VENEZIA 2016: SIC@SIC -ALLA SETTIMANA DELLA CRITICA 7 CORTI DI GIOVANI TALENTI ITALIANI E QUELLO DI UN MAESTRO, MARCO BELLOCCHIO

Ricevo e volentieri pubblico

SIC@SIC :: ALLA 31. SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA, IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO LUCE CINECITTA’, 7 CORTOMETRAGGI DI GIOVANI TALENTI DEL CINEMA ITALIANO E QUELLO DI UN MAESTRO, MARCO BELLOCCHIO, REALIZZATO CON GLI ALLIEVI DI FARE CINEMA A BOBBIO

 

manifesto sic@sicGiunta alla 31. edizione, la Settimana Internazionale della Critica (a Venezia dal 31 agosto al 10 settembre) inaugura quest’anno, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, una nuova iniziativa, nel segno di un impegno ancora più forte nei confronti del cinema italiano. SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica), infatti, porterà al Lido 7 cortometraggi firmati da giovani talenti del nostro cinema, “autrici e autori giovanissimi – spiega Giona A. Nazzaro, delegato generale della Settimana Internazionale della Critica in grado di muoversi lungo tutto lo spettro espressivo del cinema contemporaneo. Finzione, documentario, film saggio, sperimentazione e oltre. Un panorama di possibilità entusiasmanti le cui uniche regole sono il talento e la creatività. Una scommessa che si offre sin da ora con una certezza: l’avere individuato oggi alcuni degli autori del cinema italiano di domani“. 

Dai diari familiari fantasmatici di Alice di Chiara Leonardi alla topografia sentimentale di Atlante 1783 di Maria Giovanna Cicciari, passando attraverso il romanzo di formazione di Era ieri di Valentina Pedicini, l’affabulazione fantastica di dodici pagine di Riccardo Caruso, Roberto Tenace, Luigi Lombardi ed Elisabetta Falanga, il ‘dejeuner sur l’herbe stoner’ diColazione sull’erba di Edoardo Ferraro, giungendo all’astrazione lirica di Notturno di Fatima Bianchi e la scoperta di un erotismo altro di Vanilla di Rossella Inglese, i cortometraggi selezionati si offrono come una presa di posizione, formale e creativa, di grande rilievo.
A patrocinare l’esordio di SIC@SIC, come Evento Speciale, un cortometraggio inedito di Marco Bellocchio, Pagliacci, realizzato dal Maestro con gli allievi del laboratorio Fare cinema di Bobbio, che si tiene ogni estate da 20 anni: “Un film sorprendente ed entusiasmante – continua Nazzaro – interpretato dalla compianta Lucia Ragni: un tassello che permette di osservare il cinema di Bellocchio da un’angolazione inedita e ripensare le sue innumerevoli spinte pulsionali e insurrezionali. Fra Marco Bellocchio e i giovani autori presentati da SIC@SIC si crea così un ponte ideale che permette di pensare il cinema italiano come un dialogo fra l’urgenza di una tradizione viva e gli imperativi di un futuro tutto da giocare e inventare“.

La collaborazione di Istituto Luce Cinecittà con la SIC – spiega Carla Cattani (Istituto Luce Cinecittà – Promozione Cinema Contemporaneo) – nasce dall’esigenza di promuovere giovani autori italiani non ancora approdati al lungometraggio: ciò che infatti accomuna anche molti giovani autori che sono riusciti ad affermarsi (pensiamo a Sydney Sibilia, Piero Messina, Laura Bispuri, Carlo Lavagna, Gabriele Mainetti), è il racconto degli anni passati per arrivare all’opera prima, del tempo speso per farsi conoscere prima che un produttore riuscisse a sua volta a coinvolgere finanziatori nei loro progetti. I sette cortisti che arriveranno a Venezia avranno l’occasione per farsi conoscere in un contesto sia nazionale che internazionale, e i loro lavori saranno poi proposti anche all’estero nell’ambito delle varie iniziative di promozione di Istituto Luce Cinecittà. Per questi giovani inizia, o si conferma, il viaggio, un tassello importante nel passaggio dalle promesse al presente“.

I film di SIC@SIC

Alice di Chiara Leonardi
Italia, 2016 – World Premiere

Atlante 1783 di Maria Giovanna Cicciari
Italia, 2016 – World Premiere

Colazione sull’erba di Edoardo Ferraro
Italia, 2016 – World Premiere

dodici pagine di Riccardo Caruso, Roberto Tenace, Luigi Lombardi, Elisabetta Falanga
Italia, 2016 – World Premiere

Era ieri di Valentina Pedicini
Italia, 2016 – World Premiere

Notturno di Fatima Bianchi
Italia, 2016 – World Premiere

Vanilla di Rossella Inglese
Italia, 2016 – World Premiere

Evento speciale – Cortometraggio d’apertura
Pagliacci di Marco Bellocchio
Italia, 2016 – World Premiere

UN OTTIMO INIZIO PER IL PREMIO SOLINAS

Ricevo e volentieri pubblico

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Il 2014 DEL PREMIO SOLINAS INIZIA COSÌ:

SALVO diAntonio Piazza e Fabio Grassadonia e DAL PROFONDO di Valentina Pedicini sono candidati ai David di Donatello, e PIÙ BUIO DI MEZZANOTTE  – finalista al Premio Solinas Storie per il Cinema 2010 – segna l’esordio di tre giovani Autori a La Semaine de la Critique – Festival di Cannes 2014.

 

NUOVO PREMIO FRANCO SOLINAS – lancio del concorso rinviato a fine maggio.

 

E’ un bell’inizio per un anno che si prospetta difficile.

 

PIU’ BUIO DI MEZZANOTTE  – finalista al Premio Solinas Storie per il Cinema 2010 – è in concorsoalla Semaine de la critique del prossimo festival di Cannes e la Giuria che lo ha premiato Alessandra Acciai, Alessandro Angelini, Giambattista Avellino, Mattia Carratello, Annamaria Granatello, Roberta Lena, Gloria Malatesta, Valerio Mieli, Francesco Munzi, Silvia Napolitano, Anna Pavignano, Michele Pellegrini,  Ludovica Rampoldi, Francesca Solinas e Chiara Tozzi  insieme alla Direzione e alla Presidenza del Premio Solinas – rispettivamente Annamaria Granatello ed Emanuele Bevilacquagli augurano di vincere il concorso, regalando a noi e a tutto il Cinema Italiano l’entusiasmo e la gioia che l’anno scorso ci regalò  il film SALVO di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia che portò a casa il  Grand Prix della Giuria e Prix Révélation. Essere selezionati a Cannes è un ottimo risultato e speriamo che la contestuale uscita del film nelle sale Italiane possa aiutare gli Autori ad ottenere il meritato successo di pubblico necessario ai giovani esordienti per meglio progredire nel proprio lavoro.

 

SALVO, che al Premio Franco Solinas incontrò anche i produttori, è oggi candidato ai David di Donatello con 4 Nomination. DAL PROFONDO di Valentina Pedicini – vincitore del Premio Solinas Documentario per il Cinema 2011, in collaborazione con apollo 11 –  è nella cinquina dei David Di Donatello.

 

IL NUOVO PREMIO FRANCO SOLINAS sarà lanciato a fine maggio. Stiamo cercando di innovare con concretezza a favore dei nuovi Talenti. Speriamo che questo ritardo produca buoni frutti per tutti.

A ventinove anni dalla prima edizione il Premio Solinas conta 79 film tratti da sceneggiature e soggetti selezionati dai propri concorsi e 10 cortometraggi sviluppati, realizzati e distribuiti con il concorso Talenti in corto. Tra i nostri finalisti e premiati ci sono sceneggiatori, registi, scrittori affermati ed alcuni Premi Oscar tra cui: Paolo Sorrentino – che ha esordito con “L’uomo in più” premiato al Solinas nel 1999; Umberto Contarello, Enzo Monteleone e Carlo Mazzacurati arrivarono in finale nel  1987 con Marrakech Express; Tra gli scrittori segnaliamo: Alessandro Baricco che ha vinto una menzione nel 1988 e Melania Mazzucco che ha vinto nel 1993 con il Bacio della Medusa. Oggi con il nuovo concorso dedicato alle web series, in collaborazione con Rai Fiction, il Premio Solinas rappresenta l’eccellenza nel campo della scrittura per l’audiovisivo grazie al lavoro di scoperta, ricerca, sperimentazione e ai laboratori di alta formazione che favoriscono il talento e la nascita di nuovi scrittori e cineasti capaci di portare nel mondo il marchio Made in Italy.

SGUARDI SUL REALE – FESTIVAL DEL CINEMA DOCUMENTARIO – dall’8 al 13 aprile a Terranuova Bracciolini (AR)

Ricevo e volentieri pubblico

Da martedi 8 a domenica 13 aprile oltre 30 eventi dedicati al cinema del reale presso L’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini

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4° edizione di ‘Sguardi sul Reale’, il festival del cinema documentario

 

La situazione dei minatori nelle miniere del Sulcis, la vita dei detenuti in carcere e il film di Veltroni dedicato a Berlinguer. Due gli Omaggi, a Sergio Leone e Tiziano Terzani. Focus sulla Polonia con Paweł Łozinski e Krzysztof Kieślowski

 

Si svolgerà da martedi 8 a domenica 13 aprile presso il Centro Culturale Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (via Vittorio Veneto n.19, AR) la 4a edizione del festival del cinema documentario ‘Sguardi sul Reale’.Organizzato da Associazione Macma, proporrà in 6 giorni 11 film e oltre 30 eventi tra proiezioni, laboratori, mostre fotografiche, concerti e incontri con ospiti illustri, registi e protagonisti dei film in programma, dedicati al cinema del reale e all’attualità.

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Dall’omaggio a Sergio Leone a 30 anni dal capolavoro ‘C’era una volta in America’, a ricordo a Tiziano Terzani a 10 anni dalla scomparsa; dalla situazione nelle miniere sarde del Sulcis, alla vita dei detenuti in carcere, al focus sulla Polonia con le proiezioni dei capolavori di Lozinski e Kieslowski: l’evento vuol dare una panoramica sulle novità del cinema documentario italiano e non solo, con alcune prime visioni, anche grazie a collaborazioni prestigiose quali il Festival dei Popoli di Firenze e il Torino Film Festival. Ad inaugurare il festival, martedì 8 aprile, dopo un aperitivo con musica dal vivo presso l’Easy Bar, di fronte alle Fornaci (ore 20.00), sarà la proiezione di ‘Quando c’era Berlinguer’, alla presenza dell’autore Walter Veltroni, e realizzato in occasione dei 30 anni dalla scomparsa del leader comunista (ore 21.00). L’incontro sarà coordinato dal consigliere regionale Enzo Brogi e dalle giornaliste Valentina Buti e Claudia Banchelli. Il film muove da alcuni quesiti quali chi fosse realmente Enrico Berlinguer e quale traccia abbia lasciato nella memoria collettiva.

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Nella seconda giornata del festival, mercoledì 9 aprile, si parlerà della situazione dei minatori nelle miniere del Sulcis in ‘Dal profondo’ di Valentina Pedicini, girato interamente a 500 metri sotto il livello del mare, a cui seguirà il dibattito con l’autrice e il concerto del gruppo sardo de Le Balentes. A chiudere ci sarà il documentario ‘I morti di Alos’ di Daniele Atzeni, in prima toscana, che racconta la vita di un villaggio fantasma in Sardegna.

 

Giovedi 10 aprile la giornata si aprirà alle ore 10.00 con la proiezione, riservata alle scuole (evento in collaborazione con Istituto Comprensivo Giovanni 23° di Terranuova Bracciolini) di ‘Aishiteru my love’ di Stefano Cattini, alla presenza del regista, che racconta le storie di un gruppo di studenti di un istituto professionale, aspiranti protagonisti di uno spettacolo. Sarà presente il regista teatrale Giuseppe Sepe, protagonista del film. Nella serata si parlerà invece della vita dei detenuti in carcere ne ‘Il gemello’ di Vincenzo Marra, cui seguirà il dibattito con il produttore Gianluca Arcopinto, Luciana Delle Donne dell’Associazione Made in Carcere e Marco Solimano, Garante dei diritti dei detenuti di Livorno.

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Venerdi 11 aprile, dopo la proiezione del documentario a scuola ‘Educazione affettiva’ di Federico Bondi e Clemente Bicocchi, che racconta gli ultimi giorni di scuola di una 5° elementare, si terrà, alle ore 18.00, la proiezione in prima nazionale di ‘Firenze 1943-1944: via de Pecori n.6’. Sarà il racconto delle vicende che vede legate tre famiglie fiorentine nel drammatico periodo che va dalla persecuzione razziale fascisra alla deportazione verso i campi di sterminio. Prodotto dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino – Banca della memoria, al film seguirà il dibattito con gli autori Mario Spiganti e Daniela Bartolini

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Inoltre, per la prima volta, l’edizione 2014 volgerà l’attenzione oltre confine, fino alla Polonia, raccontata da Paweł Łozinski e da Krzysztof Kieślowski. A quest’ultimo sarà dedicata la mostra fotografica ‘Rivelazioni di luce’, che si terrà per tutta la durata del festival nel foyer de Le Fornaci con una selezione di rare fotografie, realizzate in gioventù, nel biennio 1964-1965, durante il periodo di formazione e studi a Łódź dal grande regista polacco. La mostra è curata da Vito Amodio. Il progetto di ricerca è curato da Andrea Foschi per le associazioni Macma e Nova Skola e gode del patrocinio dell’Istituto Polacco di Roma. Nella sera di venerdi saranno proiettati alle ore 21.00 ‘Pierswza Milosc’ (Primo Amore) di Kieslowski, mentre alle ore 22.30 ‘Father and son’ di Lozinski.

 

Sabato 12 aprile la giornata si aprirà alle ore 17.30 con l’Omaggio a Sergio Leone, in cui si terrà l’incontro con Franco Ferrini, sceneggiatore di ‘C’era una volta in America’ e Italo Moscati, che presenterà il suo libro ‘Sergio Leone. Quando il cinema era grande’. La sera, dopo l’aperitivo presso Easy Jazz Bar, alle ore 21.00 cambio di registro con il racconto del viaggio di Vinicio Capossela nella Grecia devastata dalla crisi di ‘Indebito’, documentario di Andrea Segre. Nella serata, in collaborazione con l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, saranno letti alcuni brani del diario di Capossela ‘Tefteri’, accompagnati dalla musica dell’orchestra greca Evì Evan, che dopo la proiezione si esibirà in concerto.

 

La chiusura del festival, domenica 13 aprile, sarà con un altro omaggio, quello a Tiziano Terzani a 10 anni dalla morte: alle ore 16.30 si terrà l’incontro con il regista Mario Zanot e il giornalista Raffaele Palumbo che racconteranno la vita e la loro amicizia con Terzani, mentre saranno proiettati estratti da ‘Il grande viaggio’ e ‘Anam il Senzanome’, la lunga intervista fatta a Terzani da Zanot nel maggio 2004, ultima testimonianza filmata dello scrittore e giornalista. Nell’appuntamento, si terranno anche alcune letture sceniche a cura di Silvia Benvenuto. Alle ore 18.00 seguirà l’incontro con il documentarista e scrittore Folco Quilici che presenterà la proiezione di ‘Oceano’, film del 1971 dove si mescolano verità, leggende e cronache di un giovane pescatore polinesiano.

 

Durante il festival, presso il Quasi Quasi Social Cafè di Terranuova Bracciolini (via Roma, 21) si svolgeranno una serie di eventi collaterali, tra i quali si segnalano il workshop di cinema documentario con il regista Leonardo di Costanzo, che si terrà l’11 aprile, e il concorso per cortometraggi dal titolo ‘Quasi quasi faccio un corto e vado a Berlino’, il cui vincitore sarà selezionato da una giuria scelta e premiato con un viaggio, domenica 13 aprile, il giorno di chiusura del festival.

  

Il programma completo del festival in aggiornamento è consultabile sul sito http://fornaci.org/festival/sguardi-sul-reale-2014/

Per informazioni: macma.info@gmail.com.

 

Sguardi sul Reale è organizzato dall’Associazione Culturale Macma in collaborazione con Associazione Culturale Nova Skola, Associazione Valdarno Culture, Comune di Terranuova B.ni (AR), Istituzione Le Fornaci, con Festival dei Popoli di Firenze, Davide Oberto – Torino Film Festival, FST – Fondazione Sistema Toscana, Festival internazionale della letteratura di viaggio di Roma, con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Istituto Polacco di Roma, Sardegna Film Commission.

FOCUS PREMIO SOLINAS DOCUMENTARIO PER IL CINEMA – 12 febbraio – 6 marzo – ROMA

Ricevo e volentieri pubblico

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 FOCUS PREMIO SOLINAS DOCUMENTARIO PER IL CINEMA

dal 12 febbraio al 6 marzo 2014

al Piccolo Apollo – Centro Aggregativo Apollo 11 di Roma

 

A partire dal 12 febbraio e fino al 6 marzo presso il Piccolo Apollo – Centro Aggregativo Apollo 11 di Roma si svolgerà una rassegna di documentari nati dall’incontro tra due realtà: Il Premio Solinas e Apollo 11, che nel 2007 hanno dato vita al Premio Solinas Documentario per il cinema in collaborazione con Apollo 11. Si tratta di una selezione di documentari realizzati a partire dai progetti premiati o menzionati in queste prime sei edizioni del Premio che è il primo in Italia per la scrittura di documentari di creazione concepiti per la sala cinematografica. Il 2013 è stato un anno importante per il Premio Solinas. Otto film, i cui progetti erano arrivati in finale in diversi concorsi del Premio, hanno vinto importanti premi nei principali Festival Internazionali: da Cannes al Festival Internazionale del Film di Roma, dal Salina Doc Fest al Torino Film Festival. Cinque di questi film sono stati finalisti o hanno vinto il Premio Solinas Documentario per il CinemaTir di Alberto Fasulo –Marco Aurelio d’Oro – Festival di Roma 2013, Dal Profondo di Valentina Pedicini –Premio Doc.it Prospettiva Italia doc – Miglior documentario, I Fantasmi di San Berillo di Edoardo Morabito – Miglior film – Torino Film Festival/Italiana doc 2013, Il Muro e la Bambina di Silvia Staderoli – Miglior film – Salina Doc Fest 2013, Nadea e Sveta di Maura Delpero – Premio Cipputi – Torino Film Festival/Italiana doc 2012 – Finalista ai David di Donatello per il documentario.

“Con l’istituzione di un Premio alla scrittura del Documentario  – dice Annamaria Granatello – Direttrice artistica e Vice-Presidente Premio Solinas – volevamo creare un meccanismo virtuoso che impegnasse gli Autori a riflettere meglio sul proprio progetto, sul punto di vista e sul proprio sguardo rispetto alla realtà.  Volevamo che questo potesse essere compreso dai produttori e dai possibili finanziatori. Questi successi – conclude– raccontano che abbiamo vinto sia la battaglia creativa che quella produttiva e che il cinema del reale è capace di innovare,sperimentare, aprire nuove strade e parlare ad un pubblico più vasto, sempre più colto ed intelligente che necessita di nuovi sguardi e modelli”.

 

Questi i film che saranno programmati presso il Piccolo Apollo – Centro Aggregativo Apollo 11 – c/o Itis Galilei in via Bixio 80/b a Roma:

Mercoledi 12 febbraio ore 20.30 CADENAS di Francesca Balbo – vincitore del Premio Solinas Documentario per il cinema in collaborazione con Apollo 11 (2009)

al termine della proiezione seguirà l’incontro con la regista Francesca Balbo, Agostino Ferrente Presidente dell’Apollo 11 e co-ideatore del Premio Solinas Documentario per il Cinema, e con Annamaria Granatello Direttrice Artistica e Vice-Presidente del Premio Solinas

Mercoledì 19 febbraio ore 20.30 I FANTASMI DI SAN BERILLO di Edoardo Morabito – Premio Solinas Documentario per il cinema in collaborazione con Apollo 11: Menzione speciale della giuria (2010) Premio Miglior Documentario Torino Film Festival 31 (Italiana.doc, 2103)

Martedì 25 febbraio ore 20.30 IL MURO E LA BAMBINA di Silvia Staderoli – Premio Solinas Documentario per il cinema in collaborazione con Apollo 11 (2010) – Premio Miglior Film Salina Doc Fest 2103

Giovedì 27 febbraio ore 20.30 DAL PROFONDO di Valentina Pedicini

Premio Solinas Documentario per il cinema in collaborazione con Apollo 11 Festival Internazionale del Film di Roma: Premio Doc.it – Prospettive Doc Italia Migliore Documentario Italiano

Giovedì 6 marzo ore 20.30  VALENTINA POSTIKA IN ATTESA DI PARTIRE di Caterina Carone  Premio Solinas Documentario per il cinema in collaborazione con Apollo 11 (2008) Miglior Documentario Italiano Torino Film Festival 2009 Nomination Miglior Documentario di lungometraggio David di Donatello 2010

 

Il Premio Solinas Documentario per il Cinema, in collaborazione con Apollo 11 è stato ideato nel 2007 da Premio Solinas e Apollo 11 con il comitato scientifico creato da Agostino Ferrente e Annamaria Granatello e composto da:  Mariangela Barbanente, Marco Bertozzi, Laura Buffoni, Enrica Colusso, Francesca Comencini, Leonardo Di Costanzo, Maurizio Di Rienzo, Agostino Ferrente, Annamaria Granatello, Fabrizio Grosoli, Luca Mosso, Roberto Nanni, Gianfranco Pannone, Gian Filippo Pedote, Cristina Piccino, Giovanni Piperno, Alessandro Rossetto, Mario Sesti, Giovanni Spagnoletti, Dario Zonta.

 

Hanno  fatto parte delle Giurie del  Premio Solinas Documentario per il Cinema, in collaborazione con Apollo 11: Adriano Aprà, Mariangela Barbanente, Luciano Barisone, Francesca Bartellini, Marco Bertozzi, Luca Bigazzi, Alessandro Borrelli, Esmeralda Calabria, Stefano Catucci, Alberto Chollet, Enrica Colusso, Francesca Comencini, Felice D’Agostino, Greta De Lazzaris, Federica Di Giacomo, Maurizio Di Rienzo, Giacomo Durzi, Agostino Ferrente, Ilaria Fraioli, Claudio Giovannesi, Nicola Giuliano, Annamaria Granatello, Cecilia Mangini, Chiara Malta, Silvia Moraes, Luca Mosso, Roberto Nanni, Michela Occhipinti, Gianfranco Pannone, Gregorio Paonessa, Gianfilippo Pedote, Antonio Pezzuto, Cristina Piccino, Giovanni Piperno, Gianfranco Rosi, Francesca Solinas, Maria Teresa Tringali, Dario Zonta.

FESTIVAL DEI POPOLI – I PREMI

I premi al miglior medio e corto sono andati rispettivamente a “’A Iucata” di Michele Pennetta e “Cha Fang” di Zhu Rikun   
“Per Ulisse” di Giovanni Cioni vince il 54/o Festival dei Popoli
Il regista toscano si aggiudica due premi: il Miglior Lungometraggio (8mila euro) e il premio alla distribuzione
Il documentario vincitore racconta le storie di marginalità in un centro di socializzazione di Firenze
La menzione speciale a “Costa da Morte” di Lois Patiño e la Targa Gian Paolo Paoli a “Buenos días resistencia”

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E’ il documentario Per Ulisse (Italia/Francia, 2013) di Giovanni Cioni, autore toscano nato a Parigi, a vincere il Premio Miglior Lungometraggio del Concorso Internazionale del 54/o Festival dei Popoli che si conclude questa sera, sabato 7 dicembre, al cinema Odeon di Firenze. Il premio (8000 euro) è stato assegnato dalla Giuria Internazionale composta da Pieter van Huystee (produttore, Olanda), Cinta Pelejà (co-direttrice di DocLisboa, Spagna) e J. P. Sniadecki (regista, Stati Uniti). Il film è ambientato a Firenze, racconta le storie di uomini e donne con cui la vita non è stata tenera che vivono ai margini e frequentano il centro di socializzazione “Progetto Ponterosso”.

“Attraverso la metafora del viaggio catartico – si legge nella motivazione della giuria -, questo film appartiene veramente alla gente, è fatto con la gente piuttosto che su di essa. Trasformando indimenticabili momenti di narrazione e recitazione in un cinema eccentrico, l’autore ci riporta al sentimento profondo dell’ascolto, della capacità di aprirsi e rispondere con i nostri corpi alle esperienze, alle fragilità, alle follie , alle gioie e alla bellezza intrinseca di ogni  essere umano”.

Per Ulisse” di Giovanni Cioni si è inoltre aggiudicato anche il Premio Cinemaitaliano.info – CG Home Video che consiste nella pubblicazione e distribuzione del film in dvd nella collana “POPOLI doc”. La Giuria è composta da Stefano Amadio, Antonio Capellupo, Carlo Griseri, Simone Pinchiorri. “Per aver saputo rileggere – si legge nelle motivazioni – con poesia e tatto l’omerica epopea di Ulisse, mettendo in scena il travagliato viaggio interiore di anime erranti ai margini della società”.

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La Giuria Internazionale ha assegnato una Menzione Speciale a “Costa da Morte (Spagna, 2013) di Lois Patiño. “Ogni immagine appare – si legge nella nota della giuria – come una sintesi di elementi formali, che trasformano la vastità del paesaggio in un’esperienza soggettiva, in uno stato ipnotico come quando si è passato molto tempo a guardare, solo guardare, il movimento costante della natura”. Il film spagnolo è stato il più votato dal pubblico del Festival (Premio del Pubblico).

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Il Premio per il Miglior Mediometraggio (4000 euro) è andato a “ ‘A Iucata di Michele Pennetta (Svizzera, 2013). “Nel celebrare – si legge nelle motivazioni – la relazione tra brutalità e sensualità, l’autore indaga la tensione tra il corpo e la rappresentazione di una comunità”.

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Il Premio per il Miglior Cortometraggio (2500 euro) è andato al cinese Cha Fang” (The Questioning) di Zhu Rikun (Cina, 2013). “Una forma cinematografica sperimentale – si legge nella motivazione – nata dall’urgenza di documentare e denunciare. Con profondo impegno verso il proprio  presente e mosso dal suo stesso  essere di cittadino, l’autore costruisce una performance documentario che si rivela  come un atto di resistenza”.

La Targa Gian Paolo Paoli”, premio al miglior film etno-antropologico, è andata a “Buenos días resistencia di Adrián Orr (Spagna, 2013).

Il premio Syracuse University in Florence (1000 euro) della Giuria degli studenti dell’omonima Università è assegnato a “Lewa Polowa Twarzy” (Left Side of the Face) di Marcin Bortkiewicz “per la qualità di ripresa e di montaggio e a sostegno del singolare progetto fotografico alla base del film, che con la sua ampia varietà di soggetti apre a riflessioni su temi universali come lo scorrere del tempo, l’invecchiamento e la solitudine”. Le menzioni speciali sono andate a “La Parka” di Gabriel Serra, “capace di raccontare con asciutta sensibilità la vita di un padre di famiglia condizionata dal bisogno e da un lavoro alienante” e “Quand passe le train” di Jérémie Reichenbach. La giuria del Premio è composta da Anna Behrens, Drayton  Benedict, Shannon O’ Connor e Hannah Stanley e coordinata da Carlotta Fonzi Kliemann, docente di Film Studies.

SINOSSI DEI FILM VINCITORI

Premio al Miglior Lungometraggio

PER ULISSE di Giovanni Cioni (Italia/Francia, 2013)

Come restituire la realtà, varia e imprevedibile, di chi frequenta il Progetto Ponterosso, centro di socializzazione di Firenze aperto a varie categorie di marginalità? Il film si affida una narrazione fatta di scarti, interruzioni, pause, ma anche di rivelazioni improvvise che illuminano la monotonia di giorni che sembrano infiniti. La vita non è stata tenera con nessuno dei protagonisti di Per Ulisse. I loro racconti, le loro confessioni, la loro creatività, sono il dono prezioso che questo film fa a tutti noi.

Menzione speciale della Giuria

COSTA DA MORTE di Lois Patiño

(Spagna, 2013) La Costa da morte è una regione della Galizia, in Spagna, considerata ai tempi dell’Impero romano il luogo dove il mondo aveva fine. È uno spazio in cui la terra, il cielo, la roccia sembrano sospendere il tempo, immergere il territorio e i suoi abitanti in una sorta di eternità dove la vita è inscindibilmente legata ad un luogo, da cui sembra emergere. Come filmare questa vita, di un luogo e dei suoi abitanti? Lois Patiño lavora su questo interrogativo, costruendo, inquadratura dopo inquadratura, un ritratto in movimento di corpi e territorio riuscendo a costruire quadri animati, brulicanti di vita e di tempo.

Premio al Miglior Mediometraggio

‘A IUCATA di Michele Pennetta (Svizzera, 2013)

Concetto, detto “il farmacista” vuole vincere a tutti i costi la prossima corsa clandestina. Ha per le mani un cavallo formidabile, un fuoriclasse, a cui ha dato il nome di un boss di una serie televisiva: Vito Portanova. La chimica delle sostanze iniettate si mescola al sudore degli allenamenti e alle parole dure degli uomini di Concetto. Suo figlio, Vittorio, si prende cura di Vito: un rapporto fatto di gesti e sguardi docili in un mondo che non lascia spazio ai sentimenti.

 

Premio al Miglior Cortometraggio

CHA FANG (The Questioning)  di Zhu Rikun (Cina, 2013)

Girato in circostanze eccezionali e irripetibili, il film propone un confronto serrato tra Potere – le forze di polizia – e Individuo – lo stesso regista, che si trova, in piena notte, in una camera d’albergo. Come una partita a scacchi dalle regole imperscrutabili, i giocatori elaborano mosse e contromosse sulla scacchiera impazzita delle severe procedure di controllo che la polizia cinese riserva ai non residenti. Un film chiuso e claustrofobico. Un momento di cinema-verità calato nell’assurdo kafkiano.

 

Targa “Gian Paolo Paoli”

BUENOS DIAS RESISTENCIA di Adrián Orr (Spagna, 2013)

Alle prime luci dell’alba David ha il difficile compito di mettere in piedi il suo ‘team’: tre bambini che devono andare a scuola. In un vortice di incitamenti perentori e nervosi, nella remissività petulante o silenziosa dei bambini ancora sonnolenti si nasconde la preziosità della cura quotidiana e dell’ascolto di ogni loro piccolo umore. Ogni giorno una battaglia, un’avventura, un imprevisto. Ogni giorno da resistere.

 

Premio Cinemaitaliano.info – CG Home Video a

PER ULISSE di Giovanni Cioni (Italia/Francia, 2013)

 

Il Premio Syracuse University in Florence

Lewa Polowa Twarzy (Left Side of the Face) di Marcin Bortkiewicz di Marcin Bortkiewicz (Polonia, 2013)Il progetto fotografico che Leszek Krutulski sta conducendo dal 2010 prevede che una serie di soggetti posino nel suo studio fotografico itinerante. La prima seduta ritrarrà, in primo piano, soltanto la parte sinistra del volto del soggetto. Tra dieci anni il fotografo procederà a fotografare la parte destra. Mentre si attende che la macchina fotografica faccia lo scatto, la conversazione procede seguendo riflessioni e curiosità dei modelli in posa.

“Menzioni speciali” Il Premio Syracuse University in Florence

La Parka di Gabriel Serra Messico, 2013

Dettagli di macchinari metallici, gabbie, meccanismi. Un movimento che si ripete, freddo e secco. Corpi di animali che si susseguono, si alternano, anch’essi visibili solo per alcuni dettagli: un dorso, una coda; la rappresentazione di un mattatoio, ma anche di una coscienza, quella di un uomo che da anni vi lavora. Parole e immagini diventano un flusso di pensieri sulla vita e la morte, sulle aspirazioni, le delusioni, i traumi, i sogni.

Quand passe le train di Jérémie Recheinbach (Francia, 2013, 30’) Un gruppo di donne lancia generi di conforto e di prima necessità ai migranti che, clandestinamente, abbandonano Honduras, Nicaragua, Guatemala e passano la frontiera attaccati ai treni merce, spesso sul tetto dei vagoni. Sono donne che non rispettano la legge, perché in Messico aiutare i clandestini è reato e lo fanno nei confronti di persone che non conoscono, senza alcun tornaconto futuro, ottimizzando al meglio il loro senso di solidarietà.

FESTIVAL DEI POPOLI: il programma dell’ultima giornata

Ricevo e volentieri pubblico

Al cinema Odeon, alle ore 21.00, la cerimonia di premiazione
Omaggio al bluesman Lightnin’ Hopkins e la musica etnica di Strachwitz chiudono il 54/o Festival dei Popoli
La prima italiana di ‘Master of The Universe’ sulla testimonianza del broker di fama mondiale Rainer Voss

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Sarà l’omaggio al bluesman Sam John Hopkins, alias Lightnin’ Hopkins, a 31 anni dalla sua scomparsa, nel documentario The blues accordin’ to Lightnin’ Hopkins di Les Blank (del 1970 di 30 minuti) a chiudere il 54/o Festival dei Popoli, domani sabato 7 dicembre (ore 21.30), al cinema Odeon di Firenze. A seguire la prima italiana di This ain’t no mouse music di Chris Simon, Maureen Gosling (USA, 2013, 92’) sull’icona della musica etnica Chris Strachwitz (Arhoolie Records) che ci coinvolge in un ballo sincopato che parte dal Texas per arrivare a New Orleans sulle tracce delle sonorità tipiche della musica blues, cajun, messicana, country e western, alla ricerca dell’anima musicale dell’America. La proiezione di chiusura sarà preceduta dalla cerimonia di premiazione dei film vincitori del 54/o Festival dei Popoli, accompagnata dalle note del bluesman Federico Riondino (ore 21.00).

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Al cinema Odeon l’ultima giornata parte alle ore 16, per la sezione Territori Instabili (in collaborazione con CCC Strozzina) con la proiezione di Soran fait son cinéma di Fulvia Alberti, Soran Qurbani (Francia, 2013) sulla storia di Soran, curdo iraniano rifugiato in Iraq, che intraprende un lungo viaggio per raggiungere l’Inghilterra con il sogno di fare cinema. Alle 17.30 il film Father and Son di Pawel Łoziński (Polonia, 2013) sul viaggio a Parigi in camper, nel luogo della sua infanzia insieme al padre Marcel.

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Allo Spazio Alfieri, dalle ore 15.00, saranno proiettati due docu del regista Pawel Łoziński: Kitti, Kitti (Polonia 2008) su un gruppo di quattro donne che si prendono cura di una colonia di gatti, cercando così un’alternativa alla solitudine e, a seguire, Chemo (Polonia, 2009) ritratto intimo e appassionato di alcuni pazienti malati di cancro alle prese con le loro sedute di chemioterapia. Alle ore 17.00 le proiezioni del progetto “Tandem con Documentarist” – Istanbul Documentary Days”: si parte con One cup of turkish coffee di Nazli Eda Noyan, Dagˇhan Celayir; The Freak di Erol Mintas, Taylas Mintas  e Asê di Ercan Orhan.  A seguire l’incontro con gli organizzatori.

Alle ore 18.30, tra gli eventi speciali, la prima italiana di Master of The Universe, sulla testimonianza di Rainer Voss, fino a qualche anno fa uno dei “dominatori dell’universo”, broker al soldo di banche e società d’investimento che trattano e scambiano denaro per centinaia di milioni di euro al giorno. Il regista Bauder interroga Voss che, con diligenza e precisione, prova a descrivere quel che ha visto nei suoi anni passati a far ingrassare quel ‘mostro’. Alla fine della proiezione interviene Maurizio Ricci, giornalista de “La Repubblica”.

Alle 21.30 seguirà la proiezione dei film vincitori.

 

All’Auditorium Sant’Apollonia alle ore 11 si terrà l’incontro con i registi ospiti della giornata nel consueto appuntamento “How I did it”.

 

 

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze. Abbonamenti e Biglietti; ABBONAMENTO COMPLETO (Valido per tutta la durata della manifestazione in tutte le sale del Festival): Intero: 50,00 euro- Ridotto*: 35,00 euro. ABBONAMENTO GIORNALIERO (Valido per 1 giorno in tutte le sale del Festival): Intero: 10,00 euro – Ridotto*: 7,00 euro.  BIGLIETTI biglietto singolo dalle ore 10.00 – 21.00: Intero: 5,00 euro – Ridotto*: 4,00 euro biglietto singolo dalle ore 21.00: Intero: 7,00 euro – Ridotto*: 5,00 euro (Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18).

 

Festival dei Popoli on the web; Sito: www.festivaldeipopoli.org; Facebook: FestivaldeiPopoli Florence; Twitter: Festival dei Popoli @FdP_Florence; Youtube:http://www.youtube.com/user/FestivaldeiPopoli; Hashtag: #realityismore, #54fdp, #festivaldeipopoli; Email: info@festivaldeipopoli.org

FESTIVAL DEI POPOLI – il programma di domani

Ricevo e volentieri pubblico

 

16 i documentari proiettati tra Cinema Odeon, Spazio Alfieri e Istituto Francese

Al Festival dei Popoli la Grecia come terra di confine,
la Cina di oggi e l’indipendenza del Camerun
Tra gli eventi speciali Elektro Moskva sulla sperimentazione musicale.
Pawel Łoziński incontra il pubblico allo Spazio Alfieri alle ore 16

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L’immigrazione attraverso la Grecia, paese di passaggio, nel profondo documentario dal titolo L’Escale (cinema Odeon, ore 21.30); la Cina di oggi e le restrizioni per i turisti in Cha Fang (cinema Odeon, 21.00) e lo sconosciuto Sherman, forse un eremita, che di giorno raccoglie i molluschi e la notte lavora in una misteriosa industria ittica in Night Labor (cinema Odeon, ore 16.00). La musica sperimentale con materiale di riciclo a Mosca in Elektro Moskva (Spazio Alfieri, ore 21.30) e il cinema di Pawel Łoziński, figlio di Marcel Łoziński, a cui il festival dedica una originale retrospettiva (Father & Son) che incontrerà il pubblico (alle ore 16 allo Spazio Alfieri) sono tra gli eventi in programma della settima giornata, domani venerdì 6 dicembre, del 54/o Festival dei Popoli a Firenze, tra cinema Odeon, Spazio Alfieri, Istituto Francese e auditorium Sant’Apollonia.

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Al cinema Odeon si parte alle 16 con il film in concorso Night Labor di David Redmon, Ashley Sabin (USA, 2013). Protagonista Sherman che vive in un luogo apparentemente deserto, l’uomo esegue con calma e precisione quasi rituale gesti che sembrano essere la sua routine di eremita: di giorno la raccolta di molluschi, di notte il lavoro in una misteriosa industria ittica dove si muove in assoluta solitudine. Alle 17:30, l’evento speciale con la proiezione di Yumen Cina, (USA, 2013) di J.P. Sniadecki, Xiang Huang, Xu Ruotao (Omaggio a J.P. Sniadecki, giurato del Festival). Il doc ritrae Yumen, una città industriale abbandonata nella provincia di Gansu, nel nord-ovest della Cina dove si aggirano dei personaggi che la esplorano, che improvvisano delle performance tentando di ricostruirne la memoria.  Alle 19:00, in concorso, la proiezione di Une feuille dans le vent di Jean-Marie Teno (Francia/Camerun/Gabon, 2013) sulla storia della lotta dell’indipendenza camerunense raccontata da Ernestine, figlia di Ernest Ouandie, eroe della lotta sanguinosa di un paese segnato da repressione. La donna decide di raccontare al regista la storia della sua vita. Alle 21, in prima serata, in concorso, sarà proiettato Cha Fang di Zhu Rikun (Cina, 2013, 22 minuti) sul confronto tra “potere” – le forze di polizia – e “individuo” – lo stesso regista, sulle severe procedure di controllo che la polizia cinese riserva ai non residenti.  Sempre in concorso a seguire L’escale di Kaveh Bakhtiari (Francia/Svizzera, 2013).  In un angusto appartamento di Atene, Amir e i suoi compagni attendono i documenti falsi che spalancheranno loro le porte dell’Europa. La condivisione di giochi e disperazioni, i contrasti e gli affetti, non sono solo dettagli di vita quotidiana ma note necessarie, uniche, nell’attesa sfiancante di un futuro ignoto, forse feroce. La Grecia, terra di confine e d’incertezza che dilata il senso di precarietà, non è in grado di arrestare i sogni e le aspettative di chi è costretto a farvi ‘scalo’.

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Allo Spazio Alfieri si parte alle 15.00 con la retrospettiva Father & Son e la proiezione dei corti Sisters (1999, 12’); The way it is (Polonia, 1999, 58’); The Ukrainian Cleaning Lady (2002, 19’) e Inventory (2010, 9’) di Pawel Łoziński. A seguire si terrà l’incontro aperto al pubblico con Pawel Łoziński. Alle 19.00, per la nuova sezione Lontano da Utopia, la proiezione di Élevage de poussière di Sarah Vanagt (Belgio, 2013) sul processo a Radovan Karadzic, incriminato per crimini di guerra dal Tribunale Penale Internazionale per la ex Yugoslavia dell’Aja. La regista ricostruisce gli atti attraverso documenti sconcertanti (foto, video, testimonianze) e rivela, attraverso la tecnica del frottage, compiuto nelle aule del tribunale, la zona d’ombra che si nasconde tra i “fatti” di guerra, le prove materiali, le immagini attraverso le quali è rappresentata e le loro successive interpretazioni. Alle 20:30  la proiezione Being you, being me di Alexandra Kaufmann (Italia, 2013, 42) nella sezione Panorama. E’ il delicato ritratto del fratello della regista, un ragazzo davvero speciale la cui vita è rimasta segnata da un incidente accadutogli da bambino. Alle 21.30 l’evento speciale Elektro Moskva di Dominik Spritzendorfer, Elena Tikhonova (Austria, 2013, 89’). Il film racconta la genialità e lo spirito di scienziati e artisti russi che hanno creato strumenti pionieristici con elementi di scarto capaci di influenzare ancora oggi la musica elettronica. Tramite materiale d’archivio e interviste a scienziati, collezionisti e musicisti, viene ripercorsa la connessione fra la ricerca militare sovietica e l’uso clandestino delle stesse tecnologie per la sperimentazione musicale.

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All’Istituto Francese alle 17.30 continua l’omaggio a Parigi con la sezione Etudes sur une ville: Paris con le proiezioni di La zone: au pays des chiffoniers di Georges Lacombe (Francia, 1928, 35’) dedicata a la Zone,  bidonville situata tra Parigi e la sua banlieu, abitata per lo più da straccivendoli che, fin dalle prime ore dell’alba, cercano di sopravvivere rovistando tra i rifiuti delle pattumiere. A seguire Les Halles di Boris Kaufman, André Galitzine (Francia, 1928, 22’) e  (18.30) La vie réelle (sans défense) di Arnaud Gerber (Francia, 2013, 70’) sull’esperienza raccolta negli appunti e nelle lettere della filosofa Simone Weil che spinta dall’urgenza di conoscere la vita reale della classe operaia sperimentò la condizione dell’opoerario in fabbrica scoprendone la sofferenza, l’umiliazione e l’abbrutimento della dignità umana. All’Auditorium Sant’Apollonnia alle ore 11 si terrà How I did It, l’incontro pubblico con tutti gli ospiti del Festival.

 

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze. Abbonamenti e Biglietti; ABBONAMENTO COMPLETO (Valido per tutta la durata della manifestazione in tutte le sale del Festival): Intero: 50,00 euro- Ridotto*: 35,00 euro. ABBONAMENTO GIORNALIERO (Valido per 1 giorno in tutte le sale del Festival): Intero: 10,00 euro – Ridotto*: 7,00 euro.  BIGLIETTI biglietto singolo dalle ore 10.00 – 21.00: Intero: 5,00 euro – Ridotto*: 4,00 euro biglietto singolo dalle ore 21.00: Intero: 7,00 euro – Ridotto*: 5,00 euro (Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18).

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FESTIVAL DEI POPOLI – il programma di oggi

Ricevo e volentieri pubblico (anche se un po’ in ritardo)

Allo Spazio Alfieri la proiezione de “Lisola” sulla storica comune degli anni 70 a Sasso Marconi
Il gigante dell’arte contemporanea cinese Wang Guangyi nel doc “Chimeras”
Sesta giornata del Festival dei Popoli tra Odeon, Spazio Alfieri, Istituto Francese e auditorium Sant’Apollonnia

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l gigante dell’arte contemporanea cinese Wang Guangyi, considerato l’Andy Warhol della Cina moderna; il ritratto di una storica comune degli anni settanta alle porte di Sasso Marconi; le confessioni di un militante palestinese rinchiuso in prigione per 15 anni e l’Italia della crisi del lavoro vista con gli occhi di operai e operaie. Sono alcuni dei temi trattati dai 16 documentari della sesta giornata del 54/o Festival dei Popoli domani, giovedì 5 dicembre, tra Cinema Odeon, Spazio Alfieri, Istituto Francese e Auditorium Sant’Apollonia.

All’Auditorium Sant’Apollonia la quinta giornata di festival inizia alle ore 11 con la tavola rotonda sul documentario dal titolo “Lunga vita al documentario! Nuove strategie distributive a sostegno del documentario e del suo pubblico”, moderata da Maurizio di Rienzo. Durante l’incontro (aperto al pubblico), che si terrà fino alle ore 18, si parlerà della situazione del documentario in Italia, partendo dalle forme di distribuzione, classiche o multi-piattaforma fino ad arrivare ad una panoramica sull’offerta di documentari nei canali televisivi italiani. Chiude la giornata di studi il caso “Sacro Gra”, il documentario che ha vinto l’ultima mostra del cinema di Venezia. Tra i relatori interverranno: Terenzio Cugia di Sant’Orsola (CEO, Cineama); Gianluca Guzzo (fondatore e CEO, Mymovies.it); Massimo Galimberti (fondatore, Kino); Fabio Mancini (Commissiong Editor, Doc3 / Rai Tre); Andrea Romeo (direttore artistico, Biografilm Festival – fondatore, I WonderPictures); Dario Zonta (produttore creativo,Sacro GRA), Luca Legnani (consulente alle acquisizioni, The Space Cinema) e Jacopo Sgroi (resp. marketing e comunicazione, CG Home Video).

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Al cinema Odeon la sesta giornata (con 4 documentari in Concorso) parte alle 16:30 con Hamdan di Martin Solá (Argentina/Nuova Caledonia/Palestina, 2013) sulle confessioni di militante palestinese che è stato rinchiuso in prigione per 15 anni. Alle 18.15, è la volta di una dei due registi italiani in concorso, con la proiezione di Wip – Work in progress di Simona Risi (Italia, 2013). Il documentario ritrae due storie parallele sulla crisi del lavoro in Italia: una a Trapani, dove un gruppo di operai del cantiere navale dopo il licenziamento occupa la petroliera Marettimo per sei mesi e l’altra a Latina, dove un altro gruppo di operaie per lo stesso motivo si rinchiude in fabbrica per un anno. Alle 19.30 Buenos dias resistencia di Adrián Orr (Spagna, 2013, 20’) sulle prime luci dell’alba di David che ha il difficile compito di mettere in piedi il suo ‘team’: tre bambini che devono andare a scuola (ogni giorno una battaglia, un’avventura, un imprevisto). Alle 21:00 il cortometraggio Notícias da Rainha di Ana Johann (Brasile, 2013, 19’), un originale lavoro con effetti speciali deliziosamente retrò, sulla storia di Lucia CecíliaKubis, Regina della radio brasiliana. A seguire, in prima serata, la proiezione di Chimeras di Mika Mattila (Finlandia/Cina, 2013). Il filmato ritrae due artisti cinesi, due identità in crisi a confronto: il gigante dell’arte contemporanea cinese Wang Guangyi – considerato l’”Andy Warhol della Cina” – e il giovane e promettente Gang Liu. Attraverso le loro vite e i loro destini paralleli, Chimeras ci racconta un momento in cui le aspirazioni entrano in conflitto con il senso di identità e i valori della Cina moderna.

Allo Spazio Alfieri continua l’omaggio a Marcel Łoziński e Paweł Łoziński. Si parte alle 15 con il corto The King di Marcel Łoziński (Polonia, 1974) e a seguire How to live di Marcel Łoziński (Polonia, 1977, 82’) in un campo estivo organizzato dal Sindacato Socialista Polacco della Gioventù (ZSMP). Alle 17:00 è la volta di Pawel Łoziński (figlio di Marcel) con la proiezione di Birthplace (Polonia, 1992) sul ritorno in Polonia dello scrittore Henryk Grynberg nel villaggio dove lui e la sua famiglia si rifugiarono durante l’occupazione nazista e dove suo padre fu ucciso. A seguire il corto My nature index in the Lezno village di Pawel Łoziński (Polonia, 2002).

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Alle 18:30 la proiezione de Lisola di Matteo Parisini (Italia, 2013), nella sezione Panorama. Il doc racconta della comune Lisola fondata negli anni settanta da un gruppo di quaranta ragazzi, rimasta attiva per più di vent’anni. Il regista porta a compimento una ricognizione sulle proprie radici e su uno spaccato storico, politico e culturale d’Italia. Alle 20:45 la proiezione di Monpère, la révolution et moi (Svizzera/Turchia, 2013) di UfukEmiroglu. Il film rientra nella sezione del Progetto Tandem con Documentarist – Istanbul DocumentaryDays. Racconta di Ufuk, figlia di una coppia turca che negli anni ‘70 ha militato nel partito comunista. Dopo essere emigrati in Svizzera, l’armonia della famiglia si sgretola. La regista affronta una crisi che la porta a intraprendere un lungo viaggio alla ricerca della propria identità. Alle 22.30, per la sezione Lontano da Utopia, la proiezione di Min Stulna Revolution di Nahid Persson Sarvestani (Svezia, 2013) sulle recenti proteste in Iran che risvegliano i ricordi della regista, di quando da giovane attivista fuggì dal paese dopo la rivoluzione del 1979.

All’Istituto Francese continua l’omaggio a Parigi. Si parte alle 17.30 con la proiezione Souvenirs de Paris ou Paris Express di Pierre Prévert, Marcel Duhamel (Francia, 1928, 39’). Le immagini del film catturano lo spirito della Pargi di quegli anni e de lesanné esfolles immortalando la bellezza delle donne parigine al volante o in carrozza, a passeggio o su un taxi, sedute nella terrazza di un bar o camminando a passo svelto nei boulevards, bionde o brune. A seguire Les nuits électriques di Eugène Deslaw (Francia, 1930, 9’) e alle 18:30 la proiezione di Rien que les heures di Alberto Cavalcanti (Francia, 1926, 58’). A seguire Bois d’Arcy di Mehdi Benallal (Francia, 2013, 24’) su “un piccolo comune con una piccola borghesia” a pochi chilometri da Parigi, in cui Mehdi Benallal ritorna per affrontare il proprio passato e ripercorrere i luoghi della propria infanzia attraverso i ricordi che l’hanno segnata.

All’Auditorium Sant’Apollonnia alle ore 11 si terrà il quotidiano incontro pubblico con i registi (How I did it) e il secondo giorno di “Doc at Work”, l’evento Industry del Festival (con accesso riservato ai professionisti accreditati) che prevede la presentazione di progetti di film in fase di sviluppo (Pitching Forum) o di completamento (Rough Cut Presentation) ad un’audience di commissionino editors, film buyers e professionisti di provenienza internazionale.

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze. Abbonamenti e Biglietti; ABBONAMENTO COMPLETO (Valido per tutta la durata della manifestazione in tutte le sale del Festival): Intero: 50,00 euro- Ridotto*: 35,00 euro. ABBONAMENTO GIORNALIERO (Valido per 1 giorno in tutte le sale del Festival): Intero: 10,00 euro – Ridotto*: 7,00 euro.  BIGLIETTI biglietto singolo dalle ore 10.00 – 21.00: Intero: 5,00 euro – Ridotto*: 4,00 euro biglietto singolo dalle ore 21.00: Intero: 7,00 euro – Ridotto*: 5,00 euro (Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18).

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FESTIVAL DEI POPOLI: la quarta giornata martedì 3 dicembre 2013

Ricevo e volentieri pubblico

Allo Spazio Alfieri il maestro del cinema polacco Marcel Łoziński incontra pubblico

Ciné concert” al Festival dei Popoli:
film restaurato su Parigi degli anni ’20 all’Odeon musicato dal vivo

La quarta giornata del Festival dei Popoli tra cinema Odeon e Spazio Alfieri

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Sarà la proiezione di Etudes sur Paris di André Sauvage (Francia, 1928), film muto e restaurato su Parigi degli anni ’20, accompagnata dal vivo dal concerto dei Quatuor Prima Vista, l’evento speciale in programma alla quarta giornata del 54/o Festival dei Popoli a Firenze domani, martedì 3 dicembre, al cinema Odeon, alle ore 21.30. Prendendoci per mano con la sua macchina da presa, Sauvage ci fa conoscere la poesia di Parigi attraverso monumenti, insegne, pubblicità, vetrine di negozi, persone, dettagli di volti, corpi ed emozioni. Un poeta che, attraverso il suo sguardo visionario, ci fa dono del ritratto della sua città e della possibilità di saggiarne ed immaginarne il fermento negli anni folli che ne hanno suggellato la bellezza.

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La quarta giornata parte al cinema Odeon con due film in concorso: alle 17.00 la proiezione di Quand passe le train di Jérémie Recheinbach (Francia, 2013, 30’) su un gruppo di donne messicane che lancia generi di prima necessità ai migranti che, clandestinamente, abbandonano Honduras, Nicaragua, Guatemala, e passano la frontiera attaccati ai treni merce, spesso sul tetto dei vagoni. A seguire, alle ore 18.00 si terrà la proiezione di Metamorphosen di Sebastian Mez (Germania, 2013): il documentario è un ritratto della vita delle persone che vivono in una zona remota della regione degli Urali meridionali (al tempo parte dell’URSS), dove nel 1957 avvenne un’esplosione nucleare che contaminò un’area vastissima. Gli abitanti sono abbandonati a loro stessi e abitano ancora oggi lungo il fiume Tetcha, nel bel mezzo di un placido inferno radioattivo. “Un esperimento cinematografico di grande rigore che si avvale di soluzioni visive originalissime per rendere visibile l’invisibile”. Al cinema Odeon anche le repliche di Per Ulisse di Giovanni Cioni (ore 10); Yugoslavia – How Ideology Moved Our Collective Body (ore 12); SickfuckPeolple (ore 15) e A Iucata (ore 16.15).

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Allo Spazio Alfieri la giornata parte alle ore 15.00 con How It’s Done di Marcel Łoziński (Polonia, 2006) sulle dinamiche che regolano il processo di selezione della classe dirigente: il regista mostra la coerenza ma anche l’evoluzione del suo metodo di lavoro, aggiornando un approccio nato per smascherare il sistema propagandistico nella Polonia Popolare e ancora perfettamente in grado di misurarsi – dopo quarant’anni – con la dittatura della comunicazione. A seguire si terrà l’incontro con il pubblico con Marcel Łoziński.  L’omaggio al maestro del cinema polacco continua alle 18:30 con il corto di 89 mm from Europe (Polonia, 1993) e a seguire il lungometraggio Father and Son on a Journey di Marcel Łoziński (Polonia, 2013): Pawel, figlio di Marcel, propone al padre Marcel di fare un viaggio insieme, un viaggio che diventerà un film. Alle ore 21.00 Ciò che mi nutre mi distrugge (2013) di Ilaria de Laurentiis e Raffaele Brunetti nella sezione Panorama, dedicata agli italiani. Un toccante album che raccoglie, da una distanza inusuale, i volti, le forme, i gesti e le parole di quattro donne colpite, ferite, sedute di fronte a uno psicoterapeuta disposto a combattere e vincere con loro la bulimia, la malattia dell’odio verso di sé.

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All’auditorium Sant’Apollonnia, per sezione Doc at Work, si parte alle 11 con l’incontro pubblico (How I Did It) con tutti i registi presenti al festival e alle ore 15.00 la presentazione del libro “Recycled Cinema – immagini perdute visioni ritrovate” di Marco Bertozzi (Marsilio). Alle 16.00 per la sezione “Panorama in Cantiere”, spazio dedicato ai progetti in progress, si presenta “Verde Elementare. Il sentimento delle immagini, nel silenzio” di Giuseppe Carrieri.

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze. Abbonamenti e Biglietti; ABBONAMENTO COMPLETO (Valido per tutta la durata della manifestazione in tutte le sale del Festival): Intero: 50,00 euro- Ridotto*: 35,00 euro. ABBONAMENTO GIORNALIERO (Valido per 1 giorno in tutte le sale del Festival): Intero: 10,00 euro – Ridotto*: 7,00 euro.  BIGLIETTI biglietto singolo dalle ore 10.00 – 21.00: Intero: 5,00 euro – Ridotto*: 4,00 euro biglietto singolo dalle ore 21.00: Intero: 7,00 euro – Ridotto*: 5,00 euro (Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18). 

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FESTIVAL DEI POPOLI: la portavoce di Wikileaks a Firenze

Ricevo e volentieri pubblico

 

“Il film di Gibney non rappresenta la realtà dei fatti.  
Stiamo pensando anche noi di produrre un film su Snowden”

Kristinn Hrafnsson, portavoce di Wikileaks a Firenze
“Grazie a Wikileaks è cresciuta un’opinione pubblica che con sempre più forza potrà dire “mai più” ”

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Firenze, 1 dic – “Grazie a Wikileaks, dopo le immagini dell’Afghanistan, per esempio, è cresciuta un’opinione pubblica che con sempre più forza potrà dire “mai più” ”. Così Kristinn Hrafnsson, portavoce di Wikileaks all’inaugurazione del 54/o Festival dei Popoli con la prima italiana di We steal Secrets: The Story of Wikileaks di Alex Gibney. “Noi di Wikileaks – ha spiegato il portavoce – non abbiamo collaborato al film di Gibney e questo mi pare evidente. Il film è composto da diversi interviste con persone con cui abbiamo avuto dei problemi e con cui non eravamo d’accordo, in particolare il giornalista del The Guardian. Né Julian Assange né Wikileaks hanno mai voluto collaborare alla realizzazione né alla condivisione di quello che è ritenuto un film importante. Nel film di Gibney ci sono diversi errori nei fatti e posso dirlo per due ragioni: primo, perché sono all’interno dell’organizzazione e conosco come sono andate le cose. E secondo perché per vent’anni ho fatto il giornalista e quindi so come si possono manipolare i fatti con un montaggio creativo”. 

 

“Alcune cose che trovo aberranti nel film – ha detto il regista davanti ad una sala colma – innanzitutto pone Brand Manning in una luce molto negativa, perché si sofferma solo sul disagio psicologico senza prestare attenzione alle motivazioni politiche del suo gesto”.

 

“Poi, per quel che riguarda il “caso Svezia” non viene mai spiegato con chiarezza come sia stato trattato in modo falso. Infine un’altra falsità: Julian Assange non ha mai chiesto un milione di dollari per l’intervista”.

 

“Alla fine del film si dice che Wikileaks è finito ed è stato distrutto da Julian Assange. Ma anche questo non è vero. Da quando questo film è terminato sono stati resi noti molti documenti (sulla Siria, per non parlare dell’assistenza che Wikileaks ha dato a Snowden e molti altri ancora). Wikileaks è vivo e Julian Assange è vivo quindi questo film è falso”!

 

“Come abbiamo visto nel film in USA è stato creato un Gran Giurì per portare all’accusa definitiva Wikileaks e Julian Assange. Questa indagine è ancora in corso e la possiamo considerare una persecuzione in atto rivolta a Julian Assange e a tutti. Non è paranoia ma la consapevolezza che qualcosa di enorme sta andando avanti”.

 

“Oggi – ha detto infine il numero due di Assange – siamo una piccola organizzazione che per tre anni è stata strangolata a causa della chiusura dei finanziamenti. Ma dopo il blocco delle carte di credito abbiamo fatto causa e l’abbiamo vinta. Ora possiamo nuovamente ricevere donazioni. Vi invito a provare”.

 

Sull’eventualità di un film prodotto proprio su Wikileaks ha detto “noi non abbiamo due o tre milioni di dollari e la Universal per fare un film. Stiamo comunque esplorando diverse possibilità. Abbiamo co-prodotto “MEDIASTAN” sulla rivelazione di cablotaggio in Unione Sovietica e abbiamo un altro progetto sul caso Snowden. Siamo più disponibili a collaborare con persone di cuore che con persone con un grande portafoglio”.

 

I luoghi del festival: Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068); Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840); Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801); Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze.

 

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