STANLIO SENZA OLLIO, OLLIO SENZA STANLIO: due film perduti in prima mondiale a New York

Ricevo e volentieri pubblico

​STANLIO SENZA OLLIO, OLLIO SENZA STANLIO
LA CINETECA NAZIONALE RECUPERA DUE FILM PERDUTI DI LAUREL E HARDY, GIRATI PRIMA DEL LORO SODALIZIO: SARANNO PROIETTATI IN PRIMA MONDIALE AL MoMA DI NEW YORK

 Monsieur Don_t Care - Stan Laurel (c) fotogramma tratto dalla pellicola conservata presso la Cineteca Nazionale
Stanlio e Ollio: abituati come siamo a considerarli la coppia comica più famosa della storia del cinema, fa uno strano effetto pensarli da “single”, eppure… prima di dividere la scena sul set (Zuppa d’anatra, il primo film che li vede protagonisti insieme, esce nel 1927) Stan Laurel e Oliver Hardy hanno entrambi all’attivo una lunga carriera da solisti, forte – rispettivamente – di ottanta e quasi duecentocinquanta titoli… Due filmografie sterminate, finite inevitabilmente nell’ombra di fronte al successo planetario di un sodalizio tanto solido e fortunato (interrotto soltanto dalla morte di Ollio, nel 1957). Alcuni di quei film sono giunti fino a noi, di altri invece si sono perse le tracce: tutto quel che si conosce è il titolo, spesso la sinossi, a volte la descrizione di qualche scena desunta dalle cronache d’epoca. Non stupisce, quindi, che intorno a queste comiche di quasi cento anni fa si concentrino le “indagini” di appassionati e archivisti da tutto il mondo: Italia compresa, come dimostrano due straordinari ritrovamenti del CSC – CINETECA NAZIONALE che nei prossimi giorni raggiungeranno il MoMA di New York per essere mostrati, in anteprima mondiale, alla 13. edizione di To Save and Project, uno dei principali eventi internazionali dedicati al cinema restaurato, in programma dal 4 al 25 novembre. Due scoperte che confermano una volta di più la centralità della Cineteca Nazionale, il principale archivio filmico in Italia e tra i più importanti del mondo, nella preservazione e diffusione della storia del cinema non soltanto italiano.

Maids and Muslin - Oliver Hardy (c) fotogramma tratto dalla pellicola conservata presso la Cineteca NazionaleIl primo film, Maids and Muslin, diretto da Noel Mason Smith, ha per protagonista Oliver Hardy, nel ruolo di Mr. Yards, che col socio in affari Mr. Bolts si contende le attenzioni della cassiera del proprio negozio di tessuti: un ruolo in cui già si riconoscono alcuni dei goffi gesti “romantici” che entreranno nel repertorio di Ollio. Distribuito in Italia con il titolo Fridolen direttore dei grandi magazzini, il film ottiene un grande successo tra il 1923 e il 1924: un’ottima riuscita commerciale, che probabilmente ha segnato la sorte delle copie del film, eccezionalmente usurate, causando la perdita dei titoli di testa e coda, e di alcuni frammenti intermedi. Seppure non integrale, però, questa versione italiana è l’unica conosciuta al mondo: un dato che ne rende ancora più significativo il restauro, che ha inoltre cercato di sanare le inevitabili lacune nella continuità attraverso l’inserimento di nuove didascalie (e rimettendo in sequenza corretta un frammento fuori posto). Il film sarà proiettato mercoledì 4 novembre alle ore 16 e domenica 15 novembre alle ore 18.


Stan Laurel
– di cui ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario della scomparsa – è invece l’assoluto mattatore del secondo ritrovamento, Monsieur Don’t Care di Percy Pembroke: uscita negli Stati Uniti nel 1924, ma distribuita in Italia soltanto quattro anni dopo (con il titolo di Monsieur Bocher), questa comica in due rulli vede il futuro Stanlio mettersi nei guai alla corte di Luigi XV, da dove – per un affronto al favorito del re – è costretto a fuggire, riparando in Inghilterra e facendosi passare per barbiere. Creduto perduto fino ad oggi, il film è la parodia di Monsieur Beaucaire, uno dei successi di Rodolfo Valentino (messo qui apertamente in burla sin dal nome del protagonista: Rhubarb Vaselino): negli archivi della Cineteca Nazionale sono stati ritrovati e identificati circa 7 minuti di una versione italiana, che comprendono anche un’apparizione “en travesti” di Laurel. Il film sarà proiettato martedì 24 novembre alle ore 16 e mercoledì 25 novembre alle ore 16.

Con l’occasione, ricordiamo che la Cineteca Nazionale è presente alla 13. edizione di “To Save and Project” anche con il nuovo restauro digitale di Profondo rosso di Dario Argento (supervisionato dall’autore), in programma giovedì 5 novembre alle ore 18.30 e domenica 8 novembre alle ore 17.

COMUNICAZIONI INTERESSANTI: NATIONAL GALLERY di Frederick Wiseman al cinema solo l’11 marzo

Ricevo e volentieri pubblico

Dopo lo straordinario successo dei tour cinematografici tra le sale dell’Hermitage di San Pietroburgo, dei Musei Vaticani di Roma, del MoMA di New York, della Tate Modern di Londra e del Museo Mauritshuis dell’Aia che hanno portato in sala più di 70.000 persone sancendo il successo

di un nuovo genere cinematografico

Arriva al cinema

Il Leone d’Oro alla Carriera alla Mostra del Cinema di Venezia

Frederick Wiseman

con

NATIONAL GALLERY

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Sbarca sul grande schermo mercoledì 11 marzo solo per un giorno

il film sul Museo di Londra che ha conquistato il pubblico e la critica

al Festival di Cannes

Ecco il trailer http://bit.ly/17OFYk9

Magnifico

New York Times

 

Raccolgo sempre moltissime ore di girato. Per questo i miei film sono ogni volta dei mosaici. Lo scopo del montaggio è così quello di trovare una struttura e una ritmica sulle quali non ho mai idee precostituite (…).

I miei film sono sempre una scoperta.

Frederick Wiseman

Cosa accade quando un regista dallo sguardo curioso e lucido esplora una delle più grandi istituzioni museali al mondo?

Ne nasce un film eccezionale che coltiva il gusto della lentezza e della contemplazione e che riserva sorprese continue, visione dopo visione: è National Gallery, l’ultima opera di Frederick Wiseman, Leone d’Oro alla Carriera all’ultima Mostra Cinematografica di Venezia. Presentato e acclamato lo scorso anno nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, National Gallery arriva in Italia solo per un giorno mercoledì 11 marzo distribuito da Nexo Digital e I Wonder Pictures (elenco delle sale a breve disponibile su www.nexodigital.it e trailer qui http://bit.ly/17OFYk9). Il film permetterà allo spettatore di immergersi nel museo londinese, guidandolo in un viaggio nel cuore dell’istituzione di Trafalgar Square e dei capolavori dell’arte occidentale che vi sono custoditi. Si tratta del ritratto di un luogo “dal di dentro”: una narrazione del funzionamento della National Gallery e del suo rapporto con il mondo, ma anche delle persone che vi lavorano giorno dopo giorno, del suo pubblico, dei suoi dipinti. In un gioco di specchi continuo e vertiginoso, in un mosaico dove il cinema osserva le opere d’arte e la pittura guarda con curiosità al cinema.

Del resto è proprio questa una delle grandi qualità di Wiseman, narratore paziente e “invisibile” sempre attento ai minimi dettagli: la sua capacità di svelare, con discrezione e grazia, i segreti dei microcosmi che si trova di volta in volta a indagare. In National Gallery scopriamo così il teschio deformato che si nasconde nell’olio su tavola degli Ambasciatori di Holbein il Giovane per passare poi a partecipare alle riunioni dello staff del museo assieme al Direttore Nicholas Penny, a prendere parte alle problematiche su illuminazione e restauri, a lasciarci stupire dalla composizione rivelata dai Raggi X sotto il Ritratto di Federico Rihel a Cavallo di Rembrandt, a partecipare al balletto, coreografato da Kim Brandstrup e Wayne McGregor, messo in scena nelle sale del museo in occasione della mostra Metamorfosi: Tiziano. Senza dimenticare le proteste ambientaliste degli attivisti di Greenpeace, arrampicati sulla facciata del Museo. Quelli che il regista porta in scena sono così momenti quotidiani di quella “creatura viva” che è la National Gallery: per comporre questo quadro di 180 minuti -tra le opere di Leonardo, Caravaggio, Turner, Goya, Tiziano, Holbein, Bronzino, Rembrandt, Velasquez, Pisarro… – Wiseman ha messo infatti in pratica il metodo che caratterizza da sempre il suo lavoro. Si è immerso nelle realtà del museo, vivendoci per settimane e settimane, riprendendo tutto e quindi selezionando e montando pazientemente le 170 d’ore di riprese raccolte, senza mai aggiungere voci fuori campo né interviste.

Frederick Wiseman

Nato il 1 ° gennaio 1930 a Boston, Massachusetts, Wiseman si è dedicato a lungo al profilo delle grandi istituzioni del Nord America e quindi a quelle del resto del mondo. Dopo aver studiato legge alla Yale University, ha iniziato ad insegnare, seppur senza convinzione. Nel 1967 è uscito nelle sale il suo primo documentario Titicut Follies, che gettava uno sguardo accurato e terribile sulla realtà dei manicomi criminali. Sin da subito l’opera di Wiseman si è distinta chiaramente da quella dei suoi contemporanei: i suoi film, spesso avvicinati ai saggi letterari, non presentano interviste, musiche o commenti aggiunti in fase di montaggio ma offrono una visione cruda e schietta della realtà, permettendo allo spettatore di costruirsi la propria personale opinione. Tra i film più noti di Wiseman ci sono High School, Hospital, Juvenile Court, Primate, Welfare, Meat, The Store, Near Death, Central Park, Zoo, Ballett, La Comédie française, Public Housing, Belfast Maine, Domestic Violence, La dernière lettre, The Garden e La Danse. Le Ballet dell’Opéra de Paris.

Le opere di Frederick Wiseman sono state selezionate e premiate in molti festival in tutto il mondo, da Cannes a Berlino sino alla Mostra del Cinema di Venezia dove Wiseman ha presentato nel 2013 At Berkley sulla crisi che ha colpito gli atenei Usa e dove ha ricevuto, l’anno successivo, il Leone d’Oro alla Carriera. Wiseman è inoltre membro onorario dell’American Academy of Arts and Letters.

National Gallery è distribuito in l’Italia da Nexo Digital e I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection e con Sky Arte HD e MYmovies.it.

 

 

Unipol Biografilm Collection e I Wonder Pictures

Unipol Biografilm Collection è l’innovativo sistema di distribuzione cinematografica sviluppato da Biografilm Festival che ha deciso, grazie al fondamentale contributo di Gruppo Unipol, di portare nelle sale italiane un’accurata selezione di documentari e biopic incisivi ed efficaci nel delineare nuovi modi di raccontare e comprendere temi e dinamiche del mondo contemporaneo.

Nexo Digital

Nexo Digital nasce dalla competenza di oltre 60 anni di esperienza nel settore dell’esercizio e della distribuzione cinematografica. Pioniere e leader sul mercato mondiale nell’ambito della distribuzione di EVENTI AL CINEMA in alta definizione – dai concerti alle mostre d’arte, dai documentari agli spettacoli teatrali, dal balletto agli anime – Nexo Digital si impegna nella diffusione di eventi di qualità e di valore culturale e sociale, a favore di un modo nuovo di vivere il cinema. In Italia tra gli ultimi titoli di grande successo di Nexo Digital Justin Bieber Believe, One Direction. Where we are, Modà. Come in un film, Nick Cave. 20.000 Days on Earth, David Bowie is, Hermitage, Musei Vaticani 3D. Sempre nel corso del 2014 nell’ambito di un’espansione internazionale del proprio business, Nexo Digital ha offerto una slate di prodotti unici ai propri partner internazionali: la cerimonia di Canonizzazione di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II in diretta da Piazza San Pietro a Roma (proposta nelle sale di 20 paesi del mondo in 3D), Musei Vaticani 3D e A Hard Day’s Night. Tutti i dettagli e il calendario degli eventi Nexo Digital sono disponibili e sempre aggiornati su www.nexodigital.it.

Ecco i prossimi appuntamenti della Grande Arte sul Grande Schermo

(dettagli e sale in aggiornamento su www.nexodigital.it)

 

Martedì 10 Febbraio 2015 | REMBRANDT

Dalla National Gallery di Londra e dal Rijkmuseum di Amsterdam prende il via un viaggio alla scoperta dell’artista protagonista assoluto del secolo d’oro olandese: un viaggio tra i segreti dei volti che, come diceva Ernst H. Gombrich, gli occhi sagaci e attenti di Rembrandt paiono riuscire a svelare. Uno straordinario ed imperdibile appuntamento alla scoperta del Rembrandt ricco e rivoluzionario degli ultimi anni, con la serie di autoritratti e gli eccezionali chiaro scuri de La Ronda di Notte, in un mix di storia di vita dell’artista e di dietro le quinte della mostra.

 

Mercoledì 11 Marzo 2015 | NATIONAL GALLERY di FREDERICK WISEMAN

Un brulicare di studenti e turisti, appassionati e curiosi, un flusso ininterrotto di vite e di storie che entra nella National Gallery di Londra, dilaga nei saloni dai colori forti, guarda e si lascia guardare dai ritratti nelle grandi cornici. C’è chi va a trovare il proprio quadro preferito e chi si lancia in un’orgia di scoperte variegate. Chi sfila distratto e chi si incanta per ore. Chi si siede per terra a copiare la mano di Tiziano e chi si china per incontrare le prospettive di Holbein. E c’è chi lavora o cerca di lavorare: curatori, custodi, negozianti… Il ritratto di un grande luogo della cultura e un originale racconto sull’arte, sull’intenso e continuo dialogo tra i capolavori del nostro passato e le passioni del nostro presente. Ultima illuminante creazione di Wiseman, presentata a Cannes 2014.

 

Martedì 14 Aprile 2015 | VINCENT VAN GOGH

E’ probabilmente l’artista più amato di tutto il mondo. Il più studiato, copiato, ammirato. Ed è proprio il Museo Van Gogh di Amsterdam ad aprire per la prima volta le sue porte al cinema e mostrare i suoi tesori in un film evento sorprendente che celebrerà il 125° anniversario della morte dell’artista. Grazie alla stretta collaborazione con gli esperti del Museo, gli spettatori potranno gustarsi su grande schermo i capolavori coloratissimi dell’artista mentre gli ospiti appositamente invitati getteranno nuova luce sulla figura di Vincent Van Gogh.

Martedì 21 Aprile 2015 | CATTEDRALI DELLA CULTURA 3D da un’idea di WIM WENDERS

 

Se queste costruzioni potessero parlare cosa ci potrebbero raccontare? Celebri registi come Robert Redford, Michael Madsen e Wim Wenders, ciascuno con il proprio stile, confezionano un progetto in 3D per dare voce ad alcuni degli edifici più rappresentativi delle comunità umane e per mostrare allo spettatore come essi siano in realtà dei punti di riferimento, dei guardiani della memoria, delle manifestazioni materiali del pensiero e dell’azione umana

Martedì 26 Maggio 2015 | GLI IMPRESSIONISTI

Uno straordinario tour alla scoperta dei pionieri di una rivoluzione che ha stravolto il mondo dell’arte raccontata attraverso una nuova sorprendente mostra sul collezionista d’arte parigino Paul Durand-Ruel, primo paladino degli impressionisti sin da quando nel 1886 li espose a New York, facendo conoscere ai ricchi americani la rivoluzionaria pittura francese moderna. Sarà un’immersione nel mondo di Cezanne, Monet, Degas e compagni, gli artisti della rottura che sarebbero diventate icone della cultura moderna.

COMUNICAZIONI INTERESSANTI: REMBRANDT sul grande schermo martedì 10 febbraio

Ricevo e volentieri pubblico

Dopo lo straordinario successo dei tour cinematografici tra le sale dell’Hermitage di San Pietroburgo, dei Musei Vaticani di Roma, del MoMA di New York, della Tate Modern di Londra  e del Museo Mauritshuis dell’Aia che hanno portato in sala più di 70.000 persone sancendo il successo di un nuovo genere cinematografico

 

Nexo Digital è lieta di presentare

REMBRANDT

Dalla National Gallery di Londra e dal Rijksmuseum di Amsterdam

 

Arriva sul grande schermo martedì 10 febbraio solo per un giorno

il tour cinematografico che mostra l’arte potente, commuovente e rivoluzionaria degli ultimi anni di Rembrandt

 Rembrandt[1]

Trailer qui: http://bit.ly/1BM5T5g

 

 

Dalla National Gallery di Londra e dal Rijkmuseum di Amsterdam prende il via un viaggio alla scoperta del protagonista assoluto del secolo d’oro olandese: Rembrandt. Un viaggio tra i segreti dei volti che, come scriveva lo storico dell’arte Ernst H. Gombrich, solo gli occhi sagaci e attenti dell’artista olandese paiono riuscire a svelare. Uno straordinario ed imperdibile appuntamento alla scoperta del Rembrandt onesto, profondamente commovente e rivoluzionario degli ultimi anni.

Rembrandt, il tour cinematografico che arriva su grande schermo solo per un giorno martedì 10 febbraio (elenco delle sale a breve disponibile su www.nexodigital.it), racconta infatti la mostra “Rembrandt: The Late Works”, ospitata nelle due prestigiose sedi della National Gallery di Londra e del Rijkmuseum di Amsterdam. Una ricca retrospettiva sulle ultime opere di Rembrandt che permette una migliore comprensione del suo stile e delle sue tecniche. Il film, con la voce narrante del pluripremiato attore Robert Lindsay, presenta interviste con la curatrice della mostra Betsy Wieseman e con Jonathan Bikker, curatore della ricerca presso il Rijksmuseum. Un’esplorazione tra la serie di autoritratti e gli eccezionali chiaro scuri de La Lapidazione di Santo Stefano, La Ronda di Notte, La Sposa Ebrea, in un mix di storia di vita dell’artista e di dietro le quinte della mostra.

Betsy Wieseman, curatrice della collezione dei pittori olandesi e fiamminghi della National Gallery che copre il periodo dal 1600 al 1800, ha dichiarato “Alcuni penseranno che Rembrandt fosse più creativo da giovane, all’inizio della sua carriera artistica, quando traboccava di energia e passione. Ma ritengo che una volta osservate le opere della sua maturità anche costoro comprenderanno che questo artista era altrettanto creativo, pieno di energia e pronto a sperimentare anche in questa ultima fase della sua vita”.

Il produttore e regista Phil Grabsky spiega “Rembrandt è uno di quegli giganti dell’arte di tutti i tempi. Ma per conoscerlo davvero bisogna osservarlo nel dettaglio. E’ quello che fa questa mostra. E sia che possiate andare a vederla personalmente, sia che non riusciate (magari a causa delle code epiche), questo film vi permetterà di partecipare a uno di quegli appuntamenti che capitano solo una volta nella vita”.

 

Ecco i prossimi appuntamenti della Grande Arte sul Grande Schermo

(dettagli e sale in aggiornamento su www.nexodigital.it)

 

Martedì 10 Febbraio 2015 | REMBRANDT

Dalla National Gallery di Londra e dal Rijkmuseum di Amsterdam prende il via un viaggio alla scoperta dell’artista protagonista assoluto del secolo d’oro olandese: un viaggio tra i segreti dei volti che, come diceva Ernst H. Gombrich, gli occhi sagaci e attenti di Rembrandt paiono riuscire a svelare. Uno straordinario ed imperdibile appuntamento alla scoperta del Rembrandt ricco e rivoluzionario degli ultimi anni, con la serie di autoritratti e gli eccezionali chiaro scuri de La Ronda di Notte, in un mix di storia di vita dell’artista e di dietro le quinte della mostra.

 

Martedì 14 Aprile 2015 | VINCENT VAN GOGH

E’ probabilmente l’artista più amato di tutto il mondo. Il più studiato, copiato, ammirato. Ed è proprio il Museo Van Gogh di Amsterdam ad aprire per la prima volta le sue porte al cinema e mostrare i suoi tesori in un film evento sorprendente che celebrerà il 125° anniversario della morte dell’artista. Grazie alla stretta collaborazione con gli esperti del Museo, gli spettatori potranno gustarsi su grande schermo i capolavori coloratissimi dell’artista mentre gli ospiti appositamente invitati getteranno nuova luce sulla figura di Vincent Van Gogh.

Martedì 26 Maggio 2015 | GLI IMPRESSIONISTI

Uno straordinario tour alla scoperta dei pionieri di una rivoluzione che ha stravolto il mondo dell’arte raccontata attraverso una nuova sorprendente mostra sul collezionista d’arte parigino Paul Durand-Ruel, primo paladino degli impressionisti sin da quando nel 1886 li espose a New York, facendo conoscere ai ricchi americani la rivoluzionaria pittura francese moderna. Sarà un’immersione nel mondo di Cezanne, Monet, Degas e compagni, gli artisti della rottura che sarebbero diventate icone della cultura moderna.

La Grande Arte sul Grande Schermo è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con il media partner MYmovies.it

LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA e altri tesori del Museo Mauritshuis al cinema martedì 13 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

Dopo lo straordinario successo dei tour cinematografici tra le sale dell’Hermitage di San Pietroburgo, dei Musei Vaticani di Roma, del MoMA di New York e della Tate Modern di Londra che hanno portato in sala più di 60.000 persone sancendo il successo di un nuovo genere cinematografico

 

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LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA

L’opera di Vermeer e altri tesori del Museo Mauritshuis

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Arriva sul grande schermo solo martedì 13 gennaio

il tour cinematografico che racconta il ritorno

a casa della Monna Lisa del Nord in occasione della riapertura del museo dopo 2 anni di restauri

Trailer qui: http://youtu.be/YbvtX-9goV4

La ragazza con l’orecchino di perla è diventata un’icona, una Monna Lisa del nord. Il suo posto è qui.

Emilie Gordenker, Direttrice del Museo Mauritshuis

 

 

Tracy Chevalier ne fece la protagonista del suo romanzo da milioni di copie vendute (dal quale fu tratto il film di Peter Webber con gli eccezionali Scarlett Johansson e Colin Firth). 350mila sono stati i visitatori che in tre mesi sono accorsi a incontrarla nel corso della mostra bolognese.

La ragazza con l’orecchino di perla, l’opera di Jan Vermeer -che 150 anni fa era soprannominato la “Sfinge di Delft” perché ben poco si sapeva della sua vita e del suo lavoro- si offre oggi al pubblico in tutta la sua silenziosa e aggraziata bellezza. Concluso un tour di due anni nei più importanti musei del pianeta (dove ha incontrato oltre 1,2 milioni di spettatori da Tokyo a New York, da Atlanta a Bologna), la gemma del Nord torna al Museo Mauritshuis  pronta a raccontare la sua storia.

 

Martedì 13 gennaio verrà così proiettato solo per un giorno nei cinema italiani (elenco a breve disponibile su www.nexodigital.it) La Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer e altri tesori dal Museo Mauritshuis, il tour cinematografico che guiderà gli spettatori tra le sale del museo dell’Aia che ri-accoglie il suo dipinto più celebre dopo due anni di restauri. Il tour al cinema esplorerà i legami tra arte e letteratura, pittura e cinema, immagini e immaginario, anche grazie alle interviste ad esperti e a scrittori, tra cui la stessa Tracy Chevalier. Oltre all’opera di Vermeer il pubblico scoprirà anche la “Lezione di anatomia del dottor Tulp” di Rembrandt e “Il Cardellino” di Carel Fabritius (reso celebre dal romanzo best seller di Donna Tartt), venendo poi trasportato dalle parole di Proust nel cuore dei più bei dipinti del XVII secolo olandese.

I lavori per restaurare e ampliare l’elegante edificio in cui risiede il Museo, situato nel centro della città, si sono ispirati al Louvre di Parigi. Percorrerne le sale grazie alle videocamere significherà esplorarlo in lungo e in largo, nella consapevolezza che le opere che vi sono racchiuse raccontano storie che da secoli alimentano l’immaginazione di scrittori e registi. Realizzati per lo più per committenti privati, più che parlare al pubblico del tempo i quadri del Museo Maurithuis si rivolgono a singoli individui e per questo risultano spesso indecifrabili e misteriosi. Proprio come La ragazza con l’orecchino di perla che rappresenta quello che gli studiosi definiscono un “tronie esotico”. I Tronie sono ritratti raffiguranti “tipi”, più che persone, e sono un genere molto diffuso nella pittura olandese del Seicento. Il volto idealizzato della fanciulla e il suo insolito e luminoso abbigliamento (dal grosso orecchino in perla al copricapo a turbante, realizzato con panni gialli e azzurri) offrono al dipinto un carattere di atemporalità e di silenzioso mistero. Un’aura di pace e armonia pervade con delicatezza l’immagine: il modo in cui la giovane donna volge il capo -con le labbra umide e socchiuse quasi volesse prendere tra un attimo la parola- stimola la fantasia di chi guarda e ha sicuramente contribuito alla straordinaria popolarità del più famoso dipinto di Vermeer.

 

Ecco i prossimi appuntamenti della Grande Arte sul Grande Schermo

(dettagli e sale in aggiornamento su www.nexodigital.it)

 

Martedì 10 Febbraio 2015 | REMBRANDT

Dalla National Gallery di Londra e dal Rijkmuseum di Amsterdam prende il via un viaggio alla scoperta dell’artista protagonista assoluto del secolo d’oro olandese: un viaggio tra i segreti dei volti che, come diceva Ernst H. Gombrich, gli occhi sagaci e attenti di Rembrandt paiono riuscire a svelare. Uno straordinario ed imperdibile appuntamento alla scoperta del Rembrandt ricco e rivoluzionario degli ultimi anni, con la serie di autoritratti e gli eccezionali chiaro scuri de La Ronda di Notte, in un mix di storia di vita dell’artista e di dietro le quinte della mostra.

 

Martedì 14 Aprile 2015 | VINCENT VAN GOGH

E’ probabilmente l’artista più amato di tutto il mondo. Il più studiato, copiato, ammirato. Ed è proprio il Museo Van Gogh di Amsterdam ad aprire per la prima volta le sue porte al cinema e mostrare i suoi tesori in un film evento sorprendente che celebrerà il 125° anniversario della morte dell’artista. Grazie alla stretta collaborazione con gli esperti del Museo, gli spettatori potranno gustarsi su grande schermo i capolavori coloratissimi dell’artista mentre gli ospiti appositamente invitati getteranno nuova luce sulla figura di Vincent Van Gogh.

Martedì 26 Maggio 2015 | GLI IMPRESSIONISTI

Uno straordinario tour alla scoperta dei pionieri di una rivoluzione che ha stravolto il mondo dell’arte raccontata attraverso una nuova sorprendente mostra sul collezionista d’arte parigino Paul Durand-Ruel, primo paladino degli impressionisti sin da quando nel 1886 li espose a New York, facendo conoscere ai ricchi americani la rivoluzionaria pittura francese moderna. Sarà un’immersione nel mondo di Cezanne, Monet, Degas e compagni, gli artisti della rottura che sarebbero diventate icone della cultura moderna.

La Grande Arte sul Grande Schermo è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con il media partner MYmovies.it

COMUNICAZIONI INTERESSANTI: MATISSE dalla Tate Modern di Londra e MoMA di New York

Ricevo e volentieri pubblico

Dopo lo straordinario successo del tour nel museo dell’Hermitage e tra le sale dei Musei Vaticani

Nexo Digital è lieta di presentare

MATISSE

L’esclusiva visita guidata nella mostra

della Tate Modern di Londra e del MoMA di New York

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Arriva sul grande schermo solo martedì 9 dicembre

il tour cinematografico che guida lo spettatore

nella trionfale mostra sui “dipinti con le forbici”

Tra interviste esclusive, performance di danza e pezzi Jazz

ispirati alle opere di Matisse

Trailer: http://bit.ly/14gNJxu

Uno spettacolo meravigliosamente orchestrato

The Observer

Occorre guardare tutta la vita con gli occhi di un bambino

Henri Matisse

Dopo l’eccezionale successo di Hermitage e Musei Vaticani 3D arriva sul grande schermo l’acclamata mostra dedicata agli ultimi anni di Henri Matisse.

 

Martedì 9 dicembre, infatti, verrà proiettato solo per un giorno nelle sale cinematografiche italiane (elenco disponibile su www.nexodigital.it) Matisse, il tour che guiderà gli spettatori tra le sale della mostra The Cut-outs della Tate Modern di Londra e del MoMA di New York. Costretto da un cancro all’intestino e da un delicato intervento chirurgico ad utilizzare la sedia a rotelle e a rinunciare alla pittura, Matisse cominciò infatti nell’ultima parte della sua vita a  dedicarsi ai “dipinti con le forbici”, realizzando i suoi celebri collages, l’arte cui questa mostra è dedicata. L’evento al cinema svelerà così un mondo intimo e un dietro le quinte emozionante, alla scoperta dell’artista della “Gioia di vivere”, la “belva” che spinse all’estremo i principi impressionisti trasformando i propri quadri in pura sintesi di linee e colori. Il film sarà arricchito da rare immagini di repertorio di Matisse al lavoro e da uno spaccato sui preparativi della mostra che a ottobre, dopo la tappa londinese della Tate Modern, si è spostata al MoMA di New York.

Ma c’è dell’altro, perché il tour cinematografico proporrà anche preziose interviste ad esperti (come il direttore della Tate, Nicholas Serota, e il direttore del MoMA, Glenn Lowry), vibranti letture dell’attore britannico Simon Russell Beale, che darà voce a Matisse, e la narrazione di Rupert Young (noto per la serie tv della BBC Merlin).

Il pubblico cinematografico potrà inoltre godere di spettacoli di musica e di danza elettrizzanti, ispirati proprio ai ritagli di Matisse. Sei anni dopo la diagnosi di cancro, infatti, Matisse pubblicò Jazz, un libro in edizione limitata contenente stampe dei suoi collage. Il libro e il suo titolo mostravano come, anche se si stava avvicinando alla fine della sua vita, Matisse fosse un uomo sempre al passo con i tempi, tanto da paragonare i ritmi dell’improvvisazione del jazz al proprio modo di lavorare ai ritagli. Così, rievocando icone jazz come Charlie Parker, il celebre musicista inglese Courtney Pine ha creato, appositamente per il film, un nuovo personalissimo pezzo, eseguito nel cuore della Tate Modern con un trio di percussioni, contrabbasso e sassofono.

Anche la danza ha sempre affascinato Matisse, ispirando una delle sue composizioni più famose, La Danza del 1909, che mostra cinque figure danzanti in cerchio. Nel 1937, inoltre, Matisse disegnò scene e costumi per un balletto con coreografia di Léonide Massine, basato sulla sinfonia n. 1 di Shostakovich. Per questo il coreografo di fama mondiale Will Tuckett ha creato, assieme alla prima ballerina del Royal Ballet di Londra, Zenaida Yanowsky, una “risposta” all’opera di Matisse: un nuovo pezzo di danza che riflette i colori, il dinamismo e la libertà dei ritagli e si basa proprio sulla musica di Shostakovich.

Spiega il regista Phil GrabskyMatisse dalla Tate Modern e il MoMA offre al pubblico internazionale la possibilità di vedere una mostra irripetibile. Anche chi ha avuto la fortuna di visitarla a Londra o New York, troverà nel tour cinematografico una vasta gamma di spunti di riflessione e di contenuti esclusivi, presentati  come di consueto nel nostro stile divertente e accessibile“.

 

Ecco i prossimi appuntamenti della Grande Arte sul Grande Schermo

(dettagli e sale in aggiornamento su www.nexodigital.it)

 

Martedì 13 Gennaio 2015 | LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA DI VERMEER (E ALTRI TESORI DEL MUSEO MAURITSHUIS)

 

Tracy Chevalier ne fece la protagonista del proprio romanzo da milioni di copie vendute (dal quale fu tratto il film premio Oscar di Peter Webber con gli eccezionali Scarlet Johansson e Colin Firt). 350mila sono stati i visitatori che in tre mesi sono corsi a incontrarla nel corso della mostra bolognese. L’opera di Jan Vermeer si offre oggi al pubblico in tutta la sua silenziosa e aggraziata bellezza. Concluso un tour di due anni nei più importanti musei del pianeta, dove ha incontrato oltre 1,2 milioni di spettatori, la gemma di Vermeer torna al Museo Mauritshuis  restaurata e pronta a raccontare la sua storia.

Martedì 10 Febbraio 2015 | REMBRANDT

Dalla National Gallery di Londra e dal Rijkmuseum di Amsterdam prende il via un viaggio alla scoperta dell’artista protagonista assoluto del secolo d’oro olandese: un viaggio tra i segreti dei volti che, come diceva Ernst H. Gombrich, gli occhi sagaci e attenti di Rembrandt paiono riuscire a svelare. Uno straordinario ed imperdibile appuntamento alla scoperta del Rembrandt ricco e rivoluzionario degli ultimi anni, con la serie di autoritratti e gli eccezionali chiaro scuri de La Ronda di Notte, in un mix di storia di vita dell’artista e di dietro le quinte della mostra.

 

Martedì 14 Aprile 2015 | VINCENT VAN GOGH

E’ probabilmente l’artista più amato di tutto il mondo. Il più studiato, copiato, ammirato. Ed è proprio il Museo Van Gogh di Amsterdam ad aprire per la prima volta le sue porte al cinema e mostrare i suoi tesori in un film evento sorprendente che celebrerà il 125° anniversario della morte dell’artista. Grazie alla stretta collaborazione con gli esperti del Museo, gli spettatori potranno gustarsi su grande schermo i capolavori coloratissimi dell’artista mentre gli ospiti appositamente invitati getteranno nuova luce sulla figura di Vincent Van Gogh.

Martedì 26 Maggio 2015 | GLI IMPRESSIONISTI

Uno straordinario tour alla scoperta dei pionieri di una rivoluzione che ha stravolto il mondo dell’arte raccontata attraverso una nuova sorprendente mostra sul collezionista d’arte parigino Paul Durand-Ruel, primo paladino degli impressionisti sin da quando nel 1886 li espose a New York, facendo conoscere ai ricchi americani la rivoluzionaria pittura francese moderna. Sarà un’immersione nel mondo di Cezanne, Monet, Degas e compagni, gli artisti della rottura che sarebbero diventate icone della cultura moderna.

 

La Grande Arte sul Grande Schermo è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con il media partner MYmovies.it

IV THINK FORWARD FILM FESTIVAL – UNA GIURIA D’ECCEZIONE

Ricevo e volentieri pubblico

 think forward

4° THINK FORWARD FILM FESTIVAL

Venezia, 12 – 13 dicembre 2014

  

UNA GIURIA D’ECCEZIONE

TRA CINEMA E SCIENZA

 Isabella Ragonese©fabioLovino_MG_1083

Il Think Forward Film Festival annuncia i nomi della giuria che sarà chiamata a decretare il cortometraggio vincitore tra i più di 70 arrivati da tutto il mondo.

La giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi del 4° Think Forward Film Festival sarà composta dal docente di Chimica dell’Università di Venezia Carlo Barbante, dal sommelier, documentarista e cineasta indie Jonathan Nossiter, regista tra gli altri di Mondovino e Resistenza Naturale, dal primo documentarista ambientale italiano Folco Quilici, autore tra i molti lavori di Sesto Continente che ha vinto il Premio Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1954, dalla nota attrice italiana Isabella Ragonese, e dalla giornalista scientifica Cristiana Pulcinelli.

“Siamo particolarmente felici di avere un panel così qualificato e insieme variegato – dichiarano i direttori Alberto Crespi e Rocco Giurato – Ci sembra che la giuria rappresenti molto bene la natura del festival, quella tensione verso il racconto scientifico attraverso il mezzo cinematografico. Siamo sicuri che il dibattito sarà di grande interesse, e rappresenterà un unicum in Italia, proprio per la capacità di unire in un solo discorso cinema, ambiente e scienza”.

 

La 4^ edizione del Think Forward Film Festival si svolgerà a Venezia il 12 e il 13 dicembre 2014.

Il Think Forward Film Festival nasce con l’obiettivo di approfondire, discutere e divulgare, attraverso cortometraggi e lungometraggi, il tema dei cambiamenti climatici e le questioni legate all’uso dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.

Think Forward Film Festival è stato lanciato nell’ottobre 2011 con una serie di proiezioni destinate ad un ampio pubblico. L’immediatezza del video consente di divulgare tematiche importanti e complesse quali i cambiamenti climatici e le energie rinnovabili, incoraggiandone così la discussione.

L’International Center for Climate Governance (ICCG) è un’iniziativa congiunta della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e della Fondazione Giorgio Cini. ICCG è oggi un centro di ricerca di fama internazionale sui cambiamenti climatici e sulle tematiche legate alla governance del clima.

L’evento è realizzato con il sostegno di Eni e del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

L’evento è patrocinato da: Comune di Venezia, Legambiente, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione del Veneto.

Media Partner: Corriere del Veneto, Rai Radio3, movieplayer.it.

2014 Think Forward Film Festival

Tel +39 041 2700443 fax +39 041 2700413

info@thinkforwardfestival.it

www.thinkforwardfestival.it

 

BIOGRAFIE DEI GIURATI

 

CARLO BARBANTE

Il Prof. Carlo Barbante è direttore dell’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali del CNR e Professore Ordinario all’Università di Venezia dove si occupa da anni di ricostruzioni climatiche ed ambientali e dello sviluppo di metodologie analitiche innovative in campo ambientale e biologico. Ha partecipato a numerose spedizioni e campagne di prelievo in aree polari e nelle Alpi ed è coordinatore di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, nonché autore di oltre 150 pubblicazioni in riviste scientifiche ad alto impatto. Docente di Earth’s Climate alla Ca’Foscari Harvard Summer School e Coordinatore del Dottorato in Science and Management of Climate Change, ha recentemente acquisito un prestigioso Advanced Grant dell’European Research Council per lo studio dell’ impatto antropico sul clima in epoca pre-industriale. È attualmente distaccato presso l’Accademia Nazionale dei Lincei.

 

JONATHAN NOSSITER

Jonathan Nossiter, regista Americano-Brasiliano premiato per film di finzione e documentari, padre di tre figli italiani, è nato a Washington D.C. nel 1961 ed è cresciuto tra Francia, Inghilterra, Italia, Grecia e India. Ha diretto sei lungometraggi: “Resistenza Naturale” (2014) presentato al Festival di Berlino ; “Rio Sex Comedy” (Toronto, 2010) con Charlotte Rampling, Bill Pullman e Irène Jacob ; “Mondovino”,  nominata per la Palma D’Oro a Cannes (2004); Signs & Wonders” (2000), con Charlotte Rampling e Stellan Skarsgard (nominato all’Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 2000). “Sunday” (1997),  con David Suchet, vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival come Miglior Film e Migliore Sceneggiatura, vincitore come Miglior Film e Premio della Critica Internazionale al Deauville Film Festival,  “Un Certain Regard” Cannes; “Resident Alien”   (1991), con Quentin Crisp, John Hurt, Sting e Holly Woodlawn. (Panorama, Berlin 1991). Una serie di 10 episodi nata da Mondovino è stata presentata in anteprima mondiale al MOMA di New York nel 2006, ed è uscito in cofanetto dvd nel 2006-8 in vari paesi. Uscirà in Italia tramite la Cineteca di Bologna nel 2015.

Il suo libro “Le Goût & Le Pouvoir” è stato pubblicato nel 2007 da Grasset in Francia e ha vinto il World Gourmand Award come “Best Book of Wine Literature” nel 2008. Nel USA e nel UK è stato pubblicato con il titolo “Liquid Memory”  nel 2009, mentre l’edizione italiana, intitolata “Le Vie del Vino” è edita da Einaudi nel 2010 (vincitore del premio “Miglior libro su vino e cultura” a Pescara). Il libro è stato pubblicato anche in Brasile, Grecia, Portogallo e Giappone. Sta scrivendo un nuovo libro per Stock in Francia, intitolato «  Insurrezione Culturale » e sta preparando un adattamento per il cinema del romanzo « 2086 »  di Santiago Amigorena.

Ha studiato pittura al Beaux Arts di Parigi e al San Francisco Art Institute e greco antico al Dartmouth College.  Ha lavorato come assistente alla regia nei teatri inglesi e per il regista Adrian Lyne nel film “Fatal Attraction”. Ha curato la carta dei vini per ristoranti a New York, Parigi, Rio, São Paulo e Roma.

Filmografia:  “Desistenza a Milano” (2014); “Resistenza Alsaziana” (2014); “Resistenza Naturale” (2014) (Berlin, Panorama); “Rio Sex Comedy” (2010) c/ Charlotte Rampling, Bill Pullman, Irène Jacob (Toronto Fest Gala); “Mondovino The Series”(2007) (Museum of Modern Art, premiere); “Mondovino”, (2004) (Concorso Palma d’Oro – Cannes); “Perdere il Filo” (2001) (Rotterdam); “Making Mischief (2001) (Rotterdam); “Signs & Wonders” (2000) c/  Charlotte Rampling, Stellan Skarsgard (Concorso – Berlino); “Searching for Arthur” (1997) c/  Arthur Penn (Locarno); “Sunday” (1997), c/  David Suchet, Lisa Harrow (Sundance Grand Jury Prize, Certain Regard-Cannes); “Resident Alien” (1991) c/ Quentin Crisp, John Hurt, Sting (Berlin, Panorama).

FOLCO QUILICI

Folco Quilici, il padre dell’esplorazione naturalistica italiana, è nato a Ferrara nel 1930.

Dopo aver iniziato un’attività di tipo amatoriale nell’ambito della ripresa cinematografica ambientalistica, si specializza in Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, con una particolare attitudine per le riprese sottomarine che lo rendono molto popolare anche al di fuori dei confini nazionali.

Il suo primo lungometraggio è ‘Sesto continente’ (Premio Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia del 1954), ricco di suggestive immagini subacquee dedicate ai mari australi. Seguono negli anni a venire film e lungometraggi dedicati al rapporto tra uomo e mare che hanno fatto storia: Ultimo Paradiso (Orso d’Argento al Festival di Berlino del 1956), Tikoyo e il suo pescecane (Premio Unesco per la Cultura del 1961), Oceano (Premio Speciale Festival di Taormina del 1971 e Premio David di Donatello 1972), Fratello Mare (Primo Premio al Festival Internazionale del Cinema Marino, Cartaghena, 1974) e Cacciatori di Navi, 1991 (Premio Umbria Fiction, 1992).

Nel 1965 cominciò la realizzazione di una serie di film sull’Italia filmata dall’alto tramite elicottero. Nel periodo che va dal 1966 al 1978 furono realizzati 14 di tali documentari, tutti aventi come titolo L’Italia vista dal cielo. A questi si affiancarono sedici volumi illustrati. I commenti dei quattordici filmati furono affidati a importanti letterati e storici d’arte dell’epoca come Cesare Brandi, Mario Praz, Italo Calvino, Guido Piovene, Michele Prisco, Ignazio Silone e Mario Soldati. Quilici si aggiudicò una nomination all’Oscar nel 1971 proprio per ‘Toscana’, uno dei quattordici film de L’Italia dal Cielo.

Successivamente ha sempre alternato la documentaristica cinematografica con l’attività giornalistica, segnalandosi per le inchieste ed i servizi speciali riguardanti l’ambiente e la civiltà.

Dal 1971 al 1989 ha diretto e curato la rubrica GEO Rete 3, RAI. Per il suo impegno nella Tv culturale ha vinto numerosi Premi Internazionali. Tra i quali nel 1976 quello del “Festival dei Popoli” per il suo lavoro sul mondo primitivo. Successivamente il Primo Premio della Critica italiana per gli otto film della Serie Alla Scoperta dell’India (1968) e per Festa Barocca (1983). Gli era stato anche assegnato il Premio della Critica Francese per Mediterranéé (1977).

Inoltre per gli otto film de L’Alba dell’Uomo (1973/1974) vince il Premio Nazionale della Critica Televisiva nel 1975.

Nel 1995 gli viene assegnata la “Targa d’Oro Europea del cinema storico-culturale”.

Dal 2002 collabora con importanti Serie televisive a Sky. Per le trasmissioni sul canale “MarcoPolo” è stato dichiarato “personaggio dell’anno” nel 2006.

Successivamente si è dedicato principalmente alla pubblicazione di numerosi testi a partire da Cacciatori di navi del 1984. Nel 2002 ha ricevuto il premio NEOS dell’Associazione Giornalisti di Viaggio, per la sua attività di scrittore. Dal febbraio 2003 al giugno 2006 ha presieduto l’ICRAM (Istituto Centrale per la ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare), ente pubblico di ricerca sul mare vigilato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Nel 2007 ha scritto la prefazione al libro Le Vie Dell’Argento, Paradiso e Inferno di Luciano Covolo e di Massimo Belluzzo (C&B Edizioni, uscita dicembre 2007).

È tra i soci fondatori dell’H.D.S. (Historical Diving Society) e dell’Associazione ambientalistica MAREVIVO.

Come fotografo opera dal 1949, accumulando un archivio d’oltre un milione d’immagini a colori e in bianco e nero, ora affidate all’Archivio Alinari. Nel 1998, è stato dichiarato “Great Master for creative excellence” dall’International Photo Contest.

Nel 2006, la Rivista FORBES lo ha inserito tra le cento firme più influenti del mondo grazie ai suoi film e ai suoi libri sull’ambiente e le culture.

Nel 2008 gli è stato consegnato il Premio “La Navicella d’Oro”, conferitogli dalla Società Geografica Italiana. “…in oltre mezzo secolo di costante attività professionale ha configurato un personale modello di viaggiatore capace di esplorare e testimoniare con persuasivo rigore e poeticità i territori più rilevanti della cultura geografica, storica e artistica della società umana del passato e del presente, pervenendo a risultati stilistico – espressivi di notevolissimo valore e di ampia valenza comunicativa.”

ISABELLA RAGONESE

Isabella Ragonese è attrice e autrice teatrale. Nel 2000 consegue il diploma di recitazione presso la Scuola Teatès (direttore Michele Perriera). Ha scritto, diretto e interpretato diverse sue opere, come Che male vi fo e Bestino, risultando vincitrice di concorsi per artisti emergenti; tra gli altri, nel 1998 il primo premio del concorso nazionale INDA (Istituto Nazionale Dramma Antico). Al cinema ha debuttato con Nuovomondo di Emanuele Crialese. È poi la protagonista del film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti, che le vale la candidatura al Nastro d’Argento come migliore attrice protagonista. Nel 2008 al Festival “Teatro e colline” porta in scena con grande successo un’opera da lei scritta e interpretata, dal titolo Mamùr. Recita poi in Viola di mare di Donatella Maiorca, Due vite per caso di Alessandro Aronadio, Oggi sposi di Luca Lucini, Dieci inverni di Valerio Mieli e Un altro mondo di Silvio Muccino. Nel 2010, con il film La nostra vita di Daniele Luchetti vince il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista. Nello stesso anno recita per la prima volta in una produzione televisiva, lavorando in uno dei film de Il commissario Montalbano, ed è inoltre madrina della 67esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove viene presentato il film Il primo incarico, regia di Giorgia Cecere, di cui è protagonista. È ancora la protagonista del film di Fabio Volo Il giorno in più e nel 2012 è stata insignita al Festival di Berlino del premio “Shooting Star” come miglior talento europeo dell’anno. Sempre nel 2012, da gennaio a maggio, recita a teatro ne La commedia di Orlando per la regia di Emanuela Giordano, liberamente tratto dal romanzo Orlando di Virginia Woolf. Nel maggio 2013 è in teatro al Piccolo Eliseo con lo spettacolo Taking care of baby di Dennis Kelly, per la regia di Fabrizio Arcuri. Sempre nel 2013 gira La sedia della felicità diretto da Carlo Mazzacurati, Una storia sbagliata di Gianluca Tavarelli e Il giovane favoloso di Mario Martone presentato in concorso alla 71° Mostra del cinema di Venezia. Il 2014 la vede protagonista dello spettacolo teatrale African Requiem di Stefano Massini dedicato alla giornalista Ilaria Alpi ed è in tournée anche con lo spettacolo Italia Numbers, reading concerto con Cristina Donà, cantautrice sperimentale. Negli ultimi mesi del 2014 è impegnata sul set della fiction Rai Un mondo nuovo diretta da Alberto Negrin e del nuovo film di Giorgia Cecere Un posto bellissimo.

 

CRISTIANA PULCINELLI

Cristiana Pulcinelli è una giornalista scientifica e scrittrice, è nata e vive a Roma e ha due figli. Laureata in filosofia, ha lavorato per molti anni al quotidiano l’Unità, prima come redattrice, poi dirigendo le pagine culturali e quelle scientifiche. Dal 2000 è giornalista freelance e collabora con quotidiani e riviste. Dal 2001 insegna al master in comunicazione della scienza della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste. Ha scritto diversi libri per adulti e per ragazzi: Sfide e paure del terzo millennio (curatore). Avverbi editore 1999; Contagio (con Pietro Greco e Enrico Girardi). Editori Riuniti 2003; Clima e globalizzazione. Franco Muzzio 2007; Alla ricerca del primo uomo. Storia e storie di Mary Leaky.  Editoriale scienza 2008; Pannocchie da Nobel. Storia e storie di Barbara McClintock. Editoriale scienza 2012; Margherita Hack. Pan di stelle (curatore). Sperling & Kupfer 2014; Rita Levi Montalcini (con Tina Simoniello). L’Asino d’oro editore, 2014.

MASTERCLASS DI LECH MAJEWSKI AL FESTIVAL DEL CINEMA POLACCO

Ricevo e volentieri pubblico

PER LA II EDIZIONE DI CIAKPOLSKA – FESTIVAL DEL CINEMA POLACCO VENERDI’ 7 NOVEMBRE SI SVOLGERA’ UNA MASTERCLASS DI LECH MAJEWSKI ALL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI ROMA E

SABATO 8 UN FOCUS A LUI DEDICATO AL CINEMA TREVI

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Nell’ambito della rassegna CIAKPOLSKA – Festival del cinema polacco, (a Roma dal 5 al 9 novembre); venerdì 7 novembre alle ore 11.00 presso l’Accademia di Belle Arti in via di Ripetta 222 Lech Majewski terrà una masterclass rivolta agli studenti dell’Academia e aperta al pubblico. L’incontro con il regista polacco sarà condotto da Dario Evola, professore della Cattedra di Estetica dell’Accademia.

Majewski, Artista a tutto tondo, è regista, pittore, compositore e scrittore. Nato a Katowice in Polonia nel 1953 e si e diplomato alla Scuola di Cinema di Łodź nel 1977. Ha lavorato negli Stati Uniti, e ora vive in Polonia. A lui nel 2006 il MoMa di New York ha dedicato una retrospettiva completa dei suoi lavori.

ASCOLTA L’INTERVISTA ESCLUSIVA DI MARINA AL REGISTA – https://www.youtube.com/watch?v=pth4Z0k237A

Sabato 8 novembre, inoltre, presso il Cinema Trevi, saranno presenti tre dei suoi film più celebri, due dei quali fanno parte della cosiddetta trilogia sull’arte: Il giardino delle delizie e Onirica.

La giornata partirà alle ore 17.00 con la proiezione de Il giardino delle delizie. Ispirato al celebre trittico de pittore fiammingo Hieronymus Bosch. Alle ore 19.00 si terrà un incontro con Majewski condotto da Dario Evola a cui prenderanno parte la costumista Dorota List e Massimiliano Cutrera, tra gli interpreti del suo ultimo film Orinica del 2014 che sarà proiettato al termine dell’incontro. Onirica, capitolo conclusivo della trilogia, è una visionaria storia d’amore ispirata alla Divina Commedia di Dante. Il film è stato presentato in anteprima italiana al Bif&St 2014. A seguire, alle 21,30 la proiezione del Il vangelo secondo Harry del 1994, una moderna parabola sulla fragilità della coppia, con protagonista Viggo Mortensen.

Partner di questa seconda edizione di CIAKPOLSKA, promossa, dall’Istituto Polacco di Roma sono: Cortoitaliacinema, RIFF, Polish Film Institute, Trieste Film Festival, Bari Film Festival, Lux Film DaysParlamento Europeo, Casa del Cinema, Cineteca NazionaleCinema Trevi, Parthénos Distribuzione e CGHome Video, con il Patrocinio di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica.

I Programma completo su: www.istitutopolacco.itwww.riff.it


LOCATION: Accademia di Belle Arti in via di Ripetta 222 Cinema Trevi – vicolo del Puttarello, 25

La rassegna si terrà inoltre presso la Casa del Cinema – largo Mastroianni, 1

ingresso gratuito

CIAKPOSKA – il cinema polacco torna a Roma dal 5 al 9 novembre

Ricevo e volentieri pubblico

DAL 5 al 9 NOVEMBRE 2014 IL CINEMA POLACCO TORNA A ROMA CON LA II EDIZIONE DI CIAKPOLSKA – FESTIVAL DEL CINEMA POLACCO APRE LA RASSEGNA “IDADI PAWEŁ PAWLIKOWSKI IL FILM CANDIDATO ALL’OSCAR 2015 – LECH MAJEWSKI SARA’ OSPITE D’ONORE

Dal 5 al 9 novembre si terrà a Roma la seconda edizione del Festival del cinema polacco CIAKPOLSKA. 16 lungometraggi saranno protagonisti di queste 5 giornate dedicate alla produzione cinematografica polacca per far conoscere in Italia alcuni tra gli autori più rappresentativi della nuova generazione di cineasti del paese. I film saranno proiettati alla Casa del Cinema e al Cinema Trevi.

Ad aprire la rassegna “Ida” di Paweł Pawlikowski che sarà presentato il 5 novembre alla Casa del Cinema. “Ida”, film pluripremiato e distribuito in 56 paesi, è finalista del Premio Lux del Parlamento Europeo e il candidato della Polonia agli Oscar 2015. ll successo clamoroso riscosso all’estero fa di “Ida” uno dei maggiori capolavori della cinematografia polacca degli ultimi anni. Alla serata, organizzata in collaborazione con il Parlamento Europeo – Lux Film Days, sarà presente la sceneggiatrice Rebecca Lenkiewicz.

Le donne saranno le grandi protagoniste di questa edizione della kermesse. Alla Casa del Cinema, che ospiterà la sezione dedicata al Nuovo Cinema Polacco, saranno presentati, tra gli altri, film girati da cineaste che portano sullo schermo temi forti: Malgorzata Szumowska con “In the name of…” – vincitore del Milano Mix Festival 2013 – affronta temi delicati come la sessualità dei sacerdoti, l’omosessualità e la chiesa. Anna Kazejak con “La promessa”, anteprima italiana al Giffoni Film Festival 2014, ci offre una riflessione sull’amore nei tempi dei social network. Joanna e Krzysztof Krauze con “Papusza” affrontano, invece, la tematica della ricerca dell’identità attraverso la storia della poetessa gitana Papusza.

Un omaggio speciale sarà dedicato all’Insurrezione di Varsavia del 1944 nel suo 70° anniversario con il film “Stones for the Rampart” di Robert Glinski, che racconta le drammatiche vicende dei giovani al tempo della guerra. Il regista sarà tra gli ospiti del festival.  Glinski, oltre a essere un autore noto in patria è stato anche il rettore della prestigiosa Scuola di Cinema e TV di Łodz. Imperdibile occasione di vedere anche il cortometraggio che riproduce la simulazione di un volo aereo sulla Varsavia distrutta alla fine della seconda guerra mondiale.

Il weekend dell’8 e 9 novembre si svolgerà al Cinema Trevi e sarà, invece, dedicato ai maestri del cinema polacco. Dopo l’omaggio della prima edizione del festival ad Andrzej Zulawski, quest’anno è la volta di Lech Majewski, regista e scrittore a cui nel 2006 il MoMa di New York ha proposto una retrospettiva completa dei suoi lavori. Majewski è autore del trittico “Il giardino delle delizie”, “I colori della passione” e “Onirica”, tutti e tre distribuiti in Italia da Cecchi Gori Home video (CGHV). Majewski sarà presente per un incontro al Cinema Trevi sabato 8 novembre. Per l’occasione sarà proiettato il suo ultimo film Onirica (2014), una visionaria storia d’amore ispirata alla Divina Commedia di Dante.

Di Majewski sarà proiettato anche il “Il Vangelo secondo Harry”, film del 1994 una sorta di moderna parabola sulla fragilità della coppia, con protagonista Viggo Mortensen.

Oltre alle proiezioni, la Casa del Cinema ospiterà una mostra fotografica Heroin(a) di Tomasz Tyndyk dedicata alla nuova generazione delle attrici polacche ed uno spazio in cui saranno presentati, durante tutto il festival, cortometraggi di giovani registi prodotti dallo Studio Munk.

Per la prima volta verrà assegnato dal pubblico romano, il Premio del Pubblico per il Migliore Film. La pellicola vincitrice sarà presentata il 16 Dicembre alle ore 20 presso il Polo Culturale Visiva all’interno della rassegna “Trip – frammenti di viaggio” che proporrà, tra gli altri, “Onirica” di Majewski  in streaming sul portale romefilmmarket.com.

Partner di questa seconda edizione di CIAKPOLSKA, promossa, dall’Istituto Polacco di Roma sono: Cortoitaliacinema, RIFF, Polish Film Institute, Trieste Film Festival, Bari Film Festival, Lux Film DaysParlamento Europeo, Casa del Cinema, Cineteca NazionaleCinema Trevi, Parthénos Distribuzione e CGHome Video. La rassegna ha il Patrocinio di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica.

I Programma completo su: www.istitutopolacco.itwww.riff.it

LOCATION: Casa del Cinema – largo Mastroianni, 1 Cinema Trevi – vicolo del Puttarello, 25  – ingresso gratuito

TORINO FILM FESTIVAL e FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO insieme per la prima volta

Ricevo e volentieri pubblico

 

S’inaugura quest’anno la collaborazione tra il Torino Film Festival e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, centro per l’arte contemporanea sempre attento alla contaminazione tra le diverse discipline artistiche.

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L’evento, che si aprirà nella sede della Fondazione il giorno precedente il festival (21-29 novembre) e proseguirà poi nelle sale del TFF, è una “personale” dedicata alla giovane videoartista, performer e regista statunitense Josephine Decker.
Inserita da Filmmaker Magazine nella lista degli indie statunitensi sui quali scommettere, applaudita da Indiewire e da The New Yorker, accostata a David Lynch e Terrence Malick, Josephine Decker ha esordito nel lungometraggio nel 2013 con Butter on the Latch, seguito nel 2014 da Thou Wast Mild and Lovely. Il primo è un thriller che vede protagoniste due amiche che frequentano un corso di cultura balcanica in un bosco californiano; il secondo racconta la storia dell’attrazione tra un giovane che fa lavori stagionali in una fattoria del Kentucky e la figlia del proprietario.
Con budget ridotti, la Decker lavora sulla natura, sui volti, sulle sensazioni, sulla dimensione onirica ed emotiva, mescolando abilmente suggestioni letterarie (cita La valle dell’Eden di Steinbeck come prima fonte di ispirazione per il secondo film), caratteristiche dei più recenti indipendenti americani (come Joe Swanberg, interprete di Butter on the Latch), ricerca di una dimensione estetica personale, tocchi surreali.

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Originaria del Texas, laureata a Princeton, autrice di molti cortometraggi e video musicali, di un documentario sulla bisessualità negli States, Bi the Way, e dell’applaudito cortometraggio Me, the Terrible, ha allestito numerose performance, soprattutto su temi ambientali, e ha collaborato alle performance dell’artista Sarah Small e di Marina Abramovich al MoMA. È stata inoltre protagonista in film diretti da Joe Swanberg, Stephen Cone, Adam Wingard, Onur Tukel.
Il Torino Film Festival e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenteranno le opere dell’artista, che sarà a Torino nei giorni della rassegna. La collaborazione tra le due istituzioni è inoltre rafforzata dal fatto che, tra i riconoscimenti della 32° edizione del TFF, il “premio speciale della giuria” del concorso lungometraggi diventa da quest’anno ”Premio della Giuria-Fondazione Sandretto Re Rebaudengo” (7.000 euro).

MARCO BELLOCCHIO: A RETROSPECTIVE a New York dal 16 aprile al 7 maggio

Ricevo e volentieri pubblico

IL MOMA DI NEW YORK E ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ PRESENTANO

MARCO BELLOCCHIO: A RETROSPECTIVE

A NEW YORK DAL 16 APRILE AL 7 MAGGIO LA RETROSPETTIVA-EVENTO DEDICATA A UN MAESTRO DEL NOSTRO CINEMA.

18 film, da I pugni in tasca a Bella addormentata in copie 35 mm, di cui alcune restaurate per l’occasione, insieme a un volume collettivo di studi, interviste e testimonianze.

E dal 6 giugno la distribuzione nelle sale newyorchesi di Bella addormentata

 

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È già annunciata a New York come uno degli appuntamenti più attesi di primavera, la retrospettiva che Luce-Cinecittà e MoMA dedicano, presso i Roy and NiutaTitusTheaters, a Marco Bellocchio.

Una panoramica complessiva, che inaugura il 16 aprile con l’incontro con la stampa locale e la proiezione serale de ‘Il regista di matrimoni’, e che fino al 7 maggio farà il punto su un autore all’attenzione di critica e pubblico americani sin dal clamoroso esordio de ‘I pugni in tasca’, nel ’65, e che ha visto nel tempo periodici, notevoli ritorni di interesse, coincidenti con svolte espressive ma anche con i mutamenti sociali e di costume dell’audience statunitense, che hanno fatto di Bellocchio un cineasta tributario di un culto costante negli States, ma non interamente conosciuto.

Ora la grande retrospettiva al MoMA consente alla platea d’oltreoceano di contemplare e verificare la tenuta di cinquant’anni di cinema, in continuo e coerente dialogo con la Storia, la politica, la vita pubblica e l’intimo di una società che sconfina dall’attributo di ‘italiana’, per farsi vero, e raro, cinema-mondo.

 

Dal folgorante esordio de I pugni in tasca al recente Bella addormentata, passando dal confronto politico di La Cina è vicina, ai corpo a corpo con classici amati della letteratura e del teatro come Diavolo in corpo, Enrico IV, La balia, Il Principe di Homburg, agli exploit espressivi degli anni 2000, con capolavori come L’ora di religione, Buongiorno, notte, e Vincere, l’opera di Bellocchio si racconterà – in copie tutte 35mm – con il portato di uno sguardo preciso e mobile, corrosivo e partecipato, mutevole come il tempo che ha radiografato; il segno di un cinema eccezionalmente riconoscibile, insieme radicale e spettacolare, in cui possono convivere opposizioni come la Storia e la psiche, la lucida analisi e il gioco.

 

La retrospettiva, che segue i notevoli successi delle due precedenti organizzate da Luce-Cinecittà e Moma su Bertolucci e Pasolini (in una collaborazione ormai ventennale che ha visto portare a NY altri omaggi a grandi autori come Amelio, Virzì, Troisi, Rossellini, De Santis), è accompagnata da altre importanti iniziative.

 

Per l’occasione, Luce-Cinecittà con la Ripley’s Film di Angelo Draicchio ha curato il restauro di due pellicole: Vacanze in Val Trebbia (1980) e Gli Occhi, la bocca (1982); due episodi peraltro più che peculiari del percorso artistico di Bellocchio.

 

Il 17 aprile, presso l’Istituto italiano di Cultura di NY, sarà presentato il volume Morale e bellezza – Marco Bellocchio, curato da Sergio Toffetti e pubblicato da Luce-Cinecittà e Centro Sperimentale di Cinematografia. Più di una guida alla retrospettiva: in italiano e inglese, intessuta di saggi storico-critici, interviste e testimonianze – di collaboratori, attori, sodali del regista – e un ricco corredo fotografico e iconografico (in cui si segnalano le riproduzioni di dipinti e bozzetti di Bellocchio) un’opera autonoma e preziosa che ripropone la vocazione multiespressivadel suo cinema, tra pittura, musica, Opera, recitazione, e autobiografia.

 

Infine dal 6 giugno, grazie al progetto ‘Cinema made in Italy’, nato dalla partnership tra Istituto Luce e il network Emerging Pictures, avrà inizio la distribuzione nelle sale della Grande Mela di Bella addormentata. Un’iniziativa importante di programmazione regolare, accanto e usando come volano il grande evento espositivo, per dare continuità di visione al nostro cinema nelle sale degli USA.

 

Marco Bellocchio sarà presente a New York il 16 aprile per l’inaugurazione della retrospettiva, insieme a Pier Giorgio Bellocchio e Maya Sansa, e all’incontro del 17 aprile all’Istituto italiano di Cultura.

 

Marco Bellocchio: A Retrospectiveè organizzata da The Museum of Modern Art e Istituto Luce-Cinecittà, ed è curata da Jytte Jensen (MoMA) e Camilla Cormanni e Paola Ruggiero (Luce- Cinecittà)

 

Il volume Morale e Bellezza – Marco Bellocchio, è curato da Sergio Toffetti e edito da Luce-Cinecittà e CSC

 

 

 

Screening Schedule

Marco Bellocchio: A Retrospective

April 16—May 7, 2014

Wednesday, April 16

 

8:00                 Il Regista di matrimoni (The Wedding Director).2006. Screenplay by Marco Bellocchio. With Sergio Castellitto, Donatella Finocchiaro, Sami Frey. Framed by two gorgeously choreographed weddings—only one of which might be real—the stage is set for the spectacle of a film director in rapid decline. Sergio Castellitto is perfect as the depressive director saddled with cheating colleagues and demanding fans. When he falls for a princess in a castle guarded by two dogs and a menacing father, he’ll do anything to stop her wedding. Farcical and cynical in equal measure, the film is also a heartfelt critique of the state of the Italian movie industry and, by extension, the whole society in which “the Dead commands,” and everyone else cheats, deceives, usurps, and creates bad art, accompanied by hideous pop music. The heart of the real artist comes through in the movie itself, though, with its innocent fairy-tale symbolism and magnificent use of all kinds of imagery fueled by the imagination, from church and pagan ceremonies, to surveillance and photographic images, to dreams and movies. 100 min.Introduced by Marco Bellocchio and Maya Sansa.

 

Thursday, April 17

 

7:00                 Bella addormentata (Dormant Beauty).2012. Italy/France. Screenplay by Veronica Raimo, Stefano Rulli, Marco Bellocchio. With Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Maya Sansa. The multilayered narrative of Bellocchio’s latest film is constructed around Italy’s equivalent of the Terri Schiavo case, a legal struggle around the fate of a woman, EluanaEnglaro, suspended in a vegetative coma for 17 years. Each story plays out on a different stylistic level: domestic drama (a liberal senator risks losing the love of his deeply religious daughter), social realism (a young doctor struggles to save a drug addict from herself), and operatic delirium (a famous actress creates a theatrical spectacle around her own daughter, a young woman kept alive by a respirator). 115 min. Introduced by MarcoBellocchio,Maya Sansaand Alba Rohrwacher.

 

Friday, April 18

 

4:00                 I Pugni in tasca (Fists in the Pocket). 1965. Screenplay by Marco Bellocchio. With Lou Castel, Paola Pitagora, Marino Masé. Blending politics and psychology, Bellocchio’s first feature, made when he was 26, was among the first Italian films to give voice to the anger and alienation that would define the generation of 1968. Riding that resentment, the Dutch actor Lou Castel became a cult figure as the seizure-prone young man who unilaterally decides that the world would be better off without some members of his decaying, haute bourgeois family—including his blind mother (Liliana Gerace), whom he lures into walking off a cliff. 105 min.Introduced by MarcoBellocchio.

 

7:00                 GliOcchi, la Bocca (The Eyes, the Mouth). 1982. Italy/France. Screenplay by MarcoBellocchio, Vincenzo Cerami, Catherine Breillat. With Lou Castel, Emmanuelle Riva, Michel Piccoli. Seventeen years after Fists in the Pocket,Bellocchio reunited with his star, Lou Castel, for a follow-up study of class and family relations in the wake of a failed revolution. In a role that draws on aspects of his own life, Castel plays a fading icon of the 1960s who returns to his provincial hometown to attend the funeral of his twin brother, who has committed suicide. He finds himself drawn to his dead brother’s fiancée (Angela Molina), a working-class immigrant from Latin America, even as he blames her for his brother’s death. Premiere of newly restored version by Luce Cinecittà & Ripley’s Film.101 min.

 

Saturday, April 19

 

4:00                 Il Principe di Homburg (The Prince of Homburg).1997.Screenplay by Marco Bellocchio. With Andrea Di Stefano, BarboraBobulova, Toni Bertorelli. As comfortable with period dramas as he is with contemporary narratives, Bellocchio gave his film (based on the play by Heinrich von Kleist) the subtitle “The Morals of War.” The patriarchy of army and fatherland is vividly explored in one of the key battles of the 17th-century war between Germany and Sweden. Exterior scenes and steely prison cells are filled with sharp shadows cast by an otherworldly, luminous moon, while candlelight softens and warms the reconstructed interiors of the castle’s war room and the women’s drawing room. The prince’s struggle between his love of life—and of the young Natalie—and military codes of dignity and heroism is gorgeously expressed through Kleist’s rich language and Bellocchio’s ability to hold us at the threshold between dream and reality.
89 min.

 

7:30                 La Balia (The Nanny). 1999. Screenplay by Marco Bellocchio and Daniela Ceselli.With Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Maya Sansa. One of Bellocchio’s finest cinematic explorations of class and women’s place in the world (both symbolically and physically), is based on the novella by Luigi Pirandello, set during the dawn of 20th-century political activity among the working classes and farmers. An upper-class couple’s pleasant-enough married life in Rome sours when a baby arrives and the mother doesn’t bond with it, or as she puts it, “The baby rejects me.” The husband goes to the countryside to hire a wet nurse, a journey that’s short in distance but, as sketched in a few unforgettable scenes, reveals an entirely different milieu. As the two women— inadvertently set against each other—struggle to find their individual roles in a society full of prejudice and turmoil, their freedom to choose their own destinies is shown to be intrinsically interwoven with that of the lower classes. 106 min.

 

Sunday, April 20

 

2:00                 Enrico IV (Henry IV). 1984. Screenplay by Tonino Guerra, Marco Bellocchio, based on the play by Luigi Pirandello. With Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, LatouChardons. As befits a movie about acting, Bellocchio’s “free adaptation” of Pirandello’s 1921 play brings together two great stars of the Italian cinema: Marcello Mastroianni, as a scholar who has lived for 20 years under the trauma-induced delusion that he is the 11th-century Holy Roman Emperor Henry IV, and Claudia Cardinale, as the aristocratic woman he loved before his accident. Role-playing abounds as Henry’s psychiatrist concocts an elaborate scheme to shock him out of his medieval reverie: he’ll be forced to confront both his lady love as she is in the present, and as she was in the romantic past, as embodied by her look-alike daughter. 85 min.

 

5:00                 Buongiorno notte (GoodMorning, Night). 2003. Screenplay by Anna Laura Braghetti, Paolo Tavella, Daniela Ceselli, Marco Bellocchio. With Roberto Herlitzka, Maya Sansa, Luigi Lo Cascio. Politics, family, and the power of the subconscious again come together in Bellocchio’s disconcertingly lyrical imagining of the real-life kidnapping and execution of the Italian politician Aldo Moro. The mother-son dynamic at the center of many of Bellocchio’s films is here replaced by a metaphorical father-daughter relationship, largely imagined through dreams, between the reserved Moro (Herlitzka) and the girlish Red Brigade functionary (Sansa) who provides a middle-class front for his captors. 106 min.

 

Monday, April 21

 

4:00                 Sbattiilmostro in prima pagina (Slap the Monster on Page One). 1972. Italy/France. Screenplay by Sergio Donati. With Gian Maria Volonté, Fabio Garriba, Laura Betti. Blending footage of real demonstrations with newly shot sequences, the film opens with a bang as a right wing newspaper’s headquarters are attacked by anarchists. Presaging today’s international newspaper scandals, this scathing satire of the power alliances and manipulations of the news-gathering ilk is fast-paced and often funny. The film’s narrative demonstrates how political strategy determines every inch of coverage—and once again that sex sells news. Clearly enamored by the newspaper milieu, the film’s news-czar, played by the formidable Volonté, proudly prances around his kingdom and thinks nothing of ruining or building fake reputations around any dead or living creature that comes into his orbit—all while he himself is manipulated by the money men behind the scenes. 90 min.

 

Tuesday, April 22

 

4:00                 La Balia (The Nanny). 1999. Screenplay by Marco Bellocchio and Daniela Ceselli. With FabrizioBentivoglio, Valeria BruniTedeschi, Maya Sansa. One of Bellocchio’s finest cinematic explorations of class and women’s place in the world (both symbolically and physically), is based on the novella by Luigi Pirandello, set during the dawn of 20th-century political activity among the working classes and farmers. An upper-class couple’s pleasant-enough married life in Rome sours when a baby arrives and the mother doesn’t bond with it, or as she puts it, “The baby rejects me.” The husband goes to the countryside to hire a wet nurse, a journey that’s short in distance but, as sketched in a few unforgettable scenes, reveals an entirely different milieu. As the two women— inadvertently set against each other—struggle to find their individual roles in a society full of prejudice and turmoil, their freedom to choose their own destinies is shown to be intrinsically interwoven with that of the lower classes. 106 min.

 

8:00                 L’Ora di religione (My Mother’s Smile). 2002. Screenplay by Marco Bellocchio. With Sergio Castellitto, Jacqueline Lustig, Chiara Conti. A celebrated author of children’s books who also happens to be a dedicated atheist, Ernesto (Castellitto) is astonished to discover that his emotionally distant mother, murdered years earlier by his psychotic brother, has been proposed for sainthood by the Vatican. Here Bellocchio creates perhaps the most spectacular of his dysfunctional families, adding the political power of the Catholic Church to his ongoing study of Italy’s eternally oppressive institutions. 105 min.

 

Wednesday, April 23

 

4:30                 Il Principe di Homburg (The Prince of Homburg).1997. Screenplay by Marco Bellocchio. With Andrea Di Stefano, BarboraBobulova, Toni Bertorelli. As comfortable with period dramas as he is with contemporary narratives, Bellocchio gave his film (based on the play by Heinrich von Kleist) the subtitle “The Morals of War.” The patriarchy of army and fatherland is vividly explored in one of the key battles of the 17th-century war between Germany and Sweden. Exterior scenes and steely prison cells are filled with sharp shadows cast by an otherworldly, luminous moon, while candlelight softens and warms the reconstructed interiors of the castle’s war room and the women’s drawing room. The prince’s struggle between his love of life—and of the young Natalie—and military codes of dignity and heroism is gorgeously expressed through Kleist’s rich language and Bellocchio’s ability to hold us at the threshold between dream and reality.
89 min.

 

7:00                 Enrico IV (Henry IV). 1984. Screenplay by Tonino Guerra, Marco Bellocchio, based on the play by Luigi Pirandello. With Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, LatouChardons. As befits a movie about acting, Bellocchio’s “free adaptation” of Pirandello’s 1921 play brings together two great stars of the Italian cinema: Marcello Mastroianni, as a scholar who has lived for 20 years under the trauma-induced delusion that he is the 11th-century Holy Roman Emperor Henry IV, and Claudia Cardinale, as the aristocratic woman he loved before his accident. Role-playing abounds as Henry’s psychiatrist concocts an elaborate scheme to shock him out of his medieval reverie: he’ll be forced to confront both his lady love as she is in the present, and as she was in the romantic past, as embodied by her look-alike daughter. 95 min.

 

Thursday, April 24

 

7:00                 Diavolo in corpo (Devil in the Flesh).1986. Screenplay by Marco Bellocchio, Ennio De Concini, Enrico Palandri. With MaruschkaDetmers, Federico Pitzalis, Anita Laurenzi. For his adaptation of Raymond Radiguet’s classic 1923 novel Le Diable au corps, which shook the literary establishment upon its release, Bellocchio shifted the story to present-day Italy—and dedicated the film to his psychoanalyst. One of the first X-rated art films to be released in the U.S. by a major distributor, its frank sexuality is far less shocking today. The film’s bold mixture of sex and politics, however, remains highly provocative. An aimless, spoiled young woman desperately tries to find her way in a society that circumscribes her every move, while her mirror image, the supposedly engaged, politically extreme anarchist, conforms far too readily to bourgeois values when pressed. The liberating force here is passion: Andrei Tarkovsky collaborator Giuseppe Lanci’s gorgeous cinematography captures the amour fou lovemaking on pianos amid 1980s minimalist décor, and MaruschkaDetmers’s lauded performance as the slightly unhinged Giulia is as raw and fresh today as it was almost 30 years ago. 114 min.

 

Friday, April 25

 

4:00                 Buongiornonotte (Good Morning, Night).2003. Screenplay by Anna Laura Braghetti, Paolo Tavella, Daniela Ceselli, Marco Bellocchio. With Roberto Herlitzka, Maya Sansa, Luigi Lo Cascio. Politics, family, and the power of the subconscious again come together in Bellocchio’s disconcertingly lyrical imagining of the real-life kidnapping and execution of the Italian politician Aldo Moro. The mother-son dynamic at the center of many of Bellocchio’s films is here replaced by a metaphorical father-daughter relationship, largely imagined through dreams, between the reserved Moro (Herlitzka) and the girlish Red Brigade functionary (Sansa) who provides a middle-class front for his captors. 106 min.

 

8:00                 Bella addormentata (Dormant Beauty). 2012. Italy/France. Screenplay by Veronica Raimo, Stefano Rulli, Marco Bellocchio. With Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher. The multilayered narrative of Bellocchio’s latest film is constructed around Italy’s equivalent of the Terri Schiavo case, a legal struggle around the fate of a woman, EluanaEnglaro, suspended in a vegetative coma for 17 years. Each story plays out on a different stylistic level: domestic drama (a liberal senator risks losing the love of his deeply religious daughter), social realism (a young doctor struggles to save a drug addict from herself), and operatic delirium (a famous actress creates a theatrical spectacle around her own daughter, a young woman kept alive by a respirator). 115 min.

 

Saturday, April 26

 

1:30                 Sbattiilmostro in prima pagina (Slap the Monster on Page One). 1972. Italy/France. With Gian Maria Volonté, Fabio Garriba, Laura Betti. Blending footage of real demonstrations with newly shot sequences, the film opens with a bang as a right wing newspaper’s headquarters are attacked by anarchists. Presaging today’s international newspaper scandals, this scathing satire of the power alliances and manipulations of the news-gathering ilk is fast-paced and often funny. The film’s narrative demonstrates how political strategy determines every inch of coverage—and once again that sex sells news. Clearly enamored by the newspaper milieu, the film’s news-czar, played by the formidable Volonté, proudly prances around his kingdom and thinks nothing of ruining or building fake reputations around any dead or living creature that comes into his orbit—all while he himself is manipulated by the money men behind the scenes. 90 min.

 

5:00                 GliOcchi, la bocca (The Eyes, the Mouth). 1982. Italy/France. Screenplay by Bellocchio, Vincenzo Cerami, Catherine Breillat. With Lou Castel, Emmanuelle Riva, Michel Piccoli. Seventeen years after Fists in the Pocket,Bellocchio reunited with his star, Lou Castel, for a follow-up study of class and family relations in the wake of a failed revolution. In a role that draws on aspects of his own life, Castel plays a fading icon of the 1960s who returns to his provincial hometown to attend the funeral of his twin brother, who has committed suicide. He finds himself drawn to his dead brother’s fiancée (Angela Molina), a working-class immigrant from Latin America, even as he blames her for his brother’s death.Premiere of newly restored version by Luce Cinecittà & ipley’s Film.101 min.

 

Sunday, April 27

 

2:00                 L’Ora di religione (My Mother’s Smile).2002. Screenplay by Marco Bellocchio. With Sergio Castelitto, Jacqueline Lustig, Chiara Conti. A celebrated author of children’s books who also happens to be a dedicated atheist, Ernesto (Castellitto) is astonished to discover that his emotionally distant mother, murdered years earlier by his psychotic brother, has been proposed for sainthood by the Vatican. Here Bellocchio creates perhaps the most spectacular of his dysfunctional families, adding the political power of the Catholic Church to his ongoing study of Italy’s eternally oppressive institutions. 105 min.

5:30                 *title not in BoldI Pugni in tasca (Fists in the Pocket). 1965. Screenplay by Marco Bellocchio. With Lou Castel, Paola Pitagora, Marino Masé. Blending politics and psychology, Bellocchio’s first feature, made when he was 26, was among the first Italian films to give voice to the anger and alienation that would define the generation of 1968. Riding that resentment, the Dutch actor Lou Castel became a cult figure as the seizure-prone young man who unilaterally decides that the world would be better off without some members of his decaying, haute bourgeois family—including his blind mother (Liliana Gerace), whom he lures into walking off a cliff. 105 min.

 

 

Monday, April 28

 

7:30                 Il Regista di matrimoni (The WeddingDirector). 2006. Screenplay by Marco Bellocchio. With Sergio Castellitto, Donatella Finocchiaro, Sami Frey. Framed by two gorgeously choreographed weddings—only one of which might be real—the stage is set for the spectacle of a film director in rapid decline. Sergio Castellitto is perfect as the depressive director saddled with cheating colleagues and demanding fans. When he falls for a princess in a castle guarded by two dogs and a menacing father, he’ll do anything to stop her wedding. Farcical and cynical in equal measure, the film is also a heartfelt critique of the state of the Italian movie industry and, by extension, the whole society in which “the Dead commands,” and everyone else cheats, deceives, usurps, and creates bad art, accompanied by hideous pop music. The heart of the real artist comes through in the movie itself, though, with its innocent fairy tale symbolism and magnificent use of all kinds of imagery fueled by the imagination, from church and pagan ceremonies, to surveillance and photographic images, to dreams and movies. 100 min.

 

Wednesday, April 30

 

4:00                 Diavolo in corpo (Devil in the Flesh).1986. Screenplay by Marco Bellocchio, Ennio De Concini, Enrico Palandri. With MaruschkaDetmers, Federico Pitzalis, Anita Laurenzi. For his adaptation of Raymond Radiguet’s classic 1923 novel Le Diable au corps, which shook the literary establishment upon its release, Bellocchio shifted the story to present-day Italy—and dedicated the film to his psychoanalyst. One of the first X-rated art films to be released in the U.S. by a major distributor, its frank sexuality is far less shocking today. The film’s bold mixture of sex and politics, however, remains highly provocative. An aimless, spoiled young woman desperately tries to find her way in a society that circumscribes her every move, while her mirror image, the supposedly engaged, politically extreme anarchist, conforms far too readily to bourgeois values when pressed. The liberating force here is passion: Andrei Tarkovsky collaborator Giuseppe Lanci’s gorgeous cinematography captures the amour fou lovemaking on pianos amid 1980s minimalist décor, and MaruschkaDetmers’s lauded performance as the slightly unhinged Giulia is as raw and fresh today as it was almost 30 years ago. 114 min.

 

Thursday, May 1

 

4:30                 Discutiamo, discutiamo(Let’s discuss). 1969. In this episode from the anthology film Amore e rabbia (Love and Anger), a group of students invade a classroom spouting Maoist slogans. The short, with Bellocchio himself as the professor, makes tangible the divisive political ambitions and impotent rage of the 1968 student revolt. 24 min.
Nel Nome del padre (In the Name of the Father). 1971. With Yves Beneyton, Renato Scarpa, Piero Vida. A repressive Catholic boarding school takes care of the errant sons of the bourgeoisie with sadistic hard hands and no pedagogically legitimate goals. When a new boy arrives and seems capable of standing up to the chaotic regime, alliances are made and hopes of freedom rise—until divisiveness and fear create new hierarchies and fearsome demagogues. 2011 director’s cut. 90 min.

 

Friday, May 2

 

4:30                 La Condanna (The Conviction).1991. Screenplay by Marco Bellocchio, Massimo Fagioli. With Vittorio Mezzogiorno, Claire Nebout. Featuring a script cowritten byBellocchio’s psychotherapist, The Conviction’s thesis about women, men, and rape remains hugely controversial. After hours in a museum, a woman and a man are seemingly locked in. We observe a stylized mating ritual, and at dawn they leave, each with a different story. She says it was rape. He claims consensual sex. The contentious court case that follows debates the psychosexual theories of the day. Many of the film’s challenging ideas prove relevant to today’s discussions around sexual harassment. 95 min.

 

8:00                 Vacanze in Val Trebbia (Vacation in Val Trebbia).1980. Screenplay by Marco Bellocchio. This charming, seemingly improvised “home movie” featuring the extended Bellocchio clan reveals itself to be a bit more constructed than it first appears, but this doesn’t detract from the unpretentious, intimate feeling of peeking into the director’s private life. Occasionally (in between the idyllic images, elaborate performances by children and more questionable ones by teenagers, discussions between spouses, and bonfire entertainment for all), the poetic passages artfully transform into oneric, symbolic images, calling to mind several of Bellocchio’s favorite topics. Premiere of newly restored version by Luce Cinecittà & Ripley’s Film . 52 min.

 

Saturday, May 3

 

2:00                 Salto nel vuoto (A Leap in the Dark).1980. Italy/France/West Germany. Screenplay byMarco Bellocchio, Vincenzo Cerami, Piero Natoli. With Michel Piccoli, Anouk Aimée, Michele Placido. Judge Mauro Ponticelli (Michel Piccoli) has been living with his sister (Anouk Aimée) his whole life, but as she develops an increasingly serious mental illness he’s left uncertain how to care for her. With their relationship complicated by the introduction of a liberal young actor and an ever-present housemaid, A Leap in the Dark deftly traces the dynamics of familial and professional obligation, morality, and personal desire with a slow-burning ferocity that allows the actors to perform at the height of their power (Piccoli and Aimée both received best actor/actress prizes at the Cannes Film Festival). 120 min.

 

5:00                 La Cina è vicina (China Is Near). 1967. Screenplay by Elda Tattoli, Marco Bellocchio. With Glauco Mauri, Elda Tattoli, Paolo Graziosi. The powerful follow-up to Bellocchio’s debut proves that a trenchant critique of bourgeoisie buffoonery and the social ambitions of the working class, combined with clichéd Western assimilation of political movements in a completely corrupt political system, is plenty comical in the hands of a master satirist. This beautiful black-and-white film gleefully exposes the sorry moral and financial state of three siblings who each try to con their way through life with no particular passion or knowledge, but with the lofty goal of keeping their privileged position. They are abetted by the egotistical squabbling of the working-class friends and foes around them, endlessly scheming in love and (class) war. 107 min.

 

Sunday, May 3

 

2:30                 Vincere. 2009. Italy/France. Screenplay by Marco Bellocchio, Daniela Ceselli. With Giovanna Mezzogiorno, Filippo Timi, Fausto Russo Alesi. Vincere recounts, with operatic flair, the little-known story of Benito Mussolini’s first wife, Ida Dalser, from Mussolini’s first political undertakings in the 1910s to their postwar separation, which left Ida and her son in forced institutionalization. Using newsreels, flashy headlines, and archival footage to evoke the period, and shot through with severe shadows and a muscular elegance, Bellocchio’s film bursts with passion and authority—and reminds us of the brutality that often comes hand-in-hand with each. 128 min.

 

5:30                 Vacanze in Val Trebbia (Vacation in Val Trebbia).1980. Screenplay by Marco Bellocchio This charming, seemingly improvised “home movie” featuring the extended Bellocchio clan reveals itself to be a bit more constructed than it first appears, but this doesn’t detract from the unpretentious, intimate feeling of peeking into the director’s private life. Occasionally (in between the idyllic images, elaborate performances by children and more questionable ones by teenagers, discussions between spouses, and bonfire entertainment for all), the poetic passages artfully transform into oneric, symbolic images, calling to mind several of Bellocchio’s favorite topics. Premiere of newly restored versionby Luce Cinecittà & Ripley’s Film. 52 min.

 

Sunday, May 5

 

4:30                 Salto nel vuoto (A Leap in the Dark).1980. Italy/France/West Germany. Screenplay byMarco Bellocchio, Vincenzo Cerami, Piero Natoli With Michel Piccoli, Anouk Aimée, Michele Placido. Judge Mauro Ponticelli (Michel Piccoli) has been living with his sister (Anouk Aimée) his whole life, but as she develops an increasingly serious mental illness he’s left uncertain how to care for her. With their relationship complicated by the introduction of a liberal young actor and an ever-present housemaid, A Leap in the Dark deftly traces the dynamics of familial and professional obligation, morality, and personal desire with a slow-burning ferocity that allows the actors to perform at the height of their power (Piccoli and Aimée both received best actor/actress prizes at the Cannes Film Festival). 120 min.

 

8:00                 La Condanna (The Conviction).1991. Screenplay by Marco Bellocchio, Massimo Fagioli. With Vittorio Mezzogiorno, Claire Nebout. Featuring a script cowritten byBellocchio’s psychotherapist, The Conviction’s thesis about women, men, and rape remains hugely controversial. After hours in a museum, a woman and a man are seemingly locked in. We observe a stylized mating ritual, and at dawn they leave, each with a different story. She says it was rape. He claims consensual sex. The contentious court case that follows debates the psychosexual theories of the day. Many of the film’s challenging ideas prove relevant to today’s discussions around sexual harassment. 95 min.

 

Tuesday, May 6

 

4:30                 La Cina è vicina (China Is Near).Screenplay by Elda Tattoli, Marco Bellocchio 1967. With Glauco Mauri, Elda Tattoli, Paolo Graziosi. The powerful follow-up to Bellocchio’s debut proves that a trenchant critique of bourgeoisie buffoonery and the social ambitions of the working class, combined with clichéd Western assimilation of political movements in a completely corrupt political system, is plenty comical in the hands of a master satirist. This beautiful black-and-white film gleefully exposes the sorry moral and financial state of three siblings who each try to con their way through life with no particular passion or knowledge, but with the lofty goal of keeping their privileged position. They are abetted by the egotistical squabbling of the working-class friends and foes around them, endlessly scheming in love and (class) war. 107 min.

 

8:00                 Discutiamo, discutiamo(Let’s discuss). 1969. In this episode from the anthology film Amore e rabbia (Love and Anger), a group of students invade a classroom spouting Maoist slogans. The short, with Bellocchio himself as the professor, makes tangible the divisive political ambitions and impotent rage of the 1968 student revolt. 24 min.
Nel Nome del padre (In the Name of the Father). 1971. With Yves Beneyton, Renato Scarpa, Piero Vida. A repressive Catholic boarding school takes care of the errant sons of the bourgeoisie with sadistic hard hands and no pedagogically legitimate goals. When a new boy arrives and seems capable of standing up to the chaotic regime, alliances are made and hopes of freedom rise—until divisiveness and fear create new hierarchies and fearsome demagogues. 2011 director’s cut. 90 min.

 

 

 

Wednesday, May 7

 

4:00                 Vincere.2009. Italy/France. Screenplay by Marco Bellocchio, Daniela Ceselli. With Giovanna Mezzogiorno, Filippo Timi, Fausto Russo Alesi. Vincere recounts, with operatic flair, the little-known story of Benito Mussolini’s first wife, Ida Dalser, from Mussolini’s first political undertakings in the 1910s to their postwar separation, which left Ida and her son in forced institutionalization. Using newsreels, flashy headlines, and archival footage to evoke the period, and shot through with severe shadows and a muscular elegance, Bellocchio’s film bursts with passion and authority—and reminds us of the brutality that often comes hand-in-hand with each. 128 min.