LA RECENSIONE – THE SPACE BETWEEN di Ruth Borgobello

The-Space-BetweenTITOLO: THE SPACE BETWEEN; REGIA: Ruth Borgobello; genere: drammatico; anno: 2015; paese: Italia, Australia; cast: Flavio Parenti, Maeve Dermody, Lino Guanciale; durata: 98′

Nelle sale italiane dal 4 maggio The space between è l’opera prima della regista italo-australiana Ruth Borgobello, presentata in anteprima all’ultima edizione di Alice nella città.

Ci troviamo ad Udine. Il giovane Marco, dopo aver vissuto qualche anno a New York lavorando come chef, viene messo in cassa integrazione dal proprio datore di lavoro. Insoddisfatto dalla propria vita, si convincerà pian piano ad allargare i propri orizzonti ed a perseguire il proprio sogno di tornare a fare lo chef in seguito alla morte improvvisa del suo migliore amico ed in seguito all’incontro con Olivia, giovane ragazza australiana che sogna di diventare una stimata designer.

Indubbiamente questa opera prima di Ruth Borgobello nasce da ottimi intenti. Intellettualmente onesto, questo suo primo lungometraggio risulta, però, piuttosto ingenuo da un punto di vista prettamente cinematografico. Ciò riguarda soprattutto la scrittura: vi sono non pochi elementi tirati in ballo e lasciati in sospeso che più che una scelta voluta sanno tanto di distrazione da parte dell’autrice stessa (il negozio dell’amico, la ragazza del protagonista che vediamo nelle scene iniziali, così come lo stato di salute del padre del ragazzo sono solo alcuni esempi in merito), oltre a forzature poco convincenti (lo scherzo al citofono da parte di alcuni ragazzi, così come la nascita dei gattini del protagonista). Stesso discorso vale per la regia, soprattutto per quanto riguarda la direzione degli attori: troppo innaturale, in alcuni momenti talmente sopra le righe da far perdere di credibilità a tutta la scena.

Eppure bisogna riconoscere che alcune ambientazioni, così come il respiro internazionale e l’importanza del mondo onirico che l’autrice ha voluto dare a questa sua opera sono indubbiamente trovate interessanti. Chissà, forse è proprio la scarsa esperienza dietro la macchina da presa della regista l’unico vero ostacolo alla buona riuscita del film. Se Ruth Borgobello riuscirà o meno a “crescere”, però, lo sapremo solo dopo la visione dei suoi prossimi lavori, ai quali, si spera, non mancherà quella genuinità di fondo che caratterizza questa sua ingenua opera prima.

VOTO: 5/10

Marina Pavido

ANIME NERE trionfa al SOCIAL WORLD FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

“Anime nere” trionfa al Social World Film Festival

Conclusa la 5a edizione della Mostra Internazionale del cinema sociale di Vico Equense

La pellicola di Francesco Munzi conquista la giuria di qualità e quella della critica,

i “Giovani” scelgono “Mommy” di Xavier Dolan

 anime nere

VICO EQUENSE, 12 LUGLIO 2015. È “Anime nere” il mattatore della 5a edizione del Social World Film Festival. La pellicola di Francesco Munzi ha convinto sia la “Giuria di qualità”, presieduta dal regista Stefano Incerti, che quella “Critica”, della Mostra Internazionale del Cinema Sociale diretta dal 25enne Giuseppe Alessio Nuzzo. Ancora un successo per la pellicola del cineasta romano dopo i tre “David di Donatello” (“Miglior Film”, “Miglior Regia” e “Miglior Sceneggiatura”). Munzi è intervenuto in collegamento telefonico durante la serata di gala conclusiva, tenutasi ieri sera all’Arena Loren di Vico Equense, dichiarandosi sorpreso e soddisfatto per il riconoscimento. Menzione speciale da parte della “Giuria di qualità” per il film austriaco “Le vie nous appartient” di Alex K. Lee. I membri della Giuria Giovani, composta da 100 ragazzi dai 24 ai 35 anni provenienti da tutta Italia, hanno scelto di premiare come miglior film il canadese “Mommy” di Xavier Dolan.

IL RIASSUNTO

Nove giornate intense ed entusiasmati scandite da numerose attività giornaliere e che hanno visto alternarsi serate tra spettacoli, proiezioni, ospiti ed omaggi.

NERO E HABER: DICHIARAZIONI AL VETRIOLO. La kermesse è stata inaugurata lo scorso 4 luglio dal grande Franco Nero che, durante l’intervista tenuta dai presentatori del festival Roberta Scardola e Yuri Napoli, ha ricordato i passaggi più significativi della sua carriera lasciandosi andare poi a dichiarazioni al vetriolo: «In Italia per lavorare devi far parte delle piccole “mafiette”, se non fai parte della “mafietta” Rai, Mediaset o Ministero non lavori». E poi un appunto sullo stato attuale del cinema nostrano: «La televisione è stata la morte del cinema. Con l’avvento delle emittenti private, sono state chiuse 11mila sale. Oggi si contano a malapena 4mila schermi. Le poche sale rimaste se le accaparrano i film americani o i film comici. Per forza di cose non c’è più spazio». Lo stesso Alessandro Haber, ospite della seconda serata ha seguito involontariamente la scia di Nero: «Vediamo sempre gli stessi volti, vediamo in queste fiction dei cani mostruosi che non sanno neanche parlare». Entrambi poi, hanno speso parole di apprezzamento ed affetto nei confronti del Festival e dei giovani che la fanno da protagonisti, Nero afferma di venire in Italia solo ed esclusivamente per aiutare i giovani registi, Haber si rispecchia nei ragazzi che si avvicinano al cinema, rivede se stesso nella loro tenacia e nella loro passione.

Alla loro straordinaria e decennale carriera sono stati consegnati i Golden Spike Award e le loro firme sono state poste su The Wall of Fame, il monumento al cinema che campeggia in piazza Kennedy.

 

IL CINEMA IN SPIAGGIA. Prima esclusiva del Social World Film Festival “La città del Cortometraggio” in occasione della quale il cinema è approdato in spiaggia. Nella magica atmosfera della Spiaggia Tognazzi di Marina di Vico, lunedì 6 luglio, sono stati proiettati i nove cortometraggi in concorso alla Selezione Ufficiale. Il sottofondo del mare e la cornice delle stelle hanno reso la serata un evento esclusivo, originale e unico, dedicato ai giovani, protagonisti del Festival. La serata è stata preceduta dalla inaugurazione della mostra “Il manifesto cinematografico nel mondo”, evento collaterale organizzato dalla Galleria Guildenstern di Vico Equense, che ha messo a disposizione dei più appassionati di cinema e non solo, alcuni tra i manifesti più belli di film famosi in tutto il mondo.

 

DALLA E BACALOV: IL CONNUBIO CINEMA E MUSICA. Grande spazio alla musica martedì 7 luglio con l’anteprima mondiale del documentario “Lucio Dalla e Sorrento, i luoghi dell’anima” di Raffaele Lauro, preceduto dalla mostra fotografica in memoria di questo grande artista che ha fatto di Sorrento la sua seconda. Largo alle emozioni martedì 8 con il concerto del premio “Oscar”, Luis Bacalov. Leggerezza e maestria hanno regnato sul palco del Social World Film Festival, in platea il silenzio e l’ammirazione per colui il quale, grazie alla sua arte, ha creato alcune tra le colonne sonore più belle della cinematografia italiana. Bacalov ha alternato brani che sono nati come vere e proprie colonne sonore ad altri che non sono stati scritti per il cinema, ma sono stati utilizzati in diversi film. Rendendo omaggio anche a Cervantes, Piazzolla, Morricone. Standing ovation per lui da un pubblico speciale, attento ed affascinato. In conclusione della serata il maestro ha dedicato un breve spazio ad alcune nostre curiosità con una rivelazione sul periodo che ha cambiato la sua vita, quello in cui ha ricevuto l’Oscar: «Quando è accaduto avevo più di 60 anni. Avevo lavorato tantissimo e ho pensato che era arrivato il momento di lavorare di meno, o addirittura di fermarmi. Poi mi è capitato di scrivere la musica de “Il Postino”, film che ebbe un grande successo negli USA, con nostro grande stupore. Si portò a casa 5 nomination e un solo Oscar, quello alle musiche, nel 1993».

SCAMARCIO E GOLINO: IL DIVO E LA MADRINA. La piazza in delirio, giovedì 9, per l’arrivo di Riccardo Scamarcio, che ha attraversato il red carpet tra “selfie” ed autografi. “Sembra di essere a Cannes” ha esordito appena salito sul palco per ritirare il Golden Spike Award e firmare The Wall of Fame.

La serata è stata aperta con un omaggio alla meravigliosa Virna Lisi e subito dopo dalla proiezione di “Le mani sulla città” in ricordo di Francesco Rosi, con interviste a Roberto Saviano e Raffaele Cantone.

Venerdì 10 luglio, è stata finalmente la volta di Valeria Golino, madrina di questa edizione della kermesse. «A settembre uscirò con un film d’autore su Napoli». Aveva dichiarato nel pomeriggio ai microfoni di Radio Club 91, rivelando: «Nessuno ha creduto al mio esordio alla regia. Persino i miei amici e i finanziatori mi invitavano a desistere dal film “Miele”». Anche per lei il Golden Spike Award e consueta firma su The Wall of Fame, raggiunta sul palco dal compagno Riccardo Scamarcio.

LEO GULLOTTA, AMICO DEL FESTIVAL. Altro intenso momento quello che ha visto Leo Gullotta intervenire al festival e concedersi con gioia ai ragazzi delle giurie, venerdì 10 Luglio. Già nel pomeriggio, l’attore siciliano ha voluto fare una sorpresa ai giurati, incontrandoli subito dopo la proiezione del docufilm fuori concorso da lui prodotto “Un sogno in Sicilia”, diretto da Fabio Grosso. «Ho incontrato dei giovani curiosi, attenti e vogliosi – ha dichiarato sul palco dell’Arena Loren – Attraverso il cinema, il teatro e la cultura ci eleviamo: la conoscenza è medicina per la mente». Non poteva esimersi da lanciare un messaggio ai giovani: «Vogliono crescere e studiare grazie ai sacrifici dei genitori, ma se non sei il figlio di o il nipote di, sei fregato. I giovani non vanno via per una speranza, come si faceva prima, ma per esasperazione!».

GRAN GALÀ DI PREMIAZIONE. Serata di gran galà ieri con le premiazioni dei film in concorso. A partire dalle 19,30 hanno sfilato sul red carpet gli attori Andrea Osvart, Lino Guanciale, Giulio Berruti, Franco Oppini, Laura Adriani, Giacomo Rizzo, Salvatore Striano, Antonietta Bello, Ernesto D’Argenio. Con loro il grande Renato Scarpa, noto per essere il “Cazzaniga” in “Così parlò bellavista, il “Robertino” di “Ricomincio da tre”, per le sue partecipazioni illustri in pellicole del calibro de “Il Postino”, “Un borghese piccolo piccolo” e con registi del calibro di Monicelli, Moretti, Andò, Bellocchio, Taviani.

I GIOVANI. Coloro che contribuiscono ad impreziosire il Social World Film Festival sono da sempre i ragazzi che hanno invaso la città colorandola di blu con le magliette del “Social”. Zaino in spalla, passione per il cinema e tanta voglia di fare, quest’anno sono stati coinvolti oltre 200 ragazzi tra giurie e workshop. I membri delle giurie hanno dimostrato costantemente il loro interesse e la curiosità per i cortometraggi e lungometraggi visti durante gli ultimi quattro giorni del Festival, le loro giornate sono state scandite da proiezioni, ospiti e confronti. In contemporanea i ragazzi dei workshop hanno lavorato sodo per la realizzazione dei corti per lo “Young Film Factory”, girando giorno e notte, affrontando questa prova con caparbietà e passione. Tutti sono stati efficientemente ed affettuosamente seguiti dai collaboratori e responsabili dello staff del Social World Film Festival.

GLI ALTRI PREMI

GIOVANI E LUNGOMETRAGGI. I membri della Giuria Giovani, hanno altresì premiato come miglior regia Zdenek Jirasky per “In silence”; miglior attrice Judith Bardos (“In silence”), mentre il premio miglior attore è andato a Antoine Olivier Pilon (“Mommy”); infine, miglior sceneggiatura quella di “Mommy” di Xavier Dolan.

RAGAZZI E CORTOMETRAGGI. Ai giovani della Giuria Ragazzi, composta da 100 ragazzi dai 15 ai 23 anni provenienti da tutta la Campania, è stato dato il compito di visionare i cortometraggi, tra i quali ha vinto come miglior short movie “La smorfia”, miglior regia Javier Marco (“Casitas”), miglior attrice Lucia Sardo (“La moglie del custode”) e miglior attore Gianfelice Imparato (“La smorfia”), miglior sceneggiatura Michael Pontvert (“Crossing”).

DOCUMENTARI. La novità della Selezione Ufficiale è la sezione dedicata ai documentari, che è stata votata dalla esordiente Giuria Doc, che ha premiato “Emergency Exit” di Brunella Filì, e per la miglior regia Persiano e Vezza (“I’m festival”) ex aequo con Bartolomeo Pampaloni (“Roma Termini”). Miglior sceneggiatura a Roberto Zazzara per “Transumanza”.

 

PREMI SPECIALI. Assegnati anche il “Premio Amnesty” a “Mulheres” di Elisa Bucchi e il “Premio Confini” a “Roma Termini” di Bartolomeo Pampaloni.

 

L’evento Social World Film Festival è un intervento del progetto Promorecupevalorizza Penisola, organizzato dal Comune di Vico Equense e co-finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del Piano di Azione e Coesione.

Per ulteriori informazioni: www.socialfestival.com

NONANTOLA FILM FESTIVAL CALL FOR ENTRIES

Ricevo e volentieri pubblico

La nona edizione del Nonantola Film Festival è alle porte,
sono aperte le iscrizioni per il concorso Vinci l’Attore e i Nonantola
Film Labs!

Vi piacerebbe girare un corto con Lino Guanciale?
Scaricate il bando in allegato per scoprire le nuove regole del
concorso Vinci l’Attore ed inviateci la vostra sceneggiatura entro il
7 marzo (nuova scadenza)!
I dettagli su http://www.nonantolafilmfestival.it/iniziative/vinciattore.html

Non siete dei professionisti e vi interessa partecipare a un
laboratorio sulla creazione di un cortometraggio?
Partecipate alla seconda edizione dei Nonantola Film Labs!
Si terranno il 21/22 marzo e 11/12 aprile presso la Fonoteca del
Comune di Nonantola.
Trovate tutte le informazioni su
http://www.nonantolafilmfestival.it/iniziative/filmlabs.html

A presto!
Nonantola Film Festival

VII PREMIO OSTIGLIA – ARNOLDO MONDADORI – un libro al cinema (18 e 19 ottobre)

Ricevo e volentieri pubblico

ostiglia

PREMIO OSTIGLIA –  ARNOLDO MONDADORI
Un libro al cinema
7° edizione

Ostiglia (MN)  18-19 ottobre 2014

Ostiglia, ottobre 2007. Nasce il Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un Libro al Cinema.

L’Associazione Festival Internazionale del Cinema ed il Comune di Ostiglia, cogliendo uno stimolo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lombardia di decentrare i luoghi dell’arte in località storicamente teatro di fermenti culturali e di imprenditoria culturale, decisero di dare vita ad un progetto capace di unire cinema letteratura in un Premio.

L’abbinamento si impose imperioso, poiché in quel paesino sull’Argine erano nati Arnoldo Mondadori, che avrebbe costruito l’impero editoriale che conosciamo, e i Monicelli, che con i Mondadori erano imparentati. Lo stesso Mario, regista nato a Viareggio, fu coinvolto e nominato Presidente della Giuria del Premio e lui, uomo rivoluzionario, appassionato ed ironico, al Premio prese parte negli anni scorsi fino ai suoi ultimi giorni, perché amava questa terra e amava ritornare nel luogo di nascita del padre.

Il Premio da allora, con meccanismi che abbinano un film al libro da cui è tratto, ha avuto annate più felici ed altre meno, ma ha assolto ad un compito che rivendichiamo con orgoglio, quello di aver fatto una non facile operazione di qualificato decentramento culturale, dove contenuti, ospiti e organizzazione congiunta tra Comune di Ostiglia che tanto si è speso, l’Associazione Festival Internazionale del Cinema, Teamitalia e la Fondazione Mondadori, hanno centrato l’obiettivo di accendere i riflettori non solo locali, ma nazionali su un luogo, una cultura, un’idea vincente.

È con questa solida esperienza alle spalle che ci avviamo al prossimo appuntamento il 18 ottobre, per replicare ancora quel mélange tra cultura e territorio, confidando che proprio il territorio dia un segnale forte di adesione appassionata, e che, dei tre binomi libro-film anche quest’anno di altissimo livello artistico e culturale, si riesca, compito non facile, ad assegnare un primo premio, che sarà, diremmo, data la rosa, inter partes.



 PROGRAMMA DEL PREMIO OSTIGLIA 2014
 

PIAZZATO BIANCO – MONOLOGHI DI NEVROSI METROPOLITANE di Francesca Staasch

Ricevo e volentieri pubblico

 

“Contro il logorio della vita moderna”
e soprattutto al fine di tappare il buco dovuto al sopraggiungere di un 
_ improrogabile, improvviso, necessario e ineluttabile_
impegno di Lino Guanciale – che ci dà buca sabato 17 Maggio 
– In sostituzione, 
s-piazzati come solo noi sappiamo essere, 

ecco a voi
inaspettabilmente…

… la terza edizione di Piazzato Bianco, raccolta di monologhi di nevrosi metropolitane, di Francesca Staasch.

Monologhi, letture e cazzeggio – testi nuovi e grandi classici – con l’incursione di Giuseppe Gandini con il suo “Fiorella”

Immagine

vi aspettiamo alle ore 21:00 

al Teatro Td IX Tordinona – ingresso libero, sottoscrizione a cappello – 

con
Linda Di Pietro
Alessandro Epifani
Giuseppe Gandini
Gianantonio Martinoni
Luisa Merloni

con la partecipazione speciale di
Draco Pittsburgh e Gianni Gitti

 
evento FB:
 

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