UNA GIORNATA PARTICOLARE nei cinema di Torino, Milano, Genova, Roma, Firenze e Bologna

Ricevo e volentieri pubblico

Una giornata particolare 3Dopo il riconoscimento della 71° Mostra del Cinema di Venezia al film di Scola “Una giornata particolare” quale miglior film restaurato 2014, il CSC – Cineteca Nazionale porta il film nelle sale di Torino, Milano, Genova, Roma, Firenze, Bologna, Roma.

A poche settimane dal prestigioso riconoscimento veneziano del Leone per il miglior film restaurato 2014 a Una giornata particolare di Ettore Scola (1977), con Sophia Loren e Marcello Mastroianni, il CSC-Cineteca Nazionale, in collaborazione con Surf Film, organizza una circuitazione del film in varie città italiane. La versione restaurata presso il laboratorio Immagine Ritrovata di Bologna, sotto la supervisione del grande direttore della fotografia Luciano Tovoli, toccherà le seguenti città: Torino (Cinema Massimo, 5 e 8 novembre), Milano (Spazio Oberdan, 9 novembre), Genova (Multisala America, 10 novembre), Roma (Cinema Alcazar, 10 novembre), Firenze (Cinema Alfieri, 16 novembre), Bologna (Cinema Lumière, 15 novembre), Roma (Cinema Trevi, 23 novembre).

Una giornata particolare 4tifIl 10 novembre 2014 a Roma, al cinema Alcazar, il regista presenterà il film in una serata a inviti.

Un evento eccezionale, occasione per avvicinare il pubblico al restauro digitale che ha riportato il film di Scola al suo splendore originario.  Il nuovo restauro, realizzato in collaborazione con Surf Film, permette infatti di apprezzare lo straordinario lavoro di desaturazione ideato da Scola e dal direttore della fotografia Pasqualino De Santis, un’operazione di grande radicalità e sperimentazione visiva ormai impossibile da fruire nelle copie in dvd e in tv.

Una giornata particolare 2Scrive Ettore Scola: «Già in partenza tutto quello che riguardava l’ambientazione e tutti i capi di vestiario erano stati decolorati. Poi girammo con un filtro speciale, e quindi decolorammo ancora in stampa. E questo non fu soltanto per fare assomigliare maggiormente la fotografia ai pezzi di documentario con cui avevo aperto il film, ma perché i ricordi miei, della casa in cui abitavo a Piazza Vittorio a quell’epoca, sono in quella tonalità. Il colore della Roma di quei tempi nel mio ricordo è un non colore neanche tanto grigio ma un po’ chiuso, un po’ spesso, come quello di una nebbia dentro le stanze, che poi al film è servito come lieve simbolo – anche se io i simbolismi li amo poco – di chiusura, di prigione; anche lì di esclusione».

Una giornata particolare 1Note restauro

La Technicolor mise a punto un sistema di stampa – ENR – che permetteva di desaturare i colori per ottenere il particolarissimo tono fotografico voluto da Ettore Scola e Pasqualino De Santis. Nel 2003 questo sistema era ormai desueto e per il restauro analogico-fotochimico, curato da Giuseppe Rotunno, fu adottato un ingegnoso metodo con il quale, utilizzando diversi dosaggi di bianco e di nero, si cercò di raggiungere un risultato equivalente.

Undici anni dopo, per realizzare digitalmente ciò che è necessario per riproporre il film in standard e ambiente D-Cinema, si è ripartiti dai negativi originali, acquisiti digitalmente mediante scanner a risoluzione 4K. Si è attuato un attento “grading” del colore, per test successivi, tenendo quali modelli di riferimento una copia stampata negli anni ’90 dalla Cineteca Nazionale, realizzata con il sistema ENR, e una più recente, frutto del restauro del 2003. Le lavorazioni a cura del CSC-Cineteca Nazionale sono state effettuate presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata con la ulteriore supervisione di Luciano Tovoli e dello stesso Ettore Scola.

UNA GIORNATA PARTICOLARE restaurato in prima serata su Rai3 per festeggiare Sophia Loren

Ricevo e volentieri pubblico

Per gli 80 anni di Sophia Loren, Una giornata particolare restaurato dalla Cineteca Nazionale in prima serata su Rai3

leone2

Sabato 20 settembre alle ore 21.05 Rai 3 festeggia gli ottanta anni di Sophia Loren proponendo al grande pubblico uno dei suoi film più importanti, Una giornata particolare (1977), interpretato insieme a Marcello Mastroianni, nel restauro vincitore del Leone per il miglior Classico Restaurato alla 71. Mostra d’arte cinematografica di Venezia.

A poche settimane dal prestigioso riconoscimento veneziano, il restauro del CSC- Cineteca Nazionale, curato dal grande direttore della fotografia Luciano Tovoli, approda in prima serata su Rai3.

Un evento eccezionale, e l’occasione per apprezzare un restauro digitale che ha permesso di riportare il film di Scola al suo splendore originario, come non lo si vedeva da decenni.  Il nuovo restauro permette infatti di apprezzare lo straordinario lavoro di desaturazione ideato da Scola e dal direttore della fotografia Pasqualino De Santis, un’operazione di grande radicalità e sperimentazione visiva ormai impossibile da ritrovare nelle copie in dvd e in tv.

Scrive Ettore Scola: «Già in partenza tutto quello che riguardava l’ambientazione e tutti i capi di vestiario erano stati decolorati. Poi girammo con un filtro speciale, e quindi decolorammo ancora in stampa. E questo non fu soltanto per fare assomigliare maggiormente la fotografia ai pezzi di documentario con cui avevo aperto il film, ma perché i ricordi miei, della casa in cui abitavo a Piazza Vittorio a quell’epoca, sono in quella tonalità. Il colore della Roma di quei tempi nel mio ricordo è un non colore neanche tanto grigio ma un po’ chiuso, un po’ spesso, come quello di una nebbia dentro le stanze, che poi al film è servito come lieve simbolo – anche se io i simbolismi li amo poco – di chiusura, di prigione; anche lì di esclusione».

Nota sul restauro

Per il film la Technicolor aveva messo a punto un sistema di stampa – ENR – che permetteva  di desaturare i colori per ottenere il particolarissimo tono fotografico voluto da Ettore Scola e Pasqualino De Santis.

Il sistema è oggi desueto, e per realizzare digitalmente ciò che per via fotochimica è ormai impossibile, e per riproporre il film in standard e ambiente D-Cinema, si è ripartiti dai negativi originali, acquisiti digitalmente mediante scanner a risoluzione 4K. Successivamente si è attuato un attento “grading” del colore per test successivi, avendo quali modelli di riferimento una copia stampata negli anni novanta dalla Cineteca Nazionale con il sistema ENR e una più recente frutto del restauro del 2003. Il lavoro è stato seguito dal direttore della fotografia Luciano Tovoli, collaboratore di Scola, Antonioni, Dario Argento, Ferreri e tanti altri. Le lavorazioni a cura del CSC-Cineteca Nazionale sono state effettuate presso il laboratorio L’immagine Ritrovata di Bologna in collaborazione  con Surf Film.

VENEZIA 71: per VENEZIA CLASSICS – UNA GIORNATA PARTICOLARE di Ettore Scola

Ricevo e volentieri pubblico

 

71° Mostra del Cinema di Venezia 2014 – Venezia Classics

 CSC – Cineteca Nazionale

presenta

 4 settembre 2014   h. 19 Sala Casinò

 Una giornata particolare 2Una giornata particolare (1977)

regia di Ettore Scola

 con Sophia Loren e Marcello Mastroianni

 un grande classico del cinema italiano oggi restituito al suo splendore originario

 

 

Una giornata particolare   di Ettore Scola (1977)

Una giornata particolare 1soggetto e sceneggiatura: Ruggero Maccari e E. Scola; fotografia: Pasqualino  De Santis; scenografia: Luciano Ricceri; costumi: Enrico  Sabbatini; musica: Armando Trovajoli; montaggio: Raimondo Crociani; origine: Italia/Canada; produzione: Compagnia Cinematografica Champion (Roma), Canafox Film (Montreal); durata: 105’; interpreti e personaggi: Sophia Loren (Antonietta Tiberi), Marcello Mastroianni (Gabriele), John Vernon (Emanuele, marito di Antonietta), Françoise Berd (portinaia).

 

Una giornata particolare 3Roma, maggio 1938, Hitler è in visita a Roma. In un palazzone di un quartiere popolare una donna e un uomo si incontrano e per una giornata rompono la solitudine delle loro esistenze ai margini.

«Già in partenza tutto quello che riguardava l’ambientazione e tutti i capi di vestiario erano stati decolorati. Poi girammo con un filtro speciale, e quindi decolorammo ancora in stampa. E questo non fu soltanto per fare assomigliare maggiormente la fotografia ai pezzi di documentario con cui avevo aperto il film, ma perché i ricordi miei, della casa in cui abitavo a Piazza Vittorio a quell’epoca, sono in quella tonalità. Il colore della Roma di quei tempi nel mio ricordo è un non colore neanche tanto grigio ma un po’ chiuso, un po’ spesso, come quello di una nebbia dentro le stanze, che poi al film è servito come lieve simbolo – anche se io i simbolismi li amo poco – di chiusura, di prigione; anche lì di esclusione» (Scola)

 

 

Note restauro

 Una giornata particolare 4tif

La Technicolor mise a punto un sistema di stampa – ENR – che permetteva  di desaturare i colori per ottenere il particolarissimo tono fotografico voluto da Ettore Scola e Pasqualino De Santis. Nel 2003 questo sistema era ormai desueto e per il restauro analogico-fotochimico, curato da Giuseppe Rotunno, fu adottato un ingegnoso metodo con il quale, utilizzando diversi dosaggi di bianco e di nero, si cercò di raggiungere un risultato equivalente.

Undici anni   dopo, per realizzare digitalmente ciò che per via fotochimica è ormai impossibile, e per riproporre il film in standard e ambiente

D-Cinema, si è ripartiti dai negativi originali, acquisiti digitalmente mediante scanner a risoluzione 4K. Successivamente si è attuato un attento “grading” del colore per test successivi, avendo quali modelli di riferimento una copia stampata negli anni novanta dalla Cineteca Nazionale con il sistema ENR e una più recente frutto del restauro del 2003.

Le lavorazioni a cura del CSC-Cineteca Nazionale sono state effettuate presso il laboratorio L’immagine Ritrovata di Bologna in collaborazione  con Surf Film.

NEWS PRODUZIONE: primo ciak per LA MACCHINAZIONE il noir di David Grieco su Pier Paolo Pasolini

Ricevo e volentieri pubblico

 

Primo ciak per «LA MACCHINAZIONE» il noir di David Grieco su Pier Paolo Pasolini

Immagine

 

Iniziano oggi, martedì 1 luglio a Roma, le riprese di «LA MACCHINAZIONE» il film di David Grieco su Pier Paolo Pasolini.

Nel 2015 saranno passati quarant’anni dalla scomparsa di Pasolini, eppure il suo omicidio è ancora uno dei misteri italiani più discussi.

Quando il 2 novembre del ‘75 il corpo senza vita di Pasolini fu trovato all’Idroscalo, David Grieco fu tra i primi a giungere sul posto insieme al medico legale Faustino Durante. Grieco aveva cominciato a lavorare nel cinema giovanissimo proprio con Pasolini e i due erano legati da profonda amicizia; a lui la famiglia chiese di scrivere la memoria di parte civile del primo processo per l’omicidio.

«LA MACCHINAZIONE» racconta gli ultimi tre mesi di vita di Pasolini e del suo rapporto con il giovane ragazzo di vita Pino Pelosi.

Nell’estate del 1975, Pier Paolo Pasolini sta montando il suo film più aspro e controverso, Salò o le 120 Giornate di Sodoma (opera che a suo dire “sorprende persino me che ne sono l’autore”).

Pasolini, coscienza critica e anticonformista del nostro paese, alla vigilia di cambiamenti epocali per l’Italia, mentre lavora al suo film, sta scrivendo Petrolio, opera che denuncia le trame di un potere politico ormai corrotto fino al midollo. In quegli stessi giorni, Pasolini frequenta un ragazzo di borgata, Pino Pelosi. È una borgata dove comincia a muovere i primi passi un’organizzazione criminale che si avvia a diventare padrona della città: la Banda della Magliana.

Quando, la notte del 26 agosto, viene sottratto dagli stabilimenti della Technicolor il negativo di Salò, scatta una trappola mortale che vede la sinergia fra delinquenza comune, crimine organizzato e una criminalità politico-finanziaria che forse a tutt’oggi conserva larghe sacche di potere nel nostro Paese.

Nella notte fra il primo e il due novembre del ‘75, Pasolini si reca all’Idroscalo per riavere il negativo del film. Ciò che in realtà si trova ad affrontare è una trama pianificata in ogni dettaglio da tanti complici volontari e involontari, tutti ormai indistinguibili, tutti ormai ugualmente colpevoli.

«Le verità ipotetiche sulla morte di Pasolini che circolano da anni sono tante – dichiara il regista David Greco – Pasolini è stato ucciso da Pelosi che ha fatto prima da informatore per il furto delle bobine di Salò e poi da esca per l’agguato all’Idroscalo. Pasolini è stato assassinato dalla famigerata Banda della Magliana. Pasolini è stato eliminato su ordine di Eugenio Cefis perché indagava sui loschi traffici del presidente di Eni e Montedison che avrebbe fondato la P2 e nel ‘62 fatto precipitare l’aereo di Mattei. Pasolini si è fatto uccidere e si è fatto Cristo pianificando il suo martirio nei minimi dettagli, come sostiene l’amico e pittore Giuseppe Zigaina. «LA MACCHINAZIONE» sposa tutte queste ipotesi intrecciandole in un ordito semplice e verosimile. Perché c’è del vero in ognuna di queste tesi. Una verità sepolta sotto tante verità».

Massimo  Ranieri darà vita a Pasolini: «È un attore straordinario ed è l’interprete ideale di questo film. Pochi mesi prima di morire, Pier Paolo si trovò seduto accanto a Massimo Ranieri prima di una partita di calcio. Lo guardò intensamente e gli disse: “Sai che è proprio vero che tu ed io ci somigliamo molto?”- ricorda ancora David Grieco, che definisce «LA MACCHINAZIONE» un film politico ma anche un noir intrigante fruibile da chi non sa nulla degli eventi dell’epoca.

Il film, una co-produzione Italia-Francia, è prodotto da Propaganda Italia e To be continued Productions in associazione con la Lazio Film Commission. Scritto da Guido Bulla e David Grieco, è interpretato oltre che da Massimo Ranieri, da Libero De RienzoRoberto CitranMilena VukoticMatteo TarantoFrançois Xavier Demaison e dal giovane Alessandro Sardelli per la prima volta sullo schermo.

Fabio Zamarion è il direttore della fotografia, Carmelo Agate lo scenografo, Nicoletta Taranta la costumista, Paola Gattabrusi la truccatrice. Il film si girerà a Roma e dintorni fino a metà agosto.

  

David Grieco è nato a Roma nel 1951. Sedicenne viene scelto come attore da  Franco Zeffirelli per Romeo e Giulietta, da Pier Paolo Pasolini per Teorema, da Bernardo Bertolucci per Partner. Diciasettenne diviene assistente alla regia di Pasolini e Bertolucci. A diciannove anni entra a L’Unità come critico di cinema e musica in Italia e corrispondente estero. Trentenne torna all’industria cinematografica come sceneggiatore scrivendo serie TV quali Sogni e bisogni interpretata da Giulietta Masina, e blockbuster cinematografici come Caruso Pascoski diretto e interpretato da Francesco Nuti, Mortacci scritto per Sergio Citti e interpretato da Vittorio Gassman e Malcolm McDowell, I magi randagi sempre per Sergio Citti, etc. In seguito si dedica alla scrittura di alcuni saggi e romanzi: Il comunista che mangiava i bambini, Fuori il regista, Parla Greganti, Funari è Funari. Contemporaneamente è autore e conduttore di svariati programmi radiofonici e televisivi come Hollywood Party Radio City Caffè per la RAI e Il Giornale del Cinema per Tele+. Per Tele+ e Canal+ (Francia), gira oltre 100 documentari sui grandi registi e attori. All’esordio dei cinquant’anni scrive, dirige e produce il suo primo film di regia Evilenko con Malcolm McDowell, tratto dal suo romanzo Il comunista che mangiava i bambini. Evilenko è stato distribuito e premiato in tutto il mondo.

LA CINETECA NAZIONALE AL CINEMA RITROVATO DI BOLOGNA

Ricevo e volentieri pubblico

 

Nell’ambito di un’ampia collaborazione a varie sezioni del festival, la Cineteca Nazionale cura la retrospettiva su Riccardo Freda al Cinema Ritrovato della Cineteca di Bologna

 Immagine

Anche quest’anno la Cineteca Nazionale rinnova la sua ampia collaborazione con il festival Il Cinema Ritrovato della Cineteca di Bologna (28 giugno – 5 luglio 2014), mettendo a disposizione per varie sezioni del festival numerose pellicole dai propri archivi. In particolare il Conservatore della Cineteca Nazionale Emiliano Morreale cura una retrospettiva su Riccardo Freda, autore di alcuni dei massimi successi del dopoguerra, scoperto nelle sue qualità registiche dalla critica francese degli anni ’60 e venerato da generazioni di cinefili e di registi (da Tavernier a Tornatore). Martedì 1° luglio, alle ore 16.15 presso la Sala Scorsese della Cineteca di Bologna, si svolgerà un dialogo tra il curatore Emiliano Morreale, Goffredo Fofi (critico) e Pierre Rissient (critico e animatore culturale).

Maestro del cinema d’azione, Freda lavorò consapevolmente dentro i generi popolari, ispirandosi ai classici della letteratura e del cinema muto. Tra gli oltre quaranta lungometraggi da lui realizzati, la rassegna propone alcuni sontuosi peplum degli anni ’50, grandi film d’avventura del dopoguerra, e una coppia di eccentrici horror. La retrospettiva, realizzata in gran parte con copie della Cineteca Nazionale, offre molte curiosità, un importante e recente restauro, e varie perle ritrovate. Verrà presentata la versione internazionale, destinata ai paesi arabi, di Aquila nera (1946), con il primo nudo integrale dell’Italia del dopoguerra; il restauro digitale di Beatrice Cenci (1956), realizzato nel 2013, e la nuova ristampa di I miserabili  – Tempesta su Parigi (1947); riemerge dai cellari la copia d’epoca di Teodora Imperatrice di Bisanzio (1953), accompagnata dal rarissimo documentario Mosaici di Ravenna (1954) di Giuseppe Fatigati  con l’organizzazione di  Riccardo Freda, vero e proprio esperimento con il Technicolor. Completano la retrospettiva: Il cavaliere misterioso (1948) e Maciste all’Inferno (1962).