GIFFONI: FIGLI DI OMOSESSUALI IN CILE NEL FILM DI PEPA SAN MARTIN

Ricevo e volentieri pubblico

DSC_1089Arriva in concorso a Giffoni (+13) “Rara” di Pepa San Martìn accompagnata dalla giovanissima attrice protagonista Julia Lübbert, alias Sara. Il film, che al prossimo Festival di San Sebastian riceverà il Premio Sebastiane Latino, affronta un tema di grande attualità – dice la regista. Oggi noi abbiamo il riconoscimento dei diritti sulle unioni civili ma non quelli dei figli nati da genitori omosessuali. Mi sono ispirata a un fatto di cronaca eclatante in Cile che mi ha dato spunto di grande riflessione – spiega – ho capito che la società civile è più rapida nella sua evoluzione della politica e – aggiunge – ci possiamo trovare con coppie gay che hanno figli ma se una coppia gay si separa ecco il problema  – spiega Pepa San Martìn – perché c’è un genitore che resta senza diritti e così i figli sono privati di un genitore quindi di un diritto. Questo è quello che ho cercato di mostrare nel film.

 “Rara”, infatti, racconta la storia di Sara, tredicenne dolce e un po’ introversa che vive una vita normale per l’età che ha, se non fosse per il fatto che i suoi genitori si sono separati e, mentre la madre vive con un’altra donna, il padre, contrario e combattivo rispetto al tema, intraprende una battaglia per ottenere la custodia di Sara e di sua sorella Cata.  Il film è pensato per gli omofobici – spiega la regista – è pensato proprio per loro, perché dobbiamo abituarci alle famiglie in cui ci possono essere genitori dello stesso sesso e dobbiamo accettare, e rispettare, l’idea secondo cui un bambino possa crescere serenamente e bene, senza essere soggetto al giudizio altrui, in una famiglia in cui due omosessuali si amano, si rispettano e condividono la visione di come si possa impostare una vita insieme nel presente e nel futuro.

XIV ROME INDEPENDENT FILM FESTIVAL – dall’8 al 14 maggio a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

XIV edizione del Rome Independent Film Festival

Cinema indie con un respiro sempre più internazionale

Torna il RIFF, vocazione Festival

Dalla Berlinale il Teddy Award, il premio a tematica “queer”

 

Roma, 8 – 14 maggio 2015

The Space Cinema Moderno 

Nuovo Cinema Aquila

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Saranno l’opera prima di Tommaso Agnese Mi chiamo Maya con Valeria Solarino e Carlotta Nobili e il film greco di Syllas Tzoumerkas  sulla crisi economica A Blast gli opening film della 14esima edizione del Rome Independent Film Festival (RIFF), che avrà luogo dall’ 8 al 14 maggio 2015 nella doppia location del The Space Cinema Moderno di Roma e del Nuovo Cinema Aquila.

Tra le novità di questa edizione, dove saranno protagonisti più di cento tra film e documentari “indipendenti”, con numerose anteprime italiane ed europee, segnaliamo la sezione fuori concorso delle sette opere vincitrici dei Teddy Awards 2014-2015, premio cinematografico internazionale per film con tematiche LGBT, presentato da una giuria indipendente come premio ufficiale del Festival di Berlino (Berlinale). Il Teddy Award è un premio di carattere sociale assegnato a film e persone che trattano temi “queer” per promuovere tolleranza, accettazione, solidarietà e uguaglianza.

Nel corso del Festival, diretto da Fabrizio Ferrari, verrà dato ampio spazio ai lungometraggi italiani. Fra i titoli selezionati segnaliamo, tra gli altri, La mezza stagione di Danilo Caputo, vincitore del premio internazionale “Mattador” come migliore sceneggiatura; Crushed Lives – il sesso dopo i figli di Alessandro Colizzi con, tra gli altri, Walter Leonardi e Nicoletta Romanoff, un film sul sesso prima, durante e dopo i figli; Figli di Maam, sul Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, per la regia di Paolo Consorti, con Franco Nero, Luca Lionello e Alessandro Haber, l’opera prima The Elevator di Massimo Coglitore, film italiano interpretato da attori stranieri, tra i quali Caroline Goodall (Emilie Schindler in Schindler’s List) e Burt Young (nomination agli Oscar per il film Rocky); la commedia poetica italo-spagnola Rocco tiene tu nombre del registra salernitano Angelo Orlando, conosciuto al grande pubblico per aver lavorato con alcuni dei più grandi registi del cinema italiano come Federico Fellini, Massimo Troisi, Mario Monicelli.

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Tra i film “fuoriconfine” segnaliamo il candidato della Repubblica Ceca agli Oscar per la sezione miglior film straniero, Fair play della regista ceca Andrea Sedláčková; il francese Cruel di Eric Cherrière, thriller che racconta la storia di un glaciale assassino; il film greco A Blast di Syllas Tzoumerkas  incentrato sul personaggio di Maria, donna in fuga da una vita scontata e monotona in una Grecia schiacciata dal peso della crisi; Kebab and Horoscope primo lungometraggio del regista e sceneggiatore polacco Grzegorz Jaroszuk; Luna di Dave McKean, celebre illustratore di graphic novels e concept artist per diversi film come  “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, che ha inoltre prodotto l’immagine lanciata dalla Sony PlayStation e lavorato per film come Blade, Alien Resurrection e Sleepy Hollow.

Nella selezione dei documentari 2015, un’interessante novità è l’apertura di una sezione dedicata ai ‘documentari brevi’, che affianca le consuete sezioni dei doc italiani e stranieri, accogliendo opere come Haiyan Aftermath, di Lorenzo Moscia, un reportage sull’uragano Haiyan, che ha colpito le Filippine nel 2013, Socotra: The Hidden Land, di Carles Cardelús, sulla remota isola di Socotra e The Bookshop, di David Gordon e Anna Byrne, su un singolare negozio inglese di libri usati. Nella sezione internazionale, primo piano sull’attualità con, fra gli altri, Born in Gaza, di Hernán Zin, storie di bambini cresciuti a Gaza, e Return To Homs, del siriano Talal Derki, storia di due giovani attivisti pacifisti che decidono di impugnare le armi contro il regime di Assad; anche nella sezione italiana si parla di Siria con Young Syrian Lenses, di Ruben Lagattolla e Filippo Biagianti, su alcuni ragazzi che lavorano nei network informativi ad Aleppo, ma anche di discriminazione, con Non so perché ti odio: tentata indagine sull’omofobia ed i suoi motivi, di Filippo Soldi, analisi sulle possibili cause dell’omofobia, e di dispersione scolastica nel Sud Italia, con Quando non suona la campana, di Lorenzo Giroffi. Spazio anche ad arte e spettacolo, con Burlesque. Storia di donne, di Lorenza Fruci, Il fattore umano, di Matteo Alemanno e Francesco Rossi, un profilo biografico del grande fotografo Tano D’Amico, Il segreto di Otello, di Francesco Ranieri Martinotti, sull’antica trattoria romana di Otello, punto d’incontro di artisti come Pasolini, Fellini, Antonioni, Visconti, Scola e Monicelli.

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Luca Argentero, Eugenia Costantini, Alessandro Haber, Gianfelice Imparato, Sandra Milo, Elisabetta Pellini, Edoardo Sala, Andrea Simonetti e  Alberto Rubini, padre del noto regista Sergio saranno alcuni degli attori protagonisti dei 20 cortometraggi italiani in concorso al Riff, con un particolare e affettuoso saluto a Monica Scattini, scomparsa prematuramente lo scorso febbraio, che con “Love Sharing” segna il suo esordio alla regia.

La giuria internazionale sarà composta da Louis Siciliano musicista e compositore, vincitore nel 2005 del Nastro d’Argento, da Philippe Antonello, fotografo di scena che ha lavorato con i migliori registi italiani come Gabriele Salvatores, Pupi Avati e Nanni Moretti, e internazionali come Mel Gibson, per The Passion, e Wes Anderson;  da Ines Vasiljevic produttrice di molti film tra i quali La nave dolce, La ritirata e Con il fiato sospeso, dall’attrice indiana Vishakha Singh,  dal documentarista Antonio Pezzuto, dall’attrice giapponese Jun Ichikawa, da Fabio Mancini responsabile dello slot di documentari DOC3 di Raitre e collaboratore alla scrittura del programma Storie Maledette e dal regista Gianfranco Pannone.
Il RIFF, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e promozione Artistica di Roma Capitale, il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – DGC e il contributo dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, registra ogni anno crescenti apprezzamenti, di pubblico e critica, per la qualità delle opere selezionate. Al termine del Festival saranno assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.

ORLANDO – IDENTITA’, RELAZIONI, POSSIBILITA’ dal 14 al 17 maggio a Bergamo

LEGGI L’ARTICOLO DI CRISTINA SULLA MANIFESTAZIONE – https://entracteblog.wordpress.com/2014/05/26/orlando-a-bergamo-cristina-per-entracte/

Ricevo e volentieri pubblico

 

Orlando – identità, relazioni, possibilità

Un nuovo progetto di Laboratorio 80 dedicato alla rappresentazione dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale per costruire una società più aperta e contrastare gli stereotipi


Dal 14 al 17 maggio, sette film e due spettacoli teatrali all’Auditorium di Piazza Libertà.

Sono in programma due incontri a ingresso gratuito, uno dedicato a genitori e bambini presso la Biblioteca Tiraboschi e l’altro presso la Sala “Lama” della CGIL, dove sarà ospite lo scrittore Premio Strega Walter Siti

 

“Orlando – identità, relazioni, possibilità” è il nuovo progetto di Laboratorio 80, creato con l’intento di offrire alla città un’occasione che promuova cultura, riflessione e sensibilizzazione rispetto alla tematiche legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Il programma include cinema, teatro e incontri, che raccontano relazioni possibili, che contribuiscano a contrastare pregiudizi ancora molto forti e a riflettere sugli stereotipi e sul futuro di una società più aperta. Il titolo della rassegna è tratto dall’omonimo romanzo semi-biografico di Virginia Woolf, che racconta la vita di un personaggio che vive attraverso i secoli e sperimenta il passaggio da un sesso all’altro. La rassegna ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Spettacolo e del Tavolo permanente contro l’omofobia del Comune di Bergamo, e dell’Università degli Studi di Bergamo (Dipartimento di Lingue, Letterature Straniere e Comunicazione).

Organizzata in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia del 17 maggio, “Orlando”, dal 14 al 17 maggio, prevede sette film, due spettacoli teatrali che si terranno all’Auditorium di Piazza Libertà e due incontri a ingresso gratuito, uno dedicato a adulti e bambini presso la Biblioteca Tiraboschi, dove sarà presentata la casa editrice Lo Stampatello, e l’altro presso la Sala “Lama” della CGIL, dove si terrà una conversazione con Walter Siti, brillante autore, vincitore del Premio Strega 2013, e il prof. Fabio Cleto, docente di Letteratura inglese e Storia culturale all’Università di Bergamo. Il programma completo è sul sito http://www.lab80.it.

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La programmazione serale, che si terrà all’Auditorium di Piazza Libertà, si apre mercoledì 14 maggio alle 21 conl’anteprima del lungometraggio di Martin Provost “Violette”, ritratto intenso e coinvolgente della scrittrice Violette Leduc, e della sua relazione con Simone de Beauvoir. La visione del film sarà preceduta dal pluripremiato cortometraggio “Ce n’est pas un film de cow-boys” di Benjamin Parent (Francia 2012, 12′).

Giovedì 15 maggio, alle 20.30, è in programma il primo spettacolo teatrale, “Comuni Marziani”, prodotto dalla compagnia torinese Tecnologia filosofica, che, unendo i linguaggi del teatro, della danza e del canto, racconta il passaggio da una fase interiore di non accettazione dell’omosessualità alla comprensione che le sensazioni legate alla nascita di un legame d’amore sono le stesse di quelle provate da chi s’innamora di una persona dell’altro sesso. Al termine della rappresentazione, proposta con il sostegno di Circuito Danza Lombardia, seguiranno una breve pausa buffet e le proiezioni del cortometraggio spagnolo “Desanimado” (di Emilio Martí López, Spagna 2011, 7′) e del commovente documentario “Call Me Kuchu” (di Katherine Fairfax Wright, Malika Zouhali-Worrall, Usa / Uganda 2012, 87′), sull’omofobia istituzionalizzata in Uganda.

Venerdì 16 alle 17.30 si terrà presso la Biblioteca Tiraboschi l’incontro a ingresso gratuito dedicato a bambini, genitori e educatori, “Leggere senza stereotipi: piccolo uovo e altre storie”, una presentazione con gli interventi e le letture di Laura Mentasti e RespiroCobalto per imparare a raccontare come cambia la società e a crescere bimbe e bimbi liberi da stereotipi.

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Sempre venerdì 16, alle 20.30 all’Auditorium di Piazza Libertà, sarà proiettato il film di Robin Campillo (Les Revenants, 2004) vincitore della sezione Orizzonti del Festival di Venezia “Eastern Boys” (Francia 2013, 128′). Il lungometraggio, racconta la storia tra un ragazzo e un uomo adulto, sullo sfondo di una Parigi multietnica. Seguirà la proiezione di “The Ballad of Genesis and Lady Jaye” (di Marie Losier, Usa / Francia 2011, 65′) una storia d’amore e devozione che mette alla prova i limiti dell’identità di genere con lo sperimentatore musicale Genesis P-Orridge come protagonista.

Sabato 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, si terrà alle 17.30 presso la sala Lama della CGIL l’incontro a ingresso gratuito “Le metamorfosi del desiderio” con lo scrittore Premio Strega Walter Siti (Resistere non serve a niente – 2012, Exit strategy – 2014). Si parlerà delle forme e i modi della cultura italiana contemporanea e di come affrancarsi dal dominio del corpo-merce. Condurrà la conversazione Fabio Cleto (docente di Letteratura inglese e Storia culturale all’Università di Bergamo); interverranno Eugenia Valtulina e Luisella Gagni di CGIL Bergamo. Al termine dell’incontro seguirà un aperitivo.

Ancora sabato 17, alle 20.30 in Auditorium, Carmen Pellegrinelli, attrice e autrice teatrale bergamasca, presenterà il suo nuovo, divertentissimo spettacolo “La Vie de Carmén”. Sul palco si succederanno una serie di personaggi che incarnano ipocrisie e paradossi della percezione e autopercezione dell’omosessualità.

Seguiranno un buffet e la proiezione del film di William Wyler (il regista di Vacanze romane) “Quelle due” (Usa 1961, 107′) con Audrey Hepburn e Shirley MacLaine: un bellissimo classico ritrovato che fa riflettere sui pregiudizi e sull’omofobia sociale e interiorizzata. Dalle 00.30, presso Druso Circus, la rassegna si chiuderà con il DJ set di Druso Dico Strass.

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“Orlando” ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Spettacolo e del Tavolo permanente contro l’omofobia del Comune di Bergamo, e dell’Università degli Studi di Bergamo (Dipartimento di Lingue, Letterature Straniere e Comunicazione). L’iniziativa è realizzatacon il contributo e la collaborazione di Lab 80 film, Avvocatura per i diritti LGBT – Rete Lenford, Bergamo Contro l’omofobia, ArcilesbicaxxBergamo, Arcigay Bergamo Cives, CGIL Bergamo e Mamo’s – American Gay Bar, Circuito Danza Lombardia. A “Orlando” collaborano inoltre Centro Isadora Duncan, Lo Stampatello, Famiglie Arcobaleno, Biblioteca Civica Tiraboschi, Sistema Bibliotecario Urbano, l’ORA – Osservatorio sui Segni del Tempo, Druso Disco Strass c/o Druso Circus, Libreria Palomar, Sicilia Queerfilmfest, Bergamo Vegan, Associazione L’Appeso.

 

 

BIGLIETTI E INFORMAZIONI SUL PROGRAMMA

Il biglietto del primo evento della serata permette la visione del film che segue. Alcune iniziative sono a ingresso gratuito. Ingresso ridotto per i tesserati CGIL.

 

FILM: intero 6 euro – ridotto 5 euro – soci Lab 80 4 euro (carnet riservato da 5 ingressi riservato ai soci 16 euro)

SPETTACOLI: intero 10 euro – ridotto 8 euro – soci Lab 80 7 euro

 

Info per ilpubblico

035342239

info@lab80.it

www.lab80.it