I GHOSTBUSTERS INVADONO IL GIFFONI 2016

Ricevo e volentieri pubblico

DSC_5883I fantasmi e gli ectoplasmi sono avvisati: i Ghostbusters sono tornati e
hanno scelto il Giffoni 2016 per presentarsi al pubblico italiano, che potrà
riempire le sale cinematografiche dal 28 luglio per il reboot al femminile,
anche in 3D, diretto da Paul Feig.

Sul blue carpet il denso fumo ha lasciato spazio alla Ecto Mobile che ha
fatto strada ad una numerosa squadra di acchiappafantasmi, pronti a
catturare il simpaticissimo ectoplasma simbolo del film: il mitico Slimer.
In Sala Truffaut i giurati, tutti rigorosamente con indosso le t-shirts nere
dei Ghostbusters, hanno giocato a passarsi cinque giganti balloon bianchi e
verdi. Le luci si spengono, la proiezione ha inizio.

Gli appassionati della saga anni ’80 presenti al Festival fanno la
conoscenza del poker d’attrici tutto da ridere formato da Melissa McCarthy,
Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones con le due proiezioni in versione
originale con sottotitoli in italiano previste per questa seconda giornata
della 46esima edizione, riservata alle giurie Generator +13 e +16 e la
seconda, aperta al pubblico riuscito a prenotarsi per tempo.

DSC_5953Le quattro eroine sono pronte a salvare New York dalla presenza di
ectoplasmi non proprio simpatici grazie all’aiuto dell’affascinante, ma
imbranato, centralinista Chris Hemsworth (attualmente sul set del terzo film
della saga Thor in cui interpreta il semidio protagonista). La ricetta del
successo per questa commedia che ha tutte le intenzioni di far tornare in
vita un vero e proprio mito sta nelle parole del regista: “Divertimento
puro, solidarietà tra outsider e lotta contro i pregiudizi”.

VENEZIA 72: omaggio a Wes Craven

Dal sito ufficiale della Mostra

la Biennale di Venezia /
72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Omaggio a Wes Craven

wes cravenProiezione straordinaria di Nightmare – Dal profondo della notte (1984)
La Biennale di Venezia annuncia che, in omaggio al grande regista americano Wes Craven, è stata programmata una proiezione straordinaria di uno dei suoi film più celebri, Nightmare – Dal profondo della notte (A Nightmare on Elm Street, 1984). Il film verrà proiettato in versione originale con sottotitoli in italiano.
La proiezione, resa possibile grazie alla collaborazione di Warner Bros. e Park Circus, si terrà in Sala Darsena sabato 5 settembre alle ore 00.15 (ingresso gratuito)
Nightmare – Dal profondo della notte (A Nightmare on Elm Street, 1984) è un film di Wes Craven con Heather Langenkamp, Johnny Depp, Robert Englund

TEMPI MODERNI di Charlie Chaplin torna in sala con l’Orchestra NDR Radiophilharmonie diretta da Timothy Brock

Ricevo e volentieri pubblico

 

CIRCUITO D’AUTORE IN COLLABORAZIONE CON CINETECA DI BOLOGNA

PRESENTA

IL CINEMA RITROVATO

Nuovo appuntamento da martedì 9 dicembre

Tempi moderni di Charlie Chaplin

 tempi-moderni1

In versione originale e con le musiche originali composte da Charlie Chaplin, eseguite dall’Orchestra NDR Radiophilharmonie diretta da Timothy Brock torna nelle sale “Tempi moderni”, considerato il capolavoro assoluto di Chaplin. A farlo rivivere c’è la Cineteca di Bologna nell’ambito del progetto “Cinema ritrovato” e in Puglia ci pensa il Circuito D’Autore di Apulia Film Commission a proporlo al pubblico: il film sarà quindi martedì 9 dicembre all’ABC di Bari (spettacoli h 17:30/19:30/21:30) e all’Opera di Barletta (spettacoli h 18/20/22), giovedì 11 al Nuovo Splendor di Bari (spettacoli h 18:30/20:30/22:30) e al Metropolis di Mola di Bari (spettacoli h 21:10), venerdì 12 dicembre al Piccolo Osservatorio Garzia di Terlizzi (spettacoli h 21:00) e lunedì 15 dicembre al DB d’essai di Lecce (spettacoli h 19.00/21.00).

Una nuova preziosa occasione quindi per gli spettatori pugliesi che poi a gennaio potranno apprezzare sul grande schermo e in versione originale un altro capolavoro del cinema del Novecento quale “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick.

Uscito nel 1936, “Tempi moderni” è uno dei vertici dell’arte di Chaplin e sintesi perfetta del suo umanesimo. A più di ottant’anni dalla sua uscita, un film insuperabile per felicità delle invenzioni comiche, rigore stilistico e profondità del pensiero sociale. È l’ultima apparizione di Chaplin nelle vesti del Vagabondo: Charlot che avvita bulloni in accelerazione convulsa, Charlot a cavalcioni di giganteschi ingranaggi, alienato, disoccupato, sfruttato, anche innamorato e infine sulla strada verso un futuro incerto, ma non più solitario. Un film (quasi) muto girato in epoca pienamente sonora, con uso magistrale degli effetti e delle musiche; un grande film sulla dannazione della modernità, sul fascino ambiguo della meccanizzazione, sullo sfruttamento sociale alla base dell’etica capitalista. Uscì nel 1936 ricevendo accoglienza controversa: trionfo in Francia e Inghilterra, freddezza negli Stati Uniti, censura per comunismo nella Germania nazista. Negli anni, il favore del pubblico di tutto il mondo e la fama critica ne hanno fatto uno dei film-faro della storia del cinema.

Nel 2015 il ciclo “Il cinema ritrovato” proseguirà quindi con i film “Barry Lindon” di Stanley Kubrick, “Metropolis” di Fritz Lang, “Salvatore Giuliano” e “Le mani sulla città”di Francesco Rosi e “Todo modo” di Elio Petri.

Info dautore.apuliafilmcommission.it

NEWS IN SALA: EL ESTUDIANTE – LO STUDENTE di Santiago Mitre nelle sale italiane

Ricevo e volentieri pubblico

Dal 6 ottobre esce finalmente in Italia, in versione originale con sottotitoli in italiano, il Gran Premio della Giuria al Festival di Locarno 2012: l’opera prima di Santiago Mitre, l’astro nascente del nuovo cinema argentino.

vedi città, sale e date

VEDI IL TRAILER 


IL FILM E LA STORIA

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FRANÇOIS TRUFFAUT – la retrospettiva completa in lingua originale allo Spazio Oberdan di Milano

Ricevo e volentieri pubblico

 

 

Sala Alda Merini – Spazio Oberdan – Provincia di Milano

Viale Vittorio Veneto 2, Milano

 

FRANÇOIS TRUFFAUT

TUTTI I FILM IN V.O.

Dal 17 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2014

 

 truffaut_1

Dal 17 settembre al 5 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta François Truffaut, la retrospettiva completa dedicata al regista e critico cinematografico francese scomparso 30 anni fa dopo aver realizzato 21 lungometraggi, alcuni memorabili, altri importanti, tutti belli.

 

La rassegna che la Cineteca di Milano gli dedica intende riproporre tutti i suoi lungometraggi in versione originale con sottotitoli in italiano, da quello d’esordio, I quattrocento colpi (1959), uno dei film che diedero inizio alla Nouvelle Vague, formidabile stagione che rivoluzionò la storia del cinema e di cui Truffaut fu uno dei massimi esponenti, a Finalmente domenica! (1984), rivisitazione d’autore del genere noir e forse estremo omaggio di Truffaut al suo amato Alfred Hitchcock.

 

Cinema e vita furono per Truffaut una sola cosa, poiché sempre il cinema fu vissuto come rifugio e salvezza fisica, prima ancora che come professione. Nel corso di una molteplice attività, sviluppò un percorso lucido e coerente, forte come il suo amore di cinéphile e rigoroso come la sua militanza di critico, in un continuo confronto con i classici, riletti e reinventati in una personalissima poetica fondata su quattro grandi amori: i libri, le donne, i bambini, il cinema. Vinse al Festival di Cannes il premio per la regia con Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) e nel 1974 l’Oscar per il miglior film straniero con La nuit américaine (1973; Effetto notte).

 

 

SCHEDE FILM

 

Adèle H., una storia d’amore (L’histoire d’Adèle H.)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, Suzanne Schiffman, dal libro Le Journal d’Adèle Hugo di Frances V. Guille. Int.: Isabelle Adjani, Bruce Robinson, Sylvia Marriot, Reubin Dorey, Joseph Blatchley. Francia, 1975, col., 110’, v.o. sott. it.

Ambientata a metà ‘800, la storia di Adèle Hugo, figlia del grande scrittore Victor e innamorata di un ufficiale inglese con cui ha avuto una relazione. Lui non vuole più saperne di lei, ma Adèle lo insegue prima in Canada e poi alle Barbados, per finire internata in una casa di cura.

 

L’amore fugge (L’amour en fuite)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Marie-France Pisier, Jean Aurel. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Claude Jade, Dorothée. Francia, 1979, col., 94’, v.o. sott. it.

Ultimo capitolo delle avventure di Antoine Doinel, qui ormai trentacinquenne. Divorziato, Antoine tenta un bilancio della propria vita, soprattutto sentimentale. Ma oltre a incontrare le donne del passato, ne conosce una nuova, e al solito se ne innamora.

 

Gli anni in tasca (L’argent de poche)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Geory Desmouceaux, Philippe Goldmann, Claudio e Frank Deluca, Richard Golfier. Francia, 1976, col., 104’, v.o. sott. it.

A Thiers, piccolo villaggio nel centro della Francia, le amicizie, le prime passioni sentimentali, i conflitti reciproci e con gli adulti di un gruppo di ragazzi della scuola media affidati a un nuovo insegnante.

 

Baci rubati (Baisers volés)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Delphine Seyrig, Marie-France Pisier, Clairer Duhamel. Francia, 1968, col., 90’, v.o. sott. it.

Terzo film della saga Doinel, in cui il giovane Antoine, reduce dal servizio militare, si improvvisa investigatore privato. Prima si invaghisce della donna che dovrebbe sorvegliare, quindi, diventato riparatore di televisori, incontra l’amore vero.

 

Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni) (Antoine et Colette, ép. de L’amour à vingt ans)

  1. e sc.: François Truffaut. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Patrick Auffray. Francia, 1962, b/n, circa 24’. v. o. sott. it.

Ancora Antoine Doinel alle prese con l’amore. L’oggetto del desiderio è questa volta Colette, ma “l’amore a vent’anni” è sempre difficile.

 

La calda amante (La peau douce)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard. Int.: Françoise Dorléac, Jean Desailly, Nelly Benedetti.

Francia, 1964, b/n, 115’, v. o. sott. it.

La storia di un adulterio fra un intellettuale e una giovane hostess. Dopo l’iniziale entusiasmo, la relazione si fa sempre più stanca, ma la moglie dell’uomo è decisa a non passare sopra al tradimento.

 

La camera verde (La chambre verte)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Grualt, da tre novelle di Henry James (La bestia nella giungla, L’altare dei morti, Gli amici degli amici). Int.: F. Truffaut, Nathalie Baye, Jean Dasté, Jean-Pierre Moulin, Antoine Vitez. Francia, 1978, col., 94’, v. o. sott. it.

Ambientata negli anni Trenta, la storia di un uomo solitario, Julien, che vive in provincia e che non riesce ad accettare la morte della moglie Julie. Così trasforma la cappella in cui la donna è sepolta in una sorta di santuario, convinto che i morti non vadano dimenticati, contro la consuetudine della elaborazione del lutto che conduce all’oblio. Al suo fianco una donna che sembra condividere le sue ossessioni e che gli resterà accanto fino alla fine

 

Le due inglesi (Les deux Anglaises et le Continent)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri Pierre Roché. Int.: Jean-Pierre Léaud, Kika Markham, Stacey Tendeter, Sylvia Marriot, Philippe Léotard. Francia, 1971, col., 108’, v. o. sott. it.

Due giovani amiche, Anne e Muriel, invitano Claude (da loro ribattezzato “il Continente”) nella loro casa di vacanze in Cornovaglia. Qui il ragazzo si innamora di Muriel, diventando però l’amante di Anne una volta tornato a Parigi.

 

Effetto notte (La nuit américaine)

Effetto notteR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, Suzanne Schiffman. Int.: Jean-Pierre Léaud, Jacqueline Bisset, Valentina Cortese, Alexandra Stewart, Jean-Pierre Aumont, Nathalie Baye, F. Truffaut. Francia, 1973, col., 115’. v. o. sott. it.

Un film che racconta la lavorazione di un film, dal primo giorno delle riprese all’ultimo. I dubbi e le riflessioni del regista, le bizze degli attori, i rapporti più o meni difficili fra i membri della troupe.

 

Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo Gli anni della Fenice di Ray Bradbury. Int.: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Driffing, Bee Duffel. GB, 1966, col., 112’, v.o. sott. it.

In una immaginaria e dispotica società sospesa tra passato e futuro, leggere è un reato e i libri vengono bruciati. Uno degli uomini incaricati dei roghi si innamora di una donna che fa parte dei clandestini amanti della lettura, della quale scopre a sua volta il piacere.  

 

Finalmente domenica (Vivement dimanche)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant, Caroline Sihol, Philippe Morier-Genoud. Francia, 1983, b/n, 111’, v.o. sott. it.

Un agente immobiliare viene accusato dell’omicidio di un suo amico avvenuto durante una battuta di caccia. Sarà la sua segretaria, bella, fedele e innamorata di lui, a tirarlo fuori dai guai.

 

Jules e Jim (Jules et Jim)

jules et jimR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri-Pierre Roché. Int.: Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri Serre, Marie Dubois. Francia, 1961, b/n, 110’. v. o. sott. it.

Jules, austriaco, e Jim, francese, continuano a darsi del lei ma sono amici per la pelle. La Prima guerra mondiale e l’amore per la stessa donna li separerà, ma per unirli ancora di più.

 

La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi)la mia droga si chiama Julie_2e sc.: F. Truffaut, dal romanzo di William Irish Vertigine senza fine. Int.: Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert. Francia, 1969, col., 120’, v.o. sott. it.

Il protagonista, Louis, è un ricco avventuriero proprietario di una fabbrica di sigarette nell’isola di Réunion. Decide di sposarsi, e lo fa con una francese conosciuta per corrispondenza. La donna è bella, anche troppo, e infatti scappa con i soldi. Ma Louis la insegue, la ritrova, la perdona e, per proteggerla, arriva a uccidere un uomo.

 

Mica scema la ragazza (Une belle fille comme moi)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Loup Dabadie, dal romanzo di Henry Farrel Such a Gorgeous Kid Like Me. Int.: Bernadette Lafont, Claude Brasseur, Charles Denner, Guy Marchand, André Dussollier, Philippe Léotard. Francia, 1972, col., 100’, v. o. sott. it.

Una giovane donna, Camilla, detenuta in attesa di processo per omicidio, e un professore di sociologia, Stanislao, che la prende come soggetto per un trattato sulla criminalità. Stanislao, innamoratosi di lei, riesce a dimostrare la sua “innocenza”. Scarcerata, la donna tradisce l’ingenuo professore, che finirà a sua volta in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo.

 

Non drammatizziamo… è solo questione di corna (Domicile conjugal)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel Ceccaldi, Claire Duhamel. Francia, 1970, col., 97’, v.o. sott. it.

Ritorna Antoine Doinel, ormai “adulto”, sposato e con un figlio piccolo. Un giorno incontra un’affascinante giapponese e con lei inizia una relazione. Scoperto dalla moglie Christine e cacciato di casa, si stufa presto dell’avventura esotica e fa di tutto per farsi perdonare. Così i due coniugi ricominciano a vivere insieme. E a litigare.

 

I 400 colpi (Les 400 coups)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy. Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Jacques Monod. Francia, 1959, b/n, 101’, v.o. sott. it.

L’inizio della saga di Antoine Doinel, qui ragazzino di dodici anni che non sopporta i soprusi della scuola e di una famiglia che non lo ama. Il suo spirito ribelle lo porta a commettere un piccolo furto, per il quale finisce in riformatorio. Ma riuscirà a fuggire, correndo incontro alla libertà e ad altri formidabili film.

 

Il regista dello schermo accanto

Intervista di Judith Jasmin a François Truffaut e Jean-Pierre Léaud. Trasmissione “Carrefour”, Radio-Canada. Edizione italiana a cura di Mario Serenellini. Canada, 1959, b/n, 7’, v.o. sott. it.

Cannes 1959: in camerino, dopo la prima trionfale di Les 400 coups (poi vincitore del Grand Prix per la regia), risponde il regista col giovanissimo Jean-Pierre Léaud, che di tanto in tanto si mette le dita nel naso.

 

Il ragazzo selvaggio (L’enfant sauvage)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Jean Gruault. Fot.: Nestor Almendros. Mus.: A. Vivaldi. Int.: Jean-Pierre Cargol, Françoise Seigner, F. Truffaut, Pierre Fabre, Jean Dasté. Francia, 1970, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Francia, 1798. Un medico parigino che si occupa di giovani sordomuti riesce a farsi affidare un ragazzo catturato da alcuni contadini nei boschi, dove viveva allo stato primitivo, e, incurante delle diagnosi pessimiste e sommarie dei colleghi, inizia con lui un paziente e amorevole lavoro di recupero alla vita civile. La storia e il suo protagonista, il dottor Jean Itard, sono realmente esistiti.

 

Les Mistons (Les Mistons)

  1. e sc.: François Truffaut, dalla novella di Maurice Pons. Int.: Bernadette Lafont, Gérard Blain. Francia, 1957, b/n, 20’. v. o. sott. it.

I primi turbamenti sessuali di un gruppo di adolescenti che, nell’estate assolata di una cittadina del sud della Francia (Nîmes), passano il tempo a tenere d’occhio e a infastidire una coppia di innamorati.

 

La signora della porta accanto (La femme d’à côté)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Michèle Baumgartner, Henri Garcin. Francia, 1981, col., 106’, v.o. sott. it.

Bernard e Mathilde sono stati amanti. Poi si sono lasciati, così va la vita. Finché un giorno si ritrovano vicini di casa con le rispettive famiglie. Fra loro scoppia di nuovo la passione, violenta, irrefrenabile, al limite dell’autodistruzione.

 

La sposa in nero (La mariée était en noir)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo The Bride Wore Black di William Irish. Int.: Jeanne Moreau, Claude Rich, Jean-Claude Brialy, Michel Bouquet, Charles Denner. Francia, 1967, col., 105’, v. o. sott. it.

Un uomo rimane ucciso all’uscita dalla chiesa in cui si è appena sposato. La moglie dedicherà la sua vita alla vendetta contro i responsabili di quella morte assurda.

 

Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy, dal romanzo Down There di David Goodis. Int.: Charles Aznavour, Marie Dubois, Nicole Berger, Albert Rémy, Michèle Mercier. Francia, 1960, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Una “fiaba nera” i cui protagonisti sono un pianista rimasto vedovo dopo il suicidio della moglie e una giovane donna che diventa la sua amante. L’uomo per lei è pronto a tutto, ma la cattiva sorte aleggia sopra di loro.

 

L’ultimo metrò (Le dernier métro)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Heinz Bennent, Jean Poiret, Andréa Ferréol, Sabine Haudepin. Francia, 1980, col., 128’. v.o. sott. it.

Un teatro parigino negli anni bui dell’occupazione nazista. La proprietaria continua ad allestire spettacoli, tenendo l’anziano marito regista ed ebreo nascosto nei sotterranei. L’entrata in scena di un nuovo, giovane attore che si innamora di lei rende la situazione ancora più difficile

 

L’uomo che amava le donne (L’homme qui aimait les femmes)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Michel Fermaud, Suzanne Schiffman. Int.: Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly Borgeaud, Geneviève Fontanel, Nathalie Baye. Francia, 1977, col., 118’, v.o. sott. it.

Bertrand fa l’ingegnere, ha quarant’anni e una sola passione, ma divorante: le donne. A incontrarle dedica la sua vita, finché non decide di scrivere un libro in cui raccontarsi e riflettere su di sé. Riuscirà a darlo alle stampe appena in tempo, prima di morire in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere il suo eterno oggetto del desiderio.

 

 

CALENDARIO PROIEZIONI

 

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE

h 16.45 La calda amante (F. Truffaut, 1964, 115’) v.o. sott. it.

h 19.00 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.15 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 18 SETTEMBRE

h 17.00 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

h 19.15 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

 

VENERDì 19 SETTEMBRE

h 17.00 Le due inglesi (F. Truffaut, 1971, 108’) v.o. sott. it.

h 19.30 Tirate sul pianista (F. Truffaut, 1960, 80’), v.o. sott. it.

 

SABATO 20 SETTEMBRE

h 15.00 Finalmente domenica (F. Truffaut, 1983, 111’) v.o sott. it.

h 19.00 Mica scema la ragazza (F. Truffaut, 1972, 100’) v.o. sott. it.

h 21.15 Fahrenheit 451 (F. Truffaut, 1966, 112’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 21 SETTEMBRE

h 15.00 La camera verde (F. Truffaut, 1978, 94’) v.o. sott. it.

h 16.45 Effetto notte (F. Truffaut, 1973, 115’) v. o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE

h 18.45 Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni, F. Truffaut, 1962, 24’) v. o. sott. it.

Baci rubati (F. Truffaut, 1968, 90’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 25 SETTEMBRE

h 17.00 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 26 SETTEMBRE

h 17.00 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

h 21.15 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

 

SABATO 27 SETTEMBRE

h 15.00 Non drammatizziamo… è solo questione di corna (F. Truffaut, 1970, 97’) v.o. sott. it.

h 19.00 La mia droga si chiama Julie (F. Truffaut, 1969, 120’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 28 SETTEMBRE

h 16.45 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.00 La sposa in nero (F. Truffaut, 1967, 105’) v.o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE

h 17.00 Gli anni in tasca (F. Truffaut, 1976, 104’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 3 OTTOBRE

h 17.00 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

h 19.00 Adèle H., una storia d’amore (F. Truffaut, 1975, 110’), v.o. sott. it.

 

SABATO 4 OTTOBRE

h 15.00 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 5 OTTOBRE

h 16.45 Les Mistons (F Truffaut, 1957, 20’) v.o.sott. It.

Il ragazzo selvaggio (F. Truffaut, 1970, 85’) v.o. sott. it.

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

 

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

FRANÇOIS TRUFFAUT – la retrospettiva completa in lingua originale allo Spazio Oberdan di Milano

Ricevo e volentieri pubblico

 

 

Sala Alda Merini – Spazio Oberdan – Provincia di Milano

Viale Vittorio Veneto 2, Milano

 

FRANÇOIS TRUFFAUT

TUTTI I FILM IN V.O.

Dal 17 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2014

 

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Dal 17 settembre al 5 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta François Truffaut, la retrospettiva completa dedicata al regista e critico cinematografico francese scomparso 30 anni fa dopo aver realizzato 21 lungometraggi, alcuni memorabili, altri importanti, tutti belli.

 

La rassegna che la Cineteca di Milano gli dedica intende riproporre tutti i suoi lungometraggi in versione originale con sottotitoli in italiano, da quello d’esordio, I quattrocento colpi (1959), uno dei film che diedero inizio alla Nouvelle Vague, formidabile stagione che rivoluzionò la storia del cinema e di cui Truffaut fu uno dei massimi esponenti, a Finalmente domenica! (1984), rivisitazione d’autore del genere noir e forse estremo omaggio di Truffaut al suo amato Alfred Hitchcock.

 

Cinema e vita furono per Truffaut una sola cosa, poiché sempre il cinema fu vissuto come rifugio e salvezza fisica, prima ancora che come professione. Nel corso di una molteplice attività, sviluppò un percorso lucido e coerente, forte come il suo amore di cinéphile e rigoroso come la sua militanza di critico, in un continuo confronto con i classici, riletti e reinventati in una personalissima poetica fondata su quattro grandi amori: i libri, le donne, i bambini, il cinema. Vinse al Festival di Cannes il premio per la regia con Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) e nel 1974 l’Oscar per il miglior film straniero con La nuit américaine (1973; Effetto notte).

 

 

SCHEDE FILM

 

Adèle H., una storia d’amore (L’histoire d’Adèle H.)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, Suzanne Schiffman, dal libro Le Journal d’Adèle Hugo di Frances V. Guille. Int.: Isabelle Adjani, Bruce Robinson, Sylvia Marriot, Reubin Dorey, Joseph Blatchley. Francia, 1975, col., 110’, v.o. sott. it.

Ambientata a metà ‘800, la storia di Adèle Hugo, figlia del grande scrittore Victor e innamorata di un ufficiale inglese con cui ha avuto una relazione. Lui non vuole più saperne di lei, ma Adèle lo insegue prima in Canada e poi alle Barbados, per finire internata in una casa di cura.

 

L’amore fugge (L’amour en fuite)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Marie-France Pisier, Jean Aurel. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Claude Jade, Dorothée. Francia, 1979, col., 94’, v.o. sott. it.

Ultimo capitolo delle avventure di Antoine Doinel, qui ormai trentacinquenne. Divorziato, Antoine tenta un bilancio della propria vita, soprattutto sentimentale. Ma oltre a incontrare le donne del passato, ne conosce una nuova, e al solito se ne innamora.

 

Gli anni in tasca (L’argent de poche)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Geory Desmouceaux, Philippe Goldmann, Claudio e Frank Deluca, Richard Golfier. Francia, 1976, col., 104’, v.o. sott. it.

A Thiers, piccolo villaggio nel centro della Francia, le amicizie, le prime passioni sentimentali, i conflitti reciproci e con gli adulti di un gruppo di ragazzi della scuola media affidati a un nuovo insegnante.

 

Baci rubati (Baisers volés)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Delphine Seyrig, Marie-France Pisier, Clairer Duhamel. Francia, 1968, col., 90’, v.o. sott. it.

Terzo film della saga Doinel, in cui il giovane Antoine, reduce dal servizio militare, si improvvisa investigatore privato. Prima si invaghisce della donna che dovrebbe sorvegliare, quindi, diventato riparatore di televisori, incontra l’amore vero.

 

Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni) (Antoine et Colette, ép. de L’amour à vingt ans)

  1. e sc.: François Truffaut. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Patrick Auffray. Francia, 1962, b/n, circa 24’. v. o. sott. it.

Ancora Antoine Doinel alle prese con l’amore. L’oggetto del desiderio è questa volta Colette, ma “l’amore a vent’anni” è sempre difficile.

 

La calda amante (La peau douce)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard. Int.: Françoise Dorléac, Jean Desailly, Nelly Benedetti.

Francia, 1964, b/n, 115’, v. o. sott. it.

La storia di un adulterio fra un intellettuale e una giovane hostess. Dopo l’iniziale entusiasmo, la relazione si fa sempre più stanca, ma la moglie dell’uomo è decisa a non passare sopra al tradimento.

 

La camera verde (La chambre verte)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Grualt, da tre novelle di Henry James (La bestia nella giungla, L’altare dei morti, Gli amici degli amici). Int.: F. Truffaut, Nathalie Baye, Jean Dasté, Jean-Pierre Moulin, Antoine Vitez. Francia, 1978, col., 94’, v. o. sott. it.

Ambientata negli anni Trenta, la storia di un uomo solitario, Julien, che vive in provincia e che non riesce ad accettare la morte della moglie Julie. Così trasforma la cappella in cui la donna è sepolta in una sorta di santuario, convinto che i morti non vadano dimenticati, contro la consuetudine della elaborazione del lutto che conduce all’oblio. Al suo fianco una donna che sembra condividere le sue ossessioni e che gli resterà accanto fino alla fine

 

Le due inglesi (Les deux Anglaises et le Continent)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri Pierre Roché. Int.: Jean-Pierre Léaud, Kika Markham, Stacey Tendeter, Sylvia Marriot, Philippe Léotard. Francia, 1971, col., 108’, v. o. sott. it.

Due giovani amiche, Anne e Muriel, invitano Claude (da loro ribattezzato “il Continente”) nella loro casa di vacanze in Cornovaglia. Qui il ragazzo si innamora di Muriel, diventando però l’amante di Anne una volta tornato a Parigi.

 

Effetto notte (La nuit américaine)

Effetto notteR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, Suzanne Schiffman. Int.: Jean-Pierre Léaud, Jacqueline Bisset, Valentina Cortese, Alexandra Stewart, Jean-Pierre Aumont, Nathalie Baye, F. Truffaut. Francia, 1973, col., 115’. v. o. sott. it.

Un film che racconta la lavorazione di un film, dal primo giorno delle riprese all’ultimo. I dubbi e le riflessioni del regista, le bizze degli attori, i rapporti più o meni difficili fra i membri della troupe.

 

Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo Gli anni della Fenice di Ray Bradbury. Int.: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Driffing, Bee Duffel. GB, 1966, col., 112’, v.o. sott. it.

In una immaginaria e dispotica società sospesa tra passato e futuro, leggere è un reato e i libri vengono bruciati. Uno degli uomini incaricati dei roghi si innamora di una donna che fa parte dei clandestini amanti della lettura, della quale scopre a sua volta il piacere.  

 

Finalmente domenica (Vivement dimanche)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant, Caroline Sihol, Philippe Morier-Genoud. Francia, 1983, b/n, 111’, v.o. sott. it.

Un agente immobiliare viene accusato dell’omicidio di un suo amico avvenuto durante una battuta di caccia. Sarà la sua segretaria, bella, fedele e innamorata di lui, a tirarlo fuori dai guai.

 

Jules e Jim (Jules et Jim)

jules et jimR.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri-Pierre Roché. Int.: Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri Serre, Marie Dubois. Francia, 1961, b/n, 110’. v. o. sott. it.

Jules, austriaco, e Jim, francese, continuano a darsi del lei ma sono amici per la pelle. La Prima guerra mondiale e l’amore per la stessa donna li separerà, ma per unirli ancora di più.

 

La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi)la mia droga si chiama Julie_2e sc.: F. Truffaut, dal romanzo di William Irish Vertigine senza fine. Int.: Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert. Francia, 1969, col., 120’, v.o. sott. it.

Il protagonista, Louis, è un ricco avventuriero proprietario di una fabbrica di sigarette nell’isola di Réunion. Decide di sposarsi, e lo fa con una francese conosciuta per corrispondenza. La donna è bella, anche troppo, e infatti scappa con i soldi. Ma Louis la insegue, la ritrova, la perdona e, per proteggerla, arriva a uccidere un uomo.

 

Mica scema la ragazza (Une belle fille comme moi)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Loup Dabadie, dal romanzo di Henry Farrel Such a Gorgeous Kid Like Me. Int.: Bernadette Lafont, Claude Brasseur, Charles Denner, Guy Marchand, André Dussollier, Philippe Léotard. Francia, 1972, col., 100’, v. o. sott. it.

Una giovane donna, Camilla, detenuta in attesa di processo per omicidio, e un professore di sociologia, Stanislao, che la prende come soggetto per un trattato sulla criminalità. Stanislao, innamoratosi di lei, riesce a dimostrare la sua “innocenza”. Scarcerata, la donna tradisce l’ingenuo professore, che finirà a sua volta in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo.

 

Non drammatizziamo… è solo questione di corna (Domicile conjugal)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel Ceccaldi, Claire Duhamel. Francia, 1970, col., 97’, v.o. sott. it.

Ritorna Antoine Doinel, ormai “adulto”, sposato e con un figlio piccolo. Un giorno incontra un’affascinante giapponese e con lei inizia una relazione. Scoperto dalla moglie Christine e cacciato di casa, si stufa presto dell’avventura esotica e fa di tutto per farsi perdonare. Così i due coniugi ricominciano a vivere insieme. E a litigare.

 

I 400 colpi (Les 400 coups)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy. Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Jacques Monod. Francia, 1959, b/n, 101’, v.o. sott. it.

L’inizio della saga di Antoine Doinel, qui ragazzino di dodici anni che non sopporta i soprusi della scuola e di una famiglia che non lo ama. Il suo spirito ribelle lo porta a commettere un piccolo furto, per il quale finisce in riformatorio. Ma riuscirà a fuggire, correndo incontro alla libertà e ad altri formidabili film.

 

Il regista dello schermo accanto

Intervista di Judith Jasmin a François Truffaut e Jean-Pierre Léaud. Trasmissione “Carrefour”, Radio-Canada. Edizione italiana a cura di Mario Serenellini. Canada, 1959, b/n, 7’, v.o. sott. it.

Cannes 1959: in camerino, dopo la prima trionfale di Les 400 coups (poi vincitore del Grand Prix per la regia), risponde il regista col giovanissimo Jean-Pierre Léaud, che di tanto in tanto si mette le dita nel naso.

 

Il ragazzo selvaggio (L’enfant sauvage)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Jean Gruault. Fot.: Nestor Almendros. Mus.: A. Vivaldi. Int.: Jean-Pierre Cargol, Françoise Seigner, F. Truffaut, Pierre Fabre, Jean Dasté. Francia, 1970, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Francia, 1798. Un medico parigino che si occupa di giovani sordomuti riesce a farsi affidare un ragazzo catturato da alcuni contadini nei boschi, dove viveva allo stato primitivo, e, incurante delle diagnosi pessimiste e sommarie dei colleghi, inizia con lui un paziente e amorevole lavoro di recupero alla vita civile. La storia e il suo protagonista, il dottor Jean Itard, sono realmente esistiti.

 

Les Mistons (Les Mistons)

  1. e sc.: François Truffaut, dalla novella di Maurice Pons. Int.: Bernadette Lafont, Gérard Blain. Francia, 1957, b/n, 20’. v. o. sott. it.

I primi turbamenti sessuali di un gruppo di adolescenti che, nell’estate assolata di una cittadina del sud della Francia (Nîmes), passano il tempo a tenere d’occhio e a infastidire una coppia di innamorati.

 

La signora della porta accanto (La femme d’à côté)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Michèle Baumgartner, Henri Garcin. Francia, 1981, col., 106’, v.o. sott. it.

Bernard e Mathilde sono stati amanti. Poi si sono lasciati, così va la vita. Finché un giorno si ritrovano vicini di casa con le rispettive famiglie. Fra loro scoppia di nuovo la passione, violenta, irrefrenabile, al limite dell’autodistruzione.

 

La sposa in nero (La mariée était en noir)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo The Bride Wore Black di William Irish. Int.: Jeanne Moreau, Claude Rich, Jean-Claude Brialy, Michel Bouquet, Charles Denner. Francia, 1967, col., 105’, v. o. sott. it.

Un uomo rimane ucciso all’uscita dalla chiesa in cui si è appena sposato. La moglie dedicherà la sua vita alla vendetta contro i responsabili di quella morte assurda.

 

Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy, dal romanzo Down There di David Goodis. Int.: Charles Aznavour, Marie Dubois, Nicole Berger, Albert Rémy, Michèle Mercier. Francia, 1960, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Una “fiaba nera” i cui protagonisti sono un pianista rimasto vedovo dopo il suicidio della moglie e una giovane donna che diventa la sua amante. L’uomo per lei è pronto a tutto, ma la cattiva sorte aleggia sopra di loro.

 

L’ultimo metrò (Le dernier métro)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Heinz Bennent, Jean Poiret, Andréa Ferréol, Sabine Haudepin. Francia, 1980, col., 128’. v.o. sott. it.

Un teatro parigino negli anni bui dell’occupazione nazista. La proprietaria continua ad allestire spettacoli, tenendo l’anziano marito regista ed ebreo nascosto nei sotterranei. L’entrata in scena di un nuovo, giovane attore che si innamora di lei rende la situazione ancora più difficile

 

L’uomo che amava le donne (L’homme qui aimait les femmes)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Michel Fermaud, Suzanne Schiffman. Int.: Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly Borgeaud, Geneviève Fontanel, Nathalie Baye. Francia, 1977, col., 118’, v.o. sott. it.

Bertrand fa l’ingegnere, ha quarant’anni e una sola passione, ma divorante: le donne. A incontrarle dedica la sua vita, finché non decide di scrivere un libro in cui raccontarsi e riflettere su di sé. Riuscirà a darlo alle stampe appena in tempo, prima di morire in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere il suo eterno oggetto del desiderio.

 

 

CALENDARIO PROIEZIONI

 

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE

h 16.45 La calda amante (F. Truffaut, 1964, 115’) v.o. sott. it.

h 19.00 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.15 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 18 SETTEMBRE

h 17.00 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

h 19.15 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

 

VENERDì 19 SETTEMBRE

h 17.00 Le due inglesi (F. Truffaut, 1971, 108’) v.o. sott. it.

h 19.30 Tirate sul pianista (F. Truffaut, 1960, 80’), v.o. sott. it.

 

SABATO 20 SETTEMBRE

h 15.00 Finalmente domenica (F. Truffaut, 1983, 111’) v.o sott. it.

h 19.00 Mica scema la ragazza (F. Truffaut, 1972, 100’) v.o. sott. it.

h 21.15 Fahrenheit 451 (F. Truffaut, 1966, 112’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 21 SETTEMBRE

h 15.00 La camera verde (F. Truffaut, 1978, 94’) v.o. sott. it.

h 16.45 Effetto notte (F. Truffaut, 1973, 115’) v. o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE

h 18.45 Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni, F. Truffaut, 1962, 24’) v. o. sott. it.

Baci rubati (F. Truffaut, 1968, 90’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 25 SETTEMBRE

h 17.00 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 26 SETTEMBRE

h 17.00 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

h 21.15 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

 

SABATO 27 SETTEMBRE

h 15.00 Non drammatizziamo… è solo questione di corna (F. Truffaut, 1970, 97’) v.o. sott. it.

h 19.00 La mia droga si chiama Julie (F. Truffaut, 1969, 120’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 28 SETTEMBRE

h 16.45 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.00 La sposa in nero (F. Truffaut, 1967, 105’) v.o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE

h 17.00 Gli anni in tasca (F. Truffaut, 1976, 104’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 3 OTTOBRE

h 17.00 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

h 19.00 Adèle H., una storia d’amore (F. Truffaut, 1975, 110’), v.o. sott. it.

 

SABATO 4 OTTOBRE

h 15.00 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 5 OTTOBRE

h 16.45 Les Mistons (F Truffaut, 1957, 20’) v.o.sott. It.

Il ragazzo selvaggio (F. Truffaut, 1970, 85’) v.o. sott. it.

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

 

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

BUON COMPLEANNO BRIGITTE BARDOT ALLA CINETECA DI MILANO

Ricevo e volentieri pubblico

 

MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA

Viale Fulvio Testi 121, Milano

 

BUON COMPLEANNO BRIGITTE BARDOT

 BRIGITTE BARDOT AU MEXIQUE POUR LE TOURNAGE DU FILM VIVA MARIA DE LOUIS MALLE

Dal 5 Al 12 SETTEMBRE 2014

 

Dal 5 al 12 settembre 2014 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta, in occasione degli ottant’anni della diva, BUON COMPLEANNO BRIGITTE BARDOT, una rassegna di sei film con protagonista la mitica attrice e modella francese.

vita privata

Bionda e prosperosa, Brigitte Bardot è un’icona sexy del Novecento, per molti la risposta europea a Marilyn Monroe. La bellissima B. B. nasce a Parigi il 28 settembre del 1934 e già quindicenne fa il suo esordio come modella. Solamente un anno dopo conosce il regista Roger Vadim, suo futuro marito, che la impone all’attenzione del grande pubblico nel celeberrimo Piace a troppi (1956). Il film ottiene un enorme successo, e contribuisce a rendere celebre la Bardot anche oltreoceano. Al suo fascino non resistono nemmeno giovani autori della Nouvelle Vague come Louis Malle e Jean-Luc Godard, che le ritagliano ruoli spesso ironici in cui la diva interpreta praticamente se stessa (come in Vita privata di Malle).

Assurta presto a icona, fotografata e ammirata dal mondo intero, la diva stupisce tutti lasciando improvvisamente le scene nel 1972, accrescendo così ulteriormente la sua fama.

il disprezzo

La rassegna dedicata alla mitica B. B. propone sei tra i più celebri film che la vedono protagonista, una vera e propria “mappa” pensata per rivivere ed esplorare il mito Bardot. Oltre ai già citati Piace a troppi di Vadim e Vita privata di Malle, in programma anche La ragazza del peccato (1958) di Claude Autant-Lara, il drammatico La verità (1960) di Henri-Georges Clouzot, e due collaborazioni con Jean-Luc Godard, Il disprezzo (1963), proposto qui nella versione originale francese, e Il maschio e la femmina (1966).

 

 

CALENDARIO E SCHEDE FILM

 

Venerdì 5 settembre

h 15.00 Piace a troppi – E dio creò la donna (Roger Vadim, Francia/Italia, 1956, col., 95’)

Juliette Hardy è una “bomba sexy” ammirata e corteggiata da tutti gli uomini di Saint Tropez. Antoine è l’unico che prova un forte sentimento per lei, ma non intende farsi avanti perché i suoi amici non la considerano una donna seria. Mentre Antoine decide di lasciar perdere, suo fratello più giovane, Michel, da sempre innamorato di Juliette, si dichiara e la sposa.

 

ildisprezzoh 17.00 Il disprezzo (Jean-Luc Godard, Francia, 1963, col., 100’) in versione originale

Paul Javal, scrittore di gialli, viene ingaggiato dal produttore americano Prokosch per sceneggiare un film sull’Odissea, che dovrebbe essere diretto dal celebre Fritz Lang. Prokosch corteggia in modo assiduo la giovane e bella moglie dello scrittore, Camille, mettendo così in crisi la stabilità della coppia fino alle conseguenze più tragiche.

 

Domenica 7 settembre

h 15.00 Il maschio e la femmina (Jean-Luc Godard, Francia, 1966, col., 110’)

Film sui giovani e sulla solitudine ambientato nella Francia degli anni Sessanta, e tratto da due novelle di Maupassant, il film racconta i miti e i problemi di inserimento di una generazione in una società capitalista che sembra solo volerli sfruttare.

 

verità2h 17.00 La verità (Henri-Georges Clouzot, Francia/Italia, 1960, b/n, 95’)

Dominique Marceau è processata per l’omicidio del proprio amante. Al processo si contrappongono la tesi del procuratore Eparvier, che sostiene la pena di morte, e dell’avvocato difensore Guérin, convinto del crimine passionale. Dominique, sottoposta a linciaggio da parte della giuria, ripercorre tutte le tappe della storia. Premio Oscar come miglior film straniero.

 

la donna del peccatoh 19.00 La ragazza del peccato (Claude Autant-Lara, Francia, 1958, b/n, 122’)

Tratto dal romanzo In caso di disgrazia di Georges Simenon è la storia dell’avvocato parigino André, che si trova alle prese con una ragazza accusata di rapina che gli si offre in cambio del suo aiuto.

 

Lunedì 8 settembre

h 15.00 Vita privata (Louis Malle, Italia/Francia, 1961, col., 103’)

Film decisivo per la costruzione del mito Bardot, è la storia di una giovane ragazza che, diventata una diva, non riesce più a vivere una vita normale. Ma forse l’amore per l’intellettuale Fabio (Marcello Mastroianni) potrà restituirle la forza.

 

h 17.00 Piace a troppi – E dio creò la donna (Roger Vadim, Francia/Italia,1956, 95’) Replica

 

Mercoledì 10 settembre

h 15.00 Il disprezzo (Jean-Luc Godard, Francia, 1963, 100’) in versione originale Replica

h 17.00 La ragazza del peccato (1958, Claude Autant-Lara) Replica

 

Venerdì 12 settembre

h 15.00 Il maschio e la femmina (Jean-Luc Godard, Francia, 1966, 110’) Replica

h 17.00 La verità (1960, Henri-Georges Clouzot) Replica

 

 

INFO

info@cinetecamilano.it

www.cinetecamilano.it

T 02 87242114

FRANÇOIS TRUFFAUT ALLO SPAZIO OBERDAN DI MILANO

Ricevo e volentieri pubblico

 

FRANÇOIS TRUFFAUT

TUTTI I FILM IN V.O.

Dal 17 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2014

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Dal 17 settembre al 5 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta François Truffaut, la retrospettiva completa dedicata al regista e critico cinematografico francese scomparso 30 anni fa dopo aver realizzato 21 lungometraggi, alcuni memorabili, altri importanti, tutti belli.

 

La rassegna che la Cineteca di Milano gli dedica intende riproporre tutti i suoi lungometraggi in versione originale con sottotitoli in italiano, da quello d’esordio, I quattrocento colpi (1959), uno dei film che diedero inizio alla Nouvelle Vague, formidabile stagione che rivoluzionò la storia del cinema e di cui Truffaut fu uno dei massimi esponenti, a Finalmente domenica! (1984), rivisitazione d’autore del genere noir e forse estremo omaggio di Truffaut al suo amato Alfred Hitchcock.

Effetto notte

Cinema e vita furono per Truffaut una sola cosa, poiché sempre il cinema fu vissuto come rifugio e salvezza fisica, prima ancora che come professione. Nel corso di una molteplice attività, sviluppò un percorso lucido e coerente, forte come il suo amore di cinéphile e rigoroso come la sua militanza di critico, in un continuo confronto con i classici, riletti e reinventati in una personalissima poetica fondata su quattro grandi amori: i libri, le donne, i bambini, il cinema. Vinse al Festival di Cannes il premio per la regia con Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) e nel 1974 l’Oscar per il miglior film straniero con La nuit américaine (1973; Effetto notte).

 

 

SCHEDE FILM

la mia droga si chiama Julie_2

 

Adèle H., una storia d’amore (L’histoire d’Adèle H.)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, Suzanne Schiffman, dal libro Le Journal d’Adèle Hugo di Frances V. Guille. Int.: Isabelle Adjani, Bruce Robinson, Sylvia Marriot, Reubin Dorey, Joseph Blatchley. Francia, 1975, col., 110’, v.o. sott. it.

Ambientata a metà ‘800, la storia di Adèle Hugo, figlia del grande scrittore Victor e innamorata di un ufficiale inglese con cui ha avuto una relazione. Lui non vuole più saperne di lei, ma Adèle lo insegue prima in Canada e poi alle Barbados, per finire internata in una casa di cura.

 

L’amore fugge (L’amour en fuite)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Marie-France Pisier, Jean Aurel. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Claude Jade, Dorothée. Francia, 1979, col., 94’, v.o. sott. it.

Ultimo capitolo delle avventure di Antoine Doinel, qui ormai trentacinquenne. Divorziato, Antoine tenta un bilancio della propria vita, soprattutto sentimentale. Ma oltre a incontrare le donne del passato, ne conosce una nuova, e al solito se ne innamora.

 

Gli anni in tasca (L’argent de poche)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Geory Desmouceaux, Philippe Goldmann, Claudio e Frank Deluca, Richard Golfier. Francia, 1976, col., 104’, v.o. sott. it.

A Thiers, piccolo villaggio nel centro della Francia, le amicizie, le prime passioni sentimentali, i conflitti reciproci e con gli adulti di un gruppo di ragazzi della scuola media affidati a un nuovo insegnante.

 

Baci rubati (Baisers volés)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Delphine Seyrig, Marie-France Pisier, Clairer Duhamel. Francia, 1968, col., 90’, v.o. sott. it.

Terzo film della saga Doinel, in cui il giovane Antoine, reduce dal servizio militare, si improvvisa investigatore privato. Prima si invaghisce della donna che dovrebbe sorvegliare, quindi, diventato riparatore di televisori, incontra l’amore vero.

 

Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni) (Antoine et Colette, ép. de L’amour à vingt ans)

R. e sc.: François Truffaut. Int.: Jean-Pierre Léaud, Marie-France Pisier, Patrick Auffray. Francia, 1962, b/n, circa 24’. v. o. sott. it.

Ancora Antoine Doinel alle prese con l’amore. L’oggetto del desiderio è questa volta Colette, ma “l’amore a vent’anni” è sempre difficile.

 

La calda amante (La peau douce)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard. Int.: Françoise Dorléac, Jean Desailly, Nelly Benedetti.

Francia, 1964, b/n, 115’, v. o. sott. it.

La storia di un adulterio fra un intellettuale e una giovane hostess. Dopo l’iniziale entusiasmo, la relazione si fa sempre più stanca, ma la moglie dell’uomo è decisa a non passare sopra al tradimento.

 

La camera verde (La chambre verte)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Grualt, da tre novelle di Henry James (La bestia nella giungla, L’altare dei morti, Gli amici degli amici). Int.: F. Truffaut, Nathalie Baye, Jean Dasté, Jean-Pierre Moulin, Antoine Vitez. Francia, 1978, col., 94’, v. o. sott. it.

Ambientata negli anni Trenta, la storia di un uomo solitario, Julien, che vive in provincia e che non riesce ad accettare la morte della moglie Julie. Così trasforma la cappella in cui la donna è sepolta in una sorta di santuario, convinto che i morti non vadano dimenticati, contro la consuetudine della elaborazione del lutto che conduce all’oblio. Al suo fianco una donna che sembra condividere le sue ossessioni e che gli resterà accanto fino alla fine

 

Le due inglesi (Les deux Anglaises et le Continent)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri Pierre Roché. Int.: Jean-Pierre Léaud, Kika Markham, Stacey Tendeter, Sylvia Marriot, Philippe Léotard. Francia, 1971, col., 108’, v. o. sott. it.

Due giovani amiche, Anne e Muriel, invitano Claude (da loro ribattezzato “il Continente”) nella loro casa di vacanze in Cornovaglia. Qui il ragazzo si innamora di Muriel, diventando però l’amante di Anne una volta tornato a Parigi.

 

Effetto notte (La nuit américaine)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, Suzanne Schiffman. Int.: Jean-Pierre Léaud, Jacqueline Bisset, Valentina Cortese, Alexandra Stewart, Jean-Pierre Aumont, Nathalie Baye, F. Truffaut. Francia, 1973, col., 115’. v. o. sott. it.

Un film che racconta la lavorazione di un film, dal primo giorno delle riprese all’ultimo. I dubbi e le riflessioni del regista, le bizze degli attori, i rapporti più o meni difficili fra i membri della troupe.

 

Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo Gli anni della Fenice di Ray Bradbury. Int.: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Driffing, Bee Duffel. GB, 1966, col., 112’, v.o. sott. it.

In una immaginaria e dispotica società sospesa tra passato e futuro, leggere è un reato e i libri vengono bruciati. Uno degli uomini incaricati dei roghi si innamora di una donna che fa parte dei clandestini amanti della lettura, della quale scopre a sua volta il piacere.

 

Finalmente domenica (Vivement dimanche)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant, Caroline Sihol, Philippe Morier-Genoud. Francia, 1983, b/n, 111’, v.o. sott. it.

Un agente immobiliare viene accusato dell’omicidio di un suo amico avvenuto durante una battuta di caccia. Sarà la sua segretaria, bella, fedele e innamorata di lui, a tirarlo fuori dai guai.

 

Jules e Jim (Jules et Jim)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean Gruault, dal romanzo omonimo di Henri-Pierre Roché. Int.: Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri Serre, Marie Dubois. Francia, 1961, b/n, 110’. v. o. sott. it.

Jules, austriaco, e Jim, francese, continuano a darsi del lei ma sono amici per la pelle. La Prima guerra mondiale e l’amore per la stessa donna li separerà, ma per unirli ancora di più.

 

La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi)

R. e sc.: F. Truffaut, dal romanzo di William Irish Vertigine senza fine. Int.: Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert. Francia, 1969, col., 120’, v.o. sott. it.

Il protagonista, Louis, è un ricco avventuriero proprietario di una fabbrica di sigarette nell’isola di Réunion. Decide di sposarsi, e lo fa con una francese conosciuta per corrispondenza. La donna è bella, anche troppo, e infatti scappa con i soldi. Ma Louis la insegue, la ritrova, la perdona e, per proteggerla, arriva a uccidere un uomo.

 

Mica scema la ragazza (Une belle fille comme moi)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Loup Dabadie, dal romanzo di Henry Farrel Such a Gorgeous Kid Like Me. Int.: Bernadette Lafont, Claude Brasseur, Charles Denner, Guy Marchand, André Dussollier, Philippe Léotard. Francia, 1972, col., 100’, v. o. sott. it.

Una giovane donna, Camilla, detenuta in attesa di processo per omicidio, e un professore di sociologia, Stanislao, che la prende come soggetto per un trattato sulla criminalità. Stanislao, innamoratosi di lei, riesce a dimostrare la sua “innocenza”. Scarcerata, la donna tradisce l’ingenuo professore, che finirà a sua volta in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo.

 

Non drammatizziamo… è solo questione di corna (Domicile conjugal)

R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Claude de Givray, Bernard Revon. Int.: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel Ceccaldi, Claire Duhamel. Francia, 1970, col., 97’, v.o. sott. it.

Ritorna Antoine Doinel, ormai “adulto”, sposato e con un figlio piccolo. Un giorno incontra un’affascinante giapponese e con lei inizia una relazione. Scoperto dalla moglie Christine e cacciato di casa, si stufa presto dell’avventura esotica e fa di tutto per farsi perdonare. Così i due coniugi ricominciano a vivere insieme. E a litigare.

 

I 400 colpi (Les 400 coups)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy. Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Jacques Monod. Francia, 1959, b/n, 101’, v.o. sott. it.

L’inizio della saga di Antoine Doinel, qui ragazzino di dodici anni che non sopporta i soprusi della scuola e di una famiglia che non lo ama. Il suo spirito ribelle lo porta a commettere un piccolo furto, per il quale finisce in riformatorio. Ma riuscirà a fuggire, correndo incontro alla libertà e ad altri formidabili film.

 

Il regista dello schermo accanto

Intervista di Judith Jasmin a François Truffaut e Jean-Pierre Léaud. Trasmissione “Carrefour”, Radio-Canada. Edizione italiana a cura di Mario Serenellini. Canada, 1959, b/n, 7’, v.o. sott. it.

Cannes 1959: in camerino, dopo la prima trionfale di Les 400 coups (poi vincitore del Grand Prix per la regia), risponde il regista col giovanissimo Jean-Pierre Léaud, che di tanto in tanto si mette le dita nel naso.

 

Il ragazzo selvaggio (L’enfant sauvage)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Jean Gruault. Fot.: Nestor Almendros. Mus.: A. Vivaldi. Int.: Jean-Pierre Cargol, Françoise Seigner, F. Truffaut, Pierre Fabre, Jean Dasté. Francia, 1970, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Francia, 1798. Un medico parigino che si occupa di giovani sordomuti riesce a farsi affidare un ragazzo catturato da alcuni contadini nei boschi, dove viveva allo stato primitivo, e, incurante delle diagnosi pessimiste e sommarie dei colleghi, inizia con lui un paziente e amorevole lavoro di recupero alla vita civile. La storia e il suo protagonista, il dottor Jean Itard, sono realmente esistiti.

 

Les Mistons (Les Mistons)

R. e sc.: François Truffaut, dalla novella di Maurice Pons. Int.: Bernadette Lafont, Gérard Blain. Francia, 1957, b/n, 20’. v. o. sott. it.

I primi turbamenti sessuali di un gruppo di adolescenti che, nell’estate assolata di una cittadina del sud della Francia (Nîmes), passano il tempo a tenere d’occhio e a infastidire una coppia di innamorati.

 

La signora della porta accanto (La femme d’à côté)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel. Int.: Fanny Ardant, Gérard Depardieu, Michèle Baumgartner, Henri Garcin. Francia, 1981, col., 106’, v.o. sott. it.

Bernard e Mathilde sono stati amanti. Poi si sono lasciati, così va la vita. Finché un giorno si ritrovano vicini di casa con le rispettive famiglie. Fra loro scoppia di nuovo la passione, violenta, irrefrenabile, al limite dell’autodistruzione.

 

La sposa in nero (La mariée était en noir)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Jean-Louis Richard, dal romanzo The Bride Wore Black di William Irish. Int.: Jeanne Moreau, Claude Rich, Jean-Claude Brialy, Michel Bouquet, Charles Denner. Francia, 1967, col., 105’, v. o. sott. it.

Un uomo rimane ucciso all’uscita dalla chiesa in cui si è appena sposato. La moglie dedicherà la sua vita alla vendetta contro i responsabili di quella morte assurda.

 

Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy, dal romanzo Down There di David Goodis. Int.: Charles Aznavour, Marie Dubois, Nicole Berger, Albert Rémy, Michèle Mercier. Francia, 1960, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Una “fiaba nera” i cui protagonisti sono un pianista rimasto vedovo dopo il suicidio della moglie e una giovane donna che diventa la sua amante. L’uomo per lei è pronto a tutto, ma la cattiva sorte aleggia sopra di loro.

 

L’ultimo metrò (Le dernier métro)

Regia: François Truffaut. Scenegg.: F. Truffaut, Suzanne Schiffman. Int.: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Heinz Bennent, Jean Poiret, Andréa Ferréol, Sabine Haudepin. Francia, 1980, col., 128’. v.o. sott. it.

Un teatro parigino negli anni bui dell’occupazione nazista. La proprietaria continua ad allestire spettacoli, tenendo l’anziano marito regista ed ebreo nascosto nei sotterranei. L’entrata in scena di un nuovo, giovane attore che si innamora di lei rende la situazione ancora più difficile

 

L’uomo che amava le donne (L’homme qui aimait les femmes)

R.: F. Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Michel Fermaud, Suzanne Schiffman. Int.: Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly Borgeaud, Geneviève Fontanel, Nathalie Baye. Francia, 1977, col., 118’, v.o. sott. it.

Bertrand fa l’ingegnere, ha quarant’anni e una sola passione, ma divorante: le donne. A incontrarle dedica la sua vita, finché non decide di scrivere un libro in cui raccontarsi e riflettere su di sé. Riuscirà a darlo alle stampe appena in tempo, prima di morire in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere il suo eterno oggetto del desiderio.

 

 

CALENDARIO PROIEZIONI

jules et jim

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE

h 16.45 La calda amante (F. Truffaut, 1964, 115’) v.o. sott. it.

h 19.00 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.15 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 18 SETTEMBRE

h 17.00 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

h 19.15 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

 

VENERDì 19 SETTEMBRE

h 17.00 Le due inglesi (F. Truffaut, 1971, 108’) v.o. sott. it.

h 19.30 Tirate sul pianista (F. Truffaut, 1960, 80’), v.o. sott. it.

 

SABATO 20 SETTEMBRE

h 15.00 Finalmente domenica (F. Truffaut, 1983, 111’) v.o sott. it.

h 19.00 Mica scema la ragazza(F. Truffaut, 1972, 100’) v.o. sott. it.

h 21.15 Fahrenheit 451 (F. Truffaut, 1966, 112’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 21 SETTEMBRE

h 15.00 La camera verde (F. Truffaut, 1978, 94’) v.o. sott. it.

h 16.45 Effetto notte (F. Truffaut, 1973, 115’) v. o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE

h 18.45 Antoine e Colette (ep. di L’amore a vent’anni, F. Truffaut, 1962, 24’) v. o. sott. it.

Baci rubati (F. Truffaut, 1968, 90’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 25 SETTEMBRE

h 17.00 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 26 SETTEMBRE

h 17.00 La signora della porta accanto (F. Truffaut, 1981, 106’) v.o. sott. it.

h 21.15 Il regista dello schermo accanto (J. Jasmin, 1959, 7’) v.o. sott. it.

I 400 colpi (F. Truffaut, 1959, 101’) v.o. sott. it.

 

SABATO 27 SETTEMBRE

h 15.00 Non drammatizziamo… è solo questione di corna (F. Truffaut, 1970, 97’) v.o. sott. it.

h 19.00 La mia droga si chiama Julie (F. Truffaut, 1969, 120’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 28 SETTEMBRE

h 16.45 L’uomo che amava le donne (F. Truffaut, 1977, 118’) v.o. sott. it.

h 21.00 La sposa in nero (F. Truffaut, 1967, 105’) v.o. sott. it.

 

MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE

h 17.00 Gli anni in tasca (F. Truffaut, 1976, 104’) v.o. sott. it.

 

VENERDì 3 OTTOBRE

h 17.00 Jules e Jim (F. Truffaut, 1961, 110’) v. o. sott. it.

h 19.00 Adèle H., una storia d’amore (F. Truffaut, 1975, 110’), v.o. sott. it.

 

SABATO 4 OTTOBRE

h 15.00 L’amore fugge (F. Truffaut, 1979, 94’) v.o. sott. it.

h 21.15 L’ultimo metrò (F. Truffaut, 1980, 128’) v.o. sott. it.

 

DOMENICA 5 OTTOBRE

h 16.45 Les Mistons (F Truffaut, 1957, 20’) v.o.sott. It.

Il ragazzo selvaggio (F. Truffaut, 1970, 85’) v.o. sott. it.

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

 

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso:intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

IL FESTIVAL DEL CINEMA SPAGNOLO RADDOPPIA!

Ricevo e volentieri pubblico

Immagine

Il Festival del Cinema Spagnolo raddoppia

edizione #7 
Roma – 8/ 13 maggio  – Cinema Farnese Persol
Milano – 15 / 18 maggio – Apollo SpazioCinema + Cinema Palestrina + Cinema Beltrade

Il Festival del Cinema Spagnolo, giunto alla sua settima edizione, torna a maggio con un doppio appuntamento: a Roma dall’8 al 13, e a Milano (per la prima volta) dal 15 al 18. Sedi delle proiezioni: il Cinema Farnese Persol di Campo de’ Fiori a Roma e l’Apollo SpazioCinema, il Cinema Palestrina e il Beltrade a Milano. La Nueva Ola, sezione principale del festival, fondato e diretto da Iris Martín-Peralta e Federico Sartori, presenterà come di consueto le migliori pellicole iberiche dell’ultima stagione tra cui il film di apertura in entrambe le città: Vivir es fácil con los ojos cerrados (La vita è facile ad occhi chiusi), di David Truebatrionfatore ai Premi Goya 2014 con 6 statuette (tra cui Miglior Film, Miglior regista, Miglior attore, Miglior colonna sonora a Pat Metheny). 

Il film, che sarà distribuito in Italia da EXITmed!a dal prossimo ottobre, è ambientato nella Spagna del 1966, precisamente nell’Almeria, luogo di riprese degli spaghetti western. Racconta il viaggio di un insegnante di inglese (interpretato da Javier Cámara, l’infermiere Benigno in Parla con lei) verso il sud, dove John Lennon sta girando il film Come ho vinto la guerra di Richard Lester. Per lui, che usa le canzoni dei Beatles nelle lezioni in classe, è l’occasione per incontrare il proprio idolo e proporgli un’idea che resterà nella storia della musica: che sulle copertine dei dischi compaiano i testi delle canzoni. Il titolo del film è la traduzione di Living is easy with eyes closed…, uno dei versi della canzone Strawberry fields forever che Lennon stava componendo proprio in quel periodo. 

Tutte le proiezioni del Festival del Cinema Spagnolo saranno in versione originale con sottotitoli in italiano e vedranno la partecipazione di registi e attori che incontreranno il pubblico prima e dopo le proiezioni. 

Milano, inoltre, il Festival verrà accompagnato dalla mostra fotografica Cineastas Contados di Óscar Orengo e da una speciale sezione dedicata al Cinema Argentino.

L’evento è sostenuto dall’ICAA del Ministero di Cultura di Spagna, l’Ambasciata di Spagna in Italia, Acción Cultural ExteriorIstituto CervantesReale Accademia di Spagna a Roma, Turespaña e Institut Ramon Llull, oltre a Fundación SgaeNH Hotels e Freixenet.

 

 

 

Info:
www.cinemaspagna.org

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