34° TORINO FILM FESTIVAL – SARAH WINCHESTER, OPERA FANTOME di Bertrand Bonello

sarahwinc_f04cor_2016111726TITOLO: SARAH WINCHESTER, OPÉRA FANTÔME; REGIA: Bertrand Bonello; genere: documentario; anno: 2016; paese: Francia; cast: Marie-Agnès Gillot, Reda Kated; durata: 24′

Presentato nella sezione Onde al 34° Torino Film Festival, Sarah Winchester, opéra fantôme è l’ultimo cortometraggio diretto dall’acclamato cineasta francese Bertrand Bonello.

La scena si apre sul palco dell’Opéra Garnier: Marie-Agnès Gillot – prima ballerina dell’Opéra – sotto le indicazioni di un musicista, cerca di dar vita al misterioso personaggio di Sarah Winchester, moglie giovane ed innamorata di William Winchester, l’inventore del celebre fucile da guerra. Il suo matrimonio in giovane età, il suo amore per il marito e per la figlioletta, la perdita prematura di quest’ultima, l’improvvisa vedovanza, il dolore, la follia, il progetto di una nuova casa-rifugio. Tutto questo viene messo in scena in soli 24 minuti. Minuti che ad una prima impressione possono sembrare pochi, ma che, in realtà, riescono a farci entrare immediatamente in confidenza con il controverso personaggio di Sarah.

Una vita piena di contrasti, quella di Sarah Winchester. Il grande amore della sua vita che, dall’altro canto, è stato, in qualche modo, responsabile della morte di migliaia di soldati. La prematura scomparsa dei suoi affetti più importanti che si contrappone al rifiuto cieco ed ostinato della morte stessa ed al desiderio di rendere migliore la vita di chi le sta intorno. Momenti di follia apparentemente senza via d’uscita che si alternano a giorni di estrema lucidità. E poi il mistero. Quel fitto mistero che per anni ha avvolto la vita della donna, di cui tanto poco si è sentito parlare, ma che – forse proprio per il grande numero di disgrazie che hanno costellato la sua vita e per le sommarie informazioni sul suo conto – ha sempre suscitato grande curiosità.

La singolare messa in scena adottata da Bonello, dal canto proprio, rispecchia appieno ciò che è stata la vita di Sarah Winchester. In primo luogo abbiamo il contrasto: passi di danza classica ballati sulle note di una musica elettronica (composta, tra l’altro, dallo stesso Bonello) che, a sua volta, si contrappone all’aria lirica cantata dal coro dell’Opéra. Più che una rappresentazione vera e propria, delle prove che vanno a convergere in un’unica opera: un’opera reale che prende vita, appunto, da un’opera fantasma. Il tutto, ovviamente, pervaso, dall’inizio alla fine, dallo stesso alone di mistero che ha caratterizzato la vita della Winchester stessa. Non vediamo il naturale svolgimento dei fatti, non vediamo immagini rappresentanti Sarah o la sua famiglia, non vediamo oggetti che le sono appartenuti. Semplicemente il suo personaggio viene riportato alla vita attraverso la danza, la musica e vecchi disegni d’epoca che – montati in dissolvenza incrociata con il resto della messa in scena – stanno a creare, a loro volta, una sorta di danza, di singolare armonia, insieme alle parole ed al resto del girato.

Sono solo ventiquattro minuti, in fondo. Eppure, una volta giunti ai titoli di coda, sentiamo di conoscere nel profondo quella Sarah Winchester che solo poco tempo prima ci era del tutto sconosciuta. “Sarah, je t’aime!” pronuncia, alla fine della rappresentazione, il musicista, rivolgendosi alla ballerina. Ed insieme a lui, anche noi sentiamo di voler davvero bene a quel personaggio tanto fragile e controverso. Quella sorta di personaggio “fantasma” che – grazie ai sorprendenti mezzi della Settima Arte – è magicamente riuscito ad apparire vivo e reale davanti ai nostri occhi.

VOTO: 8/10

Marina Pavido

NEWS HOME VIDEO: LA TRAVIATA nella versione di Ferzan Ozpetek in DVD dal 20 ottobre

Ricevo e volentieri pubblico

“LA TRAVIATA” IN DVD DAL 20 OTTOBRE

 Nuovamente in scena dal 3 al 13 Novembre al San Carlo di Napoli

Al Teatro di San Carlo, Ferzan Özpetek firma la sua versione del dramma di Violetta, con le scene del Premio Oscar® Dante Ferretti e la direzione 

di Michele Mariotti, Oscar della Lirica 2012.

Sarà disponibile da domani, 20 Ottobre, in Dvd CG Entertainment, “La Traviata” per la regia di Ferzan Özpetek, con le scenografie del Premio Oscar® Dante Ferretti e la direzione di Michele Mariotti, Oscar della Lirica 2012. Lo spettacolo, andato in scena nell’anno delle celebrazioni verdiane al Teatro di San Carlo – e ora disponibile in home video – ottenne un enorme successo di pubblico a Napoli e in altre sedi, dal Petruzzelli di Bari, fino ad Hong Kong.

La Traviata tornerà in scena al San Carlo dal 3 al 13 Novembre.

 traviata LA TRAVIATA. “Il teatro di San Carlo di Napoli inaugura la stagione lirica 2012-13 nel segno di Giuseppe Verdi, con un nuovo allestimento della Traviata, terzo titolo della trilogia popolare (insieme con “Rigoletto” e “Trovatore”) e opera del repertorio verdiano tra le più amate dal pubblico. Il regista Ferzan Özpetekfirma la sua versione del dramma di Violetta. La mise en scène è all’insegna della tradizione. La vicenda è posticipata ad inizio del Novecento. Forti i richiami al gusto esotico e alla cultura ottomana, a quel tempo imperante nell’ambiente parigino. Le scene sono di Dante Ferretti (tre volte Premio Oscar® e maestro dell’estetica del ‘meraviglioso’), costumi di Alessandro Lai (firma di pregio per il cinema e per diversi allestimenti lirici) e disegno luci del napoletano Giuseppe Di Iorio (già collaboratore di Graham Vick nel Die Gezeichneten,
Premio Abbiati 2010). Sul podio, il giovane talento della musica italiana, Michele Mariotti, ‘Oscar della Lirica 2012’. Nel cast spiccano le voci di interpreti tra i più affermati a livello internazionale: la soprano di origini campane, Carmen Giannattasio (Violetta), Saimir Pirgu (Alfredo), Vladimir Stoyanov (Giorgio), Giuseppina Bridelli (Flora), accompagnati da Orchestra e Coro stabili, quest’ultimo preparato da Salvatore Caputo. Coreografie di Alessandra Panzavolta, direttore del Corpo di Ballo del San Carlo. In scena, i primi ballerini e i solisti Edmondo TucciElisabetta MagliuloRoberta De Intinis e Fabio Gison.” Teatro di San Carlo – Stagione Lirica 2012-2013.  In coproduzione con la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli di Bari.

 

SINOSSI

Ad una gran festa nella sua casa, Violetta Valèry, donna di mondo ed amante del barone Duphol, conosce il giovane Alfredo Germont. I due si innamorano perdutamente ma la loro storia avrà fine quando il padre di Alfredo, Giorgio, intima Violetta a lasciare il figlio per evitare uno scandalo. Violetta obbedisce, ma manterrà segreto il motivo della sua scelta…

 

DATI DVD

Titolo La traviata

Produzione Italia, 2012

Durata 128 minuti

Formato video 16/9 – 1,85:1

Audio Italiano Dolby Digital 2.0

Sottotitoli – Italiano

Distribuzione CG Entertainment 2015

Consulta la scheda completa qui:

http://www.cgentertainment.it/ricerca-film/Registi/Ferzan-Ozpetek

CREDITI

UNITEL CLASSICA presenta dal TEATRO DI SAN CARLO GIUSEPPE VERDI “LA TRAVIATA” melodramma in tre atti da “La dama delle camelie” di Alexandre Dumas, figlio libretto di FRANCESCO MARIA PIAVE – Violetta Valéry CARMEN GIANNATTASIO Alfredo Germont SAIMIR PIRGU Giorgio Germont VLADIMIR STOYANOV Flora Bervoix GIUSEPPINA BRIDELLI Il Barone Douphol NICOLO CERIANI-ORCHESTRA, CORO e CORPO DI BALLO del TEATRO DI SAN CARLO direttore MICHELE MARIOTTI  video director TIZIANO MANCINI regia FERZAN ÖZPETEK scene DANTE FERRETTI costumi ALESSANDRO LAI disegno luci GIUSEPPE DI IORIO produttore THOMAS HIEBER una produzione UNITEL CLASSICA in coproduzione con FONDAZIONE TEATRO DI SAN CARLO © 2014 UNITEL all rights reserved – www.unitelclassica.com

© foto Luciano Romano, Francesco Squeglia /Teatro di San Carlo

 

 

“La Traviata” è disponibile in Dvd dal 20 Ottobre nei migliori punti vendita, online e su www.cgentertainment.it

ITALO BAROCCO di Alessia Scarso in sala dall’8 gennaio 2015

Ricevo e volentieri pubblico

Arà

presenta

Italo Barocco

di

Alessia Scarso

ITALO BAROCCOcon

Marco Bocci

Elena Radonicich

Barbara Tabita

Tomal (il cane)

Vincenzo Lauretta

Martina Antoci

Matteo Korreshi

Lucia Sardo

Andrea Tidona

Marcello Perracchio

Tuccio Musumeci

e la voce narrante di Leo Gullotta

Ispirato a una storia realmente accaduta, Italo Barocco è la tenera e commovente storia di amicizia tra un bambino solitario e un cane straordinario

ITALO_1Anno: 2014

durata: 105 minuti 

distribuzione

 NOTORIOUS PICTURES

DATA DI USCITA: 8 GENNAIO 2015

Dalla Storia al Film

Se Italo non fosse mai esistito, di certo sarebbe nato dalla fantasia di uno sceneggiatore. Essendo esistito davvero, non poteva che essere il protagonista di un film. Una storia che chiedeva di essere raccontata. La trasposizione cinematografica di Italo non racconta solo la vita di questo straordinario “personaggio” ma è una vera e propria storia corale, alimentata dagli intrecci degli abitanti di un intero paese costruito intorno a Italo. Protagonisti, accanto a Italo, sono tre bambini e tre adulti, sullo sfondo di una Sicilia piena di colore e tradizioni.

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ANTONIO BLANCO (Maro Bocci)

Padre di Meno, uomo di poche e misurate parole. Dopo la morte della moglie si è tuffato a capofitto nel lavoro: amministra il paese (come sindaco) e la casa con lo stesso rigore con cui educa il figlio. Risultato, tra Meno e padre è la fiera del monosillabo. Anche se la corazza di Antonio, di fronte a Laura, maestra di suo figlio, sta cominciando a vacillare…

 

ITALO

Un simpatico meticcio color miele. Indole anarchica e animo nobile, si fa conoscere e apprezzare per la sua straordinaria umanità. L’intero paese finisce per adottarlo e farne il simbolo della città.

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MENO (Vincenzo Lauretta)

Schivo, ombroso, di un’intelligenza fuori dal comune. A dieci anni, dopo la morte della madre, si è già trasformato in un piccolo adulto, che fatica a legare con i coetanei. Difficile strappargli una risata o una lacrima ma Italo riuscirà in entrambe le cose, insegnandogli le regole dell’amicizia.

 

CHIARA (Martina Antoci)

Compagna di classe di Meno. Socievole, spensierata, ma già animata dai turbamenti della pubertà. Sogna il primo bacio da dare al “suo” Meno. Peccato che il ragazzino ancora non sia interessato all’“altra metà del cielo”…

 

PAOLO (Matteo Korreshi)

Piccolo e bullo. Nel suo corpo minuto nasconde una potenza da formica atomica. Meno è la vittima preferita della sua spavalderia anche perché, Paolo, nasconde un debole per Chiara. Come nasconde un’indole più dolce di quanto non faccia credere alla sua banda: teme, altrimenti, di non essere più riconosciuto come capo.

 

LUISA NIGRO (Barbara Tabita)

Esuberante consigliere comunale candidata a sindaco, diretta concorrente di AntonioBlanco. Ispirata a Silvana Grasso, vero assessore comunale di Catania, Luisa Nigro è esplosiva, logorroica, irresistibile, specie quando si spinge tra voli pindarici e metafore al limite dell’inverosimile.

 

LAURA MENONI (Elena Radonichich)

Un matrimonio naufragato alle spalle l’ha portata in Sicilia. Per tutti è “la forestiera”. A trascinarla al centro delle chiacchiere di paese, poi, ci si è messa la sua forte e entusiasmante personalità. Èla maestra di Meno ede farebbe di tutto per i “suoi” bambini. Anche se poi, con la stessa foga, potrebbe stare ore a cercare gli occhiali che ha sopra la testa…

IL CORO DELLA COMMEDIA

Tre uomini che siedono in piazza. Di quelli che se ne incontrano a decine nei piccoli paesini del sud. Sono il “coro” della commedia. Le loro voci commentano in siciliano stretto gli eventi più importanti della cittadina.

 

LE 3 COMARI

Sposate con i tre uomini, sono le classiche comari, pettegole e impiccione. Nulla in paese accade, senza che loro non abbiano approvato o almeno commentato. E non vedono certo di buon occhio un cane randagio che viene ammesso in chiesa.

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NOTE DI REGIA

Il 15 marzo 2009, nelle campagne di Scicli, provincia di Ragusa, un branco di cani randagi attacca un bambino uccidendolo. Nella stessa città e nello stesso periodo arriva un randagio che conquista l’affetto dell’intera cittadina fino a diventarne simbolo. Da questi due fatti di cronaca prende spunto il film.

La Sicilia è notoriamente terra di contraddizioni esposta all’arrivo di stranieri e dominatori che allo stesso tempo l’hanno saccheggiata e arricchita.

“Italo” fotografa quest’immagine della Sicilia da un punto di vista nuovo. È la storia di un paese ferito che riesce, superate le diffidenze iniziali, ad accogliere l’altro. Anche se lo “straniero” in questo caso è un randagio simpatico e bonario. È la storia di un’amicizia tra un bimbo solo e taciturno e un cane speciale. Meno e Italo. Ilfilm non è soltanto la storia di un cane speciale, ma anche un racconto di formazione. Sullo sfondo di quest’amicizia si muovono gli altri personaggi, gli abitanti del paese. Personaggi che caratterizzano fortemente la piccola comunità in cui la storia si sviluppa, come il sindaco, le comari, i vecchietti che trascorrono le giornate in piazza su una panchina, tutti ritratti con sguardo autentico. Personaggi che, con le loro peculiarità, danno una pennellata di colore alla storia. La fotografia mette in lucel’architettura tardo barocca settecentesca,dei luoghi in cui il film è stato girato e la pietra dura delle grotte nelle cave naturali scavate dai secoli, con l’ intento di costruire una cornice fantastica della Sicilia contemporanea, attraverso l’utilizzo di scorci e paesaggi rubati ad alcune cittadine del sudest siciliano, già patrimonio Unesco. La Sicilia viene purtroppo spesso raccontata come luogo di omertà, di malaffare, questo film invece vuole mostrare la genuinità di questa terra, alleggerendo le sue apparenti contraddizioni.Ad esempio il “cuttigghiu”, ossia il classico pettegolezzo, viene utilizzato narrativamente con tono ilare, e diventa infine solutore del nodo narrativo del finale. Ognuno dei personaggi subirà un cambiamento dall’incontro con Italo, specie Meno. Ma Italo non apparterrà mai a Meno, né a nessuno. Italo è un regalo, il cane di tutti e di nessuno, e amatissimo andrà via lasciando un messaggio che sarà più forte della sua presenza.

IL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA AL CINEMA RITROVATO

Ricevo e volentieri pubblico

 

Il Museo Nazionale del Cinema
al festival “Il Cinema Ritrovato”

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Il Museo Nazionale del Cinema è presente alla edizione XXVIII del festival “Il Cinema Ritrovato” (Bologna, dal 28 giugno al 5 luglio 2014) con due nuovi restauri e con film della propria collezione, tra cui Cabiria, restaurato dal Museo Nazionale del Cinema nel 2006: il primo kolossal della storia del cinema diretto da Giovanni Pastrone, del quale quest’anno ricorre il centenario.
Proprio al centenario di Cabiria, il Festival dedica una serata-evento, che si terrà venerdì 4 luglio 2014, alle ore 21.00 presso il Teatro Comunale di Bologna, nella quale il film sarà proiettato accompagnato dall’esecuzione della partitura originale di Ildebrando Pizzetti (autore della celebre Sinfonia del fuoco) e Manlio Mazza, restaurata e diretta da Timothy Brock con l’Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna. Introdurrà la proiezione Donata Pesenti Campagnoni, Vicedirettore e Conservatore Capo del Museo Nazionale del Cinema.

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L’evento vuole riconfermare, ancora dopo cento anni, la grandezza e l’eccezionalità dell’operazione che Giovanni Pastrone fece con il capolavoro Cabiria: film che segnò nel profondo la nascente arte cinematografica, anticipando i tempi e divenendo punto di riferimento per moltissimi registi internazionali e per lo stesso mercato del cinema mondiale.
Due nuovi restauri saranno presentati in anteprima nazionale al Festival.
Sabato 28 giugno 2014, alle ore 16.15 presso la sala Mastroianni del Cinema Lumière, nella sezione Cento anni fa. Intorno al 1914 vedrà la luce il restauro di Amor di regina (For The Queen’s Honour, Italia/1913) di Guido Volante. La proiezione sarà introdotta dalla curatrice della sezione Mariann Lewinsky. Accompagnamento al piano di Gabriel Thibaudeau.

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Mercoledì 2 luglio 2014, alle ore 18.15 sempre nella sala Mastroianni del Cinema Lumière, si potrà assistere alla prima proiezione del restauro di Addio giovinezza (Italia/1918) di Augusto Genina, nella sezione Ritrovati e Restaurati. La proiezione sarà introdotta al pubblico in sala da Akira Tochigi (National Film Center – The National Museum of Modern Art, Tokyo), Claudia Gianetto (Museo del Cinema di Torino) e Gian Luca Farinelli (Cineteca di Bologna). Accompagnamento al pianoforte di Daniele Furlati. A seguire incontro sul restauro cinematografico dal titolo “Bentornato, Addio Giovinezza” con Claudia Gianetto e Stella Dagna (Museo Nazionale del Cinema), Davide Pozzi e Silvia Spadotto (L’Immagine Ritrovata), Akira Tochigi, Hiroshi Komatsu (Waseda University) e Mariann Lewinsky.

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Chiude la rosa dei restauri presentati dal Museo Nazionale del Cinema la proiezione, sabato 5 luglio 2014 alle ore 10.30 presso la sala Mastroianni del Cinema Lumière – nella sezione 100 Chaplin nell’ambito di Chaplin’s London and Calvero’s Colleagues – di Festa pirotecnica nel cielo di Londra restaurato dal Museo Nazionale del Cinema nel 2011. Accompagnamento al piano di Neil Brand.
Entrambi i restauri sono stati curati dal Museo Nazionale del Cinema e dalla Cineteca di Bologna.

IL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA CELEBRA I CENTO ANNI DI CABIRIA

Ricevo e volentieri pubblico

 

Il Museo Nazionale del Cinema celebra il cento anni di Cabiria.

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Martedì 17 giugno 2014 – ore 20.30 – Auditorium RAI A. Toscanini

 

In occasione del centenario di Cabiria, il primo kolossal della storia del cinema diretto da Giovanni Pastrone, il Museo Nazionale del Cinema organizza a una serie di manifestazioni volte alla celebrazione dell’evento.

 

Prima fra tutte, grazie alla felice collaborazione tra il Museo e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, una rassegna dal titolo Il suono delle immagini – realizzata anche con il contributo della Cassa di Risparmio di Asti – nella quale il kolossal e alcuni capolavori del cinema muto, recentemente restaurati, vengono proiettati con esecuzione della colonna sonora dal vivo nella bella cornice dell’Auditorium A. Toscanini.

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Sarà proprio in quest’ambito che martedì 17 giugno 2014, alle ore 20.30, si porta assistere alla quasi “rievocazione” della storica prima proiezione pubblica di Cabiriadi Giovanni Pastrone. La proiezione sarà accompagnata dalla prima esecuzione pubblica della partitura originale di Ildebrando Pizzetti – autore della celebre Sinfonia del fuoco – e Manlio Mazza, restaurata e diretta da Timothy Brock, con la partecipazione del Coro Maghini di Torino diretto da Claudio Chiavazza.

 

I biglietti per la serata, da 20 e 15 euro, sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium Rai, in piazza Rossaro a Torino, dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 18.30 e la sera del concerti a partire dalle 19.30.

 

Per informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.itwww.osn.rai.itwww.museocinema.it.

 

Nuovi eventi e manifestazioni in via di definizione, completeranno un programma volto a riconfermare, ancora dopo cento anni, la grandezza e l’eccezionalità dell’operazione che Giovanni Pastrone fece con il capolavoro Cabiria: il film segnò nel profondo la nascente arte cinematografica, anticipando i tempi e divenendo punto di riferimento per moltissimi registi internazionali e per lo stesso mercato del cinema mondiale.