SPECIALE BERGAMO FILM MEETING – Al via la 34° edizione

Bergamo-Film-Meeting-2016

A cura di Marina Pavido

Ha finalmente inizio oggi, sabato 5 marzo, il Bergamo Film Meeting, la prestigiosa rassegna cinematografica organizzata da Lab 80 – con direttore artistico Angelo Signorelli – che prevede numerose sezioni dedicate al cinema contemporaneo e del passato – oltre ad un concorso ufficiale – e che, quest’anno, è giunta alla sua 34° edizione.

Già numerosi sono gli stand di fronte all’Auditorium di Piazza della Libertà, sede principale del festival. Nei prossimi giorni, infatti, si terranno, oltre alle consuete proiezioni, numerosi laboratori, workshop, incontri con gli autori, visioni dedicate alle scuole e mostre temporanee.

L’edizione di quest’anno è dedicata all’attrice Anna Karina, vera e propria icona della Nouvelle Vague, nonché musa del grande cineasta svizzero Jean-Luc Godard. Per l’occasione, saranno proiettate numerose pellicole a cui l’attrice ha preso parte.

Europe, now! è il titolo di una delle tante sezioni del Bergamo Film Meeting. Eppure, possiamo tranquillamente dire che questo slogan riguardi, in realtà, tutto il festival, dal momento che il Bergamo Film Meeting ha sempre concentrato la sua attenzione sul cinema europeo in particolare.

bergamo-film-meeting-ecologicoagli-abbonati-atb-e-teb-gratis-sabato_9f444446-dfa7-11e5-9a27-5eec089c7790_700_455_big_story_linked_imaVolendo fare una panoramica su ciò che si terrà a Bergamo nei prossimi giorni, ecco un elenco delle principali sezioni del festival:

MOSTRA CONCORSO

Dedicata ai giovani autori, la sezione comprende sette lungometraggi – inediti in Italia – che si contraddistinguono per la loro originalità tecnica e narrativa.

 

VISTI DA VICINO

Una selezione di corti, medi e lungometraggi inediti in Italia provenienti da produzioni indipendenti.

 

VISTI DA VICINO – FILMS FROM THE NORTH

Sottosezione di Visti da vicino, che comprende una serie di documentari provenienti dal Nord Europa.

 

EUROPE, NOW!

Sezione dedicata a tre importanti cineasti europei contemporanei: il ceco Petr Zelenka, l’inglese Shane Meadows e la bosniaca Jasmila Žbanič.

 

CINEMA D’ANIMAZIONE: VLADIMIR LESCHIOV

Sezione dedicata al grande cineasta lettone, del quale saranno esposti, durante i giorni del festival, anche numerosi bozzetti.

 

MIKLṒS JANKZṒ – LA SCRITTURA DELLA STORIA

Grande retrospettiva dedicata al cineasta ungherese, in occasione del restauro di molte sue opere.

 

OMAGGIO AD ANNA KARINA

Sezione dedicata alla grande attrice, icona della Nouvelle Vague.

 

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Entr’acte seguirà passo passo il Bergamo Film Meeting, durante questa sua 34° edizione e vi terrà aggiornati circa le sezioni principali. Chi di voi avesse la possibilità, prenda in considerazione di fare un salto al festival, in modo da poter apprezzare il cinema europeo da un punto di vista privilegiato e in una città meravigliosa, che fa da scenario perfetto a questo prezioso evento. Buon Cinema a tutti!

SGUARDI SUL REALE – dal 16 al 19 aprile a Terranuova Bracciolini (AR)

Ricevo e volentieri pubblico

Il Festival del cinema documentario Sguardi sul realesi svolgerà dal 16 al 19 aprile a Terranuova Bracciolini (AR), luoghi vari

L’uomo, l’ambiente, le radici, il futuro

5ª edizione di Sguardi sul reale

In programma 28 eventi tra proiezioni in anteprima nazionale e toscana, laboratori, mostre fotografiche, videoinstallazioni, reading, concerti, incontri e cene itineranti

angela terzani staudeTra gli ospiti, la scrittrice Angela Terzani Staude (moglie di Tiziano Terzani); i registi Iacopo Quadri, Alessandro Rossetto, Mario Zanot, Mattia Colombo, Germano Maccioni; il produttore Gianluca Arcopinto; i fotografi Marco Pinna e Antonio Manta; i musicisti Massimo Zamboni e Gabriele Mirabassi; i critici Oliviero Ponte Di Pino e Anna Bandettini; il segretario di Slow Food Italia Daniele Buttignol 

Il problema dell’immigrazione in Italia e i valori della Resistenza; il ruolo della memoria, sia pubblica che privata; il rapporto dell’uomo con l’ambiente, le radici e il cibo, e due omaggi, a Tiziano Terzani e Luca Ronconi: sono alcuni dei temi che saranno trattati da giovedì 16 a domenica 19 aprile per Sguardi sul reale, festival di cinema documentario, a Terranova Bracciolini (AR).

Giunto alla quinta edizione, il festival, organizzato dall’associazione Macma, indaga il mondo del cinema contemporaneo e i territori dell’attualità, proponendo 28 eventi tra proiezioni di cortometraggi e documentari (in anteprima nazionale e toscana), workshop, mostre fotografiche, videoinstallazioni, reading letterari, concerti, incontri con artisti e esperti, cene itineranti. Tanti gli ospiti di quest’anno, dalla scrittrice Angela Terzani Staude – già moglie di Tiziano Terzani (18/04), ai registi Jacopo Quadri (16/04 e 19/04), Alessandro Rossetto 17/04), Mario Zanot (18/04), Mattia Colombo (18/04), Germano Maccioni (19/04); il produttore Gianluca Arcopinto (17/04), i docenti del workshop di fotografia Marco Pinna (18/04) e Antonio Manta (19/04), i musicisti Massimo Zamboni (19/04) e Gabriele Mirabassi(18/04), i critici Oliviero Ponte Di Pino (16/04) e Anna Bandettini (16/04).

“Sguardi sul Reale” si svolgerà presso Le Fornaci – Centro Culturale Auditorium (via Vittorio Veneto 19), dove si terranno le proiezioni dei film e, a seguire, i dibattiti. Gli altri luoghi saranno il #QuasiQuasi_social cafè_ (via Roma 21), che sarà allestito come punto ristoro e presso cui si svolgeranno alcuni eventi, Palazzo Concini (via Concino Concini 41d) e l’aula del Consiglio Comunale (via Poggio Bracciolini 5), dove si terranno mostre e incontri.

Ad aprire il festival, come anteprima, giovedì 16 aprile alle ore 11.00 presso le Fornaci, sarà Terra di transito (Italia 2014, 54’), docufilm di Paolo Martino che racconta l’odissea dei profughi in Italia attraverso la storia di Rahell, costretto a scontrarsi con la burocrazia, l’assenza di strutture e i pregiudizi mentre cerca di raggiungere la sua famiglia.

la scuola d'estateSempre giovedì 16 aprile, alle ore 21.30 alle Fornaci, l’omaggio a Luca Ronconi, con la proiezione in prima toscana de La scuola destate (Italia 2014, 87’) di Jacopo Quadri. Il documentario racconta la vita nel centro teatrale Santacristina, fondato dal regista Ronconi all’apice della sua carriera, una nuova esperienza di laboratorio rivolta ai giovanissimi e isolata nella natura selvatica dell’Umbria. All’incontro successivo al film interverranno Quadri, Oliviero Ponte Di Pino (editore e critico teatrale), Anna Bandettini (giornalista e critico di spettacolo), Riccardo Massai (direttore del Teatro Comunale di Antella) e Lucrezia Guidone (attrice e allieva del Centro Teatrale Santacristina). Coordina il giornalista Giovanni Bogani, presenta l’attrice Silvia Benvenuto.

slow food story (1)Tra gli eventi in programma, venerdì 17 aprile alle ore 21.30 la proiezione di Slow Food Story di Stefano Sardo, la storia della rivoluzione lenta della realtà fondata da Carlo Petrini 25 anni fa, e attualmente presente in 150 paesi (interverrà Daniele Buttignol, segretario generale Slow Food Italia). Sabato 18 aprile, invece, presso l’aula del Consiglio comunale, alle ore 17.00, in collaborazione con Betadue cooperativa sociale, si terrà l’incontro su Tiziano Terzani, alla presenza della scrittrice Angela Terzani Staude e del regista Mario Zanot. Nel corso dell’evento, Mario Zanot intervisterà Angela sulla vita e il lavoro del marito, sul loro lungo e intenso rapporto e sulla condizione attuale del giornalismo. Verranno proiettati alcuni filmati che accompagneranno questo viaggio. Coordina Enzo Brogi. Prima dell’incontro sarà intitolato a Tiziano Terzani il parco pubblico attrezzato di Terranuova Bracciolini. 

Sempre sabato 18, alle Fornaci alle ore 21.30 sarà proiettato Alberi che camminano (Italia 2014, 59’) di Mattia Colombo, documentario nato da un’idea dello scrittore Erri De Luca che indaga l’intreccio tra la vita degli alberi e quella degli uomini che vivono a loro stretto contatto. A seguire l’incontro con il regista e i musicisti Gabriele Mirabassi e Giovanni Conversano. Le persone-libro” dell’associazione Donne di carta interpreteranno brani tratti da Il peso della farfalla di Erri De Luca. L’evento è in collaborazione con Valdarno Jazz, coordinano Pinangelo Marino e Daniele Corsi.

L’ultimo giorno di festival, domenica 19 aprile, sarà dedicato ai valori della Resistenza in occasione dei 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale. 5 le proiezioni sul tema: tra queste, alle ore 16.00 in prima toscana, Animata resistenza (Italia 2014, 61’) di Francesco Montagner e Alberto Girotto, vincitore della sezione documentari all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, che ritrae l’animatore Simone Massi e la sua opera poetica portatrice di memoria. Alle ore 17.30, sarà presentato Materiali di memoria, progetto di videointerviste per un archivio della memoria di Montevarchi. Interverranno Paolo Martinino (ideatore del progetto), Giampiero Bigazzi (Materiali Sonori) e Pierluigi Fabiano (assessore alla cultura del Comune di Montevarchi). Seguirà Le parole della memoria – appunti per un documentario sul giorno della liberazione di San Giovanni Valdarno (Italia 2014, 22’) di Pierfrancesco Bigazzi, poi Fedele alla linea (Italia 2013, 74’) di Germano Maccioni, alla presenza del regista, dialogo intimo con l’artista Giovanni Lindo Ferretti, mentre, alle ore 21.30 si terrà l’anteprima nazionale di Il nemico – un breviario partigiano (Italia 2015, 80’) di Federico Spinetti. Partendo dalla domanda “Quanto è stereotipata, quanto è viva la parola partigiano?”, il film racconta di come Massimo Zamboni, chitarrista e co-fondatore dei CSI, a quindici anni dallo scioglimento della storica band post-punk italiana, vorrebbe riunire i membri attorno a un nuovo progetto sul tema partigiano. Non una “reunion”, forse un nuovo inizio. Il film intreccia l’elaborazione musicale con la storia personale di Massimo Zamboni, tragicamente segnata da uno sparo. Alla presenza del regista. Chiusura con Leco di uno sparo, reading musicale di e con Massimo Zamboni.

massimo zamboniDice Tommaso Orbi, direttore del festival: “Credo che la forza di “Sguardi sul Reale” risieda nella sua particolare offerta culturale e formativa, che mette in sinergia ‘sguardi’ diversi, che fa dialogare l’audiovisivo con linguaggi appartenenti ad altre discipline artistiche, come musica e fotografia, coinvolgendo autori locali, nazionali e internazionali, per restituire un racconto del reale e della contemporaneità che possa parlare a tutti e, a sua volta, motivare nuovi sguardi, dare spunti e prospettive. Quest’anno il Festival presenta una struttura particolarmente ricca e variegata, costruita su tematiche importanti e di forte attualità. Nella struttura di questa edizione abbiamo ampliato notevolmente l’offerta formativa, e siamo orgogliosi di annunciare la presenza di due workshop: quello di fotografia con Marco Pinna e Antonio Manta e quello di cinema documentario con Gianluca Arcopinto, Alessandro Rossetto e Jacopo Quadri. Anche la sezione espositiva quest’anno è cresciuta nell’offerta e ha ampliato il bacino delle collaborazioni, presentando una mostra a Palazzo Concini, “Sguardi altrove”, con i quattro fotografi vincitori del Word Report Award del Festival della Fotografia Etica di Lodi e Transmongolian – The Secret History of the Mongols di Alvaro Laiz, curata in collaborazione con Cortona On The Move e BAM (Bottega Antonio Manta). Di anno in anno “Sguardi sul Reale” cresce e rafforza la sua identità e riconoscibilità, senza perdere l’anima e la spinta che l’hanno fatto nascere, e questo grazie soprattutto alla professionalità e alla passione di tutti i miei collaboratori”.

sul 45° parallelo2Nel programma, si segnala la mostra fotografica Sguardi altrovededicata al fotoreportage internazionale, che si terrà da venerdì 17 (inaugurazione ore 19.00 con cena e con concerto itinerante della Banda Improvvisa Street) a domenica 19 aprile presso Palazzo Concini a Terranuova Bracciolini (Ar) e che racconterà, attraverso gli scatti potenti di Alvaro Laiz, Fausto Podavini, Sara Naomi Lewkowicz, Donald Weber e Oriol Segon Torra, la diversità, la violenza, il potere e l’amore. Inoltre, ogni sera, sui muri esterni delle Fornaci, saranno proiettati in videoinstallazione i film Sul 45° parallelo di Davide Ferrario, e  Brasimone di Riccardo Palladino, oltre a materiale sviluppato da Macma, Slow Food e Materiali Sonori. 

Due i laboratori di alta formazione proposti, quello di fotografia con Marco Pinna (photo editor del National Geographic Italia) e Antonio Manta (tra i maggiori stampatori italiani), e quello di cinema documentario con Gianluca Arcopinto (organizzatore generale della serie TV Gomorra), Alessandro Rossetto (regista di “Piccola Patria” e “Feltrinelli”) e Jacopo Quadri (montatore del Leone d’Oro Gianfranco Rosi).

Tra gli altri appuntamenti, sabato 18 aprile, alle ore 9.30 (fino alle 12.30), si terrà un laboratorio fotografico per bambini dai 6 agli 11 anni, dal titolo Fotografare la natura a Terranuova, tenuto da Alessandra Quadri (fotografa) e Erika Giachi (guida ambientale). L’evento è in collaborazione con IdeaAzione e Alcedo Ambiente (ritrovo presso la Biblioteca dei Ragazzi de Le Fornaci). 

Infine, ogni sera del festival, alle ore 20.00, a Le Fornaci si terrà l’aperitivo cena a cura di #QuasiQuasi_social cafè_ 

Il Festival è organizzato dallassociazione MACMA e promosso dal Comune di Terranuova Bracciolini e dallIstituzione Le Fornaci con il sostegno della Fondazione Sistema Toscana, con la collaborazione di Festival della Fotografia Etica di Lodi, Cortona on the Move, Centro Sperimentale di Cinematografia, Slow Food Colli Superiori del Valdarno, Associazione Valdarno Culture, #QuasiQuasi_social cafè_, e con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo, del Comune di Montevarchi e della Fondazione Toscana Spettacolo.                                                                  

Ingresso libero a eccezione di:

cena itinerante con concerto del 17 aprile  (€10 cena e concerto, €13 con proiezione di film) 

venerdì 17 aprile e sabato 18 aprile, ingresso €5 intero, €4 ridotto (under 26 / over 65, Soci Coop)

sabato 18 aprile serale, ingresso €5 intero e €4 ridotto (under 26 / over 65, Soci Coop)

domenica 19 aprile serale, ingresso unico €5

Info: http://auditoriumfornaci.com

https://www.facebook.com/sguardisulrealefestival

macma.info@gmail.com

+39 3387829224

LUCE – L’IMMAGINARIO ITALIANO – prorogata la mostra

Ricevo e volentieri pubblico

LUCE – L’IMMAGINARIO ITALIANO

Dopo il successo estivo, prorogata la Mostra che racconta

90 anni dell’Istituto Luce, e del Paese.

Dall’8 ottobre al 30 novembre – Roma – Complesso del Vittoriano

 Buttero a cavallo - Agro Pontino - 1931

Dopouno straordinario successo di accoglienza e apprezzamenti che ne hanno fatto uno degli eventi principali dell’Estate romana, la Mostra LUCE – L’immaginario italiano, inizialmente programmata a Roma fino al 21 settembre, verrà prorogata dall’8 ottobre fino al 30 novembre 2014, sempre nella cornice del Complesso del Vittoriano.

Un risultato importante per l’esposizione che racconta i primi 90 anni dell’Istituto Luce, dalla fondazione nel 1924 a oggi: una delle più grandi imprese culturali del Paese, un luogo di elezione della sua conoscenza storica, e il deposito materiale di memorie, segreti, sogni dell’Italia nel XX secolo e oltre.

Un proseguimento, ad ingresso gratuito, per accogliere le tante ulteriori richieste di pubblico nonché, con la ripresa della didattica, di numerose scuole per i propri docenti e studenti.

Coppia di attori del muto

L’esposizione è ideata e realizzata da Istituto Luce-Cinecittà, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e della Regione Lazio, e in collaborazione con Roma Capitale.

È curata da Gabriele D’Autilia (curatore scientifico e testi) e da Roland Sejko (curatore artistico e regia video).

L’organizzazione generale è di Comunicare Organizzando.

Indirizzo: Complesso del Vittoriano – Gipsoteca – Piazza dell’Ara Coeli, 1 – Roma

Ingresso gratuito

Orario: dal lunedì al giovedì 9.30-18.30

venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30

ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura

Per informazioni: tel. 06/6780664; www.comunicareorganizzando.it e

http://www.cinecitta.com

Dal set de La dolce vita - 1959

LA MOSTRA

Nato nel 1924 come L.U.C.E., L’Unione Cinematografica Educativa, con l’intuizione e l’intento di raccontare l’attualità del Paese, della sua società e del mondo attraverso l’ancora nuovo linguaggio delle immagini in movimento, e ribattezzato con Regio decreto l’anno seguente, l’Istituto Nazionale Luce venne presto sostenuto con forza e controllato da Benito Mussolini, che ne comprese e sfruttò le enormi potenzialità divulgative e politiche.

Dopo 90 anni e una vicenda che ha accompagnato in parallelo e continuità tutta la recente Storia d’Italia, quell’intuizione è diventata oggi la più antica istituzione di cinema pubblico al mondo e, con un archivio di decine di migliaia di filmati e tre milioni di fotografie, un patrimonio di immagini impareggiabile per quantità e ricchezza di temi. Tanto da meritare nel 2013 l’ingresso per il fondo

‘Cinegiornali e fotografie dell’Istituto Nazionale L.U.C.E.’ nel Registro Memory of the World dell’UNESCO.

Un bene italiano divenuto bene mondiale.

Per raccontare questa evoluzione, Luce – L’immaginario italiano si muove su due binari ideali: come l’Italia si è rappresentata nei decenni attraverso le immagini del Luce, e come l’Italia si è rivelata, confessata, svelata attraverso e nonostante le immagini delle sue rappresentazioni ufficiali.

Dal suo esordio il Luce ha provveduto a rivelare l’immagine degli italiani a loro stessi, e a fornire una conoscenza di base del Paese. Grazie ai ‘cinegiornali’ Luce, milioni di cittadini dagli anni ’20 in poi hanno potuto vedere e scoprire per la prima volta città, geografie lontane, popolazioni sconosciute, forme sociali e culturali differenti. La nascita di un’opinione pubblica in Italia passa di qui, insieme alla stessa formazione di ‘luoghi comuni’.

Gregory Peck a Roma - 1959È su questo terreno condiviso ed elementare che il fascismo poté promulgare le sue propagande e il suo controllo. Ma anche che il Paese uscito dalla Guerra riuscì a testimoniare gli sforzi e la spinta civile della ricostruzione, e gli sviluppi di una nuova società democratica e di massa avviata alla modernità. Di questo aspetto educativo, informativo e propagandistico, il Luce fornisce milioni di documenti. Il Paese ‘si mette in posa’.

Ma la mostra racconta anche il rovescio di quell’immagine. Per la natura realistica del cinema e della fotografia, allo spettatore di ieri, e ancor più a quello di oggi, non poteva e non può sfuggire la retorica (e a volte la goffaggine) delle ‘pose’ di Mussolini nei suoi comizi; o la povertà e la fatica dei contadini messi in scena sorridenti davanti all’obiettivo, e lo sconforto dei soldati in una guerra che si raccontava trionfale, mentre si subiva una sconfitta.

E l’ironia di uno speaker sulle donne lavoratrici negli anni ’50, la compostezza dei rappresentanti dei partiti politici, i volti allegri dei giovani in una festa o in una manifestazione, rivelano in controluce i sommovimenti e le richieste di una nuova età di diritti.

In tutti questi rovesci dell’immagine il Paese svela e confessa il suo intimo. Il suo immaginario.

Mussolini nuota a Roma - 1934

La mostra

Nel racconto di questo autoritratto della nazione, LUCE – L’immaginario italiano è concepita con un approccio espositivo non statico, ma come un flusso continuo di immagini.

Il percorso parte dal concetto e dalla forma di ‘strip’: grandi pannelli organizzati secondo un ordine tematico-cronologico, su cui in più di 20 schermi sono proiettate speciali videoinstallazioni, montaggi realizzati ad hoc di centinaia di filmati dell’Archivio storico Luce. Accanto alle immagini in movimento, più di 500 splendide fotografie dell’Archivio fermano dettagli e momenti significativi, mentre pannelli di testo approfondiscono l’analisi storica e linguistica dei video. Un percorso visivo e uditivo di notevole impatto, che fa sì che ogni visitatore si confronti con un’immagine differente, e in cui ciascun video dialoga con quelli vicini per analogie e differenze.

Una serie di parole-chiave lega l’itinerario. Si va così dagli anni ’20 di città/campagna, ai ’30 di autarchia, uomo nuovo, architettura, censura e propaganda. Si arriva a Guerra e rinascita, Cassino (icona della brutalità distruttiva delle guerre), vincitori e vinti (con sequenze poco conosciute e straordinarie, anche a colori, dell’ingresso degli alleati non solo a Roma, ma anche nelle profondità del Paese), modernità/arretratezza (un parallelo significativo di immagini dell’Italia anni ‘60), giovani, economia, corpi politici,neotelevisione, e tante altre.

Alcune speciali ‘camere’ mostrano aspetti specifici e suggestivi. La camera delle meraviglie è un omaggio ai viaggi per il mondo compiuti dagli operatori Luce; la ‘camera del Duce’ disegna un’imperdibile antologia delle retoriche e dei silenzi di Mussolini, ed è contrapposta alla stanza del Paese reale, un commovente viaggio nei volti degli italiani negli anni ’30.

L’ultimo spazio dell’esposizione è infine interamente dedicato al Cinema: con centinaia di foto di registi, attori, set, e una preziosa selezione di trailer e backstage di film.

Il libro

Non una guida e più di un catalogo, il volume LUCE – L’immaginario italiano, si presenta come un proseguimento del lungo viaggio nella storia dell’Istituto Luce, e del secolo che ha fotografato.

Curato da Gabriele D’Autilia, docente di Fotografia e Cinema presso l’Università di Teramo, con una preziosa prefazione di Dacia Maraini, edito da Rai Eri con Istituto Luce-Cinecittà, il libro, in 350 pagine di testi (in italiano e inglese) e centinaia di splendide immagini in bianco e nero, riflette il senso profondo della Mostra: sfogliando le fotografie dell’Archivio Luce è possibile leggere le diverse pieghe del viaggio dell’Italia nel Novecento.

Capitoli tematici articolati cronologicamente al loro interno, raccontano le tante tappe di questo viaggio: Avventure, Propagande, Corpi politici, Paese reale, il Bel Paese, Donne, Linguaggi, Stelle, Italiani e italiane. Voci di un Paese che vediamo conquistare nei decenni individualità, diritti, conoscenze, progressi economici e civili, e combattere continuamente con mali storici come le retoriche, i populismi, le diversità geografiche e sociali nel proprio sviluppo, il degrado paesaggistico, le contraddizioni stesse del progresso.

Parole e immagini che fanno pensare come l’Italia del 2014 somigli, e provenga, da quella sfogliata nelle fotografie splendide, e rivelatrici, del libro.

Credits

LUCE – L’immaginario italiano

Ideata e realizzata da: Istituto Luce-Cinecittà

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

Con il patrocinio di: Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo eRegione Lazio

In collaborazione con: Roma Capitale

Si ringrazia: Ferrovie dello Stato, eni

Curatore scientifico e testi: Gabriele D’Autilia

Curatore artistico e regia video:Roland Sejko

Responsabile del progetto: Maria Gabriella Macchiarulo

Ricerche iconografiche e documentazione cartacea: Patrizia Cacciani

Montaggio video: Luca Onorati

Progetto Multimediale: Riccardo Mazza – Interactivesound s.r.l. Torino

Media partner: Repubblica.it

Organizzazione generale: Comunicare Organizzando S.r.l.

Il volume ‘LUCE – L’immaginario italiano’, a cura di Gabriele D’Autilia, è pubblicato da Rai Eri con Istituto Luce-Cinecittà