LIFE AFTER OIL 23015: I VINCITORI

Ricevo e volentieri pubblico

LIFEAFTEROILblackUn paese intero coinvolto nell’organizzazione e nell’ospitalità, registi provenienti da tutto il mondo, un pubblico attento e partecipe e workshop multidisciplari a tematica ecologica: sono questi gli ingredienti che hanno determinato il successo della seconda edizione di LIFE AFTER OIL International Film Festival, che si è svolta a Martis dal 7 al 9 agosto. La manifestazione, organizzata dal Comune di Martis e dalla Associazione Culturale Life After Oil, e diretta dal documentarista Massimiliano Mazzotta, si è chiusa domenica 9 agosto con la proclamazione dei vincitori nelle categorie in gara: documentari, cortometraggi, animazioni. Quest’anno le giurie erano tre. Quella per i documentari e per i cortometraggi era formata dall’inviato speciale Rai Alberto Calvi, dal regista indipendente Paolo Pisanelli e dalla produttrice Serena Gramizzi. Le animazioni sono state valutate dalpubblicitario Marco Corbani e dal regista Pete Bishop. La giuria ISDE-Medici per l’ambiente, infine, èstata presieduta dal medico radiologo e presidente dell’ISDE Sardegna Vincenzo Migaleddu.

Il festival è stato seguito, per tutte e tre le giornate, da un pubblico numeroso e attento, che ha anche partecipato con interesse ai numerosi eventi collaterali: un location scouting a cura della Fondazione Sardegna Film Commission sul trenino verde dell’Arst nella tratta Martis-Tempio; workshops sulla terra cruda, sulla mobilità “green”, sull’uso terapeutico e industriale della canapa, e uno notturno sul reporter di guerra condotto dall’inviato Rai Alberto Calvi, che ha seguito la proiezione-evento speciale della docu-fiction ILARIA ALPI-L’ULTIMO VIAGGIO di Claudio Canepari e Gabriele Gravagna (8 agosto).

Fuori concorso, nella sezione LIFE OF SARDINIA, dedicata ai film che raccontano la bellezza, la cultura e le tradizioni della Sardegna, il festival ha proposto due documentari. Il primo, NODAS di Andrea Mura e Umberto Cao, egue da vicino la vita e l’arte, tra tradizione e sperimentazione, di cinque giovani suonatori di launeddas. Il secondo, MARTIS, è un racconto corale della vita del paese, delle sue feste e tradizioni, dei suoi paesaggi. Il film è stato realizzato da un gruppo di ragazzi e adulti di Martis, riuniti nel MartisFilmLab, durante un laboratorio cinematografico gratuito diretto lo scorso inverno da Massimiliano Mazzotta. A parte l’attrezzatura messa a disposizione dal regista, sono state utilizzate solo vecchie macchine fotografiche e cineprese di famiglia, a dimostrazione che spesso la fantasia è più importante della tecnica.

LIFE AFTER OIL International Film Festival è sato organizzato dall’associazione culturale Life After Oil con il patrocinio di Comune di Martis, Regione Autonoma della Sardegna, con la collaborazione della Fondazione Sardegna Film Commission, e con il contributo di ISDE-Medici per l’ambiente, Tiscali, Hydromoving H2O Energy, Associazione Nazionale Città della Terra Cruda, Ortalijas-Prodotti dal cuore dell’Anglona, Proloco Martis, Heroes20.20.20, Salumi Bardana Ozieri, Consulta Giovanile di Martis, Grafiche Essegi, Assocanapa srl, WWF Sassari, I viaggi del trenino verde-Arst, Grazia D-birra per sardi, Festhome, GeaHabitat.

LIFE AFTER OIL

International Film Festival

VINCITORI 2015 / WINNERS 2015 / BINCHIDORES 2015

GIURIA / COMMITTEE Alberto Calvi, Paolo Pisanelli e Serena Gramizzi

LAO Miglior documentario

Best documentary / Documentàriu Mègius

PANDORA’S PROMISE by Robert Stone

Per la capacità di raccontare, sulla base di una accurata documentazione e con lo stile appassionante del reportage giornalistico, luci e ombre di un tema importante e controverso come quello dell’energia nucleare.

For its ability to narrate, building on accurate research and using the fascinating style of news reports, the good and bad of a very important and controversial issue such as nuclear energy.

 

Pro sa capatzidade de contare, subra sa base de una documentatzione contivigiosa e cun s’istile amantiosu de su reportage giornalìsticu, lughes e umbras de unu tema de giudu e dibatadu che a su de s’energia nucleare.

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LAO Menzione Speciale Documentari

Documentary Honorable Mention / Mentovu distintu documentàrios

Luci a mareLUCI A MARE by Fabian Volti e Stefania Muresu

Per la qualità antropologica delle interviste, la ricchezza di dettagli della fotografia e le musiche caratterizzanti ma mai invadenti, che contribuiscono a creare un documento di grande interesse sul mestiere duro ed appassionante della pesca e sull’anima da sempre multietnica del Mediterraneo.

For the anthropological quality of interviews, very detailed photography and distinguishing but never intrusive music that all together contribute to create a very interesting document about the hard but exciting job that is fishing and about the Mediterranean always multiethnic soul.

 

Pro sa calidade antropològica de sas intervistas, sa richesa de detàllios de sa fotografia, sas mùsicas chi piessinnant ma chi no istorbant, chi contribuint a creare unu documentu de grandu interessu subra su mestieri peleosu e apassionante che a sa pisca e subra s’ànima dae semper multiètnica de su Mediterràneu.

LAO Miglior cortometraggio ex-equo

Best Short-movie Joint winners / Curtzumetràgiu Mègius ex-aequo

LA VAGABUNDO by Emmanuel Moscoso

Per il valore etico di una storia che parla di solidarietà, amicizia, lealtà tra bambini e dell’importanza di costruire tutti insieme, con materiali di recupero, mezzi di trasporto utili ed ecologici come una bicicletta.

For the ethical value of a story about solidarity, friendship, loyalty between kids and the importance of building all together, out of recycled materials, useful and ecological vehicles like a bicycle.

UN PASSION D’OR ET DE FEU by Sebastien Pins

Per la potenza evocativa delle immagini, che fa riflettere sull’importanza delle api per la biodiversità e sul rischio che tali straordinarie creature possano estinguersi in mancanza di adeguate politiche ecologiche.

For the suggestive power of the images, that make people think about the importance of bees for biodiversity and about the risk that those extraordinary creatures could become extinct if we don’t adopt adequate ecological policies.

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GIURIA / COMMITTEE Marco Corbani e Pete Bishop

LAO Miglior Animazione

Best Animation / Animatzione Mègius

BENDITO MACHINE IV – FUEL DE MACHINE by Jossie Malis

Bendito Machine IVPer la capacità di creare, con uno stile ironico e originale, una civiltà di assurdi personaggi pronti ad inquinare tutto l’universo pur di ottenere petrolio per le loro macchine. Una civiltà che ricorda molto da vicino la nostra.

For the ability to create, with an original and ironic style, a civilization made of absurd characters ready to pollute the entire universe in order to get oil for their machineries. A civilization that’s very similar to ours.

Pro sa capatzidade de creare, cun unu istile irònicu e originale, una tzivilidade de personàgios assurdos prontos a incuinare totu s’universu pro otènnere petròliu pro sas màchinas issoro. Una tzivilidade chi ammentat dae serente sa terra nostra.

GIURIA / COMMITTEE Vincenzo Migaleddu

LAO ISDE Medici per l’ambiente

ISDE Doctors for the Environment / Dutores pro s’ambiente

Terry Dobney. Archidruida de Avebury. Inglaterra

Terry Dobney. Archidruida de Avebury. Inglaterra

HIJOS DE LA TIERRA by Axel O ́Mill and Patxi Uriz

Al crepuscolo dell’economia lineare di estrazione e di consumo illimitato di risorse limitate, “Los hijos de la tierra” testimonia un’economia in sintonia con i ritmi della natura e della terra, dalla quale noi tutti dovremmo trarre ispirazione per programmare il nostro domani.

At the decline of our linear economy made of unlimited extraction and consumption of limited resources, “Los hijos de la tierra” shows an economy in sync with the rhythm of nature and Earth, by which we should all be inspired to plan our future.

In s’iscurigadòrgiu de s’economia lineare de estratzione e de consumu illimitadu de resursas limitadas, “Hijos de la tierra” testimòniat un’economia in cuncordu cun sos ritmos de sa natura e de sa terra, dae sa cale totu cantos nois diamus leare ispiratzione pro programmare su benidore nostru.

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LAO Menzione Speciale WWF Sassari

Honorable Mention WWF Sassari / Mentovu distintu WWF Tàtari

CALAKMUL by Ignacio Madrazo Pina

Per la vivida descrizione di un habitat forestale incontaminato, da cui scaturisce la magia di una natura potente e ricca di biodiversità, base essenziale della nostra esistenza. Una natura per la cui conservazione, a rischio in molte parti del mondo, il WWF costantemente si batte.

For the lively illustration of an unspoiled forest environment, from which the magic of a powerful and richly bio diverse nature springs up, a fundamental basis for our own existence. A nature for whose preservation, endangered in many places in the world, WWF constantly fights.

Pro sa descritzione lugorosa de unu habitat forestale incontaminadu, dae ue brotat sa maghia de una natura potente e rica de biodiversidade, base de importu de s’esistèntzia nostra. Una natura chi pro la chistire, ca arriscat in paritzas leadas de su mundu, su WWF gherrat a fitianu.

LAO Menzione Speciale

Honorable Mention / Mentovu distintu

IL MIO CORPO A MAGGIO by Matilde De Feo

Il mio corpo a maggioPer averci ricordato, con una fotografia priva di effetti speciali ma intensa ed efficace, che il corpo umano “germoglia e fiorisce” secondo i ritmi della Natura, troppo spesso alterati da convenzioni, stereotipi ed assurde regole sociali.

For reminding us, with an intense and compelling photography without using special effects, that the human body “sprouts and blooms” following Nature’s rhythms, so often altered by conventions, stereotypes and absurd social norms.

Pro nos àere ammentadu, cun una fotografia sena efetos ispetziales, ma intensa e atziva, chi sa carena umana “brotat e frorit” cunforma a sos ritmos de sa natura, a s’ispissu tropu mudados dae cunventziones, istereòtipos e règulas sotziales sena capia.

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GIURIA / COMMITTEE Consulta Giovanile di Martis

Youth Council Martis

LAO Premio Ammentos

Ammentos Award

MA FORET by Sebastien Pins

Per il fascino di uno stile fotografico che restituisce allo spettatore lo sguardo puro dell’infanzia, la meraviglia per il mistero emozionante degli alberi, l’indignazione verso chi distrugge un patrimonio che appartiene all’umanità.

For the charm of a photographic style that restores the viewer’s pure childhood look, the amazement for the moving mystery of trees, the resentment towards who destroys a heritage that belongs to all of mankind.

Pro s’incantu de unu istile fotogràficu chi torrat a s’ispetatore sa mirada lìmpia de sa pipiesa, s’ispantu pro su misteru emotzionante de sos àrbores, s’indinnatzione cara a chie isciùsciat unu patrimòniu chi est de s’umanidade.

LIFE AFTER OIL INTERNATIONAL FILM FESTIVAL – dal 7 al 9 agosto a Martis (SS)

Ricevo e volentieri pubblico

LIFEiffLOGO1

Diciassette film in concorso. Visioni di una Sardegna inedita nel location scouting della Fondazione Sardegna Film Commission sul trenino verde dell’Arst. Workshops sulla terra cruda, sulla mobilità sostenibile, sulla marijuana, sul reporter di guerra. Un’escursione guidata alla scoperta della cascata Triulintas e della Foresta Pietrificata di Carrucana. E un dj-train per chiudere in bellezza.

LIFE AFTER OIL 2ndUn festival internazionale di cinema, con 17 film selezionati tra 120 pervenuti da tutto il mondo, ma anche un social forum, reale e non virtuale, dove parlare di sviluppo sostenibile e condivisione delle risorse. E dove sperimentare alternative “verdi” ai combustibili fossili. Dopo il successo dell’anno scorso, ritorna a Martis (piazza San Giovanni e Centro Polivalente “Sa tanca de idda”), dal 7 al 9 agosto, LIFE AFTER OIL International Film Festival, ideato e diretto dal documentarista Massimiliano Mazzotta, autore (oltre che del recente “L’aria di Elmas”) delle docu-inchieste Oil e Oil, secondo tempo, sull’inquinamento causato dalla raffineria di petrolio Saras dei Moratti nella zona di Sarroch. Il festival è nato nel 2014 dalla collaborazione tra il regista e l’amministrazione comunale di Martis, e dalla stessa passione condivisa per la tutela dell’ambiente. Il comune di Martis ha infatti guidato l’opposizione dei comuni dell’Anglona alla società Geoenergy di Pisa e al suo Progetto, denominato “Martis”, che prevedeva la trivellazione del suolo per ottenere energia geotermica.

conferenza stampa LAO 2015Anche quest’anno LIFE AFTER OIL International Film Festival propone numerosi eventi collaterali, tra cui un location scouting a cura della Fondazione Sardegna Film Commission sul trenino verde dell’Arst (Azienda regionale dei trasporti della Sardegna) nella tratta Martis-Tempio (8 agosto), con pranzo campestre a km0 a Tempio e visita alla bella stazione di Tempio, decorata dagli splendidi affreschi di Giuseppe Biasi, e alla officina-museo delle locomotive a vapore. Oltre agli ospiti del festival, avranno l’opportunità di partecipare al viaggio e pranzare in compagnia altri 10 fortunati: i più veloci a mandare una mail a HYPERLINK “mail to:info@lifeafteroil.org”info@lifeafteroil.org con oggetto LIFE AFTER OIL-trenino verde e ad aggiudicarsi, così, uno dei 10 biglietti omaggio.

La partnership tra il Festival e la Fondazione Sardegna Film Commission si inserisce nelle azioni del progetto Heroes 20.20.20. per la promozione del risparmio ed efficientamento energetico, per la valorizzazione delle produzioni green e del concetto di sostenibilità a 360°, sia ambientale che sociale ed economica.

Terry Dobney. Archidruida de Avebury. Inglaterra

Tra gli eventi collaterali del festival rientrano anche un’escursione alla cascata Triulintas e alla foresta pietrificata di Carrucana (9 agosto), workshops sulla terra cruda, sulla mobilità “green”, sull’uso terapeutico e industriale della canapa, e uno notturno sul reporter di guerra condotto dall’inviato Rai Alberto Calvi, che seguirà la proiezione-evento speciale della docu-fiction ILARIA ALPI-L’ULTIMO VIAGGIO di Claudio Canepari e Gabriele Gravagna (8 agosto alle 23.30). Inoltre, l’8 e il 9 agosto l’impresa startup GeaHabitat, con lo stand di presentazione del progetto “La casa ecologica” (sostenuto da Sardegna Ricerche), è a disposizione di chiunque voglia approfondire la conoscenza delle più recenti tecnologie costruttive e abitative eco-compatibili. Infine, l’ultima sera, dopo le proiezioni, si festeggia tutti insieme con la dance hall and visual train ” Dj-Train Elettronika by M-ARTISTA” in Piazza San Giovanni.

Hunting Screen Shot 001I film selezionati quest’anno sono quattro Cortometraggi, sette Documentari, un film Sperimentale e (novità di questa edizione) cinque Animazioni. Tutti legati, al di là delle differenze, dall’amore per la natura e dalla ricerca di alternative ai combustibili fossili. Le giurie sono tre, mentre i premi ammontano in totale a 3000 mila euro. Alla Migliore Animazione andranno 500 euro, assegnati dalla giuria costituita dal pubblicitario Marco Corbani e dal regista Pete Bishop. Il Miglior Cortometraggio si aggiudicherà un premio di 500 euro e il Miglior Documentario uno di 1500 euro: entrambe le categorie saranno giudicate dall’inviato speciale Rai Alberto Calvi, dal regista indipendente Paolo Pisanelli e dalla produttrice Serena Gramizzi. La giuria ISDE-Medici per l’ambiente, presieduta dal medico radiologo e presidente dell’ISDE Sardegna Vincenzo Migaleddu, mette a disposizione un premio di 500 euro. Anche la Consulta Giovanile di Martis e il WWF Sezione Sassari assegneranno, rispettivamente, un Premio e una Menzione Speciale. E per finire, quest’anno ci sarà anche un premio assegnato dal pubblico. Al termine delle proiezioni giornaliere, infatti, ciascuno spettatore potrà votare per un solo film donando una moneta da 2 euro (o una banconota a scelta), e l’ultima sera, il lavoro più votato si aggiudicherà l’intero montepremi.

Fuori concorso, la sezione LIFE OF SARDINIA, dedicata ai film che raccontano la bellezza, la cultura e le tradizioni della Sardegna, propone due documentari. Il primo è NODAS di Andrea Mura e Umberto Cao, e segue da vicino la vita e l’arte, tra tradizione e sperimentazione, di cinque giovani suonatori di launeddas. Il secondo, MARTIS, è un racconto corale della vita del paese, delle sue feste e tradizioni, dei suoi paesaggi. Il film è stato realizzato da un gruppo di ragazzi e adulti di Martis, riuniti nel MartisFilmLab, durante un laboratorio cinematografico gratuito diretto lo scorso inverno da Massimiliano Mazzotta. A parte l’attrezzatura messa a disposizione dal regista, sono state utilizzate solo vecchie macchine fotografiche e cineprese di famiglia, a dimostrazione che spesso la fantasia è più importante della tecnica.

Luci a mareLIFE AFTER OIL International Film Festival è organizzato dall’associazione culturale Life After Oil con il patrocinio di Comune di Martis, Regione Autonoma della Sardegna, con la collaborazione della Fondazione Sardegna Film Commission, e con il contributo di ISDE-Medici per l’ambiente, Tiscali, Hydromoving H2O Energy, Associazione Nazionale Città della Terra Cruda, Ortalijas-Prodotti dal cuore dell’Anglona, Proloco Martis, Heroes20.20.20, Salumi Bardana Ozieri, Consulta Giovanile di Martis, Grafiche Essegi, Assocanapa srl, WWF Sassari, I viaggi del trenino verde-Arst, Grazia D-birra per sardi, Festhome, GeaHabitat.

IL PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO

VENERDÌ 7 AGOSTO

Bendito Machine IVLe proiezioni iniziano alle 21, in Piazza San Giovanni, dopo i saluti del sindaco di Martis, Tiziano Lasia, e del direttore artistico del festival, Massimiliano Mazzotta. Il primo film (fuori concorso) è l’animazione OIL STORY di Pete Bishop, un divertente excursus, dall’età della pietra ai giorni nostri, sul rapporto tra l’uomo e le fonti energetiche. È un inno al mistero emozionante degli alberi visto con gli occhi di un bambino, e allo stesso tempo un grido d’allarme contro la deforestazione, il primo dei film in concorso, MY FOREST del regista belga Sebastien Pins. L’illustratore di origine peruviano-cilena Jossie Malis presenta di persona il quarto episodio della sua saga sulle macchine, BENDITO MACHINE IV- FUEL THE MACHINE, mentre dal Messico arriva il documentario CALAKMUL di Ignacio Madrazo Piña, che descrive la natura lussureggiante e i resti archeologici della antica città maya di Calakmul, patrimonio naturale e culturale Unesco dal 2002. PICCOLI GRANDI EROI di Giorgia Soi (fuori concorso) è uno dei cortometraggi realizzati con i bandi Heroes 20.20.20, e racconta la capacità dei bambini di fare diventare più consapevoli e “green” gli adulti attraverso il gioco e l’immaginazione. Il fotogiornalista Lorenzo Moscia documenta in HAYAN AFTERMATH le drammatiche ore immediatamente successive al terribile uragano che si abbatté sulle Filippine l’8 novembre 2013. La serata prosegue con due animazioni. La prima, FULL PETROL JACKET di Hermes Mangialardo, attraverso il ritratto grottesco di una fantomatica “Suprema Compagnia”, denuncia la devastazione attuata in Ecuador dalle compagnie petrolifere, mentre il secondo, HUNTING del filmmaker cinese Dengke Chen, inverte i tradizionali ruoli tra animali e uomini per descrivere la crudeltà della caccia alle balene. Parla di riutilizzo, in particolare di abiti usati, da parte di una famiglia Rom, la fiction RECIKLIRANGE del regista croato Branko Istvancic. Le proiezioni della serata si chiudono con l’unico documentario sardo in concorso: LUCI A MARE di Stefania Muresu e Fabian Volti (presenti al festival). Il film, attraverso le vicende dell’equipaggio di un peschereccio originario di Ponza, che tutti gli anni a primavera ritorna a Porto Torres, descrive la pesca tradizionale delle sardine con la tecnica delle lampare.

SABATO 8 AGOSTO

La Fondazione Sardegna Film Commission organizza un location scouting sul trenino verde dell’Arst, composto da un locomotore Diesel del 1958 e da due carrozze “Breda” del 1930. Si parte dalla stazione di Martis intorno alle 10.30 e per tutto il tragitto si ha la possibilità di scattare foto e fare riprese video nello scenario incantevole offerto dal paesaggio dell’Anglona. Prima del pranzo a km0 si potranno visitare la stazione di Tempio con gli affreschi di Giuseppe Biasi, uno dei più grandi artisti sardi del Novecento, e l’officina-museo delle vecchie locomotive a vapore. Oltre agli ospiti del festival hanno l’opportunità di partecipare al viaggio altri 10 fortunati: i più veloci a mandare una mail a info@lifeafteroil.org con oggetto LIFE AFTER OIL-trenino verde e ad aggiudicarsi, così, uno dei 10 biglietti omaggio. La partenza da Tempio è prevista per le 15.30 e l’arrivo a Martis per le 16.50.

Sul trenino verde ci saranno anche alcuni dei registi e produttori coinvolti nel progetto Heroes 20.20.20 per raccontare la loro esperienza e la squadra della Fondazione Sardegna Film Commission sarà disponibile per incontri individuali con i professionisti interessati al “green film shooting”, ovvero i protocolli ecologici per i set cine-tele-audio-visivi.

Durante le proiezioni serali in piazza San Giovanni sarà presentato in anteprima e fuori concorso uno dei primi sette cortometraggi Heroes già prodotti: OGNI COSA AL SUO POSTO, una commedia surreale in tre atti per promuovere la raccolta differenziata, realizzata da Paolo Zucca, il regista del pluripremiato “L’arbitro” con Stefano Accorsi e Jacopo Cullin.

Il pomeriggio prosegue con un workshop dal titolo “Perché la cannabis è stata messa fuorilegge dopo 38 milioni di anni che era sulla terra?” (Centro Polivalente Sa Tanca de Idda, alle 19) condotto dal neurobiologo del CNR Gian Luigi Gessa. Interverranno Antonio Minisola, giudice nel Tribunale per i minorenni di Sassari, Margherita Baravalle e Felice Giraudo dell’associazione Assocanapa di Carmagnola.

Il mio corpo a maggioLe proiezioni iniziano alle 21 in Piazza San Giovanni con l’animazione (fuori concorso) HOW TO DESTROY THE WORLD di Pete Bishop. Dopo OGNI COSA A SUO POSTO di Paolo Zucca (fuori concorso) si prosegue con la visione, alla presenza della regista, dello sperimentale IL MIO CORPO A MAGGIO della poliedrica Matilde De Feo (interprete di teatro, regista, operatrice culturale e doppiatrice di documentari per la Rai), dove il corpo femminile, proprio come un albero, germoglia e si ricopre di foglie e fiori. Se il titolo del festival evoca la vita dopo il petrolio (LIFE AFTER OIL), il filmmaker Nicola Garau rovescia la prospettiva e arriva a Martis per presentare il cortometraggio, in stile disaster-movie, DEATH AFTER OIL, che ha per protagonista la morte, rimasta disoccupata dopo l’estinzione dell’umanità in seguito alla fine dell’oro nero. HIJOS DE LA TIERRA di Axel O’Mill (presente al festival) e Patxi Uriz parla di quelle particolari persone misteriosamente e perennemente in contatto con la natura, che aprono il loro cuore per trasmettere la saggezza della Madre Terra all’umanità intera. Dall’Argentina arriva la fiaba animata LA PIEDRA DEL RAYO di Aldana Loiseau e Soledad Fernandez, che si rifà a un’antica leggenda sull’origine, voluta dal Dio del fulmine, della Quebrada (burrone) di Huamauaca, nel nord dell’Argentina al confine con la Bolivia. Ripercorre le tappe fondamentali del proibizionismo della cannabis in Italia, attraverso interviste a politici e medici, PIANTA CRIMINALE, in proiezione alla presenza del regista Marco Fabozzi. ILARIA ALPI-L’ULTIMO VIAGGIO (2015), prodotto da Rai e Magnolia, è una docu-fiction di Claudio Canepari e Gabriele Gravagna, che getta nuova luce e ricostruisce con materiali inediti gli ultimi giorni di vita della giornalista assassinata a Mogadiscio nel 1994. Seguirà un “laboratorio sul reporter di guerra” condotto dall’inviato speciale Rai Alberto Calvi.

DOMENICA 9 AGOSTO

Di mattina (appuntamento alle 10.30 di fronte alla scuola elementare) è in programma un’escursione aperta a tutti alla Cascata Triulintas e alla Foresta Pietrificata di Carrucana, con la guida del funzionario della Soprintendenza ai Beni Archeologici, Angelo Cocco.

Di pomeriggio (17.30), all’esterno del Centro Polivalente “Sa Tanca de Idda”, l’Associazione Nazionale Città della Terra Cruda e Assocanapa coinvolgono bambini e adulti in un laboratorio per fabbricare mattoni e realizzare altri piccoli manufatti in terra e fibre di canapa.

Dalle 18, all’interno del Centro Polivalente, sono in proiezione, alla presenza dei registi i documentari (fuori concorso) della sezione LIFE OF SARDINIA: NODAS di Andrea Mura e Umberto Cao e MARTIS del MartiFilmLab.

Alle 20 il festival si sposta in piazza San Giovanni, dove l’ingegnere Lorenzo Errico darà una dimostrazione pratica del sistema brevettato dalla sua ditta, la Hydromoving H2O Energy, che riduce i consumi di carburante e le emissioni inquinanti attraverso l’elettrolisi dell’acqua applicata ai motori a combustione.

Pandora's promise locandinaLe proiezioni iniziano alle 21.20 con IL FILO DI LANA di Tomaso Mannoni (fuori concorso). Il filmato, realizzato grazie al bando Heroes20.20.20, è il primo episodio di una web serie intitolata KUILES (Ovili) e racconta, attraverso le avventure di due pastori, gli utilizzi della lana di pecora nel campo dell’edilizia. La serata prosegue con gli ultimi quattro film in concorso. Il primo è UN PASSION D’OR ET DE FEU di Sebastien Pins (in concorso anche con MY FOREST), dedicato al mestiere dell’apicoltore e all’importanza delle api per la biodiversità. LA VAGABUNDO dell’argentino Emmanuel Moscoso (presente al festival) è una storia di amicizia e solidarietà tra bambini, che prende avvio dalla vendita non voluta di una bicicletta. L’animazione FACTORY di Dengke Chen (in concorso anche con HUNTING) rovescia il punto di vista uomo-animale per richiamare l’attenzione sul consumo eccessivo di carne, e sulla catena di montaggio alienante dei fast-food. Le proiezioni chiudono con PANDORA’S PROMISE (in prima visione italiana) del documentarista americano Robert Stone (presente al festival). Il film, presentato in anteprima al Sundance Film Festival, ha suscitato reazioni discordanti nei critici, perché racconta il radicale cambiamento di posizione -da contro a pro energia nucleare- di famosi scienziati e ambientalisti.

Le premiazioni dei film sono previste per le 23.40. A seguire, dance hall and visual train ” Dj-Train Elettronika by M-ARTISTA” in Piazza San Giovanni per chiudere in musica la seconda edizione di LIFE AFTER OIL International Film Festival.

LIFE AFTER OIL – I PREMI

Ricevo e volentieri pubblico

PREMIAZIONE VINCITORI LIFE AFTER OIL

(IX EDIZIONE SARDINIA FILM FESTIVAL)

LIFEAFTEROILblack Si è chiuso ieri, con la proclamazione dei vincitori, Life After Oil, il Premio per i film di tematica ambientale diretto dal documentarista Massimiliano Mazzotta all’interno del IX Sardinia Film Festival. La manifestazione si è svolta a Martis dall’1 al 3 agosto ed è stata un successo, sia per il valore dei film in concorso, sia per il clima stimolante creato dai registi, ma, prima di tutto, per la grande partecipazione del pubblico.

In controtendenza rispetto a eventi simili, sempre più penalizzati dalla scarsità dei finanziamenti, Life After Oil ha assegnato ai vincitori, oltre a una targa, anche una somma in denaro. E questo grazie al sostegno di partner istituzionali e privati, che hanno investito nella nascita del festival, spinti dalla sua importanza per il territorio e dall’attualità degli argomenti. Infatti, per tre giorni a Martis si è discusso di alternative al petrolio: i film (allego foto film premiati) ne hanno illustrato vantaggi e benefici, ma senza nasconderne le contraddizioni. Prima fra tutte, lo sfruttamento delle risorse da parte dei Paesi ricchi, troppo spesso a danno di quelli in via di sviluppo. È il caso, in particolare di The lithium revolution di Andrea Pichler, presentato a Martis in anteprima italiana e premiato come Miglior Documentario, o di Terra Nera di Simone Ciani e Danilo Licciardello (Premio Isde Medici per l’Ambiente).

The lithium revolution (2)Il pubblico, sempre numeroso, ha partecipato con interesse non solo alle proiezioni (nel Centro Polivalente “Sa Tanca de Idda” e in piazza San Giovanni), ma anche al workshop sulla sostenibilità energetica del professore di Astronomia e Astrofisica Luciano Burderi, alla presentazione in anteprima assoluta del nuovo videoclip dei musicisti sassaresi Nasodoble e al concerto del cantante Alessandro Carta, del violinista Peppino Anfossi e del chitarrista Andrea Fanciulli.

Life After Oil ha dato spazio anche ai bambini, che nell’ultima giornata si sono trasformati in provetti eco-muratori e si sono divertiti a costruire mattoni di terra e paglia, durante il laboratorio organizzato dall’Associazione Nazionale Città della Terra Cruda.

Life After Oil è stato realizzato con il contributo e il patrocinio del Comune di Martis. Hanno inoltre aderito: Cineclub Sassari Fedic,  I.S.D.E. Associazione Medici per l’Ambiente, Tiscali, Azienda Vitivinicola Binzamanna di Martis, Diari di Cineclub-periodico di informazione cinematografica, Cinemambiente di Torino, WWF Sassari, Associazione Nazionale Città della Terra Cruda, Grafica Essegi di Perfugas, Associazione L’Alambicco di Elmas, Comune di Elmas,  Hotel Riviera Spa e Ristorante Fofò di Castelsardo, Salumificio Bardana di Ozieri.

1st LIFE AFTER OIL

IX Sardinia Film Festival

Premi e motivazioni

Presidente di Giuria Stefania Divertito

Giuria:

Antonio Martino (Filmaker)

Carlo Dessì (Direttore Sardinia Film Festival)

Gaetano Capizzi (Direttore Cinemambiente)

Massimiliano Mazzotta (Filmaker e Direttore Artistico Life After Oil)

Vincenzo Migaleddu (Presidente ISDE Sardegna, Medici per l’ambiente)

 

1° PREMIO LIFE AFTER OIL / MIGLIOR DOCUMENTARIO

(4 voti su 6)  € 1000,00 Offerto dal Comune di Elmas

THE LITHIUM REVOLUTION di Andreas Pichler

The Lithium Revolution (1)Motivazione:  The lithium revolution ci proietta in un futuro già contaminato dall’industria e dallo sfruttamento, che si ammanta di un’idea nuova, green, appunto rivoluzionaria: l’utilizzo dell’auto elettrica.

 

1° PREMIO LIFE AFTER OIL / MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

(3 voti su 6)     € 500,00 Offerto dalle Cantine Binzamanna di Martis

FUKUSHIMA NO DAIYMO di Alessandro Tesei

Motivazione: Il documentario non parla solo di una catastrofe nucleare, ma di un uomo che decide di esporsi alle radiazioni pur di restare nella propria terra: un messaggio ancestrale, che continuiamo a dimenticare per inseguire un’idea di sviluppo fugace e fatale.

 

PREMIO ISDE, MEDICI PER L’AMBIENTE (INTERNATIONAL SOCIETY DOCTOR FOR THE ENVIRONMENT)

TERRA NERA di Simone Ciani e Danilo Licciardello

SANYO DIGITAL CAMERAMotivazione: Terra Nera racconta, con linguaggio lucido e sensibile, l’azione distruttiva delle multinazionali del petrolio e la loro volontà di imporre un modello di sviluppo non più sostenibile, calpestando i più elementari diritti dell’Uomo.

 

MENZIONE SPECIALE LIFE AFTER OIL 

 € 300,00 (WWF + DIARI DI CINECLUB)

INTROSPECTION di Francesco Stefanizzi

Motivazione: Per la “vita dopo il petrolio” non bastano le soluzioni tecnologiche. La competizione dovrà cedere il passo alla collaborazione empatica. Introspection è un buon auspicio per tutti, soprattutto per chi sta iniziando la sua vita nel mondo nel migliore dei modi.

 

1° PREMIO LIFE AFTER OIL / MIGLIOR REGISTA       

€ 350,00 Offerto da Salumi Bardana di Ozieri

Rosario Simanella e Marco Landini per THE HUMAN HORSESTheHumanHorses2

 

1° PREMIO LIFE AFTER OIL / MIGLIOR FOTOGRAFIA

(3 voti su 6) € 300,00 Offerto da Comune di Elmas

SUPRA NATURA di Seth Morley e Dem     

Motivazione: Colori e sfumature che si mescolano alla perfezione, un quadro rinascimentale e post-petrolifero. Una fotografia SUPRA le parti.

 

1° PREMIO LIFE AFTER OIL / BEST SOUNDTRACK    

€ 300,00 Offerto da Comune di Elmas

HOMETOWN MUTONIA di ZimmerFreiHometown-Mutonia_ZF_Nikki 8

 

1° PREMIO LIFE AFTER OIL / BEST ACTOR

2 notti x 2 pax hotel+spa

Teodosio Barresi per PICCOLA STORIA DI MAREPiccola storia di mare

 

PREMIO AMMENTOS / CONSULTA GIOVANILE DI MARTIS

LADIRI di Andrea Mura

LADIRI di Andrea MuraMotivazione: Per l’argomento trattato, reale e concreto; per le immagini semplici, immediate e familiari e per la marcata ironia di alcune delle testimonianze degli intervistati, che sottolineano alcuni lati negativi della realtà che stiamo vivendo, ma che allo stesso tempo infondono anche una piccola speranza per il futuro.

LIFE AFTER OIL – IL PROGRAMMA DELL’ULTIMA GIORNATA

Ricevo e volentieri pubblico

 

3 AGOSTO 2014

 MARTIS –CENTRO POLIVALENTE “SA TANCA DE IDDA” E PIAZZA SAN GIOVANNI/REGINA ELENA From grain to paintingULTIMO GIORNO E PROCLAMAZIONE VINCITORI

PREMIO LIFE AFTER OIL

IX edizione Sardina Film Festival

 La prima edizione di Life After Oil, diretta dal documentarista Massimiliano Mazzotta come sezione del IX Sardinia Film Festival, si conclude a Martis domenica 3 agosto. Anche l’ultima giornata ha un’agenda ricca di incontri, musica, attività e, naturalmente, tanti film di tematica ambientale da vedere. Domenica il festival dedica un’attenzione speciale ai i bambini perché a loro, soprattutto, deve essere garantito un futuro meno inquinato e più verde. Appunto per trasmettere ai più piccoli, attraverso il gioco, la conoscenza di materiali ecologici, l’Associazione Nazionale Città della Terra Cruda organizza un laboratorio didattico (17.30, piazzale esterno di “Sa Tanca de Idda). I bambini realizzeranno oggetti in terra cruda e vedranno come si costruiscono i mattoni dello stesso materiale, caratteristici della Sardegna e di altre civiltà. Attraverso il laboratorio, il festival vuole richiamare l’attenzione su un materiale ecologico che, secondo uno studio dell’Onu, è il più utilizzato da metà della popolazione mondiale per costruire case, oggi purtroppo minacciate dalla speculazione edilizia e dalla cementificazione.

From grain to painting (2)Le proiezioni dei film iniziano alle 17, all’interno di “Sa Tanca de Idda”, con il documentario From grain to painting-Dal chicco al quadro di Branko Istvancic, dedicato a una forma d’arte popolare croata: la realizzazione di quadri attraverso l’intreccio raffinato e sapiente della paglia. Alle 18.15 è in visione la docu-fiction Supra natura di Seth Morley -alias Claudio Cecconi- & Dem. Grazie alla potenza di immagini liriche e coinvolgenti, il film, si legge nella sinossi, «racconta la relazione tra Uomo e Natura: il suo estraniamento, la sua crisi esistenziale e la conseguente alienazione. Attraverso temi quali la morte, la vita, la fascinazione magnetica dei sogni assistiamo alla rinascita dell’essere umano che sacrifica la sua parte più malata».

The Lithium Revolution (1)Di sera, alle 21, il festival si sposta in piazza San Giovanni/Regina Elena. Le proiezioni partono con Ladiri di Andrea Mura, che racconta la costruzione tradizionale delle case in terra cruda nel sud della Sardegna. Da non perdere, poi, The Lithium revolution-La rivoluzione del litio (alle 21.30) del regista tedesco Andreas Pichler. Il documentario è un po’ l’emblema della filosofia che sta alla base del Premio Life After Oil. Infatti –come racconta l’autore, che sarà presente tra il pubblico- in un mondo dove si fabbricano sempre più automobili, destinate soprattutto ai Paesi emergenti, l’energia pulita del litio potrebbe essere la risposta alla crisi che seguirà l’esaurimento del petrolio.

The lithium revolution (2)Dopo la premiazione dei film (alle 22.40), la serata prosegue con l’anteprima nazionale di Cazz boh, il nuovo videoclip dei musicisti sassaresi Nasodoble, realizzato da Laura Piras. Il video, come racconta il cantante Alessandro Carta, «è una “trallallera” condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare ed industriale della Sardegna degli anni zero, sostenuta dall’adesione di alcuni fra i più importanti musicisti sardi di oggi (Ilaria Porceddu, Joe Perrino, Beppe Dettori e Francesco Piu) e dal consenso popolare virale suscitato dalla stessa canzone, buttata lì, su YouTube, questo inverno, nel mezzo della campagna elettorale regionale». Alessandro Carta si esibirà in concerto insieme al violinista dei Nasodoble Peppino Anfossi e al chitarrista Andrea Fanciulli.

 LIFEprogramma

LIFE AFTER OIL – il programma della seconda giornata

Ricevo e volentieri pubblico

2 AGOSTO 2014

 MARTIS – PIAZZA SAN GIOVANNI/REGINA ELENA E CENTRO POLIVALENTE “SA TANCA DE IDDA”

 

LIFE AFTER OIL -2° GIORNO

(IX edizione Sardinia Film Fest)

  Hometown-Mutonia_ZF_Nikki 8Seconda giornata di film e di incontri da non perdere, sabato 2 agosto a Martis, al festival cinematografico Life After Oil. Si inizia di pomeriggio alle 17, nel Centro Polivante “Sa tanca de Idda”, con la proiezione di due documentari in concorso: Vento di Paolo Casalis, Pino Pace e Stefano Scarafia (alle 17) e Hometown-Mutonia del collettivo bolognese ZimmerFrei (alle 18). Il primo lavoro è un viaggio, lungo otto giorni, di cinque progettisti che attraversano l’Italia in bicicletta seguendo il corso del Po, da Torino a Venezia: 630 km per dimostrare la fattibilità di quella che potrebbe essere la ciclabile più lunga d’Italia e una delle più lunghe d’Europa. Un progetto che farebbe nascere migliaia di nuovi posti di lavoro, favorendo la green economy e uno sviluppo sostenibile, al costo di soli 2 km di autostrada. I ZimmerFrei raccontano, invece, l’esperienza della Mutoid Waste Company: un gruppo di infaticabili riciclatori che, da Londra, sono arrivati a Santarcangelo di Romagna nel 1990 e hanno realizzato un villaggio-comune, dove si fa arte riutilizzando il ferro, il vetro, la plastica e si vive nel rispetto dell’ambiente. Alla proiezione sarà presente la produttrice Serena Gramizzi.

VENTOSempre di pomeriggio (19.15, Centro “Sa Tanca de Idda”), il professore di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Cagliari, Luciano Burderi, dirige il workshop “Ecologia e modelli di sviluppo”. Si parlerà dell’esaurimento delle risorse energetiche mondiali e della salvaguardia degli equilibri ecologici del pianeta, mettendo a confronto le principali soluzioni finora presentate dagli scienziati: l’energia nucleare, i Modelli di Sviluppo Sostenibile dell’Ecologia Classica, le proposte della cosiddetta Ecologia Scientifica. Verrà, inoltre, illustrato un progetto pilota della Regione Sardegna per la produzione da fonti rinnovabili del 100% del suo fabbisogno elettrico attuale.

GREEN LIESDi sera, a partire dalle 21, Life After Oil si sposta in piazza San Giovanni (nelle cartine piazza Regina Elena) per la proiezione dei film. Tra i titoli da segnalare, c’è una coproduzione polacco-birmana, The brick (alle 21.25), ambientata in un villaggio vicino a Yangon, i cui abitanti -donne, uomini e bambini- lavorano nella fabbricazione di mattoni in terra cruda. Su questo materiale -di cui, secondo uno studio dell’Onu, sono fatte metà delle abitazioni del Pianeta- il festival si sofferma anche domenica, con il documentario Ladiri di Andrea Mura e con un laboratorio dedicato ai bambini. Per tornare ai film di sabato, alle 21.50 è in visione il cortometraggio Introspection del più giovane partecipante in concorso, Francesco Stefanizzi di appena 16 anni, che sarà presente tra il pubblico. A road not taken-Una strada non presa degli svizzeri Christina Hemauer e Roman Keller (alle 22.05) è un’intervista all’ex presidente U.S.A. Jimmy Carter, che nel 1979 fece installare dei pannelli solari sul tetto della Casa Bianca, per sottolineare il suo impegno a risolvere la crisi petrolifera. Ci pensò Reagan a rimuoverli, appena un anno dopo e appena eletto presidente, ribadendo così la propensione americana per la produzione e il consumo di energia da fonti inquinanti. La serata termina con il documentario Green Lies-Bugie verdi di Andrea Paco Mariani e Angelica Gentilini (alle 23.15), amara riflessione sul “lato oscuro” delle energie rinnovabili in Italia, spesso compromesse da speculazioni economiche che le rendono nocive per i territori e le popolazioni. Il tema riguarda da vicino anche la situazione di Martis, con i rischi per la salute che un’eventuale trivellazione del suo territorio a fini geotermici potrebbe comportareLIFEprogramma

AL VIA DOMANI “LIFE AFTER OIL” by IX SARDINIA FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

 

1 AGOSTO 2014

 MARTIS – PIAZZA SAN GIOVANNI/REGINA ELENA

 INAUGURAZIONE LIFE AFTER OIL

(IX edizione Sardinia Film Festival)

LIFEAFTEROILblackLa prima edizione del Premio cinematografico Life After Oil, ideato dal documentarista Massimiliano Mazzotta come sezione del IX Sardinia Film Festival, debutta a Martis venerdì 1 agosto, alle 21, in piazza San Giovanni (nelle cartine piazza Regina Elena). La manifestazione dura tre giorni (dall’1 al 3 agosto) e, come spiega Massimiliano Mazzotta, è «un invito ai registi non solo ad evidenziare i problemi legati all’uso di combustibili fossili, ma soprattutto ad individuare alternative possibili al loro utilizzo». Un invito accolto con entusiasmo, come dimostra la qualità e l’interesse dei 19 film in concorso, selezionati tra i numerosi iscritti. In programma, però, oltre alla proiezione delle opere, ci sono anche tanti eventi collaterali, tra i quali un laboratorio per i bambini sulla terra cruda e un workshop per gli adulti sulla sostenibilità energetica. E non mancano, naturalmente, le occasioni per discutere con i registi, per farsi raccontare le loro esperienze e condividere progetti e proposte per un futuro più verde.

Si inizia subito, fin dalla prima sera, ad entrare nel vivo di quelli che saranno gli argomenti caratterizzanti l’intero festival. Tra i documentari in proiezione venerdì, ce ne sono tre, infatti, che affrontano, rispettivamente, il tema dell’energia nucleare e dei rischi connessi al suo utilizzo; l’inquinamento causato dal traffico di veicoli inquinanti; le multinazionali che distruggono le risorse naturali delle popolazioni per estrarre idrocarburi. Il primo film è Fukushima no Daimyo-Il signore di Fukushima di Alessandro Tesei (alle 21.40), la storia di un allevatore di bovini che, dopo la terribile esplosione della centrale nucleare di Fukushima nel 2011, ha rifiutato di lasciare, insieme agli altri abitanti, la zona contaminata e ha salvato gli animali delle fattorie limitrofe portandoli a vivere nella sua, ribattezzata “Speranza”.

TheHumanHorses2Da quel momento la sua vita è diventata una missione volta a studiare gli effetti delle radiazioni sugli uomini e sugli animali. The human horsesI cavalli umani di Marco Landini e Rosario Simanella (alle 22.30) racconta di tre tiratori di rickshaw che, in una Calcutta congestionata dal traffico, restano orgogliosamente fedeli al loro lavoro estenuante ma eco-sostenibile. Infine, Terra nera di Simone Ciani e Danilo Licciardello (alle 23.30) è un viaggio tra le popolazioni del Canada e del Congo in lotta contro le multinazionali Eni e Shell, che distruggono le loro foreste e inquinano le loro risorse per estrarre idrocarburi.LIFEprogramma

PREMIO LIFE AFTER OIL – dall’1 al 3 agosto a Martis by IX SARDINIA FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

 

MARTIS 1-3 AGOSTO 2014

(Piazza San Giovanni/Regina Elena e Centro Polivalente “Sa Tanca de Idda”)

LIFE AFTER OIL

(IX EDIZIONE SARDINIA FILM FESTIVAL)

LIFEAFTEROILblack19 film per sperimentare un mondo libero dal petrolio. Incontri con i registi. Un laboratorio per bambini sulla terra cruda. Un workshop sulla sostenibilità con il professore di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Cagliari, Luciano Burderi. Concerto Nasodoble e campeggio gratuito

Per tre giorni, dall’1 al 3 agosto, Martis diventa un laboratorio dove adulti e bambini possono fare le prove per un mondo meno inquinato e più sostenibile. L’occasione è il debutto del Premio cinematografico Life After Oil per i film di tematica ambientale, ideato dal documentarista Massimiliano Mazzotta come sezione della IX edizione del Sardinia Film Festival (organizzata a Sassari lo scorso giugno dal Cineclub Sassari Fedic). Il Premio vede in concorso 19 lavori di vario genere -documentari, fiction, sperimentali- e diverse nazionalità. Nasce come «un invito ai registi non solo ad evidenziare i problemi legati all’uso di combustibili fossili, ma soprattutto ad individuare alternative possibili al loro utilizzo» spiega Massimiliano Mazzotta, già autore in prima persona, come è noto, di due docu-inchieste, Oil e Oil. Secondo tempo, sull’inquinamento provocato dalla raffineria Saras a Sarroch. Non è un caso che questo festival sull’ambiente nasca proprio a Martis. Il paese, insieme ad altri dell’Anglona, è infatti al centro di un progetto per la produzione di energia geotermica da parte della società Geoenergy di Pisa, che ha chiesto alla Regione Sardegna un permesso per trivellare la zona in un raggio di oltre 200 km2. La prospettiva, però, non è stata accolta bene dagli abitanti e dai sindaci, giustamente preoccupati per eventuali effetti nocivi sulla salute delle persone e sull’integrità del territorio. Per questo motivo, spiega il primo cittadino di Martis, Tiziano Lasia «I Comuni dell’Anglona hanno elaborato un protocollo d’intesa contro i rischi che un eventuale sfruttamento del territorio per finalità geotermiche potrebbe comportare. Non solo sulla salute delle persone, ma anche ai danni della foresta pietrificata che occupa oltre 100 chilometri delle nostre terre e risale a 20 milioni di anni fa. Siamo orgogliosi di ospitare questa importante manifestazione che ci permetterà di promuovere scambi con culture e realtà diverse».

Saranno sicuramente tre giorni molto intensi, con un’agenda fitta di proiezioni pomeridiane (dalle 17 nel Centro Polivalente “Sa Tanca de Idda”) e serali (dalle 19 in piazza San Giovanni, indicata sulle cartine come Piazza Regina Elena), oltre che di eventi collaterali e incontri con i registi. Per consentire a spettatori e autori di vivere al massimo tutti i momenti del festival, il Comune di Martis ha messo a disposizione il campo sportivo, dove ci si può accampare gratis dal 31 luglio al 4 agosto (info: Proloco Martis +39 3405219515; valelasi@libero.it; info@lifeafteroil.org).

LIFEprogrammaLa Giuria di Life After Oil è presieduta da Antonio Martino (regista) e formata da Carlo Dessì (presidente Cineclub Sassari Fedic), Gaetano Capizzi (critico cinematografico), Massimiliano Mazzotta (regista, ideatore Life after Oil), Stefania Divertito (giornalista specializzata in tematiche ambientali), Vincenzo Migaleddu (presidente associazione Medici per l’Ambiente). Verranno assegnati premi per un totale di 3250 euro. Questa la lista completa: Miglior Documentario; Miglior Cortometraggio; Miglior Regista; Miglior Fotografia; Migliore Colonna Sonora; Menzione Speciale; Miglior Attore/Attrice. Un Premio Speciale sarà attribuito dall’Associazione I.S.D.E. Medici per l’Ambiente. Infine, la Consulta Giovanile di Martis conferirà a quello che giudicherà il miglior cortometraggio un premio collettivo ricavato attraverso una raccolta fondi tutt’ora aperta sul sito lifeafteroil.org. Chiunque lo desideri può contribuire con una donazione sul conto (IBAN IT94D0501803200000000175462) dell’associazione culturale “Life after oil” -con sede legale a Sassari in via San Cristoforo 42- di cui è presidente onorario il regista Giuseppe Ferrara (Cento giorni a Palermo, Il caso Moro, Giovanni Falcone, I banchieri di Dio). I nomi di tutti i sottoscrittori saranno elencati nel sito del festival.

 INAUGURAZIONE VENERDÌ 1 AGOSTO

L’inaugurazione di Life After Oil è il 1° agosto alle 21 in piazza San Giovanni/Regina Elena. Dopo i saluti di Massimiliano Mazzotta e del sindaco di Martis Tiziano Lasia inizieranno le proiezioni dei film in concorso. Tra questi, va segnalato il documentario Fukushima no Daimyo-Il signore di Fukushima di Alessandro Tesei (alle 21.40), la storia di un allevatore di bovini che, dopo la terribile esplosione della centrale nucleare di Fukushima nel 2011, ha rifiutato di lasciare, insieme agli altri abitanti, la zona contaminata e ha salvato gli animali delle fattorie limitrofe portandoli a vivere nella sua, ribattezzata “Speranza”. Da quel momento la sua vita è diventata una missione volta a studiare gli effetti delle radiazioni sugli uomini e sugli animali. Noi ci siamo già (alle 22) di Francesco Azzini segue la vita quotidiana di una famiglia che da 27 anni vive in un casale nell’Appennino tosco-emiliano: sul tetto ci sono i pannelli solari, la lavatrice è a pedale e per illuminare la casa bastano le candele. Un paradiso ecologico («in paradiso noi ci siamo già» per citare i protagonisti) minacciato, però, dall’installazione imminente di 14 pale eoliche proprio dietro casa e da una serie di domande sui possibili effetti nocivi sulla salute e sull’ambiente. Il documentario The human horsesI cavalli umani di Marco Landini e Rosario Simanella (alle 22.30) racconta di tre tiratori di rickshaw che, in una Calcutta congestionata dal traffico, restano orgogliosamente fedeli al loro lavoro estenuante ma eco-sostenibile. L’ultimo documentario della serata è Terra nera di Simone Ciani e Danilo Licciardello (alle 23.30), un viaggio tra le popolazioni del Canada e del Congo in lotta contro le multinazionali Eni e Shell, che distruggono le loro foreste e inquinano le loro risorse per estrarre idrocarburi. Due realtà distanti geograficamente da quella molto più piccola di Martis, eppure anche qui una foresta -in questo caso pietrificata, vasta più di 100 chilometri e risalente a milioni di anni fa- è minacciata da un progetto geotermico.

 SABATO 2 AGOSTO

La seconda giornata di Life After Oil inizia di pomeriggio nel Centro Polivalente “Sa tanca de Idda” con la proiezione dei documentari Vento di Paolo Casalis, Pino Pace e Stefano Scarafia (alle 17) e Hometown-Mutonia (alle 18) del collettivo artistico bolognese ZimmerFrei. Il primo lavoro è un viaggio, lungo otto giorni, di cinque progettisti che attraversano l’Italia in bicicletta seguendo il corso del Po, da Torino a Venezia: 630 km per dimostrare la fattibilità di quella che potrebbe essere la ciclabile più lunga d’Italia e una delle più lunghe d’Europa. Un progetto che farebbe nascere migliaia di nuovi posti di lavoro, favorendo la green economy e uno sviluppo sostenibile, al costo di soli 2 km di autostrada. Hometown-Mutonia è, invece, la storia dei Mutoid Waste Company, un gruppo di infaticabili riciclatori che, da Londra, sono arrivati a Santarcangelo di Romagna nel 1990 e hanno realizzato un villaggio-comune dedito al riutilizzo creativo di materiali come ferro, vetro, plastica per realizzare gigantesche installazioni permeate dall’etica del riciclo.

Oltre ai film, sabato Life After Oil propone anche il workshop “Ecologia e modelli di sviluppo” (19.15, Centro “Sa tanca de Idda”) diretto dal professore di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Cagliari, Luciano Burderi. Si parlerà dell’esaurimento delle risorse energetiche mondiali e della salvaguardia degli equilibri ecologici del pianeta, mettendo a confronto le principali soluzioni finora presentate dagli scienziati: l’energia nucleare, i Modelli di Sviluppo Sostenibile dell’Ecologia Classica, le proposte della cosiddetta Ecologia Scientifica. Verrà, inoltre, illustrato un progetto pilota per la Regione Sardegna per la produzione da fonti rinnovabili del 100% del suo fabbisogno elettrico attuale.

Le proiezioni riprendono di sera alle 21 in piazza San Giovanni/Regina Elena. Tra i film da segnalare, il cortometraggio Introspection (alle 21.50) del più giovane regista in concorso, Francesco Stefanizzi, di appena 16 anni. Particolarmente interessante anche una coproduzione polacco-birmana, The brick (alle 21.25), ambientato in un villaggio vicino a Yangon, i cui abitanti -donne, uomini e bambini- lavorano nella fabbricazione di mattoni in terra cruda. Questo particolare tipo di laterizio è al centro anche del documentario Ladiri di Andrea Mura, che parla della costruzione delle case nel Sud della Sardegna, in visione l’ultima sera del festival (domenica alle 21). Secondo uno studio dell’Onu, metà della popolazione mondiale abita in case di terra cruda, oggi minacciate dalla speculazione edilizia e dalla cementificazione. Proprio per insegnare ai bambini l’importanza di questo materiale, domenica Life After Oil propone un laboratorio sulla sua lavorazione.

Tra i film in programma sabato, vanno segnalati altri due titoli. Il primo, A road not taken-Una strada non presa degli svizzeri Christina Hemauer e Roman Keller (alle 22.05) è un’intervista all’ex presidente U.S.A. Jimmy Carter, che nel 1979 fece installare dei pannelli solari sul tetto della Casa Bianca, per sottolineare il suo impegno a risolvere la crisi petrolifera. Ci pensò Reagan a rimuoverli, appena un anno dopo e appena eletto presidente, ribadendo così la propensione americana per la produzione e il consumo di energia da fonti inquinanti. Il secondo documentario (alle 23.15) è Green Lies-Bugie verdi di Andrea Paco Mariani e Angelica Gentilini, una riflessione amara sul “lato oscuro” delle energie rinnovabili in Italia, spesso compromesse da speculazioni economiche che le rendono nocive per i territori e le popolazioni. Il tema riguarda da vicino anche la situazione di Martis, con i rischi per la salute che un’eventuale trivellazione del suo territorio a fini geotermici potrebbe comportare.

PREMIAZIONE FILM DOMENICA 3 AGOSTO

Life After Oil si chiude domenica 3 agosto con la visione degli ultimi film in concorso e la premiazione dei vincitori. Si inizia di pomeriggio, alle 17, nel Centro Polivalente “Sa Tanca de Idda”, con il documentario From grain to painting-Dal grano alla pittura di Branko Istvancic, che racconta una forma d’arte popolare croata: la realizzazione di quadri attraverso l’intreccio raffinato e sapiente di un elemento naturale come la paglia. Alle 18.15 è in proiezione la docu-fiction Supra natura di Seth Morley -alias Claudio Cecconi- & Dem. Grazie alla potenza di immagini liriche e coinvolgenti, il film, si legge nella sinossi, «racconta la relazione tra Uomo e Natura: il suo estraniamento, la sua crisi esistenziale e la conseguente alienazione. Attraverso temi quali la morte, la vita, la fascinazione magnetica dei sogni assistiamo alla rinascita dell’essere umano che sacrifica la sua parte più malata».

In contemporanea alla visione dei film, alle 17.30 nel piazzale esterno di “Sa Tanca de Idda”, inizia un laboratorio didattico per i bambini organizzato dall’Associazione Nazionale Città della Terra Cruda. Partendo dall’analisi tattile, visiva e olfattiva del materiale, verrà realizzato l’elemento base di una costruzione tipica della tradizione sarda, il mattone in terra cruda.

Di sera, dalle 21 in piazza San Giovanni/Regina Elena, saranno proiettati gli ultimi film in concorso: il già ricordato Ladiri di Andrea Mura e il documentario in prima visione italiana The Lithium revolution-La rivoluzione del litio (alle 21.30) del tedesco Andreas Pichler. Il film è un po’ l’emblema della filosofia che sta alla base di Life After Oil. Infatti –come illustrato dal regista- in un mondo dove si producono sempre più automobili, destinate soprattutto ai paesi emergenti, il litio potrebbe essere la risposta alla crisi energetica che seguirà l’esaurimento del petrolio. Il documentario, però, non si limita a una visione acritica. Anzi, la sua forza sta proprio nella capacità di illustrare, attraverso l’opinione di esperti, non solo i pro ma anche i contro (costi elevati, scarsità e concentrazione della risorsa in particolari zone del pianeta come la Bolivia), in modo che lo spettatore si crei un’opinione informata e personale.

Dopo la premiazione dei film (alle 22.40), la serata prosegue con l’anteprima nazionale di Cazz boh, il nuovo videoclip dei musicisti sassaresi Nasodoble, realizzato da Laura Piras. Il video, come racconta il cantante Alessandro Carta, «è una “trallallera” condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare ed industriale della Sardegna degli anni zero, sostenuta dall’adesione di alcuni fra i più importanti musicisti sardi di oggi (Ilaria Porceddu, Joe Perrino, Beppe Dettori e Francesco Piu) e dal consenso popolare virale suscitato dalla stessa canzone, buttata lì, su YouTube, questo inverno, nel mezzo della campagna elettorale regionale». Alessandro Carta si esibirà in concerto insieme al violinista dei Nasodoble Peppino Anfossi e al chitarrista Andrea Fanciulli.

Life after Oil è una sezione della IX edizione del Sardinia Film Festival. È realizzato con il contributo e il patrocinio del Comune di Martis. Hanno inoltre aderito: Cineclub Sassari Fedic,  I.S.D.E. Associazione Medici per l’Ambiente, Tiscali, Azienda Vitivinicola Binzamanna di Martis, Diari di Cineclub-periodico di informazione cinematografica, Cinemambiente di Torino, WWF Sassari, Associazione Nazionale Città della Terra Cruda, Grafica Essegi di Perfugas, Associazione L’Alambicco di Elmas, Comune di Elmas,  Hotel Riviera Spa e Ristorante Fofò di Castelsardo, Salumificio Bardana di Ozieri.

IX SARDINIA FILM FESTIVAL: TUTTI I PREMI

Ricevo e volentieri pubblico

 

SI È CHIUSA CON GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO

LA IX EDIZIONE DEL SARDINIA FILM FESTIVAL

(Ospite della serata conclusiva il pianista Romeo Scaccia che ha ricevuto la Medaglia di rappresentanza del Presidente del Senato e si è esibito in concerto. Dal 2015 un premio intitolato a Federico Lubino per i giovani registi debuttanti)

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Sei giorni di proiezioni a ingresso libero, dal 23 al 28 giugno, dislocate tra Il Quadrilatero, l’Accademia di Belle Arti e la Biblioteca Comunale di Sassari. Eventi speciali, tra i quali la visione di 140. La strage dimenticata di Manfredi Lucibello, sul disastro della Moby Prince del 1991, e del vincitore del David di Donatello 37°4S di Adriano Valerio. Assemblee, laboratori per bambini. Il concerto del pianista cagliaritano Romeo Scaccia, che nella serata di chiusura ha intrattenuto il pubblico con il suo repertorio ed è stato premiato dal presidente del Sardinia Film Festival, Angelo Tantaro, con la Medaglia di Rappresentanza del Presidente del Senato della Repubblica. E, soprattutto, un fitto pubblico sempre attento e partecipe: è stato un successo la IX edizione del Sardinia Film Festival che si è chiusa sabato con la premiazione dei cortometraggi vincitori nelle varie categorie in gara.

 

In realtà, la manifestazione organizzata dal Cineclub Sassari non è ancora finita ma prosegue a Martis dall’1 al 3 agosto -con il debutto del premio “Life after oil” nato da un’idea del regista Massimiliano Mazzotta- e a Villanova Monteleone dal 21 al 23 dello stesso mese con la seconda edizione del “Premio Villanova Monteleone per il Documentario”. In tutto, quindi, la nona edizione ha ben dodici giorni di programmazione e si spande per il territorio come un virus benefico, grazie al suo valore culturale riconosciuto da numerosi patrocini privati e istituzionali, ai quali quest’anno si aggiungono Unesco e Expo 2015.

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«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti e della partecipazione del pubblico che anche quest’anno ha risposto con grande entusiasmo al nostro invito –dice il direttore artistico del Sardinia, Carlo Dessì– Il patrocinio dell’Unesco è un’ulteriore conferma che ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Il nostro è un festival con un valore culturale riconosciuto a livello istituzionale e coinvolge ogni anno centinaia di giovani registi che ci mandano i loro lavori da tutto il mondo perché ci considerano una vetrina importante». Un’importanza confermata dai numeri della nona edizione, che quest’anno aveva in catalogo 240 cortometraggi su un totale di circa 800 iscritti provenienti da una sessantina di nazioni e realizzati all’80 per cento da film maker giovani, molti dei quali appena usciti dalle scuole di cinema. E poi ci sono le prime visioni, numerosissime come d’abitudine per il festival organizzato dal Cineclub Sassari: 124 prime visioni europee, 220 italiane e 230 sarde.

 

Ci vorrebbe, però, prosegue Dessì «un impegno più forte da parte della politica locale, in modo che il festival, oltre che un evento culturale importante, diventi un volano per l’economia e il turismo locale. Già negli anni scorsi abbiamo riempito gli alberghi della città di giovani registi che venivano ad assistere alle proiezioni dei loro lavori, perfino dal Brasile. Con il giusto sostegno potremmo fare ancora di più». Proprio di questo, delle potenzialità economiche e occupazionali del cinema, si è parlato durante i due giorni di assemblee e workshop di Moviementu-Rete Cinema Sardegna, l’associazione di oltre 200 lavoratori del settore audiovisivo costituitasi l’anno scorso durante l’ottava edizione del festival e riunitasi di nuovo quest’anno per fare il punto sugli ultimi dodici mesi di attività.

 

Qualcosa, a dire il vero, si sta muovendo nelle sfere istituzionali. A livello cittadino, il Sardinia Film Festival ha ricevuto parole di elogio dal neo-eletto sindaco di Sassari Nicola Sanna e dall’assessore alla Cultura Monica Spanedda, presenti all’inaugurazione e (l’assessore) alla serata finale, che hanno sottolineato l’importanza del Sardinia per la città di Sassari e manifestato la volontà di sostenerlo durante il loro mandato. Anche l’assessore regionale alla Cultura, Claudia Firino, presente a una delle serate di proiezioni, ha assicurato che al più presto convocherà un incontro con le associazioni cinematografiche e si è detta disposta ad ascoltare le loro ragioni. Infine, a livello nazionale, è di questi giorni la notizia che il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini, ha incontrato le nove associazioni nazionali di cultura cinematografica e si è impegnato a rivedere i tagli ai finanziamenti.

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Insomma, le premesse per il futuro ci sono e «anche la voglia di proseguire sulla strada fin qui intrapresa e sviluppare tutte le potenzialità del Sardinia Film Festival- assicura Carlo Dessì- soprattutto in vista della decima edizione che festeggeremo l’anno venturo». Intanto si fanno progetti e «uno di quelli che ci stanno più a cuore è l’istituzione dal prossimo anno di un premio per i giovani registi debuttanti intitolato a Federico Lubino» ha anticipato Dessì, la penultima serata del festival, dopo la proiezione del film tratto dalla sceneggiatura Culurzones (vincitrice del concorso IL cinema Racconta il lavoro) del giovane film maker sassarese scomparso nel 2012. Il lavoro di Federico è diventato un film interpretato da Carlo Delle Piane e Lia Careddu, diretto da Francesco Giusiani e girato –come avrebbe voluto il giovane film maker- all’interno di una casa di famiglia nell’agro di Sorso. Federico Lubino è stato ricordato anche con la consegna della tessera di Moviementu ai suoi genitori, Mario Lubino e Alessandra Spiga, da parte del presidente dell’associazione Marco Antonio Pani.

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Sardiniafilmfestival 2014 winners

BEST EXPERIMENTAL

The Melancholy of the sun regia di Maksim Artemev , Russia, anno 2014

 

Per aver saputo combinare elementi reali, carichi di realismo magico con momenti di pura astrazione visiva. Il cortometraggio pur rimanendo nel sentiero della ricerca e della sperimentazione ha reso tangibile le riflessioni e le considerazioni drammatiche del protagonista.

 

 

TUTTI I PREMI

 

BEST VIDEO ART

Mackey vs. film regia di Klaus Pamminger, Austria, anno 2013

 

Il lavoro video si segnala per la matura organizzazione di elementi eterogenei. Le vicende storiche e le citazioni cinefile si combinano con un uso estremamente consapevole dei linguaggi artistici. È interessante il parallelo fra le immagini – non solo di repertorio – e l’impiego della tecnica del fotomontaggio, che rimanda alle coeve avanguardie storiche.

Infine, merita una menzione la complessiva capacità di seduzione visiva del video e la “tenuta” del racconto, nonostante l’evidente rifiuto di qualunque finalità narrativa.

 

BEST INTERNATIONAL ANIMATION

The wires, regia di Marina e Tatiana Moshkova, Russia, anno 2014

 

Per aver saputo raccontare l’immensità di un istante in una storia di sublime poesia. Il tempo non è mai oggettivo ma è sempre il frutto di una visione interione. Il protagonista appeso al filo di una comunicazione e inciampa sul nodo dell’esitazione che lo riconduce alla propria realtà.

 

Menzione speciale a

Liivamees, regia di Tall Partel, Estonia, 2013

 

Il surreale cortometraggio racconta di un mondo che prende vita per difendersi dalle ineluttabilità delle cose. Le avversità non fanno altro che rafforzare la voglia di continuare a lottare e spingono il piccolo protagonista a cercare una sorta di luogo ideale.

 

  • BEST INTERNATIONAL FICTION

Salam – regia di Joan Timmers, Netherlands, 2013

Per l’eccellente sceneggiatura e l’interpretazione particolarmente convincente dei giovani protagonisti, capaci di rappresentare la profondità del sentimento di amicizia fra adolescenti, in un drammatico contesto socio-politico.

  • MENZIONE SPECIALE FICTION INTERNAZIONALE

La tiricia o còmo curar la tristeza – regia: Angeles Cruz, Mexico

Per aver trattato, con intensità narrativa ed il prevalere del linguaggio di sole immagini, un tema molto scabroso risolto in un finale positivo. Apprezzabile la spontaneità degli interpreti.

  • BEST ITALIAN FICTION

Non sono nessuno – regia: Francesco Segrè, Italy, 2013

Per la pregevole complessità cinematografica sostenuta da un montaggio veloce in sequenze ben strutturate, orchestrate da una brillante regia.

  • MENZIONE FICTION ITALIANA

Sassiwood – regia di Antonio Andrisani, Vito Cea Italy, 2013

Per lo stile lineare della regia al servizio di una storia grottesca, divertente e ironica. Più che convincenti gli interpreti.

 

MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA

L’ULTIMA VOLTA – regia di Simeone Latini, Italy, 2013

Per la capacità di realizzare, attraverso un efficace linguaggio cinematografico, un racconto di tragica attualità, con un alto valore di denuncia.

 

BEST ITALIAN ANIMATION

Cogas, Michela Anedda, Italia, 2013

 

Per aver saputo al meglio realizzare con la classica tecnica dei pupazzi animati, una “credenza” popolare che funge da monito e da intrattenimento per i bambini davanti ai focolari d’un tempo.

 

BEST VETRINA SARDEGNA PREMIO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

Un atto di dolore – regia di BASTARDI JOE, 2013, Italy,

Per essere riuscito a realizzare, attraverso la crudezza del racconto, un’opera ricca di spunti di riflessione e con un forte messaggio di denuncia, rafforzato narrativamente dal tragico epilogo.

MENZIONE VETRINA SARDEGNA

Beep – regia di ANTONELLO MURGIA, 2013, Italy

Per l’originalità del soggetto, la ricchezza di spunti di riflessione e l’efficacia con cui viene trattato il tema del rapporto fra l’uomo e le merci.

 

 

 

PREMIO DIARI DI CINECLUB

COME FOGLIE, regia di Theo Putzu, Italy, 2014

Per il richiamo ungarettiano alla precarietà dell’esistenza, per l’originalità stilistica e narrativa e il tema profondo della memoria individuale, che richiama il corso delle stagione e della natura come un processo inevitabile della vita.

 

PREMIO GIURIA STUDENTI CORSO SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E PREMIO PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA

EL NINO ALCADE (Il sindaco bambino) regia di Chiara Sulis, Italy, 2013

 

“Per la capacità di presentare un tema delicato e complicato dal punto di vista di un bambino, in chiave ironica e su un registro comico. L’opera è un’adeguata parodia che contrappone, in modo semplice ma efficace, gli inganni di un ricco candidato sindaco e la speranza del giovane protagonista, desideroso che le condizioni della sua famiglia migliorino. È una favola moderna da cui tutti noi dovremmo trarre una lezione e insegnamento”.

 

PREMIO GIURIA KIDS

I bambini che hanno partecipato ai vari laboratori organizzati in occasione del festival hanno premiato il corto:

MY STRANGE GRANDFATHER regia di Dina Velikovskaya, Russia, 2011

 

BEST INTERNATIONAL DOCUMENTARY , MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA,

MINERITA, regia di Raul de la Fuente, Spagna, 2013

Con la seguente motivazione:

Per la capacità di coniugare la cruda documentazione della realtà, con le aspirazioni di fuga e salvezza delle giovani protagoniste.

Al documentario Minerita viene inoltre assegnato il premio CINIT-FICC (cineforum Italiano e Federazione Italiana circoli del Cinema)

Con la seguente motivazione: Per il sensibile racconto sulle drammatiche condizioni di vita e lavoro femminili del sud del mondo, in un angolo di terra lontano da noi sul piano geografico, sociale e culturale; condizione di una brutalizzazione umana simbolo dello spietato sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

 

Infine viene assegnata la medaglia di rappresentanza del Presidente del Senato della Repubblica a ROMEO SCACCIA, pianista e compositore di fama internazionale con la seguente motivazione:

“Per le sue spiccate qualità artistiche e per la costante ricerca di nuove espressioni fra arte visiva, recitazione e musica, che favoriscono essenziali strumenti per la formazione e gli scambi culturali.

 

SARDINIA FILM FESTIVAL: DOMANI L’ULTIMA GIORNATA E LA PREMIAZIONE

Ricevo e voletnieri pubblico

 

PREMIAZIONE CORTI IN CONCORSO

 ULTIMA GIORNATA SFF 2014 (sabato 28)

 Ospite d’onore il pianista di fama internazionale Romeo Scaccia che riceverà il premio di rappresentanza del Presidente del Senato e suonerà per il pubblico

Romeo Scaccia

Visione David di Donatello 2014, 37°4 S di A.Valerio. Premiazione cortometraggi vincitori nelle varie categorie in concorso

La nona edizione del Sardinia Film Festival, premio internazionale di cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic, si conclude sabato 28 giugno con la visione degli ultimi corti in concorso (dalle 16, aule rossa e verde) e con la proclamazione dei lavori vincitori (alle 21 nel cortile del Quadrilatero). Nel corso della serata saranno proiettati alcuni cortometraggi realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Sassari e, come evento speciale, il vincitore del David di Donatello 2014, 37°4 S di Adriano Valerio.

Ma non finisce qui. Per il gran finale del Sardinia Film Festival arriva al Quadrilatero un ospite speciale, il compositore e pianista cagliaritano di fama internazionale Romeo Scaccia, che farà emozionare e divertire il pubblico con un concerto al pianoforte. Il musicista arriva al Sardinia per ricevere personalmente dal presidente del festival, Angelo Tantaro, la Medaglia di Rappresentanza del Presidente del Senato, uno dei tanti riconoscimenti conferiti al festival, per il suo valore, dalle più alte cariche istituzionali. La medaglia viene assegnata tutti gli anni dal presidente del Sardinia Film Festival a una personalità particolarmente rappresentativa del mondo della cultura. Quest’anno la scelta cade sul musicista cagliaritano «per le sue  spiccate qualità artistiche e per la costante ricerca di nuove espressioni artistiche fra arte visiva, recitazione, musica che favoriscono essenziali strumenti per la formazione e gli scambi culturali». Scaccia si è esibito in tutto il mondo in un repertorio che spazia dal classico al barocco , dal jazz al pop e al contemporaneo e ha suonato accanto a grandissimi nomi della musica internazionale, da Dionne Warwik a Frank Gamabale alla Kocani Orkestar. Attualmente collabora con l’American Film Institute di Los Angeles come compositore di colonne sonore per produzioni cinematografiche e come docente nei corsi di formazione dei professionisti del settore.

 

Dopo il concerto di Romeo Scaccia, i riflettori del Sardinia Film Festival illumineranno i giurati della nona edizione per la proclamazione dei cortometraggi vincitori nelle categorie in gara: Fiction, Animazione, Documentario, VideoArte, Sperimentale, Vetrina Sardegna. Quest’anno le Giurie chiamate a pronunciarsi sono quattro. La prima, la giuria ufficiale, è internazionale e formata da Marco Asunis (presidente FICC), Malachi Bogdanov (regista) e Simon Woods (produttore). C’è poi la giuria dei docenti e degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, che nominerà i vincitori nelle sezioni Sperimentale, VideoArte e Animazione; quella degli Studenti di Scienze della Comunicazione che assegnerà un premio speciale e, ultima ma non ultima, la giovanissima Giuria Kids (i giurati hanno meno di 13 anni) che giudicherà sui film andati in proiezione mercoledì scorso in Biblioteca Comunale per la sezione Sardinia Film Festival Kids.

 

Il Sardinia Film Festival prosegue a Martis dall’1 al 3 agosto con il debutto del Premio “Life after oil”, nato da un’idea del documentarista Massimiliano Mazzotta, e a Villanova Monteleone per la seconda edizione del “Premio Villanova Monteleone per il Documentario”.

 

IL SARDINIA FILM FESTIVAL PREMIA

IL COMPOSITORE E PIANISTA ROMEO SCACCIA

 

Come ormai da tradizione, anche quest’anno il Sardinia Film Festival assegna un riconoscimento speciale –la medaglia di rappresentanza del Presidente del Senato della Repubblica- a una personalità particolarmente rappresentativa del mondo della cultura. Il prescelto della IX edizione è il pianista e compositore cagliaritano, ma nato ad Addis Abeba in Etiopia, Romeo Scaccia. Ad assegnare il premio al musicista –che lo ritirerà personalmente durante la serata conclusiva del festival (sabato 28 giugno) e per l’occasione si esibirà in concerto- sarà il Presidente del SFF Angelo Tantaro. Questa la motivazione del premio: «per le sue  spiccate qualità artistiche e per la costante ricerca di nuove espressioni artiche fra arte visiva, recitazione, musica che favoriscono essenziali strumenti per la formazione e gli scambi culturali».