o. sott. it.

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

 

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

MIC: NUOVI PERCORSI MUSEALI TRA ARCHIVIO E REALTA’ AUMENTATA

Ricevo e volentieri pubblico

 

MIC: NUOVI PERCORSI MUSEALI TRA ARCHIVIO E REALTA’ AUMENTATA

 ManifatturaInsegneFCI

LA SEDE DELLA CINETECA DI MILANO PRESSO L’EX MANIFATTURA TABACCHI SI ALLARGA

E RENDE FRUIBILI ALLA CITTA’ IL NUOVO ARCHIVIO STORICO DEL FILM, IL LABORATORIO PER IL RESTAURO DIGITALE E IL TUNNEL DEI SOGNI

 

Milano, 18 luglio 2014

In data odierna sono stati ufficialmente consegnati a Fondazione Cineteca Italiana da parte di Regione Lombardia nuovi spazi presso la sede dell’ex Manifattura Tabacchi in Viale Fulvio Testi 121 a Milano.

MICLABLa Cineteca di Milano ha già allestito questi locali creando un Nuovo Archivio Storico del Film, un presidio delle immagini in pellicola esteso per oltre 3.000 mq sotterranei e distribuiti su due piani, che raccoglie le collezioni filmiche più preziose e storiche della Cineteca (circa 25.000 titoli) ma che ha la vocazione di ospitare altre collezioni divenendo un grande archivio regionale; il MIC LAB, un nuovo laboratorio per il restauro digitale ad alta definizione, dotato di tutti gli apparecchi necessari alla salvaguardia e alla manutenzione del cinema in pellicola, e al suo riversamento sui più recenti media digitali; una suggestiva galleria sotterranea lunga 100 metri che mette in comunicazione il Laboratorio e il Nuovo Archivio Storico del Film denominato “Tunnel dei sogni”. Questo luogo, sospeso idealmente tra passato e futuro per gli spazi che collega,diventeràa breveun nuovo percorso museale, dove con immagini e parole presenterà al visitatore la storia tecnologica della pellicola cinematografica e il suo passaggio al digitale.

rendering_Tunnel dei Sogni

La Cineteca aprirà il Nuovo Archivio Storico del Film, il MIC LAB e il Tunnel dei sogni alla città, spazi che diventeranno parte integrante del percorso espositivo del MIC – Museo Interattivo del Cinema.

Un’ inedita operazione di divulgazione, essendo ambienti che rappresentano il cuore di ogni istituzione cinetecaria ma che restano sovente preclusi al grande pubblico.

il tunnel dei sogni

Il progetto, che verrà realizzato entro il 2014, trasformerà l’intera Cineteca in un museo vivente e “aumentato” grazie all’avanzato supporto tecnologico di un paio di occhiali Epson Moverio BT-200 con cui fruire di applicazioni di Realtà Aumentata (Augmented Reality) o di contenuti in HD o 3D, che consentiranno a ciascuno di integrare con contenuti multimediali la visita.

realta aumentata_archivio

L’obiettivo è quello di tramutare luoghi di attività di lavoro e di conservazione dei supporti cinematografici in percorsi museali in cui gli oggetti, i film e il lavoro stesso diventano un’esperienza espositiva nuova. Accanto a questo inedito racconto la realtà aumentata permetterà di disegnare per i visitatori visioni e viaggi sorprendenti.

Dir. Matteo Pavesi nel nuovo archivio

Inoltre, gli scanner ad alta definizione messi a disposizione da Epson e le postazioni per la color correction e la post-produzione, renderanno possibile avviare il progetto di restauro e digitalizzazione HD dei fondi filmici e fotografici della Cineteca di Milano.

MICLAB2

I nuovi spazi appena illustrati, insieme alla Direzione e agli uffici amministrativi della Cineteca di Milano, al MIC – Museo Interattivo del Cinema, al Centro Sperimentale di Cinematografia, e al prossimo trasferimento, sempre presso l’edificio, delle Scuole Civiche di Milano, comporranno il nuovo polo cinematografico dell’audiovisivo dell’Ex Manifattura Tabacchi.

IL FAR EAST FILM FESTIVAL 2014 A MILANO dal 21 maggio all’1 giugno

Ricevo e volentieri pubblico

 

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FAR EAST FILM FESTIVAL 2014 A MILANO

Dal 21 MAGGIO ALL’ 1 GIUGNO 2014

 

Dal 21 maggio all’1 giugno 2014, Fondazione Cineteca Italiana è lieta di presentare per la prima volta presso Spazio Oberdan Milano la rassegna Far East Film Festival 2014.

 

Una nuova importante collaborazione, quella con il prestigioso Far East Film Festival di Udine, che permetterà anche al pubblico di Milano di scoprire opere che quasi mai trovano distribuzione su grande schermo nel nostro paese a dispetto del loro grande valore.

Se il successo di un progetto culturale può essere misurato attraverso parametri tanto vari quanto dinamici, dalla continuità nel tempo fino ai tentativi d’imitazione che ha raccolto e raccoglie, il successo del Far East Film Festival è ormai una solida costante. Un successo che, rinnovandosi tenacemente anno dopo anno, ha tradotto la manifestazione del Centro Espressioni Cinematografiche di Udine nella maggiore vetrina occidentale dedicata al nuovo cinema popolare asiatico.

Il Far East Film Festival (anzi: il FEFF, come ormai lo chiamano tutti gli appassionatissimi frequentatori) ha appena tagliato il traguardo della sedicesima edizione e, anche quest’anno, ha puntato lo sguardo sul presente e sul futuro artistico del lontano Est, analizzando le tendenze e gli stili del mercato d’Oriente.

Nata nel 1999, dopo la felicissima esperienza della rassegna Hong Kong Film (a tutti gli effetti, il numero zero del FEFF), la grande manifestazione udinese è stata il primo domicilio occidentale di film rimasti storici: da Ringu (The Ring) a Infernal Affairs (se ne innamorò Scorsese e lo “trasformò” nel suo The Departed), passando per Departures (Oscar 2009 come Miglior Film straniero) e il più recente Confessions (amatissimo da Michael Mann).

Un festival in costante cammino, nell’arco dei dodici mesi. Prova ne sia la progressiva diffusione della cultura cinematografica orientale non solo nelle sale italiane, con la Tucker Film in prima fila, ma anche sul fronte dei palinsesti televisivi e dell’home video.

 

E adesso, con i riflettori della sedicesima edizione che si sono appena spenti, il FEFF raggiungerà anche le sale: dal 21 maggio all’1 giugno, infatti, 8 titoli emblematici del grande festival udinese saranno protagonisti della rassegna Far East Film a Milano.

 

Quattro di otto lungometraggi in programma a Milano provengono dall’appena conlcusasi edizione del Far East (25 aprile – 3 maggio 2014) e dunque sono presentati in anteprima per Milano, quattrosono invece selezionati dalle precedenti edizioni. Tutte opere di grande interesse filmico, capaci di dare testimonianza delle cinematografie di paesi come Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan fra le più vitali e dinamiche del pianeta.

 

 

 

Calendario e schede film

 

The Attorney – Anteprima

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R.: Yang Woo-seok. Int.: Yeong-ae Kim, Do Won Kwak, Dal-su Oh, Kang.ho Song, Si-wan Yim. Sud Corea, 2013, 127’, v.o. sott. it.

Quando il figlio di un amico viene arrestato e picchiato con l’accusa di essere un comunista, il consulente legale Song (un gigantesco Song Kang-ho) accetta di difenderlo. Durante il processo crescerà in lui, proprio lui che si era sempre tenuto alla larga dalla politica, un senso di indignazione morale verso la dittatura. Tratto da una storia vera, un film in grado di scuotere le coscienze.

 

Castaway on the Moon

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R.: Hae-jun Lee. Int.: Min-hee Hong, So-yeon Jang, Jae-yeong Jeong, Ryeo-won Jeong, Gyo-hwan Koo. Corea del Sud, 2009, 116’.

Corea del Sud, 2009 -Mr. Kim ha due rimpianti. Il primo è di aver perso tutto e questo lo porta a buttarsi giù da un ponte (sfortunatamente anche il suicidio non gli riesce, infatti atterra su un’isola nel mezzo del fiume Han). Il secondo è quello di non aver mai imparato a nuotare. Ora è un Robinson Crusoe alle prese con la sopravvivenza. Forse il più bizzarro film prodotto in Corea negli ultimi anni.

 

Cold Eyes – Anteprima

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R.: Cho Ui-seok and Kiim Byung-seo. Int.: Hyo-ju Han, Woo-sung Jung, Jun-ho Lee, Kyung-gu Sol, Simon Yam. Sud Corea, 2013, 118’, v.o. sott. it.

La giovane poliziotta Yoon-ju fa domanda per entrare nell’unità di sorveglianza della Polizia Metropolitana  e l’investigatore capo la prende sotto la sua ala protettrice. La squadra si scontrerà con un misterioso e feroce criminale che mette a segno un audace colpo in banca sotto il loro naso. Remake dell’hongkonghese Eye in the Sky, un appassionante thriller high tech che ti inchioda alla poltrona.

 

Firestorm – Anteprima

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R.: Alan Yuen. Int.: Chen Yao, Ka Tung Lam, Andy Lau, Jun Hu, Ray Lui. Hong Kong, 2013, 118’, v.o. sott. it.

Dopo aver visto giustiziare un collega, per il poliziotto Lui fermare una gang che rapina furgoni blindati diviene un ossessione. Scoperto il capo della banda e trovato un infiltrato perfetto, l’agente inizia una guerra oltre i limiti della legalità. Una tempesta di piombo per lo spettatore che assiste senza fiato a uno degli action più adrenalinici del cinema di Hong Kong.

 

Gio. 22 mag. (h 17)/Sa. 31 mag. (h 19)

Ipman: the Final Fight

R.:Herman Yau. Int.:Anthony Wong Chau-Sang,Eric Tsang,Anita Yuen,Yan-yan Hung,Jordan Chan. Hong Kong, 2013, 102’.

Onore, coraggio, disciplina, rispetto: le profonde radici della cultura orientale ma anche le profonde radici del kung fu. Quello stesso kung fu di cui Ip Man, il leggendario maestro di Bruce Lee, è stato (ed è) icona universale. Un simbolo di forza, lealtà e saggezza che il cinema asiatico ha celebrato con due straordinari biopic e che ora si appresta a celebrare con questo nuovo e appassionante capitolo!

 

The Man from Nowhere

R.: Jeong-beom Lee. Int.: Bin Won,Sae Ron Kim,Hyo-seo Kim,Tae-hoon Kim,Hee-won Kim.Corea del Sud, 2010, 119’.

Succede di raro che il potere divistico mostri i muscoli con lo stesso impatto e la stessa spettacolarità di The Man from Nowhere, il campione d’incassi coreano del 2010. Questo film duro su un ex agente speciale che si batte per salvare una ragazzina, quando è arrivato in sala all’inizio di agosto ha venduto 6,2 milioni di biglietti, per un totale di circa 41 milioni di dollari USA.

 

Masquerade

R.:Chang-min Choo. Int.:Han Hyo-joo,Byung-hun Lee,In-kwon Kim,Seung-ryong Ryu,Gwang Jang. Corea del Sud, 2012, 131’.

A Joseon il re è ormai paranoico: vede congiure ovunque e diffida di chiunque, specie della moglie, che trascura in favore di varie concubine. Dopo essere stato drogato in seguito a un attentato, il Capo Consigliere e il Capo Eunuco decidono di sostituirlo temporaneamente con un sosia, perpetuando l’illusione di un re sul trono di Corea. Super campione d’incassi in patria.

 

Soul – Anteprima

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R.: Chung Mong-hong. Int.: Jimmy Wang Yu, Hsiao-chuan Chang, Leon Dai, Chin Shih-chieh.Taiwan, 2013, 112’, v.o. sott. it.

Ah-Chuan, un cuoco, sviene durante il suo lavoro. In ospedale non gli viene diagnosticato niente di grave, dovrà solo riposare, ma Ah-Chuan non riconosce più i suoi famigliari e non ricorda il suo passato: il suo corpo sembra posseduto da un’altra persona, un assassino psicopatico. Thriller psicologico di straordinaria intensità e con finale imprevedibile.

 

 

Mercoledì 21 maggio

h 17 Castaway on the Moon

h 19 Firestorm – Anteprima

h 21.15 Cold Eyes – Anteprima

Giovedì 22 maggio

h 17 Ipman: the Final Fight

h 19 Soul – Anteprima

Sabato 24 maggio

h 15 Castaway on the Moon

h 21.15Soul – Anteprima

Domenica 25 maggio

h 16.30 Cold Eyes – Anteprima

h 19The Man from Nowhere

Mercoledì 28 maggio

h 16.45Masquerade

Venerdì 30 maggio

h 21.15 The Attorney – Anteprima

Sabato 31 maggio

h 14.45 The Man from Nowhere

h 19Ipman: the Final Fight

Domenica 1 giugno

h 14.45 The Attorney – Anteprima

h 21.15Firestorm – Anteprima

 

 

INFO: T0287242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it