VENEZIA 74 – PRESENTAZIONE

mostra-del-cinema-di-venezia-2017Ci siamo. Ormai mancano soltanto poche ore e, come ogni anno, prenderà il via, nella suggestiva cornice del Lido, uno dei festival cinematografici più antichi (e amati!) del mondo. È qui, infatti, che mercoledì 30 agosto avrà inizio la 74° edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, presieduta da Paolo Baratta e sotto la direzione artistica di Alberto Barbera.

La manifestazione verrà preceduta, quest’anno, dalla proiezione in anteprima – ed in versione restaurata – del capolavoro di Ernst Lubitsch Rosita (1923). La pellicola, musicata dal vivo, verrà proiettata in sala Darsena, a detta di molti una delle sale più belle di tutto il Lido, martedì 29 agosto.

Come già detto, però, l’inizio ufficiale avrà luogo mercoledì 30, con la proiezione di Downsizing, film d’apertura della 74° Mostra diretto da Alexander Payne ed in corsa per il tanto ambito Leone d’Oro. A tal proposito, il programma di quest’anno risulta tra i più discussi degli ultimi anni: estremamente innovativo ed interessante per alcuni, pericolosamente stantio e privo di spunti per altri. Solo nei prossimi giorni, però, potremo scoprire tutte le sorprese che avrà in serbo per noi. In ogni caso, ad un primo, sommario sguardo, di nomi interessanti ce n’è eccome: dall’artista contemporaneo Ai Weiwei (Human flow) al cineasta coreano Kore’Eda Hirokazu (The third murder), da Darren Aronofsky, con il suo controverso Mother!, al regista marsigliese Robert Guediguian (La villa), senza dimenticare il grandissimo documentarista Frederick Wiseman (Ex Libris). Altrettanto interessanti alcuni dei nomi Fuori Concorso come William Friedkin – che per l’occasione ci presenterà il suo ultimo documentario The Devil and Father Amorth – Stephen Frears (Victoria and Abdoul) o Abel Ferrara (Piazza Vittorio). E poi, non dimentichiamo le sezioni collaterali Orizzonti, Giornate degli Autori e Settimana della Critica, sempre ricche di grandi perle della cinematografia di tutto il mondo.

In poche parole, ce ne sarà davvero per tutti i gusti! Noi di Entr’Acte, anche quest’anno, saremo in prima linea per presentarvi tutte le novità che la Settima Arte ci offrirà in questa torrida fine estate. Restate con noi per scoprire, giorno dopo giorno, tutte le sorprese di questa 74° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia! Buon Cinema a tutti!

Marina Pavido

VENEZIA 72: Quattro capolavori scelti da Bertrand Tavernier per Venezia Classici

Dal sito ufficiale della Mostra

I film restaurati di Venezia Classici /
La “carte blanche”
del Leone d’oro alla carriera Bertrand Tavernier /
Il regista Francesco Patierno
Presidente della Giuria di studenti di cinema

Per la prima volta alla Mostra di Venezia, un Leone d’oro alla carriera ha avuto quest’anno a disposizione una “carte blanche” per selezionare alcuni titoli rari, dimenticati o sottovalutati, per la sezione Venezia Classici.

21314-La_lupa_3____CSC_-_Cineteca_NazionaleIl maestro del cinema francese (e appassionato critico cinematografico) Bertrand Tavernier – Leone d’oro alla carriera della 72. Mostra di Venezia (2-12 settembre 2015) – presenterà personalmente al pubblico prima della proiezione, in veste di Guest Director della sezione Venezia Classici, quattro capolavori da lui scelti: Pattes blanches (White Paws) [Zampe bianche] di Jean Grémillon, La Lupa (The Vixen) di Alberto Lattuada, Sonnenstrahl (Ray of Sunshine) [Viva la vita] di Pál Fejös, A Matter of Life and Death [Scala al paradiso] di Michael Powell ed Emeric Pressburger.

Sarà invece il regista italiano Francesco Patierno (La gente che sta bene, Cose dell’altro mondo) a presiedere la Giuria di studenti di cinema che – per la terza volta – assegnerà i PREMI VENEZIA CLASSICI per il MIGLIOR FILM RESTAURATO e per il MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA.

Tra i capolavori restaurati di Venezia Classici della 72. Mostra, saranno presentati: Aleksandr Nevskij (1938) di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, Amarcord (1973) di Federico Fellini, Akahige (Barbarossa, 1965) di Akira Kurosawa, Le beau Serge (Bitter Reunion, 1958) di Claude Chabrol, Fenggui lai de ren (The Boys from Feng-kuei, 1983) di Hou Hsiao-hsien, Heaven Can Wait (Il paradiso può attendere, 1943) di Ernst Lubitsch, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini, Umut (Speranza, 1970) di Yılmaz Güney, Vogliamo i colonnelli (1973) di Mario Monicelli.

La 72. Mostra del Cinema di Venezia si terrà al Lido dal 2 al 12 settembre 2015, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
Venezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, con crescente successo, una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo.

Venezia Classici presenta inoltre una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. Gli studenti della Giuria presieduta da Francesco Patierno, provenienti da diverse Università italiane, sono 26 laureandi in Storia del Cinema indicati dai docenti dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari.

Questo l’elenco dei 21 titoli di Venezia Classici selezionati, di cui 19 restauri che concorreranno al premio per il miglior film restaurato della 72. Mostra:

 Akahige (Red Beard) [Barbarossa]
20052-Red_Beard_4di Akira Kurosawa (Giappone, 1965, 185’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: Tōhō Co., Ltd.

 Aleksandr Nevskij (Alexander Nevsky) [Alessandro Nevsky]
di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn (URSS, 1938, 108’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: Mosfilm

 Amarcord
di Federico Fellini (Italia, 1973, 123’, Colore)
restauro in anteprima mondiale: Cineteca di Bologna con il sostegno di yoox.com e il contributo del Comune di Rimini. In collaborazione con Cristaldifilm e Warner Bros.

 Apenas un delincuente (Hardly a Criminal) [Appena un delinquente]
di Hugo Fregonese (Argentina, 1949, 90’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: Museo del Cine y Filmoteca Buenos Aires

 Le beau Serge (Bitter Reunion)
di Claude Chabrol (Francia, 1958, 93’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: Gaumont

 Fenggui lai de ren (The Boys from Feng-kuei) [I ragazzi di Feng-kuei]
di Hou Hsiao-hsien (Taipei cinese, 1983, 99’, Colore)
restauro in anteprima mondiale: Cinémathèque Royal de Belgique in collaborazione con Hou Hsiao-hsien e The Film Foundation’s World Cinema Project

 Heaven Can Wait [Il cielo può attendere]
di Ernst Lubitsch (Usa, 1943, 113’, Colore)
restauro in anteprima mondiale: The Film Foundation

 Léon Morin, prêtre (Léon Morin, Priest) [Léon Morin, prete]
di Jean-Pierre Melville (Francia, 1961, 130’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: Studiocanal

 La lupa (The Vixen)
di Alberto Lattuada (Italia, 1953, 93’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con Filmauro

 A Matter of Life and Death [Scala al paradiso]
di Michael Powell, Emeric Pressburger (Regno Unito, 1946, 104’, Colore)
proiezione realizzata in collaborazione con Park Circus Limited

 I mostri
21302-I_mostri_1di Dino Risi (Italia, 1963, 118’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: Museo Nazionale del Cinema di Torino – Fondazione Maria Adriana Prolo e Cineteca di Bologna, in collaborazione con Rti-Mediaset, Lyon Film e Surf Film

 Pattes blanches (White Paws) [Zampe bianche]
di Jean Grémillon (Francia, 1949, 92’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: Gaumont

 Pyaasa (The Thirsty One) [Sete eterna]
di Guru Dutt (India, 1957, 144’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: Ultra Media & Entertainment Pvt. Ltd.

 The Power and the Glory [Potenza e gloria]
di William K. Howard (Usa, 1933, 80’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: 20th Century Fox

 Salò o le 120 giornate di Sodoma (Salò, or the 120 Days of Sodom)
di Pier Paolo Pasolini (Italia, 1975, 116’, Colore)
restauro in anteprima mondiale: Cineteca di Bologna e CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con Alberto Grimaldi

 To Sleep with Anger [Dormire con rabbia]
di Charles Burnett (Usa, 1990, 101’, Colore)
restauro in anteprima mondiale: Sony Pictures

 Sonnenstrahl (Ray of Sunshine) [Viva la vita]
di Pál Fejös (Germania/Austria, 1933, 87’, B/N)
proiezione realizzata in collaborazione con Filmarchiv Austria

 The Trial of Vivienne Ware
di William K. Howard (Usa, 1932, 55’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: The Museum of Modern Art

 Umut (Hope) [Speranza]
21058-Umut_2di Yılmaz Güney (Turchia, 1970, 97’, B/N)
restauro in anteprima mondiale: Repubblica di Turchia – Ministero della Cultura e del Turismo

 Venise
produzione Gaumont Chronochrome (Francia, 1912, 10’, Colore)
restauro in anteprima mondiale: Gaumont

 Vogliamo i colonnelli (We Want the Colonels)
di Mario Monicelli (Italia, 1973, 96’, Colore)
restauro in anteprima mondiale: CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con Dean Film

A completamento della sezione Venezia Classici, ecco una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori:

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 A Flickering Truth
di Pietra BRETTKELLY (Nuova Zelanda/Afghanistan, 2015, 91’)

 Helmut Berger, Actor di Andreas HORVATH (Austria, 2015, 90’)

 Alfredo Bini, ospite inatteso (Alfredo Bini, the Unexpected Guest)
di Simone ISOLA (Italia, 2015, 84’)

 For the Love of a Man
di Rinku KALSY (India, 2015, 85’)

 Jacques Tourneur le Médium (Filmer l’invisible) di Alain MAZARS (Francia, 2015, 60’)

 The 1000 Eyes of Dr Maddin
di Yves MONTMAYEUR (Francia, 2015, 65’)

 Mifune: the Last Samurai
di Steven OKAZAKI (Giappone, 2015, 70’)

 Dietro gli occhiali bianchi (Behind the White Glasses)
di Valerio RUIZ (Italia, 2015, 104’)

OMAGGIO A MARLENE DIETRICH – dall’8 al 19 ottobre a Milano

Ricevo e volentieri pubblico

OMAGGIO A MARLENE DIETRICH

DALL’8 AL 19 ottobre 2014

 Dietrich MarleneDall’8 al 19 ottobre 2014 presso Spazio Oberdan della Provincia di Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta OMAGGIO A MARLENE DIETRICH, rassegna in 11 film che offre una panoramica su una delle massime icone non solo della storia del cinema ma di tutta l’arte del ‘900.

AngeloPiù di cento anni fa (1901), nasceva in Germania la più ambigua delle “femme fatale”, Marlene Dietrich. Di lei Ernest Hemingway, suo grande amico, disse: «Se non avesse nient’altro che la voce potrebbe spezzarti il cuore. Ma ha anche un corpo stupendo e il volto di una bellezza senza tempo.» Dopo gli studi alla scuola Max Reinhardt di Berlino, la Dietrich iniziò a lavorare alternando teatro e cinema, ma in piccole parti. Finché a notarla non fu Joseph von Sternberg, che le affidò il ruolo di Lola-Lola, la cantante di cabaret in calze nere a rete che fa impazzire l’austero professor Unrath in L’angelo azzurro (1930). Da quel momento la sua carriera spiccò il volo. Trasferitasi a Hollywood in fuga dalla Germania nazista – e, benché a lungo desiderata, nel suo paese natale non sarebbe più tornata, meritandosi l’accusa di tradimento -, la Dietrich finì ben presto col diventare sinonimo di una figura femminile ammaliatrice, libera, disinibita, angelo e demone al tempo stesso. Una figura dotata di un ambiguo erotismo androgino, la cui mascolinità piaceva alle donne e la cui sensualità stregava gli uomini. Venere biondaL’omaggio a lei dedicato si compone di un documentario e 10 lungometraggi, tutti grandi film firmati da maestri della settima arte: oltre al già citato L’angelo azzurro di Josef von Sternberg saranno riproposte le sue opere migliori, come Capriccio spagnolo, settimo e ultimo film del sodalizio Sternberg-Dietrich, un raffinatissimo delirio perverso e disumanizzato di decadentismo barocco che culmina nella famosa scena del duello; Disonorata, dove la Dietrich interpreta una prostituta ingaggiata dai servizi segreti come spia, algida e coraggiosa ma non immune all’amore; Marocco, grande storia d’amore fra una cantante di cabaret e un legionario; Shangai Express, struggente storia di un amore ritrovato; e infine Venere bionda, in cui a quella della Dietrich si affiancano le magistrali interpretazioni di Herbert Marshall e Cary Grant in un intreccio familiare pieno di fraintendimenti.

A FOREIGN AFFAIR, Marlene Dietrich, 1948In calendario, poi, Angelo, storia piena di equivoci e complicazioni, la più drammatica e cattiva delle commedie sofisticate di Ernst Lubitsch e Desiderio di Frank Borzage, dove la Dietrich interpreta un’affascinante ladra che cede all’amore. Non potevano mancare due bellissimi film di Billy Wilder dove la Dietrich è protagonista: Scandalo internazionale, irridente e amara commedia in cui il regista mette alla berlina il puritanesimo USA alle prese con la Germania, sconfitta e in rovina e Testimone d’accusa, thriller ad alta tensione che abbina supense e colpi di scena, inganni ed equivoci.

Her own songA completare il programma, il documentario Marlene Dietrich – Her Own Song, che si sofferma su un aspetto particolare e meno conosciuto della sua vita: l’impegno civile e politico che la spinse a sospendere la sua carriera, allora all’apice, per dedicarsi agli spettacoli in sostegno delle truppe alleate durante la Seconda guerra mondiale.

SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO

MERCOLEDÌ 8 OTTOBRE

h 17.00 Disonorata (J.von Sternberg, 1931, 91’) v.o. sott. it.

h 19.00 Scandalo internazionale (B. Wilder, 1948, 116’) v.o. sott. it.

h 21.30 L’angelo azzurro (J.von Sternberg, 1930, 98’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 9 OTTOBRE

h 17.30 Marlene Dietrich – Her Own Song (D. Riva, 2001, 100’)

h 21.30 Angelo (E. Lubitsch, 1937, 98’) v.o. sott. it.

VENERDì 10 OTTOBRE

h 16.15 Shanghai Express (J.von Sternberg, 1932, 80’) v.o. sott. it.

h 18.00 Capriccio spagnolo (J.von Sternberg, 1935, 85’) v.o. sott. it.

SABATO 11 OTTOBRE

h 14.30 Desiderio (F. Borzage, 1936, 89’) v.o. sott. it.

h 16.30 Venere bionda (J.von Sternberg, 1932, 95’) v.o. sott. it.

DOMENICA 12 OTTOBRE

h 14.30 L’angelo azzurro (J.von Sternberg, 1930, 98’) v.o. sott. it.

h 19.15 Disonorata (J.von Sternberg, 1931, 91’) v.o. sott. it.

 

GIOVEDì 16 OTTOBRE

h 16.30 Angelo (E. Lubitsch, 1937, 98’) v.o. sott. it.

VENERDì 17 OTTOBRE

h 18.45 Shanghai Express (J.von Sternberg, 1932, 80’) v.o. sott. it.

SABATO 18 OTTOBRE

h 15.00 Marocco (J.von Sternberg, 1930, 90’)

DOMENICA 19 OTTOBRE

h 14.30 Testimone d’accusa (B. Wilder, 1957, 114’) v.o. sott. it.

Angelo

R.: Ernst Lubitsch. Sc.: Samson Raphaelson. Int.: Marlene Dietrich, Herbert Marshall, Melvyn Douglas, Edward Everett Horton. USA, 1937, b/n, 98’, v.o. sott. it.

Maria Barker, una signora dell’alta società inglese, moglie di un diplomatico, è scontenta dell’affetto rispettoso e calmo di cui la circonda il marito. In cerca di avventura, un giorno fa il suo ingresso nell’equivoco salotto di una arciduchessa parigina. Qui incontra Tony Halton e accetta di andare a cena con lui, attardandosi poi in una passeggiata al chiaro di luna. Gli nasconde però il suo vero nome e gli dice di chiamarla “Angelo”. Qualche giorno dopo, suo marito le presenta lo stesso uomo, suo commilitone nell’esercito. Maria non sa resistere e ritorna a Parigi proprio per incontrarlo. Nel salotto della duchessa, però, stavolta incontrerà proprio suo marito…

L’angelo azzurro

R.: Josef von Sternberg. Sc.: Heinrich Mann, Carl Zuckmayer, J. von Sternberg, dal romanzo Il professor Unrat di H. Mann. Canzoni.: F. Hollander. Int.: E. Jannings, M. Dietrich, K. Gerron. H. Albers. Germania, 1930, b/n, 98’, v.o. sott. it.

Il severo e pedante professor Unrat, incubo dei suoi allievi, capita una sera nell’equivoco locale notturno L’angelo azzurro, dove si esibisce la cantante-ballerina Lola-Lola. L’anziano professore si invaghisce perdutamente della ragazza, la sposa credendosi riamato e ne diventa praticamente lo schiavo, al punto di perdere ogni dignità e di precipitare nella più abietta disperazione.

Capriccio spagnolo

R.: Josef von Sternberg. Sc.: John Dos Passos, Sam Winston, dal romanzo La Femme et le pantin di Pierre Louys. Int.: Marlene Dietrich, Lionel Atwill, Cesar Romero, Edward Everett Horton, Alison Skipworth, Don Alvarado. USA, 1935, b/n, 85’, v.o. sott. it.

Siviglia, primi anni del ‘900. Durante il carnevale, l’esule politico Antonio conosce la bellissima cortigiana Concha Perez, alla quale riesce a strappare un appuntamento. Prima di incontrarla, Antonio ritrova il vecchio amico Don Pasqual, che lo mette in guardia dalla donna raccontandogli in 7 flashback la sua burrascosa storia con lei. Ma Antonio non si scoraggia e va all’appuntamento. Don Pasqual, geloso, lo sfida a duello, per poi lasciarsi ferire convinto che Concha ami il giovane.

Desiderio

R.: Frank Borzage. Sc.: Edwin Justus Mayer, Waldemar Young, Samuel Hoffenstein. Int.: Marlene Dietrich, Gary Cooper, John Halliday, William Frawley, Ernest Cossart, Akim Tamiroff, Alan Mowbray USA, 1936, b/n, 89 ’, v.o. sott. it.

La ladra internazionale Madeleine de Beaupre ruba una collana di perle e, per sfuggire alla dogana, la fa scivolare nelle tasche di Tom Bradley, un giovane ingegnere in vacanza. Poiché entrambi sono diretti oltre il confine francese, verso la Spagna, lei si lascia seguire e corteggiare dal giovane e si finge innamorata di lui per riavere il prezioso gioiello. Finisce però per amarlo davvero e allora, alla sua richiesta di matrimonio, sente il dovere di confessare tutto. Forse per i due innamorati c’è ancora speranza e sarà proprio lui a aiutarla…

Disonorata

  1. e sogg.: Josef von Sternberg. Sc.: Daniel N. Rubin. Cost.: Travis Banton. Fot.: Lee Garmes. Int.: Marlene Dietrich, Victor McLaglen, Lew Cody, Gustav von Seyffertitz, Warner Oland. USA, 1931, b/n, 91’, v.o. sott. it.

A Vienna, durante la Prima guerra mondiale, una prostituta bella e coraggiosa viene ingaggiata dai servizi segreti come spia: nome in codice X-27. Sfruttando la sua avvenenza, X-27 riesce a smascherare traditori e a ottenere importanti informazioni segrete, ma sulle sue tracce è un ufficiale russo, Kranau, deciso a neutralizzarla. In realtà, fra i due è nato l’amore, e quando Kranau sarà arrestato dagli austriaci X-27 metterà in gioco la sua vita per farlo fuggire.

Marlene Dietrich – Her Own Song

R.: David Riva. Sc.: Karin Kearns. Mont.: William Haugse, Katharina Schmidt. Int.: Marlene Dietrich, Lex Barker, Jimmy Durante, Josef Goebbels, Lana Turner, Deanna Durbin, Adolf Hitler, Jean Gabin. USA/Germania, 2001, b/n e col., 100’.

Un documentario che non si sofferma tanto sulla Dietrich attrice e mito del cinema quanto su un aspetto particolare e meno conosciuto della sua vita: l’impegno civile contro il nazismo che la spinse prima ad allontanarsi dalla Germania e poi ad abbandonare il mondo del cinema per dedicarsi agli spettacoli in sostegno delle truppe alleate. Una scelta radicale e coraggiosa per una diva che era all’apice della carriera.

Marocco

R.: Josef von Sternberg. Sc.: Jules Furthman, dalla commedia Amy Jolly di Benno Vigny. Int.: Marlene Dietrich, Gary Cooper, Adolphe Menjou, Ullrich Haupt, Eve Southern Francis MacDonald. USA, 1930, b/n, 90’.

Amy Jolly è una cantante di cabaret che arriva in una città del Marocco francese sede della legione straniera. Corteggiata da un ricco pittore, Amy si innamora di Tom, un legionario che ha già una tresca con la moglie del suo comandante. Dopo varie peripezie e vendette incrociate, sembra che Amy e Tom siano destinati a dividersi, ma l’amore vero non si arrende mai.

Scandalo internazionale

R.: Billy Wilder. Sc.: Charles Brackett, Richard L. Breen, B. Wilder. Int.: Jean Arthur, Marlene Dietrich, John Lund, Millard Mitchell. USA, 1948, 116’, v.o. sott. it.

Nel 1946 una commissione del Parlamento di Washington arriva a Berlino per un’inchiesta sulla fraternizzazione tra americani vincitori e tedeschi sconfitti. Irridente e amara commedia all’acido prussico in cui Billy Wilder mette alla berlina il puritanesimo USA alle prese con la Germania, sconfitta e in rovina.

Shanghai Express

R.: Josef von Sternberg. Fot.: Lee Garmes. Int.: Marlene Dietrich, Anna May Wong, Warner Oland, Clive Brook. USA, 1932, b/n, 80’, v.o. sott. it.

Sullo sfondo di una Cina sconvolta dalla guerra civile, il viaggio del treno Pechino-Shanghai, nella cui lussuosa prima classe un medico inglese ritrova Shanghai Lily, prostituta d’alto bordo di cui si era perdutamente innamorato. I due scoprono di amarsi ancora, e quando la vita dell’uomo verrà messa in pericolo dall’attacco di una banda di ribelli, Shanghai si mostrerà pronta a sacrificarsi per lui.

Testimone d’accusa

R.: B. Wilder. Sc.: B. Wilder, Harry Kurnitz. Int.: Marlene Dietrich, Tyrone Power, Charles Laughton, Elsa Lanchester, Henry Daniell, Ian Wolfe. USA, 1957, b/n, 114’, v.o. sott. it.

Vole è accusato dell’omicidio di una ricca vedova. Sua moglie Christine rifiuta di testimoniare in sua difesa. Vole convince Wilfred Roberts, celebre avvocato penalista, a difenderlo. La deposizione di Christine, chiamata a testimoniare dall’accusa, toglie ogni validità all’alibi prodotto da Vole. Ma una donna misteriosa mostra alcune lettere di Christine, dalle quali risulta che lei ha ordito un tranello ai danni del marito. Le lettere producono l’assoluzione di Vole. I colpi di scena, però, non sono finiti.

Venere Bionda

  1. e sogg.: Josef von Sternberg. Sc.: Jules Furthman, S.K. Lauren. Int.: Marlene Dietrich, Herbert Marshall, Cary Grant, Dickie Moore, Gene Morgan, Rita La Roy. USA, 1932, b/n, 95’, v.o. sott. it.

Edward è un chimico che si innamora di una cantante di night-club, Helen, la sposa e la porta negli Stati Uniti. La felicità della coppia aumenta con la nascita di un bambino, ma poi Edward scopre di avere un grave malattia e deve andare a curarsi in Germania. Per trovare i soldi necessari alla costosa terapia, Helen torna alla vita di prima e il marito, ignaro del motivo di quel “tradimento”, finirà per ripudiarla sottraendole il figlio. Finché Edward scopre la verità, perdona Helen e la famiglia si riunisce.

 

 

 

 

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

ITALIAN DVD & BLU-RAY AWARDS – I VINCITORI

Ricevo e volentieri pubblico

VITA DI PI miglior Dvd/Blu-ray

LA GRANDE BELLEZZA miglior italiano

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Roma, 14 aprile . Il mondo del cinema e dell’home video si son dati appuntamento alla Casa del Cinema di Roma per l’assegnazione dei prestigiosi Italian Dvd & Blu-ray Awards, giunti quest’anno all’undicesima edizione e scelti tra i titoli posti in vendita da gennaio a dicembre 2013.

Alla festa che ogni anno premia l’eccellenza del cinema in casa erano presenti attori, produttori, registi, editori multimediali e distributori.

Anche quest’anno, MYmovies ha voluto partecipare assegnando un premio, attraverso i suoi utenti, al titolo più gettonato tra quelli trasmessi da Mymovieslive.

La serata ed è stata condotta dal giornalista Francesco Castelnuovo. I premi sono stati assegnati da una Giuria composta da Maria Sole Tognazzi, Piera Detassis, Fausto Brizzi, Francesco Bruni, Ivan Cotroneo e Luigi Lozzi e dal presidente Claudio Masenza.

Gli Italian Dvd & Blu-ray Awards possono contare sulla preziosa collaborazione di Univideo, dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio e della Casa del Cinema di Roma. La rivista CIAK ed il sito MYmovies sono media partner.

 

i vincitori:

 

MIGLIOR DVD/BLU-RAY

VITA DI PI

Di Ang Lee

(20th Century Fox)

 

MIGLIOR DVD/BLU-RAY ITALIANO

LA GRANDE BELLEZZA

di Paolo Sorrentino

(Warner)

 

MIGLIOR DVD/BLU-RAY CLASSICO

TO BE OR NOT TO BE! VOGLIAMO VIVERE

di Ernst Lubitsch

(C G Home Video/Il piacere del cinema)

 

MIGLIOR DVD/BLU-RAY CLASSICO ITALIANO

INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

di Elio Petri

(Lucky Red)

 

MIGLIOR DVD/BLU-RAY DOCUMENTARIO

ONE LIFE

di Michael Gunton e Martha Holmes.

(Dnc)

 

MIGLIOR DVD DOCUMENTARIO ITALIANO

CARLO

di Fabio Ferzetti,Gianfranco Giagni

(Mustang Entertainment)

 

MIGLIOR DVD/BLU-RAY SERIE TV

DOWNTON ABBEY

(Universal)

 

MIGLIOR BLU-RAY ANIMAZIONE

I CROODS

di Kirk De Micco e Chris Sanders

(20th Century Fox)

 

MIGLIOR BLU-RAY COFANETTO/EDIZIONE SPECIALE

PIXAR COLLECTION

(Disney)

 

 

MYmovieslive! Digital Awards
HOLY MOTORS

di Leos Carax

NEWS HOMEVIDEO: L’ALLEGRA PRIGIONE di Erns Lubitsch

Ricevo e volentieri pubblico

La commedia inedita

“L’ALLEGRA PRIGIONE”

di Ernst Lubitsch

negli extra di

“TO BE OR NOT TO BE – VOGLIAMO VIVERE”

 

Ora in Dvd in edizione restaurata

distribuito da CG Home Video

 

www.cghv.it

 Immagine

L’allegra prigione” il film inedito del maestro Ernst Lubitsch del 1917 è disponibile come contenuto speciale nel dvd, ora in vendita, di “To be or not to be – Vogliamo Vivere (distribuito da CG Home Video per la collana Il Piacere del cinema).  Un contenuto esclusivo che accompagna la commedia capolavoro di Lubitsch, insieme all’introduzione di Vieri Razzini al film.

 

“L’allegra prigione” narra di Alex che tornato a casa dopo una serata di bagordi, sta per essere portato in prigione per  una notte, accusato di schiamazzi notturni.

Per una serie di equivoci l’ufficiale arresterà un amico di Alice, moglie di Alex, recatosi in visita a casa dei coniugi. Ignaro dell’accaduto, Alex si reca a un gran ballo in maschera, seguito dalla moglie; Alice inizia a flirtare con lui che, ancora ubriaco, non riesce nemmeno a riconoscerla…

 

To be or not to be”, portato di nuovo nelle sale italiane da Teodora Film la scorsa stagione con uno straordinario successo di pubblico e tornato finalmente allo splendore originario in versione restaurata e rimasterizzata, ha per protagonisti Joseph e Maria Tura, capocomici di una compagnia teatrale polacca dopo l’occupazione tedesca del ‘39. Quando il tenente Sobinski, spasimante di Maria, chiede loro aiuto per la causa della Resistenza, il talento dell’intera compagnia finisce al servizio di un esilarante e sempre più rischioso complotto antinazista fatto di travestimenti e scambi di persona.

I tempi comici perfetti, il ritmo travolgente e un cast formidabile guidato dai sublimi Carole Lombard e Jack Benny, hanno reso negli anni “To be or not to be”, un’opera di culto, uno degli esempi più folgoranti dell’arte di Lubitsch.

 

Leggi l’approfondimento “Ernst Lubitsch e il suo celebre tocco” qui: http://www.cghv.it/sp43/Ernst-Lubitsch-ed-il-suo-celebre-tocco-