MONTEDORO di Antonello Faretta in sala dal 15 aprile

Ricevo e volentieri pubblico

 

Montedoro, girato nel paese fantasma di Craco
e diretto da Antonello Faretta
nelle sale dal 15 aprile.
Del film ha dichiarato il regista iraniano Abbas Kiarostami: ‘Montedoro rende questo luogo indimenticabile e pone finalmente fine alla mia tentazione di fare un film a Craco!’

montedoro 3.jpg
Esce in sala dal 15 aprile, distribuito dalla Noeltan, Montedoro, scritto e diretto da Antonello Faretta, interpretato da Pia Marie Mann, Joe Capalbo, Caterina Pontrandolfo, Luciana Paolicelli, Domenico Brancale, Anna Di Dio, Mario Duca, Aurelio Donato Giordano e gli abitanti di Craco, in provincia di Matera, uno dei più famosi paesi fantasma italiani. Il film è stato recentemente scelto per inaugurare il V Meeting Internazionale del Cinema Indipendente di Matera.

montedoro 5.jpgIl film è ispirato alla storia vera dell’attrice protagonista. Una donna americana di mezza età scopre inaspettatamente le proprie vere origini solo dopo la morte dei genitori. Profondamente scossa e in preda ad una vera e propria crisi di identità, decide di mettersi in viaggio, sperando di poter riabbracciare la madre naturale mai conosciuta. Si reca così in un piccolo e remoto paese dell’Italia del Sud, Montedoro. Al suo arrivo viene sorpresa da uno scenario apocalittico: il paese, adagiato su una maestosa collina, è completamente abbandonato. Grazie all’incontro casuale con alcune persone misteriose, quelle che non hanno mai voluto abbandonare il paese, la protagonista compirà un affascinante e magico viaggio nel Tempo e nella Memoria, ricongiungendosi con gli spettri di un passato sconosciuto ma che le appartiene, parte della sua saga familiare e di quella di un’antica e misteriosa comunità ormai estinta che rivivrà per un’ultima volta.

montedoro 2.jpgPersonaggio ‘altro’ del film, il paese fantasma di Craco, abbandonato dai suoi abitanti nel 1963 a causa di una frana di vaste dimensioni. Dominato dal castello e dalla torre normanna, Craco è luogo fantastico, scelto da numerosi registi, tra i quali Francesco Rosi e Mel Gibson, per girare le loro pellicole. Il regista Abbas Kiarostami ha detto del film: ‘Montedoro rende questo luogo indimenticabile e pone finalmente fine alla mia tentazione di fare un film a Craco’.

montedoro 6.jpgIl film è prodotto da Antonello Faretta, Adriana Bruno, Pia Marie Mann per Noeltan Srl in collaborazione con: Todos Contentos Y Yo Tambien, Rattapallax Films Usa, Astrolabio Brazil, FESR Basilicata 2007/2013, Unione Europea, Regione Basilicata, Repubblica Italiana, con il sostegno di Apt Basilicata, Lucana Film Commission e The Craco Society.

Uscita:  15 aprile 2016
Distribuzione: Noeltan
Durata:  90′

Per informazioni:
www.montedorofilm.it

ISCHIA FILM FESTIVAL: PREMIO ALLA CARRIERA A PASQUALE SQUITIERI

Ricevo e volentieri pubblico

A Pasquale Squitieri il premio alla carriera dell’Ischia Film Festival

10. SquitieriDopo Sir Ken Adam, Vittorio Storaro, Krzysztof Zanussi, Giuliano Montaldo, Abel Ferrara, Pupi Avati, Jean Sorel, Abbas Kiarostami e Amos Gitai sarà riconosciuto a Pasquale Squitieri il premio alla carriera della tredicesima edizione dell’Ischia Film Festival.

Un regista senza padroni, di un cinema ruvido e diretto, incapace di compromessi. Avvocato penalista e poi regista, Pasquale Squitieri non si è fermato mai davanti a nulla. Gli hanno dato del fascista, come fecero con John Milius. Ma i grandi del nostro cinema, l’hanno sempre stimato, personalmente e creativamente.

“Il prefetto di ferro” lo ha portato nella storia, in tutti i sensi. Squitieri, però, è “I guappi” e “Razza selvaggia”, è “Camorra” e “Il pentito”, è “Corleone”. E’ il regista che si “sporca” le mani con il genere quando i suoi amici lo snobbavano, perché il cinema d’autore era uno solo e amava parlarsi addosso.

Se c’è un cinema che racconta il brigantaggio, la ferita più infame della nostra storia (una guerra civile giusta trasformata in banditismo da sterminare), lo dobbiamo a lui. Con “Li chiamarono briganti”, a un passo dal nuovo millennio, lui racconta su quali menzogne poggi il tricolore. E’ un cinema deciso e anche violento, quello di questo grande regista napoletano. Eppure, allo stesso tempo, Squitieri, soprattutto con “Gli invisibili” (forse il suo film più bello e potente), svela una dolcezza, una fragilità, che non gli sospetteresti.

Il premio sarà consegnato al Castello Aragonese d’Ischia dal direttore artistico dell’Ischia Film Festival Michelangelo Messina il prossimo 3 Luglio e per l’occasione saranno proiettati nel corso della serata “Li chiamarono briganti” e il suo ultimo lavoro “L’altro Adamo”

Opere in concorso all’Ischia Film Festival 2015
Ischia Film Festival – XIII edizione
Alto patrocinio del Parlamento Europeo per l’IFF 2015

XXXIV PREMIO AMIDEI – I COLIRI DEL CINEMA dal 10 al 16 luglio a Gorizia

Ricevo e volentieri pubblico

AmiTestatinaWeb2015 copia

Saranno “i colori del cinema” a caratterizzare 
il 34 ° Premio Amidei in programma dal 10 al 16 luglio prossimi.
Dalla black comedy alle sfumature agrodolci del cinema di Alan Berliner 
fino al nero per eccellenza di Álex de la Iglesia. 
L’autore spagnolo – da oggi nelle sale con “Le streghe son tornate” – sarà a Gorizia per ritirare il prestigioso Premio all’Opera d’Autore 2015
Si svolgerà dal 10 al 16 luglio prossimi il Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica Sergio Amidei.  Giunto alla 34° edizione e votato come sempre a indagare le infinite pieghe della scrittura cinematografica, il Premio Amidei 2015 non tradirà le aspettative portando al Palazzo del Cinema – Hiša Filna e al Parco Coronini Cronberg  di Gorizia il meglio della sceneggiatura internazionale dedicata al mondo del cinema, della tv e del web.
Un format solido che conferma gli storici appuntamenti con il Premio all’Opera d’Autore, con il centralissimo Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica e  il Premio alla Cultura cinematografica ma che si rinnova nella grafica e nella comunicazione.
Più fluida, dinamica e contemporanea, è a quest’ultima che il nuovo sito – online dal 1 giugno 2015 – si ispira. Fresco, di facile consultazione e costantemente aggiornato, il nuovo sito sarà una finestra sempre aperta sul Premio e sulle tante iniziative collaterali che lo accompagnano durante il corso dell’intero anno e che costellano la vita culturale del Palazzo del Cinema di Gorizia. 
Come ha dichiarato il direttore organizzativo del Premio Amidei Giuseppe Longo: “L’identità del Premio Amidei è solida. Sono 35 anni che alimentiamo il progetto per mantenere alto il livello qualitativo delle proposte e dei contenuti. Ma è tempo di fare un passo in avanti rinnovando l’immagine del Premio non solo per restare competitivi rispetto alla moltitudine di festival e di proposte cinematografiche, ma anche per mantenere salda l’attrattiva nei confronti degli studenti e delle nuove generazioni. Spetterà a loro scrivere il mondo della sceneggiatura del futuro”.
de_la_ Iglesia_set_Le_streghe_son_tornateUn’edizione caleidoscopica che non poteva scegliere tema migliore de “I colori del cinema” per introdurre alcune delle sezioni 2015 quali la black comedy, le sfumature agrodolci del cinema di Alan Berliner o il nero per eccellenza di Álex de la Iglesia, amatissimo autore spagnolo al quale il Premio Amidei ha deciso di attribuire il prestigioso Premio all’Opera d’Autore 2015. Istituito per omaggiare  grandi autori che si sono cimentati nel cinema e nell’immagine, che hanno saputo distinguersi come artisti completi, in particolare nell’ambito della scrittura, della sceneggiatura e della narrazione, giungendo ad una umana e completa comprensione dell’arte e della vita, il Premio è andato negli anni passati ad autori come Ken Loach, Abbas Kiarostami, Paul Schrader, Patrice Leconte, Paolo e Vittorio Taviani, Edgar Reitz e altri.
Un Premio avvalorato da una felice coincidenza,  l’arrivo nella sale italiane da oggi 30 aprile de “Le Streghe son tornate”, commedia picaresca di de la Iglesia vincitrice di 8 Premi Goya con una straordinaria Carmen Maura. Con l’occasione verrà proposta la retrospettiva di tutti i suoi lavori unitamente a tavole rotonde e incontri con il pubblico alla presenza dell’autore.
Molte altre però sono le novità e i protagonisti del Premio Amidei 2015 che verranno svelati a breve.
Il Premio Amidei è organizzato dal Comune di Gorizia Assessorato alla Cultura e dalla Associazione Culturale “Sergio Amidei” con DAMS Cinema Gorizia –  Università degli Studi di Udine, con il contributo della Regione Autonoma FVG e Fondazione Cassa Risparmio Gorizia e il patrocinio dell’AGIS Triveneto -Associazione generale dello Spettacolo Delegazione delle Tre Venezie.

THE PRESIDENT di Mohsen Makhmalbaf in anteprima a Milano

Ricevo e volentieri pubblico

THE PRESIDENT – ANTEPRIMA

DAL 17 AL 28 FEBBRAIO 2015

  The president 2

Dal 17 al 28 febbraio 2015 presso Spazio Oberdan, Fondazione Cineteca Italiana presenta THE PRESIDENT – ANTEPRIMA, capolavoro iraniano diretto da Mohsen Makhmalbaf e presentato in concorso alla 71. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (2014) nella sezione “Orizzonti”.

Mohsen Makhmalbaf è stato l’autore che insieme ad Abbas Kiarostami ha fatto grande il cinema iraniano degli anni ’80-’90 grazie a opere in cui la maestria estetica si univa a un sincero e coraggioso impegno civile pronto a sfidare il potere. Le stesse qualità si ritrovano in questo The President, che raccontando il rapporto fra un vecchio e un bambino diventa un emozionante e lucido apologo sul potere e sulla capacità di sottrarsi alle sue perversioni. Makhmalbaf riesce a leggere il presente non dimenticando il proprio vissuto di perseguitato dal regime e il proprio cinema, ma poi riesce a fare anche di più. In questi tempi di Terza guerra mondiale frammentata in più teatri di combattimento, il regista iraniano mette in luce l’elemento comune tra i vari conflitti. Ci ricorda cioè come la democrazia non possa poggiare le proprie fondamenta sulla vendetta, che deve restare confinata, se mai, ad elemento scatenante ed iniziale. Diventa poi necessario andare oltre, porsi domande apparentemente più semplici, ma in realtà più profonde, come possono essere quelle di un bambino che non si accontenta di slogan preconfezionati e a cui, per quanto gli si coprano occhi e orecchie, non si può impedire di sentire.

Martedì 17 febbraio alle ore 21.15 il critico cinematografico e scrittore Fulvio Capezzuoli introdurrà il film.

SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO

The president

Martedì 17 febbraio (h 21)/ Mercoledì 18 febbraio (h 19)/ Sabato 21 febbraio (h 17)/ Domenica 22 febbraio (h 21.15)/ Lunedì 23 febbraio (h 17)/ Mercoledì 25 febbraio (h 21.15)/ Venerdì 27 febbraio (h 18.30)/ Sabato 28 febbraio (h 18.45)

The President – Anteprima

R.: Moshen Makhmalbaf. Sc.: M. Makhmalbaf, Marziyeh Meshkini. Int.: Misha Gomiashvili, Dachi Orvelashvili, Guja Burduli, Iamze Sukhitashvili, Zura Begalishvili. Georgia/Fr./UK/Germ., 2014, 115’, v.o. sott. it.

Il dittatore di un immaginario paese caucasico si vede obbligato a scappare in seguito a un colpo di stato. Intraprende così un viaggio alla scoperta del proprio Paese, accompagnato dal nipote di cinque anni. Viaggiando attraverso le terre che il Presidente – ora travestito da musicista di strada per non farsi riconoscere – governava, l’ex dittatore inizia a vedere il proprio popolo sotto una prospettiva completamente nuova.

Film in concorso alla 71. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (2014) nella sezione “Orizzonti”.

 The president 1

 

INFO:

T 02.87242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso: intero € 7,00

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50

Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50.

Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

VENEZIA 71: PREMIO JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER 2014 a JAMES FRANCO

Ricevo e volentieri pubblico

 

Oggi, venerdì 5 settembre, alle ore 14.30 in Sala Grande, James Franco ha ricevuto il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2014

 18302-Award_Ceremony_-_Jaeger-LeCoultre_Award_to_James_Franco_-____la_Biennale_di_Venezia_-_Foto_ASAC__1_

La consegna del premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2014 a James Franco ha avuto luogo oggi, venerdì 5 settembre 2014 alle ore 14.30 nella Sala Grande. A seguire la consegna del premio, la 71. Mostra ha presentato in prima mondiale, Fuori Concorso, il nuovo film scritto, diretto e interpretato da James Franco, The Sound and the Fury, in cui Franco interpreta uno dei personaggi principali, Benjii Compson. The Sound and the Fury è interpretato da Scott Haze, Tim Blake Nelson, Joey King, Ahna O’Reilly, Seth Rogen.

 18300-Award_Ceremony_-_Jaeger-LeCoultre_Award_to_James_Franco_-____la_Biennale_di_Venezia_-_Foto_ASAC__4_

James Franco ha partecipato per la prima volta come regista e sceneggiatore alla Mostra di Venezia nel 2011 per Sal (Orizzonti), omaggio biografico all’attore Sal Mineo. Alla Biennale Arte dello stesso anno ha presentato l’installazione di arti visive Rebel (evento collaterale), omaggio al film di Nicholas Ray Rebel Without a Cause. Nel 2012 era presente al Lido come interprete e produttore di Spring Breakers di Harmony Korine (in Concorso). Nel 2013 era alla Mostra come regista e sceneggiatore di Child of God (in Concorso), adattamento dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, e come interprete di Palo Alto di Gia Coppola (Orizzonti), tratto da una raccolta di racconti dello stesso James Franco.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “James Franco è uno degli autori più versatili e poliedrici della nuova scena americana: attore cinematografico e teatrale, regista, sceneggiatore, produttore, star di soap opera, videoartista e molto altro ancora. Una ‘fabbrica’ d’immaginario culturale che non conosce soste. L’adattamento di romanzi classici della grande letteratura americana, come nel nuovo film da Faulkner presentato a Venezia, è il filo rosso di un lavoro creativo caratterizzato da arditezza, limpidità, coraggio e sicurezza. Valori capaci di trasformare la sua verve onnivora in un’ipotesi di performance art totale, alla cui base ci sono grande curiosità e intelligenza”.

 

Daniel Riedo, CEO of Jaeger-LeCoultre, ha dichiarato: “Jaeger-LeCoultre è lieta di riconoscere l’originalità creativa di James Franco conferendogli il Premio Glory to the Filmmaker. Dal 1833, Jaeger-LeCoultre è rimasta fedele alle tradizioni dell’orologeria mantenendo al contempo la sua capacità di invenzione nella creazione di autentiche leggende dell’orologeria d’eccellenza. Da quasi una decade, la Maison rende omaggio all’arte e agli artisti legando il suo nome alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Jaeger Le-Coultre è quindi impegnata nella salvaguardia e nella valorizzazione della “settima arte”, una disciplina strettamente affine al mestiere dell’orologeria per la sua creatività e la sua maestria artistica e tecnica”.

Jaeger-LeCoultre è per il decimo anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, e per l’ottavo del premio Glory to the Filmmaker. Il premio è stato assegnato negli anni precedenti a Takeshi Kitano (2007), Abbas Kiarostami (2008), Agnès Varda (2008), Sylvester Stallone (2009), Mani Ratnam (2010), Al Pacino (2011), Spike Lee (2012), Ettore Scola (2013).

PRESENTATA LA 33^ EDIZIONE DEL PREMIO AMIDEI – dal 18 al 24 luglio a Gorizia

Ricevo e volentieri pubblico

amidei 2014Ritorna dal 18 al 24 luglio prossimi a Gorizia il Premio “Sergio Amidei”. Arrivato alla 33° edizione e articolato come sempre attorno al centrale Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica, il Premio Amidei ha scelto quest’anno una formula inedita dedicando l’intero festival a Carlo Mazzacurati, regista e sceneggiatore
recentemente scomparso, espressione sincera delle storie e del vissuto del Nordest italiano. Un tributo doveroso che ha convinto gli organizzatori del Premio a “mettere in silenzio” lo storico Premio all’Opera d’Autore assegnato nelle passate edizioni a Maestri quali Fabio Carpi, Abbas Kiarostami, Bernard Tavernier, Ken Loach, Wim Wenders, Edgar Reitz, Miklòs Jancsò, Giuliano Montaldo, Paul Schrader, Robert Guédiguian, i fratelli Taviani e ultimo in ordine di tempo Patrice Leconte.

la_grande_illusione3
Ad anticipare l’edizione 2014, l’11 giugno alle ore 20.30 il Premio Amidei proporrà una preziosa versione restaurata del capolavoro pacifista di Jean Renoir, La grande illusione. Il film, girato nel 1937, costituisce un assaggio del ricco palinsesto che andrà a comporre la sezione del Premio “La Grande Guerra – L’occhio del cinema” dedicata alla Prima Guerra Mondiale nel centenario del suo inizio.

mazzacurati8Ricordato e celebrato con grande affetto da tutto il mondo del cinema, Mazzacurati verrà raccontato nel corso delle sette giornate di programmazione dell’Amidei attraverso la sua opera completa, dai primi anni Ottanta ai giorni nostri. Un lavoro di ricognizione importante e faticoso eccezionalmente patrocinato dall’autorevole  Associazione 100 Autori e dall’Agis Tre Venezie e così definito da Mariapia Comand, docente del DAMS Cinema Gorizia – Università di Udine e curatrice del programma,
“quello del Premio Amidei non è un omaggio occasionale ed estemporaneo a Mazzacurati, ma l’incontro profondo di figure e soggetti diversi (personalità artistiche e istituzioni culturali come l’Amidei e i 100autori) che si identificano in una comune politica
culturale per il cinema”.

marrakech_express1La retrospettiva – dalla quale non mancheranno i lavori di sceneggiatura come Marrakech Express (Salvatores) e Domani accadrà (Luchetti) – offrirà un punto di vista privilegiato sull’opera di Mazzacurati andando oltre i lavori di regia per approdare al campo della scrittura cinematografica, il cuore dell’attività di promozione e
divulgazione portata avanti dall’Amidei da più di tre decenni.

la_sedia_della_felicita4La tavola rotonda dedicata a Mazzacurati del 19 luglio sarà incentrata proprio sulla sceneggiatura e vedrà protagonisti molti degli scrittori che hanno affiancato negli anni Mazzacurati: da Enzo Monteleone (che condivise gli esordi) a Doriana Leondeff,
sceneggiature di fiducia dell’ultimo decennio. Insieme a loro ci sarà anche Marco Pettenello (tra gli autori di La sedia della felicità, ultimo film del regista padovano), Francesco Bruni (sceneggiatore, regista e presidente dei 100autori), Claudio Piersanti e Massimo Gaudioso (membro della giuria del Premio Amidei e noto al grande pubblico come sceneggiatore di Gomorra). Insieme a queste personalità di primo piano della Scrittura italiana, si discuterà di sceneggiatura, da sempre il punto di forza del nostro cinema, come ha dimostrato in modo esemplare proprio Mazzacurati, tra i primi negli anni Ottanta a indicare nel ritorno alla sceneggiatura la strada maestra per il nostro cinema. Una svolta che segnò, dopo le secche degli anni Settanta, la rinascita del cinema italiano, baciato di lì a poco da tanti successi nazionali e internazionali: come l’oscar a Mediterraneo, scritto da Enzo Monteleone inizialmente proprio per Mazzacurati e poi invece diretto da Salvatores. Sarà proprio La sedia della felicità, l’ultimo film di Mazzacurati ad aprire il festival il 18 luglio prossimo.
Da sempre asse portante dell’Amidei, il Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica ritorna quest’anno con sette straordinarie pellicole selezionate dall’ormai storica giuria dell’Amidei – composta dai registi Ettore Scola, Marco Risi, dagli sceneggiatori Francesco Bruni, Massimo Gaudioso e dall’attrice Giovanna Ralli e dalla produttrice Silvia D’Amico – tra i titoli europei usciti nelle sale
durante la stagione cinematografica 2013-14.

still_life5A contendersi il prestigioso riconoscimento conferito per l’originalità e capacità di sperimentare nuove formule narrative, oltre che per l’attenzione alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo: Blue Jasmine (regia, soggetto, sceneggiatura di Woody Allen), In grazia di Dio (regia di Edoardo Winspeare, soggetto e sceneggiatura Anna Boccadamo, Alessandro Valenti, Edoardo Winspeare), Il capitale umano (regia di Paolo Virzì, sceneggiatura di Paolo Virzì, Francesco Bruni, Francesco Piccolo), La Mafia uccide solo d’estate (regia di Pif – Pierfrancesco Diliberto, soggetto e sceneggiatura di Michele Astori, Pif, Marco Martani), Locke (regia, soggetto, sceneggiatura Steven Knight), Smetto quando voglio (regia di Sidney Sibilia, soggetto: Sidney Sibilia, Valerio Attanasio, sceneggiatura di Sidney Sibilia, Valerio Attanasio, Andrea Garello), Still Life (regia, soggetto, sceneggiatura Uberto Pasolini).

Nato nel 2013 per omaggiare personalità della cultura che abbiano saputo ampliare, divulgare e condividere pubblicamente il pensiero cinematografico, il Premio alla Cultura Cinematografica viene attribuito quest’anno alla trasmissione radiofonica di Radio3, Hollywood Party, che proprio nel 2014 festeggia i suoi primi vent’anni di vita.

hollywood_party4Un’attribuzione che vuole riconoscere l’importanza di Hollywood Party nella promozione della settima arte in ogni suo aspetto, a partire dalla capacità di coniugare intrattenimento di qualità e informazione grazie a un format originale ed efficace, la competenza e l’acume critico delle molte voci che si sono succedute negli anni ai microfoni radiofonici. A ritirare il Premio il 22 luglio Enrico Magrelli voce storica della trasmissione.

il_sorpasso1Per festeggiare il celebre programma, l’Amidei offrirà al pubblico due film: Hollywood Party (il film di culto di Blake Edwards del ’68 con Peter Sellers che ha dato il nome alla trasmissione) e Il sorpasso di Dino Risi: un tributo al cinema italiano, scelto unanimemente dalla redazione e dai conduttori.
les_croix_de_bois4Da quest’anno il Premio Amidei avvia una riflessione intorno al primo conflitto mondiale, in vista delle ricorrenze del 2015. I temi della memoria, dei destini individuali e collettivi e la forza di denuncia del cinema, saranno al centro delle retrospettive e degli incontri
dedicati. Saranno proposti alcuni tra i più importanti film della storia del cinema mondiale, alcuni noti, altri meno come Maudite soit la guerre (id., Belgio, 1914), di Alfred Machin in edizione digitale restaurata nel 2014 con accompagnamento musicale dal vivo, Io accuso (J’accuse!, Francia, 1938), di Abel Gance sempre in copia restaurata proveniente dagli archivi della Gaumont, l’indimenticabile Orizzonti di gloria (Paths of Glory, USA, 1957), di Stanley Kubrick in edizione digitale restaurata dalla Park Circus, Uomini contro (Italia/Jugoslavia, 1971), di Francesco Rosi e molti altri ancora. Tutti lucidi, struggenti e duri racconti di una tra le più drammatiche pagine della storia moderna. I film saranno introdotti da brevi filmati o documentari su Gorizia e sugli altri teatri di guerra della regione, documenti visivi d’archivio (reperiti dalla Cineteca del Friuli) che con la forza straordinaria delle immagini, ricordano la “vicinanza” della guerra
volendo ribadire il valore della pace.

il_demonio5Un filo nero lega film disparati dell’horror italiano degli anni Sessanta e Settanta, l’interrogativo su ciò che definisce e separa ciò che è abietto da ciò che non lo è. Autori diversi per storia, ambizioni e provenienza, sembrano appropriarsi dell’orrore cinematografico per raccontare, più o meno intenzionalmente, altro: gli orrori del
quotidiano, la crisi del potere politico o i suoi abusi, la trasfigurazione della società o il disfacimento ideologico.

corta_notte2Negli “stati di eccezione” in cui il potere politico viene meno, è poi lo stesso uomo comune a diventare sadico e mostruoso. La retrospettiva propone una selezione mirata di film che possiamo far rientrare sotto l’inedita etichetta di horror politico: alcuni di essi sono considerati oggi opere di culto come Il demonio (Italia/Francia 1963, 105′) di Brunello Rondi, Un tranquillo posto di campagna (Italia/Francia 1968, 106′) di Elio Petri, Hanno cambiato faccia (Italia 1971, 97′) di Corrado Farina, La corta notte delle bambole di vetro (Germania/Italia/Jugoslavia 1971, 92′) di Aldo Lado solo per citarne
alcuni.

Il Premio Amidei prosegue la sua ricerca dei territori più inesplorati del cinema italiano indipendente. Quest’anno la sezione off sarà dedicata all’horror indie italiano, un ambito denso di creatività e innovazione, spesso misconosciuto in Italia e invece aperto a una
dimensione internazionale.

17_a_mezzanotte1Durante tre “notti nere” (20-22 luglio) saranno mostrati i più significativi lungometraggi degli ultimi anni firmati da nomi di spicco del panorama, come Domiziano Cristopharo o Ivan Zuccon: di quest’ultimo vedremo in anteprima nazionale Wrath of the Crows (L’ira dei corvi). In anteprima sarà anche il film collettivo 17 a mezzanotte, rappresentativo di una nuova generazione di giovani autori indipendenti come Pesca, Tagliavini, Scargiali, ospiti con Zuccon del Premio Amidei.

Con l’Associazione Culturale Hommelette e l’Associazione Culturale Barnabil Produzioni, il Premio Amidei promuove un’occasione di incontro delle idee di giovani sceneggiatori con il mercato.

zoran5Scade il 9 giugno la deadline del concorso per soggetti originali per il cinema e per serie web, che selezionerà i dieci finalisti; questi dovranno cercare di vendere le loro storie durante un pitch (20 luglio) ai produttori Gianfilippo Pedote, MIR cinematografica, (Noi non siamo come James Bond); Igor Princic, Transmedia, (Zoran – Il mio nipote scemo); Giampietro Preziosa, Intelfilm, (Come il vento); Luigi Pepe, Jump Cut, (Piccola Patria) e Laura Cattaneo producer della Alpis (fondata da Carlo Zoratti, regista di “The Special Need” e Marina Rosso, fotografa) avendo a disposizione solo 8 minuti!
maria_fux1cNon mancheranno appuntamenti unici, anteprime, proiezioni legate ai temi del festival o dettate da occasioni speciali come l’Amidei KIDS – quest’anno presente non solo con proiezioni dedicate ai più piccoli ma anche con laboratori didattici per bambini – la presentazione del nuovo progetto di Ivan Gergolet prodotto da Transmedia sulla grande ballerina Maria Fux e la proiezione di Maudite soit la guerre (id., Belgio, 1914), di Alfred Machin in edizione digitale restaurata nel 2014 con accompagnamento musicale dal vivo del gruppo Demodè.

gabriella_gabrielli_border_trio1Dal vivo sarà anche l’esibizione di Gabriella Gabrielli & il Border Trio (18 luglio), gruppo musicale che accompagnerà, con le canzoni popolari antimilitariste, le immagini d’epoca dei film dal vero sulla Grande guerra.
Le retrospettive saranno accompagnate da incontri, presentazioni e tavole rotonde, in modo tale da contestualizzare le retrospettive e guidare e orientare la visione degli spettatori.
19 luglio, ore18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
AVVENTURE DI FRONTIERA: IL CINEMA DI CARLO MAZZACURATI
con Marco Pettenello, Francesco Bruni, Claudio Piersanti, Enzo Monteleone, Massimo Gaudioso, Doriana Leondeff
20 luglio, ore 18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
IN TRINCEA E SUL FRONTE: IL CINEMA CONTRO LA GUERRA”
con Luca Mazzei (docente all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata) e Alessandro FacciolI (docente all’Università degli Studi di Padova)
22 luglio, ore18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
STATO DI ECCEZIONE: SOPRUSI E ARBITRI DEL POTERE NEL CINEMA ORRORIFICO”
con Aldo Lado e Corrado Farina
23 luglio, ore 18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
SPAZIO OFF: ITALIAN INDIE HORROR”
con Ivan Zuccon, Edo Tagliavini, Davide Pesca e Federico Scargiali

 

Titolo Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica Sergio Amidei
Luogo Palazzo del Cinema – Hiša Filma, Parco Villa Coronini Cronberg – Gorizia
Date dal 18 al 24 luglio 2013
Direttore organizzativo Giuseppe Longo
Coordinamento artistico Mariapia Comand
Organizzato da Comune di Gorizia – Assessorato alla Cultura,
Associazione di Cultura Cinematografica Sergio Amidei con
l’Università degli Studi di Udine – DAMS Cinema di Gorizia
Con il contributo di Regione Autonoma FVG, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Camera di Commercio di Gorizia
Con il Patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Provincia di Gorizia, Associazione 100Autori, Agis Tre Venezie
Mediapartnership MyMovies.it, Mediacritica OK
Informazioni http://www.amidei.com
Segui i social del Premio Amidei ai seguenti link”
Twitter Amidei
Facebook Amidei
Instagram Amidei !
Tagga le immagini del Premio Amidei con l’ashtag
#premioamidei201

33° PREMIO SERGIO AMIDEI – dal 18 al 24 luglio a Gorizia

Ricevo e volentieri pubblico

Immagine

33° PREMIO SERGIO AMIDEI
Premio Internazionale
alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica
Palazzo del Cinema – Hiša Filma
Parco di Villa Coronini Cronberg
Gorizia
18 > 24 luglio 2014

PREVIEW AMIDEI
La grande illusione di Jean Renoir
11 giugno 2014
ore 20.30

 

Ritorna dal 18 al 24 luglio prossimi a Gorizia il Premio “Sergio Amidei”. Arrivato alla 33° edizione e articolato come sempre attorno al centrale Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica, il Premio Amidei ha scelto quest’anno una formula inedita dedicando l’intero festival a Carlo Mazzacurati, regista e sceneggiatore recentemente scomparso, espressione sincera delle storie e del vissuto del Nordest italiano. Un tributo doveroso che ha convinto gli organizzatori del Premio a “mettere in silenzio” lo storico Premio all’Opera d’Autore assegnato nelle passate edizioni a Maestri quali Fabio Carpi, Abbas Kiarostami, Bernard Tavernier, Ken Loach, Wim Wenders, Edgar Reitz, Miklòs Jancsò, Giuliano Montaldo, Paul Schrader, Robert Guédiguian, i fratelli Taviani e ultimo in ordine di tempo Patrice Leconte.
Ad anticipare l’edizione 2014, l’11 giugno alle ore 20.30 il Premio Amidei proporrà una preziosa versione restaurata del capolavoro
pacifista di Jean Renoir, La grande illusione. Il film, girato nel 1937, costituisce un assaggio del ricco palinsesto che andrà a comporre la sezione del Premio “La Grande Guerra – L’occhio del cinema” dedicata alla Prima Guerra Mondiale nel centenario del suo inizio.
Ricordato e celebrato con grande affetto da tutto il mondo del cinema, Mazzacurati verrà raccontato nel corso delle sette giornate
di programmazione dell’Amidei attraverso la sua opera completa, dai primi anni Ottanta ai giorni nostri.
Un lavoro di ricognizione importante e faticoso eccezionalmente patrocinato dall’autorevole Associazione 100 Autori e dall’Agis Tre
Venezie e così definito da Mariapia Comand, docente del DAMS Cinema Gorizia – Università di Udine e curatrice del programma,
“quello del Premio Amidei non è un omaggio occasionale ed estemporaneo a Mazzacurati, ma l’incontro profondo di figure e
soggetti diversi (personalità artistiche e istituzioni culturali come l’Amidei e i 100autori) che si identificano in una comune politica
culturale per il cinema”.
La retrospettiva – dalla quale non mancheranno i lavori di sceneggiatura come Marrakech Express (Salvatores) e Domani
accadrà (Luchetti) – offrirà un punto di vista privilegiato sull’opera di Mazzacurati andando oltre i lavori di regia per approdare al campo della scrittura cinematografica, il cuore dell’attività di promozione e divulgazione portata avanti dall’Amidei da più di tre decenni.

La tavola rotonda dedicata a Mazzacurati del 19 luglio sarà incentrata proprio sulla sceneggiatura e vedrà protagonisti molti degli
scrittori che hanno affiancato negli anni Mazzacurati: da Enzo Monteleone (che condivise gli esordi) a Doriana Leondeff,
sceneggiature di fiducia dell’ultimo decennio. Insieme a loro ci sarà anche Marco Pettenello (tra gli autori di La sedia della felicità,
ultimo film del regista padovano), Francesco Bruni (sceneggiatore, regista e presidente dei 100autori) e Massimo Gaudioso (membro
della giuria del Premio Amidei e noto al grande pubblico come sceneggiatore di Gomorra). Insieme a queste personalità di primo
piano della Scrittura italiana, si discuterà di sceneggiatura, da sempre il punto di forza del nostro cinema, come ha dimostrato in
modo esemplare proprio Mazzacurati, tra i primi negli anni Ottanta a indicare nel ritorno alla sceneggiatura la strada maestra per il nostro cinema. Una svolta che segnò, dopo le secche degli anni Settanta, la rinascita del cinema italiano, baciato di lì a poco da tanti successi nazionali e internazionali: come l’oscar a Mediterraneo, scritto da Enzo Monteleone inizialmente proprio per Mazzacurati e poi invece diretto da Salvatores.
Sarà proprio La sedia della felicità, l’ultimo film di Mazzacurati ad aprire il festival il 18 luglio prossimo.

Da sempre asse portante dell’Amidei, il Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica ritorna quest’anno con sette straordinarie pellicole selezionate dall’ormai storica giuria dell’Amidei – composta dai registi Ettore Scola, Marco Risi, dagli sceneggiatori Francesco Bruni, Massimo Gaudioso e dall’attrice Giovanna Ralli e dalla produttrice Silvia D’Amico – tra i titoli europei usciti nelle sale durante la stagione cinematografica 2013-14.
A contendersi il prestigioso riconoscimento conferito per l’originalità e capacità di sperimentare nuove formule narrative, oltre che per
l’attenzione alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo: Blue Jasmine (regia, soggetto, sceneggiatura di
Woody Allen), In grazia di Dio (regia di Edoardo Winspeare, soggetto e sceneggiatura Anna Boccadamo, Alessandro Valenti,
Edoardo Winspeare), Il capitale umano (regia di Paolo Virzì, sceneggiatura di Paolo Virzì, Francesco Bruni, Francesco Piccolo),
La Mafia uccide solo d’estate (regia di Pif – Pierfrancesco Diliberto, soggetto e sceneggiatura di Michele Astori, Pif, Marco Martani),
Locke (regia, soggetto, sceneggiatura Steven Knight), Smetto quando voglio (regia di Sidney Sibilia, soggetto: Sidney Sibilia, Valerio Attanasio, sceneggiatura di Sidney Sibilia, Valerio Attanasio, Andrea Garello), Still Life (regia, soggetto, sceneggiatura Uberto Pasolini).
Nato nel 2013 per omaggiare personalità della cultura che abbiano saputo ampliare, divulgare e condividere pubblicamente il pensiero cinematografico, il Premio alla Cultura Cinematografica viene attribuito quest’anno alla trasmissione radiofonica di Radio3,
Hollywood Party, che proprio nel 2014 festeggia i suoi primi vent’anni di vita.
Un’attribuzione che vuole riconoscere l’importanza di Hollywood Party nella promozione della settima arte in ogni suo aspetto, a
partire dalla capacità di coniugare intrattenimento di qualità e informazione grazie a un format originale ed efficace, la competenza
e l’acume critico delle molte voci che si sono succedute negli anni ai microfoni radiofonici. A ritirare il Premio il 22 luglio Enrico Magrelli
voce storica della trasmissione.
Per festeggiare il celebre programma, l’Amidei offrirà al pubblico due film: Hollywood Party (il film di culto di Blake Edwards del ’68 con
Peter Sellers che ha dato il nome alla trasmissione) e Il sorpasso di Dino Risi: un tributo al cinema italiano, scelto unanimemente dalla
redazione e dai conduttori.

Da quest’anno il Premio Amidei avvia una riflessione intorno al primo conflitto mondiale, in vista delle ricorrenze del 2015. I temi della
memoria, dei destini individuali e collettivi e la forza di denuncia del cinema, saranno al centro delle retrospettive e degli incontri
dedicati. Saranno proposti alcuni tra i più importanti film della storia del cinema mondiale, alcuni noti, altri meno come Maudite soit la
guerre (id., Belgio, 1914), di Alfred Machin in edizione digitale restaurata nel 2014 con accompagnamento musicale dal vivo, Io
accuso (J’accuse!, Francia, 1938), di Abel Gance sempre in copia restaurata proveniente dagli archivi della Gaumont, l’indimenticabile Orizzonti di gloria (Paths of Glory, USA, 1957), di Stanley Kubrick in edizione digitale restaurata dalla Park Circus, Uomini contro (Italia/ Jugoslavia, 1971), di Francesco Rosi e molti altri ancora. Tutti lucidi, struggenti e duri racconti di una tra le più drammatiche pagine della storia moderna. I film saranno introdotti da brevi filmati o documentari su Gorizia e sugli altri teatri di guerra della regione, documenti visivi d’archivio (reperiti dalla Cineteca del Friuli) che con la forza  straordinaria delle immagini, ricordano la “vicinanza” della guerra volendo ribadire il valore della pace.

Un filo nero lega film disparati dell’horror italiano degli anni Sessanta e Settanta, l’interrogativo su ciò che definisce e separa ciò che è
abietto da ciò che non lo è. Autori diversi per storia, ambizioni e provenienza, sembrano appropriarsi dell’orrore cinematografico per
raccontare, più o meno intenzionalmente, altro: gli orrori del quotidiano, la crisi del potere politico o i suoi abusi, la trasfigurazione
della società o il disfacimento ideologico.
Negli “stati di eccezione” in cui il potere politico viene meno, è poi lo stesso uomo comune a diventare sadico e mostruoso. La
retrospettiva propone una selezione mirata di film che possiamo far rientrare sotto l’inedita etichetta di horror politico: alcuni di essi sono considerati oggi opere di culto come Il demonio (Italia/Francia 1963, 105′) di Brunello Rondi, Un tranquillo posto di campagna (Italia/ Francia 1968, 106′) di Elio Petri, Hanno cambiato faccia (Italia 1971, 97′) di Corrado Farina, La corta notte delle bambole di vetro (Germania/Italia/Jugoslavia 1971, 92′) di Aldo Lado solo per citarne alcuni.
Il Premio Amidei prosegue la sua ricerca dei territori più inesplorati del cinema italiano indipendente. Quest’anno la sezione off sarà
dedicata all’horror indie italiano, un ambito denso di creatività e innovazione, spesso misconosciuto in Italia e invece aperto a una
dimensione internazionale.
Durante tre “notti nere” (20-22 luglio) saranno mostrati i più significativi lungometraggi degli ultimi anni firmati da nomi di spicco
del panorama, come Domiziano Cristopharo o Ivan Zuccon: di quest’ultimo vedremo in anteprima nazionale Wrath of the Crows
(L’ira dei corvi). In anteprima sarà anche il film collettivo 17 a mezzanotte, rappresentativo di una nuova generazione di giovani
autori indipendenti come Pesca, Tagliavini, Scargiali, ospiti con Zuccon del Premio Amidei.
Con l’Associazione Culturale Hommelette e l’Associazione Culturale Barnabil Produzioni, il Premio Amidei promuove un’occasione di
incontro delle idee di giovani sceneggiatori con il mercato.
Scade il 9 giugno la deadline del concorso per soggetti originali per il cinema e per serie web, che selezionerà i dieci finalisti; questi
dovranno cercare di vendere le loro storie durante un pitch (20 luglio) ai produttori Luigi Pepe (di Jump Cut), Igor Princic (Transmedia), Giampietro Preziosa (Intel Film), avendo a disposizione solo 8 minuti
Non mancheranno appuntamenti unici, anteprime, proiezioni legate ai temi del festival o dettate da occasioni speciali come l’Amidei KIDS – quest’anno presente non solo con proiezioni dedicate ai più piccoli ma anche con laboratori didattici per bambini – la presentazione del nuovo progetto di Ivan Gergolet prodotto da Transmedia sulla grande ballerina Maria Fux e la proiezione di Maudite soit la guerre (id., Belgio, 1914), di Alfred Machin in edizione digitale restaurata nel 2014 con accompagnamento musicale dal vivo del gruppo Demodè.
Dal vivo sarà anche l’esibizione di Gabriella Gabrielli & il Border Trio (18 luglio), gruppo musicale che accompagnerà, con le canzoni
popolari antimilitariste, le immagini d’epoca dei film dal vero sulla Grande guerra.
Le retrospettive saranno accompagnate da incontri, presentazioni e tavole rotonde, in modo tale da contestualizzare le retrospettive e guidare e orientare la visione degli spettatori.

19 luglio, ore18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
AVVENTURE DI FRONTIERA: IL CINEMA DI CARLO MAZZACURATI
con Marco Pettenello, Francesco Bruni, Enzo Monteleone, Massimo Gaudioso, Doriana Leondeff

20 luglio, ore 18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
IN TRINCEA E SUL FRONTE: IL CINEMA CONTRO LA GUERRA
con Luca Mazzei (docente all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata) e Alessandro FacciolI (docente all’Università degli Studi di
Padova)

22 luglio, ore18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
STATO DI ECCEZIONE: SOPRUSI E ARBITRI DEL POTERE NEL CINEMA ORRORIFICO
con Aldo Lado e Corrado Farina

23 luglio, ore 18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
SPAZIO OFF: ITALIAN INDIE HORROR
con Ivan Zuccon, Edo Tagliavini, Davide Pesca e Federico Scargiali

Titolo Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura
Cinematografica Sergio Amidei
Luogo Palazzo del Cinema – Hiša Filma, Parco Villa Coronini
Cronberg – Gorizia
Date dal 18 al 24 luglio 2013
Direttore organizzativo Giuseppe Longo
Coordinamento artistico Mariapia Comand
Organizzato da Comune di Gorizia – Assessorato alla Cultura,
Associazione di Cultura Cinematografica Sergio Amidei con
l’Università degli Studi di Udine – DAMS Cinema di Gorizia
Con il contributo di Regione Autonoma FVG, Fondazione Cassa di
Risparmio di Gorizia, Camera di Commercio di Gorizia
Con il Patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della
Provincia di Gorizia, Associazione 100Autori, Agis Tre Venezie
Mediapartnership MyMovies.it, Mediacritica OK
Informazioni http://www.amidei.com
Accrediti http://www.amidei.com
Segui i social del Premio Amidei ai seguenti link
Twitter Amidei
Facebook Amidei
Instagram Amidei
Tagga le immagini del Premio Amidei con l’ashtag
#premioamidei2014

33° PREMIO “SERGIO AMIDEI” – dal 18 al 24 luglio a Gorizia

Ricevo e volentieri pubblico

Immagine

Ritorna dal 18 al 24 luglio prossimi a Gorizia il Premio “Sergio Amidei”. Arrivato alla 33° edizione e articolato come sempre attorno al centrale Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica, il Premio Amidei ha scelto quest’anno una formula inedita dedicando l’intero festival a Carlo Mazzacurati, regista e sceneggiatore recentemente scomparso, espressione sincera delle storie e del vissuto del Nordest italiano. Un tributo doveroso che ha convinto gli organizzatori del Premio a “mettere in silenzio” lo storico Premio all’Opera d’Autore assegnato nelle passate edizioni a Maestri quali Fabio Carpi, Abbas Kiarostami, Bernard Tavernier, Ken Loach, Wim Wenders, Edgar Reitz, Miklòs Jancsò, Giuliano Montaldo, Paul Schrader, Robert Guédiguian, i fratelli Taviani e ultimo in ordine di tempo Patrice Leconte. !

Ad anticipare l’edizione 2014, l’11 giugno alle ore 20.30 il Premio Amidei proporrà una preziosa versione restaurata del capolavoro
pacifista di Jean Renoir, La grande illusione. Il film, girato nel 1937, costituisce un assaggio del ricco palinsesto che andrà a comporre la sezione del Premio “La Grande Guerra – L’occhio del cinema” dedicata alla Prima Guerra Mondiale nel centenario del suo inizio. !
Ricordato e celebrato con grande affetto da tutto il mondo del cinema, Mazzacurati verrà raccontato nel corso delle sette giornate di programmazione dell’Amidei attraverso la sua opera completa, dai primi anni Ottanta ai giorni nostri. Un lavoro di ricognizione importante e faticoso eccezionalmente patrocinato dall’autorevole Associazione 100 Autori e dall’Agis Tre Venezie e così definito da Mariapia Comand, docente del DAMS Cinema Gorizia – Università di Udine e curatrice del programma, “quello del Premio Amidei non è un omaggio occasionale ed estemporaneo a Mazzacurati, ma l’incontro profondo di figure e soggetti diversi (personalità artistiche e istituzioni culturali come l’Amidei e i 100autori) che si identificano in una comune politica culturale per il cinema”. !

La retrospettiva – dalla quale non mancheranno i lavori di sceneggiatura come Marrakech Express (Salvatores) e Domani accadrà (Luchetti) – offrirà un punto di vista privilegiato sull’opera di Mazzacurati andando oltre i lavori di regia per approdare al campo
della scrittura cinematografica, il cuore dell’attività di promozione e divulgazione portata avanti dall’Amidei da più di tre decenni. !

La tavola rotonda dedicata a Mazzacurati del 19 luglio sarà incentrata proprio sulla sceneggiatura e vedrà protagonisti molti degli  scrittori che hanno affiancato negli anni Mazzacurati: da Enzo Monteleone (che condivise gli esordi) a Doriana Leondeff, sceneggiature di fiducia dell’ultimo decennio. Insieme a loro ci sarà anche Marco Pettenello (tra gli autori di La sedia della felicità,
ultimo film del regista padovano), Francesco Bruni (sceneggiatore, regista e presidente dei 100autori) e Massimo Gaudioso (membro
della giuria del Premio Amidei e noto al grande pubblico come sceneggiatore di Gomorra). Insieme a queste personalità di primo
piano della Scrittura italiana, si discuterà di sceneggiatura, da sempre il punto di forza del nostro cinema, come ha dimostrato in
modo esemplare proprio Mazzacurati, tra i primi negli anni Ottanta a indicare nel ritorno alla sceneggiatura la strada maestra per il nostro cinema. Una svolta che segnò, dopo le secche degli anni Settanta, la rinascita del cinema italiano, baciato di lì a poco da tanti successi nazionali e internazionali: come l’oscar a Mediterraneo, scritto da Enzo Monteleone inizialmente proprio per Mazzacurati e poi invece diretto da Salvatores. Sarà proprio La sedia della felicità, l’ultimo film di Mazzacurati ad aprire il festival il 18 luglio prossimo. !

SEZIONI ” !
Da sempre asse portante dell’Amidei, il Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica ritorna quest’anno con sette straordinarie pellicole selezionate dall’ormai storica giuria dell’Amidei – composta dai registi Ettore Scola, Marco Risi, dagli sceneggiatori Francesco Bruni, Massimo Gaudioso e dall’attrice Giovanna Ralli e dalla produttrice Silvia D’Amico – tra i titoli europei usciti nelle sale durante la stagione cinematografica 2013-14. !

A contendersi il prestigioso riconoscimento conferito per l’originalità e capacità di sperimentare nuove formule narrative, oltre che per
l’attenzione alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo: Blue Jasmine (regia, soggetto, sceneggiatura di Woody Allen), In grazia di Dio (regia di Edoardo Winspeare, soggetto e sceneggiatura Anna Boccadamo, Alessandro Valenti, Edoardo Winspeare), Il capitale umano (regia di Paolo Virzì, sceneggiatura di Paolo Virzì, Francesco Bruni, Francesco Piccolo), La Mafia uccide solo d’estate (regia di Pif – Pierfrancesco Diliberto, soggetto e sceneggiatura di Michele Astori, Pif, Marco Martani), Locke (regia, soggetto, sceneggiatura Steven Knight), Smetto quando voglio (regia di Sidney Sibilia, soggetto: Sidney Sibilia, Valerio Attanasio, sceneggiatura di Sidney Sibilia, Valerio Attanasio, Andrea Garello), Still Life (regia, soggetto, sceneggiatura Uberto Pasolini).

Nato nel 2013 per omaggiare personalità della cultura che abbiano saputo ampliare, divulgare e condividere pubblicamente il pensiero cinematografico, il Premio alla Cultura Cinematografica viene attribuito quest’anno alla trasmissione radiofonica di Radio3,
Hollywood Party, che proprio nel 2014 festeggia i suoi primi vent’anni di vita. !

Un’attribuzione che vuole riconoscere l’importanza di Hollywood Party nella promozione della settima arte in ogni suo aspetto, a
partire dalla capacità di coniugare intrattenimento di qualità e informazione grazie a un format originale ed efficace, la competenza e l’acume critico delle molte voci che si sono succedute negli anni ai microfoni radiofonici. A ritirare il Premio il 22 luglio Enrico Magrelli
voce storica della trasmissione. !

Per festeggiare il celebre programma, l’Amidei offrirà al pubblico due film: Hollywood Party (il film di culto di Blake Edwards del ’68 con
Peter Sellers che ha dato il nome alla trasmissione) e Il sorpasso di Dino Risi: un tributo al cinema italiano, scelto unanimemente dalla
redazione e dai conduttori. !

Da quest’anno il Premio Amidei avvia una riflessione intorno al primo conflitto mondiale, in vista delle ricorrenze del 2015. I temi della
memoria, dei destini individuali e collettivi e la forza di denuncia del cinema, saranno al centro delle retrospettive e degli incontri
dedicati. Saranno proposti alcuni tra i più importanti film della storia del cinema mondiale, alcuni noti, altri meno come Maudite soit la
guerre (id., Belgio, 1914), di Alfred Machin in edizione digitale restaurata nel 2014 con accompagnamento musicale dal vivo, Io
accuso (J’accuse!, Francia, 1938), di Abel Gance sempre in copia restaurata proveniente dagli archivi della Gaumont, l’indimenticabile Orizzonti di gloria (Paths of Glory, USA, 1957), di Stanley Kubrick in edizione digitale restaurata dalla Park Circus, Uomini contro (Italia/ Jugoslavia, 1971), di Francesco Rosi e molti altri ancora. Tutti lucidi, struggenti e duri racconti di una tra le più drammatiche pagine della storia moderna. I film saranno introdotti da brevi filmati o documentari su Gorizia e sugli altri teatri di guerra della regione, documenti visivi d’archivio (reperiti dalla Cineteca del Friuli) che con la forza straordinaria delle immagini, ricordano la “vicinanza” della guerra volendo ribadire il valore della pace. !

Un filo nero lega film disparati dell’horror italiano degli anni Sessanta e Settanta, l’interrogativo su ciò che definisce e separa ciò che è
abietto da ciò che non lo è. Autori diversi per storia, ambizioni e provenienza, sembrano appropriarsi dell’orrore cinematografico per
raccontare, più o meno intenzionalmente, altro: gli orrori del quotidiano, la crisi del potere politico o i suoi abusi, la trasfigurazione
della società o il disfacimento ideologico. !

Negli “stati di eccezione” in cui il potere politico viene meno, è poi lo stesso uomo comune a diventare sadico e mostruoso. La
retrospettiva propone una selezione mirata di film che possiamo far rientrare sotto l’inedita etichetta di horror politico: alcuni di essi sono considerati oggi opere di culto come Il demonio (Italia/Francia 1963, 105′) di Brunello Rondi, Un tranquillo posto di campagna (Italia/ Francia 1968, 106′) di Elio Petri, Hanno cambiato faccia (Italia 1971, 97′) di Corrado Farina, La corta notte delle bambole di vetro (Germania/Italia/Jugoslavia 1971, 92′) di Aldo Lado solo per citarne alcuni. !

! Il Premio Amidei prosegue la sua ricerca dei territori più inesplorati del cinema italiano indipendente. Quest’anno la sezione off sarà
dedicata all’horror indie italiano, un ambito denso di creatività e innovazione, spesso misconosciuto in Italia e invece aperto a una
dimensione internazionale. !

 

Durante tre “notti nere” (20-22 luglio) saranno mostrati i più significativi lungometraggi degli ultimi anni firmati da nomi di spicco
del panorama, come Domiziano Cristopharo o Ivan Zuccon: di quest’ultimo vedremo in anteprima nazionale Wrath of the Crows
(L’ira dei corvi). In anteprima sarà anche il film collettivo 17 a mezzanotte, rappresentativo di una nuova generazione di giovani
autori indipendenti come Pesca, Tagliavini, Scargiali, ospiti con Zuccon del Premio Amidei.!

 

Con l’Associazione Culturale Hommelette e l’Associazione Culturale Barnabil Produzioni, il Premio Amidei promuove un’occasione di
incontro delle idee di giovani sceneggiatori con il mercato. !

 

Scade il 9 giugno la deadline del concorso per soggetti originali per il cinema e per serie web, che selezionerà i dieci finalisti; questi
dovranno cercare di vendere le loro storie durante un pitch (20 luglio) ai produttori Luigi Pepe (di Jump Cut), Igor Princic  Transmedia), Giampietro Preziosa (Intel Film), avendo a disposizione solo 8 minuti! !!

Non mancheranno appuntamenti unici, anteprime, proiezioni legate ai temi del festival o dettate da occasioni speciali come l’Amidei KIDS – quest’anno presente non solo con proiezioni dedicate ai più piccoli ma anche con laboratori didattici per bambini – la presentazione del nuovo progetto di Ivan Gergolet prodotto da Transmedia sulla grande ballerina Maria Fux e la proiezione di Maudite soit la guerre (id., Belgio, 1914), di Alfred Machin in edizione digitale restaurata nel 2014 con accompagnamento musicale dal vivo del gruppo Demodè. !

Dal vivo sarà anche l’esibizione di Gabriella Gabrielli & il Border Trio (18 luglio), gruppo musicale che accompagnerà, con le canzoni
popolari antimilitariste, le immagini d’epoca dei film dal vero sulla Grande guerra. !

Le retrospettive saranno accompagnate da incontri, presentazioni e tavole rotonde, in modo tale da contestualizzare le retrospettive e
guidare e orientare la visione degli spettatori. !

19 luglio, ore18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
AVVENTURE DI FRONTIERA: IL CINEMA DI CARLO MAZZACURATI
con Marco Pettenello, Francesco Bruni, Enzo Monteleone, Massimo Gaudioso, Doriana Leondeff !

20 luglio, ore 18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
IN TRINCEA E SUL FRONTE: IL CINEMA CONTRO LA GUERRA”
con Luca Mazzei (docente all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata) e Alessandro FacciolI (docente all’Università degli Studi di
Padova) !

22 luglio, ore18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
STATO DI ECCEZIONE: SOPRUSI E ARBITRI DEL POTERE NEL CINEMA ORRORIFICO”
con Aldo Lado e Corrado Farina !

23 luglio, ore 18-19.30
Palazzo del Cinema
Tavola rotonda
SPAZIO OFF: ITALIAN INDIE HORROR”
con Ivan Zuccon, Edo Tagliavini, Davide Pesca e Federico Scargiali

Informazioni http://www.amidei.com

ASIATICA, INCONTRI CON IL CINEMA ASIATICO – 12/20 ottobre ROMA

Ricevo e volentieri pubblico


Asiatica
Incontri con il cinema asiatico

XIV edizione
ROMA Testaccio, 12 / 20 ottobre 2013
c/o La Pelanda – Centro di Produzione Culturale
(Piazza Orazio Giustiniani, 4)

Tante le novità in vista per la  XIV Edizione di Asiatica, Incontri con il cinema asiatico, il Festival diretto da Italo Spinelli,  dal 12 al 20 ottobre 2013 alla Pelanda dell’ex-Mattatoio, a Testaccio.

L’Opening della manifestazione prevede due eventi speciali dedicati all’Iran. Sabato 12 il Festival sarà inaugurato dal concerto per solo piano ”Picturesque” del celebre pianista e compositore iraniano Peyman Yazdanian. Come compositore di colonne sonore Yazdanian ha collaborato con i più importanti cineasti iraniani tra cui: Abbas Kiarostami, Jafar Panahi, Asghar Farhadi e cinesi come Li You e Lou Ye. Per la colonna sonora del film ”Mistery” ha ricevuto la candidatura al  premio per il miglior compositore di cinema asiatico agli Asian Film Awards di Hong Kong nel 2012.

Seguirà la proiezione speciale del film ”Ragbar” (1971), il primo capolavoro di Bahram Bayzai pioniere, alla fine degli anni sessanta, del nuovo Cinema Iraniano. Il restauro del film è stato realizzato nel 2011 dalla World Cinema Foundation presso il laboratorio L’immagine Ritrovata, cofinanziato  dal Doha Film Institute.  Il restauro ha richiesto oltre 1.500 ore di lavoro.  Di questo  film Scorsese ha dichiarato:”Sono molto fiero che la World Cinema Foundation abbia restaurato questo film saggio e bellissimo[…] Lo stile mi ricorda ciò che amo di più dei film neorealisti italiani e la trama ha la grazia di una favola antica.[…] Oggi tutto il mondo potrà finalmente vedere questo magnifico film”.

Incontri di Asiatica (Domenica, 13 alle 17) ha un ospite d’eccezione. Ashis Nandy, antropologo e psicologo, uno dei più stimati intellettuali indiani; l’incontro sarà incentrato sul tema della rappresentanza democratica dei diritti e tutela delle minoranze nel mondo globalizzato.

Le nove giornate di festival includono 47 lungometraggi e 31 cortometraggi, alla presenza degli autori delle opere in competizione. Film inediti del cinema indipendente asiatico provenienti da Afganistan, Bangladesh, Cambogia, Cina, Corea, Filippine, Giordania, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Irak, Kazakistan, Mongolia, Pakistan, Singapore, Siria,Taiwan, Thailandia, Turchia.

Apre la competizione ”A Fallible Girl” di Conrad Clark una storia di due giovani donne cinesi tra Dubai e Abu Dhabi, alle prese con le complicazioni della globalizzazione.

”Television” è del bengalese Mostofa Sarwar Farooki, regista destinato a divenire, secondo The Hollywood Reporter, tra i più famosi del sud-est asiatico mentre Variety lo segnala come ”elemento cruciale del nuovo movimento del cinema del Bangladesh”.

Dalla Turchia ”Yozgat Blues” è la storia di un’amicizia tra un cantante cinquantenne, la cui  carriera è andata a rotoli, e una sua giovane allieva, promoter in un supermercato.

Payman Maadi ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore e attore con Asghar Farhadi. ”Snow on Pines” è il suo debutto come regista e mostra una crisi coniugale con le prospettive di vita che si aprono dopo la separazione. Film rivelazione della nuova onda della cinematografia impegnata iraniana.

Dalla Corea del Sud, ”The Stone” di Cho Se-rae, racconta il rapporto tra il capo di una banda criminale e un giocatore amatoriale di Go, si trasforma in un mix drammatico tra regole del mondo crimine e etica del gioco.

Altre opere in programma: il più recente film di Brillante MendozaPossessions”, lo sconvolgente ”Moebius” di Kim Ki-duck e, dal  maestro del cinema indonesiano Garin Nuogro, ”Soegija” il diario del primo vescovo cattolico in Indonesia.

Tra i film fuori competizione ”Vara:A Blessing di Khyentse Norbu, che è stato l’opening film del Festival di Pussan. Dall’India, il pluripremiato ”Ship of Theseus di Anan Gandhi, filmaker e scrittore, profondamente interessato alla filosofia, psicologia e magia.

Ritorna lo Sguardo Sul Mondo Arabo,  particolarmente ricco e intenso. L’apertura  della sezione, creata nel 2011, si terrà domenica 13, con il documentario  dalla Siria ”Untold Stories”, alla presenza del regista Hisham al- Zouki, che ha seguito il viaggio di una ragazza siriana, che lasciando Damasco torna alla sua città natale, dove infuria la guerra civile.

Dall’Algeria ”Les jours d’avant” di Karim Moussaoui, ambientato alla periferia meridionale di  Algeri nel fatidico 1993, racconta il difficile rapporto di due giovani,  che hanno praticamente smesso di credere che sia possibile comunicare l’uno con l’altra. Nella loro relazione in  poco tempo la violenza, precedentemente distante e attutita, esplode con irruenza.

”Democracy Year Zero” di Amira Chebli, regista che sarà presente al Festival, racconta la rivoluzione tunisina  a partire dalle rivolte nella regione mineraria di Gafsa, nel gennaio 2008, fino alle prime elezioni libere del 2011.

”Bahrain The Forbidden Country”, il paese proibito della rivoluzione araba, è l’oggetto del documentario della giovane regista  francese Stephanie Lamorré (che sarà presente alla proiezione)  che presenta rare immagini, girate clandestinamente,  della repressione “dimenticata” dai media.

In ”Rafea Solar Mama” una donna beduina che vive con le sue quattro figlie in uno dei piu poveri villaggi desertici al confine tra Giordania e Iraq diventa la protagonista di un viaggio che la porterà in India e di nuovo in Giordania per essere la prima donna ingegnere dell’energia solare, in contrasto con la mentalità tradizionalista della sua comunità. Le registe di questo film, premiato al Sundance, sono entrambe egiziane nate, cresciute e residenti al Cairo.

”Gaza Calling” Una famiglia con un figlio a Ramallah, che, per le autorità israeliane, ha commesso lo stesso “crimine” di tutti suoi parenti: essere residenti a Gaza, quindi “infiltrati” nel loro stesso territorio.

Dalla Palestina anche un corto pieno d’ironia tutto al femminile su cosa pensano dell’amore donne, giovani e meno giovani, in attesa dei consigli custoditi, nei fondi di caffè, abilmente letti e interpretati.

Il documentario”Buka Barane” proviene dalla regione Hakkari, a maggioranza di abitanti kurdi e mostra l’impatto della guerra tra l’esercito turco e la guerriglia dei curdi, raccontata da chi allora era bambino.

Jumping Frames è la selezione di cortometraggi di videodanza proposti dal City Contemporary Dance Company di Hong Kong. Tredici corti a cui seguiranno anche momenti di dibattito tra artisti e spettatori.

Prosegue l’appuntamento con Archivio a Oriente, un’esperienza nata nel 2011, per la produzione di cortometraggi nell’ambito del festival stesso. Insieme all’Istituto Luce Cinecittà. propone a registi asiatici di lavorare su materiali di repertorio dell’Archivio Storico Luce a Roma per creare ex novo dei cortometraggi, secondo la loro libera e personale interpretazione del materiale fornito.

Alla musica, legata alle immagini, Asiatica dedicherà uno spazio particolare, con una serie di concerti, sonorizzazioni e performance sonore live di giovani musicisti, allievi del Master SONIC ARTS dell’Università di Roma Tor Vergata.

Dei Corti di Animazione Giapponese, creati tra gli anni ’20 e ’30 dai pionieri dell’animazione giapponese, saranno sonorizzati dal vivo. La selezione è in collaborazione con la Cineteca Nazionale,  l’Archivio Storico dell’Istituto Luce e il National Film Centre of Tokyo.

Dall’India i Cortometraggi dello FTII (il Film and Television Institute of India con sede a Pune), una sezione che nasce dalla collaborazione tra Asiatica, il Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) e il Film and Television Institute of India (FTII) per favorire lo scambio tra principali scuole di cinema italiane e indiane.

Saranno proiettati anche i 9 Cortometraggi del 9filmfest: i filmati finalisti al festival di Bangkok in Thailandia tutti caratterizzati dalla durata massima di 9 minuti.

 

Quindi, InsideOut Videoarte – “Audiovisioni d’oriente” (www.insideoutplatform.org), sezione speciale della piattaforma di scambio culturale tra Italia e Cina nata dalla collaborazione di C.A.R.M.A.- Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate e ITACI Art&Cult, propone ad Asiatica FilmMediale una selezione sviluppatasi come occasione d’incontro e confronto tra artisti intermediali italiani e cinesi, per uno sguardo differenziato sulla storia e l’attualità del fenomeno Cina. La videoarte, disciplina in cui confluiscono i più avanzati linguaggi non verbali oggi esistenti, si dispone come strumento di reciproca comprensione e sinergia vitale tra le culture. La mostra espone una pluralità di tecniche, soluzioni formali, approcci e punti di vista, nel tentativo di costruire una drammaturgia di differenze tale da disegnare uno spazio mentale che possa disporsi a contribuire attivamente alla formazione di una nuova globalità caratterizzata dal dialogo tra le culture. Gli artisti in mostra sono: Piero Chiariello, Igor Imhoff, Zhou Yi, Mario Raoli, Rebecca Ruige Xu, Lino Strangis, Miao Xiaochun, Zhou Xiaohu e Tian Xiaolei.

 

ASIATICA FilmMediale

Tel +39 393 88386

press@asiaticafilmmediale.it

www.asiaticafilmmediale.it

Pagina Fb:Asiatica Film Mediale

Twitter:@asiaticafilm

XIV ASIATICA FilmMediale – INCONTRI CON IL CINEMA ASIATICO – 12/20 ottobre ROMA

Ricevo e volentieri pubblico


Asiatica
Incontri con il cinema asiatico

XIV edizione
ROMA Testaccio, 12 / 20 ottobre 2013
c/o La Pelanda – Centro di Produzione Culturale
(Piazza Orazio Giustiniani, 4)

Tante le novità in vista per la  XIV Edizione di Asiatica, Incontri con il cinema asiatico, il Festival diretto da Italo Spinelli,  dal 12 al 20 ottobre 2013 alla Pelanda dell’ex-Mattatoio, a Testaccio.

L’Opening della manifestazione prevede due eventi speciali dedicati all’Iran. Sabato 12 il Festival sarà inaugurato dal concerto per solo piano ”Picturesque” del celebre pianista e compositore iraniano Peyman Yazdanian. Come compositore di colonne sonore Yazdanian ha collaborato con i più importanti cineasti iraniani tra cui: Abbas Kiarostami, Jafar Panahi, Asghar Farhadi e cinesi come Li You e Lou Ye. Per la colonna sonora del film ”Mistery” ha ricevuto la candidatura al  premio per il miglior compositore di cinema asiatico agli Asian Film Awards di Hong Kong nel 2012.

Seguirà la proiezione speciale del film ”Ragbar” (1971), il primo capolavoro di Bahram Bayzai pioniere, alla fine degli anni sessanta, del nuovo Cinema Iraniano. Il restauro del film è stato realizzato nel 2011 dalla World Cinema Foundation presso il laboratorio L’immagine Ritrovata, cofinanziato  dal Doha Film Institute.  Il restauro ha richiesto oltre 1.500 ore di lavoro.  Di questo  film Scorsese ha dichiarato:”Sono molto fiero che la World Cinema Foundation abbia restaurato questo film saggio e bellissimo[…] Lo stile mi ricorda ciò che amo di più dei film neorealisti italiani e la trama ha la grazia di una favola antica.[…] Oggi tutto il mondo potrà finalmente vedere questo magnifico film”.

Incontri di Asiatica (Domenica, 13 alle 17) ha un ospite d’eccezione. Ashis Nandy, antropologo e psicologo, uno dei più stimati intellettuali indiani; l’incontro sarà incentrato sul tema della rappresentanza democratica dei diritti e tutela delle minoranze nel mondo globalizzato.

Le nove giornate di festival includono 47 lungometraggi e 31 cortometraggi, alla presenza degli autori delle opere in competizione. Film inediti del cinema indipendente asiatico provenienti da Afganistan, Bangladesh, Cambogia, Cina, Corea, Filippine, Giordania, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Irak, Kazakistan, Mongolia, Pakistan, Singapore, Siria,Taiwan, Thailandia, Turchia.

Apre la competizione ”A Fallible Girl” di Conrad Clark una storia di due giovani donne cinesi tra Dubai e Abu Dhabi, alle prese con le complicazioni della globalizzazione.

”Television” è del bengalese Mostofa Sarwar Farooki, regista destinato a divenire, secondo The Hollywood Reporter, tra i più famosi del sud-est asiatico mentre Variety lo segnala come ”elemento cruciale del nuovo movimento del cinema del Bangladesh”.

Dalla Turchia ”Yozgat Blues” è la storia di un’amicizia tra un cantante cinquantenne, la cui  carriera è andata a rotoli, e una sua giovane allieva, promoter in un supermercato.

Payman Maadi ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore e attore con Asghar Farhadi. ”Snow on Pines” è il suo debutto come regista e mostra una crisi coniugale con le prospettive di vita che si aprono dopo la separazione. Film rivelazione della nuova onda della cinematografia impegnata iraniana.

Dalla Corea del Sud, ”The Stone” di Cho Se-rae, racconta il rapporto tra il capo di una banda criminale e un giocatore amatoriale di Go, si trasforma in un mix drammatico tra regole del mondo crimine e etica del gioco.

Altre opere in programma: il più recente film di Brillante MendozaPossessions”, lo sconvolgente ”Moebius” di Kim Ki-duk e, dal  maestro del cinema indonesiano Garin Nuogro, ”Soegija” il diario del primo vescovo cattolico in Indonesia.

Tra i film fuori competizione ”Vara:A Blessing di Khyentse Norbu, che è stato l’opening film del Festival di Pussan. Dall’India, il pluripremiato ”Ship of Theseus di Anan Gandhi, filmaker e scrittore, profondamente interessato alla filosofia, psicologia e magia.

Ritorna lo Sguardo Sul Mondo Arabo,  particolarmente ricco e intenso. L’apertura  della sezione, creata nel 2011, si terrà domenica 13, con il documentario  dalla Siria ”Untold Stories”, alla presenza del regista Hisham al-Zouki, che ha seguito il viaggio di una ragazza siriana, che lasciando Damasco torna alla sua città natale, dove infuria la guerra civile.

Dall’Algeria ”Les jours d’avant” di Karim Moussaoui, ambientato alla periferia meridionale di  Algeri nel fatidico 1993, racconta il difficile rapporto di due giovani,  che hanno praticamente smesso di credere che sia possibile comunicare l’uno con l’altra. Nella loro relazione in  poco tempo la violenza, precedentemente distante e attutita, esplode con irruenza.

”Democracy Year Zero” di Amira Chebli, regista che sarà presente al Festival, racconta la rivoluzione tunisina  a partire dalle rivolte nella regione mineraria di Gafsa, nel gennaio 2008, fino alle prime elezioni libere del 2011.

”Bahrain The Forbidden Country”, il paese proibito della rivoluzione araba, è l’oggetto del documentario della giovane regista  francese Stephanie Lamorré (che sarà presente alla proiezione)  che presenta rare immagini, girate clandestinamente,  della repressione “dimenticata” dai media.

In ”Rafea Solar Mama” una donna beduina che vive con le sue quattro figlie in uno dei piu poveri villaggi desertici al confine tra Giordania e Iraq diventa la protagonista di un viaggio che la porterà in India e di nuovo in Giordania per essere la prima donna ingegnere dell’energia solare, in contrasto con la mentalità tradizionalista della sua comunità. Le registe di questo film, premiato al Sundance, sono entrambe egiziane nate, cresciute e residenti al Cairo.

”Gaza Calling” Una famiglia con un figlio a Ramallah, che, per le autorità israeliane, ha commesso lo stesso “crimine” di tutti suoi parenti: essere residenti a Gaza, quindi “infiltrati” nel loro stesso territorio.

Dalla Palestina anche un corto pieno d’ironia tutto al femminile su cosa pensano dell’amore donne, giovani e meno giovani, in attesa dei consigli custoditi, nei fondi di caffè, abilmente letti e interpretati.

Il documentario”Buka Barane” proviene dalla regione Hakkari, a maggioranza di abitanti kurdi e mostra l’impatto della guerra tra l’esercito turco e la guerriglia dei curdi, raccontata da chi allora era bambino.

Jumping Frames è la selezione di cortometraggi di videodanza proposti dal City Contemporary Dance Company di Hong Kong. Tredici corti a cui seguiranno anche momenti di dibattito tra artisti e spettatori.

Prosegue l’appuntamento con Archivio a Oriente, un’esperienza nata nel 2011, per la produzione di cortometraggi nell’ambito del festival stesso. Insieme all’Istituto Luce Cinecittà. propone a registi asiatici di lavorare su materiali di repertorio dell’Archivio Storico Luce a Roma per creare ex novo dei cortometraggi, secondo la loro libera e personale interpretazione del materiale fornito.

Alla musica, legata alle immagini, Asiatica dedicherà uno spazio particolare, con una serie di concerti, sonorizzazioni e performance sonore live di giovani musicisti, allievi del Master SONIC ARTS dell’Università di Roma Tor Vergata.

Dei Corti di Animazione Giapponese, creati tra gli anni ’20 e ’30 dai pionieri dell’animazione giapponese, saranno sonorizzati dal vivo. La selezione è in collaborazione con la Cineteca Nazionale,  l’Archivio Storico dell’Istituto Luce e il National Film Centre of Tokyo.

Dall’India i Cortometraggi dello FTII (il Film and Television Institute of India con sede a Pune), una sezione che nasce dalla collaborazione tra Asiatica, il Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) e il Film and Television Institute of India (FTII) per favorire lo scambio tra principali scuole di cinema italiane e indiane.

Saranno proiettati anche i 9 Cortometraggi del 9filmfest: i filmati finalisti al festival di Bangkok in Thailandia tutti caratterizzati dalla durata massima di 9 minuti.

 

Quindi, InsideOut Videoarte – “Audiovisioni d’oriente” (www.insideoutplatform.org), sezione speciale della piattaforma di scambio culturale tra Italia e Cina nata dalla collaborazione di C.A.R.M.A.- Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate e ITACI Art&Cult, propone ad Asiatica FilmMediale una selezione sviluppatasi come occasione d’incontro e confronto tra artisti intermediali italiani e cinesi, per uno sguardo differenziato sulla storia e l’attualità del fenomeno Cina. La videoarte, disciplina in cui confluiscono i più avanzati linguaggi non verbali oggi esistenti, si dispone come strumento di reciproca comprensione e sinergia vitale tra le culture. La mostra espone una pluralità di tecniche, soluzioni formali, approcci e punti di vista, nel tentativo di costruire una drammaturgia di differenze tale da disegnare uno spazio mentale che possa disporsi a contribuire attivamente alla formazione di una nuova globalità caratterizzata dal dialogo tra le culture. Gli artisti in mostra sono: Piero Chiariello, Igor Imhoff, Zhou Yi, Mario Raoli, Rebecca Ruige Xu, Lino Strangis, Miao Xiaochun, Zhou Xiaohu e Tian Xiaolei.

 

ASIATICA FilmMediale

Tel +39 393 88386

press@asiaticafilmmediale.it

www.asiaticafilmmediale.it

Pagina Fb:Asiatica Film Mediale

Twitter:@asiaticafilm