LA RECENSIONE – LA MIA FAMIGLIA A SOQQUADRO di Max Nardari

la-mia-famiglia-a-soqquadroTITOLO: LA MIA FAMIGLIA A SOQQUADRO; REGIA: Max Nardari; genere: commedia; anno: 2017; paese: Italia; cast: Gabriele Caprio, Marco Cocci, Bianca Nappi, Eleonora Giorgi; durata: 90′

Nelle sale italiane dal 30 marzo, La mia famiglia a soqquadro è il secondo lungometraggio diretto da Max Nardari, ispirato al libro Figli violati di Renea Rocchino Nardari, madre dell’autore.

Martino (interpretato dal giovane Gabriele Caprio) è un ragazzino undicenne appartenente alla classica famiglia del Mulino Bianco, emarginato a scuola perché considerato “diverso”, in quanto unico ragazzino con i genitori ancora uniti, che, però, al fine di integrarsi, farà di tutto affinché il suo nucleo famigliare si spacchi in due.

fam01Dato il tono di tutto il lungometraggio, anche se inizialmente il bambino può farci non poca simpatia, una volta entrati nel vivo della vicenda ed aver assistito alla presentazioni di personaggi e situazioni talmente stereotipati da sembrare addirittura irreali, ecco che, di punto in bianco, la storia inizia a perdere di ogni qualsivoglia interesse. Uno stereotipo dopo l’altro, una carrellata di luoghi comuni e buonismi di ogni genere, che culminano in un finale – che vede il giovane protagonista fare il suo discorso d’effetto, volto a chiarire qualsiasi equivoco e a riportare l’armonia in casa – ambientato, guarda caso, durante il periodo pre-natalizio. E chi più ne ha più ne metta.

la_mia_famiglia_a_soqquadro_clip_esclusiva_commedia-660x350Eppure, ripensando alle iniziali intenzioni dell’autore ed alla genesi del lungometraggio stesso, non si può non riconoscere una certa ingenuità ed anche una sorta di genuinità che manca, di fatto, a commedie recentissime come Mamma o papà?, diretta da Riccardo Milani, o La verità, vi spiego, sull’amore, di Max Croci – tutte nate da grandi produzioni. Il fatto di aver scelto di adattare per il grande schermo un libro scritto dalla propria madre e di averlo fatto con la propria casa di produzione, in realtà fa quasi tenerezza. Ed ecco che iniziamo a considerare La mia famiglia a soqquadro più come una specie di goliardata in famiglia che come un qualcosa che vuole definirsi a tutti i costi “il prodotto dell’anno”. E così iniziamo a “perdonare” tutti gli stereotipi presenti, gli attori eccessivamente sopra le righe, la disarmante prevedibilità della trama e via dicendo. Sul fatto che il lungometraggio di Nardari possa riuscire a fare o meno eccezione all’interno del palinsesto, però, vi sono ancora parecchie perplessità, per non dire addirittura scetticismi. Ma sta bene. Contenti loro, contenti tutti.

VOTO: 4/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE – LA VERITA’, VI SPIEGO, SULL’AMORE di Max Croci

coverlg_home (2)TITOLO: LA VERITA’, VI SPIEGO, SULL’AMORE; REGIA: Max Croci; genere: commedia; anno: 2017; paese: Italia; cast: Ambra Angiolini, Carolina Crescentini, Edoardo Pesce; durata: 92′

Nelle sale italiane dal 30 marzo, La verità, vi spiego, sull’amore è l’ultimo lungometraggio diretto da Max Croci, prodotto dalla Notorious Pictures e tratto dall’omonimo romanzo di Enrica Tesio.

Dora ha due figli piccoli, un lavoro ed una migliore amica. Il padre dei suoi bambini, dopo sette anni di convivenza, ha capito di non amarla più e da Torino si è trasferito a Milano. Non sarà facile, però, organizzare la gestione comune dei figli. Ad ogni modo, tra ritorni di fiamma, famiglie fuori dagli schemi, amicizie e nuovi amori la vita di Dora sembra ripartire col piede giusto.

44325Enrica Tesio, autrice del romanzo e indubbiamente dotata di uno spiccato senso dell’umorismo, ha aperto, dopo la separazione, un suo blog, dedicato alle mamme e alle storie d’amore. In molti, dunque, hanno parlato di scrittura terapeutica.Scrittura che, indubbiamente, ha aiutato molto l’autrice, ma che, se si pensa ad un eventuale prodotto destinato al grande schermo, non si sa quale efficacia possa avere ai giorni nostri.

Perché, di fatto, oggi come oggi ne abbiamo viste davvero di tutti i colori: dalle disavventure amorose in Sex and the city alle Desperate housewives, dalle varie Bridget Jones alle tante storie di mamme single ma con una grande forza di volontà dalla loro. Il tutto spesso narrato con ironia ed umorismo. Cosa può avere, dunque, di nuovo un lungometraggio come La verità, vi spiego, sull’amore, se – soprattutto dal punto di vista della messa in scena – non viene creato qualcosa che faccia sì che il prodotto in questione possa trovare una propria, marcata identità? A parte un giustificatissimo valore per chi ha ideato le storia, in realtà, ben poco. Soprattutto perché, volendoci concentrare anche solo sulla qualità del lavoro in sé, al solito ci troviamo a confrontarci inevitabilmente con quel solito, urticante buonismo che pare caratterizzare gran parte delle commedie italiane di grande distribuzione. Senza contare che anche i personaggi descritti sono talmente stereotipati da risultare quasi irreali e, ad ogni modo, poco credibili, troppo poco empatici, malgrado il tema trattato. Stesso discorso, purtroppo, vale per la protagonista stessa, interpretata da un’Ambra Angiolini in questo caso eccessivamente impostata.

5270a9025fEppure è facile prevedere un discreto successo al botteghino per questo lungometraggio di Croci. Che il pubblico abbia sempre e comunque voglia di certe storie, spesso a lui vicine? Che l’importante sia trascorrere un paio d’ore di intrattenimento senza pretesa alcuna? Ai posteri l’ardua sentenza.

VOTO: 4/10

Marina Pavido

 

CORTINAMETRAGGIO 2015: INIZIO CON SOLD OUT

Ricevo e volentieri pubblico

CORTINAMETRAGGIO 2015: INIZIO CON SOLD OUT

  Sold-out inaugurazione

Grande successo per l’inaugurazione della 10a edizione di Cortinametraggio. Tutto esaurito al Cinema Eden di Cortina per la 1a serata del festival ideato e diretto da Maddalena Mayneri.

Prima l’omaggio a Monica Scattini con la proiezione del suo corto “Love Sharing” e un dolce ricordo di alcuni suoi amici più cari come Alessandro Haber, Pilar Saavedra con il fratello e il produttore Jacopo Capanna.

È stato poi il momento dell’evento speciale “Mala Vita”, cortometraggio di Angelo Licata con Luca Argentero e Francesco Montanari.

Presentati anche “Cortina in love” di Valerio Groppa, “Glamour Express” di Max Croci, “La Cura” di Andrea Andolina e “Cecilia” di Antonio Morabito.

A seguire i primi finalisti del concorso Corti Comedy e Web Serie.

Decisamente un inizio scoppiettante per un festival che conferma di essere fucina di nuovi talenti nonché luogo di incontro per cineasti, attori e addetti ai lavori da cui possono nascere idee, progetti e collaborazioni.

FESTIVAL DEL CORTO – REGISTI A CONFRONTO – venerdì 9 maggio Castel Bolognese (RA)

Ricevo e molto volentieri pubblico

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Al CINEMA MODERNO di Castel Bolognese in via Morini,24
venerdì 9 maggio ore 21 “Festival del Corto – registi a confronto”
La 6ª edizione del concorso che negli anni ha avuto sempre più consensi.
Il tutto si svolge in un unica serata in cui una selezione di circa 90 minuti di corti verranno valutati da una giuria (composta da Simona Zauli attrice/regista cine/teatrale, Piero Salvatori attore/regista teatrale e dal notissimo attore Raffaele Pisu) e dal pubblico.
Alcuni dei partecipanti di quest’anno: Giuseppe Marco Albano, Max Croci, Marcello Gori, Emanuela Mascherini, Pietro Albino di Pasquale, Andrea Della Lena, Francesco Filippi, ecc.
Diversi registi ed attori saranno presenti per parlare dei loro lavori, progetti con presentatori e pubblico.
Verranno assegnati 1°,2°,3° premio per le due categorie (giuria e pubblico).
La  presentazione della serata è a cura di Francesco Minarini e Diana Poletti con la partecipazione del comico (da Zelig 1) Davide Dalfiume
L’ingresso è offerta libera pro organizzazione serata.
Si cercherà, come e più delle scorse edizioni di costruire una serata ricca di storie diverse, entusiasmo, impegno, divertimento con la attiva partecipazione degli spettatori!